69a edizione

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18-05-2011

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69° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

DUE CASI DI NEVO EPIDERMICO VERRUCOSO INFIAMMATORIO LINEARE NEL CANE M. Monaco, Med Vet 1, C. Brachelente, Med Vet, Dipl ECVP, PhD 2, A. Fondati, Med Vet, Dipl ECVD, PhD 3, L. Mechelli, Med Vet 2 1 Libero professionista, Roma, Italia 2 Sezione di Patologia e Igiene delle Produzioni Animali e Alimentari, Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Perugia, Perugia, Italia 3 Libero professionista, Padova e Roma, Italia Tipologia: Caso Clinico Area di interesse: Dermatologia Introduzione. Il nevo epidermico verrucoso infiammatorio lineare (ILVEN) è un difetto congenito della corneogenesi caratterizzato, sia in medicina veterinaria che umana, dalla presenza di lesioni lineari, singole o multiple, eritematose, desquamative e crostose accompagnate da prurito e frequentemente distribuite lungo le linee di Blaschko. Nel cane ne sono stati descritti finora 4 casi. Descrizione del caso. Lesioni lineari desquamative e crostose con alopecia, eritema, iperpigmentazione ed erosioni sono state osservate in un cane meticcio femmina di 3 mesi di età (caso 1) ed in un Labrador retriever maschio di 3 anni di età (caso 2). Gran parte di queste lesioni erano distribuite lungo le linee di Blaschko. Nel caso 1 le lesioni cutanee erano multiple, accompagnate da prurito, e comparse a 3 settimane di età mentre nel caso 2 si osservava una unica lesione lineare comparsa circa 3 mesi prima della visita. Le lesioni nel caso 1 erano localizzate su parte dorsale della testa, collo e torace ventrale, ascella sinistra, arti posteriori e anteriori e cuscinetti plantari anteriori. Nel caso 2 la lesione era localizzata sull’ascella destra. L’esame con lampada di Wood, i raschiati cutanei, gli esami microscopici del pelo e gli esami colturali per dermatofiti hanno dato esito negativo in entrambi i casi. Gli esami citologici cutanei hanno evidenziato neutrofili con cocchi intracellulari e rari macrofagi nel caso 1 e materiale ematico e neutrofili nel caso 2. Nel caso 2 sono stati eseguiti esami ematologici ed elettroforesi delle proteine sieriche, entrambi risultati nella norma, ed il titolo anticorpale anti-Leishmania specifico (IFAT) è risultato negativo. Entrambi i cani sono stati sottoposti a terapia antibiotica, sistemica nel caso 1 e topica nel caso 2, con risposta moderata. Sono state quindi eseguite biopsie cutanee. L’esame istopatologico delle biopsie cutanee ha mostrato in entrambi i casi grave iperplasia dell’epidermide con melanosi, intensa ipergranulosi e marcata ipercheratosi orto- e paracheratosica. Era presente inoltre vacuolizzazione citoplasmatica dei cheratinociti in tutto lo spessore dell’epidermide. Nel derma superficiale e medio (periannessiale) si osservava un infiltrato da perivasale ad interstiziale costituito da neutrofili, linfociti, plasmacellule, e da un numero inferiore di istiociti e mastociti. Nelle sezioni provenienti dalle biopsie del caso 1 erano presenti inoltre marcata ipercheratosi orto- e paracheratosica follicolare con follicolite luminale neutrofilica. Le lesioni cliniche e istopatologiche sono state considerate suggestive di ILVEN. La ricerca di Papillomavirus mediante tecniche immunoistochimiche, utilizzando un anticorpo policlonale di coniglio nei confronti del Papillomavirus bovino tipo 1 (BPV-1) è risultata negativa. Nel caso 1 è stata somministrata vitamina A alla dose di 500 UI/kg per via orale ogni 24 ore per 1 mese con lieve miglioramento. Non si conosce il decorso del caso 2. Conclusioni. Le caratteristiche cliniche ed istologiche osservate in questi casi sono sovrapponibili a quanto riportato nei casi di ILVEN precedentemente descritti nel cane. Tuttavia, l’intensa desquamazione e la marcata ipercheratosi orto- e paracheratosica follicolare osservate nel caso 1 potrebbero ricordare la paracheratosi follicolare congenita. D’altra parte, la presenza di lesioni nei cuscinetti plantari, sprovvisti di follicoli piliferi, e l’assenza di vacuolizzazione citoplasmatica nei cheratinociti dello strato corneo, rendono la diagnosi di paracheratosi follicolare meno probabile. A nostra conoscenza, la ricerca di Papillomavirus non era stata finora riportata nell’ILVEN del cane. In questi casi è stato eseguito un esame immunoistochimico per ricerca del virus, in quanto l’aspetto clinico ed istologico dell’ILVEN è simile a quello di alcune lesioni cutanee indotte da Papillomavirus nel cane. L’utilizzo di un anticorpo anti-Papillomavirus bovino è stato possibile poiché è stato dimostrato che questo anticorpo è in grado di dare reazione crociata con i Papillomavirus causa di lesioni cutanee nel cane. Il risultato negativo dell’esame non consente di escluderne la presenza, dato che la sensibilità delle tecniche immunoistochimiche è inferiore a quella riportata per le tecniche biomolecolari, non applicate in questi 2 casi. Bibliografia Gross TL, Ihrke PJ, Affolter VK: Skin diseases of the dog and the cat. Clinical and Histopathologic diagnosis. Oxford, Blackwell Science Ltd, 2005. Lewis DT, Messinger LM, Ginn PE and Ford MJ. A hereditary disorder of cornification and multiple congenital defects in five Rottweiler dogs. Veterinary Dermatology 9 (1): 61-72, 1998. White SD, Rosychuk RAD, Scott KV, Hargis AM and Trettien A. Inflammatory Linear Verrucous Epidermal Nevus in four dog. Veterinary Dermatology 3 (3): 107-114, 1993.

Indirizzo per corrispondenza: Dott.ssa Moira Monaco, Via Cervia 60, 00054 Fregene (RM), Italia Cell. 334/3475853 - E-mail: moiramonaco@tiscali.it

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