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16-05-2011
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69° CONGRESSO INTERNAZIONALE MULTISALA SCIVAC RIMINI 27-29 MAGGIO 2011
Algoritmo diagnostico e terapeutico tramite casi clinici delle otiti più comuni nel cane e nel gatto Giovanni Ghibaudo Med Vet, Samarate (Varese)
a causare otite anche in un orecchio sano; quelle secondarie possono indurre un’otite ma solo in un orecchio già alterato. I fattori predisponenti sono quelli che aumentano notevolmente il rischio di insorgenza di otite, mentre i fattori perpetuanti sono quelli in grado di mantenere ed alimentare l’infiammazione aggravando l’espressione clinica ed impedendone la risoluzione (Tabella 1).
OTITI Con il termine di otite esterna si definisce un processo infiammatorio, acuto o cronico, del condotto uditivo esterno (CUE). Si definisce otite esterna cronica quando la sintomatologia sia presente da più di 4-5 settimane o nei casi in cui il soggetto manifesti episodi di recidiva. Il CUE è rivestito da cute che non differisce da quella riscontrabile nel resto della superficie cutanea dell’animale. Nello spessore del derma si trovano numerose ghiandole (ghiandole sebacee, presenti maggiormente nel tratto verticale, e ghiandole apocrine modificate o ghiandole ceruminose, che aumentano nel tratto orizzontale). Il cerume è il prodotto della secrezione di questi due tipi di ghiandole a cui si associa la desquamazione dello strato corneo dell’epidermide. L’otite esterna deve quindi essere considerata un capitolo della dermatologia veterinaria e le alterazioni patologiche frequentemente possono rappresentare una traduzione localizzata, isolata o meno, di una sottostante dermatosi. L’otite esterna è una patologia ad eziologia multifattoriale. Secondo la classificazione eziologica vengono identificate due categorie di cause in grado di dar luogo ad un’otite esterna: primarie e secondarie e due fattori che contribuiscono al mantenimento e al peggioramento dell’otite: predisponenti e perpetuanti. Le cause primarie sono sufficienti da soli
CASI CLINICI Attraverso 3 casi clinici si illustrano i punti fondamentali da identificare e prendere in considerazione dal punto di vista diagnostico e terapeutico. Durante la relazione si spiega quando e come affrontare le procedure citologiche, colturali e otoendoscopiche. L’identificazione e la gestione delle cause primarie dei casi illustrati permette di arrivare ad una efficacia gestionale nel tempo.
Indirizzo per la corrispondenza: Giovanni Ghibaudo Clinica Veterinaria Malpensa Samarate (Varese) E mail gioghi1@alice.it - www.ghibaudo.it
TABLE 1 - Sistema PSPP CAUSE PRIMARIE
CAUSE SECONDARIE
FATTORI PREDISPONENTI
FATTORI PERPETUANTI
Ipersensibilità
Batteri
Conformazione anatomica
Eccessiva produzione di cerume
Corpi estranei
Lieviti
Eccessiva umidità
Alterata o assente migrazione del cerume
Parassiti
Eccesso di pulizia
Conseguenza di trattamenti
Alterazioni patologiche progressive
Disordini della cheratinizzazione
Reazione da farmaco
Malattie ostruttive del condotto
Otite media
Malattie metaboliche
Malattie sistemiche
Malattie autoimmuni Malattie virali
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