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12-05-2010
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65° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
Probiotici: la loro efficacia non è dimostrata ma vengono spesso utilizzati in corso di patologie gastrointestinali nel coniglio.
Procinetici: Utili soprattutto per favorire lo svuotamento gastrico. Il farmaco più usato è il Clebopride. Altri farmaci utilizzati sono Trimebutina maleato e Metoclopramide. Sono controindicati in caso di sospetto di ostruzione intestinale.
Colestiramina: la Colestiramina è una resina a scambio ionico, la sua funzione è quella di legare le enterotossine prodotte dai clostridi. Ridurrebbe la mortalità in caso di enterotossiemie da terapia antibiotica inappropriata, viene da alcuni consigliata in qualsiasi sospetto di dimicrobismo con possibile crescita eccessiva di clostridi. Può causare costipazione soprattutto se non è curata adeguatamente l’idratazione. Colestiramina 2 g/animale in 20 ml di acqua PO q24h per 18-21 giorni
Clebopride 0,05-0,1 mg/kg PO q 8-12h Metoclopramide 0,2-1 mg/kg PO, SC q6-8h La reale efficacia soprattutto in seguito di somministrazione orale è messa in dubbio. Antimeteorici: Il meteorismo intestinale provoca dolore e dilatazione delle pareti aggravando così l’ipomotilità.
Complesso vitaminico B: terapia di supporto per stimolazione appetito e per contrastare la lipidosi epatica, da considerare sempre in corso di anoressia.
Simeticone 65-130 mg soggetto Inizialmente in casi gravi, ogni ora per 3-6 trattamenti. Poi ogni 6-8 ore, valutare comunque a bisogno.
Antiacidi: indicati in caso di sospetto di lesioni o ulcere gastriche (ad esempio se presenti tricobezoari).
Antibioticoterapia: la stasi gastroenterica, in particolare del cieco, indipendentemente dalla causa, provoca una situazione che favorisce la disbiosi che provoca proliferazione di batteri patogeni in particolare clostridi e quindi endotossiemia, meteorismo e aggravamento della stasi. Questa situazione è più probabile in conigli anorettici da più giorni. L’antibiotico terapia è indicata soprattutto in pazienti con diarrea, citologia fecale anormale e sangue nelle feci (che indicano lesione della mucosa intestinale). L’antibiotico di scelta dovrebbe agire su G- ed anaerobi. In genere si utilizzano antibiotici ad ampio spettro come Tretropin-sulfa e fluorochinoloni. Se si sospetta una crescita eccessiva di Clostridi, si può utilizzare Metronidazolo. Tenere presente comunque che anche se si utilizzano antibiotici “sicuri”, la somministrazione orale per lunghi periodi di qualsiasi antibiotico, soprattutto in condizioni gastroenteriche non ottimali può causare o favorire dismicrobismo, pertanto in caso di segnali quali diarrea o anoressia la terapia va interrotta.
Cimetidina 5-10 mg/kg PO, SC, IM, EV q6-12h Ranitidina 2 mg/kg EV q24h
Lubrificanti intestinali: non sono di alcuna utilità; non servono a far avanzare eventuali tricobezoari e non servono a contrastare nessuno dei fattori predisponenti o causali della sindrome. Enzimi proteolitici: spesso viene suggerito l’utilizzo di enzimi pancreatici o la somministrazione di succo fresco d’ananas o papaya (enzima papaina) per sciogliere i tricobezoari. La cheratina non è intaccata da questi enzimi che al più possono sciogliere la componente mucipara dei tricobezoari. In ogni caso queste sostanze se usate, vanno impiegate con precauzione perché possono esacerbare lesioni mucosali. Inoltre non fanno nulla per contrastare la stasi che è la causa della formazione dei tricobezoari, a parte per quanto riguarda i succhi a idratare.
Trim-Sulfa 30 mg/kg PO q12h Enrofloxacina 5-20 mg/kh PO, SC, IM q 12-24h
Chirurgia
Marbofloxacina 2-5 mg/kg q24h SC, IM, PO
Nella maggior parte dei casi la chirurgia non è necessaria; indicata in caso di ostruzione pilorica o se si sospetta un processo necrotico o ischemico a carico della parete intestinale per azione compressiva e/o abrasiva (es corpo estraneo). In questo caso la chirurgia è l’unica scelta nonostante la prognosi sia spesso infausta.
Azitromicina 30 mg/kg PO q24h Metronidazolo 20 mg/kg PO q12h Per contrastare l’endotossiemia causata dai clostridi intestinali che può essere favorita dal rallentamento intestinale causato dall’anestesia chirurgica, sembra sia utile la somministrazione EV o IO di fluidi e antibiotici per diversi giorni nel periodo peri e post operatorio.
Indirizzo per la corrispondenza: Alessandro Bellese Lido di Venezia-VE- Spinea-VE E-mail: a.bellese@alice.it Web site: www.alessandrobelleseveterinario.eu 37