62a edizione Scivac Rimini - parte2

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62° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

Tumori mammari nei cani: escissione marginale rispetto all’escissione ampia Jolle Kirpensteijn DVM, PhD, Dipl ACVS, Dipl ECVS, Utrecht, NL

TUMORI MAMMARI NEL CANE

vati mediante aspirazione con ago sottile, preferibilmente da una massa solida piuttosto che dai fluidi ottenuti da cisti o delle secrezioni, può permettere di formulare una diagnosi. I noduli che restano indolenti per lunghi periodi di tempo possono improvvisamente cambiare e la politica di “aspettare finché non cresce” può trasformare una condizione operabile in una inoperabile, a causa dell’invasione locale e delle metastasi. Nei soggetti con tumori mammari primari in cui sembra possibile l’escissione chirurgica si deve effettuare la ricerca delle metastasi regionali. Sono indicate le radiografie del torace e le biopsie per aspirazione con ago sottile dai linfonodi che drenano la parte interessata.

Incidenza I tumori mammari si riscontrano comunemente negli animali da compagnia. Nella cagna, l’incidenza di quelli maligni è più elevata di quella di qualsiasi altra neoplasia. Studi condotti in California hanno stimato che l’incidenza annuale sia di circa 260 su 100.000 nelle cagne intere (un rischio nell’arco dell’intera vita del 2,5% circa). Recenti ricerche, tuttavia, indicano per le cagne intere un rischio nella vita molto più elevato, fino al 25%. L’incidenza dei tumori benigni viene stimata 2-5 volte superiore a quella delle lesioni maligne. Il rischio nei cani maschi è molto più basso; tuttavia, arriva all’1%. L’ovar(ister)ectomia nelle cagne giovani riduce significativamente il rischio di tumori mammari. Dove questo intervento non viene praticato comunemente, per la prevenzione dell’estro si possono utilizzare i progestinici iniettabili. L’uso di questi farmaci porta ad un incremento del rischio di neoplasia. I tumori mammari sono rari prima dei 2 anni di età, benché nei cani e nei gatti di appena 1 anno si possano riscontrare lesioni fibroadenomatose. L’incidenza delle neoplasie della mammella aumenta lentamente dopo i 4 anni, si innalza bruscamente fra 6 e 10 anni e poi sembra diminuire nuovamente.

Chirurgia Per la rimozione dei tumori mammari sono state descritte molte opzioni chirurgiche differenti. Per definizione, la nodulectomia è la rimozione di un nodulo tumorale con adeguati margini chirurgici (2-3 cm). Una mastectomia regionale è la rimozione di più di 1 ghiandola mammaria e la resezione in blocco è l’asportazione delle ghiandole mammarie e dei linfonodi associati. La mastectomia regionale non porta ad ottenere tempi di sopravvivenza superiori rispetto alla nodulectomia, a condizione che si ottengano margini sufficienti. Come linea guida è possibile utilizzare la Tabella 1. La mastectomia regionale è indicata nei cani con masse mammarie multiple. Le nodulectomie multiple spesso richiedono più tempo di una mastectomia regionale o monolaterale. In uno studio recente (Stratmann 2008), il 60% dei cani valutati ha sviluppato un nuovo tumore nella stessa catena mammaria di una precedente nodulectomia. Se il nuovo tumore era localizzato vicino al lato da cui era stato rimosso quello iniziale, la sua classificazione istologica era probabilmente maligna.

Segni clinici I tumori mammari si possono presentare come noduli isolati e, più comunemente, come masse multiple. Le ghiandole mammarie caudali sono colpite più spesso di quelle craniali, probabilmente a causa della loro maggiore massa. I tumori maligni spesso si accrescono più rapidamente, sono meno circoscritti, possono essere fissati ai tessuti sottostanti e possono risultare più comunemente ulcerati. La presenza di uno o più di questi segni è associata ad un aumento del rischio di malignità, che però non viene esclusa dalla loro assenza. Le grandi dimensioni possono essere la conseguenza di una rapida crescita, o semplicemente di un lungo ritardo nel richiedere l’intervento del veterinario. Si può avere una crescita rapida anche nelle lesioni cistiche, senza che questo sia necessariamente un segno grave.

Nodulectomia La nodulectomia con margini sufficienti (2-3 cm) può essere presa in considerazione per le singole lesioni ben circoscritte che non siano fissate ai tessuti sottostanti, a condizione che non siano rilevabili metastasi a distanza. Dopo la resezione, il tumore viene classificato come benigno o maligno e si valuta la completezza dell’escissione. Una resezione incompleta deve essere seguita da un secondo intervento chirurgico, più aggressivo.

Diagnosi È impossibile differenziare i tumori mammari benigni del cane da quelli maligni basandosi solo sull’esame clinico. In alcuni casi, l’esame citologico dei campioni prele326


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