62° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
TRATTAMENTO DI UNA NEOPLASIA SURRENALICA CON TERMOABLAZIONE PERCUTANEA ECOGUIDATA G. M. Gerboni, Dr Med Vet1, G. Biondi, Dr Med Vet1, S. Scarso, Dr Med Vet1, M. Olivieri, Dr Med Vet1, G. Carrafiello, MD2 1 Clinca Veterinaria Malpensa, Samarate, Varese, Italia 2 Dipartimento di Radiologia; Università dell’Insubria, Varese, Italia Area di interesse: Diagnostica per immagini Introduzione. Le neoplasie surrenaliche sono rappresentate nel 41% da adenoma corticale, nel 14% da adenocarcinoma corticale, nel 15% da feocromocitoma, nel 3% da lesioni metastatiche e nel 28% da altre neoplasie. Non tutte le neoplasie surrenaliche sono funzionali, ma costituiscono il 10 -15 % dei cani affetti da iperadrenocorticismo. Il trattamento convenzionale di questi tumori è la surrenalectomia. Lo scopo di questa esperienza preliminare è quello di valutare i vantaggi di un trattamento ablativo eseguito a mezzo di singola antenna ad emissione di microonde con tecnica percutanea ed ecoassistita Descrizione del caso. Un cane meticcio, maschio, di 13 anni veniva riferito per anoressia improvvisa e vomito. Nella raccolta dei dati anamnestici, i proprietari segnalavano episodi di ematuria e stranguria. Un esame ecografico precedentemente eseguito aveva permesso di rilevare una massa surrenalica sinistra. All’esame clinico il cane presentava riluttanza al movimento e cifosi, dolore alla palpazione profonda dell’addome craniale e della regione renale. L’esame radiografico mostrava un aumento della radio-opacità con perdita di definizione dell’area retro-peritoneale. Con l’ecografia addominale veniva diagnosticata una iperplasia prostatica cistica, un aumento del volume e della ecogenicità del fegato ed una massa surrenalica sinistra, caratterizzata da forma arrotondata con diametro di 40 mm, ecostruttura disomogenea, iperecoica e margini regolari. La ghiandola surrenalica controlaterale era di forma e dimensioni normali. Non si notavano segni di invasività locale. In contiguità alla massa e cranio-dorsalmente al rene sinistro era presente una raccolta di liquido infiltrante lo spazio retroperitoneale. Formulato il sospetto di rottura della massa surrenalica, il paziente veniva sottoposto a terapia analgesica ed antiemetica. A due settimane dalla risoluzione dei sintomi il cane presentava un secondo episodio acuto di vomito e dolore addominale. L’esame ecografico di controllo evidenziava nuovi segni di rottura della massa. Veniva quindi programmato il trattamento di termoablazione tumorale percutanea. Nei controlli ematologici eseguiti pre-trattamento, i test di valutazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, il cortisolo urinario e stimolazione con alte dosi di desametasone sono risultati nei range di normalità, così come i rilievi della pressione sistemica. La termoablazione è stata effettuata in anestesia generale con il cane in decubito dorsale. Sotto assistenza ecografica sono stati effettuati i prelievi ago-bioptici dalla massa. Sempre con guida ecografica, in scansione parasagittale sinistra, si è eseguita l’infissione percutanea dell’antenna per la trasmissione delle microonde al centro della massa surrenalica. L’antenna utilizzata aveva diametro di 14,5 gauge ed un apice radiante lungo 37 mm. L’antenna era collegata a mezzo di un cavo coassiale al generatore di microonde, capace di produrre 45 W di potenza ad una frequenza di 915 MHz. Si è eseguita una singola procedura ablativa della durata di 7 minuti al fine di ottenere un’area di necrosi approssimativa di 35 mm di diametro. Al termine del trattamento ablativo l’antenna è stata sfilata ed il paziente risvegliato. Controlli ecografici a cadenza settimanale hanno evidenziato la scomparsa del segnale Doppler a codice di colore all’interno della massa con una costante riduzione della ecogenicità in assenza di riduzione del diametro e del volume. Conclusioni. I tumori surrenalici rappresentano 1,5 % delle neoplasie che affliggono la popolazione canina. La loro rottura è un evento non frequente, ma è una grave complicanza che aumenta la mortalità e la morbilità del loro trattamento chirurgico. La scelta di un trattamento ablativo mini-invasivo è stata suggerita dalla possibilità di indurre una necrosi coagulativa abbassando i rischi operativi. L’ablazione con microonde è stata preferita alle altre tecniche, quali chemioablazione e radiofrequenza, in funzione delle dimensioni della lesione e della necessità di generare un’ampia necrosi. In accordo con i lavori disponibili in letteratura la procedura ha avuto un riscontro tecnico positivo in assenza di complicanze, mentre l’effettiva efficacia clinica dovrà essere valutata nei controlli eseguiti a lungo termine. In conclusione il risultato conseguito nel trattamento percutaneo, sotto controllo ecografico, della massa surrenalica ha evidenziato le potenzialità terapeutica della termoablazione a microonde. Controlli a lungo termine e appropriati criteri di selezione del paziente sono indispensabili per comprendere il futuro di questa tecnica mini-invasiva. Bibliografia Carraffiello G, et al. Microwave tumors ablation: principles, clinical applications and review of preliminary experiences. Int J Surg 2008; Dec 14. Kigure T, et al. Microwave ablation of the adrenal gland: experimental study and clinical application. Br J Urol 1996; 77 (2): 215-20. Barthez PY, et al. Ultrasonography of adrenal gland in dog, cat and ferret. Vet Clin North Am Small Anim Pract 1998; 28: 869-885.
Indirizzo per corrispondenza: Dott. Gianmarco Gerboni - Clinica Veterinaria Malpensa - Via Marconi 27 - 21017 Samarate (VA), Italia Tel. 0331-228155 - E-mail: ecografia@cvmalpensa.it
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