62° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
Aggressività o pericolosità: una griglia di valutazione Raccomandazioni generali Claude Beata Dr Vet, Comportementaliste, Dipl ENVF, Dipl ECVBM-CA, Toulon, F
Questo strumento è stato messo a punto da Claude Béata a partire da griglie già esistenti: la scala di valutazione dell’aggressività di Patrick Pageat (Pageat P. Pathologie du comportament du chien 2ème edition. Edition du Point Vétérinaire, Maison Alfort 1998: 367 p.), la parte aggressività della griglia 4A di Claude Béata, la griglia di valutazione semplificata della pericolosità di un cane dopo che ha morso di Joël Dehasse (Dehasse J. Le chien agressif, Publibook Paris 2002 342 p.). Queste griglie combinate hanno per obiettivo di aiutare il veterinario a valutare il livello di pericolosità potenziale di un cane che ha già morso un uomo. Il confronto, la concordanza o meno dei diversi indici è uno strumento apprezzabile per giudicare la pericolosità ed orientare il valutatore nelle sue conclusioni sulla pericolosità dell’animale al momento dell’esame, non è uno strumento predittivo, né diagnostico. L’impossibilità di avere accesso a determinati dati può, in certi casi, rendere inadatto l’impiego delle griglie per la valutazione della pericolosità. I proprietari non possono autovalutarsi; non devono quindi conoscere le voci della griglia, né il punteggio ad esse attribuito, per compilarle da soli. È il veterinario che deve, con un atteggiamento neutrale e benevolo, condurre il colloquio. La durata della visita deve essere sufficiente a permettere l’indagine ed assicurare anche una buona percezione del contesto di vita del cane e dell’insieme dei suoi comportamenti. Una valutazione non può mai ridursi alla sola quantificazione degli indici. L’indagine è condotta, in particolare, in modo da documentare la griglia, ma non consiste nel porre direttamente il problema della griglia: la risposta a questa domanda compete al clinico che ha interrogato il proprietario; quindi la griglia è la formalizzazione di questo colloquio secondo un canovaccio standardizzato, che consenta i confronti e che limiti le variazioni da un valutatore all’altro. È indispensabile riferirsi al manuale per conoscere le voci e i loro punteggi. Le domande indicate nel manuale non sono che suggerimenti, possono essere modificate o completate se necessario. Ogni voce deve essere esplorata a sufficienza per permettere al veterinario che effettua la quantificazione di effettuare una stima valida. Anche l’esame clinico e l’osservazione durante la visita concorrono a determinare tale quantificazione. Queste informazioni generali e le risposte alle domande che riguardano direttamente l’aggressività arrivano a confermare o inficiare le
conclusioni della griglia; dubbi o incoerenze implicano un’analisi approfondita per valutare la validità delle risposte. Se questi dubbi persistono, devono essere citati nel referto specialistico. Si deve sempre tenere conto della quantificazione più favorevole. Alcuni indici necessitano di scegliere di valutare un morso, una persona aggredita, le reazioni dei proprietari. Per uno stesso animale si possono riempire più griglie. Se sono state aggredite varie persone, si deve conservare la valutazione più sfavorevole. Numerosi fattori sono suscettibili di modificare i risultati delle griglie di valutazione: il livello di conoscenza dei proprietari, le condizioni di vita del cane, la varietà delle situazioni con le quali questo si è confrontato … Naturalmente viene privilegiato lo studio dell’avvenimento che è all’origine della domanda di valutazione. Benché questo avvenimento possa consistere nell’aggressione di un conspecifico o di un essere umano, familiare o no, talvolta la richiesta può derivare da un timore fondato o meno del vicino, o da una prescrizione dell’autorità in relazione al fenotipo del cane in esame. In ogni caso, è l’insieme delle manifestazioni aggressive che deve essere indagato, passando in rassegna i rappresentanti di tutte le specie animali in contatto con il cane, e dei diversi esponenti della specie umana: età differenti, persone familiari, persone in contatto regolarmente, estranei, persone e comportamenti non abituali, ecc… Nell’ambito di una raccolta di dati statistica ed anonima devono figurare: • la data, la razza o il tipo razziale, la categoria, l’età • il motivo della valutazione • il contesto giuridico • i risultati di eventuali valutazioni precedenti. La griglia, in formato elettronico, prevede che ad ogni voce sia abbinata una quantificazione nella colonna corrispondente, indicata da una freccia. I conti vengono fatti dal programma, ed il foglio di sintesi riprende automaticamente i risultati delle tre griglie.
SINTESI DELLE TRE GRIGLIE All’espressa condizione che ci sia concordanza fra le conclusioni dell’esame clinico ed il comportamento da una parte ed i 4 indici derivati dalle griglie dall’altra, si possono utilizzare le seguenti proposte, adattando la risposta al caso valutato. 66