62° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
raccolte in aggregati coesivi che possono manifestare citoarchitetture papillari o acinari. Tali cellule, di forma tondeggiante, ovalare o colonnare, si caratterizzano per anisocitosi ed anisocariosi variabili, spesso risultano nucleate e posseggono citoplasma debolmente basofilo, relativamente abbondante, e che talora contiene vacuoli di mucina. Talora si rileva estesa desmoplasia, con eventuale presenza di sostanza fondamentale, che comporta il rilevo citologico di elementi mesenchimali (fibroblasti). Si riporta che la presenza di elementi colonnari manifestanti disposizione “a palizzata” sia più caratteristica di forme neoplastiche derivanti dal grosso intestino. I carcinoidi derivano dalle cellule neuroendocrine presenti nello spessore della mucosa intestinale. Assumono spesso il nome della sostanza che secernono (ad es. gastrinoma, glucagonoma). Macroscopicamente si presentano più spesso come lesioni circonferenziali, ad anello. La maggior parte sono maligni. I prelievi sono abbastanza cellulati e le cellule che li compongono posseggono un aspetto relativamente monotono. Si rilevano comunemente numerosi nuclei solo lievemente dismetrici, di forma tendenzialmente tondeggiante con cromatina addensata, solo raramente nucleolati. Il citoplasma ove visibile è moderato in ampiezza, chiaro, occasionalmente vacuolato. L’intestino può essere affetto da linfoma sia in corso di linfoma multicentrico, sia primariamente (linfoma alimentare). I linfomi derivanti dal MALT (mucosa associated lymphoid tissue), sono principalmente di fenotipo T, e sono spesso difficilmente differenziabili da malattie infiammatorie croniche dell’intestino (IBD). Sono spesso costituiti da linfociti di piccole e medie dimensioni residenti a livello mucosale. Solo raramente sono costituiti da elementi linfoidi immaturi (“high-grade lymphomas”). I linfomi di fenotipo B originano da tessuto linfoide organizzato: placche di Peyer e noduli linfatici mucosali. Sono più spesso costituiti da elementi linfoidi di piccole dimensioni (“small-grade lymphomas”), ma possono evolvere a linfomi di grado elevato. I linfomi dei linfociti granulari (LGL) originanti da linfociti NK e linfociti T citotossici, si caratterizzano per la presenza elementi linfoidi di differenti dimensioni, più spesso immaturi, nucleolati, e per la presenza di granuli intracitoplasmatici, di dimensioni differenti e a differente affinità tintoriale, talora in prossimità di un’indentatura nucleare. I mastocitomi intestinali sono più frequenti nella specie felina rispetto al cane. Si caratterizzano per la presenza di mastociti a differenti stadi di differenziazione. Talora, in particolare nella specie felina, non sono infrequenti mastociti tondeggianti o ovalari, degranulati, o con granuli a scarsa affinità tintoriale, a citoplasma chiaro. Non raramente si segnala l’infiltrazione da parte polimorfonucleati eosinofili.
Con il termine di GIST (tumori gastroenterici stromali) si intende un gruppo eterogeneo di neoplasie mesenchimali dell’apparato gastroenterico derivanti da cellule mesenchimali indifferenziate o primitive, che successivamente possono differenziarsi in senso muscolare o neurale. Sembra che l’origine precisa sia rappresentata dalle cellule interstiziali di Cajal (c-kit e CD117 positive). Dal punto di vista citomorfologico, in particolare in medicina umana, sono state descritte forme neoplastiche costituite principalmente da cellule fusiformi con nuclei allungati e talora stroma mixoide, e neoplasie costituite da cellule con morfologia di tipo epitelioide a margini indistinti, nuclei ovalari o tondeggianti e citoplasmi di ampiezza talora contenenti vacuolizzazioni. I leiomiosarcomi, tumori derivanti dalla muscolatura intestinale, positivi per i marker immunoistochimici actina e desmina, e negativi per c-kit, si caratterizzano citomorfologicamente per la presenza di cellule di forma allungata, talora pleomorfe, con variabile rapporto nucleo:citoplasma, nuclei allungati a forma di sigaro (“cigar-shaped nuclei”) e citoplasma grigiastro o chiaro.
Bibliografia Andreasen CB, et al. Oral cavity, gastrointestinal tract and associated structures. In: Raskin R. et al. ed. Atlas of canine and feline cytology. Philadelphia: WB Saunders Co., 2001. Ballo MS, et al. Diag Cytopathol 2001; 24: 16–20. Bonfanti U et al. J Am Vet Med Assoc 2006; 229:1130–1133. DeMay RM. The gastrointestinal tract. In: DeMay RM ed. The art and science of cytopathology. Chicago: ASCP Press, 1996. Head KW, et al. Gastric tumors. In: Head KW, et al. eds. Histologic classification of tumors of the alimentary sistem of domestic animals. 2nd series Vol X. Washington, DC: Armed Forces Institute of Pathology, 2003. Head KW, et al. Tumors of the intestines. In: Head KW, et al. eds. Histologic classification of tumors of the alimentary sistem of domestic animals. 2nd series Vol X. Washington, DC: Armed Forces Institute of Pathology, 2003. Geisinger KR. Alimentary tract. In: Bibbo M ed. Comprehensive cytopathology. Philadelphia: WB Saunders Co., 1997. Jhala N, et al. Adv Anat Pathol 2003; 10: 261–277. Leiman G. Pancreas, biliary tract and intra-abdominal organs. In: Orell SR. et al. ed. Manual and atlas of fine needle aspiration cytology. London: Churchill Livingstone, 1999. Webb JL, et al. The gastrointestinal tract. In Cowell RL, et al. eds: Diagnostic cytology and hematology of the dog and the cat. St. Louis: Mosby Co, 2008.
Indirizzo per la corrispondenza: Ugo Bonfanti Nerviano Medical Sciences, viale Pasteur 10 20014 Nerviano, Milano E-mail: ugo.bonfanti@gmail.com
101