59a edizione Scivac Rimini - parte1

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59° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

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Incontinenza urinaria nel cane Jeanne Barsanti DVM, MS, Dipl ACVIM (Specialty of Internal Medicine), Professor, Georgia, USA

Fisiologia della minzione La minzione normale prevede un fase di accumulo o stoccaggio ed una di svuotamento. Durante la fase di stoccaggio, la vescica viene riempita lentamente attraverso gli ureteri, man mano che i reni producono urina. Il muscolo detrusore della vescica si adatta allo riempimento stirandosi in risposta al lieve aumento della pressione intravescicale. Il sistema simpatico facilita il rilasciamento del detrusore attraverso i recettori beta. Sia lo sfintere interno (muscolatura liscia) che quello esterno (muscolatura striata) mantengono la continenza durante la fase di riempimento vescicale esercitando una pressione a riposo che può essere aumentata in risposta ad un improvviso incremento della pressione intraddominale (ad es, in caso di tosse). La muscolatura liscia dello sfintere interno è localizzata sia nel collo vescicale che nell’uretra ed è innervata dal sistema simpatico mediante alfa-recettori. La muscolatura striata dello sfintere esterno è situata nell’uretra e viene innervata dal nervo pudendo. La fase di svuotamento inizia quando i recettori vescicali sensibili alla distensione rilevano la pienezza dell’organo. Attraverso i nervi pelvici vengono inviati degli impulsi fino ai segmenti sacrali del midollo spinale e poi, lungo quest’ultimo, fino al tronco encefalico. A questo livello si ha un riflesso che ridiscende lungo il midollo spinale fino al nucleo parasimpatico sacrale. Gli impulsi vengono inviati attraverso il nervo pelvico fino al muscolo detrusore. Qui l’eccitazione si diffonde attraverso le tight junction fra le fibre muscolari. La contrazione determina l’apertura del collo vescicale. Simultaneamente, i neuroni motori pudendi e l’attività simpatica alfa-adrenergica vengono inibiti, con conseguente diminuzione della pressione uretrale. L’urina viene espulsa. Quando la vescica è vuota, la scarica afferente dal nervo pelvico si arresta, i motoneuroni pelvici cessano di inviare impulsi e l’attività motoria simpatica e pudenda aumenta nuovamente la pressione del collo vescicale e dell’uretra. Il controllo volontario di questa via riflessa avviene attraverso la corteccia cerebrale fino al tronco encefalico. Il cervelletto svolge un ruolo inibitore sul centro della minzione del tronco encefalico.

Piano diagnostico È necessaria un’approfondita anamnesi che permetta di chiarire l’età di insorgenza del problema, lo status riproduttivo, la relazione fra la comparsa dell’incontinenza e la sterilizzazione, il decorso cronologico della condizione, i problemi associati del tratto urinario, come la disuria o la poliuria,

le anomalie neurologiche, la presenza o meno di una minzione normale, il momento in cui si verifica l’incontinenza rispetto alla minzione, l’uso di farmaci o le modificazioni della dieta. All’esame clinico, la vescica si presenta piccola o grande? In un cane maschio, bisogna esaminare la prostata mediante palpazione. Occorre valutare il tono anale e l’integrità del riflesso perineale. Ogni segno neurologico anormale deve essere sottoposto ad un giudizio neurologico. Si deve osservare la minzione e determinare il volume residuo nei casi in cui la capacità della vescica di svuotarsi è dubbia. Quando è vuoto, l’organo deve essere palpato alla ricerca di calcoli, masse di tessuti molli e spessore della parete. Se la vescica non si svuota, bisogna accuratamente palpare l’uretra; questa operazione può venire effettuata sia esternamente che per via rettale nei maschi, mentre nelle femmine si può utilizzare soltanto la via rettale. Sulla base dell’indagine anamnestica e della valutazione clinica, l’incontinenza viene distinta in due forme, una associata ad altri problemi neurologici e l’altra no. La presente relazione sarà focalizzata sui casi di incontinenza con esame neurologico normale. Il migliore approccio diagnostico a questo tipo di incontinenza consiste nel suddividere i casi in due categorie, in base alla capacità o meno di svuotare la vescica. Incapacità di svuotare la vescica: La diagnosi più probabile è l’ostruzione parziale o completa dell’uretra. Dopo la palpazione uretrale, si deve inserire un catetere urinario, rilevando in questo modo la localizzazione e la consistenza di ogni eventuale ostruzione. Di solito, per caratterizzare ulteriormente il problema sono necessarie le radiografie con e senza mezzo di contrasto. La capacità di spingere un catetere urinario fino in vescica non esclude la presenza di un’ostruzione parziale. Per documentare tali ostruzioni è necessaria l’uretrografia retrograda. Dopo aver escluso un’ostruzione anatomica, restano due eziologie generali: (1) la disfunzione del detrusore (più comune) e (2) l’incapacità della muscolatura uretrale di rilasciarsi durante la contrazione del detrusore stesso (dissinergia). La disfunzione del detrusore nella maggior parte dei casi è dovuta alla perdita delle tight junction dalla vescica sovradistesa. La sovradistensione vescicale può derivare da distensione uretrale, disfunzione neurologica (ad es., discopatia intervertebrale, disautonomia) e decubito prolungato. In alcuni animali, la causa della disfunzione del detrusore non può essere determinata. La dissinergia è difficile da confermare. Esistono due possibili cause: lo spasmo uretrale dovuto ad infiammazione e quello neurologico. La condizione è stata notata principal-


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