56° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
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DESCRIZIONE DI 8 CASI D’INFEZIONE DA BURKHOLDERIA CEPACIA NEL CANE Area di interesse: Medicina interna Michela De Lucia1, Med Vet, SCMPA; Laia Solano Gallego1, Med Vet Dipl ECVCP, PhD; Antonella Giordano2, Biol; Tommaso Furlanello1, Med Vet, Dipl ECVP; Alessandra Fondati3, MedVet, Dipl ECVD, PhD 1 Libero professionista, Clinica Veterinaria San Marco, Padova 2 Laboratorio privato San Marco, Padova 3 Libero professionista, Roma Scopo. Il complesso della Burkholderia cepacia, precedentemente classificata come Pseudomonas cepacia, è un gruppo di nove specie, strettamente correlate tra loro, di bacilli Gram-negativi non fermentanti, patogeni opportunisti nella specie umana. Attualmente il complesso della B. cepacia, è oggetto di numerosi studi tassonomici(1,2), epidemiologici e clinici, perché responsabile di gravi infezioni umane nosocomiali(4,5), in pazienti con fibrosi cistica (3), immunocompromessi e/o sottoposti a procedure invasive. Si vogliono descrivere per la prima volta 8 casi di infezione da B. cepacia nel cane diagnosticati durante il periodo Novembre 2005 - Dicembre 2006. Metodo. Sono state studiate retrospettivamente le cartelle cliniche di otto cani con infezione da B. cepacia ed esaminati i dati relativi a segnalamento, anamnesi, segni clinici, esami emato-chimici, delle urine ed esami batteriologici. Risultati. Sei maschi non castrati, uno castrato e una femmina non ovarioisterectomizzata, di età compresa tra i 3 e gli 11 anni, sottoposti ad esame batteriologico e antibiogramma di diversi tessuti sono risultati infettati da B. cepacia. I segni clinici consistevano in ipertermia (n=1), stranguria e/o pollachiuria (n=2), zoppia (n=2), tosse (n=1) e dolore scrotale (n=1). Degli 8 cani, 5 erano stati sottoposti a procedure chirurgiche (n=2) o diagnostiche (n=3) nelle 3-4 settimane precedenti l’esame batteriologico. Gli esami emato-chimici e delle urine rivelavano leucocitosi (n=2), innalzamento della proteina C reattiva (n=5) e del fibrinogeno (n=6), ematuria (n=1), e iperglobulinemia (n=2). Gli esami colturali sono stati effettuati su urine prelevate per cistocentesi (n=3), urocistolita (n=1), liquido articolare (n=1), frammento di sinovia (n=1), tessuto mediastinico (n=1) e frammento di funicolo spermatico (n=1). Le diagnosi finali sono state d’infezione delle basse vie urinarie (n=1), urocistoliti settici (n=2), infezione del sito chirurgico (n=3), mediastinite settica (n=1), epididimite/orchite settica (n=1). In un cane l’identificazione dell’infezione è stata occasionale in seguito ad esami di controllo eseguiti durante terapia immunomodulatrice. L’antibiogramma effettuato su ciascun campione ha dato esiti sovrapponibili: sensibilità a marbofloxacina, enrofloxacina, gentamicina, amikacina, ceftazidime e resistenza a amoxicillina-acido clavulanico, cefalessina e cefadroxile. Conclusione. Vale la pena sottolineare l’assenza di informazioni relative all’infezione da B. cepacia nel cane a fronte della ricchezza di dati riguardo alla stessa in medicina umana. La mancanza di dati potrebbe dipendere da una reale bassa frequenza dell’infezione nel cane oppure potrebbe essere legata alla difficoltà nell’identificare e tipizzare questo batterio. Inoltre, questo studio evidenzia la resistenza di B. cepacia nei confronti di alcuni degli antibiotici di più largo impiego e suggerisce la possibilità che anche in veterinaria questo batterio possa essere causa di infezioni nosocomiali. Ulteriori studi sono necessari per identificare le possibili fonti d’infezione per il cane e per valutarne la rilevanza clinica in questa specie. Bibliografia 1. 2. 3. 4. 5.
Lipuma JJ. Update on the Burkholderia cepacia complex. Current Opin Pulm Med, 2005; 11 (6):528-33. Mahenthiralingam E, Vandamme P. Taxonomy and pathogenesis of the Burkholderia cepacia complex. Chron Respir Dis. 2005; 2 (4):209-17. Meghads I, Loiez C, Baida N, Dabboussi F, Hamze M, Husson MO, Izard D. Epidemiology of infection associated to “Burkholderia cepacia complex” in the corse of cystic fibrosis. Arch Pediatr. 2004;11(4):360-6. Moore JE, McIlhatton B, Buchanan J, Gilpin D, Shaw A, Hall V, Murphy PG, Elborn JS. Occurrence of Burkholderia cepacia in the hospital environment. Ir J Med Sci. 2002; 171 (3):131-33. Vonberg RP, Gastmeier P. Hospital-acquired infections related to contaminated substances. Hosp Infect 2007; 65 (1):15-23.
Indirizzo per la corrispondenza: Dott.ssa Michela De Lucia Clinica Veterinaria San Marco 114/C, 35141 Padova Tel. 049 8561098 - Mail: michela_delucia@virgilio.it