56° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
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ANGIOSTRONGILOSI IN UN CANE COME CAUSA DI DIC SCOMPENSATA Area di interesse: Medicina Interna Marco Colaceci1, Med Vet; Enrico Ciolli2, Med Vet; Andrea Volpe1, Med Vet 1 Liberi professionisti, Roma 2 Libero professionista, Olevano Romano (RM) Introduzione. L’infestazione da Angiostrongylus vasorum, parassita del cane che si localizza nei vasi polmonari, può presentarsi clinicamente come una diatesi emorragica; l’assenza di sintomi riferibili alla presenza dei parassiti nei vasi polmonari ed il quadro clinico proteiforme delle coagulopatie in genere, possono rendere particolarmente difficoltosa la diagnosi. Caso clinico. Un cane meticcio, femmina, di circa 4 anni e del peso di 16 kg, veniva sottoposto a visita clinica per improvvisa debolezza. All’esame fisico si riscontrava ipotermia (37,3°C), tachicardia (170 bpm), tachipnea (45 rpm), pallore delle mucose, un ematoma nella coscia sinistra e soffusioni emorragiche sull’addome. Dopo prelievo di sangue, il cane veniva emotrasfuso. L’emogramma evidenziava gravissima anemia macrocitica ipocromica (HCT 6.1%; MCV 78fL; MCHC 17.5 g/dL), con anisocitosi (++), macrocitosi (++) e policromasia (++). Il profilo biochimico presentava lieve ipoalbuminemia, aumento dell’urea, riduzione di sodio e cloro, aumento della proteina C reattiva e lieve aumento delle BETA-globuline sul tracciato elettroforetico. Il profilo coagulativo grave ipofibrinogenemia (60 mg/dL), aumento di PT, aPTT, FDPs e D-Dimeri della fibrina. Le radiografie del torace evidenziavano addensamenti interstiziali e peribronchiali, prevalentemente nei lobi caudali. L’ecografia addominale, eseguita il giorno successivo, rilevava la presenza di una massa eteroecogena, di circa 6 cm di diametro, priva di segnale vascolare in CFM, nello spazio retroperitoneale. L’esame delle feci, prelevate direttamente dall’ampolla rettale, consentiva di visualizzare numerose larve mobili di A. vasorum. Il cane è stato sottoposto a terapia con fenbendazolo ed eparina, normalizzando rapidamente il disturbo emostatico. Un profilo coagulativo, eseguito a circa un mese di distanza dalla fine della terapia, evidenziava solo aumento dei FDPs e dei D-Dimeri. Il cane, ad oggi, non presenta alcun sintomo clinico. Conclusioni. Abbiamo ritenuto interessante presentare questo caso di Angiostrongilosi per le difficoltà diagnostiche che ci ha posto e per l’assenza di sintomi riferibili alla localizzazione polmonare dei parassiti. Le alterazioni laboratoristiche (DIC scompensata) hanno individuato in una coagulopatia da consumo la probabile patogenesi della diatesi emorragica.
Indirizzo per la corrispondenza: Marco Colaceci, Via Casilina 983/b - 00172 Roma Italia Tel/fax 06.2302197 - Email: marco.colaceci@alice.it