56a edizione Scivac Rimini - parte2

Page 191

56° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

505

Citologia della milza: casi base ed avanzati Karen M. Young VMD, PhD, Wisconsin, USA

La citologia mediante aspirazione con ago sottile (FNA, fine needle aspiration) di masse/noduli splenici e di milze ingrossate è un utile mezzo diagnostico. Le indicazioni per l’aspirazione splenica sono rappresentate da noduli o masse inspiegate, splenomegalia inspiegata e stadiazione di certe neoplasie. I quadri ecogeni possono suggerire un processo patologico e le milze contenenti lesioni multiple con quadri differenti hanno maggiori probabilità di essere associate a neoplasie maligne.1 La valutazione citologica può consentire di giungere ad una diagnosi specifica oppure fungere da guida per ulteriori test o approcci, come l’esplorazione chirurgica. I vantaggi della FNA sono la facilità di prelievo, la rapidità dei risultati, la valutazione del dettaglio delle singole cellule e l’identificazione dei microrganismi. L’esame morfologico dettagliato delle singole cellule è particolarmente utile per valutare gli elementi emolinfatici. Tuttavia, l’architettura tissutale non viene preservata e per una diagnosi definitiva può essere necessario ricorrere alla valutazione istologica. In uno studio che ha preso in esame la correlazione fra le diagnosi citologiche ed istologiche di lesioni spleniche nel cane e nel gatto, nell’84% dei casi la valutazione citologica è stata diagnostica (61%) o ha compreso la vera diagnosi nell’elenco delle possibili diagnosi differenziali (23%).1 Gli aspirati splenici si possono ottenere con un rischio minimo utilizzando sotto guida ecografica aghi da 22 G o più piccoli e quando il sistema emostatico è intatto. Le emorragie sono rare, anche negli animali trombocitopenici.

ELEMENTI NORMALI Il tessuto splenico è costituito da polpa bianca (tessuto linfoide) e polpa rossa, nonché da zone marginali dove si trovano eritrociti ed altri elementi del sangue, cellule emopoietiche (ad es., megacariociti e precursori eritroidi), macrofagi e mast cell. L’ematocrito della polpa rossa splenica è molto elevato (> 80%) e gli aspirati contengono tipicamente numerosi eritrociti. Gli eritrociti senescenti vengono rimossi dalla circolazione dalla milza e nelle milze normali si trova tipicamente una piccola quantità di emosiderina. In qualsiasi aspirato splenico si possono riscontrare cellule stromali ed elementi mesoteliali (che costituiscono la superficie sierosa).

dei precursori emopoietici, mast cell, cellule stromali, macrofagi ed emosiderina. I noduli linfoidi hanno spesso un aspetto citologico simile a quello di altre sedi di reattività linfoide (principalmente piccoli linfociti ed aumento numerico di linfoblasti e plasmacellule). I grandi linfociti granulari (LGL, large granular lymphocytes) si possono osservare in numero limitato. Occasionalmente, i noduli reattivi contengono soprattutto grandi cellule linfoidi con nucleoli visibili, il che rende difficile la distinzione fra un nodulo linfoide iperplastico ed un linfoma. Tipicamente, il linfoma splenico esita in una diffusa splenomegalia piuttosto che nella formazione di un nodulo isolato. Per interpretare queste lesioni è importante la valutazione di tutte le informazioni cliniche. Se non è possibile differenziare la reattività dal linfoma, si deve ricorrere ad esame istologico, prove immunocito/istochimiche e/o test mediante PCR per la clonalità dei linfociti. I linfociti neoplastici sono tipicamente monoclonali, mentre quelli iperplastici sono policlonali. La proliferazione dei macrofagi splenici si ha in risposta ad infiammazione ed emolisi. Se gli eritrociti vengono emolizzati nella milza, come avviene nell’emolisi immunomediata, ossidativa o emoparassitaria, si avrà un aumento dei macrofagi. L’eritrofagia da parte di questi ultimi è tipicamente pronunciata e l’emosiderina è abbondante. L’eccesso di emosiderina nella milza (emosiderosi) si può avere in caso di anemia emolitica oppure in presenza di ematoma o spazi pieni di sangue in associazione con un emangioma/emangiosarcoma. L’ematopoiesi extramidollare (EMH, extramedullary hematopoiesis) splenica o la produzione di cellule emopoietiche al di fuori del midollo osseo è un reperto comune. Talvolta, piccoli noduli splenici sono costituiti interamente da precursori emopoietici. Questo può essere un riscontro incidentale, si può trovare in associazione con altre malattie spleniche o può costituire una risposta ad un’insufficienza midollare. Per la corretta interpretazione dell’EMH splenica è essenziale la valutazione di un esame emocromocitometrico completo. Infine, nelle condizioni iperplastiche della milza, le mast cell possono aumentare e presentarsi sotto forma di piccoli aggregati. In questi casi, è importante non diagnosticare erroneamente un mastocitoma splenico.

LESIONI INFIAMMATORIE (settiche e non settiche) CONDIZIONI IPERPLASTICHE O REATTIVE Le condizioni reattive della milza sono rappresentate da iperplasia generalizzata con iperplasia linfoide ed aumento

La splenite è caratterizzata dal tipo di elementi infiammatori presenti. Le infezioni batteriche sostenute da E. coli o Clostridium spp. esitano in una flogosi neutrofila. Anche le


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.