56a edizione Scivac Rimini - parte2

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56° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

I principi di interpretazione si basano sulla conoscenza precisa dell’indicazione del mielogramma e dei dati del contemporaneo emogramma. Questi comprendono: la valutazione oggettiva della qualitá del prelievo (origine midollare, presenza di grani midollari, emodiluizione, qualitá degli strisci e della colorazione), l’analisi quantitativa della cellularitá globale (midollo normocellulare, ipocellulare o ipercellulare) e della megacariocitosi (debole, media, elevata), l’analisi qualitativa delle cellule e la valutazione della piramide di maturazione per ciascuna linea cellulare (megacariocitica, mieloide ed eritroide), conta differenziale e rapporto mieloide/eritroide, ricerca di parassiti e di metastasi. La cellularitá globale si apprezza, sempre, a piccolo ingrandimento (obiettivo 10-20X) e su piú vetrini; essa è da considerarsi affidabile, se sono presenti i grani midollari altrimenti deve essere interpretata con cautela, in relazione all’emodiluizione (quasi sempre presente). Il midollo è da considerarsi normocellulare quando si osserva 50-75% di cellule midollari e 25-50% di vacuoli lipidici (a seconda che si tratti di un animale adulto o giovane). Ogni variazione di questa proporzione, in considerazione dell’etá dell’animale, porta ad una valutazione di ipo/ipercellularitá. In caso di midollo ipocellulare e pancitopenia ematica periferica, la presenza di vacuoli di grasso, separati da cellule ematopoietiche (eritroblasti e cellule linfoidi) suggeriscono un’origine effettivamente midollare ed un problema di ipoplasia o aplasia. Si consiglierá, allora, una biopsia midollare, piú affidabile nei casi di aplasia e mielofibrosi. Se il campione risulta paucicellulare, molto emorragico e le cellule sono di sicura origine midollare, probabilmente, è stato prelevato sangue midollare e sará, quindi, necessario ripetere il prelievo. In caso di midollo normocellulare e non emodiluito, si dovrá valutare l’esistenza o meno di citopenie periferiche gravi, suscettibili di stimolare le linea cellulare in causa e, quindi, si dovrá valutare la conta differenziale e il rapporto mieloide/eritroide. In caso di midollo ipercellulare, la stima della cellularitá globale è spesso affidabile, caratterizzata dalla presenza di tappeti densi di cellule midollari, che lasciano poco spazio ai vacuoli di grasso; questa puó, tuttavia, essere sottostimata se è presente un’importante emodiluizione. La stima della megacariocitosi deve essere correlata alla presenza o meno dei grani midollari, all’importanza dell’emodiluizione e alla qualitá stessa dei vetrini. Assume un significato particolarmente importante in caso di anomalie nel conteggio periferico delle piastrine. La megacariocitosi è da considerarsi debole (0/+), quando si osservano da 0 a 1 megacariocita per campo, media (++), quando si osservano da 2 a 3 megacariociti per campo, elevata (+++),

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quando si osservano > 3 megacariociti per campo, usando un obiettivo 10X. L’analisi qualitativa precisa e la conta cellulare differenziale sono eseguite in un campo, scelto, precedentemente a piccolo ingrandimento, in base alla sua densitá e qualitá. Tali analisi sono realizzate tramite l’obiettivo ad immersione (100X). Il momento della conta e dell’analisi all’immersione, rappresenta la tappa piú significativo ed indispensabile del mielogramma, in quanto è l’unica capace di mettere in evidenza le modificazioni quantitative e qualitative dei diversi compartimenti cellulari. La conta delle varie proporzioni cellulari puó essere effettuata su 100-500 cellule nucleate (esclusi i megacariociti) e serve per calcolare il rapporto mieloide/eritroide che nel cane è compreso tra 0,75/1 e 2,5/1 mentre nel gatto tra 1,2/1 e 2,1/1. Le modificazioni delle proporzioni cellulari possono essere schematizzate in: iperplasia-ipoplasia mieloide, iperplasia-ipoplasia eritroide, linfocitosi, plasmocitosi, monocitosi e blastosi anormale. Durante l’analisi qualitativa e la conta differenziale è possibile valutare anche la piramide di maturazione; ovvero, si valuta la presenza o meno di una deviazione a sinistra (o destra) di una linea cellulare, la diminuzione o il blocco di maturazione ad un dato stadio, la sincronia o meno nella maturazione nucleare e citoplasmatica delle cellule, la normalitá della maturazione. Un aumento degli stadi giovani puó corrispondere ad una stimolazione recente o ad un blocco di maturazione, mentre una deviazione a destra puó suggerire una diminuzione nella rigenerazione, una stimolazione pregressa oppure un stoccaggio midollare. Per poter riconoscere le anomalie morfologiche delle cellule midollari o la presenza di cellule metastatiche, è necessario avere una buona conoscenza delle cellule autoctone midollari e dei rispettivi stadi di maturazione. Le principali alterazioni qualitative delle popolazioni cellulari midollari possono essere suddivise in non neoplastiche (dismegacariocitopoiesi, diseritropoiesi, disgranulopoiesi, mielodisplasia e mielofibrosi) e neoplastiche (leucemie linfoidi, acute-croniche, mieloma multiplo, mallattia di Waldenström, leucemie mieloidi, acute-croniche, leucemie mastocitarie, istiocitosi maligna). Infine, nei carnivori domestici i tumori che generalmente danno metastasi midollari sono i linfomi, i mastocitomi ed i carcinomi. Indirizzo per la corrispondenza: Vanessa Turinelli: Divisione di Idexx Laboratories s.r.l. Via S. Quasimodo 46, 40013 Castel Maggiore (BO). Tel: 3355383251. Fax 0517094702. E-mail: vanessa-turinelli@idexx.com


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