56° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
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Il lembo si fissa con filo di sutura o graffes metalliche. Il bendaggio è estremamente importante per assicurare l’immobilità del lembo e proteggerlo dai traumi esterni. Deve essere composto da uno strato primario (pomata antibiotica in base oleosa e benda non aderente) e da uno strato secondario (strato di garze e cotone in modo da comprimere leggermente la parte). In soggetti particolarmente vivaci o di difficile contenimento è necessario usare anche una benda rigida di materiali quali l’Excelite o bende di resina a doccia. Il bendaggio è mantenuto in posizione mediante l’uso di una benda elastica applicata senza eccessiva tensione.
Indicazioni Grosse soluzioni di continuo cutanee in zone dove la ricostruzione per prima intenzione non è possibile o praticabile: testa e collo, arti prossimali, torace ed addome e perineo. Non è la prima scelta per ferite degli arti distali, tranne che nei bassotti e nei gatti.
Tecnica operatoria Eseguire sempre una tricotomia molto ampia ed una profilassi antibiotica. In caso di chirurgia oncologica, eseguire prima l’exeresi neoplastica, poi il lembo, cambiando gli strumenti. Dopo aver eseguito le incisioni primarie ed una accurata emostasi, elevare il lembo con attenzione, soprattutto nella zona di emergenza vasale, aiutandosi possibilmente con uncini da cute. I lembi assiali possono essere configurati a penisola o ad isola. I lembi a penisola sono più robusti, non c’è pericolo di torsione del peduncolo vascolare ma non possono essere ruotati più di 90 - 120°; i lembi ad isola possono essere ruotati fino a 180° ma c’è maggior pericolo di torsione del peduncolo vascolare. Il lembo va mantenuto umido durante tutto il tempo della chirurgia. È bene usare un drenaggio in aspirazione continua per eliminare lo spazio morto e l’essudato. Il più delle volte non è necessario usare suture sottocutanee ma solo punti cutanei e le graffes metalliche accorciano il tempo di sutura in modo significativo.
Postoperatorio Mantenere la fasciatura per 2-3 giorni e resistere assolutamente alla tentazione di “dare una occhiata” prima di questo tempo per evitare di muovere il lembo. Molto spesso il bendaggio aderisce al trapianto. Usare soluzione fisiologica per staccarlo dolcemente. I lembi attecchiti hanno un colore che va dal porpora al rosa, indice di rivascolarizzazione mentre le parti necrotiche sono bianche o nere. Il bendaggio va cambiato ogni 2-4 giorni e l’arto va mantenuto fasciato fino alla ricrescita dei peli o alla completa riepitelizzazione.
LEMBI ASSIALI VASCOLARIZZATI Un lembo assiale vascolarizzato è un lembo cutaneo che include una arteria ed una vena cutanea dirette alla base. Grazie alla vascolarizzazione diretta, i lembi vascolarizzati posseggono una perfusione migliore rispetto ai lembi peduncolati e possono essere elevati, trasferiti e suturati in un unico momento.
I lembi usati in veterinaria sono: • Omocervicale • Toracodorsale • Epigastrica superficiale caudale • Ramo dorsale dell’iliaca circonflessa • Temporale superficiale • Auricolare caudale
Indirizzo per la corrispondenza: Giorgio Romanelli, Clinica Veterinaria Nerviano via Lampugnani, 3, Nerviano MI E-mail giorgioromanelli@alice.it
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Brachiale superficiale Epigastrica superficiale craniale Ramo ventrale dell’iliaca circonflessa Geniculata Caudale laterale
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Iliaca circonflessa: addome e fianco, coscia, pelvi e sacro Geniculata: gamba laterale e mediale Caudale: perineo, tronco caudale, coscia Auricolare caudale: dorso della testa, orecchio Temporale: testa anteriore, canna nasale
Copertura dei vari lembi assiali • • • •
Omocervicale: muso, orecchio, spalla e ascella Toracodorsale: torace, spalla, braccio e ascella Brachiale superficiale: avambraccio e gomito Epigastrica superficiale craniale: sterno