56° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
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Ferite chirurgiche: tecniche ricostruttive di base. Lembi locali di avanzamento e trasposizione Giorgio Romanelli Med Vet, Dipl ECVS, Milano
Ogni volta che la ricostruzione cutanea va la di là della semplice sutura di una ferita, è necessario considerare una serie di elementi basilari sia per evitare deiscenza della ferita con tutte le conseguenze negative del caso.
tensione. Bisogna ricordare che se esiste un muscolo pellicciaio lo scollamento deve essere eseguito al disotto, per preservare il plesso subdermico e che se esiste un’arteria diretta, quest’ultima deve essere preservata quando possibile
VALUTAZIONE DELLA TENSIONE CUTANEA E MODALITÀ D’INCISIONE
RICOSTRUZIONE DI FERITE GEOMETRICHE
Una delle maggiori cause di deiscenza delle ferite cutanee è l’eccesso di tensione sui bordi. Infatti, l’eccesso di tensione determina compromissione della vascolarizzazione locale con conseguente necrosi e ritardo di cicatrizzazione. È quindi necessario prendere tutte le precauzioni per pianificare la ricostruzione cutanea in modo che la tensione sia la minore possibile e ben sopportabile La determinazione delle linee di tensione cutanea permette di “leggere” la cute in modo da posizionare incisioni e suture parallele e non perpendicolari (quando ovviamente possibile) alla linea di forza. È anche importante conoscere le differenze fra cani e fra cani e gatti. Alcune razze canine (mastini, bracco italiano, basset hound) possiedono una quantità di cute molto abbondante, che rende la ricostruzione, anche dopo rimozione di grosse quantità di tessuto, molto semplice, in altre (levrieri) la cute è molto sottile ed adesa ai piani sottostanti. Il gatto possiede una cute più elastica e flessibile del cane che rende solitamente la ricostruzione più semplice. Inoltre, nello stesso paziente, sussistono delle variabilità anatomiche importanti e la cute del collo e del tronco è solitamente più ampia ed abbondante della cute dell’addome, degli arti e della testa.
Le ferite circolari, quadrate o rettangolari possono essere suturate mediante configurazioni a X o a Y. Bisogna ricordare che il punto debole di queste ricostruzioni è sempre il punto in cui le incisioni convergono al centro perché è il punto in cui più facilmente si crea separazione con conseguente difficoltà di cicatrizzazione. Ogni qual volta è possibile suturare una ferita ricavando una linea retta è bene farlo.
POSIZIONAMENTO Prima dell’intervento chirurgico è necessario controllare accuratamente il posizionamento del paziente servendosi anche, quando necessario, di materassini deformabili o di spessori imbottiti. Una corretta posizione rende molto più semplice incisione e ricostruzione in settori complessi.
SCOLLAMENTO In alcuni distretti, (colo e tronco) un accurato scollamento della cute, permette di effettuare una sutura diretta senza
INCISIONI DI RILASCIO In alcuni casi l’uso di una o più incisioni di rilascio permette di poter eseguire una sutura senza tensione. La incisione di rilascio va poi lasciata guarire per seconda intenzione.
SUTURE DI ATTRACCO Le cosiddette “walking sutures” possono essere molto utili per riuscire a riapposizionare i versanti cutanei. Con questo tipo di punto, si deve posizionare la presa sottocutanea in modo sfasato rispetto alla cute in modo che, stringendo il punto, la cute avanzi verso la controparte. È necessario considerare la possibilità che si formino più compartimentazioni sottocutanee che, in caso di sieroma, potrebbero essere molto più complessa da drenare.
TIPI DI SUTURA E MATERIALI Il materiale di sutura più indicato per la cute è un monofilamento non riassorbibile di dimensioni variabili fra 5/0 a 3/0. Non sono indicati i materiali multifilamento tracciati per la loro capacità di assorbire liquidi, e batteri, per capillarità. In pazienti particolarmente difficili da gestire, nei quali la rimozione dei punti potrebbe essere problematica, è ammesso l’uso di un materiale monofilamento riassorbibile.