56a edizione Scivac Rimini - parte1

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56° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

(sensoriale), che è un ramo del femorale. In presenza di lesioni dei segmenti L6-S1-2 (nervo sciatico), il riflesso di retrazione è ridotto o assente. Quello rotuleo può apparire esagerato a causa della perdita dei muscoli antagonisti a questo riflesso come conseguenza del coinvolgimento sciatico (pseudoiporiflessia). Può essere presente un’atrofia dei muscoli innervati dal nervo sciatico. L’atrofia spesso è evidente soprattutto nel muscolo tibiale craniale. Va ricordato che nell’area lombare i segmenti del midollo spinale si trovano di fronte ai corrispondenti segmenti vertebrali. Nel cane, i segmenti sacrali sono situati al di sopra della vertebra L5 (ricordate che una S somiglia ad un 5) (S2-3 è situato al di sopra di L6 nel gatto). I segmenti L1 ed L2 sono situati, rispettivamente, sopra le vertebre L1 ed L2. I segmenti L3-7 sono situati fra le vertebre L3 ed L5. Nel cane, il midollo spinale termina solitamente nella metà craniale di L7. Nelle razze di mole maggiore può finire più cranialmente ed in quelle più piccole più caudalmente. Nel gatto, il midollo spinale termina a livello di L7 o del sacro. In presenza di lesioni dei segmenti S1-3, si osserva una disfunzione della vescica e del colon. La prima presenta delle caratteristiche che riflettono la lesione del MNI. In caso di lesioni dei segmenti caudali si osservano disfunzione della coda e riduzione o assenza della sensibilità caudale. Una volta che la lesione sia stata localizzata al midollo spinale, è possibile stilare un elenco appropriato di possibili diagnosi differenziali. Esistono alcune malattie che possono interessare l’intera lunghezza del midollo spinale, mentre altre colpiscono soltanto aree specifiche.

MALATTIA DA MOTONEURONE INFERIORE Tecnicamente, il motoneurone inferiore comprende il pirenoforo del motoneurone, il nervo periferico motorio (efferente), la giunzione neuromuscolare ed il muscolo. Dato che i segni da MNI si possono riscontrare anche in presenza di lesioni sensoriali (afferenti) del sistema nervoso periferico, le malattie di questi nervi sono talvolta classificate fra quelle da MNI nella parte II.

SEGNI CLINICI I segni da motoneurone inferiore si osservano a carico degli arti colpiti o della testa. Negli animali, la malattia da MNI esita principalmente in debolezza. L’andatura, quando l’animale riesce a camminare, è di solito caratterizzata da passi corti ed “incostante”. Gli arti possono apparire flaccidi e presentare tremori e cedimenti quando si trovano sotto carico. In alcune malattie (ad es, myasthenia gravis) la debolezza viene esacerbata dall’esercizio. La debolezza muscolare si può osservare nelle strutture viscerali come l’esofago. Per valutare la propriocezione conscia, è importante esaminare l’animale quando l’arto si trova pienamente sotto carico e poi nuovamente quando il peso del soggetto è sostenuto dall’esaminatore, dato che alcune malattie colpiscono soltanto la porzione motoria del nervo. Le malattie della giunzione neuromuscolare sono un esempio di questo tipo. Gli animali con affezioni della giunzione neuromuscolare o del muscolo possono presentare deficit propriocettivi quando sono sotto carico, ma non quando il loro peso viene sostenuto. In presenza di molte lesioni del nervo periferico e da MNS, si riscontrano concomi-

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tantemente sia la debolezza motoria che quella sensoriale e si osservano deficit delle reazioni posturali indipendentemente dal fatto che l’animale sia sotto carico oppure no. I riflessi spinali sono ridotti o assenti. Il tono negli arti risulta scadente, con una resistenza molto scarsa al movimento passivo da parte dell’esaminatore. Nei casi di malattia della giunzione neuromuscolare (ad es., myasthenia gravis) i riflessi spinali sono normali. L’atrofia muscolare che si instaura è di origine neurogena. Questa atrofia insorge rapidamente dopo un danno da MNI (entro 7-10 giorni) ed è grave (consunzione muscolare). Nei muscoli denervati si possono individuare delle anomalie elettromiografiche (EMG) appena 5 giorni dopo il danno (fibrillazione ed onde acute positive). Si possono osservare altri segni di debolezza del sistema nervoso quali megaesofago, disfagia, debolezza della muscolatura facciale, disfonia ed anomalie respiratorie. Va ricordato che molti dei nervi cranici sono nervi periferici e possono essere influenzati da polineuropatie e malattie della giunzione neuromuscolare. I singoli nervi periferici possono essere coinvolti selettivamente nell’ambito di vari processi patologici. Le lesioni del nervo femorale esitano nell’incapacità di estendere il ginocchio e sostenere il peso. L’animale può trovare difficoltà a portare l’arto in avanti e può “procedere a salti da coniglio” oppure fare dei passi corti con l’arto colpito. L’andatura “a salti da coniglio” consiste nel far avanzare simultaneamente gli arti pelvici ed è stata classicamente associata ad una malattia del midollo spinale da MNS (disrafismo spinale/mielodisplasia). Occasionalmente, animali con affezioni ortopediche (displasia bilaterale dell’anca o dolore coxofemorale) presentano la stessa anomalia dell’andatura. Le lesioni del nervo otturatore spesso non influiscono sull’andatura del cane e del gatto. Se l’animale viene posto su una superficie scivolosa, però, gli arti pelvici colpiti possono slittare lateralmente quando vengono posti sotto carico. Le lesioni del nervo sciatico esitano in una andatura caratteristica, in cui l’estremità distale del piede viene quasi “scagliata” in avanti dai movimenti dei muscoli più prossimali dell’arto. Quando l’animale è sotto carico, l’articolazione del tarso può venire eccessivamente flessa esitando in un aspetto a “garretto caduto”. L’atrofia dei muscoli dell’arto è comune in caso di malattia da MNI. L’atrofia associata a malattia del nervo sciatico è spesso evidente nel gruppo dei muscoli tibiali craniali. In presenza di lesioni del nervo gluteo craniale, il ginocchio può venire abdotto durante la fase di appoggio dell’andatura. Le lesioni del nervo radiale influiscono sulla capacità dell’animale di estendere il carpo. Se la lesione è localizzata prossimalmente lungo il nervo radiale, il gomito può essere tenuto più ventralmente del normale. L’arto può venire portato sollevato dal suolo, con un gomito flesso se il nervo muscolocutaneo è intatto. In presenza di lesioni dei nervi mediale, ulnare, muscolocutaneo e soprascapolare, l’andatura di solito non è colpita. L’articolazione carpale può venire eccessivamente estesa in caso di lesioni mediali ed ulnari. Nella paralisi del nervo muscolocutaneo, la flessione del gomito è scarsa e l’articolazione può venire tenuta in eccessiva estensione. I tumori dei nervi del plesso brachiale possono inizialmente determinare la comparsa di segni di zoppia a livello dell’arto colpito. La presenza di queste neoplasie deve sempre essere sospettata nei cani con zoppia non diagnosticata dell’arto toracico.


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