56a edizione Scivac Rimini - parte1

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56° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

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Diagnosi neurologica: quali indicazioni si possono trarre dal rilievo di movimenti involontari dell’animale? Rodney S. Bagley DVM, Dipl ACVIM (Neurology and Internal Medicine), Washington State, USA

I movimenti involontari derivano comunemente da una disfunzione del sistema nervoso a causa della significativa influenza dello stesso sulle funzioni muscolari. I movimenti possono essere volontari o involontari. Le anomalie dei movimenti volontari sono trattate nella parte dedicata alla valutazione dell’andatura e delle sue anomalie in questo capitolo. I disordini dei movimenti involontari sono meno ben classificati negli animali in confronto all’uomo. Per descrivere movimenti muscolari episodici o irregolari e depolarizzazioni associate a contrazione muscolare si utilizzano spesso termini quali tic, spasmi, brividi, tremiti e fascicolazioni. Alcuni disordini del movimento sono classificati come “ipercinetici” o discinesie o miochimie. Le discinesie sono definite come una condizione in cui la forza dei movimenti volontari viene compromessa, esitando in movimenti frammentati o incompleti. I movimenti involontari si manifestano di solito attraverso moti anormali degli arti, del tronco o della testa. Si possono avere movimenti di flessione degli arti. Questi tipi di episodi devono essere differenziati dall’attività convulsiva parziale e dai disordini muscolari. Il tremore è un disordine involontario, ritmico e oscillatorio del movimento che deriva da una contrazione alternata o sincrona di muscoli antagonisti innervati in modo reciproco. Dal punto di vista elettromiografico, il tremore è caratterizzato da scoppi ritmici di attività da motoneurone che si verificano a livello di gruppi muscolari contrapposti. La contrazione dei muscoli con funzioni opposte conferisce al tremore una natura bifasica. Questo carattere bifasico differenzia il tremore da altre anomalie del movimento. Mentre si osserva durante lo stato di veglia, l’autentico tremore deve cessare con il sonno. Il tremore può essere localizzato ad un’area corporea oppure risultare generalizzato (a tutto il corpo). Nel primo caso di solito coinvolge la testa o gli arti pelvici. Il tremore è in ultima analisi un disordine del movimento. Di conseguenza, le regioni del sistema nervoso primariamente responsabili del movimento normale, quando sono anormali, possono generare un tremore. Nell’uomo, queste aree comprendono i nuclei basali ed altre componenti del sistema extrapiramidale, cervelletto, corpi cellulari neuronali diffusi coinvolti nei meccanismi riflessi segmentali e sopraspinali, componenti del motoneurone inferiore e vie interconnettenti. Inoltre, anche le anomalie dell’apparato meccanico degli arti (ad es., ossa, articolazioni e tendini) possono essere causa di queste manifestazioni. Esistono delle differenze di specie nonché delle differenze relative alle aree anatomiche all’interno del sistema nervoso che, in

presenza di anomalie, esitano nella comparsa di tremori. Ad esempio, le lesioni a carico dei nuclei basali e della substantia nigra esitano comunemente in tremori nell’uomo, ma ciò non è chiaro nel cane. Il cervello ha la funzione di controllare il movimento una volta che questo è iniziato. Il tremore che si osserva nelle cerebellopatie è più evidente quando l’animale intende muoversi per compiere uno sforzo finalizzato ad una meta e viene quindi indicato come tremore intenzionale. Questo tipo di tremore spesso si rende più evidente quando un animale cerca di abbassare la testa per mangiare o bere da una ciotola o un piatto. I tremori intenzionali possono coinvolgere la testa o l’intero corpo e possono essere accompagnati da altri segni di disfunzione cerebellare come l’atassia e l’ipermetria. Il tremore nell’uomo può essere normale (fisiologico) o anormale (patologico). Il tremore fisiologico è presente in tutti i gruppi muscolari nello stato di veglia. Questo tremore può derivare parzialmente dalla vibrazione passiva dei tessuti corporei prodotta dall’attività meccanica del cuore; tuttavia, la sua autentica origine non è ancora nota. Normalmente, questo tremore presenta un’ampiezza abbastanza bassa da risultare quasi impercettibile. Il tremore è considerato patologico quando compromette la funzione normale. Si ritiene che il tremore patologico derivi da squilibri dei neurotrasmettitori, quali la dopamina, l’acetilcolina e l’acido gamma-aminobutirrico. Nell’uomo esistono varie sindromi da tremore patologico, come il tremore a riposo (parkinsoniano), quello intenzionale o atassico, quello da azione, quello isterico ed un tipo misto con componenti dei vari tipi di tremore. La mioclonia è una contrazione shock-simile di uno o più muscoli che tende a manifestarsi ripetutamente secondo uno schema ritmico. È simile alla depolarizzazione ritmica ed alla contrazione che si verifica nel cuore in coincidenza con ciascun battito. La mioclonia, se presente, coinvolge spesso l’arto toracico, tuttavia si può avere anche l’interessamento di un arto pelvico oppure dei muscoli della regione facciale, compresa la lingua. La mioclonia nel cane è di solito la conseguenza di un’infezione da cimurro che instaura una depolarizzazione pacemaker-simile dei motoneuroni locali; tuttavia, è stata associata all’avvelenamento da piombo ed altre forme di infiammazione del sistema nervoso. La mioclonia riflessa è caratterizzata da una forma episodica di rigidità estensoria del corpo in risposta alla stimolazione e nella maggior parte dei casi si osserva nel Labrador retriever. Gli animali colpiti diventano rigidi, di solito quando vengono eccitati o stimolati. Occasionalmente sono col-


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