53° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC
Questo non è un autentico disordine convulsivo, ma piuttosto un’anomalia posturale episodica. La postura di Schiff Sherrington è caratterizzata da estensione dell’arto toracico ed incapacità di muovere normalmente gli arti pelvici. I riflessi spinali di questi ultimi sono solitamente normali. La condizione è dovuta ad una lesione dei segmenti spinali toracolombari che interrompe gli impulsi inibitori ascendenti che originano nella sostanza grigia lombare e terminano nelle cellule responsabili dell’estensione degli arti toracici. Le cellule marginali localizzate nella parte dorsale della sostanza grigia ventrale dei segmenti spinali lombari, fra L1 ed L7 e concentrate fra L1 ed L4, inviano proiezioni craniali ascendenti destinate a terminare sui muscoli estensori degli arti toracici. Questo influsso svolge normalmente un’azione di inibizione su questi muscoli estensori. Le lesioni spinali che interrompono questa influenza inibitoria ascendente esitano in una perdita di contrasto della funzione dei muscoli estensori dell’arto toracico e nella comparsa della rigidità estensoria. Gli arti toracici, fatta eccezione per l’estensione rigida, sono per il resto neurologicamente normali. La postura di Schiff-Sherrington è solitamente associata a gravi lesioni del midollo spinale, ma, da sola, non indica che il danno spinale sia irreversibile come è stato ipotizzato. La grave rigidità estensoria degli arti e di altri muscoli è caratteristica del tetano. Classicamente, l’estensione rigida degli arti esita nell’assunzione di una posizione “a cavalletto” quando l’animale è in stazione. La contrazione dei muscoli facciali può determinare un’abnorme espressione facciale detta risus sardonicus. Spesso, le labbra sono contratte, facendo sì che le commessure labiali siano dirette più caudalmente. Anche le orecchie possono essere contratte in direzione caudale. Negli animali con orecchie ritte, queste possono essere posizionate più vicine l’una all’altra sulla parte dorsale della testa. In altri casi, si ha il prolasso della terza palpebra ed eventualmente una miosi pupillare. Gli animali colpiti possono anche presentare salivazione, eventualmente a causa di una contrazione dei muscoli faringei e di una deglutizione inefficace. Anche se il tetano di solito colpisce l’intero corpo, occasionalmente si osservano forme localizzate a carico di un arto. La rigidità estensoria episodica degli arti può essere associata ad una varietà di anomalie del sistema nervoso centrale e periferico e dei muscoli. La contrazione muscolare episodica che esita nell’assunzione di un aspetto rigido, benché intermittente, può causare disordini come la miotonia (mancato rilasciamento muscolare), la mioclonia riflessa, le crisi convulsive ed anomalie metaboliche come l’ipoglicemia, le alterazioni elettrolitiche e le sindromi da crampi muscolari (“crampo dello scottish terrier”). In alcuni casi di malattia cronica da motoneurone inferiore con atrofia muscolare e fibrosi, uno o entrambi gli arti pelvici possono essere tenuti in estensione rigida cronica. Questa postura si osserva spesso nelle infestazioni da toxoplasmosi o neosporosi nei cani giovani. La spasticità si può osservare a riposo o durante l’andatura e di solito è associata ad una malattia da motoneurone superiore (MNS). La costante flessione di un arto può essere associata ad un danno dei tessuti molli dell’arto stesso, fibrosi muscolare ed alterazioni scheletriche ed articolari. Durante l’andatura al passo, questa condizione viene comunemente indicata come zoppia con sottrazione dell’arto al carico. Se l’arto non è anatomi-
62
camente fuso in questa posizione, nella maggior parte dei casi la postura è la conseguenza di un dolore localizzato in qualche punto dell’arto o in prossimità di esso. Se il dolore origina da un’anomalia nervosa spinale o periferica, la condizione viene detta segno della radice del nervo. Il segno della radice può coinvolgere sia gli arti toracici che quelli pelvici.
ANOMALIE DELLA POSTURA DEL TRONCO La scoliosi è un’abnorme deviazione laterale della colonna vertebrale. Questa può essere dovuta ad un problema di vertebre, costole o muscoli e legamenti associati. Si ha un’alterazione del supporto muscolare dovuto alla denervazione della muscolatura paraspinale che contribuisce a determinare la tensione muscolare laterale asimmetrica e la conseguente deviazione vertebrale. Nel cane, la scoliosi si riscontra spesso secondariamente a lesioni spinali intramidollari come la siringomielia o l’idromielia. Il danno associato alle cellule dei motoneuroni inferiori del midollo spinale che sono responsabili dell’innervazione dei muscoli paraspinali può esitare in un’abnorme funzione dei muscoli stessi. La cifosi, un’abnorme flessione che interessa principalmente la colonna vertebrale toracolombare, può essere un’anomalia posturale associata a dolore oppure derivare da alterazioni di vertebre, legamenti, costole, muscoli paraspinali e nervi spinali e altri nervi periferici. Spesso, una postura cifosica è la conseguenza di un dolore che origina nell’area cervicale, nella colonna toracolombare o in addome. I cani con dolore cervicale tengono frequentemente rigidi anche i muscoli del collo, con la testa portata nello stesso piano orizzontale della colonna vertebrale o abbassata verso il suolo. Nei Dobermann con malformazione/malarticolazione vertebrale cervicale, l’area vertebrale cervicale è spesso diritta, rispetto all’area toracolombare, presumibilmente come conseguenza del dolore o per alleviare una parte della compressione spinale associata. La mancanza di tono muscolare dorsalmente può consentire un’eccessiva trazione dei muscoli spinali ventrali. La lordosi è una deviazione ventrale della colonna vertebrale poco comune nei piccoli animali. Può essere il riflesso di debolezza o compromissione dei muscoli paraspinali. Occasionalmente, animali con affezioni vertebrali toraciche o della cavità toracica tendono a flettere la colonna vertebrale toracica in direzione ventrale rispetto alle regioni cervicale e lombare. In alcuni casi, il collo e la testa possono essere secondariamente portati in una posizione più estesa. La ventroflessione del collo (flessione ventrale del collo) si osserva nella maggior parte dei casi nei gatti e nei cani che non hanno ancora raggiunto la maturità. La testa dell’animale viene diretta ventralmente, verso il suolo, e di solito caudalmente verso la regione toracica ventrale. Benché possa derivare da un dolore cervicale, questa postura rappresenta più frequentemente un riflesso della debolezza dei muscoli del collo. Gli animali con paralisi della muscolatura cervicale possono anche presentare testa e collo che sembrano “crollare” verso il basso (in relazione alla gravità). Author’s Address for correspondence: Rodney S. Bagley, Professor, Washington State University College of Veterinary Medicine, Pullman WA 99164-6610