56° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC
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Tabella 1. Interpretazione delle anomalie morfologiche eritrocitarie nel cane e nel gatto Anomalia morfologica
Disordini comunemente associati
macrocitosi
caratteristica di razza (Barbone); infezione da FeLV; rigenerazione; carenza di folati; diseritropoiesi (malattia midollare) caratteristica di razza (Akita, Shar Pei, Shiba Inu); carenza di ferro; shunt portosistemico; carenza di ferro rigenerazione; rigenerazione; carenza di ferro; iposplenismo microangiopatia; emangiosarcoma; DIC; iposplenismo anemia emolitica autoimmune emangiosarcoma; epatopatia; iposplenismo artefatto; nefropatia; anemia da carenza di piruvato chinasi elliptocitosi congenita (cane) insulto ossidativo a carico degli eritrociti iposplenismo; rigenerazione anemia emolitica autoimmune caratteristiche di razza (Schnauzer, Bassotto); emopoiesi extramidollare; rigenerazione; avvelenamento da piombo; emangiosarcoma vedi testo vedi testo disordine midollare; ipersplenismo
microcitosi ipocromasia policromasia poichilocitosi schistocitosi (frammenti) sferocitosi acantocitosi (spur cell) ecchinocitosi (burr cell) elliptocitosi corpi di Heinz corpi di Howell-Jolly autoagglutinazione metarubricitosi leucopenia trombocitopenia pancitopenia
Nella valutazione clinica iniziale di un paziente anemico, l’esame dello striscio di sangue di solito è sufficiente a determinare se il midollo osseo sta rispondendo in modo appropriato all’anemia (cioè se questa è rigenerativa). Attraverso l’esame di uno striscio di sangue di buona qualità e correttamente colorato è possibile acquisire diversi dati, come le dimensioni e la morfologia degli eritrociti, la presenza di autoagglutinazione, il numero approssimativo e la morfologia dei leucociti e delle piastrine, la comparsa di eritrociti nucleati, il riscontro di policromasia (indicativa di rigenerazione) e l’infestazione da parassiti eritrocitari. Questa valutazione rapida dello striscio di sangue può (e deve) essere effettuata dal clinico e il campione ematico deve essere inviato ad un laboratorio diagnostico (e valutato da un patologo clinico) per le ulteriori analisi. Nella Tabella 1 sono riassunte alcune delle anomalie identificate attraverso l’accurato esame degli strisci di sangue e le loro implicazioni cliniche. È importante condurre questa valutazione su un monostrato (in cui gli eritrociti si dispongono su un singolo piano ed il 50% delle cellule si toccano) con microscopio ottico a olio. In un paziente anemico, l’esame emocromocitometrico completo e il conteggio dei reticolociti, quando si riescono
ad effettuare, forniscono un parametro più assoluto per valutare il grado della rigenerazione: 1. Se gli indici eritrocitari sono macrocitici ed ipocromici, con tutta probabilità la condizione è dovuta alla presenza di un numero elevato di reticolociti (che sono più grandi e contengono meno emoglobina degli eritrociti maturi); di conseguenza, l’anemia è probabilmente rigenerativa. 2. Se il numero dei reticolociti è superiore a 60.000100.000/ml ed il grado dell’anemia non è grave (ematocrito compreso fra 20 e poco più di 30), l’anemia è probabilmente rigenerativa. 3. Se l’indice reticolocitario (RI) in un cane è superiore a 2,5, l’anemia è rigenerativa. Quando si valuta un paziente con anemia rigenerativa, è utile determinare la concentrazione sierica o plasmatica delle proteine, dal momento che la perdita ematica di solito esita in ipoproteinemia, mentre l’emolisi no.
Indirizzo per la corrispondenza: C. Guillermo Couto Department of Veterinary Clinical, College of Veterinary Medicine, The Ohio State University, Columbus, OH