56a edizione Scivac Rimini - parte1

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56° Congresso Internazionale Multisala SCIVAC

soprattutto nei soggetti giovani. In animali adulti o anziani si hanno invece dei quadri clinici più drammatici con contemporanea presenza di altre lesioni cutanee primarie e/o secondarie. Le forme focali sono spesso localizzate agli arti anteriori e/o al muso, accompagnate da eritema, comedoni, scaglie ed iperpigmentazione. La complicanza batterica può determinare la presenza di prurito, papule, pustole e croste. Negli animali al di sotto di un anno di età, con forme localizzate, si verifica frequentemente la guarigione spontanea. Negli animali adulti con forme generalizzate (a volte evoluzione della localizzata) sono necessarie terapie topiche o sistemiche. In quelli anziani va ricercata la causa predisponente che ha portato all’immunodepressione.

ALGORITMO DIAGNOSTICO E CAUSE MENO FREQUENTI DI ALOPECIA Se le indagini diagnostiche hanno escluso la possibilità di una follicolite vanno considerate altre due forme di alopecia focale: la morfea e l’alopecia della coda, che sono rare ed hanno una localizzazione ben precisa (la seconda). La morfea è una tra le forme di alopecia la cui patogenesi è ancora non completamente chiarita. In letteratura veterinaria sono state riportate poche segnalazioni. La diagnosi è effettuata con l’ausilio dell’esame istologico cutaneo. Non è riportata alcuna terapia specifica. L’alopecia che si riscontra sulla parte prossimale dorsale della coda di alcune razze di cani, quali i terrier, è dovuta alle alterazioni ormonali indotte dal testosterone ai follicoli piliferi di quell’area cutanea, in cui predominano le ghiandole epatoidi. La diagnosi è spesso clinica, il trattamento è di tipo chirurgico (castrazione) o farmacologico usando antiandrogeni somministrati per uso topico o sistemico. L’iter diagnostico da seguire in corso di alopecia multifocale (vedi algoritmo della fig. 2) è simile a quello riportato per l’alopecia focale. Inoltre alcune delle cause dell’alopecia focale possono determinare anche un quadro multifocale. Anche in questo caso, dopo aver escluso la possibilità dell’alopecia presente dalla nascita è necessario accertarsi che la causa dell’alopecia non sia di origine iatrogena. L’effettuazione di vaccinazioni è stata associata alla successiva comparsa di alopecia cicatriziale con presenza di vasculite che si localizza alla testa, arti e coda. L’anamnesi e l’esame istologico sono spesso gli elementi diagnostici che fanno sospettare tale patologia. La presenza di alopecia in aree soggette a traumi fisici o termici o che sono state precedentemente a contatto con sostanze chimiche dovrebbe far correlare tali eventi, evitando così l’effettuazione di ulteriori indagini diagnostiche. La presenza di alopecia multifocale limitata soltanto ad alcune aree cutanee deve far sospettare la possibilità di un’alopecia legata al colore del mantello. Nei Rottweiler è stata riportata un’alopecia (lipidosi follicolare) limitata alle aree di mantello color mogano. Nei cani a mantello bi o tri-colore l’alopecia delle aree a mantello nero (displasia follicolare dei peli neri) è legata ad un difetto della melanizzazione che provoca delle alterazioni strutturali del fusto del pelo con successiva rottura e caduta dello stesso. L’esame tricologico

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che ci fa evidenziare la presenza di agglomerati di melanina a livello del fusto del pelo è spesso sufficiente a far sospettare tale patologia. A volte possono associarsi infezioni batteriche con presenza di altre lesioni primarie e/o secondarie. Le follicoliti che inizialmente hanno un aspetto focale evolvono spesso in quadri multifocali dando l’aspetto “tarmato” al mantello del paziente. Dopo aver escluso le patologie sopra descritte vanno considerate altri due gruppi di alopecie che possono essere differenziati sulla base della presenza o assenza di cicatrice. 1) In alcune neoplasie cutanee, nelle piodermiti profonde e nella dermatomiosite si ha la distruzione dei follicoli piliferi e delle strutture perifollicolari con la presenza di una cicatrice cutanea spesso visibile anche ad occhio nudo. La dermatomiosite è una patologia immunomediata dovuta a cause ancora non ben chiarite che è stata riportata nel collie e nel pastore dello Shetland e raramente in altre razze. Come nella vasculite post-vaccinale le aree colpite sono la testa, gli arti e la coda. Una terapia specifica non è stata riportata. 2) Le alopecie caratterizzate dall’assenza di cicatrice sono: l’alopecia areata, la pseudopelade e l’adenite sebacea. La causa di tali patologie non è ancora completamente chiarita. L’alopecia areata e la pseudopelade hanno una patogenesi immunomediata con presenza di anticorpi diretti verso il follicolo pilifero. Nell’adenite sebacea la progressiva distruzione delle ghiandole sebacee provoca un’alopecia con presenza di scaglie che nelle forme avanzate finisce per diventare generalizzata. Terapie specifiche non sono riportate ma i trattamenti con i corticosteroidi per l’alopecia areata ed i retinoidi per l’adenita sebacea sono in grado di far migliore discretamente il quadro clinico.

Tabella 1 - Esame microscopico del pelo (es. tricologico) Metodica: 1. Afferrare saldamente pochi peli alla base usando le dita o pinzette rivestite di gomma. 2. Tirare con un colpo secco nel senso della crescita del pelo 3. Adagiarli nello stesso verso su un vetrino con delle gocce di olio di vaselina 4. Poggiare un vetrino coprioggetti 5. Osservare al microscopio a 4X, 10X, 40X regolando il condensatore e la luce del microscopio Osservare la: Parte prossimale (bulbo) 1. Per valutare lo stadio di crescita del pelo 2. La presenza di malformazioni della radice Fusto 1. Malformazioni o anomalie strutturali 2. Presenza di accumuli di melanina 3. Presenza di cilindri follicolari Parte distale 1. Presenza di taglio netto o sfrangiato


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