48a edizione Scivac Rimini - parte2

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48° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC

PIASTRINOPENIA NEL CANE E NEL GATTO. ESPERIENZE PERSONALI SU 92 CASI RACCOLTI NELL’ANNO 2002 Marco Caldin1,2 Med Vet, Carlo Patron2 Med Vet, Erika Carli2 Med Vet, Silvia Tasca2 Med Vet, Tommaso Furlanello1,2 Med Vet 1 Clinica Veterinaria Privata “San Marco” 2 Laboratorio Privato d’Analisi Veterinarie “San Marco” La piastrinopenia (TP) è una riduzione del numero piastrinico rispetto all’intervallo di riferimento per la specie animale in oggetto. La conta piastrinica può diminuire o per una effettiva riduzione delle piastrine circolanti o per la presenza di aggregati piastrinici che non vengono riconosciuti come tali durante la fase analitica strumentale. Tale evenienza può essere facilmente superata mediante l’esame microscopico dello striscio di sangue periferico che identifica eventuali aggregati e stima se la presenza di questi sia compatibile con una adeguata quantità di piastrine. In questo modo le TP possono essere distinte in “false” (o strumentali) e “vere”. Scopo del presente lavoro è di valutare la prevalenza della TP strumentale e della TP “vera”, classificando quest’ultima in base al meccanisco patogenetico che l’ha determinata. Lo studio ha preso in considerazione 2315 esami emocromocitometrici [CBC] (1866 di cane e 449 di gatto) eseguiti nell’anno 2002 con contaglobuli laser ADVIA 120 Bayer e valutazione citomorfologica dello striscio ematico. Il 12.7% dei CBC canini è risultato piastrinopenico (236/1866), mentre nei gatti la percentuale è del 24.5% (110 piastrinopenici su 449). Una volta eseguita la stima piastrinica sullo striscio periferico, sono stati riconosciuti 192 CBC con TP “vera” (165 canini e 27 felini). Le TP “vere” sono risultate essere l’8.8% dei CBC di cane e il 6% dei CBC di gatto, confermando l’elevata frequenza di TP “false” nella specie felina, legata alla spiccata e peculiare reattività piastrinica in quest’ultima. I 192 CBC appartenevano ad 86 cani e a 17 gatti (data la ripetizione dell’esame). I criteri d’inclusione di questi pazienti sono costituiti da: CBC, profilo biochimico, elettroforesi sierica, profilo coagulativo, e nei gatti anche la ricerca dell’antigene FeLV e degli anticorpi per FIV. Non è stato possibile realizzare l’esame delle urine in alcuni pazienti, in quanto la raccolta per cistocentesi, unica metodica per noi accettabile, poteva risultare potenzialmente pericolosa a causa di possibili sanguinamenti. 3 cani e 8 gatti piastrinopenici sono stati esclusi dallo studio per la mancanza dei criteri d’inclusione. Per classificare i casi di TP sono stati considerati i seguenti meccanismi patogenetici: (1) diminuita produzione, (2) alterata distribuzione (sequestro), (3) aumentata distruzione e (4) aumentato consumo. In 24/83 cani (28.9%) la patogenesi riconosciuta è stata la diminuita produzione, in 21/83 (25.3%) è risultata da sequestro, in 7/83 (8.4%) è risultata da distruzione e in 22/83 (26.5%) da consumo. In 14 cani (16.9%) non è stato possibile raggiungere una diagnosi definitiva. In alcuni pazienti la causa della TP poteva essere multipla e la somma delle percentuali di conseguenza supera il 100%. In 7/9 gatti (77.8%) il meccanismo patogenetico della TP risiedeva nella alterata produzione; in 2/9 (22.2%) non si è giunti a una diagnosi definitiva. In conclusione, il reperimento nel gatto di una TP strumentale è associato solo in un ridotto numero di casi ad una reale diminuzione di piastrine, mentre nel cane la prevalenza sembra essere meno importante. Considerate le sole TP “vere”, la prevalenza di tale segno sembra essere similare nelle 2 specie in oggetto. Nel cane la diminuita produzione, il sequestro e il consumo sono le tre cause patogenetiche dominanti e presentano prevalenza simile, mentre la distruzione è percentualmente un meccanismo meno rilevante. Nel gatto la totalità delle TP dello studio, nelle quali è stato chiarito il meccanismo patogenetico, è legato a una minore produzione (insufficienza midollare). Tale differenza giustifica il differente approccio alla TP nella specie felina, che necessita, nella quasi totalità dei casi, di una valutazione midollare mediante agoaspirazione.

Indirizzo per la corrispondenza: Laboratorio d’Analisi Veterinarie “San Marco” Via Sorio n. 114/c - 35141 Padova Tel. 049-8561039 - Fax 02-700518888 E-mail: ambpat@virgilio.it


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