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48° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC
UN CASO DI XANTOMA IN CAVITÀ ADDOMINALE IN UN CANE Luca Battaglia1 DVM, Valentina Zappulli2 DVM 1 Libero professionista, Cavriago (RE) 2 Dipartimento di Sanità Pubblica, Patologia Comparata ed Igiene Veterinaria Università di Padova, Facoltà di Medicina Veterinaria Introduzione: Gli xantomi, nel cane e nel gatto, sono macroscopicamente definiti come piccole placche di colore bianco o giallo, situate, generalmente a livello cutaneo e, in particolare palpebrale, costituite da accumuli di pigmento lipidico nel citoplasma di macrofagi estremamente vacuolizzati. Qui descriviamo un inusuale caso di xantoma di grandi dimensioni, in cavità addominale in un cane. Caso clinico: Un cane Dobermann femmina sterilizzata di anni 9, viene portato alla visita clinica per un problema di incontinenza e dolore addominale. La sintomatologia clinica si era presentata contemporaneamente con decorso acuto. L’appetito era conservato. L’esame obiettivo generale non evidenziava alterazioni particolari, l’addome si presentava palpabile, dolente ed era possibile apprezzare una neoformazione di grandi dimensioni. La diagnostica per immagini (studio radiologico ed ecografico) confermava la presenza di una voluminosa massa addominale di forma sferica che si estendeva posteriormente al fegato e comprimeva la vescica non consentendo il suo corretto riempimento. Le radiografie toraciche non evidenziavano aspetti patologici. Le indagini ematologiche non erano d’aiuto per una migliore definizione diagnostica. Sono stati effettuati numerosi prelievi ecoguidati utilizzando la tecnica di ago infissione ed ago aspirazione per esame citologico. L’esame al microscopio dei diversi preparati ha evidenziato la presenza di “un tappeto” di macrofagi, estremamente vacuolizzati, contenenti materiale otticamente giallo ocra. Si è successivamente proceduto ad una laparotomia esplorativa che ha permesso l’escissione in toto della massa addominale e la completa remissione della sintomatologia. Il successivo esame istologico ha definito la neoformazione come xantoma. Il follow up ad otto mesi è buono, non sono evidenziabili, clinicamente ed ecograficamente, recidive. Discussione: Nel cane e nel gatto sono rarissime le descrizioni di xantomi in sede extracutanea e quasi sempre vengono associate a diabete mellito o a disordini del metabolismo lipidico (ipotiroidismo, dislipoproteinemie). Altre cause eziologiche citate riguardano patologie epatiche, renali, pancreatiche e post-traumatiche. Nel caso sopradescritto mancano i riferimenti anamnestici e sierologici descritti in letteratura. Nello specifico la funzionalità tiroidea, la determinazione del glucosio, colesterolo e dei trigliceridi effettuata pre e post chirurgia non hanno evidenziato particolari anomalie. Non è stata, inoltre, riferita una particolare storia clinica con l’eccezione dell’intervento di ovarioisterectomia effettuato diversi anni addietro. Nel caso specifico la xantomatosi è da definirsi idiopatica. L’aspetto microscopico della lesione è conforme alla descrizione istologica di xantoma (xantomatosi e xantelasma vengono spesso definiti con una certa non chiarezza come sinonimi): si repertano cellule non atipiche ad aspetto istiocitario, con citoplasma estremamente vacuolizzato. I vacuoli, di piccole e medie dimensioni, appaiono otticamente vuoti. Numerosissimi sono i macrofagi nel cui citoplasma sono presenti vacuoli di colore arancione. La terapia degli xantomi localizzati sia in sede cutanea che extracutanea è essenzialmente chirurgica. Nel caso sopradescritto l’escissione completa della neoformazione ha permesso una completa remissione dei sintomi. Il follow-up a 8 mesi non evidenzia recidive.
Indirizzo per la corrispondenza: Luca Battaglia Ambulatorio Veterinario Miller Via della Costituzione 10, 42025 Cavriago (RE) Tel. 0522371044 - Fax 0522576183 E-mail: lbattaglia@clinicamiller.it, luc.battaglia@libero.it