48° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC
te dei gatti richiede una sedazione profonda (ad es, con ketamina/diazepam) o un’anestesia generale per il prelievo midollare. Quest’ultima è indubbiamente una procedura moderatamente dolorosa. I gatti sedati spesso sembrano manifestare la stessa risposta algica alla distruzione della cavità midollare (in particolare durante l’aspirazione). La procedura può quindi innervosire abbastanza gli operatori inesperti, che possono preferire il ricorso al prelievo midollare in anestesia totale.
Metodi di valutazione midollare Il midollo osseo può essere valutato sia attraverso l’osservazione citologica degli aspirati che con l’esame istopatologico delle biopsie a core. Ciascun metodo presenta vantaggi e svantaggi. Citologia midollare per aspirazione Il midollo osseo viene aspirato attraverso un apposito ago, strisciato su un vetrino da microscopia, lasciato asciugare all’aria, colorato con le tecniche ematologiche standard e valutato citologicamente. Vantaggi (a) Breve intervallo di tempo dal prelievo all’esame (b) Superiore valutazione dei dettagli citoplasmatici e nucleari delle singole cellule (c) Tecnica d’elezione per l’immunofluorescenza
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La decisione di effettuare la biopsia per aspirazione oppure a core dipende da molteplici fattori, quali il sospetto processo patologico, il tipo di ago disponibile e le preferenze personali dell’operatore. Molti clinici tentano inizialmente l’aspirazione midollare e poi, se non riescono a giungere ad una diagnosi, prelevano una biopsia a core. Tuttavia, poiché gli aspirati midollari e le biopsie a core possono essere prelevati dalla medesima sede, richiedono entrambi lo stesso livello di sedazione e/o di anestesia e ciascuna tecnica può fornire informazioni differenti (e spesso complementari), l’autore preferisce effettuare nello stesso tempo il prelievo simultaneo di aspirati e biopsie a core. Nei casi dubbi riguardo ai campioni da prelevare e le modalità con cui trattarli, si suggerisce di contattare il laboratorio di riferimento per ottenere indicazioni prima del prelievo. La maggior parte degli specialisti preferisce che insieme ai campioni midollari venga inviato all’analisi un campione di sangue da sottoporre agli esami ematologici. I clinici con un particolare interesse nel campo della citologia possono esaminare in modo ben definito gli aspirati e sviluppare un’impressione diagnostica preliminare, ma gli strisci midollari devono sempre essere inviati ad un istopatologo clinico esperto per un’interpretazione definitiva. Tecniche specifiche I seguenti due protocolli delineano il prelievo di midollo dall’omero, la sede preferita dall’autore nella maggior parte dei gatti.
Aspirazione midollare Svantaggi (d) Molte malattie midollari tendono a fornire aspirati con cellularità scarsa o assente, oppure campioni non rappresentativi. (e) Le informazioni utili riguardo all’architettura cellulare complessiva del midollo osseo sono scarse (f) Gli operatori inesperti possono facilmente distruggere le cellule durante la preparazione dello striscio Esame istopatologico dei campioni bioptici midollari a core Utilizzando un apposito ago, si effettua il prelievo di un core osseo di materiale midollare che poi viene fissato (di solito in formalina), decalcificato ed esaminato istopatologicamente. Vantaggi (a) Si dovrebbe riuscire ad ottenere un campione rappresentativo da qualsiasi gatto, indipendentemente dalla gravità o dal tipo dell’affezione midollare. (b) È possibile valutare l’architettura midollare complessiva e le relazioni fra cellula e cellula. (c) Sui campioni fissati in formalina si può effettuare la colorazione immunoperossidasica. Svantaggi (d) I campioni devono essere inviati ad un laboratorio di istopatologia ed i risultati tardano invariabilmente di 3-4 giorni. (e) Il livello di dettaglio citoplasmatico e nucleare delle singole cellule può essere inferiore a quello ottimale.
L’aspirazione midollare può essere effettuata con appositi aghi multiuso o monouso (a perdere). L’autore preferisce impiegare i cosiddetti aghi monouso. Pur essendo relativamente costosi e non potendo essere sterilizzati in autoclave, questi aghi possono essere sterilizzati a freddo. Nelle mani di un operatore esperto, possono essere impiegati nuovamente per circa 5-10 volte prima di perdere il filo in modo apprezzabile. Procedura 1. Sedare o anestetizzare il gatto e porlo in decubito laterale. 2. Identificare con la palpazione l’ampia zona appiattita nella faccia craniolaterale del tratto prossimale dell’omero. 3. Tosare e preparare chirurgicamente l’area, eseguire l’anestesia locale se il gatto è sedato e, servendosi di una lama da bisturi, praticare una piccola incisione di punta attraverso la cute che ricopre il tratto prossimale dell’omero. 4. Precaricare l’ago da aspirazione e la siringa con una piccola quantità di soluzione fisiologica mista ad EDTA come anticoagulante. 5. Indossando guanti sterili ed esercitando un movimento energico, inserire l’ago midollare nella faccia craniolaterale del tratto prossimale dell’omero, dirigendosi caudalmente e un po’ medialmente e distalmente, fino a che non sia saldamente conficcato nell’osso. 6. Rimuovere il mandrino e raccordare saldamente una siringa da 10 ml contenente una piccola quantità di soluzione di EDTA all’ago midollare. Effettuare una serie ripetuta di energiche aspirazioni fino a che nella siringa