48° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC
Ulteriori indagini Nei gatti con anemia acuta è necessario valutare l’emostasi e la potenziale presenza di emorragie gastroenteriche, urinarie e cavitarie. Occorre determinare lo status del ferro mediante misurazione dei suoi livelli sierici, della capacità totale di legarlo e delle sue riserve a livello midollare. Una marcata diminuzione di queste ultime è indicativa di carenza di ferro nel cane, ma si può osservare spesso nei gatti normali.
2. Emolitiche L’emolisi distrugge soltanto gli eritrociti, per cui il volume ematico e le proteine sieriche restano normali; come la perdita ematica acuta, l’anemia emolitica acuta si presenta di tipo non rigenerativo fino a che non si instaura la risposta del midollo, dopo 3-5 giorni. L’emoglobina rilasciata dagli eritrociti viene metabolizzata dai tessuti in bilirubina non coniugata (che circola legata alle proteine) e viene quindi efficientemente captata dagli epatociti, coniugata ed escreta con la bile. Solo un’emolisi imponente è in grado di travolgere questo processo. Cause di emolisi: Anemia emolitica immunomediata (IMHA) Anemia emolitica indotta da zinco Anemia con corpi di Heinz (cipolle, acetaminofene) Emolisi microangiopatica (DIC) Difetti ereditari degli eritrociti Nel gatto, considerare in particolare: Anemia emolitica associata a FeLV Emobartonellosi (agente eziologico Mycoplasma hemofelis) Grave ipofosfatemia L’emolisi intravascolare determina il rilascio di emoglobina direttamente in circolo. Questa si lega all’aptoglobina plasmatica, che le impedisce di passare nell’urina. Un imponente rilascio di emoglobina in caso di grave emolisi intravascolare travolge il legame aptoglobinico, causando emoglobinemia ed emoglobinuria. Dal momento che l’emolisi extravascolare non determina il rilascio di emoglobina in circolo, non si hanno emoglobinemia ed emoglobinuria. L’ittero compare soltanto durante le crisi acute. L’emolisi nel gatto è di solito extravascolare e rappresenta una causa poco comune di emoglobinemia/uria. L’emolisi extravascolare è comunemente subacuta e se la funzione epatica è normale non causa ittero persistente. Caratteristiche diagnostiche dell’anemia emolitica L’anemia emolitica diviene fortemente rigenerativa dopo 3-5 giorni, quando si osservano anisocitosi, policromasia, reticolocitosi e, talvolta, eritrociti nucleati. A differenza dell’anemia da perdita ematica, le concentrazioni sieriche di proteine restano normali. Bilirubinemia e bilirubinuria indicano una grave anemia emolitica acuta (intra- o extravascolare), mentre l’emoglobinemia e l’emoglobinuria denotano un’emolisi intravascolare. Gli sferociti (piccoli eritrociti sferici) indicano specificamente che l’emolisi è di tipo immunomediato, ma sono difficili da identificare nel gatto. Ulteriori indagini I test specifici per la IMHA comprendono l’agglutinazione su vetrino ed il test di Coombs. Le cause non immu-
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nologiche di anemia emolitica possono essere ulteriormente studiate mediante esame radiografico dell’addome alla ricerca di metalli nel tratto gastroenterico. È anche necessario effettuare il FeLV-test e l’esame di una serie di strisci di sangue alla ricerca di Mycoplasma hemofelis.
3. Anemia non rigenerativa La vita media degli eritrociti circolanti nel gatto è di circa 2 mesi. Lo sviluppo dell’anemia non rigenerativa è quindi tipicamente graduale, man mano che il midollo danneggiato non riesce a rimpiazzare gli eritrociti persi. Esistono dei meccanismi compensatori ben stabiliti, che consentono ai pazienti di sopravvivere nonostante la grave anemia. Cause di anemia non rigenerativa Molti dei disordini sistemici che causano l’anemia non rigenerativa determinano soltanto lievi forme subcliniche, mentre i disordini midollari primari provocano tipicamente un’anemia moderata o grave. Disordini sistemici Anemia moderata o grave Carenza di ferro (perdita ematica cronica) Insufficienza renale cronica Iperestrogenismo (tumore delle gonadi) Anemia associata a FeLV Insufficienza midollare indotta da farmaci Anemia lieve (subclinica) Anemia da malattia cronica Avvelenamento da piombo Disordini midollari primari Aplasia eritrocitaria pura Anemia aplastica Mielottisi (infiltrazione midollare) Mielofibrosi Caratteristiche diagnostiche Le tipiche caratteristiche dell’anemia non rigenerativa sono rappresentate da anisocitosi o policromasia e da basso conteggio dei reticolociti. Gli eritrociti di solito non presentano alterazioni (anemia normocitica, normocromica). Anche i livelli sierici delle proteine sono di solito nella norma. I disordini midollari spesso causano concomitanti leucopenia e trombocitopenia. Ulteriori indagini Le malattie sistemiche che causano depressione secondaria della produzione di eritrociti possono di solito essere identificate sulla base di anamnesi, esame clinico e risultati degli esami ematologici e biochimici. Quella non rigenerativa lieve o moderata è, nella maggior parte dei casi, un’anemia da malattia cronica, associata a processi patologici quali infiammazioni croniche, infezioni e neoplasie. Nei gatti con anemia non rigenerativa sono indicati i test sierologici per la diagnosi delle infezioni da retrovirus (virus della leucemia felina e dell’immunodeficienza felina). Per stabilire una diagnosi nei gatti con anemia non rigenerativa da disordini midollari è essenziale l’analisi del midollo osseo.