48a edizione Scivac Rimini - parte1

Page 243

48° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC

219

Valutazione della funzionalità polmonare utilizzando l’emogasanalisi arteriosa e gli indici pressori dell’ossigeno Lesley G. King MVB, DACVECC, DACVIM, DECVIM-CA, Philadelphia, PA, USA

INDICAZIONI PER LA MISURAZIONE DEI GAS EMATICI E L’EQUILIBRIO ACIDO-BASICO NEI PICCOLI ANIMALI L’analisi dei gas ematici fornisce informazioni sulla funzione polmonare e sull’equilibrio acido-basico complessivo, comprendendo sia le componenti metaboliche che quelle respiratorie. Si tratta di una tecnica di indagine adatta a tutti i casi in cui vi sia un’indicazione di malattia respiratoria, dal momento che il metodo più definitivo per valutare la funzione polmonare resta la misurazione delle pressioni parziali di ossigeno (PO2) e biossido di carbonio (PCO2) nel sangue arterioso. La determinazione dello status acido-basico è indicata in tutti gli animali gravemente malati, poiché le alterazioni di questi parametri sono comuni e sovente forniscono utili informazioni diagnostiche. Per risolvere con successo queste malattie è spesso necessario trattare gravi anomalie.

STRUMENTI PER LA MISURAZIONE DEI GAS EMATICI Gli analizzatori utilizzati di solito misurano direttamente il valore di pH, PO2 e PCO2 e sulla base di questi calcolano l’eccesso di basi ed il livello di HCO3, utilizzando il nomogramma di Siggard-Andersen. Il pH nel sangue intero viene misurato direttamente utilizzando un elettrodo da pH in vetro. La PCO2 viene determinata servendosi di un elettrodo che separa una soluzione tampone di bicarbonato dal campione, utilizzando una membrana permeabile alla CO2. Quest’ultima diffonde nella soluzione tampone a partire dal sangue, modificando il pH del tampone stesso. Si impiega quindi un pHmetro per calcolare la quantità di CO2 utilizzando l’equazione di Henderson-Hasselbach. L’elettrodo da O2 è polarografico: genera una minuta corrente elettrica proporzionale al valore di PO2. Per la misurazione dei gas ematici in medicina veterinaria è disponibile una gran varietà di strumenti, alcuni dei quali relativamente poco costosi e portatili.

PRELIEVO DI CAMPIONI DI SANGUE ARTERIOSO I campioni di sangue arterioso si possono ottenere mediante puntura diretta di qualsiasi arteria. Più comunemente

si utilizza quella femorale, ma altre sedi sono rappresentate dalle arterie metatarsale dorsale, brachiale ed auricolare. Si possono anche prelevare dei campioni attraverso i cateteri inseriti nell’arteria metatarsale dorsale, femorale o auricolare. Le siringhe per i prelievi da emogasanalisi devono essere preventivamente eparinizzate, sia effettuando un lavaggio preventivo con una soluzione di eparina sodica che impiegando speciali siringhe da emogasanalisi contenenti litioeparina liofilizzata. Per prelevare un campione mediante punture dirette sono necessari 1 o 2 assistenti che contengano l’animale in decubito laterale. Con la palpazione, sulla faccia mediale dell’arto posteriore si identifica l’arteria femorale, nel punto quanto più possibile in alto vicino all’area inguinale. L’operatore deve sentire le pulsazioni sotto le dita di una mano e dirigere l’ago con un’inclinazione di circa 60° verso l’arteria così individuata. Una volta penetrati nel vaso, si osserva un getto di sangue a livello del cono dell’ago. Questo viene tenuto fermo nell’arteria e si preleva il campione esercitando un’aspirazione con lo stantuffo. Le siringhe preconfezionate del commercio contengono un filtro attraverso il quale viene eliminata l’aria e lo riempimento avviene per effetto della pressione arteriosa diretta, senza bisogno di esercitare alcuna aspirazione su uno stantuffo. Alla rimozione dell’ago, si deve applicare sull’arteria una pressione diretta da mantenere per alcuni minuti, allo scopo di prevenire la formazione di ematomi. Tutte le bolle d’aria devono essere eliminate immediatamente ed il campione va tappato con una chiusura ermetica per evitare l’esposizione all’ambiente. Il sangue va esaminato il più presto possibile e mantenuto sotto ghiaccio fino all’analisi. In condizioni ideali, quest’ultima va effettuata entro due ore dal prelievo.

FONTI DI ERRORE NELL’ANALISI DEI GAS EMATICI Nell’emogasanalisi è possibile determinare una considerevole quantità di errori dovuti alla tecnica dell’operatore ed alle modalità di conservazione del campione. Se quest’ultimo viene esposto all’aria ambientale o alle bolle d’aria presenti nel campione, man mano che questo si pone in equilibrio con la tensione di ossigeno del gas il valore di PCO2 diminuisce e quello di PO2 subisce a sua volta delle modificazioni. Anche la diluizione del campione con eparina intro-


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.