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progestinici (aglepristone) con lo scopo di aprire il collo dell’utero, o degli antiprolattinici ad effetto luteolitico (cabergolina). È fondamentale associare un trattamento antibiotico per tutta la durata del trattamento.
2-2 Fibroadenomatosi mammaria La fibroadenomatosi mammaria, chiamata anche mastosi, è caratterizzata dall’iperplasia, con una componente infiammatoria, del tessuto mammario di una o più mammelle. La causa è il piu delle volte legata al progesterone o ai suoi derivati: gravidanza, assunzione di pillola contracettiva. Si verifica soprattutto nelle giovani gatte adulte puberi, anche se si può trovare in gatte prepuberi, sterilizzate o nei maschi. Il trattamento è spesso chirurgico (ovariectomia) ma questo raramente è sufficiente a far diminuire le dimensioni delle mamelle. Alcuni autori insistono sull’uso dell’aglepristone. Personalmente preferisco associare l’uso di corticoidi a forti dosi (2mg/kg) per almeno due settimane.
3- Infertiltà Gli allevatori chiedono sempre piu spesso al loro veterinario di risolvere i problemi di infertiltà. E dunque interessante conoscere le cause principali. L’anaestro permanente è un problema frequente nei gattili e particolarmente nei gatti a pelo lungo (persiano). In queste razze ci sono spesso dei calori silenti che fanno credere che la gatta non entra in calore. Il modo migliore per metterli in evidenza consiste nell’effettuare più strisci vaginali. L’assenza di calore puó essere provocata da una insufficiente illuminazione, da cattive condizioni ambientali, alimentari e infine i farmaci come per esempio gli antimicotici usati per combattere la micosi in allevamento. Al contrario esistono casi in cui i calori sono anormalmente prolungati fino ad essere permanenti. Questo è spesso legato a una sovraposizione di piu ondate di maturazione follicolare. Nelle gatte siamesi la durata degli interestri successivi è talvolta corta in quanto sono frequenti le cisti follicoliniche. Esse tendono ad aumentare con l’età dell’animale. La diagnosi è facilmente realizzabile tramite ecografia ovarica. Le cause dell’infertilità del maschio non sono ben conosciute. Tra le ipotesi vi sono: gengiviti che impediscono al maschio di mordere la femmina nel momento del coito, strozzamento del pene da parte dei peli della regione genitale. La qualità del seme viene valutata tramite spermogramma: il seme è raccolto tramite elettroeiaculazione, che è molto facile da realizzare se si possiede un elettroeiaculatore.
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Le malattie infettive sono una causa frequente di infertilità in allevamento. La FeLV rappresenta il problema virale maggiore cosi come il parvovirus della panleucopenia, l’herpesvirus felino o il coronavirus. Anche i batteri possono essere responsabili dei problemi riproduttivi nel gatto, come la Chlamydophila felis o i batteri commensali del tratto genitale (E. Coli, Streptococchi, Stafilococchi.....).
4- Inseminazione Artificiale Contrariamente ad altre specie domestiche, l’inseminazione è poco frequente nel gatto. Nonostante cio, ci sono sempre piu numerose pubblicazioni su questo argomento. La raccolta del seme rappresenta la prima difficoltà. Un ristretto numero di gatti può essere abituato alla raccolta manuale tramite masturbazione. Tuttavia sarebbe meglio poter disporre di un elettroeiaculatore. L’esame del seme risulta difficoltoso a causa del ridotto volume (supera raramente 0,3 ml) ottenuto tramite elettreiaculazione. Lo sperma normalmente contiene tra i 3 e 120 milioni di spermatozoi, con una mobilità tra il 60 e 90%. Prima dell’inseminazione occorre indurre l’ovulazione. Per questo bisogna aspettare uno o due giorni in modo la maturazione follicolare sia sufficiente. Gli studi condotti da Elise Malandain alla Scuola Veterinaria di Alfort hanno dimostrato l’utilità a questo proposito dell’ecografia ovarica. L’ovulazione può essere indotta tramite due metodi: ormonale (100-250 U.I di hCG) o tramite stimolazione vaginale (5 stimolazioni a 30 minuti di intervallo con un tampone sterile) L’inseminazione deve essere praticata immediatamente o nelle 24 ore successive l’induzione dell’ovulazione. Attualmente vengono realizzate sopratutto delle inseminazioni con seme fresco, poiché si hanno pochi studi sull’inseminazione con seme congelato. L’inseminazione intravaginale è la tecnica piu semplice: consiste nel depositare il seme nella parte craniale della vagina con una sonda urinaria sterile e tenere il treno posteriore sollevato per 10 minuti. Le inseminazioni intrauterine possone essere realizzate tramite laparotomia. Recentemente, Zambelli e coll. (2002) hanno dimostrato che è possibile eseguire dei cateterismi transcervicali.
Indirizzo per la corrispondenza: Alain Fontbonne Ecole Nationale Vétérinaire, D’Alfort (Paris), France afontbonne@vet-alfort.fr