48° Congresso Nazionale Multisala SCIVAC
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Alterazioni dei movimenti involontari negli animali: anche il cane e il gatto hanno il Parkinson? Esempi delle discinesie più frequenti nei piccoli animali Sigitas Cizinauskas Dr Med Vet, Dipl ECVN, Helsinki, Finlandia
I disordini del movimento sono condizioni che si manifestano con anomalie della posizione e del movimento e si distinguono in sindromi negative (acinetiche) e positive (ipercinetiche). I disordini negativi del movimento sono rappresentati da paresi, paralisi, cataplessia e sindromi acinetico-rigide (ad es., il Parkinsonismo nell’uomo). I disordini negativi non verranno ulteriormente trattati in questa sede. I disordini positivi sono rappresentati da crisi convulsive, maneggio, camminamento compulsivo e movimenti involontari. Questi ultimi, come il tremore, le mioclonie, il tetano, la tetania, la spasticità, la miotonia e gli spasmi muscolari saranno l’argomento delle due relazioni. Verrà posta particolare attenzione al tremore, dal momento che costituisce il più frequente disordine da movimento involontario nei piccoli animali. Il tremore è un movimento involontario, ritmico ed oscillatorio, di tutto l’organismo o di alcune sue parti. È la conseguenza di una contrazione alternata o sincrona di muscoli antagonisti reciprocamente innervati. Una caratteristica costante del tremore è che cessa con il sonno. La sua origine può essere a livello del sistema nervoso centrale e periferico. In medicina veterinaria sono stati suggeriti differenti schemi di classificazione di questa manifestazione, ma nessuno di essi è accettato universalmente. Le sindromi caratterizzate dal tremore possono essere distinte in base alla presentazione clinica, al momento in cui si verificano ed all’eziologia. La classificazione secondo la presentazione clinica è basata principalmente sul fatto che il tumore sia localizzato o meno in un’area dell’organismo (focale, arti o testa) oppure sia generalizzata. Il tremore focale spesso indica un’anomalia regionale nel sistema nervoso centrale. Il sistema di classificazione basato sul momento in cui si verifica il tremore permette di distinguere le manifestazioni a riposo, intenzionali e da azione. Il tremore a riposo è comune nell’uomo (Parkinsonismo) e viene descritto negli animali (ma è raro). Il tremore intenzionale implica che il problema si verifichi quando il paziente intende muoversi. Si osserva spesso sotto forma di un fine tremore della testa e può essere meglio dimostrato quando l’animale cerca di mangiare o bere. Di solito è causato da patologie cerebellari nel cane e nel gatto. In confronto al tremore intenzionale, quello da azione si ha quando determinate parti del corpo vengono mantenute attivamente in certe posizioni e può essere accentuato quando è necessaria una maggior precisione dei movimenti. Questo tipo di tremore è raro negli animali.
Il tremore può essere distinto in fisiologico, patologico ed essenziale, a seconda della sua eziologia. Questo tipo di classificazione è quello preferito dall’autore ed è il più importante ai fini clinici. Il tremore indotto fisiologicamente è causato da ipotermia, freddo, dolore, desiderio intenso, paura, eccitazione e sfinimento. In questi casi, il problema scompare con il riposo o in seguito alla correzione della causa sottostante. Il tremore fisiologico è solitamente di ampiezza minore e non influisce significativamente sulle prestazioni dell’animale. Nei soggetti che ne sono colpiti l’esame neurologico è solitamente normale; questo tipo di tremore si osserva raramente nella pratica clinica quotidiana dal momento che in genere è autolimitante. Al contrario, il tremore patologico è causato da una malattia sottostante e di solito compromette il normale rendimento del paziente. L’esame neurologico di questi animali in genere evidenzia delle alterazioni Le malattie che si manifestano con maggiore frequenza con il tremore patologico nel cane e nel gatto sono le encefalopatie infiammatorie (ad es., white shaker syndrome), le cerebellopatie varie (ad es. panleucopenia felina, infezione virale), i disordini da demielinizzazione (solitamente rappresentati da malattie ereditarie), le condizioni metaboliche (ad es. ipocalcemia, ipoglicemia) e le intossicazioni (ad es. metronidazolo). Il tremore essenziale viene diagnosticato con relativa frequenza nel cane. Si può verificare in giovane età, ma di solito si osserva negli animali più anziani. Di solito è focale (ad es., a carico degli arti posteriori o della testa), ma può essere generalizzato ed in genere non influisce significativamente sulla vita quotidiana del paziente. Nei soggetti che ne sono colpiti l’esame neurologico e l’indagine clinica sono normali o negativi. È possibile che questa forma di tremore sia ereditaria nel cane, dal momento che si osserva spesso in alcune razze specifiche (Jack Russel terrier, fox terrier, Leonberger). Il tremore focale della testa è stato osservato in dobermann e bulldog. Il tremore essenziale viene talvolta trattato con il fenobarbital, con vari gradi di successo. Il tremore può essere associato, o confuso, con una gran varietà di segni clinici, quali mioclonie, tetania, debolezza, miotonia, crisi convulsive ed altri movimenti apparentemente involontari. Di conseguenza, viene presentata una breve descrizione dei fenomeni citati. Col termine di mioclonia si indica una contrazione ritmica o ripetitiva di un muscolo o di un gruppo di muscoli. La mioclonia è spesso limitata ad un’area, ma si può presentare in modo sincrono o asincrono in più aree. La sua origine è nel sistema nervoso centrale e nel cane deriva solita-