40a edizione Scivac Rimini

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40° Congresso Nazionale SCIVAC

Uso di CT e RM nella diagnostica delle malattie del SNC Massimo Baroni Med. Vet., Dipl. ECVN - Libero Professionista - Genova

Riassunto Tomografia Computerizzata (CT) e Risonanza Magnetica (RM) hanno ormai una applicazione routinaria in neurologia umana e trovano sempre più ampi spazi in campo veterinario, certamente ancora penalizzato dal costo elevato di tali attrezzature. Lo scopo della presente trattazione vuole essere quello di esporre i principi fondamentali su cui si basano le suddette procedure e discutere le principali loro attuali applicazioni in Neurologia Veterinaria.

CT e MR NELLA DIAGNOSTICA INTRACRANICA Sebbene la CT rivesta ancora un ruolo molto importante nella diagnostica delle malattie intracraniche del cane e del gatto a causa del costo relativamente accessibile rispetto alla RM, quest’ultima si è rivelata di gran lunga più sensibile nella diagnostica delle malattie cerebrali e ha quasi totalmente soppiantato la Tomografia computerizzata in medicina umana. La CT è comunque idonea alla diagnosi di processi riguardanti la volta cranica o comunque i tessuti duri, compreso l’orecchio interno, le masse occupanti spazio ubicate in fossa posteriore, le lesioni di tipo vascolare nelle loro primissime fasi, alcune lesioni infiammatorie occupanti spazio (ascessi, GME), alcune anomalie (idrocefalo). Non è invece sensibile nella diagnostica di lesioni ubicate in fossa posteriore a causa del notevole spessore osseo che causa perdita di definizione. La RM offre una notevole sensibilità diagnostica sia nel campo delle lesioni espansive che infiammatorie e degenerative oltreché nelle anomalie congenite. Permette una ottima visione delle strutture della fossa posteriore e dell’orecchio medio e interno. Non è idonea per la visualizzazione di lesioni riguardanti i tessuti duri.

UTILIZZO DELLA CT E DELLA RM NELLA DIAGNOSTICA MIDOLLARE A causa sia di fattori tecnici (dimensioni ridotte del midollo spinale), sia di fattori di costi, la mielografia rimane ancora l’indagine di scelta nella diagnosi delle principali lesioni spinali. Tuttavia CT e RM trovano anche in questo campo precise indicazioni e sicuramente saranno di applicazione crescente nel prossimo futuro. La CT è ideale per lo studio dei processi infiammatori, degenerativi e malformativi che riguardano la colonna vertebrale. Può inoltre essere utilizzata con successo nella diagnosi delle ernie discali ed è di notevole ausilio nella diagnosi di Sindrome da Cauda Equina, soprattutto per lo studio di osteofitosi foraminali. Una tecnica estremamente interessante è la mielo-CT, che consente di identificare in maniera precisa compressioni extradurali. È di notevole aiuto in lesioni particolari, come, ad esempio, la Spondilopatia Cervicale Caudale nell’alano. La RM è al momento attuale la procedura di scelta per la diagnosi di neoplasie midollari sia extra che intradurali (meningiomi, gliomi, tumori delle guaine dei nervi periferici). Molto utile potrà rivelarsi in futuro nella diagnosi di discopatie e nella diagnosi di compressioni intraforaminali in corso di sindrome da cauda equina.

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