40a edizione Scivac Rimini

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no al raggiungimento di quello desiderato. Il suo uso è controindicato nei cani di razza Pastore Scozzese, Shetland, Bearded Collie, Bobtail e Berger Australiano. Per questo motivo è stata sperimentata in diversi studi8,9 la milbemicina (lattone macrociclico e anti GABA) al dosaggio di 2 mg/kg SID per OS. Questa molecola sembra essere ben tollerata anche nelle razze a rischio. Ancora più recentemente la moxidectina, un’altra avermectina, è stata testata per la demodicosi generalizzata a 0,2-0,4 mg/kg SID per OS con buoni risultati e senza effetti collaterali10. L’ulteriore vantaggio nell’utilizzo di questa molecola risiede nel fatto d’essere più economica rispetto alla milbemicina. Nella demodicosi felina localizzata, autori francesi utilizzano una crema a base di crotamitone ad azione acaricida ed antipruriginosa giornalmente per 6-8 settimane con buoni risultati11.

DERMATOFITOSI In corso di dermatofitosi il farmaco per la terapia sistemica tuttora normalmente usato è la griseofulvina micronizzata (fungistatico)12. La posologia consigliata è di 50 mg/kg SID attraverso una somministrazione orale insieme ad un pasto grasso per rendere ottimale l’assorbimento intestinale. La durata della terapia è in genere di 2-4 mesi. Anoressia, nausea e vomito sono gli effetti collaterali più comuni. La durata della terapia e gli effetti collaterali di questa molecola hanno indotto a cercare altre molecole altrettanto efficaci ma meno tossiche: l’itraconazolo, derivato triazolico, ha queste caratteristiche. Utilizzato a dosaggi di 5 mg/kg SID per OS nel cane e 10 mg/kg SID per OS nel gatto, è ben tollerato e necessita di un tempo terapeutico lievemente minore13,14. La somministrazione deve avvenire a stomaco pieno in quanto la sua biodisponibilità è ottimale in un ambiente acido. Il fluconazolo, altro derivato azolico, è indicato nelle criptococcosi sistemiche a 50 mg/gatto SID per OS15. Questa antifungino non sembra avere, invece, una reale efficacia in corso di dermatofitosi; questo perché il fluconazolo è idrosolubile e non raggiunge gli strati cutanei in concentrazioni adeguate. In alcuni lavori è stata testata l’efficacia della terbinafine nella dermatofitosi felina16,17. Questa molecola appartenente alla classe delle allilamine, sembra avere, a differenza delle molecole sopracitate, proprietà fungicide. La sua efficacia è stata confermata in uno studio clinico ad un dosaggio di 30 mg/kg SID per OS. Sembrerebbe agire a dosaggi inferiori ma non è stato ancora definito un dosaggio ottimale.

DERMATITI ATOPICHE E IMMUNOMEDIATE Una serie di molecole con proprietà antinfiammatorie e/o immunosopressive sono continuamente al centro dell’attenzione in campo dermatologico.In particolare nelle dermatiti immunomediate oltre ai corticosteroidi vengono utilizzati altri chemioterapici quali la ciclofosfamide e l’azatioprina nel cane (pemfigo fogliaceo, pemfigoide bolloso e in corso di lupus eritematoso sistemico e discoide). L’azatioprina inizia a manifestare la sua efficacia 3-6 settimane dopo l’inizio della somministrazione è quindi consigliabile l’utilizzo ab-

40° Congresso Nazionale SCIVAC

binato di corticosteroidi: una volta raggiunta la remissione delle lesioni si deve diminuire il dosaggio di entrambi, iniziando, se non ci sono problemi di effetti collaterali, con la diminuzione dei cortisonici mirando a raggiungere la dose di 1 mg/kg ogni 48 ore; nella fase di attacco il dosaggio dell’azatioprina nel cane è di 1,0-2,5 mg/kg SID per OS una volta diminuita la dose dei cortisonici si punta anche alla diminuzione dell’azatioprina a giorni alterni, se non si hanno ricadute si cerca di diminuire la dose fino a trovare quella minima sufficiente a mantenere il controllo della patologia. I principali effetti collaterali dell’azatioprina sono la trombocitopenia e la leucopenia, questo nella fase d’induzione rende essenziale il monitoraggio bisettimanale dei principali parametri dell’emocromocitometrico. Questa sostanza immunosopressiva non deve essere utilizzata nel gatto in quanto risulta essere altamente tossica e a volte letale. La sostanza immunosopressiva che permette di risparmiare sulla dose dei corticosteroidi nel gatto è il clorambucile 0,1-0,2 mg/kg SID o BID per OS. Sono stati riscontrati buoni risultati nel pemfigo foliaceo e nelle lesioni da complesso granuloma eosinofilico particolarmente gravi. Anche per questa molecola è essenziale il monitoraggio delle variazioni emocromocitometriche. L’associazione tetraciclina e niacinamide ha dimostrato una discreta efficacia in corso di lupus eritematoso discoide e nel pemfigo eritematoso del cane, il dosaggio indicato è di 500 mg per entrambe le molecole ogni 8 ore per OS in soggetti maggiori di 10 kg in seguito, in caso di risposta terapeutica, si può passare a somministrazioni meno frequenti (ogni 12 o 24 ore). Un altro presidio con azione immunomodulatoria è la pentoxifillina, utile, in alcuni casi, nel trattamento della dermatomiosite, vasculite e dermatite allergica da contatto. È indicato un dosaggio di 10-15 mg/kg per OS BID18. La ciclosporina è un polipeptide ciclico liposolubile, con attività immunosoppressiva ed antinfiammatoria. Usato in veterinaria, soprattutto in medicina interna, come trattamento per le malattie immunomediate. Di recente è stata accertata la sua efficacia nel controllo di alcune forme di fistole perianali19 come pure di dermatiti atopiche particolarmente gravi. Il dosaggio della ciclosporina usato è stato di 10-20 mg/kg per OS SID (nel gatto diviso in due somministrazioni)20,21. In corso di atopia una volta ottenuto il controllo della forma si riduce gradualmente fino al raggiungimento della dose minima sufficiente a tenere in remissione il soggetto. Effetti collaterali segnalati nel cane sono vomito e mielosoppressione. Gli AGE (acidi grassi essenziali) sono utilizzati come antinfiammatori in corso di dermatite atopiche. Alcuni lavori clinici su cani atopici hanno confermato queste tesi22,23. Una integrazione alimentare di acidi grassi essenziali con un rapporto compreso tra 5:1 a 10:1 tra omega 6 e omega 3 è stato accertato essere quello in grado di dominare meglio la risposta infiammatoria. La loro azione in combinazione con corticosteroidi o antistaminici risulta essere sinergica24.

LINFOMA CUTANEO In corso di linfoma cutaneo sono stati utilizzati prodotti topici alla carmustina, o sistemici quali retinoidi (isotretinoidi 1-3 mg/kg SID per OS) e chemioterapici come i corti-


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