38a edizione Scivac Rimini

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38° Congresso Nazionale SCIVAC

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Mononeuropatie Nick Sharp DVM, Dipl. ACVS, Dipl. ACVIM (Neurology) - College of Veterinary Medicine North Carolina State University - Raleigh (USA)

Francesca Cozzi Med. Vet., Dipl. ECVN - Libero Professionista - Como

Nel cane e nel gatto, esistono 4 cause generali di mononeuropatie: (a) danno di un nervo periferico, (b) avulsione del plesso brachiale (che di solito coinvolge parecchi nervi di un arto) e (c) neoplasie delle radici nervose o dei nervi periferici. Il danno dei nervi periferici e le neoplasie delle radici nervose e dei nervi periferici sono stati descritti a proposito della neurolocalizzazione delle affezioni da motoneurone inferiore. Le lesioni del plesso brachiale, la causa più comune e generalmente più devastante di monoparesi, saranno discusse in questa relazione. La riparazione chirurgica delle lacerazioni di porzioni distali del sistema nervoso periferico è raramente necessaria in chirurgia veterinaria. Di conseguenza, l’autore limiterà la presente trattazione agli interventi chirurgici sul plesso brachiale o sul tratto prossimale del nervo sciatico. Sino a non molto tempo fa, l’unico trattamento chirurgico delle avulsioni delle radici nervose del plesso brachiale degli animali era l’amputazione di un arto anteriore. Il trattamento standard dei pazienti umani colpiti da questo tipo di lesione è rappresentato dal trasferimento nervoso (neurotizzazione) di un nervo non danneggiato, come il nervo frenico su un nervo muscolocutaneo del paziente, oppure la ricostruzione mediante trapianto di nervo.1,2 Il reimpianto delle piccole radici nervose ventrali nel midollo spinale cervicale è stato oggi proposto come nuovo trattamento chirurgico di questa condizione in neurochirurgia sia umana che veterinaria.3-6 Quale impatto avranno queste tecniche sulla nostra specializzazione nei prossimi anni? Per dare una risposta a questa domanda è necessario in primo luogo considerare le basi patologiche e neurologiche di questa lesione negli animali. Le radici dei nervi sono meccanicamente più deboli dei nervi periferici, dal momento che sono prive di un perinevrio ben definito.7 Inoltre, le radici ventrali dei nervi sembrano essere più suscettibili di rottura di quelle dorsali. La lesione si riscontra principalmente all’interno della dura madre, a livello della giunzione fra midollo spinale e radici nervose. Di solito, si ha una perdita completa di continuità nelle radici nervose colpite più gravemente, mentre quelle adiacenti possono aver subito solo un’avulsione incompleta. Nei casi gravi, le radici laterali spesso terminano fissate come una massa fibrosa a livello della prima costola.8 Esistono 3 presentazioni cliniche principali delle neuropatie del plesso brachiale.

Deficit di plesso caudale – Le lesioni delle radici nervose comprese fra C7-C8 e T2 incluse costituiscono da 1/4 ad 1/3 della totalità dei casi.9,10 La condizione è probabilmente causata dalla trazione esercitata sull’arto in direzione craniale ed esita principalmente in deficit dei nervi radiale, ulnare e mediano. La caratteristica saliente è l’incapacità di porre sotto carico l’arto, che di solito viene portato in posizione flessa, perché l’innervazione dei muscoli bicipite brachiale e brachiale è conservata. L’animale può manifestare una perdita del riflesso pannicolare ipsilaterale, una parziale sindrome di Horner o entrambe. Di solito, l’analgesia è presente solo distalmente all’articolazione del gomito. Deficit di plesso craniale – le lesioni a carico delle sole radici nervose di C6 e C7 si riscontrano molto raramente, in gran parte perché esitano solo in una perdita del movimento della spalla e della flessione del gomito. È probabilmente causata dalla trazione esercitata sull’arto in direzione caudale ed esita principalmente nei deficit muscolocutaneo, ascellare e soprascapolare. L’animale è in genere in grado di porre sotto carico l’arto in modo quasi normale. Non si osserva la perdita del plesso pannicolare e non è presente la sindrome di Horner. È invece comune una grave atrofia della muscolatura della spalla. L’analgesia, se presente, può interessare la faccia mediale dell’avambraccio e la cute che ricopre il margine dorsocraniale della scapola. Mediante fluoroscopia è anche possibile dimostrare un’emiplegia del diaframma (nervo frenico, C5). Deficit di plesso completo – Si tratta del quadro di più comune riscontro.9,10 È dovuto al danneggiamento delle radici nervose da C6 a T2 incluse. L’animale non è in grado di porre sotto carico l’arto o di flettere il gomito, ma può ancora effettuare la protrazione dell’arto utilizzando il muscolo brachiocefalico. Si può rilevare una perdita ipsilaterale del riflesso pannicolare ed una sindrome di Horner. Di solito è presente un’analgesia, sia prossimalmente che distalmente al gomito. Anche se negli animali con avulsione delle radici nervose è disperatamente necessario un trattamento efficace, l’autore ritiene che la riparazione chirurgica non diventerà la pratica standard nel prossimo futuro. Le ragioni di questa deprimente conclusione sono le seguenti: 1. è noto da molto tempo che tanto più una lesione è prossimale, tanto peggiore è la qualità della guarigione.7,11 Esi-


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