Professione Veterinaria 17-2011 ok:ok
18-05-2011
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14 Vet Journal Attualità scientifica
TCC della vescica: gemcitabina e piroxicam sono un’alternativa?
di MARIA GRAZIA MONZEGLIO no studio clinico ha indagato se il trattamento combinato con gemcitabina e piroxicam nei cani con carcinoma a cellule di transizione (TCC) della vescica fosse ben tollerato e fornisse vantaggi in termini di tempo di sopravvivenza rispetto ad altri trattamenti precedentemente descritti. Si includevano 38 cani affetti da TCC della vescica urinaria. I cani venivano trattati con gemcitabina (800 mg/m2 IV in 30-60 minuti q7 giorni) e piroxicam (0,3 mg/kg PO q24 ore). Si analizzava l'emocromo prima di ogni trattamento con gemcitabina e si registravano tutti gli effetti tossici del farmaco. I tumori primari venivano rivalutati ecograficamente dopo quattro trattamenti con gemcitabina.
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Prognosi eccellente dopo epatectomia in quattro soggetti
uattro conigli domestici di età compresa tra 1,5 e 6 anni venivano visitati, nel corso di due anni, per la presenza di segni clinici non specifici quali anoressia, letargia e riduzione della defecazione. L'esame clinico rivelava segni di dolore nella porzione craniale dell'addome, dilatazione gassosa dell'apparato digerente e diminuzione dei borborigmi. L'esame biochimico sierico e l'esame emocromocitometrico rivelavano un aumento da moderato a marcato dell'alanina aminotrasferasi, dell’aspartato aminotrasferasi e della fosfatasi alcalina, e un'anemia da lieve a moderata con policromasia. Le radiografie dell'addome non erano specifiche. All'esame ecografico dell'addome effettuato in tre dei quattro soggetti, si osservavano alterazioni di forma, dimensioni,
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al momento del parto. Tutte le cavalle vaccinate nel periodo post parto erano sieronegative al momento del parto; tutte sieroconvertivano dopo la vaccinazione. Non si osservarono effetti collaterali in nessuno dei puledri. In presenza di un rischio sostanziale di esposizione naturale a AVE, concludono gli autori, sembrerebbe sicuro vaccinare le cavalle sane gravide fino a tre mesi prima del parto e durante l'immediato periodo post parto. La vaccinazione delle cavalle durante gli ultimi due mesi di gestazione era associata a un rischio di aborto, che deve tuttavia essere soppesato rispetto al rischio molto maggiore di aborto diffuso in una popolazione non protetta di cavalle gravide con infezione naturale da AVE. (M.G.M.) “Evaluation of the safety of vaccinating mares against equine viral arteritis during mid or late gestation or during the immediate postpartum period” Broaddus CC, Balasuriya UB, White JL, Timoney PJ, Funk RA, Holyoak GR. J Am Vet Med Assoc. 2011 Mar 15; 238(6): 741-50. ■
ecogenicità e irrorazione ematica del fegato indicative di torsione di un lobo epatico. Tutti i quattro soggetti venivano sottoposti a intervento chirurgico, durante il quale si confermava la presenza di torsione di un lobo epatico e quest'ultimo veniva asportato. L'esame istologico delle sezioni del lobo asportato ottenute da tre dei quattro soggetti rivelava una necrosi epatica ischemica grave, diffusa, da acuta a subacuta. Tutti i soggetti si riprendevano dall'intervento e i proprietari ne segnalavano le buone condizioni 22-43 mesi dopo la chirurgia. La torsione dei lobi epatici non è una condizione frequente in nessuna specie animale, tuttavia essa veniva osservata in quattro conigli domestici nel corso di due anni presso una stessa clinica di riferimento. Nel coniglio, i segni clinici della patologia non sono specifici e la diagnosi necessita di un approfondimento diagnostico, incluso l'esame ecografico dell'addome e il profilo biochimico sierico. Una diagnosi rapida e l’epatectomia del lobo affetto sembrano essere associate a una prognosi eccellente (M.G.M.) “Successful outcome of hepatectomy as treatment for liver lobe torsion in four domestic rabbits” Natasha J. Stanke, Jennifer E. Graham, Connie J. Orcutt, DVM, DABVP; Catherine J. Reese, Brian K. Bretz, Patty J. Ewing, Jessica Basseches. Journal of the American Veterinary Medical Association. May 1, 2011, Vol. 238, No. 9, Pages 1176-1183. ■
PREVENZIONE DELLA PARATUBERCOLOSI: COLOSTRO MATERNO O UN SOSTITUTO?
Arterite equina: vaccinare le cavalle gravide? no studio randomizzato controllato ha valutato la sicurezza della vaccinazione delle cavalle durante la gestazione o nel periodo post-parto con un vaccino vivo modificato per l'arterite virale equina (AVE). Si includevano 73 cavalle e i loro puledri. Le cavalle venivano vaccinate durante il periodo medio della gestazione, durante le ultime fasi della gestazione o 2-3 giorni dopo il parto con un vaccino vivo modificato, oppure non venivano vaccinate. Si registravano i dati relativi al parto e si prelevavano campioni di siero, sangue, latte e nasofaringei. Tutte le cavalle vaccinate durante il periodo medio della gestazione partorivano senza problemi; 21 su 22 cavalle di questo gruppo presentavano titoli anticorpali verso AVE al momento del parto. Delle 19 cavalle vaccinate durante la tarda gestazione, tre abortivano; titoli anticorpali verso AVE venivano identificati in 13 su 15 di queste cavalle da cui era stato prelevato il siero
VETERINARIA 17 | 2011
Torsione dei lobi epatici nel coniglio domestico
Tempo di sopravvivenza comparabile agli altri protocolli, ma meno effetti collaterali, in uno studio clinico I pazienti ricevevano una media di 8 trattamenti con gemcitabina (intervallo, 1-38 trattamenti/cane). In risposta al trattamento, 10 cani su 38 (26,3%) mostravano segni clinici riferibili all'apparato digerente di grado 1, 11 (28,9%) di grado 2 e 5 (13,2%) di grado 3. In sei cani (15,8%) si sviluppava una neutropenia di grado 1, mentre una neutropenia di grado 2 e 3 si sviluppava in due cani ciascuno (5,3%). La trombocitopenia era rara. Tutti i cani mostravano un miglioramento dei segni clinici. In due cani la risposta del tumore era completa, in 8 era parziale, in 19 la malattia era stabile e in 8 era progressiva. Il tempo di sopravvivenza mediano dopo il trattamento era di 230 giorni. La somministrazione di gemcitabina in associazione al piroxicam non era seguita da tempi di sopravvivenza complessiva superiori nei cani con TCC della vescica, rispetto ai protocolli di trattamento precedentemente descritti. Tuttavia, questa chemioterapia combinata costituiva una nuova alternativa di trattamento con meno effetti avversi. “Toxic effects and antitumor response of gemcitabine in combination with piroxicam treatment in dogs with transitional cell carcinoma of the urinary bladder” Marconato L, Zini E, Lindner D, Suslak-Brown L, Nelson V, Jeglum AK. J Am Vet Med Assoc. 2011 Apr 15; 238(8): 1004-10. ■
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no studio clinico randomizzato controllato ha stimato il rischio relativo di paratuberculosi (malattia di Johne, JD) nei vitelli nutriti con un sostituto del colostro (CR) derivato dal plasma rispetto al colostro materno crudo (MC). Si includevano 497 manze nate in 12 allevamenti da latte Holstein endemici per JD. Ogni manza veniva separata dalla madre entro 30-60 minuti dalla nascita e sistematicamente assegnata al gruppo nutrito con MC bovino crudo (gruppo di controllo, 261 manze) o CR (gruppo di trattamento, 23 manze). Gli animali venivano seguiti fino all’età a-
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dulta e testati per Mycobacterium avium subsp paratuberculosis (MAP) con ELISA per l’identificazione degli anticorpi sierici verso MAP e con batteriocoltura fecale per la ricerca di MAP a circa 30, 42 e 54 mesi d’età. Si utilizzava il modello di regressione di Weibull per valutare l’effetto della somministrazione di CR rispetto a MC sul rischio di sviluppare JD. I vitelli che ricevevano CR alla nascita avevano una probabilità minore di essere infettati da MAP (come determinato mediante ELISA, batteriocoltura o entrambi), rispetto ai vitelli nutriti con MC. La somministrazione di CR, concludono gli autori, riduceva il rischio di sviluppare infezioni MAP nei vitelli Holstein nati in mandrie endemiche per JD e ciò implica che la somministrazione di MC bovino crudo possa essere una fonte di MAP nei vitelli. I sostituti del colostro derivati dal plasma possono costituire uno strumento efficace nelle mandrie da latte nel tentativo di ridurre la prevalenza di JD. (M.G.M.) "Efficacy of feeding plasma-derived commercial colostrum replacer for the prevention of transmission of Mycobacterium avium subsp paratuberculosis in Holstein calves" Pithua P, Godden SM, Wells SJ, Oakes MJ. J Am Vet Med Assoc. 2009 May 1;234(9):1167-76.