Professione Veterinaria, Anno 2011, Nr 3

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26-01-2011

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laPROFESSIONE

Residency Focus

VETERINARIA 3| 2011

Il diploma europeo di patologia veterinaria L’esperienza della Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano di PAOLA ROCCABIANCA*, EUGENIO SCANZIANI** *Professore Associato, Dottore di ricerca, Dip. ECVP, Responsabile di programma di Residency in Patologia Veterinaria di Milano **Professore Ordinario, Dip. ECVP DIPAV - Sezione di Anatomia Patologica e Patologia Aviare Facoltà di Medicina Veterinaria, Università degli Studi di Milano n questi ultimi mesi si è molto scritto e parlato di diplomi europei di specializzazione veterinaria. Sono state inoltre pubblicate numerose interviste a veterinari Italiani che spiegano il loro percorso, non sempre lineare, per accedere all’esame e conseguire il titolo di diplomato Europeo. Articoli ed interviste contribuiscono a sensibilizzare il mondo della veterinaria a questi percorsi pratici di preparazione specialistica (Residency) che trovano sempre più ampio riconoscimento perché altamente professionalizzanti. Un College veterinario europeo, come ad esempio quello di patologia veterinaria, è composto da tutti i professionisti che hanno conseguito il diploma nella rispettiva materia con l’intento di migliorare e di standardizzare il livello di preparazione professionale veterinaria nei paesi Europei. Questo intento non deve essere falsamente interpretato come lo svilupparsi di aggregazioni con precisi interessi economici o politici poiché lo scopo è puramente educativo e comunitario. In questo senso, i diplomi Europei rappresentano uno dei principali strumenti per integrare le diverse scuole nazionali nel comune obiettivo di formare un professionista certificato in grado di avere un titolo e lavorare in ambito europeo (e sempre più spesso mondiale) e non solo nazionale. L’interesse sempre maggiore nei confronti dei programmi di specializzazione da parte di studenti e professionisti testimonia la volontà e l’esigenza del mondo veterinario Italiano di migliorarsi e di accettare nuove sfide che portino la veterinaria pratica ad un maggiore grado di consapevolezza ed internazionalizzazione ed offrire più ampi e quotati sbocchi professionali. L'occasione fornita dai programmi dei diversi College è sempre più compresa e colta dai neolaureati che individuano nel diploma un’alta e certificata qualificazione specialistica professionale come elemento chiave per un gratificante inserimento nel mondo del lavoro. Esistono già alcuni importanti segnali in questo senso messi in evidenza dall’interesse dell’industria, di enti di ricerca privati e della libera professione nell'acquisire personale con il titolo di diplomato ad un college europeo, per posizioni particolarmente importanti dal punto di vista specialistico. Nel mondo della veterinaria pratica italiana il titolo di diplomato Europeo rappresenta una plusvalenza culturale ed è sempre più richiesto dalle istituzioni private. Per contro, in ambito Statale (ASL, Istituti Zooprofilattici, Università) lo stesso titolo non rappresenta ancora, come a nostro avviso dovrebbe, un titolo necessario per l’accesso ai ruoli professionali. Il motivo principale è il mancato riconoscimento da parte dello Stato Italiano e del Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) delle Scuole di specialità Europea e del titolo

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di diplomato. Questo comporta che il titolo non sia necessariamente inserito, come dovrebbe, tra quelli da valutare ai fini di un concorso statale. Per contro, il reclutamento di patologi veterinari da parte di aziende private ma anche di strutture universitarie estere richiede sempre più spesso il titolo di diplomato Europeo (e/o Americano) come conditio sine qua non per l'assunzione. Non ultimo, il mancato riconoscimento a livello Nazionale, impedisce di ufficializzare i programmi triennali di Residency ostacolando la richiesta di finanziamenti. Il finanziamento dello specializzando (Resident) negli Stati Uniti ed in alcune Università Europee è in genere a carico dell’Ateneo almeno per il primo Resident e misto in caso di più Resident. In questo secondo caso la forma di finanziamento più comune è di tipo misto Ateneo/Ditta privata con la clausola che il Resident frequenti per un certo periodo della sua preparazione la ditta stessa. Per le motivazioni suddette, la maggior parte dei diplomati Italiani che non si sono dovuti o potuti recare all’estero per entrare in un programma triennale ufficialmente riconosciuto e finanziato devono o hanno dovuto seguire un percorso alternativo della durata di 4 o 5 anni presso università o liberi professionisti che hanno fatto accreditare il loro centro e che credono fermamente in questo tipo del percorso formativo. I neodiplomati italiani intervistati recentemente hanno spiegato con entusiasmo e speranza i loro non sempre facili percorsi in cui l’Università emerge spesso come perdente o latitante. Seppur molte volte rispondente al vero, fortunatamente esistono sempre più numerose eccezioni in molte Facoltà di Medicina Veterinaria Italiane. Nonostante i problemi oggettivi che devono essere affrontati al più presto per permettere di attivare programmi ufficiali di Residency finanziati in ambito Universitario, esistono realtà come quella della Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano dove lavorano diversi diplomati a College Europei e dove sono attivi 5 programmi di Residency accreditati. Questi programmi sono stati fondati a puro titolo volontario da docenti diplomati, nonostante non sia possibile ancora ufficializzare dal punto di vista economico e burocratico la posizione del Resident, dei docenti (a cui l’attività non

viene riconosciuta) e dei programmi stessi. Le Residency approvate a Milano coprono le specializzazioni di Patologia Veterinaria (ECVP - responsabile Prof.ssa Paola Roccabianca), Patologia Clinica Veterinaria (ECVCP - responsabile prof. Saverio Paltrinieri), Riproduzione animale (ECAR - responsabili Prof.ssa Gaia Cecilia Luvoni e Prof.ssa Maria Cristina Veronesi), Neurologia Veterinaria (ECVN - responsabile Dr. Rocco Lombardo) e Medicina comportamentale degli animali da compagnia (ECVBM-CA - responsabile Dr.ssa Clara Palestrini).

IL PROGRAMMA DI RESIDENCY DI PATOLOGIA DELLA FACOLTÀ DI MEDICINA VETERINARIA DI MILANO I percorsi pratici che permettono di accedere all’esame del College scelto sono assimilabili alle specializzazioni della Medicina Umana richiedendo un programma intensivo pratico mirato ad una disciplina specialistica. In Europa esistono 43 centri accreditati dal College Europeo di Patologia Veterinaria di cui tre in Italia, presso le Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano, Padova e Pisa (p://www.ecvpath.org/training_centres.asp). Il programma di Residency in Patologia Veterinaria di Milano è stato attivato nel 1998 dal Professor Eugenio Scanziani con il nome di Training post laurea (TPL) presso la Sezione di Anatomia Patologica Veterinaria e Patologia Aviare al fine di assistere tutti i patologi veterinari interessati ad un orientamento alla preparazione dell’esame dei Patologi Veterinari Europei. La direzione del programma è stata affidata alla Professoressa Paola Roccabianca nel 2002 e, sotto la sua guida, il programma è stato ufficialmente approvato dall’Education Committee del College nel 2006. La preparazione dei candidati all'esame avviene attualmente sotto la supervisione di 4 patologi diplomati ECVP. Il programma prevede due possibili percorsi di formazione: 1.Standard route: per Resident che svolgano a tempo pieno per 3 anni attività di ricerca e diagnostica nel campo della patologia speciale veterinaria spontanea di piccoli e grossi animali (istopatologia e necroscopie) sotto la responsabilità di un Diplomato (sponsor) della struttura.

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2. Alternate route: aperto a Resident che non hanno come attività principale la diagnostica ma che svolgono altre attività (es: dottorato di ricerca, attività libero professionale, patologo tossicologo). Tale programma prevede 5 anni di formazione dei quali almeno 1 sotto la supervisione diretta di un Diplomato ECVP presso la struttura. Il programma segue le linee guida definite dall’ECVP (http://www.ecvpath.org/ Documents/Guidance%20Residency%20Training%20Programmes%20ECVP%200710.pdf) e fornisce il materiale si studio teorico e pratico previsto dal College e consultabile all’indirizzo: http://www.ecvpath.org/trainee_ref_list.asp. Attualmente, i Resident inseriti nel programma e registrati ufficialmente all’Education Committee dell’ECVP sono 11, provenienti da diverse strutture ed istituzioni e che frequentano a titolo volontario. Il programma è organizzato in incontri settimanali divisi in parti teoriche e pratiche corrispondenti alle varie sezioni dell’esame attraverso proiezione, discussione di immagini macroscopiche (1,5 ore), discussione di casi dermatopatologici ed istopatologici (2 ore), discussione delle descrizioni di casi istologici, citologici e di microscopia eletttronica, domande di patologia macroscopica formato esame, revisione della letteratura di patologia speciale. Settimanalmente sono assegnati compiti teorici e pratici secondo un programma specifico che nei primi due anni è prevalentemente focalizzato alla pratica anatomopatologica e all’acquisizione del metodo. L’ultimo anno è dedicato per il 60% allo studio della letteratura. Dalla metà del secondo anno sono fissate prove di esame (mock exams) a scadenze calendarizzate. La forza del programma di Milano è quella di aver creato un ambiente aperto di confronto e discussione ed uno spirito di gruppo in cui i più anziani aiutano i più giovani, in cui tutti contribuiscono con materiale didattico, lavoro pratico, teorico e burocratico e partecipano attivamente al programma con un forte senso di appartenenza. Lo spirito di gruppo spesso permane anche dopo il conseguimento del diploma e molti colleghi diplomati a Milano continuano a partecipare attivamente all’educazione dei Resident apportando la loro esperienza attraverso seminari o fornendo materiale didattico pratico o per i mock exams. Per accedere all’esame specialistico dell’ECVP il Resident deve aver svolto un’attività di tre anni, che deve essere certificata dallo sponsor (con debito registro) ed avere pubblicato almeno due articoli (di cui uno a primo nome) in riviste internazionali con referee scientifici. Il curriculum del candidato deve essere inviato al College e viene vagliato dal comitato scientifico del college. Il candidato, se idoneo, riceve l’appro-

Tabella 1: Diplomati ECVP presso il training di patologia veterinaria di Milano. Nome

Anno del diploma

Posizione lavorativa attuale

Sponsors

Paola Roccabianca

2001

Professore Associato - Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano

Scanziani E

Anna Giusti

2002

Capo del dipartimento di patologia - Accelera S.r.l, Nerviano (Mi)

Scanziani E

Sabina Soldati

2005

IDEXX-Diavet, Bäch (CH)

Suter M, Scanziani E

Elvio Lepri

2007

Ricercatore - Facoltà di Medicina Veterinaria di Perugia

Caniatti M, Roccabianca P

Francesco Marchesi

2007

Patologo - Accelera S.r.l, Nerviano (Mi)

Scanziani E, Giusti A

Giancarlo Avallone

2009

Assegnista di ricerca-Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano

Roccabianca P

Chiara Giudice

2009

Ricercatore - Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano

Roccabianca P

Chiara Palmieri

2009

Ricercatore - Facoltà di Medicina Veterinaria di Teramo

Della Salda L, Roccabianca P

Alessandro Piaia

2009

Patologo senior - Novartis Pharma AG - Basilea, CH

Scanziani E

Marco Rondena

2009

Specializzando - Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano

Caniatti M

Enrico Radaelli

2010

Assegnista di Ricerca - Facoltà di Medicina Veterinaria di Milano

Scanziani E

Camilla Recordati

2010

Patologo - MAPLab, Fondazione Filarete, Milano

Scanziani E

Elena Riccardi

2010

Patologo - Accelera S.r.l, Nerviano (Mi)

Roccabianca P, Giusti A

Barbara Bacci

2010

Patologo - DVL Istopatologia, Sasso Marconi (Bo)

Roccabianca P, Benazzi C


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