Euganeamente Marzo Aprile 2013

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Folgoranti prese nze nei Colli Euganei...

Percorso

Euganeamente Da zovon a rovolon

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ph. Siro Morello

Progetto Euganeamente creato da Ivan Todaro e Giada Zandonà Copia Omaggio Quaderno Monografico realizzato da: Futurama snc - Agenzia di Comunicazione e Web Monselice - Tel. 0429 73366 www.futuramaonline.com Stampa in Carta Riciclata presso Futurama snc. Copie 10.000 - Distribuzione gratuita in più di 700 punti (locali, apt, biblioteche, centri culturali, agriturismi) Responsabile Progetto: Giada Zandonà e-mail: giada@euganeamente.it Coordinatore Progetto: Marco Trevisan e-mail: marco@euganeamente.it Testi: M. Di Lello, F. Colombara, G. Cusin, G. Zandonà Foto di copertina: Gastone Cusin Mappa percorso: Elisa Mortin Pubblicità sponsor: info@euganeamente.it - 0429 73366 Si ringraziano: Comune di Rovolon, Parco Regionale dei Colli Euganei e tutti gli sponsor. Vietata la riproduzione anche parziale di testi ed immagini.

INDICE 3

COMINCIAMO DA QUI! Introduzione

4

ORIGINE DEI COLLI EUGANEI Magma, lapilli e ceneri...

6

ROVOLON L’estetica del paesaggio

7

ASSAPORAROVOLON 2a ediz. Domenica 28 aprile

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Cent’anni di vino Az. Vit. Callegaro Francesca

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PERCORSO EUGANEAMENTE Da Zovon a Rovolon per Carbonara

12

PUNTO PER PUNTO Percorso Arancio

14

VERDI PASSIONI Ho racchiuso la vita...

15

ALFREDO BARBIERO Il canto caldo della trachite

17

Primavera a tavola Silene, carletti, scrisioi...

18

AGENDA EUGANEA Eventi e manifestazioni

20

Un’amica pezzata È così fredda che spegne...

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VUOTI SOTTERRANEI Antri, tane, busi, canbare

22

LO SAPEVATE CHE? Giochi e curiosità dal territorio

cominciamo da qui! V

ivere in un territorio non sempre significa conoscerlo ed apprezzarlo, molte volte si scoprono aspetti meno noti ma estremamente interessanti dietro l’angolo. Con Euganeamente si vuole intraprendere un percorso divulgativo diverso e diretto, per meglio conoscere e far scoprire l’alto potenziale turistico dei Colli Euganei. Euganeamente è un progetto giovane e alternativo che chi scrive ha condiviso fin da subito per la sua originalità e freschezza che si manifesta nei contenuti, nella sua forma grafica e nel suo modo di presentare tutto ciò che di interessante può attrarre l’attenzione sia del turista alla scoperta del territorio, che di chi vive in questa zona, così ricca di spunti, per farsi conoscere ed amare. Euganeamente vuole essere un prodotto editoriale nuovo che si rivolge a tutti in modo semplice e diretto, promuovendo soprattutto la cultura di un territorio che si manifesta sotto molteplici aspetti: la natura, la cultura, il tempo libero, le attività di spettacolo e di enogastronomia, senza dimenticare curiosità e spunti che possono portare il lettore ad intraprendere un percorso ricco di cose da conoscere e vivere in questo meraviglioso ambiente: i Colli Euganei. Euganeamente è uno strumento pratico e versatile da consultarsi per programmare una serata con gli amici, un week-end tra bellezze naturalistiche e architettoniche, o una gita fuori porta, tra relax e intrattenimento. Nelle pagine di Euganeamente si troveranno, di volta in volta, percorsi turistici, spunti e suggestioni per far conoscere anche il più piccolo Comune, frazione o località dei Colli Euganei, approfondimenti culturali e appuntamenti dell’enogastronomia, dando spazio alle offerte locali che il territorio propone al turista o al visitatore che vuole riscoprire i gusti della tradizione veneta. Nulla è lasciato al caso: la redazione di Euganeamente è al servizio del territorio e attraverso una rete in cui tutti possono comunicare, raccoglie le informazioni delle singole realtà e le amplifica perché tutti possano fruirne. Il nostro motto potrebbe riassumersi in promuovere partendo dall’apporto che ognuno può dare, per vivere e scoprire in un modo nuovo i Colli Euganei.

Marco Di Lello Cominciamo da Qui! | Euganeamente • 3


ORIGINE DEI COLLI EUGANEI P

er comprendere l’evoluzione geologica dei Colli Euganei si deve risalire indietro nel tempo di circa 135 milioni di anni, l’età cioè delle rocce più antiche affioranti nella zona euganea. A quel tempo la geografia della Terra, che fin dall’origine del pianeta ha subito profondi mutamenti, era ben diversa dall’attuale. I continenti erano raggruppati in due grandi blocchi, divisi da uno stretto braccio di mare, residuo di un antico, immenso oceano chiamato Mare della Tetide e dove attualmente c’è l’Italia a quel tempo c’era un grande golfo. Quindi all’inizio era il mare. Sul fondo di questo antico mare, indisturbato per circa 100 milioni di anni, si è depositata una potente serie di sedimenti che a poco a poco si accumulano sul fondo. Questi sedimenti, in seguito alla compattazione dovuta al carico crescente e a processi chimici, si sono trasformati nelle rocce calcaree che attualmente si riscontrano negli Euganei. Sono queste le rocce che in un passato recente sono state oggetto di intensa escavazione per alimentare i grandi cementifici di Este e Monselice; il loro spessore si aggira sui 450 – 500 metri.

Ma la nascita dei Colli può essere datata a 35 milioni di anni fa, quando una serie di eruzioni sottomarine portarono alla loro formazione. Le prime eruzioni si verificarono con colate

sottomarine di lave molto fluide, che si riversarono sul fondo marino in modo tabulare. Dopo un periodo di quiete di qualche milione di anni è ripresa l’attività vulcanica con l’emissione di vari tipi di lave di diversa composizione. Aspetto attuale del rilievo modellato dai fenomeni erosivi

Deposizione di sedimenti dal Giurese superiore all’Eocene superiore

Infatti il magma, ristagnando presso la spaccatura di emissione ha dato forma a quelli che oggi noi conosciamo come il Monte Venda e il Monte Vendevolo.

Primo ciclo eruttivo di tipo basaltico

A questa seconda fase è attribuibile la formazione dei caratteristici corpi eruttivi che conferiscono al paesaggio euganeo quell’aspetto unico e suggestivo. Monte Vendevolo - Cupola di ristagno

Secondo ciclo eruttivo con emissione di lave differenziate

4 • Euganeamente | Origine dei Colli Euganei

In altri casi la lava ha inarcato gli strati sedimentari dando forma, per esempio, al Monte Cecilia di Baone, oppure al Monte Lozzo e Monte Cero.

ph. Franco Colombara

Magma, lapilli e ceneri... All’inizio era il mare...


Monte Cecilia - Laccolite

Monte Rusta - Corpo eruttivo trachitico Monte Cero - Laccolite di eruzione

Altre grandi masse magmatiche, con meccanismi diversi, hanno dato forma ed origine al complesso Monte Grande – Monte Madonna, Monte Altore, Monte Ricco.

Monte Altore - Corpo discordante

Ma queste non sono le uniche strutture vulcaniche presenti negli Euganei. Si possono riscontare

corpi vulcanici originati da magma che si è intruso in spaccature di rocce preesistenti; uno spettacolare esempio di tale struttura è dato dal filone trachitico di Rocca Pendice. I I colli sono poi caratterizzati da numerosi camini d’esplosione o necks o anche diatremi, condotti verticali a sezione grossomodo circolare da cui si è verificata un’attività vulcanica di tipo esplosivo, come per esempio il monte Orsara.

Tutti questi apparati eruttivi hanno coinvolto le rocce sedimentarie molto più antiche, che costituivano il fondo marino, deformandole, fratturandole e quindi sollevandole dalla loro giacitura originale a quote molto più elevate. Le eruzioni iniziarono in ambiente sottomarino, ma è da ritenere che si siano concluse con l’emersione, almeno dei rilievi maggiori.

I Colli pertanto hanno visto inizialmente la luce come un minuscolo arcipelago di isolotti vulcanici e tali sono rimasti fino a circa 2 milioni di anni fa, quando il mare gradualmente si è ritirato dalla zona euganea, per far posto alla Pianura Padana, che si stava formando in seguito a grandiosi fenomeni alluvionali. I processi erosivi, dovuti agli agenti atmosferici hanno agito selettivamente sui vari tipi di rocce, agendo più intensamente su quelle più tenere, come i tufi e le rocce sedimentarie, e mettendo in risalto quelle più resistenti, cioè quelle vulcaniche. Il paesaggio euganeo, così singolare e inconfondibile, è quindi caratterizzato dalle forme coniche e piramidali molto ardite dei corpi vulcanici, che si ergono dalla morfologia morbida e tondeggiante degli altopiani calcarei.

Franco Colombara

Origine dei Colli Euganei | Euganeamente • 5


con il Patrocinio del Comune di Rovolon

L’estetica del Paesaggio

ROVOLON I

l territorio di Rovolon, situato nella zona nord occidentale dei Colli Euganei, alle pendici del Monte Grande, è un perfetto esempio di come nel corso del tempo l’impegno produttivo dell’uomo sia riuscito a valorizzare l’estetica del paesaggio, regalandoci oggi un panorama ricco di storia, natura e sapori. E’ una terra dalle origini lontane, abitata sin dalla preistoria, conosciuta ed amata dagli Euganei e successivamente dai Veneti, una popolazione proveniente dall’Asia minore che arrivò, secondo la leggenda, con Antenore dopo la guerra di Troia. La dominazione dei Romani e l’invasione dei Barbari poi, hanno dato modo di scoprire l’amore della vite per queste colline, infatti la viticoltura troverà in questa terra le condizioni favorevoli per svilupparsi in qualità e quantità. Nei secoli avvenire il territorio però deve confrontarsi con il passaggio del terribile tiranno Ezzelino da Romano che nel 1237 si preparava a conquistare Padova e con le sanguinose guerre tra gli Scaligeri di Verona e i Carraresi di Padova. Gli Scaligeri, per controllare meglio le truppe dei Carraresi, alla frontiera tra il padovano e il vicentino, costruirono attorno al 1390 una bastita, una fortezza, un luogo di difesa costruito in fretta, “imbastita”con il legno e con i tronchi, il materiale di cui più disponevano. Da qui il toponimo Bastia. Era una terra di boschi e di acque, che gli uomini hanno trasformato, lasciando nei nomi dei luoghi la traccia delle loro attività. Sono nomi che nascono dall’ambiente naturale, che per loro era lavoro e sostentamento. Carbonara ci ricorda le carbonaie, cataste di legna ricoperte di argilla che servivano per produrre carbone e Rovolon probabilmente deriva dal nome latino della pianta robus, cioè rovo, ma potrebbe anche essere invece la voce dialettale roa, rova che invece significa ghiaia e sta ad indicare un terreno ghiaioso, franoso. Territori contesi, conquistati dalla Repubblica di Venezia e

6 • Euganeamente | Rovolon

profondamente trasformati. Il bosco della Carpaneda a Bastia viene tagliato in grossi tronchi, trasportati sull’acqua della fossa Nina chiamata anche la fossona che arrivava fino all’imbarco del castello di San Martino. Attraverso il Bacchiglione il legname giungeva a Venezia, dove veniva utilizzato per costruire le navi della Serenissima. Acque e boschi di querce, castagni, olmi, rovere, ma anche alberi da frutto e vigneti. La bellezza di Rovolon lo rende luogo di dimora ideale per i nobili, che costruiscono tra le sue colline splendide ville, come la cinquecentesca Villa Ottavia con annessa barchessa e Villa Barbarigo Montesi, con una facciata rivolta verso valle articolata in tre piani mentre un unico piano guarda verso il monte, una soluzione architettonica usata frequentemente che segue e si integra al declivio collinare. Recentemente è avvenuto il restauro della Colombara, una stalla Ottocentesca adiacente ad un’antica torre medioevale, un tempo adibita appunto a “colombara”. Nella geografia di Rovolon e delle sue frazioni è visibile l’impronta della storia

“costruita” da generazioni di uomini che hanno ricercato insieme utilità e bellezza nelle risorse del territorio. Una terra ad

alta vocazione vitivinicola in cui il clima mite, la predisposizione dei versanti collinari e la fertilità della terra hanno contribuito a sviluppare un’attenta ed antica coltura della vite che oltre ad una valenza economica di primo piano, rappresenta oggi una caratteristica essenziale del paesaggio, creando un mosaico prezioso di colori, profumi e tradizioni. Particolarmente importante è la produzione di vini frizzanti secchi, come il Serprino, frizzanti dolci come il Moscato, il Moscato Fior d’arancio e il Moscato Passito, il Pinello e tutta una serie di rossi, dal Cabernet al Merlot, al Raboso tutti DOC a denominazione d’origine controllata.


9 km di Passeggiata Enogastronomica a km 0 con Degustazioni presso le Aziende

2 a Edizione Domenica 28 Aprile 2013

assaporaROVOLON I

mmaginatevi in un sentiero assolato in collina, avvolti da uno splendido scenario naturale, e poi seduti all’aria aperta davanti ad un prato che si anima con i colori e i profumi della primavera, assieme agli amici e ad un fresco bicchiere di vino… questo e molto altro è Assaporarovolon, una

passeggiata enogastronomica per far conoscere i prodotti, le attività ed i meravigliosi paesaggi e sentieri che caratterizzano l’ambiente tra Carbonara, Bastia e Rovolon, nella parte nord dei Colli Euganei.

Camminare è il modo migliore per scoprire i mutamenti del territorio che si rispecchiano nelle forme del paesaggio attraverso il passare delle stagioni, lo hanno capito le aziende del territorio e il Comune di Rovolon animando e promuovendo una manifestazione che offre ai partecipanti una possibilità unica di scoprire i Colli Euganei immergendosi completamente in essi. La “fatica” di ogni tappa verrà ricompensata dalla degustazione delle prelibatezze locali: i partecipanti della passeggiata, divisi in gruppi di 3040 persone, partiranno ogni 20 minuti accompagnati da guide esperte del percorso, attraverso vari punti di ristoro, gusteranno i prodotti delle aziende coinvolte a partire dalla colazione per arrivare al caffè.

Il percorso di circa 10 Km si snoderà fra strade, boschi, sentieri, vigneti per scoprire aspetti nascosti, particolari unici e sentieri artistici dei nostri Colli Euganei, ma anche oltre: potremo ammirare dalla collina la bellezza dei campi di pianura, dei Colli Berici e dei monti dell’Altopiano di Asiago. Insomma, Assaporarovolon è la giornata ideale per godere della tranquillità della vita all’aria aperta in una vera e propria festa dei sapori e del gusto, una giornata da dedicare alla famiglia, agli amici e alla natura. DOVE partenza del primo gruppo ore 8,15 dalla Colombara di Bastia, il 28 aprile Il ritrovo è fissato mezz’ora prima della partenza del proprio gruppo, per la registrazione e la consegna del materiale COME quota di partecipazione adulti € 20, bambini fino ai 12 anni € 10 iscrizioni entro il 21 aprile Per informazionI ed adesioni contattare 049 9910017 int. 8 del Comune di Rovolon (PD) Il modulo per l’iscrizione è scaricabile dal sito www.comune.rovolon.pd.it La manifestazione si svolgerà anche in caso di maltempo

Assaporarovolon | Euganeamente • 7



ph. Callegaro Francesca

L’Azienda Vitivinicola Callegaro Francesca

cent’anni di vino D

a più di cento anni, l’Azienda Agricola Callegaro Francesca ha trovato nel cuore dei Colli Euganei il luogo ideale dove sviluppare al massimo le potenzialità della vite per produrre un vino di alta qualità. I sei ettari di terreno di origine vulcanica vengono coltivati a conduzione famigliare e trasformati in vino rispettando le antiche tradizioni, aiutati dalle moderne tecnologie per ottenere un prodotto dalle qualità organolettiche eccellenti. La filosofia aziendale rispecchia le peculiarità del territorio di Rovolon, concentrandosi sui vitigni autoctoni, come l’uva Pinella che ha trovato in questo fazzoletto di terra il suo habitat naturale e le permette di sviluppare al massimo le sue caratteristiche e potenzialità. Le piacevoli bollicine di quest’uva si potranno gustare anche nella 1° Stappatura di un Metodo Classico il 26 Maggio 2013, da anni sperimentato per avere uno spumante unico e importante. Il Vin Bastardo, invece è un vino rosso ottenuto da vitigni autoctoni quasi scomparsi ed ora sapientemente rivalorizzati, che regalano il tipico sapore del vino di una volta, gradevole ma asciutto, dal colore intenso, insomma, un buon rosso estivo. La vetrina delle bottiglie offre inoltre: Terre d’Argilla Pinot Bianco, Rosato frizzante, Rabosello frizzante, Fior d’Arancio spumante e Marzemino Rosso Dolce spumante. Non si trascurano neanche i vitigni quali Merlot e Cabernet che, grazie all’esposizione a nord ed al terreno, sanno esprimere profumi e consistenza unici. Conosciuti sono l’ Archè, il Tre Frazioni, lo Sparviere. Tutti i vini sono disponibili anche sfusi, provateli direttamente presso

l’Azienda Agricola Callegaro Francesca, via A. Manzoni, 9 ROVOLON (Pd) - Tel. 049 5227084 - 347 8934781 - www.callegarofrancescavini.it Antichi Reassi - Pinello Gradazione: 11,5% Vol. - Temp. di servizio: 8°C.

Nasce allo scopo di rivalorizzare le varietà di uve anticamente coltivate nella nostra zona, che sono state recuperate dalle antiche collezioni, scelte tramite selezione massale e ripropagate. Il risultato è un vino tipico, schietto, leggero, semplice e particolare. Il nome deriva dalla percentuale di uva più importante, la Marzemina bastarda grossa, volgarmente chiamata anche Marzemina nera bastarda. Gli altri due vitigni, Turchetta e Corbina, presenti in minor percentuale, ne conferiscono morbidezza, colore e rotondità. Vinificazione: Selezione e raccolta manuale delle uve, cui segue la diraspatura senza pigiatura con la conseguente fermentazione ad acino intero. Affinamento in acciaio per circa 6 mesi sulle proprie fecce fini.

Antichi Reassi

BASTARDO

Gradazione: 12% Vol. - Temp. di servizio: 18°C.

Vin Bastardo - l’autoctono

Vino riscoperto e prodotto da un antico vitigno autoctono dei Colli Euganei la cui particolarità del nome deriva dal terreno franoso, in dialetto chiamato “reassi”. Presenta un bouquet ricco di profumi floreali quali l’acacia, i fiori di castagno e gelsomino, contornati da note di pera matura e ananas. Il palato tipicamente acidulo e leggermente frizzante, arrotondato da un velo di morbidezza, lo rende compagno ideale di aperitivi, pietanze a base di pesce e formaggi delicati. Vinificazione: selezione e raccolta manuale delle uve. Fermentazione di circa due settimane a basse temperature, sosta sulle fecce fino a primavera con periodici bâtonnages, rifermentazione in autoclave secondo il metodo Martinotti.

Cent’anni di Vino | Euganeamente • 9


P

er poter ammirare la bellezza della primavera che sboccia sui Colli Euganei non può mancare un percorso cicloturistico alle pendici del Monte Altore, del Monte Grande e del Monte della Madonna, pianeggiante ma con dei tratti in salita abbastanza impegnativi. Per ovviare alla fatica delle due ruote l’alternativa è scoprire i 22 km di percorso in auto, proponendosi delle soste e dei punti da affrontare a piedi. Si parte dal centro di Zovon, parcheggiando l’auto nella piazzetta Zattarin. Si lascia alle spalle la piccola e scenografica ex-cava di pregiata zovonite. Dopo aver superato il ponte di rio Zovon, si prosegue in via Bagna Bassa. Qui troviamo Villa San Giuseppe residenza delle Suore Francescane. Si procede costeggiando il Monte Altore e dei piccoli corsi d’acqua che affiancano la strada che segue in direzione Bastia. Il nostro percorso incontra docili declivi in cui sono coltivati viti ed ulivi mentre sulla sinistra fa capolino il Monte Santo o Lovertino (143 m), il più isolato dei Colli Euganei. A 3 km dalla nostra partenza arriviamo a Carbonara. Dobbiamo affrontare una piccola salita ai piedi del Monte della Madonna per scoprire la grazia di questa frazione che deve il suo toponimo alla lavorazione ed alla raccolta del carbone che avveniva nei boschi vicini già dal X sec. Dopo la visita alla quattrocentesca chiesa dedicata a S. Giovanni Battista ritorniamo sulla strada principale e sorpassiamo velocemente, attraverso la pista ciclabile, una piccola zona artigianale. A questo punto si deve proseguire a destra in direzione Rovolon, inoltrandosi in una piacevole strada pianeggiante dove tra i campi appaiono dei curiosi casolari. Tutt’intorno un piacevole paesaggio di alberi da frutto e pregiati vigneti dove ogni pedalata è un tuffo nell’intenso profumo dei fiori che sbocciano dovunque. A destra possiamo ammirare in lontananza il campanile di Rovolon, dal cui centro, attraverso un tortuoso sentiero, si può arrivare alle rovine di una torre di quello che fu il Castelletto delle Rocche databile al XI sec. All’incrocio si tiene la sinistra. Siamo arrivati al Km 6, dove si incontra la prima fontana del nostro percorso, haimè non più potabile. In un sali e scendi non troppo impegnativo si giunge a Bastia, importante snodo stradale nell’antichità che negli anni diviene il maggior bacino delle attività agricole ed artigianali del comune di Rovolon. La domenica mattina possiamo godere dell’allegro mercato allestito nel centro della frazione, in cui sorge il Centro Culturale dedicato al famoso studiso Aldo Pettenella, sede di mostre d’arte e convegni.

10 • Euganeamente | Percorso Euganeamente

P ercorso Euganeamente Al semaforo si tiene la destra in Via Monte Cereo (il nome del Monte è però Sereo) dove incontriamo la splendida Colombara, recentemente ristrutturata. Con la bici si può continuare la via, mentre con l’auto bisogna tornare indietro girare a destra, procedere dritti fino a girare a destra in via Spinazzola. Osserviamo la maestosa torre, l’ottocentesca ex-stalla e procediamo seguendo le indicazioni ciclabili, in un’angusta strada, che si snoda tra il mosaico colorato dei campi mentre la vista del Monte Sereo (128 m) ci accompagna nello splendido panorama creato da una valle di terra rossa da dove Villa Barbarigo Montesi (XVII sec.) si mostra in tutta la sua bellezza. Siamo arrivati al Km 10 dove una panchina ombreggiata ci può aiutare a riprendere fiato oppure, coraggiosi, continuiamo dritti e a destra verso un piacevole percorso a zig zag incorniciato dagli alberi del bellissimo parco di Villa Frassanelle Papafava. All’incrocio successivo si prende la destra in via Spinazzola, dove ci si può avventurare per il sentiero del Monte Spinazzola (in cui è possibile osservare un’interessante stratificazione di selce nera) che parte a destra e procede affrontando una leggera salita che ci dirige verso una zona di sosta ricavata in ex-cave di biancone. Il panorama è meraviglioso ed una breve fermata è obbligatoria per prepararci all’arrampicata finale su alcuni tornanti abbastanza impegnativi. Giunti all’incrocio di un tipico ristorante si tiene ancora la destra e si provvede con qualche strappo in salita, fino ad arrivare ad una deviazione con indicazione Carbonara. Prima di iniziare questa piacevole discesa, possiamo pensare di conquistare un altro tratto di salita sino ad arrivare nel piazzale della Chiesa di Rovolon attorniata da tipici e deliziosi ristoranti ed agriturismi. Andando avanti in questo saliscendi, si è circondati dal fresco sottobosco e dai suoi suggestivi suoni. La Fontana del Moretto e la Fontana del Figaro sgorgano perenni dal fianco del Monte della Madonna e ci incoraggiano a procedere in una difficile salita nel cuore del colle. Superati alcuni corsi d’acqua, l’arrampicata si fa ripida per entrare nella frazione di San Pietro che regala un tratto pianeggiante con vista panoramica dove recuperare le energie prima di avventuraci in un’allegra discesa tra i tornati del bosco. Siamo al km 20, alle pendici del Monte Altore noto per la sua pregiata trachite. Affrontiamo gli ultimi strappi in salita per scollinare in una bellissima via che ci riporta al punto di partenza.


ph. Siro Morello

da Zovon a Rovolon per Carbonara VICENZA

4

Carbonara

Azienda Vitivinicola Colle mattara

1

15

Pizzeria Al Parco Colli Trattoria Al Torcio

Chiesa DI Zovon

2

3

Agriturismo Monte Altore Agriturismo de bortoli

Azienda Agrituristica Alveare

5

San Pietro

Azienda Vitivinicola Callegaro Francesca

Fontana del figaro

Agriturismo B&B LA Roccia

12

13

MT

203

Monte

MT

Villa ottavia

Azienda Vitivinicola Vigne al Colle

533

Monte della

11

Madonna

Fontana CUERTA

Romitorio S. antonio abate

MT

366

Ristorante fardigo

Monte

Altore

Colombara

Chiesa San Giorgio

10

MT

Passo delle FIORINE

Castelletto delle Rocche Monte

MT

241

PADOVA

Villa Barbarigo montesi

120 MT

Monte

9

ESTE

Chiesa Santa Maria

6 Frantoio Martini

Zuin

BASTIA

Trattoria Ponte delle valli

Fontana DEL Moretto

14

ZOVON Comun

Chiesa San G. Battista

Viale

Azienda Vitivinicola Fattoria Eolia

127

Monte

Sereo

Rovolon

TEOLO Museo Arte Contemp. Dino Formaggio

Monte

115

Grande

MT

Frassanelle

MT

76

8

Villa Frassanelle

Monte

Spinazzola

con il patrocinio

Parco Regionale Colli Euganei

7 Villa

Monte

MT

467

Trattoria Pozzetto

Ristoranti - Pizzerie - Agriturismi

Ville - Chiese - Monumenti

Colli Euganei

Cantine - Enoteche

Fontane

Percorso Arancio - Km 22

Prodotti Tipici

Sito d’interesse

Sentiero Parco Colli Euganei


punto per punto 1 AL PARCO COLLI Pizzeria Forno a Legna Via IV Novembre, 931 Zovon di Vo’ 366 4139913

DE BORTOLI Agriturismo

3

Percorso Arancio

CALLEGARO FRANCESCA Azienda Vitivinicola

5

Pasta fresca, carne alla brace, baccalà alla Vicentina, erbe cotte e patate fatte in casa. Riserva di vini selezionati. Aperto tutti i giorni tranne il lunedì.

Piazzale Zattarin, 40 Zovon di Vo’ 049 9941160 www.altorciotrattoria.com www.altorciobb.com

Vini bianchi e rossi di produzione propria. Piazzale Zattarin, 85 Zovon di Vo’ 340 0673393 www.agridebortoli.it 4 COLLE MATTARA Azienda Vitivinicola Produzione e Vendita Vini Via G.Verdi, 80 - Carbonara di Rovolon 049 5227094 www.collemattara.it

12 • Euganeamente | Punto per Punto

8

Location per Matrimoni ed Eventi

2 AL TORCIO Trattoria con Giardino Estivo

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FRASSANELLE

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6

AL POZZETTO

7

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ph. Gastone Cusin

Zovon - Carbonara - Bastia - Rovolon 9 FATTORIA EOLIA Azienda Vinicola Vini Pregiati “Il Dragone, ottenuto dalle uve di Cabernet Sauvignon e Merlot e affinato per 12 mesi in barriques, è di colore rubino scuro. I profumi sono intensi, sentirete in successione spezie dolci e piccoli frutti rossi. Il gusto è avvolgente ed equilibrato. Prezioso abbinato a carni importanti e formaggi stagionati”.

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10

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FRANTOIO MARTINI

13

L’ALVEARE

15

Azienda Agricola Agrituristica

12

Az. Agricola Agrituristica Ristorazione con prodotti tipici e stagionali.

Ristorante Cucina Tradizionale Via San Giorgio, 51 Rovolon - 049 5226205 info@ristorantefardigo.it www.ristorantefardigo.it

11

Spremitura a Freddo Via Bagnara Alta, 1122 Zovon di Vo’ 049 9940201 alm.martini@tin.it 14 MONTE ALTORE Agriturismo Cantina Via Bagnara Alta, 836 049 9940086

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Produzione di vini tipici e DOC. L’agriturismo offre agli ospiti delle tipiche delizie del territorio rurale preparate con materie prime di propria produzione e con prodotti del territorio euganeo.

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Punto per Punto | Euganeamente • 13


verdi passioni N

on compare più la brina, le nuvole hanno lasciato il cielo al sole, il tempo passa in fretta e ci porta verso la primavera, momento magico nel quale la natura si risveglia e ci fa vivere e rivivere momenti speciali. Il tepore del clima cambia, il nostro corpo sente il bisogno del contatto con la natura, ci invita ad uscire, a camminare in percorsi fra il verde ed i fiori, lasciandoci incantare dai profumi e dai colori che non abbiamo trovato nei lunghi mesi invernali. Organizziamo una gita nei Colli Euganei e mettiamoci alla ricerca di verdi presenze per risanare l’animo e l’organismo! Forse pochi conoscono le preziose proprietà di alcune piante spontanee che crescono nei prati, nei campi, negli incolti e nei boschi, che spesso vengono solo definite “erbacce infestanti”. Dobbiamo saper che queste piante sono un dono prezioso per la nostra alimentazione. La tradizione rurale euganea ci insegna che da sempre le erbe spontanee sono considerate una risorsa alimentare importante: le famiglie contadine le conoscevano bene e nella stagione propizia si andava alla ricerca del pranzo quotidiano che consisteva in rosoe, asparagine, crescione, bruschi e bruscandoli, ottimi ingredienti per minestre, frittate, insalate e utili come semplici e buonissimi rimedi naturali per depurare il corpo ed arricchirlo di preziose sostanze. I brusaoci o pissacani, dal bel fiore giallo oro, sono molto comuni nelle radure e nei prati, ottimi lessati o saltati in padella, e ricchissimi di proprietà antiossidanti. Anche gli Scrissiòi o Silene, sono un’erba molto

14 • Euganeamente | Verdi Passioni

ph. Siro Morello

Ho racchiuso la vita in queste folgoranti presenze per fartene dono

diffusa negli incolti e nei terreni marginali, perfetta per delicatissimi risotti o frittate. Nei fossati e tra i boschi possiamo sentire l’odore intenso dell’alliaria, dell’ajo piton, utilissimi per purificarci, come “l’urticante” ortica, che se raccolta e preparata con attenzione risulta una panacea. Ma quello che senz’altro ci affascinerà in maniera particolare durante le nostre passeggiate sono le meravigliose orchidee spontanee, così affascinati e misteriose da confondere ed incantare chiunque le guardi. Le prime a comparire già all’inizio di marzo sono quelle che gli abitanti dei Colli Euganei chiamano “e Scarpette dea Madonna”, visibili nei vegri del Monte Cecilia e a Sassonegro, poi l’orchidea Scimia, chiamata così per la sua curiosa forma e l’orchidea Maggiore (orchis Purpurea in copertina) una delle più diffuse nelle nostre cime. Quest’ultima può superare il metro di altezza, con una spiga fiorale di 30-40. cm. Sono più di trenta le specie spontanee che possiamo incontrare e sarà un’avventura meravigliosa scoprirle tutte! Momenti di magia, che hanno l’effetto di placarci l’anima, di farci rilassare, scaricando tutte le tensioni e gli stress che ci opprimono per portare la nostra mente a pensare a tutto quello che può farci star bene. A renderci felici sono le cose semplici, come il contatto costante con la natura, la voglia che ci porta a conoscere intimamente le verdi presenze che circondano la nostra vita e soprattutto i rapporti umani di amicizia con le persone che vivono le nostre stesse verdi passioni.

Gastone Cusin


Vino Sottotitolo - Descrizione Corpo 9,4

Il canto caldo della trachite

alfredo barbiero «P

reparavo lo zaino con 10 kg di attrezzi ed un panino, mi mettevo in sella alla mtb ed in sordina, di nascosto, mi dirigevo in un sentiero defilato cercando la roccia che si offrisse ad essere “creata”... Il suono caldo della trachite battuta dallo scalpello risuonava nella’aria e gli abitanti dei paesi vicini non capivano “chi” o “cosa” fosse a generare le figure imprevedibili che cominciavano a sorgere sul Sentiero di San Giorgio di Rovolon». Comincia in un sabato pomeriggio della metà degli anni ‘80 l’avventura di Alfredo Barbiero, scultore di talento, deciso a portare la sua arte tra i sentieri dei Colli Euganei, generando nella trachite volti ed espressioni che diventano parte integrante dell’ambiente naturale circostante. Camminando sul Monte della Madonna restiamo stupiti accorgendoci che due occhi ci osservano divertiti e restiamo increduli quando all’improvviso sotto i nostri piedi una faccia ci sorride.

Le sue sculture sono volti fantasiosi, sensazioni modellate nella roccia, caratterizzate da volute deformazioni somatiche che incantano e disorientano il visitatore. Una galleria d’arte a cielo aperto,

dove possiamo osservare da vicino le opere ed interagire con esse.

«Sentivo la voce dei miei boschi, i loro rumori, i loro silenzi. Attraverso il rintocco dello scalpello, il canto della roccia mi chiedeva di far scaturire la sua insita immagine. Un suono caldo mi guidava la mano mentre sorgeva un volto in quella voce che tanto mi rapiva». Percepiamo la profonda armonia dell’opera d’arte integrata nel ciclo vitale del bosco «andavo alla ricerca delle rocce, le

osservavo, le studiavo, cercavo di sentire cosa avevano dentro... lasciando alla natura il compito di fare il resto».

Possiamo così vedere nel sentiero che dalla sella di Passo Fiorine porta alla Chiesetta di Sant’Antonio Abate, o nell’anello del Monte Grande, come il muschio e gli agenti atmosferici abbiamo continuato a modellare e scolpire i volti di Barbiero, creando espressioni sempre nuove, rendendo queste opere una continua evoluzione. Un’occasione privilegiata di cogliere il profondo abbraccio tra arte e natura, reso più prezioso dagli effimeri giochi di luce cromatici che attraversano le fronde del bosco e colpiscono le espressioni della pietra.

Giada Zandonà Alfredo Barbiero | Euganeamente • 15


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Silene, Carletti, Scrisioi...

Primavera a tavola Il silene è un’erba spontanea molto comune negli incolti, sugli argini e in tutto il territorio dei Colli Euganei, chiamata in diversi modi come carletti o scrissioi. Il nome si riferisce alla forma del palloncino del fiore, la leggenda racconta che il dio Bacco avesse un compagno di nome Sileno con un gran pancione rotondo. Il dialettale scrissioi, deriva invece dal rumore creato delle foglie strofinate tra le dita. Descrizione: pianta perenne, che può raggiungere i 70 cm di altezza, con belle foglie lineari e lanceolate, i fiori sono bianchi riuniti in infiorescenze pendule su peduncoli flessuosi con petali lobati. Il calice giallastro ha evidenti nervature violacee, è rigonfio e simile a un palloncino, permane dopo l’appassimento dei petali formando un involucro attorno ai frutti. Habitat: incolti, prati, pascoli, ghiaie, ama i terreni di roccia calcarea e ricchi di azoto. Utilizzo: i germogli, raccolti prima della fioritura, hanno un sapore dolce e delicato, ideale per frittate, come ripieno per farcire i tortelli o condire la pasta, nei risotti, come contorno ed in insalata. È molto ricercata anche dal bestiame come foraggio e dalle api come ottima mellifera. Curiosità: il fiore con il calice a palloncino risulta di difficile accesso per gli insetti che sono alla ricerca del nettare, alcuni calabroni con uno stratagemma simpaticissimo, bucano il fiore alla base del calice, riuscendo in questo modo ad estrarre il nettare. I suoi fiori restano aperti anche alla sera e sono impollinati dalle farfalle notturne.

PREPARAZIONE

Tortelli di S ilene Ingredienti per 4 persone

Pasta fresca

200 gr di farin a 00 1 uovo intero 50 gr. di acqua tiepida 1 pizzico di 1 cucchiaio d’ sale extra vergine de olio di oliva i Colli Euganei

Ripieno

250 gr. di silen e 1 scalogno sale e pepe qu anto basta

Sugo

100 gr di burro salvia aglio ursino

In un recipiente versate la farina setacciata, il sale, l’uovo e l’acqua tiepida. Amalgamate ed unite l’olio di oliva lavorando bene l’impasto, lasciate poi risposare in un luogo fresco per almeno 30 minuti. Nel frattempo preparate il ripieno mettendo a soffriggere lo scalogno in una padella con olio, sale e pepe a cui aggiungerete il silene tritato finemente, fate saltare per qualche minuto. Stendete la pasta con il mattarello, tagliatela in quadrati di circa 5x5 cm. Mettete un cucchiaino di ripieno al centro di ognuno e bagnate i bordi con qualche goccia di latte, coprite con un’altra sfoglia e chiudete dando la forma che più vi piace, aiutandovi magari con una forchetta. Cucinate in acqua bollente salata per circa 5-7 minuti, fate poi saltare in padella con il burro fuso, la salvia e le foglie di aglio ursino tritato per 2-3 minuti. Servite caldissimo, con una spolverata di parmigiano o pecorino.

Primavera a Tavola | Euganeamente • 17


AGENDA EUGANEA ESCURSIONI DI PRIMAVERA GRUPPO MICOLOGICO NATURALISTICO MONSELICE 24 Marzo Andar per argini 7 Aprile Monte Rosso 21 Aprile Monte Comun e Monte Altore 5 Maggio Monte Grande 19 Maggio Monte Ortone Info 339 4626377 ESCURSIONI CAI DI ESTE 17 Marzo Monte Alto 24 Marzo Monte Lozzo 19 Aprile Osservazione guidata del cielo www.caieste.org INCONTRI DI ARCHEOLOGIA 17 Marzo e 21 Aprile Cervarese Santa Croce Castello di San Martino Dimostrazione della lavorazione della trachite

ESCURSIONI STORICO NATURALISTICHE ASSOCIAZIONE ALICORNO 17 Marzo Il borgo di Vo’ Vecchio e Villa Contarini G. Venier 24 Marzo La città degli Estensi e i giardini storici 14 Aprile Alla ricerca delle piante commestibili dei Colli e pranzo con degustazione di erbette 21 Aprile In bicicletta alla scoperta degli angoli di Este 25 Aprile Passi di primavera! Una giornata a contatto con la natura euganea info.alicorno@yahoo.it www.alicorno.jimdo.com

Marzo Aprile 2013

PARCO DELLE STELLE 16 Marzo e 13 Aprile Galzignano Terme Casa Marina Osservazione guidata del cielo stellato www.astronomia-euganea.it ESCURSIONI AL CHIARO DI LUNA 23 Marzo I suoni dell’acqua 20 Aprile Castello e dintorni casamarina@parcocollieuganei.com PARCO LONZINA Torreglia 24 Marzo Conosciamo i fiori del sottobosco 1 Aprile Pasquetta al Parco 7 Aprile Festa del musso 14 Aprile Vita e mestieri d’altri tempi parco.lonzina@gmail.com

CORSO DI BOTANICA Gruppo Micologico Naturalistico di Monselice 6 incontri ore 21.00 Via Avancini a Monselice 28 Marzo Morfologia del fiore 4 Aprile Felci e licheni 11 Aprile Piante erbacee commestibili 18 Aprile Piante velenose 2 Maggio Alberi ed arbusti 9 Maggio Orchidee spontanee 16 Maggio Flora alpina Info 339 4626377 micologicomonselice@gmail.com BONTÀ E BENESSERE 29-31 Marzo e 1 Aprile Abano Terme Zona pedonale Mercatino della salute laboratorio e mostra di erbe, piante officinali e ricette

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18 • Euganeamente | Agenda Euganea

Il SoleLuna

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PASQUETTA AL CASTELLO 1 Aprile Castello di San Martino Cervarese Santa Croce Rievocazione Medioevale www.museicollieuganei.it PRIMAVERA AL BORGO 1 Aprile - Arquà Petrarca Pic-nic di Pasquetta nel borgo storico 1a PASQUETTA A GALZIGNANO TERME 1 Aprile - Galzignano Terme Marcia Podistica non competitiva misto Collinare 049 5342941 PASQUETTA IN VILLA 1 Aprile - Torreglia Villa dei Vescovi Pic-nic, caccia alle uova e laboratori per bambini faivescovi@fondoambiente.it PASQUETTIAMO SUI COLLI! 1 Aprile - Caccia al tesoro e laboratori per bambini www.alicorno.jimdo.com ESTE TEATRO Teatro Farinelli - Este 3 Aprile The Elephant Man di G. Marinelli 18 Aprile Tutto Shakespeare in 90 minuti

COLORI E SAPORI DI PRIMAVERA 6 e 7 Aprile Monselice Degustazioni ed esposizioni DOMENICHE AI MUSEI DEI COLLI EUGANEI 7 Aprile Museo Natur. Villa Beatrice In Villa con l’asino 14 Aprile Museo Geo-paleontologico Cava Bomba A caccia di fossili www.museicollieuganei.it SAGRA DEL GNOCCO 7 e 14 Aprile Teolo - Piazza Perlasca FESTIVAL ITINERANTE PER RAGAZZI 12-13 e 14 Aprile Colombara Bastia di Rovolon Letture animate mostra d’arte e teatro biblioteca@comune.rovolon.pd.it DOMENICHE AL PARCO 14 Aprile Ciclo escursione Battaglia Terme Praglia 28 Aprile Monte della Madonna 12 Maggio Monte Ricco www.escursionistibattaglia.it

CACCIA AL TESORO 15 Aprile - Strada del Vino dei Colli Euganei Itinerari con prove di abilità e degustazioni 049 8928318 info@stradadelvinocollieuganei.it ESTE IN FIORE 19-20-21 Aprile - Este I Giardini dell’armonia Rassegna florovivaismo Castello e centro storico www.esteinfiore.it ABANO DA GUSTARE 20-21 Aprile - Abano Terme Degustazioni ed esposizioni BICICLETTATA BASTIA ESTE 21 Aprile - Bastia di Rov. Ass. Cult. Rosa Dei Colli www.rosadeicolli.it FESTA DI PRIMAVERA 21-25-28 Aprile 1-5 Maggio Tramonte di Teolo Tradizionale sagra paesana ASSAPORA ROVOLON 28 Aprile Rovolon Passeggiata eno-gastronomica FESTA DEI FIORI 31 Aprile e 1 Maggio Rovolon Si declina ogni responsabilità per eventuali variazioni di orari, date e programmi.

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Un’amica pezzata L

a salamandra pezzata è lunga circa 20 cm, coda compresa ed il suo dorso è freddo, liscio e lucente. Ha macchie irregolari gialle o arancioni su tutto il corpo, che attirano subito l’attenzione di chi riesce a scorgerla tra i boschi. La testa è grossa con un musetto arrotondato da cui sporgono due grandi ed intensi occhi neri, che avanzano in una buffa camminata ondeggiante. Sul dorso ha delle ghiandole che possono secernere una sostanza battericida e velenosa, ma che per l’uomo è innocua o di scarso rilievo se non viene a contatto con il sangue. Nottambula! È un anfibio estremamente riservato, che ama la vita solitaria e notturna, anche se dopo abbondanti piogge adora sostare alla luce del giorno presso corsi d’acqua. Vive in tane profonde anche un metro, in cui passa tutto l’inverno per uscire solo con i primi tepori primaverili. Sono Longeva! Sui Colli Euganei vive nelle zone umide in prossimità di pozze d’acqua, di sorgenti o “calti” umidi, dove si diverte a cacciare vermi, insetti ed invertebrati, alla base della sua dieta che le permette di vivere fino a 20-25 anni.

20 • Euganeamente | Un’amica Pezzata

ph. Giada Zandonà

È così fredda che spegne il fuoco al semplice contatto

Faccio la metamorfosi! Le salamandre sono animali estremamente territoriali e nel periodo della riproduzione i maschi si esibiscono e si affrontano in dimostrazioni di forza, combattimenti ed inseguimenti, che possono lasciare anche profonde ferite. Il momento dell’accoppiamento tra il maschio e la femmina è molto particolare, perché si presenta come un vero e proprio abbraccio fra i due partner. La gestazione avviene all’esterno dell’acqua e dopo un periodo d’incubazione, mamma salamandra depone in una pozza d’acqua 50-60 larve già formate e dotate di branchie. I piccoli conducono vita acquatica per 3-6 mesi, il tempo necessario per compiere la metamorfosi e poter respirare sulla terra. Mi rigenero! Secondo una leggenda la salamandra è immune al fuoco, ma non è vero...è però in grado di rigenerare alcune parti del suo corpo, come zampe ed occhi! Negli ultimi decenni, la specie è stata minacciata soprattutto a causa dell’inquinamento dei corsi d’acqua che uccidono le salamandre allo stato larvale. Dove sono! Sul Monte della Madonna la si può osservare nella pozza d’acqua della Grotta di Santa Felicita.


Vino

ph. Elisa Mortin

Sottotitolo - Descrizione Corpo 9,4

L

Antri, Tane, Busi, Canbare...

VUOTI SOTTERRANEI

’immagine della grotta evoca un luogo oscuro, pericoloso, misterioso. Un buco profondo nella roccia... che può nascondere mille segreti! Nei Colli Euganei sono numerosi, ma nascosti, gli anfratti naturali che prendono il nome di tana, buso, camin, cànbara. Questi luoghi, hanno alimentato leggende e credenze popolari come la Tana del Diavolo nel Monte Castello, un antro di blocchi trachitici vicino all’ex convento di Salarola o il Camino di Monte Comun un buco tra la roccia ed il terreno da cui esce aria calda che a contatto con l’aria fredda crea una suggestiva nebbia. I busi presenti naturalmente nelle pendici dei colli sono stati anche il primo luogo di riparo per gli eremiti che giunti sul Monte Venda attorno all’anno mille, trovarono rifugio nelle sue grotte, così come un ferro di cavallo nel Monte Cecilia, lungo 20 m, chiamato Tana di San Fidenzio, ha dato ospitalità sin dal medioevo a eremiti e pellegrini. La testimonianza della frequentazione di antri ed anfratti in epoche molto antiche viene data dal ritrovamento di manufatti litici nel Sasso Carò’o a Rocca Pendice, uno scoglio trachitico con due grotte sovrapposte, dove si diceva che fino al secolo scorso si rifugiassero i briganti. Nascosti e difficili da raggiungere, i busi euganei si dimostrano un ottimo rifugio per chi non vuol essere trovato.

In epoca di guerra infatti, hanno saputo offrire il nascondiglio ideale ai disertori, che si rifugiavano nell’introvabile Tana della Volpe del Monte Venda o nella Cànbara del Sasso nel Monte Spinefrasse di Battaglia. La maggior parte dei colli offre vuoti nella roccia, naturali o ampliati artificialmente, ma sicuramente le grotte più suggestive sono quelle costruite nel 1880 nella Villa Frassanelle, sul modello di grotte naturali presenti nel parco. Alberto Papafava, prestigioso pittore, attua l’idea di giardino romantico inglese dentro la sua tenuta, creando un microcosmo di paesaggi naturali suggestivi e seducenti, dotati di forti contrasti. Nel suo progetto non poteva mancare l’affascinate idea di una grotta artificiale, articolata in un labirinto dalle molteplici sorprese. Utilizza il materiale calcareo presente nel parco, proponendo l’idea di contrapposizione tra elementi naturali ed artificiali in un impianto di antri, cunicoli, passaggi segreti, stanze e laghetti che diverte e suggestiona (visitabile previo appuntamento 049 9900054).

Villa Selvatico a Battaglia Terme ospita invece una grotta termale conosciuta sin dal Medioevo ed utilizzata come grotta sudorifera sino a pochi decenni fa.

Giada Zandonà Vuoti Sotterranei | Euganeamente • 21


MUSICA “...A PASSEGGIO SUI COLLI EUGANEI”

Lo sapevate che? Alla base della rupe della rocca di destra del Castelletto delle Rocche c’è una grotta chiamata El Buso de Toni, una leggenda narra che da lì si poteva arrivare sino alla grotta di Santa Felicità che si trova dalla parte opposta del colle dove c’è il Romitorio di Sant’Antonio Abate.

LIBRI I Funghi dei Colli Euganei

Salendo nel ripido sentiero che da Rovolon porta al Passo delle Fiorine si incontra Ea Pria del Calcagno, un grosso masso trachitico con un foro e una croce scolpita, la leggenda dice che in un lontano passato la Madonna salendo per il sentiero, stanca si sedette sul masso appoggiando il calcagno sulla roccia, da qui il foro.

www.coromontevenda.it

Il Bosco della Carpaneda si estendeva per più di 100 ettari nella fascia pre collinare del territorio tra Rovolon, Bastia e Montemerlo ed alla fine del 1700 conteneva ancora più di 10.000 roveri. Il Monte della Madonna (mt. 533) è la seconda cima per altezza degli Euganei, separato dal Monte Grande dalla Sella Fiorine, ospita dal 1253 un santuario dedicato alla Madonna ed un piccolo e suggestivo monastero. Il Castello di Rovolon, o Castelletto delle Rocche, dimora degli antichi conti da Rovolon, di cui oggi restano alcuni resti, venne dato alle fiamme nel 1232 dagli alleati di Cangrande della Scala.

Bijòi Cassàro è stato un personaggio molto conosciuto negli anni ‘50, grazie alla sua abilità nell’intrecciare “le stroppe” per creare cesti in vimini, ma soprattutto è ricordato per aver costruito uno dei roccoli più importanti ed attivi degli Euganei.

CRUCIVERBA 1. Cosa c’era prima dei Colli Euganei 2. L’orchidea in copertina 3. L’ultima fontana incontrata nel nostro percorso 4. Frazione nei cui boschi veniva prodotto il carbone 5. Rocca costituita da un unico filone trachitico 6. Vigna coltivata da più di cent’anni 7. Custodisce una stratificazione di selce nera 8. È suggestivo quello del Monte Comun 9. Erbetta per risotti e tortelli 10. Villa con grotte artificiali 10. 11. È della volpe quella sul Monte Venda 12. Scultore euganeo

22 • Euganeamente | Lo sapevate che?

12.

1. 2. 3. 4. 5. 6.

Gastone Cusin e Giancarlo Zanovello, appassionati e competenti naturalisti della zona euganea, presentano 150 specie di funghi fra i più rari e interessanti dei Colli Euganei con particolare interesse per quelle maggiormente ambite da un punto di vista alimentare e per quelle più pericolose da un punto di vista tossicologico. Foto, disegni esplicativi e glossario accompagnano le schede dei singoli funghi, una lettura utilissima per chi vuole avvicinarsi al mondo della micologia e buon compendio per chi già ne sa qualcosa. La dimensione compatta lo rende adatto ad essere portato nello zaino durante le escursioni mentre in appendice è presente l’indispensabile regolamento per la raccolta dei funghi. Progetto realizzato con il contributo della Provincia di Padova. Info Gastone 349 8057796 micologicomonselice@gmail.com

7. 8. 9.

SOLUZIONI

11.

MARE-PURPUREA-FIGARO CARBONARA-PENDICE-PINELLA SPINAZZOLA-CAMINO-SILENE FRASSANELLE-TANA-BARBIERO

Un disco con 19 brani, voluto dal M° Gianni Malatesta in cui il Coro Monte Venda, voce dei Colli Euganei, ha proposto le migliori registrazioni del suo repertorio popolare e di montagna a cui fa capo la composizione originale di Malatesta dall’omonimo titolo. La canzone racconta, in dialetto veneto con termini decisamente pittoreschi, le caratteristiche bellezze del territorio collinare euganeo, spostandosi da un Comune all’altro e scrutandone i più suggestivi particolari.


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