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editoriale

DIARIOBookstores DI UN GUNPLA Super BUILDER NOVELLO Wars

di Gianluca Schiavo

Devo ammetterlo: riuscire a trovare, mese dopo mese, qualcosa di sensato da scrivere nel mio editoriale sta diventando sempre più complicato. È Lunedi e nel fine settimana appena passato mi sono cimentato nell’assemblaggio dello spettacolare master grade del Gundam Wing Zero. Ho pensato quindi di condividere con voi l’esperienza che ho maturato nella mia (finora breve) carriera di Gunpla Builder, magari potrebbe essere di aiuto a chi come me si avvicina a questo hobby da autodidatta. Per prima cosa individuiamo gli strumenti che ci serviranno per portare a termine la missione: Tronchesine e cutter di precisione, carta vetro a trama fine e gundam markers. Solitamente il prodotto viene presentato in sprue di plastica pre-colorati, ognuno di essi ha una lettera identificativa ed ogni pezzo ha il suo numero corrispondente per permettere una facile localizzazione. Le istruzioni sono in giapponese, ma non temete ciò di cui avrete bisogno sono le immagini, la parte più importante nella costruzione di un Gunpla è la rimozione dei pezzi dagli sprue di plastica, in questo senso ci aiuta la tronchesina: ho specificato che devono essere di precisione perche hanno una lama più tagliente e lasciano un residuo più “gestibile” rispetto a quelle meno affilate. La strategia migliore è tagliare il pezzo lasciando un piccolo residuo di plastica ancora attaccato ad esso, a questo punto col cutter (ancora più affilato) rimuoviamo delicatamente il residuo, avendo l’accortezza, in caso di superfici curve, di seguirne l’andamento. A questo punto, dopo tanta pazienza, non temete quegli orribili segni bianchi che restano sulla plastica quando viene tagliata ci saranno lo stesso ma non demordete, ci siete quasi.

la parte più importante nella costruzione di un Gunpla è la rimozione dei pezzi dagli sprue di plastica

Ora le strade si separano in base alla vostra dedizione: a mio modestissimo parere ritengo l’effetto satinato molto più bello di quello lucido, sulla maggior parte dei Gunpla, per ottenere questo effetto come dicevo prima ci sono due strade (in realtà sono tre ma una di esse è prerogativa dei mostri di pazienza, probabilmente ne parleremo in futuro) la strada più complicata è quella di passare delicatamente la carta vetro (ricordo che deve essere a trama molto fine) su ogni pezzo, questo trasformerà il lucido di base in un bellissimo effetto satinato, smorzando anche i colori rendendoli più realistici. L’altra strada è di gran lunga più semplice, usate i gundam markers del colore corrispondente per coprire le linee bianche che inevitabilmente si saranno create in precedenza, i colori ovviamente sono omologati e quindi dovrebbero garantirvi una certa uniformità. Ma la domanda che sorge spontanea per questo metodo è la seguente: ”E l’effetto satinato?” Il trucco è quello di procurarsi un qualsiasi protettivo per miniature satinato (ad esempio quelli dell’Army Painter) e spruzzarlo in modo copioso su tutto il gunpla, ottenendo cosi un effetto più che buono in relazione alla complessità del procedimento. Bene, si chiude qui questo primo articolo sull’assemblaggio dei Gunpla, spero in futuro di poter condividere con voi anche metodi più avanzati, ma per poterlo fare devo prima sperimentarli in prima persona, stay tuned...


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