Erodoto108 °2

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lasciato intravedere. Nostalgia immediata, ma negata. Africa invisibile per chi passa in fretta per Bamako. Nella sala da pranzo dell’albergo la guida (bianca) di un gruppo di turisti parla, con passione, dei fabbri africani e della loro magia. Ha letto bene i libri, sa cosa sta dicendo. I turisti fanno finta di seguire il racconto. Alla fine appare il mercante del negozio all’ingresso dell’hotel: offre i suoi oggetti in ferro. Rivedo i ragazzi che fanno andare i mantici. Fermo, come nello scatto di una fo-

tografia, il gesto dell’uomo che solleva il martello. E allora appoggio, senza una parola e senza sapere perchè, il romaiolo di stagno fra le statuette del negoziante. Se davvero volete lanciare uno sguardo sull’Africa, andate sotto la collina di Kolu, oltre l’ippodromo di Bamako, a Nord del centro della città. Fatevi guidare dai rumori e dall’aria infuocata. Varcate il confine fra i mercati: l’Africa, a volte, è generosa per chi ha occhi per guardare.

[ 36 ] Enrico Minasso, classe 1961. È un professionista che si occupa principalmente di fotografia pubblicitaria, architettura, ritratto, cerimonia e reportage industriale e antropologico. Costantemente impegnato nella ricerca attraverso l’utilizzo meno convenzionale dei materiali fotografici tra cui la tecnica del foro stenopeico. Tra le sue pubblicazioni vanno ricordati i libri fotografici “Luoghi d’ombra”, “Le fucine di Bamako”, “La valle di Sella”, “Le meraviglie in scatola”. enricominasso.it Andrea Semplici. Giornalista e fotografo (che smarrisce quasi ogni foto che scatta). I suoi ultimi libri sono ‘Gli anfibi slacciati di Ernesto Guevara’ e ‘L’isola lontana dal mare’. Infine: ‘Dancalia, camminando sul fondo di un mare scomparso’. Tutti e tre editi da Terre di Mezzo.


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