Erodoto108 n°18

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Il racconto dI andrea Bocconi

CHE NE SAI DI MALTA?

StorIe dI guerre e dI pace dall’ISola crocevIa del medIterraneo Quelli bravi in geografia la collocheranno a sud est della Sicilia, e magari sapranno anche che la capitale si chiama La Valletta. Quelli bravi in storia penseranno all’assedio turco del 1565, respinto con coraggio sotto la guida di La Vallette, un generale settantenne che ha forse cambiato la storia dell’Europa resistendo all’assedio con forze insufficienti, fino a sfiancare il turchi. Che per demoralizzarlo avevano pensato bene di mettere sulle picche le teste dei prigionieri. La Vallette allora aveva risposto usando le teste dei prigionieri turchi come palle di cannone, roba che Il trono di spade ci fa la figura di un cartone della Disney. Quelli bravi in tutto sapranno ciò che quasi tutti ignorano, ovvero che i templi megalitici piuttosto complessi e raffinati precedettero le piramidi, e sono ancora lì, a guardare il mare. Caravaggio ha lasciato a Malta due magnifici dipinti nella concattedrale. Venne qui per garantirsi l’immunità entrando nell’Ordine dei Cavalieri, dato che pendeva sulla sua testa una condanna a morte. Ma non si comportò tanto bene, se lo espulsero definendolo ‘fetido e putrido’.

Causa la magnifica posizione al centro del Mediterraneo, da qua ci sono passati tutti: naviganti fenici, romani, arabi, cavalieri dell’Ordine di San Giovanni scacciati da Rodi, Napoleone (e ti pareva), gli inglesi. Ognuno ha lasciato qualche eredità, e la lingua maltese ne è la sintesi: parole arabe, numeri in inglese, espressioni italiane, perfino qualche vocabolo francese e spagnolo. Secondo Tess, che dirige una scuola di lingue, i siciliani capiscono i maltesi che a loro volta capiscono i marocchini, ma non viceversa, per uno strano meccanismo unidirezionale. E comunque ogni maltese parla inglese come seconda lingua e se la cava con l’italiano, non tanto per i cavalieri di Malta che qui comandarono per trecento anni, ma per la televisione, Rai e Mediaset.

Il centro storico di La Valletta è costellato di chiese, molte dedicate a San Paolo che naufragò qui nel 60 dopo Cristo, mentre lo portavano a Roma per processarlo. Pare che riuscì a evangelizzare moltissima gente, e comunque si è conquistato il diritto alla dedicazione di tante chiese importanti, incluse le cattedrali a La Valletta e a Medina, città gioiello dal nome arabo nel centro dell’isola. Qua il cattolicesimo è vivo, le chiese funzionano anche se prevalgono gli anziani.

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Malta ha resistito ai turchi, si è infine liberata anche degli inglesi conquistando l’indipendenza, ma come se la caverà con l’assedio dei turisti? Sliema è piena di orrendi grattacieli fronte mare, magari costruiti sulle sobrie villette liberty, come se ce l’avesse poggiati sopra una gru, e forse è proprio così. I corsi di inglese attraggono torme di giovani studenti che si sbronzano come fossero a Ibiza. Meglio le scuole quelle nella tranquilla capitale, se avete figli adolescenti.

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andrea Bocconi 67 anni, lucchese, vive nelle campagne aretine. Sa di parole e di duelli. a dieci anni cominciò a tirare di scherma e non ha mai smesso. Nella vita fa lo psicoterapeuta. e poi scrive. Sui labirinti della mente e sul viaggiare: con Guanda ha pubblicato, fra l’altro: “Viaggiare e non partire” (2002), “Di buon passo” (2007), “In viaggio con l'asino” (2009), “L'India formato famiglia" (2011). Presso trasciatti, “La mente e oltre. Scritti di psicosintesi” (2011). è responsabile dei laboratori di scrittura creativa della Scuola del Viaggio (www.scuoladelviaggio.it )

nijan ravi è nato a Palermo, nello stesso giorno di Michelangelo, 20 anni fa: i suoi genitori erano da poco arrivati dallo Srilanka e nel regno Unito era stata appena clonata la pecora dolly. lavora e sogna per diventare animatore/illustratore, si diletta a fare video e foto e adora la pizza.


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