Era Superba n39

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il caffè degli artisti

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letteratura e futuro

IL "FLASHBACK" DI DAN SIMMONS Comprendere il futuro. In un mondo nel quale le cose note sono sempre meno di quelle che non lo sono, il grande mistero, il grande sogno, resta il futuro. Quello di immaginare il mondo che verrà è sempre stato un rifugio ideale per scrittori e filosofi. Coniugare al futuro il presente è un esercizio al quale si sono sottoposti in molti, da Platone a Virgilio fino a molti immaginauti contemporanei, da Orwell ai fratelli Wachowski. Per alcuni il futuro è l’Età dell’Oro. Altri invece, vedono materializzate nell’avvenire le paure più grandi. Da sempre la letteratura Utopistica e la fantascienza forniscono eccellenti manuali per comprendere noi stessi e il mondo. Prendete Asimov, uno dei pilastri della SF del XX secolo. Il suo Impero Galattico è figlio delle angosce e speranze degli anni 50/60. La fine della guerra aveva portato grandi speranze, ma anche paure sconosciute. Il futuro per quegli anni era fatto di macchine volanti, voli spaziali e una Confederazione Galattica nel quale il concetto stesso di nazione perdeva significato. Si immaginava la telepatia come mezzo per comunicare, noi la chiamiamo I-phone. Sull’altra faccia della Spirale, autori come Bradbury o Orwell usavano la loro penna per denunciare le degenerazioni del loro presente. Quei romanzi, letti oggi, se da un lato possono fare sorridere dall’altro raccontano con angosciante precisione le nostre decadenze. L’informazione, ad esempio,

come in 1984, spesso ci racconta che la Guerra è Pace, la libertà è schiavitù e l’ignoranza è forza. Come in passato anche nei libri di oggi possiamo trovare elementi per riflettere sul nostro futuro nei tempi della crisi. Quando uno scrittore immagina, crea, e il suo mondo di carta diventa reale quanto il nostro. Quando un paio di mesi fa ho incontrato il nuovo libro di Dan Simmons ho cominciato ad analizzare la crisi nella quale siamo immersi da altri punti di vista. Autore versatile ed estremamente preparato, con il suo Flashback Simmons immagina il mondo del 2030 come figlio illegittimo del nostro presente. La sua è una distopia, un disturbante sogno all’incontrario. Il suo affresco è angosciante ma realistico: guardare a quel futuro con il nostro presente fuori dalla finestra, è come ascoltare una canzone SEI UNO SCRITTORE? ... SCRIVICI! Videoscrittori, il nuovo format di EraSuperbaTV. Due persone che non si conoscono. Una di fronte all’altra. La prima è uno scrittore. Alla seconda piace fare domande ed ascoltare. Una penna che scrive, una voce che legge. Il mondo di uno scrittore che si compone pian piano, la sua faccia, la sua storia, davanti alla telecamera per dieci minuti di libera creatività... Se sei interessato a partecipare scrivi una email a redazione@erasuperba.it

di francesco Cascione suonata male: ci disturba, eppure la riconosciamo. Disegnando un futuro posto in un crocevia tra Strange Days, Fuga da New York e Mad Max, l’autore costringe il lettore a porsi domande sul quotidiano. I dubbi sulla Dottrina Obama, il pericolo costituito da Siria ed Iran, il potere dei mercati e la Vecchia Europa che arranca, sono argomenti che, esasperati al peggio, diventano elementi di riflessione. Simmons non ci chiede, come ad colloquio di lavoro, come ci immaginiamo fra 30 anni, lo fa lui per noi, ma ci spinge a interrogarci sul presente, perché la fine del mondo è un processo lento che inizia nel presente. La letteratura racconta il mondo perché, immaginandolo, lo crea. Quando Dante scriveva la sua Divina, in italiano, l’Italia non era neppure un sogno.


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