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Le due schee separate.

La prova Montare la scheda all'interno del nostro 4000 è stato un gioco da ragazzi. Basta individuare uno slot Zorro libero, appoggiare il lato destro nella canalina laterale e spingerla nel connettore. Non ci sono problemi di incastro o di scheda troppo larga visto che non è a piena lunghezza e inoltre è impossibile inserirla in maniera errata, infatti il connettore è posto asimmetricamente e non può fisicamente essere introdotto ne negli slot ISA allineati ne in quello video del 4000. Il fatto di non essere ancorata in fondo al case, rende la scheda debole, per cui è necessario agire molto delicatamente durante le operazioni di aggiunta o rimozione di cavi. Abbiamo provato vari lettori di dischetti e l'unico problema riscontrato lo abbiamo avuto con un lettore HP, il quale dopo il primo cambio di disco, considerava i dischi successivamente inseriti come protetti in scrittura. La scheda permette comunque di gestire, sempre con la stessa device (multidisk.device) vari tipi di dischi compresi ad esempio quelli di MSX, Sinclair e persino C64 con un drive da 5,25. L'unica lacuna la si ha per i dischi Mac, infatti, a meno di avere un drive Mac, non siamo inaffti riusciti ad utilizzare dischi Mac HD, nonostante nei documenti è scritto che la multidisk.device sia compatibile con CrossMac, quando comunque tra la lista dei flag per i dischi supportati non compare queto tipo di supporto. Comunque questo non pregiudica la possibilità di usarli con i vari emulatori, anzi con Shapeshifter non hanno dato problemi. Quello che invece è possibile usare sono i famosi dischi Mac 800k senza essere in possesso di un drive Mac, infatti la mulidisk.device li supporta e per formattarli è fornito un apposito comando. Sempre per il discorso emulatori, invece, per quanto riguarda quelli PC, viene fornita una particolare mfm.device la quale ridirige le informazioni alla multidisk in modo che

HARDWARE

Ecco tutto il materiale del pacchetto.

stata introdotta nel mondo PC per indicare quei controller in grado di supportare partizioni 0,5Gb, ovvero controller a 16bit. Il controller IDE dell'Amiga, già dal 1992 era a 16bit, quindi in grado di supportare HD e partizioni ben oltre il mezzo giga e quindi di conseguenza E-IDE. Questo implica che è possibilissimo utilizzare un masterizzatore ATAPI. L'unico altro requisito è quello di avere un processore veloce, infatti a differenza di un controller SCSI è la CPU a gestire direttamente i dischi sulla porta IDE. Purtroppo non abbiamo potuto sperimentare, comunque vedremo di tenervi informati. Per quanto riguarda il software, l'ottimo MakeCD supporta questo tipo di masterizzatori.

PCTask o PCX usino il drive PC anziché quello Amiga. Per quanto riguarda la velocità abbiamo dovuto eseguire alcuni test con il cronometro alla mano. Infatti SysInfo si rifiutava di considerare il nostro drive aggiuntivo come una valida periferica. Comunque in effetti, con i dischi HD, i tempi sono dimezzati sia per quanto riguarda la formattazione che lettura e scrittura, come era lecito aspettarsi considerando il fatto che il drive interno del 4000 gira a 150rpm contro i 300 dei drive HD per PC. Abbiamo poi verificato l'ottimo funzionamento del sistema avanzato di correzione degli errori. Infatti alcuni dischi che facevano i capricci senza abilitare l'opzione sono poi stati letti senza problemi tramite appunto questo particolare algoritmo. Per quanto riguarda le prestazioni delle porte IDE, essendo una scheda ZorroII, purtroppo non permette tranfer rate elevati. Infatti, lo stesso disco, collegato alla Buddha ha addirittura un leggero calo di velocità rispetto alla porta interna del 4000. Comunque nel provare le linee IDE, ci siamo accorti che, se si collegano periferiche alla Buddha, senza averne messe 2 sulla porta interna del 4000, la macchina va in guru ancora prima di avviarsi; purtroppo, molto probabilmente il problema va ricercato nelle ROM della scheda, le quali sono

normalissime EPROM aggiornabili solo mediante un programmatore (la Buddha semplice invece, monta delle FLASHEPROM aggiornabili via software). Al momento abbiamo l'ultima versione delle ROM ma non un programmatore di EPROM. Vi terremo aggiornati tramite le news.

Conclusioni Si tratta senza dubbio di una buona scheda la quale, a parte il bug appena citato (non gravissimo, basata infatti riempire prima la linea IDE interna), non ha dato alcun problema di incompatibiltà o conflitto. Tutto sommato è stato un buon acquisto anche se il prezzo, soprattutto per quanto riguarda la Catweasel in se, può sembrare leggermente alto. In effetti la scheda possiede anche un bus locale per futuri moduli tra cui uno seriale ad alta velocità e uno AHI ed è a nostro parere la manna dal cielo per chi possiede un 2000, il quale non ha né porta IDE ne floppy HD. Tra l'altro la Catweasel normale, la quale inizialmente era stata pensata per il 1200, va comunque montata su di una porta IDE. R

Enigma Amiga Run n. 100 - Nov./Dic. 1998

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