
7 minute read
IL MANEGGIO DEL FUTURO
Sin dal 2023 cercavamo una sede sperimentale per provare e testare, come si suol dire “sulla propria pelle”, alcuni aspetti che difficilmente potevamo vedere in un maneggio.
La visione era proprio quella di costruire da zero l’intera impalcatura, nel più breve tempo possibile e con altissimi standard di erogazione del servizio.
L’opportunità arrivò proprio da una delle sedi di ENGEA e ci troviamo esattamente a Bielmonte, in Oasi Zegna, dove territori incontaminati e paesaggi mozzafiato lasciano il visitatore a bocca aperta. La progettazione partì nel novembre 2024 e l’impegno profuso per questo progetto è stato importante. Abbiamo ricreato da zero, ed in ogni singolo aspetto, un maneggio che erogasse passeggiate, lezioni, battesimi della sella e tutti i dipartimenti che promuoviamo.
IL RISULTATO?
Ve lo racconto in questo articolo!
Sapevamo di trovarci a 1500 metri di altitudine e la principale domanda era quale razza di cavalli scegliere. Tra le varie razze, la più predisposta è proprio la razza più disegnata dai bambini nei libri di disegno, e cioè l’Haflinger o, se preferite, l’Avelignese. Questa razza è proprio predisposta per terreni rocciosi e altitudini tra i 1000 e i 1500 metri. Contattammo le due federazioni che si occupano di questa splendida razza e, con grande orgoglio, ottenemmo la collaborazione dell’allevatore che nel 2024, con i suoi Haflinger, aveva vinto le competizioni di morfologia. Grazie alla collaborazione del dirigente Enrico Giavarini, partimmo per Bolzano a visitare l’allevamento e rimanemmo colpiti dalla struttura e dagli esemplari di cui disponeva. Presi gli accordi, sapevamo che quella razza era sicuramente idonea per il lavoro che dovevamo fare.
La seconda domanda che ci siamo posti è stata la ricerca dello staff che si adeguasse alle sollecitazioni e richieste che il progetto sperimentale imponesse. Consci del fatto di spostare personale e di adeguarlo alla situazione, abbiamo imbastito nel novembre 2024 la più grande campagna pubblicitaria di ricerca del personale. Con oltre 275 mila visualizzazioni social e ben 60 curriculum pervenuti, sono state fatte scelte sulla base di ciò che volevamo sperimentare e non su quello che ci serviva. Non cercavamo professionisti, cercavamo persone che volessero mettersi in gioco. Non cercavamo personale da assumere, ma persone che sapevano che il progetto avesse una fine. Gli ininterrotti colloqui, oggi possiamo affermare, ci hanno portato ad approvare tre figure iniziali ed altre tre figure in lista d’attesa qualora ci fossero stati problemi di qualsiasi genere.


Il dato che ci lascia tutt’oggi pensare è proprio lo staff. Abbiamo utilizzato tutte le risorse previste e, nel periodo di agosto, continuato a cercare nuove risorse. Direste: come mai? Oggi possiamo confermare che è stata anch’essa una sperimentazione, poiché l’intero staff non è mai stato al corrente di cosa dovevamo valutare, ma soltanto che aprivamo un maneggio. Infatti, nella fase iniziale di ricerca, non dichiarammo mai la sede effettiva del maneggio: volevamo personale pronto a fare la valigia ed a partire. I benefit offerti erano: compenso mensile, appartamento privato, rimborso della spesa settimanale, ristorante nei fine settimana, servizio lavanderia, macchine e trailer di servizio per gli spostamenti. La terza domanda fu tutta la parte degli sponsor che sostenessero il progetto, poiché sapevamo sin dall’inizio che avviare un’attività richiede tre anni di avviamento per poi ricavarne i frutti, ma i tempi non ce lo consentivano e quindi dovevamo strutturare un maneggio in poco tempo. Gli sponsor che ci hanno sostenuto sono:
Holor Health, casa farmaceutica che ci ha aiutato a testare molti prodotti per i cavalli, ovviamente già in commercio, ma paragonandoli a tante altre offerte sul mercato. Guidolin Horse, mangimi con la linea light che abbiamo utilizzato per tutti i quattro mesi di progetto e che, con molta soddisfazione, ha rappresentato veramente un validissimo prodotto da somministrare e che ci ha dato la possibilità di implementare l’alimentazione dei cavalli. Selleria, che ci ha dato a prezzi scontati l’intera selleria composta da 2 selle inglesi e 8 selle americane, sia in cuoio che in tessuto, con relativi finimenti e l’occorrente per la cura e il benessere dei cavalli, che sono stati “vestiti” su misura: la proprietà è arrivata personalmente a provare su ogni cavallo ogni singolo finimento e bardatura. Il fornitore del fieno, la ditta Favario, che ci ha garantito l’intera fornitura di fieno e paglia di alta qualità, con una reperibilità di 24h per la consegna. Equiairbag, la società di Colombo che ci ha fornito i dispositivi di sicurezza con le versioni oggi prodotte dalla casa.
La quarta domanda fu la qualità dei servizi ed i relativi costi da proporre e sicuramente puntavamo al massimo. Tutta l’attrezzatura totalmente nuova e, aggiunto ai dispositivi, le cuffiette igienizzanti che sono state apprezzate soprattutto dai genitori che portavano i propri figli a fare il giro pony. Sia ai proprietari di equidi sia ai tesserati è stato spiegato il sistema e tutte le procedure di sicurezza, con un’offerta di passeggiate che andavano dalla semplice ora e 20 minuti alla tre giorni con l’ippovia. La quinta domanda era la gestione della segreteria: avevamo già in mente di velocizzare le pratiche di gestione e qui è stato collaudato il sistema di tesseramento di comunicazione rapida. Il tesserato compila la domanda di ammissione direttamente in segreteria e i dati vengono trasmessi alla segreteria generale tramite un WhatsApp.
La procedura dura 50 secondi e questo ha agevolato molto le pratiche di tesseramento, che nel 2026 sarà reso accessibile a tutti i maneggi affiliati.
La sesta domanda era quella di coinvolgere tutto il territorio, in modo da avere un passaparola con tutte le strutture che ospitassero persone non solo amanti dell’ambiente, ma anche dei cavalli. Questa collaborazione con tutte le strutture è stata vincente, poiché chi ha fatto la nostra esperienza è rientrato a casa con cenni di equitazione, emozioni e sicuramente un sorriso, tanto da stuzzicare la volontà di ritornare il prima possibile.
Qui entra in gioco la bellissima collaborazione con Oasi Zegna, l’associazione Alpi Biellesi e tutte le strutture del territorio tra hotel, bar e ristoranti.
Cosa volevamo valutare?
● I tempi di addestramento dei cavalli e come rispondessero alle nostre esigenze.
● L’utenza media di frequentazione del maneggio.
● La richiesta e l’età media e il ceto sociale che sceglie l’equitazione.
● Lo staff e le loro esigenze.
● I tempi di gestione del maneggio.
● I costi dell’intera gestione.
● La gestione dei proprietari di equidi stazionati nella struttura.
● Valutare tutte le attrezzature ed il loro consumo.
● I rischi sull’attività equestre.
● Le procedure di sicurezza.
● I dispositivi di sicurezza.
Da questa sperimentazione sul campo sono nate nuove idee e nuovi servizi da mettere al servizio dei maneggi, in modo da agevolare sempre più il lavoro: il tesseramento rapido, la certificazione del cavallo per la sua idoneità nelle attività e l’implementazione delle procedure di sicurezza.
Quest’ultima ci ha portato a constatare che, seguendo le procedure e utilizzando i dispositivi, si rassicurano i cavalieri, alzando il loro livello di attenzione e così evitando spiacevoli incidenti.
Ci siamo chiesti sin dall’inizio: come sarà il maneggio del futuro? Cioè, come si svilupperà una tradizione storica e uno sport che ha percorso insieme all’uomo parte della sua esistenza? Da una parte possiamo affermare che sia le tecniche che le metodologie usate oggi per l’addestramento del cavallo vanno sicuramente a vantaggio del benessere dell’animale e della sua convivenza con l’uomo; dall’altra parte, i costi di gestione sono talmente alti che non si possono paragonare a nessun altro sport e che rendono il futuro incerto, trasformando i costi in un sacrificio
importante per i proprietari dei maneggi. Alla fine di questa esperienza sarà redatto un documento di valutazione finale, dove tutti i test effettuati aiuteranno i proprietari dei maneggi, gli istruttori e i tesserati a prendere maggiore coscienza del settore. Il maneggio del futuro sarà probabilmente caratterizzato da una gestione familiare e, con la nuova riforma dello sport, nasceranno le prime case di cura dei cavalli: quindi non solo sport, ma anche ricovero e resilienza. Questo richiederà però maggiori sforzi da parte dei proprietari, che prima di entrare in questo mondo dovranno essere consapevoli di non acquistare un animale da compagnia o da sport, ma un amico, un compagno, un essere vivente che farà parte del proprio cuore e della propria vita.




