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Introduzione
PREFAZIONE
Il linguaggio è uno “strumento” che ognuno di noi ha sempre a propria disposizione e che utilizziamo fondamentalmente in due modi:
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• lo utilizziamo costantemente all’interno della nostra stessa mente quando pensiamo, ragioniamo, parliamo con noi stessi, e in questo caso l’uso che ne facciamo condiziona i nostri stati interni, i nostri atteggiamenti e i nostri comportamenti;
• lo utilizziamo per comunicare agli altri i nostri sentimenti, idee, progetti, punti di vista, e per svolgere moltissime attività, come negoziare, vendere, acquistare, educare, delegare, etc. In questo caso, l’uso che facciamo del linguaggio condiziona l’esito delle nostre relazioni e dei risultati che, di volta in volta, desideriamo ottenere attraverso l’interazione con gli altri.
L’impatto che il linguaggio ha sulla nostra vita non è solo pervasivo e costante, ma anche estremamente potente, tanto è vero che già Freud diceva che il linguaggio ha un potere magico: non solo ci consente di esprimere le nostre percezioni, ma le può addirittura cambiare o creare dal nulla. Insomma, il linguaggio è un elemento chiave della nostra esperienza
mentale e potremmo considerarlo un vero e proprio strumento di programmazione e di auto-programmazione. Alla luce di queste considerazioni, possiamo affermare che saper utilizzare il linguaggio in modo da produrre l’effetto desiderato e non, come troppo spesso accade, l’effetto opposto a quello che si sarebbe voluto produrre, è davvero un’abilità “critica”. A questo proposito, la “difficoltà” potrebbe risiedere nel fatto che per poter utilizzare il linguaggio in modo consapevole e mirato a produrre l’effetto desiderato, bisogna acquisire delle competenze che richiedono tempo e lavoro. La Programmazione Neuro-Linguistica, ad esempio, è una disciplina che studia proprio “come” il linguaggio (e anche la nostra comunicazione non verbale e paraverbale) interagisca con le regole di funzionamento del nostro sistema nervoso e come, questa costante interazione, generi degli schemi di comportamento: una programmazione, appunto. Il grande pregio di «Intelligenza Linguistica - Sprigiona il grande potere del linguaggio» è quello di semplificare la complessità, cosa che solo i veri “esperti” sanno fare. Il libro sintetizza le innumerevoli complessità del linguaggio e le molteplici conoscenze relative al “come” il linguaggio impatti il nostro sistema nervoso, in modo semplice e pratico, e si traduce così in un “manuale”, di facile e piacevole lettura, capace di fornire soluzioni concrete e immediatamente applicabili alla vita di tutti i giorni.
Paola Velati
Master Trainer in Programmazione Neuro-Linguistica
INTRODUZIONE
Credo assolutamente che la sana curiosità, soddisfatta da formazione e apprendimento continui, sia ciò che permette alle persone di arricchirsi umanamente, crescere e volare sempre più in alto. E credo, altrettanto fermamente, che la comunicazione, con noi stessi e con gli altri, sia uno degli ingredienti più importanti per raggiungere la felicità. Sì, perché se comunichi bene con te stesso, facendo tue convinzioni potenzianti e dando i comandi giusti al tuo cervello, puoi realizzare grandi cose, tagliare importanti traguardi e gestire al meglio le tue emozioni. Se comunichi bene con gli altri, le tue relazioni migliorano, le persone ti stimano e puoi raggiungere grandi obiettivi. Se vai d’accordo con gli altri, semplicemente, sei più felice. Ecco perché da anni dedico il mio tempo, la mia energia e buona parte delle mie risorse a formarmi e a formare. Ho infatti trasformato una grande passione in un lavoro: il docente di comunicazione. Un lavoro che amo, che mi fa star bene e che, soprattutto, sono convinto faccia bene agli altri.
Sono passati alcuni anni da quando è stato pubblicato il mio primo libro. Era novembre del 2015 e “Come e perché odiare amare la gente” usciva in libreria1 . Un’enorme soddisfazione, un grande risultato, un sogno avverato.
In quel libro, raccontavo la mia storia. Raccontavo di come un normalissimo ragazzo poco più che trentenne fosse insoddisfatto della sua vita personale e professionale. Raccontavo di come questo ragazzo fosse poi rinato e avesse trovato la sua strada, grazie all’incontro con la Programmazione Neuro Linguistica e con chi gliela fece conoscere, che divenne poi il suo maestro e un suo grande amico. Raccontavo di come questo ragazzo fosse diventato a sua volta Trainer in PNL e formatore a tutti gli effetti, della sua grande soddisfazione nel cambiare posto di lavoro e della sua felicità nell’incontrare finalmente la ragazza giusta con cui condividere il cammino della vita. Sono passati sei anni da allora. Solo sei anni. Ed è cambiato tutto. Il ragazzo di allora è adesso un uomo. È sposato, è papà di un bimbo straordinario e in attesa del secondo. Ha lasciato il lavoro da dipendente e si è messo in proprio per continuare a fare ciò che ama, ossia il docente di comunicazione, per se stesso.
Una decisione, quest’ultima, che ha richiesto una buona dose di coraggio e che oggi mi regala ampie soddisfazioni, mi permette di confrontarmi con tante persone diverse e mi dona ciò a cui ambisco da sempre: libertà.
1 EIFIS Editore, prima ristampa maggio 2019. Disponibile anche in formato e-book.
Sì, perché già riflettendo linguisticamente sulle due tipologie di lavoro più diffuse, è facile intuire cosa davvero ci renderebbe più felici. Da un lato, c’è il lavoro da dipendente. Una parola che mi piace davvero poco. Pensaci: ti piace l’idea di dipendere da qualcun altro? Ti piace l’idea di essere dipendente da qualche sostanza? Ti piace l’idea di avere una dipendenza verso qualcosa in generale? Oppure, ti piace di più l’idea di essere libero? Di goderti la tua libertà? Di vivere la vita che desideri liberamente? Ecco perché, a mio avviso, già a livello linguistico, le parole libero professionista e dipendente dicono molto di chi sei, di come vuoi vivere, di quali sono i tuoi veri obiettivi.
Negli ultimi anni ho approfondito un argomento complementare alla PNL, chiamato Intelligenza Linguistica: una materia utile, potente e assai affascinante. E ho deciso di scriverne un libro per un motivo molto semplice: nel corso delle lezioni che tengo in tutta Italia, rivolte a ogni tipo di azienda e di persona, spesso mi viene chiesto di consigliare dei testi di approfondimento sulle materie che insegno. Dunque, ho pensato che fosse importante scrivere un mio manuale, che racchiudesse molte delle informazioni che trasferisco in aula, sia perché si tratta di un ottimo ripasso per chi ha già seguito i miei corsi, sia perché rappresenta un buon punto di partenza per chi si avvicina per la prima volta a questi argomenti. Un volume che raccogliesse buona parte di ciò che ho imparato, unita a mie riflessioni personali sulla comunicazione e sulle relazioni in generale. Poiché il linguaggio è il principale strumento che usiamo per