Shelton assistenza igienica ai bambini

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m “Conoscere la verit`a e` un diritto di tutti” . . . Enjoy

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INTRODUZIONE Tutti amano i bambini; siamo tutti cos`ı gentili verso i pi`u piccoli e cos`ı male informati su ci`o di cui hanno veramente bisogno, che “con tutto il cuore”, spesso favoriamo lo spegnersi delle loro vite in maniera perfettamente legittima e “regolare”. Non c’`e niente di pi`u bello al mondo che un bambino in piena salute, ben sviluppato, felice e contento. Niente ci muove pi`u a compassione di un bambino che soffre. La freschezza e la gioia dei bambini sani, la purezza e la bont`a delle loro menti e dei loro cuori, la purezza ed il candore delle loro anime sono motivi di gioia per tutti. Non a caso Ges`u predicava che si sarebbe potuti accedere al Regno dei Cieli solo se puri come i bambini. Si potrebbe avere una nazione di bambini sani e ben sviluppati se si ponessero i loro interessi al primo posto e si relegassero all’ultimo le motivazioni commerciali. Gli uomini in genere sono forti, e di bell’aspetto; le donne belle e delicate. Il fatto che la nostra sia una nazione di cartoni animati e di personaggi da fumetto, dimostra che sicuramente c’`e qualcosa di sbagliato nelle condizioni che determinano o influenzano il nostro sviluppo. Si potr`a costruire una nazione di Veneri ed Apolli, di persone con corpo e mente ben sviluppati, con caratteri positivi e di alta moralit`a, solo quando noi, in qualit`a di nazione e di genitori, riusciremo a sviluppare un interesse verso il benessere dei nostri bambini, sufficiente a farci imparare la maniera esatta per rispondere alle loro esigenze. Alcune tra le influenze pi`u nocive durante il periodo dell’infanzia vengono provocate dai genitori, dagli insegnanti e dai medici. L’ignoranza e la testardaggine di questi precludono al bambino ogni opportunit`a di compiere un normale sviluppo fisico, morale e sociale. Queste persone costituiscono un cattivo esempio nei confronti del bambino, impongono su di lui la loro volont`a, e lo abituano e lo educano secondo abitudini errate. Un genitore medio pretende che il suo bambino sia alimentato, vestito ed abituato nella stessa maniera di tutti gli altri bambini. Allo stesso modo l’in–1–


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segnante medio e` legato, mani e piedi, alle tradizioni del passato, alle convenzioni del presente ed alle proprie abitudini sbagliate. Queste ultime, presto si trasformano in un cappio che sempre di pi`u si stringe intorno al collo dei bambini. In queste condizioni lo sviluppo naturale della vita del bambino risulta impossibile. Aggiunto a tutto questo, troviamo anche l’ignoranza e le pratiche nocive messe in atto dal medico. La sua ignoranza riguardo alle questioni alimen` Detari e` notevole; quella relativa alle nozioni sul corpo lo e` ancora di piu. plorevole e` la sua insistenza a voler a tutti i costi rimuovere le tonsille e le adenoidi del bambino, a volergli inoculare vaccini, sieri ed antitossine oltre ad avvelenarlo in continuazione con farmaci. Vi sono molti libri che trattano l’alimentazione e le cure da rivolgere ai neonati, ma la maggioranza di questi consiste in una ripetizione degli sbagli del passato. Sono molto pochi i consigli in essi contenuti da ritenersi utili per un genitore che intende occuparsi del proprio bambino nella migliore maniera possibile. Questi libri contengono quelle teorie che con il passare degli anni si sono dimostrate errate o nocive. Costantemente mi accorgo, che i bambini educati seguendo i consigli di questi libri, non posseggono mai le caratteristiche di un bambino veramente sano. Infatti, di solito, sono proprio i bambini sottoposti alle cure degli specialisti quelli che soffrono di pi`u. La scusa e` che ci si rivolge allo specialista perch`e il bambino soffre; ma dopo oltre 50 anni di osservazioni accurate, io sono convinto, che le cause della sofferenza sono proprio da attribuirsi alle cure sbagliate dello specialista. In assenza di un esperto di Igienistica Naturale, la cosa migliore che una madre pu`o fare, e` di cercare il migliore pediatra, ascoltare i suoi illustri consigli e poi comportarsi esattamente nella maniera opposta. Essendo i suoi consigli complicati, innaturali, nocivi se non addirittura letali, sarebbe una follia il metterli in pratica. Nessun genitore intelligente vorrebbe fare del proprio figlio un handicappato; ma, a causa dell’ignoranza e dei pregiudizi della classe medica, orientata verso i propri interessi, i genitori spesso rovinano i propri figli in vari modi. Ugualmente dannose, per la crescita e lo sviluppo dei bambini, dei rimedi innaturali suggeriti dai medici moderni, sono le abitudini antiche e piene di pregiudizi della gente, che derivano quasi sempre dai consigli dei medici del passato. A questo punto vorrei enfatizzare due punti che, secondo me, bisognerebbe tenere a mente. Il primo e` che gran parte delle delusioni che la gente sperimenta oggi, deriva da quelle che i nostri nonni sperimentarono gi`a al tempo loro, a causa della professione medica. Il secondo e` che la medicina oggi e` pi`u distruttiva che nel passato. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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L’accusa pi`u grande che io rivolgo alla professione medica, accusa che va oltre il problema dell’ignoranza e degli interessi commerciali, e` quella di essere innaturale ed artificiale sotto ogni punto di vista. E` un immenso sistema basato sull’ignoranza e sull’antinaturalismo ed appoggiato dalla legge e dal commercialismo. Riguardo ai bambini, la professione medica e` distaccata completamente dalla natura, ed i bambini soffrono proprio per questo motivo. Il suo cosiddetto programma di “immunizzazione” e` una delle cose pi`u innaturali esistenti al mondo. Questo programma e` stato giustamente definito come “un mondo di finzione biologica”. Ma non sarebbe grave se ci si fermasse l`ı. La biologia comprende due aspetti, la salute e la malattia. I sieri ed i vaccini sono tutti patogeni e la loro devastante influenza sulla vita del bambino non conosce limiti. Nelle gare di bellezza tra i bambini, spesso ne troviamo alcuni giudicati perfetti al 100%, a cui viene negato il primo premio perch`e non sono vaccinati, e quindi rovinati per sempre. Tutto questo e` un crimine. Il programma alimentare suggerito dalla medicina ignora la natura fino ad un livello sorprendente. E` uno schema complesso e completamente innaturale, che troppo spesso trascura le necessit`a fisiologiche del bambino e che quasi costantemente ignora la chimica della digestione. Ci si pu`o solo rammaricare quando si riconosce il grande valore che la medicina conferisce al latte di vacca per l’alimentazione del bambino, e poi ci si accorge che e` la stessa medicina ad affermare che nessun bambino deve mai consumare latte di vacca per quanto in salute e ben nutrito esso possa essere. Il Golden Age del 16 aprile 1930 sostiene: ≪II Dr. Morris Fishbein dell’American Medical Journal, ha sottolineato alla Nebraska Millers Association il valore del pane bianco≫. A quel tempo Fishbein era il portavoce ufficiale dell’American Medical Association e, anche se sembra che alcuni membri di questa associazione disapprovassero il suo comportamento reazionario e bigotto, un fatto reale e` che tutti tacquero e continuarono ad incoraggiarlo mantenendolo nell’associazione. Rimane, quindi, il fatto che la grande massa dei medici, incluso quasi il 100% dei pediatri, nelle diete dei bambini di ogni et`a, inclusi i neonati, usavano allora ed usano oggi i prodotti derivanti dalla farina bianca e dai cereali denaturati. Molti altri sono poi i prodotti denaturati impiegati dai medici nelle diete dei bambini. La loro opposizione ai bagni di sole sta lentamente diminuendo, ma sono stati necessari pi`u di cento anni per arrivare a questo punto. Negli anni in cui e` comparso questo libro, tuttavia, molti erano i medici che consideravano i bagni di sole inutili e nocivi. Vi sono persone della professione medica che li ritengono utili ma ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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non li consigliano mai come cura, ignorandoli, come se questi non esistessero o non possedessero alcun valore. Se prendiamo in considerazione un bambino malato, ci accorgiamo che la medicina e` altrettanto innaturale ed artificiale, ma pi`u dannosa di quando viene applicata su un bambino in discrete condizioni di salute. Medicine velenose, sieri infetti, vaccini settici, operazioni chirurgiche, eccessi alimentari e la suddetta dieta denaturata: ecco l’armamentario del medico. Se consideriamo gli abusi che genitori e medici infliggono ai bambini, c’`e da meravigliarsi non per il fatto che sono tanti quelli che muoiono, ma che anzi, sono troppo pochi. Ci si accorgerebbe che il bambino entra in conflitto contro sinistri nemici dal giorno in cui nasce, sempre dando per scontato che non sia costretto a farlo addirittura prima della nascita. Per compensare, ostacolare, mitigare e sopprimere i risultati di questi crimini contro la vita dei bambini, siamo in possesso di un enorme esercito di poliziotti, di prigioni, sedie elettriche, patiboli, chiese ed ospedali, ricoveri, e tutto il personale e le pretese e le ingiustizie che si accompagnano a queste cose. Tutto ci`o non serve altro che aggiungere al danno, la beffa. E` come porre una barriera in un corso di acqua, agitare le acque e distruggere i raccolti su entrambe le sue sponde. Il trattamento e le attenzioni rivolte a questi bambini indifesi sono cos`ı nocivi, cos`ı universali sono le loro lacrime ed i loro lamenti, e cos`ı comune la loro morte, che in genere i genitori si preoccupano molto poco del problema della mortalit`a infantile, al punto che le sofferenze ed i pericoli a cui vanno incontro queste piccole creature diventano motivo di battute scherzose e di ilarit`a. Genitori, insegnanti, infermiere, medici e tutti quelli che si occupano di bambini dovrebbero imparare a trattare con questi in maniera da renderli felici e sani. Il fatto che i nostri bambini siano preda oltre che dell’ignoranza anche del commercialismo senza scrupoli e` una delle rovine della nostra gloriosa civilt`a. Case farmaceutiche, medici pseudocriminali, industrie alimentari, sfruttatori di minori che si avvalgono del lavoro di poveri bambini, vivono sul corpo e sulla vita di questi piccoli esseri. Alla maniera dei vampiri essi succhiano l’essenza vitale dei bambini, rendendoli sofferenti ed infelici ed uccidendone a migliaia. Il nostro sistema scolastico rappresenta la vergogna della societ`a civile e la rovina dei bambini. Non solo risulta carente in se stesso, ma e` la preda di demoni commerciali privi di scrupoli: medici, politici, teologi, produttori, militari, ecc. Anche la Chiesa e` la rovina del bambino. Il crimine pi`u grosso della religione organizzata e` il suo metodo di inculcare nelle menti dei bambini la paura verso Dio, il diavolo, il purgatorio e l’inferno e di sopravvalutare l’importanza del so¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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prannaturale. Con la sua dottrina basata sull’oscenit`a della vita terrena, la religione ha rappresentato e rappresenta uno dei mali piu` grandi che abbia mai colpito una razza. Ha nascosto la verit`a. Ha diffuso ed insegnato una bugia. Ha rovinato molte pi`u vite umane di quante ne ha salvato. Riassumendo il tutto in poche parole, il mio concetto e` il seguente: la rovina dei bambini al giorno d’oggi e` rappresentata dalla sinistra unione dell’ignoranza e degli interessi commerciali, politici, medici e religiosi e dallo sfruttamento privo di scrupoli che tutti questi compiono sui bambini. Contro queste forze del male e queste abitudini distruttive io istituir`o un sistema di Igienistica Naturale e di educazione naturale (non di pratica) che non potr`a essere sfruttato o commercializzato. Lascer`o alle mie spalle gli sbagli del passato e del presente, e mi baser`o sulle leggi naturali e le necessit`a fisiologiche del neonato e del bambino. Riguardo le attenzioni da rivolgere al bambino malato, abbandoner`o completamente i metodi professati dalle scuole e vi offrir`o un sistema di igienistica riparatrice che rispetta gli istinti della vita e riconosce il carattere ortopatico della “malattia”. I principi e le pratiche igienistiche riportati in questo libro si sono formati durante gli ultimi centocinquanta anni e durante questo tempo sono sempre stati accuratamente verificati nella pratica. I nomi Jennings, Trall, Graham, Taylor, Shew, Page, Dewey, Walter, Oswald, Densamore, e Tilden in America, di Combe in Inghilterra, di Rikili e Lahmann in Germania, di Berg in Svezia e di Bircher-Benner in Svizzera meritano un particolare riconoscimento in relazione allo sviluppo di questi principi e pratiche. Il manuale igienistico per la neo-mamma di Trall, 1874; Come alimentare il bambino, Page, 1882; Igienistica Naturale, Lahmann, 1898; L’educazione fisica, Oswald, 1901; La cura dei bambini, Tilden, 1916; e, I bambini, la loro salute e la loro felicit`a, Tilden, 1928; sono i libri migliori per ci`o che riguarda la cura dei bambini. Tutti questi libri sono oggi esauriti. Ho attinto liberamente da queste splendide opere delle altre, altrettanto splendide, che non riguardano direttamente l’argomento delle cure ai bambini, oltre ad aver fatto uso anche della mia esperienza e degli studi compiuti. Vorrei manifestare la mia gratitudine agli autori dei suddetti libri, a tutte le persone che ho precedentemente menzionato che hanno allargato il nostro campo di conoscenza dell’Igienistica Naturale, e a tutti quelli che non ho menzionato. Dopo questa breve introduzione, prima di procedere allo sviluppo vero e proprio del libro, vorrei fornire al lettore alcune definizioni. L’igienistica e` quel ramo della biologia che si riferisce alla conservazione ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ed al ristabilimento della salute. Esistono due tipi di Igienistica: l’Igienistica naturale e l’Igienistica artificiale o falsa. L’igienistica Naturale rappresenta l’utilizzazione istintiva ed intelligente delle forze e degli elementi della natura allo scopo di conservare e ristabilire buone condizioni di salute. Comprende quelle eterne e sempre presenti necessit`a della vita, della salute, della crescita, dello sviluppo e dell’attivit`a: la luce, l’aria, l’acqua, il cibo, il riposo, il sonno, l’esercizio fisico, la pulizia, la letizia, la speranza, il coraggio, la tranquillit`a e la liberazione dalle abitudini nocive. Per convenienza si e` divisa l’Igienistica Naturale in: Igienistica conservatrice, o igienistica della conservazione di una condizione salutare, con cui si intende l’utilizzazione istintiva ed intelligente dei principi, delle forze e degli agenti igienistici allo scopo di conservare l’integrit`a funzionale e strutturale e di facilitare la crescita e lo sviluppo; Igienistica riparatrice, o Igienistica del ristabilimento della salute con cui si intende l’utilizzazione istintiva ed intelligente dei principi, delle forze e degli agenti igienistici allo scopo di ristabilire buone condizioni di salute. Essa studia la vita e la salute. Tutto questo viene compreso nel termine “Ortobionomia”. La bionomia e` la scienza delle leggi delle funzioni viventi, o quel ramo della biologia che tratta le abitudini e l’adattamento. “Ortobionomia” e` un termine creato da me per definire il corretto adattamento dell’ambiente alla vita. L’ortobionomia e` l’igienistica naturale. “Ortotrofia” e` una parola da me creata per descrivere quella branca dell’ortobionomia che si riferisce al cibo e all’alimentazione in salute e in malattia. La parola, comunque, ha pi`u specificamente il significato di alimentazione corretta. Per Igienistica Artificiale o falsa s’intende l’uso artificiale e innaturale dei principi, delle forze e degli agenti, nel tentativo di prevenire e “curare” la malattia. Studia le malattie e la morte. Utilizza, come mezzi per prevenire e curare le malattie, prodotti chimici tossici di origine minerale, animale e vegetale, vaccini settici, sieri infetti, procedimenti di sterilizzazione, antisettici, procedure chirurgiche, e poi paura, apprensione, panico, ecc. E` divisa in: Profilassi, la prevenzione della malattia. Terapeutica, che e` l’applicazione dei rimedi nel trattamento della malattia. Profilassi e Terapia costituiscono la scienza medica moderna. Una medicina rappresenta un agente riparatore. Da queste definizioni il lettore si accorger`a che il nostro interesse verso gli argomenti che impegneranno le pagine seguenti, e` diametralmente opposto a quello tradizionale. Questo diventer`a ancora pi`u palese durante la lettura dei vari capitoli. La mia unica richiesta, caro lettore, e` quella che tu non condanni quelle parti ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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del libro che potrebbero essere nuove per te e che potrebbero apparirti rivoluzionarie o radicali, fino a che non le avrai studiate approfonditamente, sezionate e viste sotto ogni aspetto. Evita un giudizio affrettato. I preconcetti ed i pregiudizi non dovrebbero impedirti di vedere nuove verit`a. Verifica ogni cosa e poi ricorda solo quelle che corrispondono alla tua verit`a.

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Capitolo 1 LA STRAGE DEGLI INNOCENTI Questa terra e` travolta da un uragano di lamenti, le gemme sono battute da temporali di lacrime; dolore si attarda su bambini, morenti, su culle vuote, su anni senza figli! Silenzio! O padri, siate mute o madri! A poco serviranno i vostri lamenti. . . Sono le vostre mani incuranti a soffocare le giovani vite, il vostro egoismo ad aprire la strada verso la tomba.≫

H. Mitchell Watchet Si sa molto poco sul tasso di mortalit`a infantile delle civilt`a del passato, ma sembra altamente improbabile che possa essere avvicinato anche lontanamente a quello dell’Europa durante il Medio Evo e dopo, o che fosse allo stesso livello di quello dell’India, della Cina e di altri paesi moderni. I bambini che nascono in India hanno poco pi`u di una possibilit`a su quattro di sopravvivere al loro primo anno di vita. Se sopravvivono a questo periodo la possibilit`a di raggiungere la maturit`a e` del cinquanta percento. Questo spaventoso tasso di mortalit`a tra i giovani riduce a cifre molto basse, circa 26 anni di et`a, la durata media della vita in quel paese. In Cina ed in altri paesi del mondo le condizioni sono ancora peggiori di quelle dell’India. Nel suo Appunti di infermeria, 1860, Florence Nightingale racconta che a quel tempo ≪in questa terra civilizzata d’Inghilterra, un bambino su sette muore prima di aver raggiunto un anno di vita≫; che a Londra ≪due bambini su cinque muoiono prima del quinto anno di et`a≫; e che ≪nelle altre grandi citt`a d’Inghilterra muore –8–


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un bambino su due≫. Ella sostiene: ≪A Londra ogni anno muoiono pi`u di 25.000 bambini sotto i dieci anni di et`a≫. Nel suo Chiudi la bocca, 1870, George Catlin afferma: ≪Dai certificati di morte che vengono prodotti annualmente nel mondo civilizzato, ci accorgiamo che, in media, a Londra ed in altre grandi citt`a del continente, met`a della razza umana muore prima dei cinque anni di et`a, met`a delle rimanenti persone muore prima dei venticinque anni, lasciandoci cos`ı solo una possibilit`a su quattro di vivere dai venticinque anni in poi fino a raggiungere un’et`a avanzata≫. Cifre statistiche di non molti anni or sono, mostrano che a Londra met`a dei bambini muore prima dei tre anni, a Stoccolma met`a dei bambini muore prima dei due anni ed a Manchester, prima dei cinque anni≫. ≪

Una tale mortalit`a, quale quella mostrata da Catlin, e` enorme se paragonata al quasi inesistente tasso di mortalit`a infantile che egli trov`o durante il suo lavoro etnografico tra le 150 trib`u di Indiani Americani del Nord e del Sud. In una nota a pi`e di pagina Catlin sottolinea che a Londra si verificavano 10, 15 ed a volte 20 morti di bambini a settimana perch`e soffocati dai genitori mentre dormivano insieme nello stesso letto. Egli cita un articolo apparso sul Times nel maggio 1860 dove si riportava che ≪un certo Mr. Wakley ha condotto un’indagine sulla morte di pi`u di cento neonati avvenuta l’inverno scorso per la stessa causa: venivano schiacciati dai genitori ed erano impossibilitati a respirare≫. Egli cita, inoltre, un rapporto dell’anagrafe in cui si dichiarava: ≪il soffocamento che avviene a letto, impedendo che giunga aria al bambino, in Inghilterra e` la causa pi`u frequente di morte violenta≫. Molti bambini muoiono soffocati dalle lenzuola appena nati. Circa 100–130 anni fa era abitudine somministrare ai bambini appena nati, melassa ed acqua, olio di ricino, tisane, ed a volte anche farragine o medicine pi`u potenti. Con il trattamento per la difterite in uso durante l’ultimo secolo, il tasso di mortalit`a era molto alto, fino a toccare livelli, in alcune localit`a, del 100 percento dei casi. Il trattamento del morbillo, della scarlattina e di altre cosiddette malattie infantili dava pi`u o meno gli stessi risultati per quello che riguardava il tasso di mortalit`a. I medici erano il pericolo maggiore per la vita: ≪le loro medicine – fu dichiarato da personaggi in vista della professione – uccidevano pi`u di una guerra, di una pestilenza e di una carestia messe insieme≫. Fasciature, soffocamento, alimentazione smisurata, somministrazione indiscriminata di farmaci e condizioni poco igieniche erano tra le cause principali dell’alto tasso di mortalit`a infantile degli ultimi due secoli. Anche se alcuni bambini sono cos`ı attaccati alla vita da sopravvivere, nonostante tutti gli abusi alimentari a cui vengono sottoposti, molti altri vengono uccisi da tali abusi. Fortunatamente morti di questo genere appartengono al passato. I genitori non soffocano pi`u i loro bambini con un eccesso di lenzuola e coperte, non li ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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schiacciano durante il sonno e non li fasciano. Oggi i bambini ricevono pi`u aria e sole e vengono alimentati in maniera migliore. La professione medica e` stata costretta ad abbandonare l’abitudine di abusare di medicinali, cosicch`e, anche se sempre micidiale, non fa pi`u stragi come prima. Il tasso di mortalit`a infantile si e` notevolmente ridotto. Anche se molti milioni di genitori americani hanno abbandonato i metodi tossici suggeriti dalla classe medica, la maggioranza di essi somministra ancora veleni ai bambini malati e rovina quelli sani con vaccinazioni e inoculazioni varie. E` dovuto passare molto tempo prima che i genitori affettuosi imparassero a non soffocare i propri bambini nel letto e cos`ı dovr`a ancora passare molto tempo prima che i genitori “affettuosi” dei nostri bambini cessino di uccidere i loro, in altri modi. Abbiamo una nazione di semi-invalidi dove il tasso di mortalit`a infantile e` enorme, ma osserviamo costantemente i genitori alimentare, somministrare farmaci e preoccuparsi (in eccesso) dei figli in una maniera tale da provocare in essi sofferenze e persino la morte, e poi vediamo gli stessi genitori chiudere gli occhi e le orecchie rifiutandosi di affrontare la verit`a, che i loro bambini, gli stessi che loro dichiarano di amare, sono stati uccisi. Il valore della vita infantile non ha mostrato alcuna crescita durante l’ultima met`a del diciannovesimo secolo. A Philadelphia, durante un periodo di cinque anni fino al 31 dicembre 1870, si registr`o la nascita di 85.957 bambini in buona salute. Di questi, 25.636 morirono prima di raggiungere i due anni, ed un totale di 31.662 prima di cinque anni, per una cifra di circa il 37%. Nel 1904 si stim`o che in questo paese nascevano circa 1.500.000 bambini. Tra questi, pi`u di 50.000 venivano uccisi prima dei cinque anni di et`a. Il Dr. W.R.C. Latson racconta che in una citt`a, secondo il bollettino dell’Ufficio dell’Igiene emesso il 7 settembre, 1910, si registrarono 1.418 morti di ogni et`a, di queste 775 erano uomini e 643 donne. Durante questo stesso periodo vi furono 1.475 nascite, tra queste 122 bambini nacquero morti e 143 morirono per deformazione congenita. Sempre nel nostro paese, nella terza decade di questo secolo, ogni 1.000 bambini che nascevano si registravano 77 morti durante il primo anno di vita: un tasso di mortalit`a infantile pi`u alto di quello che era presente in Belgio e in Francia subito dopo la prima guerra mondiale. Confrontate queste cifre col tasso di mortalit`a registrato durante la prima guerra mondiale, quando, nell’esercito americano, in media solo dieci uomini su mille venivano uccisi in battaglia o in seguito a ferite riportate. Il nostro modo di occuparci dei bambini e` pi`u nocivo di una guerra. In questo paese di prosperit`a e civilt`a, ogni anno muoiono duecento bambini, e le vite di quei quattrocento che riescono a superare il primo anno di et`a, vengo¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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no poi cancellate prima dei dieci anni. Le molte migliaia che raggiungono la maturit`a, portano i segni (malattie, debolezza, deformazione, arresto nella crescita, ecc.) di cure sbagliate durante i primi anni di vita. E` un’autentica strage degli innocenti. Dei 9.973 bambini che nel 1870 morirono nel Massachussets prima di aver compiuto cinque anni, pi`u della met`a mor`ı a causa di disordini digestivi. Degli 11.382 bambini sotto i dodici anni di et`a, curati nel dispensario per bambini malati della citt`a di New York tra il 1867 e 1869 compreso, 3.243 soffrivano di malattie all’intestino. Nel 1870 il Dott. E. Ballard, inglese, pubblic`o un articolo molto dettagliato sulla “mortalit`a infantile” in cui illustrava come in Inghilterra, in cinque anni (dal 1863 al 1868) si fossero verificati 314.242 decessi di bambini al di sotto di un anno di et`a, di cui 27.852 dovuti a malattie del tratto digestivo. La seguente tavola sulla mortalit`a infantile indica il tasso di mortalit`a in bambini al di sotto di due anni registrata a New York dal 2 luglio al 3 settembre dei 1910, diviso in settimane. Le cause sono divise in diarroiche o altre.

Settimana terminante il. . . 2 luglio 9 luglio 16 luglio 23 luglio 30 luglio 6 agosto 13 agosto 27 agosto 3 settembre TOTALE

Cause diarroiche Altre cause 172 43 265 559 424 709 373 622 384 656 288 559 270 520 246 494 220 447 2886

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Nel 1909 il tasso di mortalit`a per bambini al di sotto di due anni fu: cause diarroiche 5.126, altre cause 20.716. Presumendo che il tasso di mortalit`a sia stato approssimativamente lo stesso nelle grandi citt`a, otteniamo che, per i mesi di luglio e di agosto nelle dieci citt`a pi`u grandi di America, il tasso di mortalit`a era di diecimila bambini. Basando le sue stime su queste cifre e riportandole al paese intero, Eugene Christian afferma: ≪Ogni anno nei mesi di luglio e agosto abbiamo un funerale per 90.000 bambini a causa di disturbi gastrici e intestinali i quali costituiscono, tra tutte le cosiddette malattie dei bambini, il genere di affezione pi`u facilmente controllabile e prevenibile. Questo esercito di piccoli e` vittima di una ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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imperdonabile ignoranza≫. E prosegue: ≪Se a New York scoppiasse un’epidemia di colera, vaiolo o febbre gialla, e se pi`u di cinquemila persone adulte morissero a causa di una di queste malattie, l’intera citt`a e lo Stato si farebbero prendere dal panico. Dottori, Ministri, Chiese, Istituti di Igiene, gente famosa e giornalisti curiosi combatterebbero corpo a corpo≫. Aveva ragione, ma perch`e la gente non si preoccupa allo stesso modo di salvare i propri bambini? Credo che la verit`a in tutta questa questione risieda nel fatto che noi siamo interessati pi`u a sostenere qualche ridicolo dogma medico o religioso che a preoccuparci del benessere dei nostri bambini. Li uccidiamo con l’aiuto dei medici. Durante il periodo di tempo trascorso dallo scritto di Christian ad oggi, il tasso di mortalit`a infantile nel nostro paese si e` in qualche modo ridotto, pur rimanendo sempre molto elevato. Paragonandoci agli altri paesi, per quello che riguarda il tasso di mortalit`a siamo al 17◦ posto. Ed ancora le malattie diarroiche causano ogni anno un gran numero di decessi, tra neonati e bambini. Forse, nelle cause della mortalit`a, la leucemia si e` sostituita alla difterite, mentre le malattie cardiache mettono in evidenza i notevoli sforzi a cui viene sottoposto il giovane organismo e che sono il risultato del diverso tipo di crescita. Nell’antica Sparta, sotto le leggi di Licurgo, i bambini malati o deboli venivano affogati. Leggendo queste cose noi inorridiamo e consideriamo gli Spartani un popolo crudele e spietato perch`e uccideva i bambini. Ma guardate quello che facciamo noi! Noi prendiamo i nostri piccoli che nascono forti e sani e poi li uccidiamo a migliaia e migliaia! Con lenti e dolorosi processi distruggiamo le loro piccole vite, mentre i bambini condannati dell’Antica Sparta morivano senza soffrire ed in maniera immediata. Qualcuno deve essere responsabile di questo terribile stato di cose. La sofferenza e la morte prematura non sono insite nella natura delle cose. Genitori, insegnanti, politici, teologi, produttori alimentari, istituti di igiene, medici: tutti devono essere accusati di omicidio. Grosse somme di denaro vengono spese dalle amministrazioni di citt`a, stati, nazioni, da genitori per migliorare la qualit`a delle attenzioni da rivolgere ai neonati e ai bambini, ma il risultato lascia ancora molto a desiderare. Troppo spesso, proprio quei bambini che ricevono cure “scientifiche” migliori e piu` nuove sono quelli che stanno peggio. Ed e` questo un fatto cos`ı reale che io continuo a suggerire alle madri ed a quelle che lo diventeranno e che vogliono essere informate su quale sia la maniera migliore per occuparsi del bambino, di interpellare il migliore specialista in pediatria, ascoltare i suoi consigli, e poi comportarsi in maniera opposta ad ogni cosa che lui suggerisce. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Ogni estate il tasso di mortalit`a infantile dovuto a dissenteria, diarrea del lattante, colera (malattie diarroiche) e` enorme, mentre si e` aggiunta la poliomielite (paralisi infantile) alle malattie conosciute dai nostri antenati. Ogni anno si compie una notevole strage di neonati e di bambini. L’infanzia e` pi`u o meno uno stato di disperata dipendenza. Le attenzioni e la protezione dei genitori sono essenziali affinch`e il giovane essere possa superare questo periodo. Nelle forme di vita inferiore, dove i piccoli non appaiono cos`ı dipendenti, le cure parentali sono assenti o comunque ridotte all’essenziale. Il tasso di mortalit`a e` , comunque, enorme. Risalendo la scala della complessit`a delle forme viventi, osserviamo un estendersi del periodo infantile, una crescente dipendenza del giovane essere, un incremento nella necessit`a di cure parentali, fino a che tra le forme superiori, sia il maschio che la femmina collaborano nella cura del neonato. Questa eguale distribuzione delle responsabilit`a viene riscontrata negli uccelli e nei mammiferi, sebbene ci siano delle eccezioni. Ed e` proprio tra questi animali che si osservano unioni durature in relazione all’allungamento del periodo di dipendenza ed alla complessit`a delle attenzioni che la giovane creatura richiede; vale a dire che, se si vuole soddisfare il bisogno di cure parentali poliedriche e perduranti, la famiglia deve trionfare. Con il termine poligamia s’intende la famiglia composta. Perch`e maggiori cure parentali non implicano, negli esseri umani, un maggiore tasso di sopravvivenza come invece si osserva nelle forme di vita inferiori? L’intero mondo animale alleva i propri figli con la certezza che questi arriveranno alla maturit`a senza incorrere in malattie di alcun genere. I neonati ed i bambini non se la cavano cos`ı bene. Sono costretti a sopportare sofferenze crudeli ed inutili, e solo poco pi`u della met`a riesce a raggiungere l’et`a adulta. La principale causa di morte nel mondo animale e` la violenza. I piccoli possono morire di fame a causa dell’uccisione della propria madre. Che i piccoli muoiano e` piuttosto raro. Il dott. Oswald sostiene: ≪L’infanzia dovrebbe essere il periodo della salute assoluta; i giovani degli altri esseri viventi sono pi`u sani, pi`u belli, pi`u puri e pi`u felici degli adulti, mentre l’infanzia dell’animale uomo e` il periodo delle malattie pi`u dolorose; le statistiche indicano che tra le popolazioni caucasiche gli uomini di trent’anni hanno pi`u possibilit`a di raggiungere la vecchiaia, di quelle che un neonato ha di raggiungere il secondo anno di vita≫.

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Capitolo 2 LE CURE PRIMA DELLA NASCITA La vita del nuovo essere non inizia al momento del concepimento, come si crede comunemente, ma molto prima. Infatti, si pu`o correttamente affermare che la vita del bambino non ha inizio. Al momento del concepimento si uniscono due cellule, le quali a loro volta, erano i prodotti di altre cellule viventi nel passato, un passato che non conosce et`a. Queste cellule, infatti, discendono, generazione dopo generazione, dall’inizio della vita umana sulla terra. A scopi pratici, comunque, riferendoci ad un bambino in particolare e non all’oceano di plasma germinale, dobbiamo riconoscere l’inizio della vita del bambino al momento del concepimento, al momento, cio`e, in cui la cellula uovo femminile viene fecondata dallo spermatozoo maschile. E` proprio in quel momento che inizia la formazione di un nuovo essere e dopo poco tempo vengono prodotti il plasma somatico ed i primi organi vitali. L’ereditariet`a del nuovo essere oltrepassa di gran lunga i due genitori e, per questa ragione, l’insieme della famiglia e` molto pi`u importante di quello che siamo disposti a credere. L’ereditariet`a e` il mezzo attraverso il quale i caratteri dei genitori o degli antenati vengono fatti rivivere nel nuovo essere. Le caratteristiche del bambino sono un mosaico di quelle dei suoi antenati, ma sfortunatamente, spesso si verifica una fusione squilibrata e sproporzionata di questi due insiemi di caratteristiche, cosicch`e il nuovo individuo non e` affatto un bambino fin dal momento del concepimento. In questo volume inizieremo ad occuparci del bambino da questo momento in poi. Ci occuperemo anche delle cure prenatali, cio`e antecedenti la nascita. Il bambino che si sta sviluppando nel grembo materno e` quasi totalmente alle – 14 –


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dipendenze della madre. Durante l’intero periodo del suo sviluppo intrauterino, dipende dalla madre, per tutte le materie nutritive, di sviluppo e di crescita e per la protezione dalle influenze esterne. Deve contare sulla madre per la sua necessit`a di alimentazione adeguata, di ossigeno, acqua, calore e raggi solari. La natura ha posto ogni possibile misura di sicurezza intorno all’embrione ed al feto ed in caso di necessit`a non esita a sacrificare la madre per il bene del nuovo essere; ma, nonostante ci`o, e` cos`ı grande la dipendenza del bambino dalla madre che il suo futuro dipende principalmente dalle sue abitudini di vita. In questo paese, migliaia di donne muoiono al momento del parto. Molte di pi`u muoiono a causa di condizioni collegate alla gravidanza. Questi fatti mettono in risalto la presenza di una deplorevole condizione fisica nella nostre donne. Come possono tali donne mettere al mondo bambini sani? L’osservazione del Dott. Oswald che ≪ogni nascita rappresenta una rigenerazione igienica≫ contiene molta verit`a e spesso e` sorprendente constatare la perfetta condizione fisica dei bambini nati da madri malate; rimane comunque il fatto che i migliori esemplari, dal lato fisico, possono essere generati solo da donne dalla salute eccellente. Ogni anno migliaia di bambini muoiono durante il primo mese di vita. Alcuni, al momento della nascita, sono cos`ı deboli da non riuscire a vivere pi`u di poche ore. E` stato calcolato che, in questo paese, ogni anno si verificano circa 100.000 nascite di bambini morti. Queste morti, dovute in gran parte alle deplorevoli condizioni fisiche delle madri e alla mancanza di cure appropriate durante la gravidanza, dipendono anche dall’assistenza ostetrica comprendente anestesie, strumenti e medicinali che contribuiscono ad accelerare le contrazioni e quindi la nascita. Per cultura prenatale si intende l’utilizzazione di metodi che proteggano e mantengano, nella madre, una condizione che sviluppi nel nascituro uno stato di salute migliore. Il suo scopo e` di garantire la nascita di un bambino sano e ben sviluppato agendo sulla madre e, quindi, indirettamente sul bambino. Direttamente, invece, produce un buono stato di salute nella madre. Dovrebbe essere compreso che nulla pu`o far raggiungere questa meta all’infuori di quelle condizioni naturali che permettono di vivere una vita normale e sana. Le medicine, i sieri, i vaccini, ecc., non trovano posto in una razionale cultura prenatale. Nonostante il cibo sia, forse, il fattore principale che influenza lo sviluppo del bambino prima della nascita, non bisogna dimenticare che tutte le componenti della vita, che influenzano la salute della madre, sia positivamente sia negativamente, coinvolgeranno in maniera simile la salute e lo sviluppo del feto. La capacit`a di parlare a lungo e consapevolmente su un argomento di cui non si possiede la bench`e minima conoscenza, e` un’abitudine comune a molte persone, sia in campo medico che non. I giornalisti sono famosi per questo. A tale ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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riguardo, possiamo considerare gli uomini della medicina alla stessa stregua dei giornalisti. Per mascherarsi dietro una facciata di “conoscenza approfondita” queste porsene hanno inventato un gergo molto elaborato che pochi profani riescono a comprendere. Proprio in questi anni i medici stanno coltivando la capacit`a di parlare approfonditamente delle diete, un argomento di cui sono “esperti” tanto quanto potrebbero esserlo discutendo di “macchie solari”. Le donne non possono fare affidamento sui medici se vogliono approfondire l’argomento della dietetica. Le nascite premature e quelle di bambini nati morti sono molto comuni tra le donne che appartengono a razze sottosviluppate. Ed anche quando il feto di una donna sottosviluppata e malnutrita riesce a compiere il suo sviluppo ed a nascere vivo, esso appare in genere debole e sottopeso e di solito muore entro i primi dieci giorni di vita a causa dell’impossibilit`a, da parte delle donne malnutrite di produrre latte per i propri bambini, questi, dopo la nascita, iniziano un tipo di vita gi`a sbagliato. Molti muoiono negli ultimi stadi della prima infanzia. Duecentocinquanta anni fa, uno scrittore inglese scopr`ı che in Inghilterra circa la met`a dei casi di gravidanza si concludeva con aborti spontanei. Egli attribu`ı tale fatto agli “eccessi alimentari, alle carni troppo condite, alle salse ed ai condimenti, ai corsetti troppo stretti” ed agli “approcci irragionevoli, troppo frequenti e calorosi del marito verso la moglie durante il periodo iniziale della gravidanza”. A causa di ci`o, egli afferma, ≪la met`a degli esseri generati viene distrutta nella conchiglia, schiacciata nel nido, uccisa in embrione e non giunge a vedere la luce≫. Della met`a che riesce a nascere egli afferma: ≪la met`a dell’altra met`a viene soffocata ed avvelenata dal cibo sbagliato e muore durante l’allattamento≫. Durante la gravidanza, le madri devono svolgere esercizio fisico, ma una donna super-affaticata metter`a al mondo bambini deboli e malnutriti. Non e` strano che i contadini, i quali non farebbero mai lavorare una cavalla gravida se desiderano la nascita di puledri sani e forti, costringano invece le proprie mogli a lavorare fino all’impossibile causando cos`ı la nascita di bambini deboli e malaticci? La stessa mancanza di considerazione nei riguardi della donna viene osservata anche per quello che concerne il lato sessuale. Il contadino che per nulla al mondo permetterebbe allo stallone di infastidire la cavalla incinta, non esita a rivolgere continue richieste di tipo sessuale alla moglie che aspetta un bambino. La classe medica favorisce questo atteggiamento, anche se in natura e` una regola universale il fatto che la femmina incinta non debba avere rapporti sessuali con il maschio. Vi sono molte ragioni per credere che il coito durante la gravidanza provochi quello strato di vernice caseosa riscontrato in molti neonati e che un coito frequente, durante la gravidanza, aumenti i dolori del parto. Vi sembra necessario dover dire che una madre malata e storpia non pu`o met¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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tere al mondo bambini sani? Le responsabilit`a della madre, a tale riguardo, sono maggiori di quelle che esse stesse vogliono ammettere. Infatti, per esperienza, sono convinto che questo libro raggiunger`a solo una minoranza di future madri. La maggioranza di esse non bader`a ai miei consigli. Si diceva in passato che se una futura mamma fosse stata informata dei suoi doveri e delle sue responsabilit`a e se le fosse stato insegnato come curare se stessa durante la gravidanza, il suo amore ed istinto materno l’avrebbero guidata verso quegli atteggiamenti pi`u idonei per lo sviluppo di una buona salute e forza nel bambino, e l’avrebbero allontanata da quelli che sarebbero stati a lui nocivi. Il tempo e l’esperienza hanno dimostrato che questa teoria era sbagliata. Durante la gravidanza, la donna non possiede una forza di volont`a ed un autocontrollo maggiori rispetto ad altri momenti della vita. La gravidanza non la rende meno pigra od indolente; infatti, al contrario, spesso questa condizione viene usata come giustificazione ad un’eccessiva pigrizia. Una donna che possiede abitudini di vita sbagliate, sicuramente non le abbandoner`a mentre aspetta un bambino. Una donna che fuma, durante la gravidanza non smette di farlo. Poche sono le donne che si assumono completamente il ruolo di vera madre prima e dopo la nascita del bambino. Sia le donne considerate importanti in campo letterario, religioso, sociale ed etico e sia quelle che appartengono alle masse pi`u ignoranti, trascurano i diritti del bambino e non lo circondano, prima della nascita, di quelle attenzioni di cui avrebbe bisogno. Troppo spesso sono dedite al soddisfacimento della propria sensualit`a e dei propri vizi quali il mangiare, il bere, il fumare ed agiscono secondo la sciocca credenza che i desideri di una donna incinta debbano comunque essere soddisfatti per evitare “voglie” nel nascituro. La donna che non e` disposta a sacrificare questi ed altri vizi nocivi per il bene del proprio bambino, non merita il nostro rispetto. Molte di queste madri si sentono molto orgogliose di non prendere in considerazione le proprie necessit`a, anzi di trascurarle; si atteggiano a martiri, facendo credere che si tratti di una scelta, tra le proprie reali necessit`a e quelle ipotetiche del bambino. Tutto questo non e` necessario in quanto i bisogni del bambino vengono soddisfatti in maniera migliore quando lo sono anche quelli della madre. Troppi di questi “sacrifici” che le madri fanno per i propri bambini sia prima che dopo la nascita, sono dannosi fisicamente e moralmente. E` un dovere della futura madre quello di informarsi e di agire in conformit`a alle regole di un vivere sano. Le donne hanno bisogno di sani esercizi all’aria aperta, di aria pulita, di riposo e di sonno, di bagni di sole, di essere libere da paure, ansiet`a ed altre influenze devitalizzanti. Non devono affaticarsi. Durante la gravidanza non devono essere costrette a soddisfare i desideri sessuali del marito. Ma soprattutto hanno bisogno di una giusta alimentazione. Parliamo proprio dell’argomento che riguarda il cibo. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Se durante la gravidanza la donna si alimenta e vive in maniera corretta, non solo riuscir`a a salvaguardare la propria salute ed i propri denti ed a mettere al mondo un bambino sano, ma faciliter`a il parto e, semprech`e la donna in questione sia di costituzione normale ed abbandoni completamente ogni abitudine nociva, lo render`a piacevole, eliminandone i dolori. La donna non solo deve fornire il calcio o i sali e fosfati di calcio essenziali allo sviluppo dei denti e delle ossa nel bambino, sia prima della nascita che durante il periodo dell’allattamento, ma deve essere in grado di fornire tutti gli altri elementi di cui il bambino ha bisogno. Gli deve permettere di godere dei raggi di sole, e se lei stessa non vi si espone, anche il bambino ne sar`a privato. Sembra che i cereali, in particolar modo, producano denti difettosi specialmente quando non sono integrati da grandi quantit`a di verdure e frutta fresca. Gli effetti di un’alimentazione carente si estendono a piu` di una sola generazione. Le cagne alimentate con una dieta che produce rachitismo faranno nascere cuccioli predisposti a questa stessa condizione, i quali anche se alimentati per un lungo periodo di tempo con cibo adatto, non riusciranno ad annullare la tendenza al rachitismo. Le carenze alimentari, inoltre, aumentano la sensibilit`a dei piccoli verso le malattie respiratorie, quali la presenza di catarro (che spesso danneggia il tratto digestivo) e la poliomielite. McCollum ha messo in evidenza come una dieta leggermente carente, consumata per generazioni, possa diminuire la vitalit`a, predisporre all’invecchiamento precoce ed abbreviare la durata della vita. Grant e Goettsch scoprirono che una dieta leggermente carente consumata per un lungo periodo di tempo produce condizioni patologiche mai presenti in conseguenza di carenze alimentari assai pronunciate. Scoprirono che gli animali giovani sono soggetti al rachitismo e lo manifestano solo quando il regime alimentare della madre e` tale da permettere la formazione di questa malattia. Essi provarono che la dieta della madre governa in maniera totale l’aumento o la diminuzione di resistenza agli effetti delle carenze alimentari da parte del neonato. Si accorsero che nei casi in cui la dieta dell’animale era carente di materiale osseo, il rachitismo non si sviluppava, semprech`e si trattasse di animali nati da madri ben nutrite. La rapidit`a e la gravit`a del modo in cui il rachitismo si sviluppa negli animali giovani, dipendono in grande misura dalle carenze nutritive della madre durante il periodo della gravidanza. Madri ben nutrite (il che non significa sovralimentate) mettono al mondo bambini altrettanto ben nutriti e di conseguenza ben sviluppati. Nei risultati di un regime alimentare inadeguato sono coinvolti non solo le ossa, i denti e gli organi respiratori, ma ogni tessuto del corpo appare indebolito o rinforzato secondo le condizioni alimentari della madre. La nutrizione di quest’ultima nel periodo prenatale rappresenta il reale fattore che influisce nello sviluppo del bambino. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Secondo gli antropologi ed i genetisti, qualcosa sta cambiando nella fertilit`a delle famiglie americane. Per questa ragione pochi nuclei familiari riescono a sopravvivere oltre la quarta generazione. La razza americana piano piano tende a diminuire. Naturalmente vi sono delle eccezioni, ma molte famiglie sono prive di figli e molti ceppi familiari si estinguono dopo la prima o la seconda generazione. Un uomo o una donna che, nonostante le abitudini di vita sbagliate, posseggono energia sufficiente per raggiungere “l’et`a matura”, metteranno al mondo degli individui che non saranno in grado di ripetere le gesta compiute dai propri genitori. L’infertilit`a nei ratti, in altri piccoli animali e nei leoni pu`o dipendere da una nutrizione inadeguata. Una piccola carenza in alcuni elementi essenziali della nutrizione produce o la totale incapacit`a di riprodursi, o qualche tipo di deficienza nelle generazioni successive. Questo fatto vale anche per il mondo vegetale. La fertilit`a di una pianta dipende dalla presenza, nella terra, degli elementi essenziali alla sua nutrizione in giusta proporzione ed in una forma assimilabile. Alcuni esperimenti hanno dimostrato che la fertilit`a di una pianta pu`o essere aumentata, utilizzando fertilizzanti minerali adatti, fino a tre volte rispetto a quella di una pianta cresciuta su un terreno concimato a letame o con i fertilizzanti composti da tre elementi che si trovano oggi in commercio. Le piante concimate in maniera idonea riescono quasi completamente a resistere agli attacchi degli insetti. Crescono pi`u rigogliose, pi`u resistenti e pi`u salde oltre a sopportare meglio delle piante concimate, come si usava fare nel passato, i cambiamenti del tempo, le intemperie ed i forti venti. L’uomo rientra nelle “Leggi della Natura”. Senza dubbio, gran parte della sterilit`a delle famiglie americane e` dovuta a carenze nutritive. Gran parte della predisposizione alle malattie ed il progressivo deterioramento fisico e mentale osservato nel succedersi delle generazioni dipendono dalla stessa causa. Vi sono condizioni di carenze alimentari, quali i casi avanzati di sprue per esempio, in cui la deficienza risulta talmente seria e la resistenza del corpo ai veleni talmente inesistente che, una volta prodottasi l’infiammazione, essa tende a persistere nel tempo. Posso affermare senza ombra di dubbio che le diete insufficienti, consumate dalle madri durante la gravidanza sono spesso le cause di molte malattie infiammatorie persistenti, presenti nei bambini. Se la dieta del genitore raggiunge il suo plasma germinale e quello del nascituro, non si pu`o dubitare che raggiunga anche il plasma somatico di quest’ultimo. Dando quindi per scontato, la necessit`a di un’alimentazione appropriata prima e durante la gravidanza, e` dovere di una madre intelligente studiare nei particolari e poi mettere in pratica tutto ci`o che riguarda l’argomento di una dieta salutare. Questo servir`a a migliorare se stesso tanto quanto i suoi figli e nipoti. E` quanto meno folle mangiare smodatamente durante la gravidanza e poi ten¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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tare, dopo la nascita, di eliminare nel bambino i danni prodotti da un tale comportamento. Date al bambino un buon inizio nella vita fornendogli la migliore alimentazione possibile. Il momento di maggiore crescita e sviluppo del cervello e dei nervi, si verifica durante il periodo prenatale e durante i primi due anni di vita. E` questo il momento migliore per gettare le fondamenta di un buon sistema nervoso e di un buon cervello. Si sostiene che l’intero futuro di un individuo viene stabilito nel momento in cui esso giunge al quarto anno di et`a, proprio come il futuro di un vitello si compie ai sei mesi di vita. Quanto e` importante che la madre fornisca al nascituro la migliore nutrizione possibile! Le donne non possono scaricare sui medici le loro responsabilit`a riguardo a tale argomento. Il programma medico prevede frequenti visite e frequenti analisi delle urine, dal momento in cui si scopre lo stato di gravidanza fino al suo termine. Questa pratica non e` molto buona per le madri, anche se si dimostra molto redditizia per il medico. Il New York World (16 ottobre, 1928) citando Chas V. Craster, medico, direttore dell’Istituto d’Igiene di Newark, N.J., afferma: ≪Speravamo che l’aumento di consulenza ospedaliera su richiesta delle donne gravide avrebbe ridotto il tasso di mortalit`a durante la maternit`a. Ma, con grande sorpresa, abbiamo osservato che da quando l’ospedalizzazione e` aumentata, anche il tasso di mortalit`a ha registrato una crescita≫. La casa e` il posto piu` sicuro dove far nascere un bambino. Il dott. Whitredge, professore di ostetricia alla John Hopkins University, afferma: ≪I tassi di mortalit`a infantile e materna nel nostro paese superano di un terzo quelli dei resto del mondo≫. Egli sostiene che, ≪in parte ci`o e` dovuto agli insegnamenti e al training sbagliato a cui i nostri laureati vengono sottoposti specialmente se lo paragoniamo a quello europeo≫. Ma in alcuni paesi europei e sudamericani il training a cui vengono sottoposti i laureati in medicina non e` assolutamente pari a quello americano. D’altro canto, nella maggioranza dei paesi europei, la figura della levatrice e` molto pi`u popolare che in America. Ed e` importante notare che in questo paese, dove si utilizzano i medici invece delle levatrici, il tasso di mortalit`a infantile e materna e` molto piu` alto che non nel resto del mondo. Il servirsi sempre pi`u dei medici e dei loro metodi e trattamenti innaturali provoca un aumento nel tasso di mortalit`a e nello sviluppo di malattie croniche. A che servono le analisi delle urine? Riescono a scoprire i disturbi (soltanto alcuni) solo dopo che questi sono ben sviluppati. Non possono prevenire il formarsi delle malattie. Non possono essere un rimedio. Interessano gli effetti, non le cause. Se le analisi delle urine riescono ad individuare il problema, vengono subito fatte seguire delle prescrizioni di medicine ed iniezioni, ma non si pensa a rimuovere le cause. Tutti i tipi di esami clinici possono considerarsi simili. Le donne non dovrebbero pensare che i medici possono salvarle.

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Devono acquisire le conoscenze necessarie a potersi curare da sole. Devono imparare a vivere bene ed a prevenire lo sviluppo dei disturbi che i medici pretendono di individuare per mezzo delle analisi delle urine. Il fatto che il medico non ritenga necessario che la donna prevenga lo sviluppo dei distrubi e` testimoniato dal suo continuo insistere affinch`e questa si sottoponga a frequenti esami ed analisi. Le donne hanno bisogno di una conoscenza approfondita e non di quella stereotipata e poco dettagliata offerta loro dal medico generico, dagli ospedali e dalle cliniche. Se la donna e` sana e ben sviluppata, e se durante il periodo della gravidanza si comporta come dovrebbe, non c’`e bisogno che consulti il medico ogni due settimane o che si sottoponga ad analisi delle urine ad intervalli frequenti, proprio come il cervo della foresta o l’ape non ne ha bisogno. I medici controllano le urine, controllano la pressione del sangue, controllano l’eventuale manifestarsi di emorroidi, di vene varicose e di rigonfiamenti alle gambe, di eclampsia, ecc. ma tutti questi disturbi potrebbero essere evitati vivendo una vita normale. Vita normale non vuol dire, comunque, una vita vissuta nella maniera convenzionale. Le donne dovrebbero rendersi conto che la preparazione alla maternit`a ha inizio fin dal periodo dell’infanzia! Oggi le nostre figlie vengono abituate a tutto, fuorch`e a questo compito supremo. Il dott. Tilden osserva: ≪E` patetico assistere ai tentativi disperati di una madre tubercolotica che cerca di fortificare il proprio bambino il quale e` stato gi`a danneggiato in partenza≫. Egli aggiunge inoltre; ≪Queste madri chiedono di continuo: perch`e il mio bambino non pu`o essere forte come il figlio della signora tal dei tali? Nonostante la madre gli dia poco da mangiare e quasi lo ignori, il bambino cresce sano e vigoroso. C’`e una grande differenza, fisicamente ed energicamente, tra i due bambini. Le attenzioni, possono far prosperare il bambino forte, ma uccidere rapidamente quello debole. Le donne malate dovrebbero evitare di mettere al mondo dei figli; nonostante ci`o, ne ho conosciute molte che non solo lo hanno fatto, ma che durante la gravidanza, hanno trascurato completamente qualsiasi regola igienica. E dopo che hanno fatto soffrire il proprio bambino fino alla morte, se la prendono con il resto del mondo invece che con s`e stesse, per questa “disgrazia” che e` loro capitata≫. Attraverso le membrane fetali, amnios ed allantoide, si verifica un completo passaggio di nutrimento anche se, tra la madre ed il bambino, non c’`e passaggio di sangue. L’embrione riceve dalla madre acqua, ossigeno e materiali nutritivi; la madre elimina le sostanze di rifiuto dell’embrione. Dall’embrione ella riceve anche alcuni ormoni da cui trae beneficio. Purtroppo la bellezza della composizione della placenta nei mammiferi viene spesso macchiata dallo svilupparsi, in particolar modo nelle donne, di malattie uterine e mammarie, che in molti casi provocano conseguenze tragiche per la vita della donna e dei bambini. Il rapporto ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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tra queste malattie e le abitudini di vita della donna e del bambino, innaturali e nocive, dovrebbe risultare evidente agli occhi di tutti. Una volta compreso in pieno il significato del fatto che e` la donna stessa la causa delle proprie malattie, possiamo sperare che queste diminuiscano o addirittura scompaiano per mezzo di una igiene razionale, basata saldamente sulle leggi della vita e sui suoi principali bisogni naturali. Questa meravigliosa composizione non e` immune contro la “follia”. Alcuni veleni quali il mercurio, l’alcol, la nicotina, ecc. arrivano fino al feto. I medici sono molto imprecisi quando dichiarano che le bevande alcoliche danneggiano nella stessa misura tanto i genitori quanto il nascituro. Poich`e, secondo loro, l’alcol non e` nocivo per gli adulti, non lo e` neanche per il bambino. Questa teoria e` falsa. Il paese e` pieno di giovani, donne e uomini, che, sulla strada dell’alcol, si avviano verso l’inferno patologico e la morte prematura, incoraggiati in questa follia dalla classe medica. Nonostante i medici sappiano molto bene che alcuni farmaci passano attraverso la placenta e raggiungono il bambino, sembrano ignorare totalmente questo fatto e credono che la cosiddetta barriera placentale sia sufficiente a proteggere il bambino. L’olocausto provocato dalla talidomide ha infine messo in discussione le loro certezze. E` risaputo come molti farmaci possano causare la nascita di bambini con malformazioni e difetti, come molti bambini possano nascere alcolizzati, tossicodipendenti o possano addirittura morire “in utero” in seguito ad assunzione di farmaci da parte della madre. I medici sostengono che il fumo non nuoce al bambino. Ma come possono affermarlo? Nuoce alla madre. Pu`o essere il bambino talmente al sicuro nel suo ambiente che i fattori che danneggiano la salute della madre non lo raggiungono? Non sia mai detto! In natura non esistono compartimenti stagni. Il tabacco, infatti, danneggia seriamente il bambino. Perch`e i medici incoraggiano le madri a fumare e a bere? Curano forse gli interessi di chi produce alcol e sigarette o pensano solo ad aumentare i propri profitti? Qualunque sia la risposta a questa domanda, non vi sono dubbi sul fatto che la professione medica rappresenti l’influenza pi`u immorale che esiste oggi al mondo. Essa approva, perdona ed incoraggia la sensualit`a ed il vizio, di qualsiasi genere questi possano essere. I medici si preoccupano di difendere e giustificare i vizi nocivi, comuni a loro e ad altre persone, quali il tabacco, l’alcol, il caff`e, il t`e. La professione medica non si schiera mai fermamente dalla parte delle sane abitudini di vita n`e mai sostiene alti valori di salute. Considera “normale” il deplorevole stato dell’umanit`a quale appare oggigiorno, respinge ogni tentativo di stabilire standards migliori per quello che riguarda la vita e la salute e incoraggia le abitudini dannose. Questo e` solo un aspetto che dimostra come la professione ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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medica rappresenti l’influenza pi`u degradante nella vita dell’uomo contemporaneo. Il suo offrire vaccini e farmaci come “cure” per queste situazioni e` altrettanto degradante.

2.1 LE IMPRESSIONI DI UNA MADRE Questo capitolo non sarebbe completo se non si accennasse anche alla quasi universale e molto antica credenza che una madre pu`o “marcare” il proprio figlio. Molte madri vivono il periodo di gravidanza in uno stato di angoscia costante a causa delle numerose storie sulle impressioni materne che si sentono ovunque. La gente sembra provare piacere nel raccontare storie inventate riguardanti i terribili risultati che si sono manifestati, durante la gravidanza, in seguito a visioni angoscianti. Ascolta con attenzione ogni storia e poi la ingigantisce come si fa in genere. Ognuno cerca di colpire gli altri con queste storie terrificanti. Vi sono libri in cui molti capitoli sono dedicati appunto alle impressioni delle madri con “esempi” su questo argomento. Non mi meraviglio che la gente prenda sul serio queste cose. Non posso biasimarli. Nonostante ci`o, io e quelli che conoscono l’argomento sappiamo che tutto questo e` falso e ridicolo. Nella storia non esiste alcun caso reale di una madre che abbia marcato il proprio figlio. Il fatto che non vi siano prove che dimostrano l’esistenza di casi di questo genere e` perch`e essi non esistono. L’unica ragione per cui l’argomento viene discusso in questa sede e` per rassicurare quelle donne che ancora credono nella leggenda e ne hanno paura. Che cosa sono le “impressioni materne”? Secondo la credenza popolare un’impressione materna e` l’impressione esercitata dallo stato mentale della madre sul corpo e la mente del bambino. Si sostiene che pensando intensamente alla musica, all’arte, alla guerra, ecc., una madre possa rendere il proprio figlio un grande musicista, un artista o un famoso generale. Ci dicono che Napoleone fu reso quel gran capo militare che e` stato dalla madre, prima che lo mettesse al mondo. Si dice che prima che egli nascesse, la madre abbia accompagnato il marito in alcune spedizioni militari. Si dice anche che ella abbia vissuto con piacere gli orrori della guerra. Questa teoria e` molto antica. Viene menzionata nella Bibbia. Gli Spartani, credendo che ogni influenza negativa, a cui una madre venisse sottoposta durante la gravidanza provocasse effetti disastrosi sul bambino, la circondavano di statue, disegni e rappresentazioni artistiche raffiguranti la forza. Per secoli ci hanno detto che le madri greche mettevano al mondo geni artistici contemplando per ore, durante la gestazione, le meravigliose statue e scene che decoravano i templi greci. Albert Edward Wiggam, riguardo a questo argomento, molto pertinentemente si chiede: ≪Le madri degli scultori e degli artisti che crearono quelle

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opere d’arte, che cosa avevano contemplato?≫. Viene asserito che la morale ed il carattere del bambino possano essere predeterminati dallo stato mentale della madre durante il periodo della gravidanza; che le sue abitudini future possano essere prestabilite. Dipenderebbe dalla nostra volont`a mettere al mondo un ladro o un santo. Si dice che la madre di Dante, pochi attimi prima della nascita dell’illustre figlio abbia avuto una meravigliosa visione. Forse, per`o, si parla di pi`u dei “segni” fisici nei bambini che non delle altre forme di “impressioni materne”, e quasi sempre questi segni sono rappresentati da malformazioni e difetti. Da queste storie sembrerebbe che il bambino sia quasi completamente alla merc`e di sua madre durante i primi mesi della sua esistenza. Tornando ai tempi di Giacobbe, nella Genesi (XXX, 29-43), si legge che egli abbia influenzato i colori e le macchie del suo bestiame ponendo delle ‘scale di legno’ ed altre cose davanti agli animali. Troviamo qui un riscontro delle impressioni materne. Ma quello che e` successo al bestiame di Giacobbe non e` mai successo a nessun altro. L’esperimento di Giacobbe e` stato ripetuto centinaia di volte nelle stazioni sperimentali agricole americane e non si sono mai ripetuti gli stessi risultati. Viene sostenuto che ogni bellezza fisica desiderata, ogni qualit`a geniale, tutte le disposizioni morali e le tendenze spirituali possono essere conferite dalla madre al proprio figlio. Ecco un esempio di M.me Louise Mason tratto dall’Arena. Quando la signora Mason venne a conoscenza del fatto che i propri figli potevano essere “marcati”, decise di marcare il suo nel migliore dei modi possibile. Ella racconta: ≪Sedevo da sola nella mia stanza, contemplando scene piacevoli, e, in una pacifica predisposizione mentale perfettamente passiva, desideravo che il mio bambino fosse una femmina; che fosse magra, che avesse capelli castani ed occhi bellissimi; che diventasse una musicista, una cantante e che avesse successo in qualsiasi cosa facesse; che fosse migliore di tutti quelli che conoscevo. Ecco il risultato: una bella donna nella mente e nel corpo, con capelli castani, fisico magro ed una voce fenomenale da contralto; e` una filosofa, una studiosa di Delsarte, di astronomia ed astrologia, ed ha successo negli studi; e` una buona parlatrice ed ha un carattere amabile≫. Quando le madri cominciano a desiderare un sesso per il bambino che deve nascere, o a desiderare il colore dei capelli pensano di poter svolgere un lavoro di creazione. Rivolgo quest’affermazione soprattutto a coloro che non conoscono i meccanismi dell’ereditariet`a; il colore dei capelli, la costituzione ed il colore degli occhi vengono determinati nel plasma germinale. La disposizione mentale della madre non ha niente a che fare con questi elmenti. Wiggam commenta: ≪Se la madre potesse creare dei caratteri meravigliosi nei propri figli, rendendoli artisti, geni, musicisti, santi, ecc., allora, anche i desideri di un mendicante ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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dovrebbero avverarsi≫. Un caso di malformazione fisica che ho trovato in uno di questi libri e` quello di un bambino nato privo di dita ad una mano. La spiegazione a ci`o era che nei primi mesi della gravidanza, la madre fu avvicinata da un mendicante il quale chiedendo l’elemosina “nel nome di Dio, sollev`o la mano mostrandola priva delle dita”. L’arto deformato del bambino era lo stesso di quello del mendicante “ed alla madre sembrava che ricordasse in tutto e per tutto quello del mendicante”. Una donna incinta fu molto preoccupata quando il marito torn`o a casa con la faccia gonfia a causa di un colpo di freddo. Ella “mise al mondo una bambina con un rigonfiamento rosso sullo stesso lato della faccia”. Un’altra donna incinta durante un temporale si spavent`o a causa di un fulmine improvviso. “Il suo bambino sulla fronte presenta una striatura a zig-zag che si pensa sia stata provocata dalla paura”. Una donna mentre visitava una fiera di paese not`o un bambino di circa quattro anni che indossava una maschera da vecchio. A quella visione prov`o un senso di “repulsione” ma decise di essere forte e non marcare il bambino che aspettava. Nonostante la sua determinazione, quando il bambino nacque, di sette mesi, “presentava una testa incredibilmente grande e aveva le sembianze di un uomo anziano”. Lo “studioso” indica questo caso in cui la donna si era sforzata con la volont`a di non marcare il bambino; la domanda di Wiggam e` allora: ≪se la volont`a della madre e` abbastanza potente da produrre le cosiddette voglie, perch`e non le pu`o anche prevenire?≫. Un altro caso curioso e` quello di una donna che, mentre coltivava il giardino, rimase colpita da un cetriolo doppio che le capit`o tra le mani. Si convinse che era destinata a mettere al mondo una coppia di gemelli, invece il bambino che le nacque possedeva solo le dita dei piedi doppie. Se le impressioni materne possono creare dita, distruggerle, perch`e non possono anche creare teste o “scalpi”? Non vi sono casi di bambini nati senza testa solo perch`e la madre aveva assistito ad una decapitazione. Le donne americane del passato hanno assistito a molte scene in cui gli Indiani asportavano lo scalpo di altri uomini, eppure nessuno dei loro bambini e` nato senza il cuoio capelluto. Un caso molto triste di cui ho sentito parlare qualche anno fa, e` quello di una donna che durante la gravidanza fu spaventata da una talpa. Alla nascita il bambino non possedeva braccia e mani. All’attaccatura delle braccia, alle spalle, possedeva delle piccole “spatole” che ricordavano quelle di una talpa. Nonostante ci`o non ho mai sentito parlare di bambini nati con il corpo di un elefante o il collo di una giraffa. Durante la prima guerra mondiale, in Francia e Belgio, le scorribande di Zeppelin erano all’ordine del giorno e le donne incinte erano spesso testimoni di terribili delitti, tuttavia non si hanno testimonianze di bambini nati con segni particolari. Le autorit`a francesi che controllavano le nascite a Parigi, riportano che nel ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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1918, l’anno pi`u terribile di quella guerra, i bambini che nascevano erano pi`u sani e pi`u grassi del solito. Si sostiene che se una donna che aspetta un bambino viene spaventata e si tocca in alcune parti del corpo, sulle parti corrispondenti del corpo del bambino appariranno dei segni. Molte madri hanno paura di scacciare una mosca o un insetto dal viso per paura che un segno a forma di insetto appaia sul viso del bambino. E` una delle teorie pi`u ridicole, ma riesce a turbare la pace mentale di molte donne incinte. Esiste un’altra credenza popolare riguardo a questo argomento ed e` quella che se una donna desidera intensamente qualcosa che non pu`o ottenere, questa voglia apparir`a sul bambino. Questa credenza viene spesso usata come scusa per eccedere nei peccati di gola. Nonostante non abbia mai sentito questo tipo di storie nel sud, Wiggam racconta che ≪nel sud una donna di colore che mette al mondo un bambino bianco spesso giustifica tale fatto con un suo intenso desiderio di neve≫. Si vedono spesso donne di colore con bambini bianchi ma noi lo spieghiamo in una maniera pi`u semplice. Nonostante i principi e le tradizioni del sud, e` difficile che qui nascano bambini da donne vergini, cos`ı quando vediamo un bambino bianco immaginiamo la presenza di un antenato bianco. Le “voglie”, tuttavia, sono relativamente rare, e ad una madre che teme di “marcare” il proprio bambino sembra di dover vedere cose orribili ogni giorno. Bambini ed adulti malformati la circondano continuamente. E` impossibile per qualsiasi donna vivere i nove mesi di gravidanza senza vedere alcunch`e di impressionante. Se queste credenze fossero vere, i nostri bambini sarebbero le vittime, senza speranza, del caso e nessun bambino nascerebbe mai normale. A dispetto di ci`o molte donne dal carattere impressionabile, testimoni di incidenti terribili, mettono al mondo bambini normali. Consideriamo brevemente alcuni fatti. Primo i bambini non vengono prodotti dalle cellule del corpo dei genitori. Vengono prodotti, infatti, dal plasma germinale della famiglia, rappresentato dalle cellule germinali: le cellule uovo e gli spermatozoi. Queste non fanno parte del corpo dei genitori, sono solo racchiuse in essi. Furono trasferite ai genitori dai propri genitori, i quali a loro volta le ricevettero dai propri genitori e cos`ı fino ad arrivare ad Adamo ed Eva o a chiunque inizi`o tutto quanto. I caratteri ereditari non vengono conferiti dai genitori. Queste cellule ricevono dai genitori solo una sistemazione per continuare a vivere, ma sono completamente separate nell’organizzazione. Anche se vivono dentro di essi non sono parte del corpo dei genitori e non sono prodotte dal corpo o dalle cellule del corpo di questi. Dio crea le cellule germinali e conferisce

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loro le caratteristiche ereditarie. Egli non lascia a noi il compito di creare, in quanto se lo facesse rovineremmo tutto in una settimana. E questo e` tutto. Una volta incontrai due sorelle che venivano da Cuba. Una era di carnagione bianca simile ad un giglio, con occhi blu e capelli biondi; l’altra di pelle scura, con occhi castani e capelli nero corvino. In queste due sorelle non vi erano dubbi sulla questione dei “segni”. Il padre era bianco, la madre indiana; in un caso avevano predominato le caratteristiche bianche; nell’altro quelle indiane. Quando, come accade occasionalmente, nasce un bambino con un occhio scuro ed uno chiaro, non si tratta di un caso di “voglie”, ma di ereditariet`a mista. Secondo non esiste un legame nervoso tra la madre ed il bambino. Dal momento del concepimento il bambino e` un essere indipendente verso il quale e` anatomicamente impossibile che la madre indirizzi impressioni o impulsi mentali o nervosi. Oggi e` abbastanza comune tra i sostenitori di tali idee, attribuire le “voglie” alla “telepatia”. Cos`ı facendo si colloca il problema nell’ambito delle scienze occulte togliendolo da quello biologico. Non esistono prove per sostenere la tesi della telepatia e non vi sono ragioni per credere, pur ammettendolo possibile tra due menti che si sforzano e che si sono sottoposte a lunghi allenamenti, che questa comunicazione telepatica sia creativa e possa produrre i capelli rossi o le braccia somiglianti alle spatole di una talpa. Wiggam osserva giustamente che se fosse possibile influenzare telepaticamente il bambino, sia il padre sia qualsiasi altra persona potrebbero farlo, e l’influenza telepatica non cesserebbe al momento della nascita. Una madre che si spaventa alla vista di un uomo senza un braccio dovrebbe provocare nel suo bambino, anche se di tre anni, la perdita del braccio. Un bambino non ancora nato e` esterno al corpo della madre tanto quanto un pulcino nell’uovo e` esterno alla gallina. L’utero non e` niente di pi`u di una cavit`a nel corpo della donna, come la bocca, ed il bambino nel corpo della madre non e` niente di pi`u di un qualcosa racchiuso in bocca. Pu`o pensare al suo bambino come una gallina potrebbe pensare ai pulcini racchiusi nelle uova che sta covando. Sono d’accordo con Wiggam quando afferma: ≪Non vi rendete conto che se il Buon Signore avesse permesso che il bambino nel grembo materno venisse anche remotamente sfiorato da tali influenze contradditorie (le influenze telepatiche del padre, della madre e del resto del mondo) sin dal momento del concepimento egli non sarebbe altro che un insieme grottesco di assurdit`a?≫ Terzo non esiste uno scambio di sangue tra la madre ed il bambino. Il bambino possiede sangue e circolazioni propri. Il bambino dipende dalla madre solo ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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per quello che riguarda l’ossigeno e l’alimentazione. Tali elementi vengono estratti per mezzo dei meravigliosi processi di interscambio che avvengono nella placenta. La madre trasferisce nel figlio il nutrimento e non le influenze mentali o nervose. La natura ha fatto s`ı che il bambino fosse protetto contro i “segni” provocati dalle impressioni mentali, disponendo in modo tale che non esiste un legame nervoso e sanguigno tra la madre ed il bambino. Il sangue della madre non si trasferisce nel feto perch`e non passa attraverso la placenta. La placenta agisce da filtro attraverso le membrane che trasferiscono il nutrimento necessario, tutto ci`o che potrebbe danneggiare il bambino viene bloccato fuori. Alcuni veleni tuttavia, passano e infatti raggiungono il bambino; ma nel complesso il bambino e` abbastanza protetto dalle sostanze nocive e persino la violenza fisica lo raggiunge solo raramente. (Incidenti ferroviari, stradali, rumori improvvisi, shock, ecc.). Una persona che sostiene la teoria delle ‘impressioni materne’ afferma che ≪esiste un continuo scambio tra il corpo del bambino e quello della madre≫ e che ≪pertanto la madre, come e` gi`a stato dimostrato, pu`o trasmettere attraverso il suo sangue alcune caratteristiche mentali e fisiche≫; tutte le impressioni nervose che hanno prodotto un’alterazione temporanea o permanente del carattere vengono comunicate al bambino per mezzo della circolazione sanguigna della madre. Se questo implicasse soltanto delle alterazioni nutritive, questa persona sarebbe nel giusto; altrimenti, non esistono prove che confermino le sue dichiarazioni. Quarto lo sviluppo del bambino viene determinato in maniera definitiva durante le prime sei settimane della gravidanza e non pu`o venire alterato successivamente. Al termine della sesta settimana il feto e` praticamente un essere umano completo. Nella maggioranza dei casi le “impressioni avvengono dopo questo periodo quando gi`a non e` pi`u possibile trasformare le braccia e le mani in spatole alla maniera di una talpa, o non e` pi`u possibile formare dita dei piedi doppie. Difetti e malformazioni nello sviluppo si verificano durante le prime sei settimane ed in genere durante le prime due o tre settimane successive al concepimento. Come possiamo allora spiegare le voglie che ogni tanto ci capita di notare? Dobbiamo ammettere che non tutte possono trovare una spiegazione. Alcune sono il risultato di fattori ereditari, altre di “incidenti”. Qualunque sia il segno o la voglia, si cerca sempre un qualcosa a cui lo si possa attribuire, ma spesso e` solo una coincidenza. Gli incidenti che accadono prima della nascita sono relativamente rari, infatti in quel momento la maggioranza dei bambini e` normale. Pu`o accadere che il bambino si avvolga al cordone ombelicale e la circola¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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zione in alcune parti del corpo ne soffra. A causa di ci`o, lo sviluppo di un braccio o di una gamba pu`o risultare danneggiato. La mancanza di sufficiente liquido amniotico pu`o provocare una pressione sul bambino e ledere lo sviluppo di alcune sue parti. In genere, un ripiegamento nell’utero, che impedisce al sangue di circolare, e` la causa pi`u comune dell’assenza di mani o piedi. In quel caso, il bambino non ha mai posseduto la mano o il piede. Un piede o una mano storta possono essere causati da una piega nell’utero o dalla maniera in cui il bambino viene aiutato ad uscire dal corpo della madre. Un bambino di nove mesi che nasce senza mani non e` tale perch`e la madre un mese prima aveva assistito alla scena di un cavallo che perdeva le zampe anteriori. I veleni possono alterare in maniera dannosa lo sviluppo. Cibi alterati, cattive condizioni di salute della madre, ecc., tendono semplicemente a produrre nel bambino una condizione di vitalit`a e resistenza inferiori rispetto al normale. La natura del bambino dipende dall’ereditariet`a delle sue cellule germinali. Un difetto nella cellula germinale all’inizio, si manifester`a in un difetto nel bambino. Una volta nacque un bambino con un occhio di “colore grigio-blu” e l’altro “marcato dal colore e dal fuoco degli occhi di uno spagnolo” che la madre incontrava quasi ogni giorno durante il periodo della gravidanza. ≪Egli appariva all’improvviso e sempre col suo sguardo tenebroso e passionale≫. In apparenza, questo sembr`o un caso evidente di impressione materna in quanto i genitori del bambino non presentavano tale caratteristica nello sguardo. Tuttavia, uno studio pi`u approfondito rivel`o che i genitori della madre del bambino avevano gli stessi suoi occhi. Era un altro caso di ereditariet`a. Il sig. Wiggam ha studiato migliaia di casi di presunte “voglie” o di segni, ma fino ad ora dice di non averne riscontrato neanche uno che sia tale. Il dott. Erasmus Darwin, nonno di Chas chiese a 11.000 donne ricoverate in un reparto maternit`a quali pensavano fossero le voglie che si sarebbero presentate sul proprio bambino ed in quale parte del corpo si sarebbero manifestate. Si segn`o tutte le risposte. I bambini, al momento della nascita, non presentarono alcuna voglia, e nei pochi casi in cui appariva un segno, questo non si trovava nella parte del corpo che la madre aveva previsto. Le “voglie” vengono attribuite a cause immaginarie nello stesso modo in cui si crede che una mucca bianca, vista al buio, sia un fantasma. L’immaginazione gioca un grosso ruolo a tale riguardo. Una voglia comune e` rappresentata da una bolla rossa o dal tumore di una vena provocati da un allargamento dei capillari in ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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una particolare zona del corpo. L’immaginazione ci fa pensare che tale macchia rossa sia una “voglia” di fragola o qualche altra cosa dello stesso colore. Le donne che aspettano un bambino dovrebbero ricordare che gli incidenti prima della nascita sono molto rari, che le leggi naturali ed il meccanismo che Dio ha preparato per la protezione del bambino, affinch`e all’inizio della vita possa godere del meglio che la natura pu`o offrirgli, possono senz’altro garantire il meglio al bambino. Non importa quanti possano tentare di dimostrare la validit`a delle “voglie”, non dovete ascoltarli e non dovete permettere che tali fatti disturbino la vostra quiete. Il vostro stato mentale pu`o danneggiare il bambino solo se quello nutritivo risulta alterato perch´e in tale maniera non si permetterebbe al bambino di ottenere il giusto nutrimento. Si pu`o aiutare il nascituro solo migliorando le condizioni di salute e adottando un regime alimentare sano.

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Capitolo 3 LA DIETA DELLA MADRE A scopi pratici, il periodo della gravidanza, durante il quale la donna fornisce il nutrimento all’embrione direttamente attraverso il flusso sanguigno, e quello dell’allattamento, durante il quale fornisce il nutrimento al bambino attraverso il seno, vengono considerati identici per ci`o che riguarda i bisogni nutritivi della ` letteralmente vero che la donna che aspetta un bambino o che allatmadre. E ta deve mangiare “per due”; ma le donne che seguono questo principio nella maniera piu` comune e cio`e mangiando per quattro o sei persone, ingrassano, manifestano dolori allo stomaco, rigonfiamenti alle gambe, vene varicose, bruciore ai reni, utero ingrossato, catarro e spostamenti uterini, fibroma, difficolt`a nel parto e, successivamente, cancro. Invece di riempirsi con grandi quantit`a di cibo in maniera pi`u o meno sconsiderata, le madri dovrebbero alimentarsi in modo da produrre e mantenere un ottimo stato di salute. Tutto questo oltre ad assicurare una gravidanza e un parto pi`u facili, garantirebbe abbondanza di latte sano al bambino. Durante la sua vita intra-uterina, il feto trae sostentamento dal sangue della madre. Dopo la nascita, in genere, ottiene il suo nutrimento dal latte che riceve dal seno materno. Il latte e` una secrezione reale, essendo il prodotto dell’attivit`a cellulare degli alveoli delle ghiandole mammarie. La sua produzione non richiede un grosso dispendio di energie, ma utilizza molte scorte alimentari della donna. Sfortunatamente per la madre, se la dieta non contiene gli elementi nutritivi necessari all’embrione o al feto o al bambino che allatta, la natura chiama in causa i suoi tessuti per supplire alle carenze alimentari al fine di nutrire nella maniera piu` appropriata possibile il nuovo essere. Ecco perch`e in questi due periodi il regime alimentare risulta adatto, ma si verifica ugualmente un impoverimento dei tessuti della madre. Non e` raro osservare come una donna che abbia appena interrotto di allattare il proprio figlio ingrassi immediatamente. Una gatta, – 31 –


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mentre svezza i gattini, perde peso e dimagrisce anche se i suoi pasti rimangono abbondanti. (In questo caso, a differenza degli esseri umani, la madre deve allattare contemporaneamente pi`u creature). Ingrasser`a di nuovo al momento in cui sar`a pronta per una nuova gravidanza. I suoi tessuti vengono utilizzati per nutrire i suoi piccoli. E` stato giustamente dichiarato che il cibo e` “una condizione essenziale per la vita e per la salute”, pertanto, rappresenta “un mezzo per controllare sia la salute che la vita”. Non discuteremo in questa sede l’alimentazione dell’embrione in relazione al futuro sviluppo e benessere del bambino, ma non tralasceremo di sottolineare come essa rappresenti un fattore di massima importanza a tale riguardo. La madre, pertanto, e` in gran parte responsabile del futuro del proprio figlio. Pu`o facilitare o annullare la sua vita prima che egli nasca. Le “autorit`a” mediche tendono ad enfatizzare il ruolo delle proteine, del calcio, del ferro, delle vitamine C e D nella dieta della madre. Non ripeteremo mai abbastanza che le scuole di medicina non insegnano la dietologia e che i medici in genere sono completamente ignoranti riguardo a tale argomento. Il medico che fornisce consigli dietetici e` alla stessa stregua di un profano che prescrive medicine. Entrambi tentano di svolgere un compito verso il quale non sono qualificati. Sono dei ciarlatani della peggiore specie. Il fatto ovvio e` che durante i periodi della gravidanza e dell’allattamento sono importanti tutti i fattori nutritivi essenziali, e la dieta dovrebbe essere tale da produrre le giuste quantit`a di tutti i fattori alimentari nutritivi e complementari. Ma nella nostra ignoranza abbiamo esagerato l’importanza delle proteine nella dieta, ed abbiamo raddoppiato o persino triplicato la quantit`a che ne sarebbe necessaria, esaltando l’importanza dei cibi ricchi di proteine. In particolar modo abbiamo evidenziato l’importanza della carne magra. Una donna incinta o che allatti giornalmente ha bisogno di poche piu` proteine rispetto ad una donna che non si trovi in queste condizioni. Tuttavia se consideriamo il fatto che una donna di “abitudini moderate” in media consuma regolarmente da due a tre volte la quantit`a di proteine di cui ha bisogno, ci accorgiamo che ogni aumento sproporzionato nella quantit`a di proteine da consumare, dovuto all’aggiunta di cibi quali carne, uova, formaggio, risulter`a dannoso. Un lieve aumento nei bisogni proteici ed in quelli di alto valore biologico e` essenziale ai fini della riproduzione. Ma un tale aumento non e` necessario se la quantit`a consumata abitualmente costituisce gi`a un eccesso. Noci, nocciole, avocado, germogli di soia, semi di girasole e verdure fresce forniranno ad una donna vegetariana ed alla sua creatura proteine ad alto valore biologico. Bircher-Benner sostiene che ≪la sostanza proteica delle piante verdi e` di grande valore, ed e` persino migliore della proteina del latte per integrare le imperfette ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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proteine dei semi (quali il grano, i fagioli, le lenticchie, i piselli)≫. Egli sottolinea il fatto che ≪l’equilibrio tra gli elementi nutritivi viene disturbato dal consumo eccessivo di carne. . . ≫ Quindi, il continuo insistere dei medici sul consumo di alimenti a base di carne, e` visto come uno sbaglio serio che provoca molti disturbi. E` stato dimostrato che e` impossibile allevare dei cuccioli di leone con una dieta solo a base di carne fresca e di ossa, in quanto mancano almeno tre minerali e tre vitamine. E` significativo il fatto che si possono allevare dei giovani leoni in cattivit`a solo con una dieta a base di piccoli animali interi. Essi hanno bisogno dell’intero animale e non solo di grasso e di muscoli. Gli indolenti Eschimesi, spinti all’azione solo dall’impulso della fame, si alimentano con l’animale intero, crudo. La carne magra non costituisce un alimento ‘completo’ e da sola non pu`o permettere la crescita, lo sviluppo e la vita. E` solo un frammento dell’animale, una parte del tutto che svolge compiti particolari e che pu`o soddisfare solo aspetti particolari. Le uova consigliate spesso nella dieta delle madri e dei bambini provocano la putrefazione intestinale e sono poco adatte alla nutrizione degli esseri umani. La frequenza con cui si manifestano i cosiddetti fenomeni allergici in seguito al consumo di uova, dimostra il fatto che non possono essere considerate un cibo adatto all’uomo. Quando alcuni equipaggi che dovevano partecipare ad una gara nautica durante l’allenamento tentarono di nutrirsi solo a base di uova, dovettero consumarne a dozzine ogni giorno. Le uova, come alimento nutritivo, si dimostrarono inferiori alle banane. Il latte, come alimento nutritivo, e` sicuramente migliore della carne o delle uova, ma il latte di oggi, pastorizzato, omogeneizzato, scremato, prodotto da vacche male alimentate e vaccinate e prodotto troppo spesso in condizioni poco igieniche, e` carente delle sostanze necessarie all’alimentazione dell’uomo. I grassi animali, ad eccezione del burro e della panna, sono molto meno digeribili dei grassi vegetali, di quelli della frutta e delle noci ed in pi`u contengono anche scarti animali. In questi ultimi anni si e` molto parlato e scritto sulla maniera in cui il DDT risulta presente nel grasso dell’animale. Questo si verifica al fine di impedire che tale sotanza passi nella circolazione sanguigna, dove molto difficilmente potrebbe essere eliminata. Poi, quando la vacca dimagrisce, il DDT dal grasso si riversa nel latte. Un simile accumulo di altri veleni e sostanze di rifiuto nel grasso avviene quando questi superano la capacit`a di eliminazione dell’animale. Si dovrebbe evitare il consumo dei grassi animali. Ma con questo non intendo consigliare l’uso della margarina in sostituzione del burro. La margarina e` un grasso raffinato di varia origine, con aggiunta di ‘vitamine sintetiche’ a carattere tossico, di conservanti affinch`e non diventi rancida. Esiste una grande variet`a di oli gustosi e genuini: l’olio di oliva, di soia, di semi di girasole, di noccioline e di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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avocado, ecc., che potrebbero fornire la piccola quantit`a di grasso necessaria, senza dover ricorrere alla margarina. L’abitudine di somministrare pillole di calcio, di ferro, di fosforo, ed altri minerali o farmaci di tale natura alle madri ed ai bambini, e` molto dannosa. Pur somministrando ai leoni dello zoo di Londra un’acqua ricca di sali di calcio, non si riusc`ı a fornire a questi animali lo stesso apporto di materiali nutritivi che traggono dalle ossa. Fu necessario aggiungere all’alimentazione anche delle ossa. La nutrizione e` stata descritta come uno scambio di sostanze provenienti dalla terra, il che e` vero solo in parte, in quanto non si menziona il carbonio e l’azoto che derivano dall’aria e dall’acqua. Ricordando ci`o, e` necessario mettere in evidenza che, nel caso dell’animale, la nutrizione dipende dalle sostanze elaborate dalle piante. L’animale non pu`o ricorrere direttamente alla terra per trarre il suo nutrimento. I medici ed i chimici che tentano di scavalcare il mondo vegetale somministrando carbonio, azoto, calcio, ferro, magnesio, rame, iodio, arsenico, ecc. sotto forma di composti inorganici, compiono un grave sbaglio: non forniscono al corpo il nutrimento, ma introducono in esso delle sostanze velenose. A volte i biochimici dichiarano come “fatto recentemente scoperto” che “i sali trovati nelle cellule dei tessuti viventi sono assai diversi dai campioni usati in laboratorio”. Il prof. Sherman afferma: ≪non e` conforme con l’uso comune che si fa della chimica e della mineralogia, considerare gli ‘elementi minerali’ come ‘minerali’ quando questi elementi possono essere presenti in parte come composti organici≫. Dopo aver sottolineato che gli animali ≪non sono in grado di sintetizzare i composti organici di fosforo nella maniera in cui dovrebbero≫, Berg sostiene: ≪e ` essenziale, pertanto, che il bisogno corporeo di fosforo in combinazione organica sia giornalmente soddisfatto≫. Non dovrebbe essere necessario aggiungere che l’unica fonte dalla quale questo bisogno di fosforo in combinazione organica viene soddisfatto a dovere, e` rappresentata dai cibi naturali. I miscugli artificiali preparati dai chimici non sono sufficienti, anzi risultano dannosi. Il fatto che un minerale venga assorbito dal tratto digestivo, non garantisce che verr`a utilizzato per la costruzione di tessuti. Al contrario, e` risaputo che i sali organici vengono espulsi dal corpo rapidamente; o, per quelli che non consentono l’eliminazione immediata, si verifica un loro accumulo nei tessuti e nelle cavit`a per evitare che entrino in circolazione. Un caso molto comune e` rappresentato dall’accumulo di sale da cucina (cloruro di sodio) nei tessuti sottocutanei, in` anche risaputo che il ferro, lo iodio, sieme a notevoli quantit`a di acqua. E l’arsenico, il fosforo, sono sostanze velenose e producono diversi disturbi. Tutte le sostanze non utilizzabili, anche se sotto altre forme costituiscono degli elementi essenziali del corpo, sono veleni. Il carattere tossico delle “vitamine” sintetiche viene riconosciuto anche da quelli che le consumano con regolarit`a. Il ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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valore reale delle due vitamine che “arricchiscono” la farina bianca fu rivelato da alcune prove condotte da Agnes Fay Morgan un’esperta ricercatrice in campo alimentare presso l’Universit`a della California e riportato nella rivista Science (93, 261, 264, 1941). Gli animali alimentati con una dieta “arricchita” morirono, e quelli alimentati con una dieta “impoverita” divennero storpi. Essi in poco tempo persero vitalit`a ed invecchiarono proprio a causa dell’arricchimento artificiale. Il dott. Morgan avverte che questo tipo d falso “arricchimento” pu`o “provocare un peggioramento del disturbo originale”. Anche se le “vitamine” sintetiche avessero qualche valore, cosa che non hanno, aggiungerle alla farina bianca non basterebbe a ricreare i sali minerali, il 75 percento dei quali viene eliminato dal processo di macinatura. La farina bianca rimarrebbe un prodotto estremamente innaturale. Nessuna dieta artificiale, del tipo che la maggioranza degli americani segue regolarmente, “arricchita” con sali e “vitamine” provenienti dal laboratorio, pu`o fornire un’adeguata nutrizione alle madri e ai bambini e a qualsiasi altro individuo. E` importante consumare alimenti naturali, quegli alimenti, cio`e, che non sono stati trattati, impacchettati, imbottigliati e privati di gran parte dei loro elementi nutritivi. Gli elementi denaturati, demineralizzati, devitaminizzati, colorati, conservati, sofisticati ed ossidati sono altamente nocivi per la nutrizione. Mai come nell’era moderna, forse, l’uomo si e` distaccato dalla natura. Gli ultimi centotrenta anni hanno rappresentato l’era del boom del progresso meccanico e dell’industrializzazione, dello sviluppo delle grandi citt`a e dell’abbandono della terra da parte del consumo, cosicch`e oggi, per usare la definizione di McCollum, la dieta delle nazioni civili e` del tipo che ≪nella storia, nessuna razza ha mai tentato di sopravvivere con un simile regime alimentare≫. I processi di sofisticazione e denaturazione degli alimenti portano, secondo lui, ≪ad un esperimento che coinvolge nazioni intere≫. Oggi gli effetti disastrosi provocati dagli alimenti consumati appaiono talmente evidenti, che persino gli scienziati “ortodossi” sono in grado di riconoscerli, sebbene un centinaio di anni fa solo pochi igienisti siano stati capaci di prevederli. La dieta comune degli americani, (a base di pane bianco ed altri prodotti derivati dalla farina bianca, di riso bianco e di altri cereali denaturati, di pane di mais demineralizzato e degerminato, di zucchero bianco, di frutta secca solforata ed inscatolata, di verdure confezionate, di alimenti a base di carne conservate e con additivi, di latte pastorizzato, di sciroppi solforati, di cetrioli in salamoia, di conservanti, di dolci, caramelle, torte, bevande analcoliche gassate, e priva di frutta e verdure fresche), non pu`o produrre dei fisici forti e sani, con vista ed udito normali, e non permette ad una madre di produrre un latte nutriente per il proprio bambino. Bisogna ritornare ad un’alimentazione naturale, non solo per le madri e per i bambini che devono crescere, ma per tutti i membri della societ`a. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Il calore provoca l’indebolimento e la distruzione degli elementi nutritivi. A seconda della sa intensit`a e durata, i cibi arrostiti, bolliti, cotti a fuoco vivo, al forno, fritti e cotti in altri modi perdono chi pi`u chi meno il proprio valore. I sali minerali, le vitamine ed altre sostanze si disperdono nell’acqua in cui viene cotto il cibo o negli estratti che fuoriescono dal cibo e che rimangono nel letame. Basandosi sull’andamento di peso raggiunto da alcuni animali studiati, si e` giunti alla conclusione che il cibo cotto riduce il suo valore nutritivo di almeno un terzo. Naturalmente, questa dichiarazione e` soggetta a modifiche; primo perch`e l’aumento di peso non implica necessariamente il valore nutritivo e secondo perch`e vi sono differenti metodi di cottura ed i generi alimentari possono essere cotti per periodi di tempo e a temperature diversi. Bisogna comunque tenere presente che i vai risultati immediati della cottura non sono significativi del processo che sta attuandosi. Lo sviluppo delle carenze avviene lentamente, spesso non si manifesta fino alla seconda o terza generazione. Quando Francis M. Pottenger alimentava i suoi gatti con latte pastorizzato e carne cotta, osserv`o che questi, dopo due o tre generazioni, non riuscivano pi`u a riprodursi. Gli amminoacidi sono dei componenti delle proteine. Questo vuol dire che le proteine sono costituite, in combinazione e proporzioni varianti, da questi corpi “ammini”. La cottura tende a deamminizzare alcuni amminoacidi, distruggendone, cos`ı, le propriet`a nutritive. La lisina, ad esempio, spesso descritta come il piu` importante tra tutti gli amminoacidi, e la glutammina, un altro amminoacido importante, vengono distrutte con la cottura. Poich´e il corpo animale non e´ in grado di sintetizzare i propri amminoacidi dalle materie grezze, e` essenziale che questi vengono consumati integri. Oltre a danneggiare negli alimenti alcune parti importanti delle proteine, la cottura distrugge alcune vitamine importanti e trasforma certi sali organici in sostanze inutilizzabili. Pertanto e` necessario, ogni giorno, consumare una quantit`a di cibi crudi. Per la verit`a, la dieta ideale dovrebbe essere composta solo di cibi crudi. Tuttavia, poich´e oggi la maggioranza delle persone non e` pronta a questo tipo di innovazione, il mio consiglio e` che almeno i tre-quarti della dieta siano composti da cibi crudi ed il rimanente da quelli cotti. La cottura di questi ultimi dovrebbe essere quella tradizionale. Manomettendo gli alimenti forniti dalla natura, l’uomo e` riuscito a distruggere l’equilibrio naturale della sua alimentazione. Non sarebbe tuttavia corretto affermare che il tipo di alimentazione moderno e´ la causa di tutte le malattie che affliggono l’uomo di oggi. L’aria viziata e l’acqua inquinata delle citt`a, il non esporre il corpo ai raggi del sole (un’abitudine che sta scomparendo grazie al diffondersi della moda dei bagni di sole e dei costumi succinti), le poche ore di sonno ogni notte, la mancanza di un’attivit`a fisica adeguata, il consumo di sostanze in¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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tossicanti e stimolanti, la fretta e la frenesia che caratterizzano la vita moderna, le incomprensioni familiari, le preoccupazioni nell’ambiente del lavoro, le difficolt`a economiche, il superlavoro e molti altri elementi anormali che costituiscono il modo di vivere moderno, hanno tutti una grossa influenza sulla salute dell’uomo. Non tutte le sostanze consumate come cibo e bevande sono nutritive. Una parte di esse consiste in bevande velenose ed in sostanze stimolanti ed irritanti sotto forma di cibo, ma nessuna di queste possiede alcun valore nutritivo. Appartengono a questa categoria i condimenti, il sale, le spezie, le salse piccanti, l’aceto ed altre sostanze simili. La birra, il vino, il brandy, il whisky ed altre bevande alcoliche, il t`e, il caff`e, il cioccolato, il cacao, il mate (bevanda eccitante che contiene caffeina molto in uso in America Meridionale) e molte altre “bevande analcoliche” sono tra le sostanze velenose piu` consumate. Le cosiddette “bevande analcoliche”, contenenti acqua, coloranti artificiali (a base di carbonio artificiale), gusti artificiali, zucchero bianco, acido fosforico, acetanilide, caffeina ed altre droghe, non solo provocano avvelenamenti, ma danneggiano anche la nutrizione. Sembra esistere un rapporto reciproco tra il tipo di dieta seguito e l’uso di queste sostanze non nutritive: pi`u la dieta e` carente, e pi`u forte e` la necessit`a di consumare sostanze intossicanti, pi`u si consumano queste, e pi`u la combinazione degli alimenti si distacca dalla norma. Purtroppo, questi fatti risaputi svolgono un effetto sempre pi`u deteriore nella dieta dei bambini. Molto spesso osservo madri che stappano una bottiglia di Coca-Cola, vi applicano sopra una tettarella di gomma e la porgono al proprio bambino affinch`e egli la succhi. A questo punto ci si pu`o solo domandare che fine abbia fatto l’intelligenza delle madri. Le necessit`a alimentari di una madre che allatta, non devono essere determinate dal valore nutritivo del suo latte. Nello stesso tempo che ella produce il latte, accumula anche materiali nei propri tessuti. In assenza di tale accumulo, accade che la produzione del latte cessa o che la donna inizia a perdere peso. E` essenziale anche ricordare che la produzione del latte, da parte della madre, non e` interamente un processo post-nascita. La preparazione per la funzione dell’allattamento comincia proprio all’inizio della gravidanza. Durante la gravidanza, normalmente, la donna accumula nei tessuti delle scorte di materiale nutritivo, semprech`e questo sia presente nel suo regime alimentare. Persino il seno, ingrossandosi ed accumulando materiale nutritivo, si prepara al momento in cui inizier`a l’allattamento. Se la dieta della donna appare inadeguata qualitativamente e quantitativamente, o se i suoi processi nutritivi non risultano normali, la preparazione all’allattamento non sar`a appropriata e potrebbe accadere che ella non sia in grado di allattare il proprio bambino. I danni nutritivi causati dall’incapacit`a della madre di accumulare sufficiente materiale nutritivo durante la gravidanza, difficilmente saranno eliminati dopo la ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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nascita, anche se si ricorre al pi`u accurato programma alimentare. Ad esempio, un bambino la cui madre durante la gravidanza sviluppa un indebolimento delle ossa (osteomalacia), probabilmente risulter`a rachitico nonostante gli sforzi da parte della madre di consumare una dieta completa durante il periodo dell’allattamento. Non voglio che i miei lettori credano che le diete prescritte dai medici in queste condizioni siano “soddisfacenti”. Questi uomini pensano di poter sostituire agli alimenti denaturati, le pillole di calcio, l’olio di fegato di merluzzo, i preparati a base di ferro, le vitamine sintetiche ed avere come risultato una dieta completa. Nessuna dieta pu`o considerarsi soddisfacente se composta anche solo in parte da cibi denaturati. La tendenza, assai frequente delle donne in stato di gravidanza o che allattano, a diventare anemiche e` attribuita ad una carenza di ferro nella dieta. Anche se in pochi casi questa spiegazione pu`o apparire vera, e` pi`u probabile che la carenza in queste condizioni sia provocata dalle stesse cause che originano l’anemia anche in persone che non allattano o non aspettano un bambino, anche se in queste situazioni, la condizione risulta aggravata dall’uso che la donna fa di piccole quantit`a di ferro al fine di secernere il latte. La donna che aspetta un bambino presenta un bisogno maggiore di ferro, in quanto non solo il feto che si sta sviluppando ne richiede per i suoi bisogni immediati, ma una certa quantit`a deve essere accumulata anche nel fegato. L’unica fonte dalla quale la madre pu`o trarre ferro, e attraverso lei anche il bambino, e` il cibo. A Edimburgo, in Scozia, durante gli anni della guerra, tra il 1943 ed il 1944, nonostante i razionamenti alimentari si verific`o un aumento progressivo del livello di emoglobina nei bambini e nelle donne incinte. Tale crescita fu attribuita alla produzione, avvenuta nell’anno precedente (1942) di una farina nazionale che conteneva pi`u ferro rispetto alla farina bianca. Sempre in questo paese si ottennero risultati simili con l’uso della farina integrale. I risultati ottenuti, aumentando la combinazione organica di ferro nella dieta, erano nettamente in contrasto con quelli negativi che seguivano l’introduzione di sali di ferro inorganici. Una volta che il ferro e` entrato nel corpo, non viene espulso facilmente. L’organismo tende a trattenerlo, accumulandolo in gran parte in depositi particolari, affinch`e possa essere utilizzato di nuovo. Ad esempio, il ferro presente nei globuli rossi viene usato in continuazione. E` talmente vero che il corpo trattiene il ferro, che si sostiene che ad eccezione di perdite di ferro in seguito ad incidenti (perdita di sangue), a mestruazioni, a gravidanza, all’allattamento, in stato di salute non e` necessario assumerne quantit`a extra. Viene assorbito solo quando e` necessario e, anche quando il cibo abbonda di tale elemento, il corpo non aumenta la quantit`a trattenuta. Il prof. Sherman afferma che delle prove recenti sulla presenza del ferro dimostrano ≪una forte evidenza che quando ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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la dieta generale pu`o considerarsi buona, il bisogno nutritivo normale di ferro e` nettamente inferiore ai dati precedenti≫. Questo coincide con la conclusione che il consumo di cibi nutritivamente validi garantisce una quantit`a di ferro adeguata a tutti gli scopi fisiologici in una condizione di salute. Anche se la fonte migliore da cui trarre il ferro per l’organismo e` rappresentata dalle sostanze alimentari naturali, raramente si presenta la necessit`a di dover consumare cibi ricchi di tale elemento. ≪Hai gi`a preso la tua pillola di ferro, oggi?≫ reclamizza uno slogan pubblicitario, ma in realt`a non esiste un bisogno nutritivo di questo genere in una dieta normale. Altri elementi che raramente risultano carenti nei regimi alimentari comuni tra la gente del nostro paese sono il cloruro e lo zolfo. Di fosforo ve ne e` in abbondanza nella dieta comune dell’uomo civile. Il calcio spesso risulta carente, anche se e` contenuto in abbondanza in molti cibi relativamente economici quali il cavolo, la lattuga, il grano integrale, nel crescione, nelle insalate verdi, in tutte le noci, in tutta la frutta, in tutte le bacche, nei meloni, nella cipolla, negli asparagi, nel cavolo rapa, ecc. Il latte contiene calcio solo se non e` pastorizzato e se consumato senza sottoporlo a cottura. Somministrare latte pastorizzato alla madre o al bambino con lo scopo di supplire alle carenze di calcio vuol dire fallire completamente l’obiettivo. Anche la somministrazione di pillole a base di calcio e` inutile. Per la verit`a, e` assai peggio dell’essere inutile in quanto, come fu dimostrato da Berg, tutti i miscugli artificiali di sali inorganici di calcio, producono acidit`a e distruggono il calcio nell’organismo, causando osteoporosi e l’osteomalacia. Anche lo zucchero bianco distrugge il calcio. Sicuramente, se la nostra dieta contenesse i sali minerali di cui il corpo necessita, e questo pu`o avvenire solo consumando cibi interi o naturali (non sarebbe molto difficile consumare una dieta composta in abbondanza da tali cibi!), non vi sarebbe bisogno di affollare le farmacie alla ricerca dei prodotti adatti. Normalmente il feto accumula nei suoi tessuti una scorta di calcio, cosicch`e dopo la nascita, la carenza di tale elemento non risulta evidente immediatamente. Nell’alimentazione dei neonati le madri dovrebbero ricordare questo fatto. Nei circoli e negli ambienti non-commerciali si sostiene che, per usare le parole dello scienziato americano Dott. Whipple, ≪bisogna trasformare le scoperte di laboratorio in termini di prodotti alimentari≫. Il prof. Sherman e` d’accordo con questo quando afferma: ≪Nella nutrizione umana, l’aggiunta di calcio alla dieta non dovrebbe provenire dall’uso dei sali di calcio, ma dal consumo di alimenti ricchi di calcio, ed in particolar modo di latte, insalate verdi e verdure fresche≫. Come ho gi`a detto, il latte pastorizzato, forse l’unico tipo che si trova a disposizione in America, e` una misera fonte di calcio e di molti altri elementi nutritivi. Perfino il migliore tipo di latte potrebbe essere eliminato dalla dieta di una donna ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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che aspetta un bambino. Il fatto e` che, e vorrei sottolineare questo punto, tutti gli elementi nutritivi necessari sono presenti nei cibi pi`u comuni allo stato naturale, vale a dire crudi ed interi e questo dovrebbe essere la fonte da cui estrarli. Una pianta intera, o comunque la parte commestibile di una pianta particolare non contiene tutti i fattori alimentari necessari all’uomo. Solo consumando una grande variet`a di vegetali, selezionati in modo che in totale le noci, la frutta e le verdure possano fornire i fattori alimentari necessari, possiamo assicurarci l’adeguato nutrimento. Una dieta a base di un solo elemento, e questa vale per lo meno per gli animali di classe superiore, e` errata. Per combinare insieme i vegetali fino a formare una dieta completa, abbiamo a disposizione l’esperienza di millenni nonch`e i risultati della ricerca moderna. Sappiamo che almeno il sessanta percento del cibo consumato giornalmente dovrebbe consistere in frutta e verdura, preferibilmente crude. L’equilibrio, in una dieta, pu`o essere composto da carboidrati, grassi e proteine. Queste ultime, specialmente nei casi di una donna incinta o che allatta, dovrebbero essere proteine di grado superiore. La fonte migliore per i carboidrati e` la frutta dolce: datteri, fichi, uva passa, uva, cachi, banane ben mature, ecc. Anche le mele e le pere sono fonti eccellenti di zuccheri, ma ne contengono in minore quantit`a. Tutta la frutta fresca di stagione, comprese le bacche, i pomodori, le pesche, le prugne, le ciliegie, le albicocche, le pesche noci, i cachi, ecc. pu`o essere aggiunta alla dieta con la certezza di benefici alla salute. Per la dieta invernale si pu`o ricorrere alla frutta secca, mai utilizzare quella solforata. Gli agrumi, quali gli ananas, ecc., sono ottime fonti di minerali e vitamine. In questo capitolo non e` possibile trattare anche le combinazioni tra gli alimenti, ma i cibi dovrebbero essere consumati in quelle combinazioni che permettono la migliore digestione.

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Capitolo 4 I BAMBINI DOVREBBERO NASCERE IN PRIMAVERA Il prof. Westermark, nel suo La storia delle unioni tra gli uomini, espone la seguente teoria generale riguardo il periodo degli accoppiamenti negli animali: ≪Nonostante un’apparente irregolarit` a, il periodo di accoppiamento in ogni specie animale viene regolato da una legge inderogabile. Avviene prima o dopo a secondo che il periodo di gestazione sia pi`u breve o pi`u lungo, cos`ı che gli esseri giovani possano nascere in un momento dell’anno in cui sia permessa loro la sopravvivenza. In questo modo, la maggioranza dei mammiferi partorisce all’inizio della primavera, e nei paesi tropicali, invece, al cominciare della stagione delle pioggie. Nelle regioni montuose, gli animali si accoppiano pi`u tardi rispetto a quelli che vivono in zone pi`u basse, e quelli delle regioni polari e delle zone temperate generalmente si accoppiano pi`u tardi di quelli che vivono ai tropici≫. Sembra che la natura agisca sempre in maniera da salvaguardare gli interessi ed il benessere degli elementi pi`u giovani. Gli studiosi invece sembrano preoccupati solo del piacere degli adulti. Il sig. Westermark, inoltre, riporta una lista di fatti e di statistiche da tutte le parti del mondo che dimostra come l’uomo, originariamente, era solito accoppiarsi solo in periodi dell’anno stabiliti e che, nonostante le numerose perversioni sessuali esistenti al giorno di oggi, egli segue ancora questo suo istinto primitivo pi`u di quanto immagini. Infatti: ≪Il numero delle nascite in Sardegna, in Belgio ed in Svezia e` soggetto ad un aumento regolare due volte all’anno, il cui massimo viene raggiunto durante i mesi di febbraio o marzo, mentre l’altro in settembre o ottobre; nell’Italia del sud vi e` un solo aumento all’anno, ma al nord se ne verificano due, in primavera ed in autunno. In Germania, si toccano due livelli – 41 –


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massimi, uno in febbraio-marzo, e l’altro in settembre; nelle otto citt`a pi`u grandi della Scozia, si registrano pi`u nascite legali durante il mese di aprile; in Svezia, il primo aumento annuale delle nascite presenta il suo massimo durante il mese di marzo; in Belgio, Spagna, Austria ed Italia a febbraio, in Grecia, a gennaio; in questo modo, l’aumento delle nascite avviene prima al sud dell’Europa che al nord≫. La distribuzione disuguale delle nascite durante i mesi dell’anno e` da attribuire, secondo gli statistici, a diverse cause. Viene comunque generalmente riconosciuto che il massimo a febbraio e marzo (in Cile, settembre), e` dovuto, almeno in gran parte, al fatto che l’istinto sessuale appare pi`u intenso a maggio e a giugno (in Cile a dicembre). Probabilmente questa e` la spiegazione se si considera anche che specialmente le nascite illegittime sono relativamente numerose. (Bisogna ricordare che il Cile si trova nell’emisfero inferiore e pertanto la sua primavera si manifesta a settembre)≫. ≪

Cos`ı, paragonando i dati su riportati, troviamo che tra diverse razze umane, l’istinto sessuale aumenta alla fine della primavera o piuttosto all’inizio dell’estate≫. ≪

Egli continua: ≪Sembra pertanto logico dedurre che l’aumento dell’istinto sessuale alla fine della primavera o all’inizio dell’estate, sia una reminiscenza dell’antico periodo dell’accoppiamento, che dipende dalle stesse leggi che governano il resto del regno animale≫. Durante questo periodo, il risveglio dell’istinto sessuale generalmente assopito, permette di far nascere i bambini in primavera, cio`e a febbraio, marzo o aprile. E questo e` proprio il miglior periodo dell’anno per far nascere i bambini. E` l’inizio della stagione piu` ricca di frutta e verdure fresche, quando il bambino, attraverso la madre, pu`o ricevere i cibi migliori che la natura offre. Nel latte materno trova un ottimo materiale per un’ancora migliore formazione delle ossa. Il clima e` mite, nelle case si tengono le finestre aperte e la gente passa lunghe ore fuori. Questo vuol dire che anche il bambino godr`a dell’aria aperta. Nelle condizioni di vita moderne, i raggi di sole non dovrebbero essere trascurati. I bambini che nascono alla fine dell’autunno o all’inizio dell’inverno, quasi inevitabilmente, e a livelli piu` o meno accentuati, sviluppano il rachitismo. Sono molto pochi i casi di rachitismo osservati tra i bambini che godono regolarmente dei raggi del sole e che vengono alimentati con cibi naturali durante i primi mesi di vita. Il fatto che il sole sia assolutamente essenziale alla normale utilizzazione ed assimilazione del calcio o forse anche del ferro e di altri elementi, e` fuori dubbio. Questo vale per le piante e per gli animali. ≪In primavera ed in estate – sostiene Berg – quando le piante sono nella fase pi`u rigogliosa del loro svi¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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luppo, contengono quantit`a relativamente cospicue di vitamina C; d’altro canto, la maturazione del fieno avviene man mano che la vitamina C in esso contenuta si riduce gradualmente, fino a raggiungere a volte proporzioni non sufficienti≫. Non importa se le “vitamine” rappresentino la spiegazione al fatto che, a seconda delle stagioni, il latte possa considerarsi adatto o meno, la cosa importante e` che in primavera ed in estate la produzione del latte e` la migliore e la primavera, pertanto, e` il momento migliore per far nascere i bambini. Il prof. R. Pinter ed il dott. Feriano, del Teachers’ College di New York City, riportarono, come risultato dell’analisi di 17.500 bambini, che nati in gennaio, febbraio e marzo (i mesi invernali a quella latitudine), in media, posseggono un livello di intelligenza inferiore rispetto a quelli nati nei mesi estivi. Anche se con delle ulteriori ricerche si potesse confermare questi risultati ed accettarli come regola, bisogna considerare che ci saranno sempre delle eccezioni; l’intelligenza, e` il risultato composto di molti fattori, tra i quali l’influenza stagionale, sul suo svilupparsi, e` solo uno dei tanti, ma secondo noi e` uno dei piu` importanti. Al nord, e` molto importante far nascere i bambini durante i mesi primaverili. Questo sicuramente li aiuter`a a combattere malattie quali rachitismo, scrofolosi, scorbuto, ecc., pi`u di quanto sia in grado di fare il nauseante olio di fegato di merluzzo. Fateli nascere in un momento in cui non debbano trascorrere i primi mesi di vita nel freddo invernale, nell’aria viziata dei riscaldamenti artificiali e senza il benefico aiuto dei raggi del sole. Se vivete al nord, forse i mesi migliori in cui far nascere i bambini sono dalla met`a di aprile alla fine di giugno. Al sud, dalla met`a di febbraio alla fine di aprile e` un periodo splendido. Potete far si che questo accada, se realmente lo volete. Basta pensare alla pianificazione ed al controllo delle nascite; non date retta a coloro che considerano il controllo delle nascite un peccato. Il peccato, come l’inferno, e` un’invenzione dei teologi, e viene utilizzato come strumento per mantenere l’umanit`a in sottomissione e soggezione. Fate in maniera che i vostri bambini nascano in primavera. Attenetevi al primitivo e pertanto corretto istinto sessuale, nei riguardi dell’accoppiamento in funzione delle stagioni. Accoppiarsi nella stagione giusta ed anche in quelle non considerate adatte pu`o essere l’abitudine dei perversi, ma non degli esseri normali.

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Capitolo 5 UN BAMBINO IN BUONA SALUTE Esistono alcune caratteristiche tipiche di un bambino normale, sano e ben nutrito che ogni genitore dovrebbe conoscere in quanto una mancanza di tali condizioni indica un danneggiamento della salute. Le seguenti sono le prove di una salute buona. • Prontezza mentale ed intelligenza brillante. • Carattere allegro e contento. • Occhi ben aperti, lucenti e ridenti. • Assenza di vomito e di rigurgito di cibo. • Movimenti intestinali normali, feci di colore e consistenza normali. • Assenza quasi totale di manifestazioni di pianto. • Aumento regolare di peso dovuto ad un modo di crescere sano e non ad accumulo di grasso. • Tessuti elastici ma fermi, con muscoli scattanti. • Sonno profondo per tutta la notte. • Crescita costante in altezza ed intelligenza, con aumento di circonferenza dovuto ad una crescita sana. • Sviluppo simmetrico dei tessuti muscolari senza presenza di grasso. – 44 –


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• Pelle trasparente con colorito che ricorda le “pesche e la panna”. • Assenza di dimagrimento e di stati di indebolimento. • Nessun segno di dolori o disturbi. • Uno sviluppo normale, secondo i criteri enunciati nel capitolo riguardante “Lo sviluppo del Bambino”. I segni di un indebolimento nello stato di salute sono molto numerosi. Vi sono molti sintomi di malattia talmente comuni ed accettati dalla civilt`a moderna, che l’ignoranza li considera naturali o normali. L’essere gonfi di grasso e l’abitudine di sputare sono fra questi. Il seguente e` un elenco dei sintomi iniziali che indicano uno stato di indebolimento nella salute dei neonati. • Stupidit`a e ottusit`a mentale. • Irritabilit`a, scontentezza, malumore. • Occhi con palpebre abbassate e con espressione poco vivace. • Costituzione molle ed “opaca”. • Mancanza di appetito, indifferenza verso i cibi. • Vomito e rigurgito del cibo. • Singhiozzo. • Flatulenza con eruttazioni di gas e con emissione di gas dall’intestino, in genere di odore sgradevole. • Stitichezza. • Diarrea; feci acquose di colore verde o di altro colore anormale, contenenti grumi di latte. Le feci sono di odore sgradevole. • Coliche. • Raffreddori, naso otturato, catarro nasale. • Stati di pianto e di lamenti frequenti. • Perdita di peso, indebolimento. • Eccesso di grasso. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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• Sonno disturbato. Sonno poco profondo ed interrotto. Sonno che non perdura fino al mattino. • Pianti e lamenti durante il sonno. Difficolt`a nell’addormentarsi. Irrequietezza, difficolt`a nell’essere “coccolato”. • Disturbi e dolori. • Congestioni alle guance (eccesso di colorito rosso). • Bocca aperta durante il sonno. • Respirazione attraverso la bocca. • Crescita lenta o addirittura arresto nella crescita. • Mancanza di simmetria nello sviluppo. • Muscoli deboli e molli. • Eruzioni cutanee. • Uno sviluppo troppo lento o persino troppo rapido, secondo criteri enunciati nel capitolo dedicato allo “Sviluppo del bambino”. L’epurazione, l’enuresi notturna, l’eccesso di secrezioni nasali e l’emissione di bava sono gli sforzi che la natura compie nel tentativo di eliminare gli eccessi. ≪Se un bambino, da sveglio, appare di cattivo umore ed apparentemente chiede cibo ogni due ore o addirittura pi`u spesso – afferma il dott. Tilden – allora quel bambino e` malato e va curato≫. Sono proprio i bambini sovralimentati, nei quali lo stomaco infiammato manifesta una continua richiesta di cibo, a percepire la sensazione di “morsi della fame” allo stomaco. Ed e` proprio quel tipo di bambino che sviluppa un appetito morboso e dispeptico e che chiede in continuazione cibo. Le guance rosse, considerate in genere segno di buona salute, indicano, invece, congestione ed irritazione e denotano una predisposizione alle malattie febbrili. E` solo una congestione delle guance non un segno di buona salute, come non lo sono gli arrossamenti alle guance che indicano la polmonite. I primi segni che indicano che un bambino sta avendo dei disturbi, sono in genere l’irritabilit`a ed il malumore. Spesso si manifesta un’indifferenza verso il cibo e poi, in breve tempo, un aumento di temperatura. In genere si verifica anche ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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un eccesso di secrezione nasale. Il bambino appare svogliato e desidera stare sdraiato. Da questo momento in poi, se si continua ad alimentarlo, egli peggiora di molto. Se si continua a somministrare al bambino cibo e farmaci, quella che poteva essere solo una leggera indisposizione, in breve tempo si trasformer`a in una malattia grave che potrebbe provocare persino la morte.

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Capitolo 6 LE ATTENZIONI GENERALI DA DEDICARE AL BAMBINO L’ ’attivit`a principale dei bambini e` quella di crescere. Dovrebbero essere aiutati al fine di svilupparsi in uomini e donne forti e sani. La loro mente deve crescere insieme al corpo. I medici, come guida, hanno stabilito tutta una serie di standard falsi (e bassi) basati sulle medie di esseri anormali ed hanno sempre combattuto tutto ci`o che potesse garantire valori migliori e piu` reali. Persino Gesell ed altri studiosi hanno stabilito, per i bambini cresciuti nella maniera tradizionale, dei bassi livelli di sviluppo. Non hanno tentato di riscoprire le valide regole della natura n`e le condizioni di vita dalle quali esse dipendono. La medicina, nel suo tentativo di curare la salute dei neonati, si rivela artificiale, innaturale e distruttiva. Essa permette che si viva in maniera sbagliata e che si ricorra ai farmaci, ai sieri, ai vaccini ed alla chirugia per prevenire e correggere i risultati negativi che derivano da un tipo di vita scorretto. In questo capitolo illustreremo un programma razionale di cura, assai diverso da quello pericoloso suggerito e messo in pratica dai medici.

6.1 LA RESPIRAZIONE Subito dopo la nascita il bambino inizia a respirare. Al primo respiro segue immediatamente uno scoppio di pianto che sta ad indicare l’energica azione del torace, del diaframma e dei polmoni ed il fatto che i polmoni, fino ad allora inusati, si sono riempiti di aria. Subito dopo che questo pianto ha annunciato al mondo la presenza di un altro essere vivente, il medico o l’ostetrica si apprestano al taglio del cordone ombelicale attraverso il quale, durante i nove mesi della sua vita in– 48 –


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trauterina, il bambino ha ottenuto non solo l’aria, ma anche il cibo e l’acqua. Da questo momento in poi ha inizio la sua esistenza come essere indipendente. Da ora in poi i bisogni del bambino diventano pi`u complessi e occuparsi di lui non risulter`a pi`u una cosa semplice. Non tutti i bambini iniziano a respirare immediatamente dopo la nascita. Questi casi si verificano principalmente in seguito all’uso di sostanze anestetiche, dopo un parto difficile o a causa di una pressione esercitata sul cordone ombelicale. Gli anestetici e le sostanze che accelerano il parto non dovrebbero mai essere utilizzate; si pu`o giustificare l’uso di anestetici solo nei casi in cui si deve ricorrere all’intervento chirurgico. Quando il bambino non inizia la respirazione subito dopo la nascita e` essenziale che lo si schiaffeggi gentilmente, che si getti acqua fredda sul suo viso e sul torace, che si immerga alternativamente in acqua calda e fredda o che si faccia ricorso alla respirazione artificiale.

6.2 LA POSIZIONE DEL BAMBINO Fin dal momento della nascita bisogna permettere al bambino di stare in posizione prona. Non c’`e pericolo di soffocamento ed i bambini che lo fanno iniziano a camminare prima di quelli rimangono in posizione supina. E` uno sbaglio lasciare il bambino in questa posizione giorno e notte. Quando esso e` molto piccolo deve essere aiutato a cambiare posizione continuamente da un lato dall’altro. Consigliando un programma di educazione fisica fin dalla nascita, il dott. Page insiste sul fatto i bambini dovrebbero stare proni e non supini, come in genere vengono messi dai genitori. ≪In questa posizione – egli sostiene – i bambini si sviluppano meglio e pi`u in fretta. In questa posizione, quando un bambino muove le braccia e le gambe, non incontra resistenza. Anche il solo calciare l’aria con le gambe o agitare le braccia non incontra resistenza≫. Una volta ho osservato un neonato di una settimana spostarsi per tutta la lunghezza del letto proprio nella posizione suggerita dal dott. Page. Questo e` l’esercizio fisico migliore; l’esercizio che coinvolge l’uso dei muscoli e specialmente quelli delle gambe. Il bambino solleva la testa, le spalle, il bacino e le gambe all’indietro ed in questo modo esercita i muscoli della schiena. La bellezza delle fascie muscolari ai lati della sua colonna vertebrale ricorda quella di un uomo ben formato. Immaginate che dalla nascita i gattini, i cuccioli di cane, i vitelli, i puledri o i pulcini fossero tenuti sulla schiena senza poter usare le zampe se non per calciare l’aria; questi animali potrebbero mai camminare? Se le scimmie fossero sempre sdraiate senza poter usare le zampe e le braccia, senza potersi appendere per

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mezzo delle braccia, come sarebbe lento il loro sviluppo! Perch`e dobbiamo continuare a danneggiare lo sviluppo dei nostri piccoli tenendoli supini per lunghe ore? Il dott. Tilden, dopo aver sostenuto tale teoria per anni, nel suo La cura dei bambini (1916) scriveva: ≪Ponete il bambino sullo stomaco (secondo il metodo del dott. C.E. Page) e permettetegli di stare in questa posizione anzich`e sulla schiena. Il metodo del dott. Page e` molto funzionale. I bambini iniziano a camminare e a correre molto prima≫. La colonna vertebrale del feto e` flessa. Per portarla e mantenerla in posizione estesa e` necessario sviluppare i muscoli dorsali. Il dimenarsi ed il contorcersi del bambino, in posizione prona, sviluppa i muscoli dorsali, cosa che non avverrebbe se il bambino fosse sdraiato supino. Quando un bambino con muscoli dorsali ben sviluppati comincia a tirarsi su ed a stare seduto, e questo avviene molto pi`u in fretta, star`a eretto in quanto i suoi muscoli saranno abbastanza forti per mantenerlo in questo modo. Ho parlato fino ad ora dello sviluppo dei muscoli della schiena, delle braccia e delle gambe che avviene nella posizione prona. E` necessario che ricordi che anche i muscoli dei fianchi e quelli addominali svolgono un’azione energica con i movimenti che si eseguono in questa posizione. Anche la forza di questi muscoli serve a mantenere il bambino in posizione eretta quando comincia a stare seduto. Questo significa che il bambino non dovrebbe mai essere messo in posizione supina o di fianco? Assolutamente no. Egli ha bisogno di calciare con le gambe e di agitare le braccia affinch´e i muscoli di queste si sviluppino. I suoi muscoli hanno bisogno e devono essere esercitati in diversi modi. Camminare carponi o trascinarsi richiede una certa forza nei muscoli delle braccia, del torace e delle spalle. Questa forza viene prodotta pi`u velocemente se il bambino e` posto in posizione prona e pu`o usare le braccia contro una resistenza. Il bambino imparer`a in fretta a sollevare il busto usando le braccia e imparer`a anche a sollevare le gambe. La forza e l’uso dei muscoli devono essere acquisiti prima che il bambino inizi a camminare carponi.

6.3 IL PRIMO BAGNO Tutte le femmine dei mammiferi, dopo la nascita dei piccoli, li puliscono leccandoli. La gente, a seconda dei luoghi, ha adottato modi e maniere diverse per pulire i nuovi nati. Subito dopo aver tagliato e chiuso adeguatamente il cordone ombelicale, il neonato dovrebbe essere avvolto in ovatta o altro materiale soffice e posto in un luogo caldo e tranquillo. Il neonato dovrebbe essere pulito scrupolosamente ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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in breve tempo, da un minimo di pochi minuti ad un massimo di un’ora. Un bambino pulito ha solo bisogno di un bagno a base di acqua tiepida. Non c’`e bisogno n´e di saponi n`e oli. Se e` stato un parto difficile e le doglie sono durate da sei a venti ore, sia il bambino che la madre risulteranno esausti e non c’`e bisogno che il piccolo venga lavato e vestito con urgenza. Il riposo e` ci`o di cui ha maggiormente bisogno. Non deve essere alimentato, ma avvolto in materiale caldo lasciato a riposare e dormire per ventiquattro ore. In queste circostanze, il dott. Tilden era solito ungere il bambino con un olio leggero e delicato quale l’olio di oliva o di semi di cotone, avvolgerlo in ovatta e lasciarlo in un posto tranquillo e caldo. Non vedo la necessit`a di usare l’olio. Dopo aver riposato per ventiquattro ore il bambino pu`o essere lavato in acqua calda, preferibilmente acqua dolce. Non e` necessario usare saponi se il bambino e` gi`a stato pulito delle sostanze che lo ricoprono al momento della nascita. Se il bambino era stato cosparso di olio, per toglierlo pu`o essere impiegato un sapone neutro. Dall’Antico Testamento apprendiamo che gli antichi ebrei usavano cospargere di sale i bambini subito dopo la nascita. Li avvolgevano in fasce e poi li mettevano da qualche parte. Pi`u tardi, Sorano di Efeso consigliava alle levatrici di cospargere i neonati con un miscuglio di sale e miele. Precedentemente a questo, i Greci massaggiavano i neonati con il sale. Pu`o darsi che questa abitudine fosse comune tra le civilt`a antiche. Queste pratiche antiche, probabilmente di origine magica, massaggiare i neonati con sale, unito a volte al miele, ci appaiono simili ai consigli dei medici moderni secondo i quali e` giusto ricoprire il neonato di unguenti. La loro paura dell’acqua e della pulizia induce a “sterilizzare” le ferite e cospargere poi il neonato di sostanze grasse. Questa pratica viene spesso continuata fino al primo mese dopo la nascita, il che pu`o causare danni alla pelle del bambino. Vi sono stati dei periodi in cui i medici consigliavano di lavare i neonati in acque medicamentose o cosiddette “rinforzanti”. Un bambino veniva lavato nel brandy o in altri liquori alcolici, al fine di “rinvigorire il suo sistema” e “fortificarlo” contro gli effetti dannosi del freddo e altre cause di malattia. Questa pratica spesso causava dolori e gravi infiammazioni agli occhi. La maggioranza delle cosiddette popolazioni primitive usava immergere i neonati in acqua. Gli indiani d’America lavavano i neonati con acqua fredda quasi immediatamente dopo la nascita. Nel suo Venti anni di residenza in Sud America, Stevenson afferma che ≪tra gli indiani Araucani di quel paese, una donna, subito dopo aver partorito, va con il suo bambino al pi`u vicino corso d’acqua, vi si immerge e poi fa ritorno alla sua occupazione≫. Gli abitanti dell’Isola di Pitcairn ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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immergono i neonati in acqua fredda e fanno il bagno ai propri bambini in acqua fredda tre volte al giorno. Gli antichi tedeschi, i bretoni, gli sciiti e gli abitanti della Groenlandia avevano l’abitudine di immergere i neonati in acqua fredda, ghiacciata o di cospargerli di neve. Anche in Russia questa abitudine era molto comune. Il dott. Shew racconta che, all’inizio del secolo, anche le donne di New York erano solite immergere i neonati in acqua gelida. Nel suo Le curi fisiologiche e morali del neonato, il dott. Andrew Combe consiglia di fare il bagno al neonato in acqua a temperatura corporea, cio`e a circa 100◦ Farenheit. A tutte le et`a ed in tutte le circostanze della vita, un bagno caldo e` sicuramente pi`u piacevole di uno freddo. Le donne che durante la gravidanza hanno avuto frequenti rapporti sessuali metteranno al mondo bambini ricoperti di una sostanza, simile al formaggio, chiamata “vernice caseosa”. Nel passato gli scrittori la chiamavano “sostanza grassa” e non ritenevano che fosse collegata alle abitudini alimentari e di vita della madre. Il modo migliore per rimuovere tale materia e` usare un tampone d’ovatta imbevuto di olio di oliva. Successivamente, come consigliato in precedenza, l’olio deve essere accuratamente eliminato. Appena il bambino e` stato pulito, deve essere preparato per essere messo a letto, a dormire. Oggi, i medici di molti ospedali consigliano di massaggiare il neonato con una sostanza grassa, l’olio, invece di sottoporlo al bagno in acqua. Le loro opinioni sono diverse circa la durata di tale operazione, alcuni sostengono che si deve continuare fino a che il bambino abbia raggiunto i sei mesi di et`a, altri fino a diciotto mesi. Quasi tutti sono d’accordo nel suggerire l’uso di un olio antisettico. Ingrassare la pelle del neonato dopo ogni cambio di pannolini e` molto dannoso. Nella vita non esiste mai un momento in cui la pelle abbia bisogno di olio. Un infermiere una volta mi ha detto: ≪Negli ospedali non abbiamo tempo di occuparci dei bambini nella maniera migliore. Non abbiamo tempo di cambiare loro i pannolini quando sarebbe il momento. Io devo occuparmi di quaranta bambini, come posso farlo in maniera adeguata?≫. L’uso dell’olio si e` diffuso in sostituzione di attenzioni pi`u adeguate. Negli ospedali, questa mancanza di tempo, per occuparsi appropriatamente dei bambini, e` una ragione di piu` per cui le donne dovrebbero far nascere i bambini in casa. Cospargere di olio i neonati e` sicuramente dannoso e l’aggiunta di sostanze antisettiche peggiora ancora di pi`u la situazione. L’antisettico viene utilizzato per uccidere i germi. Ogni antisettico aggiunto al grasso in quantit`a sufficiente per uccidere i germi, si dimostrer`a molto irritante per la pelle delicata di un neonato. Sempre e comunque, l’acqua e` il mezzo migliore con cui detergere la pelle. Se il bambino viene alla luce provato, in seguito ad un lungo travaglio e ad un parto difficile, il suo piccolo corpo sar`a indolenzito. Questo causa irrequietezza ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ed il bisogno di cambiare continuamente posizione. Un massaggio delicato, dopo averlo lavato e lasciato dormire per ventiquattro ore, lo far`a sentire meglio. Ma questo non deve ripetersi troppe volte. Uno o due massaggi saranno sufficienti.

6.4 GLI OCCHI Gli occhi dovrebbero essere puliti accuratamente con acqua e tamponi di ovatta. E` meglio che sia il padre a fare ci`o anzich`e un’infermiera, in quanto a queste non viene mai insegnato come pulite gli occhi di un neonato in maniera giusta. Un bambino appena nato e` un organismo completo e biologicamente ben costruito. Non ha bisogno di medicinali per gli occhi, di vaccini nel sangue, di circoncisioni o di altre prevenzioni inventate dalla “scienza”. I nostri governanti sembrano essere pronti ad incoraggiare tali pratiche con le leggi, teorie stravaganti e pratiche spesso fatali. Fin dal 1880, le leggi hanno sostenuto l’uso di nitrato di argento come misura precauzionale contro l’oftalmia del neonato, che in molti casi e` stata considerata la causa di una cecit`a congenita. I legislatori sostengono, aiutati in questo dalla classe medica, che tutte le donne sono “infette” e malate di gonorrea e che, pertanto, tutti i bambini devono essere “protetti”. In realt`a, nei bambini le infezioni agli occhi sono relativamente rare e nei casi in cui si manifestano, una pulizia accurata dopo la nascita basta ad eliminarle. Gli uomini della medicina non si fidano della pulizia e per questo raccomandano la sterilizzazione antisettica. Per anni gli Igienisti ed i Terapeuti Naturali hanno sostenuto che il nitrato di argento rende cieca la maggioranza dei bambini ai quali viene somministrato. Abbiamo anche dichiarato che nei casi in cui non si tratta di cecit`a, la vista di molti bambini risulta danneggiata a causa di questa sostanza. I medici hanno discusso sull’argomento. Alla fine, tuttavia, hanno ammesso che questo “TNT della famiglia dei farmaci”, rende ciechi i neonati. In alcuni stati la legge obbliga il medico, l’ostetrica o chiunque incaricato di sorvegliare il parto, di instillare negli occhi del neonato, immediatamente dopo il parto, una soluzione all’ 1% di nitrato di argento. Oggi i medici riconoscono la pericolosit`a dell’uso di questa sostanza solo perch`e sono in possesso di altri farmaci che ritengono migliori e meno pericolosi. La penicillina e il solfanilato di sodio sono tra questi. Parlando del solfanilato di sodio per esempio, le caratteristiche ad esso attribuite sono che mentre il nitrato di argento pu`o solo prevenire l’infezione blenorragica negli occhi del bambino, il solfanilato di sodio la pu`o “curare”, “non irrita” e “non e` tossico”. Fra

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qualche tempo, quando avranno un altro prodotto a disposizione, riconosceranno anche le caratteristiche negative del solfanilato di sodio. Forse un giorno i medici impareranno che la pulizia e` l’unica cosa necessaria. Arrossamenti, irritazioni, rigonfiamenti, eruzioni purulente, danni strutturali e cecit`a possono risultare dall’uso di un farmaco corrosivo quale il nitrato di argento. Una soluzione al mezzo percento di questo farmaco pu`o provocare un’irritazione e dei disturbi temporanei. Fortunatamente, nella maggioranza dei casi, si guarisce in pochi giorni. Se la soluzione non e` stata preparata immediatamente prima dell’uso, potrebbe risultare pi`u potente, a causa della sua rapida evaporazione, e provocare danni permanenti che potrebbero sfociare nella cecit`a totale. Poich`e i medici e gli ospedali non gradiscono ammettere i propri sbagli, nessuno sa esattamente il numero dei bambini che ogni anno perdono la vista a causa del nitrato di argento, si sa solo che sono molti. Vorrei sottolineare che se il bambino nasce in casa non corre il rischio di diventare cieco. Gli occhi del bambino devono essere protetti contro la luce del sole nei momenti pi`u intensi, contro la luce artificiale, la polvere ed il vento.

6.5 LA BOCCA Non c’`e bisogno di sciacquare la bocca di un bambino sano, n`e alla nascita, n`e in seguito. Si auto-pulisce, la saliva e` un liquido sterilizzante e le buone condizioni di salute permettono alla bocca di rimanere pulita. E` quasi impossibile sciaquare la bocca di un neonato senza provocare irritazioni o danneggiare le delicate membrane e predisporle quindi, all’infiammazione. La bocca e` in grado di svolgere i suoi compiti senza interventi esterni.

6.6 IL NASO Per il naso valgono le stesse cose relative alla bocca.

6.7 LE ORECCHIE L’orecchio esterno dovrebbe essere lavato giornalmente solo con l’acqua. Ma la parte interna non deve essere toccata. Nell’orecchio vi e` sempre del cerume che non deve essere rimosso. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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6.8 L’OMBELICO In genere si discute molto su questo argomento. E` abitudine comune lavare la parte con sostanze antisettiche e poi cospargerla di “polveri essiccanti” quali ad esempio il gallato di bismuto, ecc. Poi la si copre con una garza per fasciarla tutta d’intorno. Tutto questo e` dannoso ed inutile. La pulizia e` l’unica cosa che bisogna garantire all’ombelico e per farlo e` consigliabile far uso di sola acqua tiepida. Se l’ombelico emette ancora materiale e lo si ricopre con una benda bloccando in tal modo questa emissione, e` quasi sicuro che si former`a un’infezione.

6.9 LA PELLE Due sole sono le cose necessarie alla pelle di un bambino: la pulizia e l’asciuttezza. Tutto il resto e` pericoloso. La pelle di un bambino e` morbida e delicata e si irrita con un nonnulla. Saponi, polveri, oli, umidit`a, specialmente nelle pieghe della carne, pannolini contenenti sostanze detergenti, vestiti ruvidi, sporcizia, farmaci, ecc., irritano la pelle. Lavate il bambino con acqua tiepida, non usate saponi o altre sostanze artificiali. Non usate polveri o oli, l’olio serve solo ad occludere i pori della pelle. I massaggi con le creme sono ancora peggiori e dovrebbero essere evitati. Le polveri spesso contengono antisettici velenosi, ma non devono essere usate anche nel caso in cui non li contenessero. Non devono essere utilizzati asciugamani e vestiti ruvidi.

6.10 LE IRRITAZIONI Sono provocate dalla polvere, dalla pelle bagnata, dal sudore lasciati nelle pieghe di grasso dei bambini, o da vestiti troppo stretti o troppo abbondanti. Il trattamento usato in genere in queste situazioni tende a trascurarne le cause. Bagni di crusca, polveri medicate e di altro tipo, bagni ai sali marini, aceto, amido ed acido borico, sono soltanto delle abitudini dannose divulgate da profani. Se un bambino viene lavato con sola acqua, viene asciugato accuratamente dopo ogni bagno, se non gli si permette di essere troppo grasso e se non lo si copre smisuratamente, la sua pelle non sar`a irritata. Ma se risulta irritata, non c’`e niente di meglio che esporre il bambino all’aria. Cospargere di olio il bambino per prevenire “l’arrossamento da pannolino” quando si lascia addosso il pannolino bagnato per troppo tempo, e` assurdo. Il ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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modo migliore per evitare questo problema e` di cambiare spesso il pannolino e di pulire ed asciugare accuratamente il bambino. Se ai bambini vengono lasciati i pannolini bagnati per lunghi periodi di tempo, se non vengono puliti accuratamente, se non vengono asciugati altrettanto bene, possono presentare degli arrossamenti, ma l’olio usato come sostituto di pulizia, non e` la migliore soluzione che una madre attenta possa adottare. L’uso di saponi e di soluzioni antisettiche per lavare il bambino, e` dannoso. `E sempre meglio lavarlo senza ricorrere ad essi. Il sapone non e` essenziale per la pulizia, ad eccezione di quei casi in cui l’individuo lavora con oli o sostanze grasse: i pittori, i meccanici, ecc., ed essendo quasi sempre dannoso, deve essere usato solo quando tra i due mali rappresenta quello minore. I bambini grassi che sudano molto vanno spesso soggetti ad irritazioni tra le pieghe adipose. Per prevenire ci`o bisogna evitare che il bambino ingrassi. I bambini grassi sono sicuramente handicappati dal punto di vista della salute e, poich`e non devono ingrassare per poi essere uccisi, come i capponi, non esiste ragione alcuna per cui debbano accumulare cos`ı tanto materiale inutile.

6.11 IL CRANIO Dovrebbe essere lavato giornalmente solo con l’acqua. La crosta lattea e` rappresentata da una sqamosit`a del cranio osservata in alcuni bambini. Il trattamento medico consiste in shampoos, impacchi di olio di oliva, applicazioni di pomate a base di acido borico e di sfregamenti con un pettine molto stretto. Le uniche cose necessarie sono il sole e l’aria. Non usate mai, sulla testa dei bambini, farmaci o saponi.

6.12 LE FASCE Appena un bambino viene alla luce deve essere sostenuto in posizione eretta ed avvolto in bende e fasce perch`e si regga in piedi. Per questo intorno all’addome, viene posta una fascia da tenere per diversi giorni. Anche la gravidanza ed il parto sono condizioni innaturali che la natura non e` in grado di affrontare, perci`o, subito dopo aver partorito, alla madre viene posta una fasciatura intorno alla vita per evitare che rilasciandosi possa distruggersi. La fascia intorno all’addome e` una riminiscenza dell’antica abitudine di fasciare i neonati. Per quelli che non ne sono a conoscenza, descriver`o in breve ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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in cosa consisteva la fasciatura. Essa privava completamente il neonato dell’uso degli arti, questi infatti venivano “bendati” con fasce chilometriche fino a farli sembrare dei “bastoni”. Erano cos`ı aderenti e strette che la pelle spesso risultava escoriata, la carne era compressa fino a sviluppare cancrena ed il neonato era impossibilitato a muoversi. La vita era avvolta in bende cos`ı pesanti e cos`ı strette che impedivano qualsiasi movimento in avanti o indietro o in qualsiasi direzione. La testa veniva compressa secondo il desiderio dell’ostetrica e la forma veniva data variando la pressione delle bende. Si dice che a quei tempi l’abilit`a di un’ostetrica stava proprio nella sua destrezza ad applicare le bende piuttosto che nel far nascere i bambini. Un bambino fasciato, ricordava una mummia egiziana e gli si poteva gettare contro qualsiasi oggetto, sicuri che non avrebbe riportato danni in quanto lo spessore delle bende lo proteggeva. Non ricordava un essere umano, e l’unica cosa che aveva di umano erano i suoi pianti frequenti. Il dott. Andrew Comb sostiene che l’unico vantaggio nel fasciare i neonati era quello che, anche se la madre doveva assentarsi, poteva stare sicura che, al suo ritorno, avrebbe trovato il bambino nella stessa posizione. Buffon, il naturalista francese, ci descrive questa abitudine in Francia. Egli racconta che raramente il neonato poteva godere della libert`a di allungare gli arti in quanto subito dopo la nascita, la testa veniva fissata, gli arti estesi al massimo della lunghezza e le braccia allungate lungo il corpo. ≪In questa maniera veniva avvolto, stretto con bende e fasce senza potersi muovere; infatti, c’era da meravigliarsi che lo sfortunato non soffocasse per impossibilit`a di respirare≫. Egli racconta: ≪il povero neonato non e` neanche in grado di girare la testa≫. Queste fasciature interferivano nella respirazione del bambino, ne ritardavano la circolazione, non gli permettevano un’attivit`a fisica normale; durante l’estate causavano un caldo insopportabile ed erano senza dubbio fonte di malattie e di morte. Le malformazioni erano molto comuni tra quei bambini. Avvolti e fasciati il pi`u stretto possibile in bende di flanella e lasciati sdraiati sul letto, era impossibile che il torace si espandesse al massimo, e quindi il suo sviluppo risultava limitato. Uno scrittore inglese ci racconta di aver visto bambini moribondi cianotici in quanto le fasce impedivano loro la respirazione. Dopo aver spogliato tali bambini e lasciati muovere liberamente, essi piano piano tornavano normali. Egli afferma di non avere dubbi sul fatto che oltre a tutti i neonati che sono morti a causa delle fasciature, ≪due terzi della popolazione del nostro paese prima di raggiungere il primo anno di vita, ha corso il rischio di morire centinaia di volte≫. I bambini venivano portati in chiesa per il battesimo cos`ı stretti che le madri erano costrette ad allentare le fasce. Una buona parte del tasso di mortalit`a infantile, circa un secolo fa, era sicuramente attribuibile alla fasciatura. Le popolazioni primitive e selvagge, che non posseggono neanche i pannolini ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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per i propri neonati, non li fasciano n`e li cingono alla vita. Il dott. Oswald afferma: ≪I bambini indiani non piangono mai; non vengono fasciati, ma si muovono liberamente, e dormono sull’erba secca o sul pavimento ricoperto di pelliccia del “wiggam”. Un dondolio continuo farebbe venire il mal di mare perfino a un marinaio pi`u incallito. Le fasciature strette sono una vera e propria tortura; la pazienza di uno stoico verrebbe messa a dura prova per un tale periodo di tempo; un essere giovane, soggetto a tale tradimento, piangerebbe ed urlerebbe dalla mattina alla sera≫. Andrew Combe, M.D., uno dei primi igienisti inglesi, nel Storia Naturale e Morale delle isole Antille, Rotterdam, 1958, cita un “intelligente autore antico”, il quale parlando dei Caraibi 170 anni pima nel suo I principi della Fisiologia Applicata al mantenimento della salute (1833) p. 130 affermava: ≪Essi non fasciano i neonati ma li lasciano muovere in libert`a sulle loro piccole amache o sui letti di foglie sparpagliate in terra in un angolo della capanna; gli e non appaiono rattrappiti ed il fisico e` perfetto!≫ E prosegue, ≪Nonostante le piccole creature vengano lasciate a rotolarsi per terra in stato di nudit`a, crescono meravigliosamente bene e la maggioranza dei bambini e` cos`ı robusta da essere in grado di camminare senza sostegno fin dai sei mesi di et`a. La semplicit`a di questa espressione di sorpresa riguardante il fatto che i bambini dei Caraibi possono crescere meravigliosamente bene solo con l’appoggio della natura e senza l’aiuto di bende, fasce, pomate, ecc. all’epoca molto in uso in Europa, dimostra quanto fosse innaturale quel modo di pensare ed illustra molto bene la stessa mentalit`a moderna. Siamo ormai cos`ı abituati a dipendere dalle mode che, nonostante esistano le prove evidenti di come possano nuocere, gli usi ed i preconcetti superano l’intelligenza. Considerate, per esempio, il modo di vestire moderno: si diffonde nonostante le sue caratteristiche dannose siano largamente riconosciute. Nel suo Venti anni di residenza in Sud America, Stevenson, parlando degli indiani Auricani, afferma: ≪I bambini non vengono mai fasciati, n`e vestiti con indumenti troppo stretti≫. ≪Possono muoversi e rotolarsi quasi nudi fino a che non iniziano a camminare≫. ≪La quasi assenza di malformazioni tra gli indiani pu`o essere attribuita al modo di vestire comodo che i bambini adottano fin dall’infanzia≫. Vol. 1, pp. 9, 10. Conoscendo gli effetti della luce del sole sulla salute e sullo sviluppo, non si pu`o dubitare sul fatto che la loro abitudine di vivere quasi completamente nudi fosse responsabile della quasi totale mancanza di malformazioni tra gli individui di questa razza un tempo nobile ed onorata. Non bisogna dimenticare che questa condizione era comune anche tra gli indiani delle regioni nordiche.

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Fino a poco tempo fa quasi tutti i libri dedicati alle cure dei neonati mettevano in evidenza il bisogno di far uso della fascia intorno alla vita del neonato. Consigliavano di indossare le fasce addominali “il pi`u a lungo possibile (fino a dieci anni), in quanto e` importante proteggere l’intestino dagli improvvisi cambiamenti di temperatura o colpi di freddo persino nei bambini pi`u grandi”. E perch`e no anche negli adulti? Sicuramente esistono delle fasce adatte anche per l’uomo pi`u grosso. Il fatto e` che questo commercio di fasce elastiche nasce dal mondo della medicina, ed e` dannoso. Non c’`e nessuna ragione per indossare tali fasciature. Questi improvvisi cambiamenti di temperatura sono molto naturali e l’uomo li pu`o sopportare alla stessa maniera dei conigli o dei cervi. E.B. Lowry, M. D. ne Il vostro bambino, afferma: ≪La fasciatura non dovrebbe essere rimossa fino a che il bambino non abbia completato la dentizione. Giorno e notte, inverno ed estate, il bambino deve avere della flanella (non sintetica) intorno all’addome. Se indossa una fasciatura, i disturbi estivi saranno meno frequenti. Dopo i primi cinque mesi e` meglio usare il tipo di fasciatura con spalline in quanto non necessitano di spille e non c’`e pericolo di renderle troppo strette. Per i primi mesi la fascia deve aderire (ma non essere troppo stretta) per prevenire rotture dell’ombelico≫. Nessun genitore ben informato seguirebbe questi consigli malsani. Tenete queste fasce lontane dal bambino fin dal suo primo giorno di vita. I disturbi estivi, dovuti ad eccessi alimentari, non saranno eliminati da questi riti “magici”. Quando leggo libri di ostetricia, la prima impressione che avverto e` che e` quasi impossibile per una donna mettere al mondo un bambino. Quando leggo un libro di medicina sulle cure per i bambini, traggo l’impressione che e` quasi impossibile per un bambino vivere. Sembra quasi che la natura non sia pi`u in grado di occuparsi dei nostri bambini come faceva per quelli “delle caverne” o per i cuccioli dei leoni o delle aquile. Se non veniamo avvolti in fasce rischiamo di cadere a pezzi! Invece di costringere i futuri medici a passare tre anni di specializzazione e di tirocinio prima di poter esercitare la professione, perch`e non far loro trascorrere due anni in un ranch? Le pericolose fasce intorno all’addome, spesso appuntato in maniera cos`ı stretta da ricordare i corsetti delle donne, e i pannolini talmente aderenti alla vita e tra le gambe da provocare disturbi e dolori, rendono la vita molto spiacevole per un gran numero di bambini. Non esiste la bench`e minima ragione per cui un neonato o una donna che ha partorito dovrebbero indossare una fasciatura addominale. Gran parte dei pi`u recenti libri di medicina che trattano l’argomento dei neonati evita di parlare della fasciatura addominale. N`e la consigliano, n`e la condannano. La spiegazione potrebbe essere che, dopo la pubblicazione di questo libro, ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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sono giunti a considerarla superflua; ma questo non vuol dire che le fasciature non siano pi`u usate. Al contrario, esse sono utilizzate come “precauzione” contro l’ernia. In realt`a, spingendo forzatamente i contenuti addominali verso l’alto e verso il basso, la fasciatura causa una rottura, specialmente nella zona dell’inguine. Fasciare un bambino per evitare la formazione di un’ernia non e` essenziale e non credo che possa realmente servire allo scopo. Ma sicuramente impedir`a il normale sviluppo dei muscoli addominali e questo aumenter`a la predisposizione all’ernia. Non c’`e ragione di fasciare un neonato, cos`ı come non lo si farebbe con un cucciolo, un gattino, un capretto, o un agnello. Gli stessi principi generali di fisiologia riguardano sia i bambini sia i piccoli delle specie inferiori. I neonati non sono formati in maniera cos`ı incompleta da non poter mantenere le parti del corpo insieme se, subito dopo la nascita, non si facesse ricorso alle fasce, alle bende, ecc. Non c’`e bisogno di fasciare un bambino. Il dott. Tilden afferma che, se qualcuno si sente pi`u sicuro adottando le fasciature, pu`o anche accettare questo modo di pensare. ≪Infatti – egli aggiunge – io accetto tutti i modi di pensare; l’elasticit`a mentale, con piccole variazioni che non arrecano grosse modifiche, serve alla gente a non preoccuparsi e a non sentirsi ansiosa≫. Io non accetto queste mentalit`a “innocue” e secondo me le fasciature non sono da considerarsi tali. Osservate un bambino appena nato e notate come la sua respirazione sia principalmente diaframmatica o addominale. Notate come l’addome si solleva e si abbassa durante il respiro. Osservate che il torace non e` attivo come lo sar`a successivamente nella vita. Considerando questi fatti, bisogna comprendere che qualsiasi cosa che impedisca il libero sollevamento e cedimento dell’addome non solo danneggia gli organi in esso contenuti, ma interferisce nella respirazione del bambino. Sullo stomaco dei bambini le cui madri hanno loro imposto l’uso della fasciatura stretta, si presentano dei segni rossi. Molti bambini che piangevano e si disperavano e non riuscivano a dormire sono stati purgati e curati con farmaci contro le coliche, mentre la loro sofferenza era causata dalle fasce troppo strette. In primo luogo non c’`e assoluto bisogno di far uso di queste fasciature, ma e` ancora pi`u inutile e dannoso avvolgerle strette, alla maniera dei corsetti che portavano le nostre nonne.

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6.13 L’INTESTINO Le feci di un neonato sono di colore verde scuro per i primi due o tre giorni e poi diventano marroni. Ricordano il catrame sciolto. Avviene un graduale cambiamento di colore dal marrone al giallo; alla fine della prima settimana dovrebbero essere di colore giallo oro. La stupida abitudine di somministrare ai neonati dei lassativi per liberare l’intestino dalle feci scure e` dannosissima. Per il bene dei vostri bambini interrompete subito questa abitudine. Lasciate che l’intestino del neonato svolga da solo le sue funzioni. Non iniziate a provocare una stitichezza cronica fin dal giorno della nascita.

6.14 L’ACQUA Molti medici suggeriscono di far bere acqua ai neonati molto frequentemente. I bambini cha all’inizio si alimentano di latte e succhi di frutta consumano una dieta quasi totalmente a base di acqua e, pertanto, non hanno bisogno di aggiungere dell’altra che sarebbe sicuramente arricchita di fluoro, cloro ed altre sostanze. Quando arriva il momento di far bere acqua al bambino, si deve usare l’acqua pi`u pura che esista. Nelle nostre citt`a dove la classe medica ha stabilito che nessuno pu`o pi`u bere acqua pura, bisogna ricorrere all’acqua distillata. E` stato obiettato che poich`e l’acqua distillata non contiene minerali, il corpo per sopperire a questa mancanza, deve consumare quelli presenti nei cibi e nel sangue. La funzione principale dell’acqua e` di trasportare i sali e le altre sostanze alimentari alle cellule e l’acqua distillata sembra che lo faccia nella maniera migliore. E` sicuro che pi`u minerali l’acqua contiene in soluzione e meno adatta risulta essere come bevanda. Poich`e i sali minerali degli alimenti non si combinano con l’acqua, ma vengono solo trattenuti in soluzione, le cellule fanno ricorso ad essi. E` vero che l’acqua distillata dalla frutta o dalla verdura contiene una grande abbondanza di sali minerali organici. Se quando beviamo succhi di frutta o di verdura l’acqua fornisce al corpo questi sali, perch`e allora l’acqua distillata, consumata come tale, non pu`o anch’essa fornire questi stessi sali che raccoglie nel tratto digestivo? L’acqua e` l’unico mezzo attraverso il quale tutti i materiali alimentari vengono distribuiti nell’organismo. Se trattenesse i materiali senza distribuirli alle cellule, saremmo morti prima di nascere. Molti uccelli e animali tropicali, per dissetarsi, possono contare solo sui frutti che la natura offre, e questi sono ricchi di acqua distillata.

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6.15 IL SONNO Il neonato dorme quasi sempre e si sveglia per brevi periodi, ad intervalli di tempo. Tende ad addormentarsi subito dopo aver mangiato o persino mentre sta mangiando, e se ben curato, durante le prime settimane di vita dormir`a tra le venti e le ventiquattro ore. Gesell afferma che i periodi in cui sta sveglio raggiungono un totale di otto ore su ventiquattro, ma egli parla solo di bambini alimentati e curati nella maniera tradizionale. Man mano che il bambino cresce le ore di sonno diminuiscono. Da uno a sei mesi la media e` di circa sedici ore di sonno al giorno; da sei mesi ad un anno, circa quindici ore; da un anno a due anni, circa quattordici ore; da due anni a cinque anni, dalle undici alle quattordici ore. Un bambino sano dorme meglio e pi`u profondamente di uno malato. Pi`u un bambino dorme e pi`u cresce. I bambini sovralimentati non dormono bene come quelli alimentati normalmente. Un bambino malato che non viene alimentato o che consuma solo succhi di frutta, dorme per la maggioranza del tempo, e` meno irritabile e meno iurequieto. Nei neonati e nei bambini il sonno deve essere incoraggiato. Non bisogna svegliare un neonato per dargli da mangiare. I medici e le infermiere sbagliano nell’insistere sulla regolarit`a dell’alimentazione, essa e` innaturale ed inutile. La natura non conosce regolarit`a nell’alimentazione, quasi sempre la regola e` l’irregolarit`a. Quindi, se un bambino dorme un’ora di pi`u rispetto al momento in cui dovrebbe mangiare, e` una cosa buona. Se un bambino dorme tanto a lungo da saltare completamente un pasto, non succede niente di strano. Man mano che i bambini crescono devono dormire, dopo il pranzo, tanto tempo quanto la natura richiede. Andare a letto e dormire subito dopo aver mangiato fa bene, e non e` dannoso. I bambini che non ‘fanno un pisolino’ ogni pomeriggio crescono stanchi e nervosi, piangono e si lamentano continuamente. La loro salute e la loro crescita risentono della mancanza di sonno. Pi`u dormono e meglio e` per loro, ed il pisolino pomeridiano e` una buona abitudine se viene mantenuta fino cent’anni o pi`u. Un bambino sano, se non viene disturbato, dorme ininterrottamente per tutta la notte. Un bambino non sovralimentato non uriner`a e non evaquer`a frequentemente durante la notte. L’eccesso alimentare, di abbigliamento, di calore, di freddo, i pannolini sporchi, il dolore ed i disturbi di ogni tipo (una spilla da balia che si e` aperta, i vestiti “infagottati”, ecc.) provocheranno un risveglio. Il benesse fisico e` il miglior ipnotico che un bambino possa avere. Tenete sempre il bambino in una stanza ben areata. Alcuni inverni or sono mi recai in una casa dove un bambino molto piccolo era tenuto in una stanza riscal¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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data a gas con le finestre chiuse. Il bambino non stava mai bene e non riusciva a dormire. Consigliai ai genitori di spostare il bambino in una stanza non riscaldata e ben areata. Seguirono il mio suggerimento e i risultati non tardarono a venire. Il sonno profondo ed un miglioramento nella salute arrivarono immediatamente. Fate respirare ai neonati molta aria, teneteli all’aperto sia in estate che in inverno. Il viso del bambino non dovrebbe mai essere coperto, ma rimanere esposto sia nel suo lettino che nella carrozzina. Trall afferma: ≪Noi insegniamo ai genitori a non svegliare i loro bambini la mattina; e` meglio che sia la natura a destarli, e sicuramente non lo far`a prematuramente. I genitori dovrebbero imparare a mandare a letto presto i loro bambini, affinch`e al mattino si sveglino da soli in tempo per fare colazione. Facendoli svegliare presto e lasciandoli studiare fino a tardi, proprio prima di andare a letto, e` servito molte volte a far star male dei bambini sani e intelligenti. I genitori devono sforzarsi di mandare a letto i bambini con un umore allegro. Non devono mai rimproverarli o urtare i loro sentimenti quando e` il momento di andare a dormire. Lasciate da parte i rimproveri e le cose terrene quando viene l’ora di andare a letto, e lasciate che il sonno si impadronisca di una mente che e` in pace con Dio e con il resto del mondo≫.

6.16 I DENTI Oltre a consigliare ai bambini la pulizia regolare dei denti, i medici affermano: ≪Fin dal terzo anno di et` a, o prima se necessario, ogni bambino dovrebbe essere portato dal dentista ogni sei mesi≫. Perch`e? ≪Perch`e i denti vengano attentamente controllati e le carie curate mentre sono ancora piccole≫. In altre parole, questi uomini non credono che i consigli che danno alle madri per la cura dei denti del bambino riescano a garantire un buon mantenimento della dentatura. In realt`a, e` come se dicessero: ≪seguite i nostri consigli e poi andate dal dentista per “rimediare” ai risultati che ne derivano. Otturare una carie non serve a correggere o rimuovere le cause che l’hanno prodotta e pertanto non basta a prevenire il fatto che questa si ingrandisca e l’otturazione salti via. Noi rifiutiamo l’idea dei controlli frequenti dal dentista, con la scoperta e l’otturazione della carie allo stadio iniziale. Il nostro scopo e` di mantenere i denti integri. Per questo motivo non bisogna permettere al bambino di lavarsi i denti con lo spazzolino prima del quindicesimo anno di et`a, e anche dopo questa et`a non e` consigliabile se ci si preoccupa veramente delle sue gengive e dei suoi denti. Strofinare i denti e le gengive di un bambino non e` un buon modo per

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mantenerli in buone condizioni. Serve a provocare la piorrea, come succede a molti bambini intorno ai tredici anni. La salute ed una dieta adatta producono e mantengono denti sani e forti. Senza questi due fattori la condizione non pu`o esistere. L’abitudine errata di lavarsi i denti e` stata diffusa qualche anno fa da una societ`a produttrice di spazzolini da denti, dentifrici, articoli da bagno, ecc. Essi hanno inventato un programma, allo scopo di aumentare i propri guadagni, per convincere la gente a lavarsi i denti diverse volte al giorno. Una parte di questo programma consisteva nel fatto che alcuni dentisti si dovevano recare nelle scuole per esaminare i denti degli alunni e consigliare la pasta dentifricia prodotta da questa societ`a. All’inizio questo programma non ha avuto molto successo ma dopo molta pubblicit`a e lunghe “discussioni”, il Dipartimento della Scuola ha permesso a tali dentisti di iniziare il lavoro. Il successo finale e` stato maggiore di quello che ogni membro della societ`a produttrice potesse immaginare. Oggi i dentisti non esercitano solo nelle scuole, vengono pagati con i fondi pubblici, per la gioia dei loro profitti e di quelli dei produttori di spazzolini da denti. I bambini che usano energicamente lo spazzolino da denti ricevono dei riconoscimenti a scuola, e l’igiene dentale e` una materia regolare in molte scuole. Oggi, nessuno mette in dubbio il valore di questa abitudine insulsa, ognuno consiglia e compra gli spazzolini da denti ed i dentifrici che vengono pubblicizzati. E` una follia mettere in discussione il loro valore. Nonostante ci`o, io lo faccio.

6.17 LE SOPRACCIGLIA Nel suo Bambini Perfetti, Anna Steese Richardson afferma: ≪Il vostro bambino ha diritto a tutta la la bellezza che potete donargli. Se le sopracciglia e le ciglia sono sottili, cercate di farle crescere, si pu`o fare. Nutritele con burro di cacao o vasellina. Con molta attenzione si pu`o anche passare sulle ciglia una spazzolina di peli di cammello sottili imbevuta di vasellina liquida. Conosco una coppia il cui aspetto era rovinato da ciglia quasi inesistenti e da sopracciglia incolori. Quando nacquero i bambini, la donna era decisa a migliorare tale condizione. Strofinava vasellina sulle loro sopraccigla e prima del terzo mese di et`a, aiutata dal medico di famiglia, un eccellente chirurgo, fece loro tagliare le ciglia due volte e intanto continuava a massaggiare le radici delle ciglia con vasellina liquida. I suoi bambini, oggi adolescenti, hanno meravigliosa ciglia e sopracciglia≫. Questo e` un consiglio errato. I peli non possono essere nutriti dall’esterno. Anche se questo fossa possibile, l’olio non e` la sostanza adatta e non incrementa la crescita. Il valore della vasellina, un grasso inorganico estratto dal petrolio, e` ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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addirittura inferiore. Tagliare i peli non serve a renderli pi`u folti o a farli crescere dove non ve ne sono. Il burro di cacao, l’olio di oliva, la vasellina, i tonici per capelli, ecc., non hanno il minimo valore. Traggono origine dalla classe medica che a sua volta discende dai riti vud`u.

6.18 LE MANIPOLAZIONI Troppe manipolazioni non sono adatte al bambino che, se malato, pu`o riceverne danni. La maggioranza dei bambini viene presa in braccio troppo spesso. In nessun altra specie gli esseri giovani riescono a sopravvivere se strapazzati cos`ı di frequente. Gattini, cuccioli, paperini, vitelli, uccelli e per la verit`a i piccoli di tutte le razze, se strapazzati troppo spesso, in breve tempo deperiscono fino a morire. L’uomo, fin da quando e` neonato, riesce a sopportare abusi di ogni genere, pi`u di quanto riescono gli altri animali sulla terra. Nonostante ci`o, milioni di neonati si ammalano ed alla fine muoiono a causa delle troppe manipolazioni a cui vengono sottoposti. Le seguenti parole del dott. Trall, centrano in pieno l’argomento: ≪Non considerate mai i bambini dei giocattoli. Non li utilizzate per divertire voi stessi o per intrattenere un gruppo di amici. Non li esibite allo scopo di rivelare agli altri delle qualit`a nascoste di cui i genitori sono orgogliosi≫. Non e` necessario far divertire i bambini. Se questi vengono lasciati tranquilli, imparano a divertirsi da soli. Imporre ai bambini un modo proprio per divertirsi vuol dire farli crescere in stato di dipendenza completa dagli adulti. ≪Una costante considerazione produce un egoismo molto dannoso≫, sostiene Tilden. Esibire i bambini e` uno dei nostri sbagli pi`u grossi. Le manipolazioni, le luci troppo forti, le voci alte, le risate, i rumori, un sonno disturbato, ecc. indeboliscono il bambino Tutto questo dovrebbe essere evitato.

6.19 I GENITALI Gli organi genitali dovrebbero essere mantenuti scrupolosamente puliti. Nelle bambine, per la pulizia intima, dovrebbe essere usata acqua e cotone assorbente. In queste parti delicate non bisognerebbe mai far uso di saponi o sostanze antisettiche. Dopo ogni lavaggio bisogna asciugare accuratamente la parte. Nei ragazzi quasi sempre il prepuzio e` tirato. Non c’`e niente di anormale in questo. Un giorno si ed uno no, tuttavia, il prepuzio deve essere spinto indietro e la parte deve essere accuratamente pulita con acqua. Non usate sostanze a base di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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acido borico o altri farmaci per pulire questi organi, anche se questo e` il consiglio che viene generalmente dato. Se il prepuzio appare troppo tirato, cos`ı che risulta difficile mantenere pulita questa parte, esso deve essere steso ogni giorno fino a che questa difficolt`a non risulti superata. In alcuni casi il prepuzio appare troppo tirato per essere steso. In altri ancora pi`u tirato, al punto da interferire con l’orinazione; in altri casi ancora (non tanti), e` contratto al punto che l’apertura non appare pi`u grande di una punta di spillo. In queste situazioni, sotto al prepuzio si accumula una secrezione sebacea del glande, chiamata segma, la quale decomponendosi causa una notevole irritazione e disturbi anche pi`u gravi. “L’insopportabile prurito provocato da tale irritazione spesso porta a masturbarsi”, questa e` l’opinione comune. “Fimosi” e` il termine usato per indicare una condizione in cui il prepuzio appare troppo tirato. In tal caso si adotta la circoncisione. Tra gli egiziani e gli ebrei antichi e moderni, la circoncisione veniva e viene praticata come rito religioso. La circoncisione e` un atto barbaro e criminale, sia se intesa come pratica religiosa che come pratica medica. Provoca un grave shock chirurgico nel delicato sistema nervoso del bambino, e quando si fa uso di sostanze anestetiche si manifestano effetti molto negativi. Si manifestano infiammazioni gravi, il bambino soffre ed in alcuni casi si arriva persino alla morte. In un capitolo successivo parler`o pi`u dettagliatamente di questo argomento. Nei casi di fimosi, se una trazione giornaliera non riesce a eliminare la condizione, e` necessario inserire una sonda nella parte, affinch`e questa si estenda. Il prepuzio deve essere sovrapposto all’estremit`a di una siringa e, tra il glande e il prepuzio stesso, deve essere immessa dell’acqua tiepida per garantire una pulizia accurata. Se necessario, ci si pu`o rivolgere ad un dottore per dilatare il prepuzio con uno strumento adatto. Questo pu`o provocare un lieve dolore che scomparir`a quasi subito. Nei casi in cui il prepuzio aderisca al glande, esso deve essere sfilato da questo.

6.20 IL BAGNO Un bagno giornaliero o secondo le necessit`a, e` indispensabile per una pulizia accura. Bisognerebbe utilizzare acqua tiepida, senza ricorrere ai saponi. Il bagno in acqua tiepida pu`o esse seguito da un’immersione in acqua fresca (non fredda). Fatto ci`o, il bambino deve essere asciugato completamente. Non lasciate che il bambino rimanga immerso per troppo tempo come fanno moli madri, in quanto in tal modo le sue energie si indeboliscono. Pi`u in fretta un bambino viene pulito ed

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asciugato, migliori risulteranno la sua salute e la sua forza. Tutti i giorni il bambino deve essere esposto all’aria ed ogni qual volta il sole splende deve essergli concessa la possibilit`a di esporsi ad un bagno di sole.

6.21 L’ABBIGLIAMENTO I vestiti di un neonato dovrebbero essere composti di seta, cotone leggero o lino. La lana non dovrebbe mai essere indossata a contatto con la pelle. I vestiti dovrebbero essere semplici e comodi e non si dovrebbe mai far indossare al bambino pi`u del necessario. Non imbottite il bambino; un bambino sempre troppo coperto soffrir`a di raffreddori pi`u di uno che apparir`a generalmente poco vestito. In estate e nei paesi dove il clima e` caldo la regola e` : non indossare pi`u del neccessario per evitare di venire arrestati per oscenit`a. Per quanto riguarda i neonati, il pannolino sar`a sufficiente. Per i bambini pi`u grandi, invece, un vestito estivo sar`a l’ideale. I cappelli, i berretti e i copricapo di ogni genere lasciateli ai capi indiani ed ai pagliacci, non li mettete in testa al neonato. Ad eccezione di quando il termometro segna sotto zero, non c’`e necessit`a di coprire la testa del neonato. Le giarrettiere e le fasce elastiche sono decisamente dannose. Le scarpe devono essere calzate solo quando il bambino cammina; devono essere di pianta larga e senza tacco. I pannolini devono essere leggeri e comodi. Dovrebbero essere lavati prima di essere usati e non semplicemente lasciati asciugare, senza essere lavati, e poi usati di nuovo. Non appuntate il pannolino troppo stretto al punto da eliminare ogni passaggio di aria. Cos`ı facendo il bambino prover`a una sensazione di calore e di scomodit`a. Nelle case riscaldate, dove si vive costantemente in una temperatura estiva, i bambini dovrebbero essere vestiti normalmente anche in inverno. Nelle case dove l’unico riscaldamento e` una stufa o un camino, i vestiti del bambino dovrebbero essere pi`u pesanti. Il dott. Page afferma: ≪I bambini sono spesso torturati da vestiti troppo abbondanti e troppo stretti, a causa dell’ignoranza o della superficialit`a di chi si occupa di loro. A volte semplicemente perch`e considerati oggetti che debbono soddisfare l’orgoglio della madre ed in molti casi vengono trattati pi`u come un giocattolo, una bambola nelle mani di una madre ambiziosa che come un piccolo essere umano in pieno diritto di godere delle comodit`a, del libero uso del suo corpo, degli

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arti, dei muscoli e degli organi≫. Ogni bambino e` felice quando e` nudo; piange quando viene vestito e mostra contentezza quando gli vengono tolti i vestiti. Se la nostra moralit`a sdolcinata non pu`o permettere che i bambini vadano in giro nudi, o se i rigori del clima lo impediscono, potremmo almeno abituarli ai vestiti estivi ed al dorso nudo quando il clima lo consente. L’abbigliamento estivo notturno dovrebbe essere costituito da una camicia da notte corta, di cotone leggero o di lino oppure dal semplice pannolino. Stare comodi la notte significa dormire un sonno profondo e riposante. Un bambino troppo coperto, e pertanto, troppo accaldato diventa irrequieto e non pu`o dormire bene. In inverno la camicia da notte lunga fino ai piedi pu`o essere di materiale pi`u pesante. Troppi indumenti e troppe coperte la notte provocano molta sofferenza nei neonati e nei bambini. Page, ha fatto notare giustamente, che alcuni genitori troppo apprensivi costringono i loro bambini, a sopportare una notevole quantit`a di indumenti, a letto, e questo si trasforma letteralmente in una “sauna”, che provoca una traspirazione sopportabile solo per brevi intervalli di tempo, in quanto se prolungata, pu`o risultare molto dannosa. I pannolini dovrebbero essere cambiati appena bagnati. Prima di mettere un altro pannolino, il bambino deve essere pulito ed asciugato. Prima di riutilizzare quel pannolino bisogna lavarlo. Spesso le irritazioni della pelle sono causate dal fatto che si e` usato un pannolino lasciato ad asciugare senza averlo prima lavato. Mantenete pulita la pelle e non si formeranno irritazioni, escoriazioni ed arrossamenti. Questi vengono causati dalla mancanza di pulizia e possono essere prevenuti e curati solo per mezzo della pulizia. Cito le parole del dott. Tilden: ≪Non e` necessario che il bambino faccia uso di sostanze profumanti. Il profumo e` assurdo; infatti non riesce a coprire n`e gli odori derivanti dalla mancanza pulizia, n`e a rendere il piccolo pulito. Non esiste odore stupendo come quello proveniente dalla dolcezza della pulizia. Il profumo, come gli antisettici dei medici, e` stato creato per mascherare o coprire la sporcizia. Non c’`e bisogno di nulla se si e` puliti; entrambe le cose dovrebbero essere considerate come dei segnali che indicano una mancanza di pulizia≫.

6.22 L’ARIA Il principio della finestra aperta e la cura dell’aria fresca, invece di essere divulgati, vengono ostacolati dalla professione di chi ha insegnato alla gente ad “aver paura degli spifferi” e “dell’aria notturna”. Gli uccellini nei nidi possono sopravvivere all’ “aria della notte”, ma sicuramente i bambini morirebbero se

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venissero confinati all’aria viziata delle stanze chiuse. Grazie a oltre centocinquanta anni di sforzi da parte degli igienisiti, questa antica credenza sta rapidamente scomparendo. Senza aria i neonati si indeboliscono, impallidiscono e si spengono come piante tenute in ambienti chiusi. Niente pu`o rinforzare loro come l’esposizione all’aria aperta, persino in inverno, se coperti in maniera adeguata e calda. I loro disturbi spariscono appena lasciano l’aria viziata delle stanze e spesso manifestano il proprio benessere smettendo di piangere ed addormentandosi all’improvviso.

6.23 IL SOLE Il sole e` importante per la crescita del bambino come lo e` per quella delle piante. Se il tempo lo consente, io consiglio i bagni di sole fin dal giorno successivo alla nascita del bambino. Quando il clima e` mite e la stanza e` confortevole, se il sole batte attraverso la finestra aperta, i neonati possono essere esposti a bagni di sole. Mettete qualcosa di morbido sul pavimento e poggiatevi sopra il neonato in posizione prona. Potrete metteterlo anche all’aperto in posizione supina. Quando lo girate sulla schiena, mettetegli la testa all’ombra cosicch`e la luce forte non dannegger`a gli occhi. I bambini possono benissimo essere lasciati nudi sul letto o per terra, semprech`e il clima lo consenta. Tuttavia, all’inizio, non devono essere lasciati al sole per troppo tempo.

6.24 IL PIANTO Cosa muove pi`u a compassione del pianto di un bambino? La parola infante deriva dal latino in-fans (che non parla) ma il piccolo essere umano riesce a farsi ben capire con il pianto ed i lamenti che, pi`u di ogni parola, toccano il cuore della madre. E` proprio per mezzo del pianto che il bambino richiede il seno materno, del quale sente la necessit`a ed il piacere, prima di averne concepito l’idea. Per mezzo del pianto il bambino manifesta i suoi disturbi, i suoi dolori e le sue sofferenze. ≪Quali sottili rapporti hanno quei suoni apparentemente inarticolati ed incoerenti con le corde della commozione poste dalla natura nel cuore umano!≫ Il pianto nei neonati e` un atto puramente “riflesso”. Nel periodo di tempo che va dai primi dieci giorni alle due settimane di vita, il pianto provoca un graduale rigonfiamento nel sistema di respirazione del bambino, dopo di ci`o non e` pi`u necessario alcun tipo di esercizio. Dopo questo periodo, i bambini non piangono ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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pi`u per esercitare i propri polmoni. I neonati non piangono per divertimento, n`e per essere deliberatamente cattivi. Il pianto e` forse il pi`u importante mezzo di espressione che un bambino possiede durante il suo primo anno di vita. Un pianto persistente nei neonati e` da attribuire a chi si occupa di loro. Un bambino non piange per fare il cattivo e le madri ignoranti che puniscono i bambini dovrebbero essere punite severamente. I bambini piangono perch`e hanno bisogno di attenzioni. Piangono perch`e hanno fame, paura; perch`e sono irritati, ansiosi, perch`e sono disturbati fisicamente a causa di sfregamenti; perch`e sono bagnati, hanno freddo, caldo, per un improvviso cambiamento, per solitudine, affaticamento, perch`e i vestiti sono troppo stretti, perch`e non sono liberi di muoversi, ecc. Potrebbero essere punti da una spilla, potrebbero avere addosso degli indumenti troppo stretti, il pannolino pu`o essere bagnato o sporco e causare disturbo. I neonati stanno molto scomodi se lasciati nella stessa posizione per troppo tempo. Un suono forte pu`o spaventare il bambino; egli pu`o avere paura di cadere; pu`o sentirsi solo ed avere paura; pu`o aver bisogno di essere ‘coccolato’. Un’abbraccio o una coccola potrebbero servire a far scomparire il nervosismo o la sensazione di solitudine e di sconforto. Quando un bambino piange, una madre intelligente o chi per lei, cercher`a di eliminare la causa del pianto.

6.25 CULLARE I BAMBINI La vecchia abitudine di cullare i bambini per farli addormentare o divertirli se appaiono nervosi e` molto dannosa e non dovrebbe mai essere praticata. I bambini imparano a pretendere di essere cullati, a dipendere da questa abitudine, e piangono se non si esaudiscono i loro desideri. Non bisognere insegnare loro questo tipo di abitudini.

6.26 I RIMEDI “PACIFICATORI” Gli specialisti in campo medico sostengono che sul piano igienico “succhiare un oggetto” (una tettarella di gomma o qualsiasi cosa) non e` consigliabile, ma sul piano psicologico e` consentito se il bambino appare disturbato. Privarlo di questa soddisfazione, che e` una sostituzione del seno materno, pu`o produrre danni peggiori ma un bambino veramente sano e felice non avr`a bisogno di questo tipo di “conforto”. La psicologia e` la scusa per molte abitudini dannose. Se un bambino non e` sano e non e` felice, una tettarella non risolver`a questi due problemi. La soddisfazione che produce e` fittizia e non e` il reale stato di contentezza che scaturisce ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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dalla sensazione di benessere. Invece di pensare ai danni che si provocano negando al bambino un “sostituto” del seno (che non gli serve), solo al momento del pasto, bisogna stare attenti a non fargli prendere abitudini sbagliate. Non credo che questi “rimedi” deformino la bocca o storcano i denti, come si sostiene, ma secondo me sono delle abitudini mentali poco piacevoli, che tendono a persistere ed a progredire per tutta la vita. Questo, in genere, e` l’ordine in cui si sviluppano: tettarella, biscotti, gomme da masticare, sigarette.

6.27 L’ESERCIZIO FISICO Trall ha dichiarato che ≪il dovere dei neonati e` di crescere≫, e che per crescere normalmente hanno bisogno di attivit`a fisica. Se ai neonati viene data la possibilit`a di esprimersi fisicamente, svolgeranno da soli l’esercizio fisico pi`u adatto. L’esercizo migliore per i neonati e` quello che compiono da soli, Poneteli su una superfice abbastanza morbida, senza legarli o fasciarli, lasciateli nudi e lasciateli muovere nella maniera naturale. Le tute elastiche per i bambini ed altri indumenti simili non sono consigliabili. L’esercizio migliore per il bambino e` quello che svolge in posizione prona sul letto. Disteso sulla schiena non esercita i muscoli dorsali e cervicali ma questi risultano surriscaldati. La schiena, il collo, le braccia e le gambe, svolgono la migliore attivit`a fisica quando il bambino giace in posizione prona. In questo modo sviluppa una schiena ed un collo molto forti e braccia e gambe robuste. Poneteli in questa posizione fin dal primo giorno di vita, cresceranno meglio. L’esercizio fisico, oltre allo sviluppo muscolare, interessa molte altre parti del corpo del bambino. C’`e lo sviluppo mentale. Il bambino impara a compiere dei movimenti e diventa cosciente dei suoi muscoli e della sua forza. La coscienza muscolare viene acquisita pi`u in fretta se i muscoli, invece che essere sollecitati casualmente, agiscono in opposizione a resistenza. Anche la coordinazione neuromuscolare viene acquisita pi`u rapidamente se viene opposta una resistenza ai movimenti delle parti del corpo. Durante il periodo in cui il bambino cammina carponi, i muscoli del busto e quelli delle braccia e delle gambe si rinforzano. Camminando carponi si rinforzano soprattutto i muscoli della parete addominale, del fondo schiena e delle spalle. I boxes per bambini, cos`ı comodi per le madri ignoranti e pigre, trasmettono una dannosa influenza sullo sviluppo del bambino. I bambini confinati tra le pareti di queste “orribili prigioni” non hanno desiderio n`e possibilit`a di camminare a carponi e, pertanto, non svolgono quell’esercizio fisico a loro necessario.

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Il dott. Page ha confrontato i nostri metodi di crescita dei bambini con quelli impiegati dalla natura per i cuccioli di cane, di gatto e per i piccoli nelle altre specie animali. I nostri bambini vengono tenuti in braccio, trasportati in carrozzine o passeggini e sono coccolati al punto da diventare dei piccoli tiranni che pretendono attenzione costantemente. ≪A volte, i piccoli di alcune specie vengono trasportati dai propri genitori da un posto all’altro; a parte questo, tuttavia, essi si muovono da soli. I genitori, per una sorta di divertimento reciproco, li spingono e li rotolano con il proprio corpo ma i piccoli sono quasi sempre costretti, fin dall’inizio, a poter contare solo su se stessi. Ovunque, tra gli animali osserviamo la stessa cosa: i piccoli non vengono mai assistiti e curati in eccesso. Non posseggono una carrozzina nella quale trascorrere gran parte del tempo a discapito della salute fisica, come accade ai nostri bambini viziati. Non viene loro insegnato a giocare, per evitare di essere tentati a spostarsi per raggiungere un qualsiasi oggetto pi`u distante. Se desiderano osservare una cosa, devono essere loro a raggiungerla. Ogni volta si ripete l’idea di Maometto alla montagna; l’essere umano e la cosa non si uniscono mai, ad eccezione di quando e` l’essere umano a compiere lo sforzo. Pertanto, crescono forti, vigorosi e sani. Consumano quello che mangiano e quindi il cibo viene digerito ed assimilato. La loro ossatura e` coperta di muscoli ben formati, non di accumuli di grassi che raramente nascondono muscoli sani. Per farla breve, sin dall’inizio appaiono ‘in forma’. L’importanza dell’attivit`a fisica per i neonati non deve essere mai trascurata. Essi hanno bisogno di essere spinti e rotolati per terra, proprio come fanno gli animali; in questo modo sia i piccoli, sia i genitori trarranno la stessa sensazione di piacere che provano gli esseri inferiori. Sin dalla nascita un bambino normale e` in grado di afferrare una matita, o un altro oggetto con una mano, e di appendersi a questo, lasciando che il peso del corpo sia sorretto da una sola mano. Gli ‘esperti’ in fatto di neonati ci informano che i bambini perdono presto questa capacit`a. Tuttavia, ci`o e` vero solo se ad essi non viene permesso di usare le mani in questa maniera. Chi si occupa di educazione fisica e` d’accordo nel sostenere che questo movimento di appendersi con le braccia garantisce il miglior tipo di attivit`a per lo sviluppo del torace, delle spalle e delle braccia. Non ci sono ragioni per cui questo esercizio venga dato fino a che il bambino non raggiunga il terzo o quarto anno di et`a. Pu`o essere iniziato subito, alla nascita. Una struttura forte e ben sviluppata in questa maniera servir`a, qualche tempo pi`u tardi, a salvare il bambino dalle cadute e da tutti i fastidi simili. Un neonato di due mesi si divertir`a moltissimo aggrappandosi alle dita della madre o di chiunque altro e piegandosi sulle braccia e sulle ginocchia. Esiste una paura infondata di lasciare in piedi un bambino prima che le gambe “non siano forti abbastanza da riuscire a sopportare il peso del corpo”. Non esiste modo migliore per rinforzare le gambe che permettere al bambino di utilizzarle in opposizione alla resistenza, proprio in questa maniera. Fin dal terzo mese, un ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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bambino normale, aggrappandosi alle dita di qualcuno si solleva e sta in piedi sulle punte. I bambini non sono cos`ı deboli come noi pensiamo ed hanno bisogno di attivit`a fisica allo stesso modo dei cuccioli di cane e di gatto. E` vero che alla nascita i bambini sono pi`u indifesi della maggioranza dei piccoli delle specie animali ed e` anche vero che questo periodo dura pi`u a lungo che negli animali, ma i principi di una buona crescita sono gli stessi per entrambi. I bambini hanno bisogno di esercizio fisico ed e` necessario che siano lasciati liberi di agire da soli. Come possono imparare a svolgere i propri doveri da soli se c’`e sempre qualcuno pronto ad aiutarli? Conoscevo una ragazza di diciannove anni la quale non sapeva allacciarsi le scarpe in quanto la madre o altre persone lo avevano sempre fatto al posto suo. Quando i bimbi sono cresciuti dovrebbero essere lasciati liberi di correre, saltare, di arrampicarsi, cantare, urlare ed esercitare i muscoli in tutti i modi possibili.

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Capitolo 7 LO SVILUPPO E LA CRESCITA DEL BAMBINO Un bambino normale, al momento della nascita, pesa tra le sette–sette libbre e mezzo (circa 3 Kg. – 3 Kg. e mezzo). Pochi bambini pesano quindici libbre ed ancora di meno, ma qualche raro caso esiste, tra le venti ed le venticinque. Nei parti gemellari o plurigemellari possono pesare addirittura due o tre libbre. Un bambino di sette libbre e` , comunque, troppo grande e diventa tale a causa di un’alimentazione sbagliata o per eccessi alimentari. Una struttura abbondante ed un peso eccessivo sono tra le cause principali delle difficolt`a e dei dolori del parto. Ma, con la nostra fissazione dei bambini grassi, ci accorgiamo che pi`u un neonato appare grasso e pi`u i genitori ed i medici si sentono felici. I piccoli delle specie animali, al momento della nascita, sono quasi completamente pelle e ossa ma se i nostri bambini non risultano grassi in maniera anormale, non siamo soddisfatti. Il peso di un bambino normale, che nasce secondo il tempo regolare, dovrebbe essere, alla nascita, non superiore alle sei libbre, tuttavia, cinque libbre rappresenta il peso ideale. Questo pu`o essere ottenuto regolando la dieta della madre prima e durante la gravidanza e mantenendo basso il suo peso. Se fatto nella maniera appropriata non arrecher`a danni alla nutrizione del bambino. La medicina sostiene che un neonato deve raddoppiare il peso durante i primi cinque mesi di vita e triplicarlo nel periodo di tempo che va da un anno e quindici mesi. Un bambino che al momento della nascita pesa sette libbre, a cinque mesi deve pesare quattordici libbre e ad un anno ventuno libbre. Un bambino di questa et`a sar`a alto circa ventinove “inches” (intorno a 73 cm). Se si aumenta in altezza, anche meno del cinquanta percento, e il peso cresce del duecento percento si avr`a un bambino grasso. Ma il bambino grasso rappresenta l’ideale moderno. Se riusciste ad immaginare un bambino che alla nascita pesa quindici pounds, che a – 74 –


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cinque mesi ne pesa trenta e ad un anno quarantacinque, o uno che alla nascita pesa venti pounds, a cinque mesi quaranta e ad un anno sessanta, vi accorgereste immediatamente dell’assurdit`a di questa teoria. Il dott. Page affermava che un bambino normale deve raddoppiare il suo peso al termine del nono mese di vita, ma con questo non voleva implicare che il peso includesse una massa di grasso. Egli dice: ≪Durante i nove mesi di vita fetale, ad eccezione dei casi in cui e` presente un’anormalit`a, l’aumento e` di circa un terzo di oncia al giorno, o due once e mezzo alla settimana. Il perch`e debba sembrare razionale che questo tasso subito dopo la nascita aumenti del sei o settecento percento, va al di l`a delle mie capacit`a di comprensione. A dispetto, o a causa di questo ingrassamento forzato durante i primi mesi di vita, il peso ordinario a circa cinque anni, ad esempio, e` assai inferiore a quello che sarebbe stato se per tutti questi anni si fosse mantenuto lo stesso tasso di crescita che si registrava prima della nascita≫. Il suo pensiero era che il tasso pre-natale di crescita dovesse continuare per qualche tempo dopo la nascita e che un bambino normale dovesse raddoppiare il peso in circa nove mesi di vita. Infatti, se i bambini non vengono fatti ingrassare forzatamente, questo e` quello che si verifica normalmente. Ma poich`e e` abitudine comune far ingrassare i bambini, questi in genere, a circa cinque mesi, raddoppiano il peso senza un corrispondente aumento nell’altezza e nella formazione strutturale. Allo stadio iniziale della vita umana, vale a dire allo stadio di “zigote”, il nuovo essere che si sta formando pesa solo cinquantasei milionesimi di un oncia. Al momento della nascita si e` moltiplicato, nelle dimensioni, diversi milioni di volte. Ma nello sviluppo e nella crescita pre-natale del bambino si verificano dei cambiamenti molto pi`u importanti di quello relativo al peso. All’inizio come cellula singola, nove mesi pi`u tardi come un essere umano completamente formato, con molti e complessi organi dalle svariate funzioni: gli occhi per vedere, le orecchie per ascoltare, il cuore ed il sistema vascolare per la circolazione, il sistema digestivo per rendere il cibo utilizzabile, il cervello ed il sistema nervoso per pensare e tenere sotto controllo le attivit`a vitali, ed altri sistemi che svolgono le altre funzioni vitali. Dove originariamente esisteva una singola cellula ora ne esistono milioni, differenziate in diversi tipi di cellule ed organizzate in molte strutture per svolgere numerosi compiti. Il momento di crescita pi`u rapida del bambino avviene durante i tre mesi che precedono la nascita. Dopo di questo, il periodo di crescita pi`u rapida avviene durante il primo anno di vita extra-uterina. La prima infanzia e` un periodo di crescita molto rapida, il tasso, infatti, e` leggermente inferiore a quello del periodo pre-natale. E` noto che il peso della nascita viene raddoppiato alla fine del sesto mese, ma l’aumento di peso non vuol dire una crescita reale. L’infanzia, come la ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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prima infanzia, pu`o essere giustamente definita come quel periodo della vita in cui la gran parte dei materiali e del lavoro dei processi nutritivi del corpo viene impiegata per la crescita e lo sviluppo anzich`e per il mantenimento, Dal secondo anno di vita in poi, la crescita del bambino va pian piano rallentando. La crescita, come lo sviluppo embrionale, e` molto pi`u di un semplice aumento nelle dimensioni. Sia psichicamente che fisicamente, e` un “processo di trasformazione di modelli”. Le trasformazioni della struttura corporea, dal punto di vista degli embriologi e degli ontologi, non appaiono pi`u complesse e complicate di quelle dei processi di pensiero e dell’evoluzione del comportamento dal punto di vista degli psicologi genetici. Tra i molti aspetti che compongono il pieno sviluppo dell’essere umano troviamo la crescita fisica, lo sviluppo motorio, lo sviluppo linguistico, intellettuale, emotivo, della personalit`a e del carattere. Lo sviluppo avviene contemporaneamente nel fisico, nella mente e nelle relazioni sociali, e le divisioni scompaiono. Lo sviluppo motorio dipende principalmente dallo sviluppo della struttura fisica e da quello mentale. Dipende anche dall’ambiente circostante, dalla vita sociale, che non producono, ma determinano in grande misura, lo sviluppo motorio. Non bisogna mai dimenticare che il bambino cresce nel suo insieme; che ci stiamo occupando di un bambino, non solo di una mente, o di una personalit`a astratta. E` sbagliato dividere le fasi dello sviluppo del bambino in compartimenti stagni ognuno indipendente dall’altro. Lo sviluppo di oggi e` basato su quello di ieri e prepara il terreno per quello di domani. Durante tutta la crescita appare evidente il principio fondamentale della continuit`a. Ogni stadio della crescita e` solo un’estensione dello stadio precedente, non esiste un’interruzione. Durante il primo anno di vita si verificano le trasformazioni pi`u sorprendenti. Dal punto di vista fisico, il neonato che ad un giorno di vita era indifeso e non possedeva alcun controllo degli occhi, delle mani e dei piedi, alla fine del primo anno gi`a cammina, e` in grado di controllare ed utilizzare le mani ed i piedi ed esegue diversi movimenti. La mente ed il corpo crescono e si sviluppano insieme. Ci sono molte ragioni per credere che la crescita mentale dipenda principalmente dalla crescita del cervello e del sistema nervoso e poi secondariamente dai processi mentali studiati dagli psicologi. Questo e` il motivo per cui bisogna attendere la crescita del bambino prima di fornirgli i primi insegnamenti. Solo quando le sue cellule e fibre nervose sono arrivate ad un grado di “maturit`a” che gli permette alcune forme di attivit`a ed alcuni livelli di comprensione, egli avr`a la capacit`a di svolgere quelle attivit`a e di apprendere entro quei livelli. Gesell ha descritto le “tendenze generali” o “quasi generali” dello sviluppo. Egli sostiene che ≪nessun bambino presenter`a le stesse tendenze generali≫. ≪Ogni bambino ha il suo modo di crescere. Nessuno segue esattamente uno sche¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ma generale≫. L’idea che ogni bambino possegga un modello individuale di crescita e` basata sulle osservazioni relative ai processi evolutivi dei bambini e non si riferisce ai modelli di crescita di ognuno di essi. Le sue osservazioni hanno dimostrato che, considerato il modo in cui la specie umana e` , e vive attualmente, ≪ogni bambino presenta un modello individuale di crescita≫. Egli ha notato che tutti i bambini passano attraverso stadi di crescita simili o identici, ma che nella crescita e nello sviluppo, non rispettano gli stessi tempi. Confrontando cinque bambini “in buona salute” per quello che concerneva l’attivit`a locomotoria, egli osserv`o che all’et`a di quaranta settimane, uno risultava pi`u avanzato rispetto agli altri, uno pi`u “indietro”, e gli altri tre, egli dichiar`o, erano “vicini alla media”. Da queste ed altre osservazioni egli giunge alla conclusione che ≪ogni bambino possiede un suo tempo di crescita≫, anche se ≪il susseguirsi degli stadi e` molto simile per tutti≫. Egli si e` ritenuto soddisfatto del fatto che tutti questi bambini iniziarono a camminare al momento giusto. Non si e` chiesto perch`e uno risultava “indietro”, un altro era in uno stadio avanzato e gli altri tre erano nella “media” all’et`a di quaranta settimane. Egli non si e` domandato se lo sviluppo di questi bambini poteva considerarsi normale. La sua conclusione e` che “i bambini non sono uguali” e questo poneva fine alle sue ricerche. Studiando le medie dei bambini che vivevano in paesi nordici Gesell afferma che il bambino impara a camminare in posizione eretta solo alla fine del primo anno di vita. Nonostante ci`o, molti bambini imparano a camminare tra gli otto e i dieci mesi. Qual e` l’et`a allora nella quale i bambini dovrebbero cominciare a muovere i primi passi? Gesell parla di “sviluppo medio e tendenza media”. La domanda a cui dovete rispondere e` questa: ≪Posso ritenermi soddisfatto solo in base ad una media?≫ Nella natura reale delle cose, al modo in cui sono attualmente, i livelli medi generali sono molto bassi, e noi li accettiamo solo perch`e ci rifiutiamo di abbandonare le basse condizioni di vita dalle quali questi livelli nascono. Nessuna delle regole di Gesell pu`o considerarsi valida. Perch`e alcuni crescono pi`u rapidamente di altri? Perch`e alcuni bambini cominciano a camminare a otto mesi ed altri a quindici? Perch`e alcuni bambini imparano a parlare prima di altri? Perch`e un bambino cammina carponi prima di un altro? Non si pu`o rispondere a queste domande dicendo che anche se tutti i bambini passano attraverso gli stessi stadi di crescita e di sviluppo, ognuno cresce in un suo modo particolare. Dicendo ci`o non si fa altro che riaffermare che alcuni bambini camminano carponi prima di altri, che alcuni camminano prima di altri, che parlano prima di altri. Ma non si spiega il perch`e. Come mai esistono tali variazioni riguardo all’et`a in cui i bambini, anche se nati dagli stessi genitori, imparano a parlare? Uno studio delle cause e` essenziale. Concludere che le variazioni nei modelli di crescita siano un fatto normale mi sembra un modo per eludere il problema. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Dopo queste considerazioni preliminari dovremmo rivolgere la nostra attenzione ai tassi di crescita e di sviluppo ritenuti normali comprendendo che la maggior parte di essi, se non tutti, rappresentano un allontanamento dalle pi`u genuine regole di vita. Esattamente come esistono individui alti e magri o bassi e grassi, cos`ı vi sono bambini che per natura sono alti e magri e altri che sono bassi e grassi, Non c’`e regola per cui i bambini dovrebbero essere grassi o magri. I bambini possono essere paragonati ai cani, dove esistono levrieri o bulldog, o ai cavalli, dove esistono cavalli da corsa o da lavoro. Come esistono molti tipi di individui adulti cos`ı esistono altrettanti tipi di bambini. E` sicuramente vero che, a prescindere dall’et`a, il modo migliore per calcolare il livello di nutrizione di un bambino e` rappresentato dal rapporto tra il peso e l’altezza. Ma anche questo non e` totalmente affidabile in quanto un bambino pu`o essere normale nel peso ma pu`o non risultare nutrito a dovere. Vi sono altri segni pi`u importanti di malnutrizione dell’essere semplicemente sottopeso. I bambini grassi, come affermato in precedenza, non sono sani e anche se gli standards comuni possono considerarli prosperosi, questo non e` vero. Molti bambini il cui peso viene considerato normale posseggono tessuti mollicci, sono spesso anemici ed in pessime condizioni di salute. Questa situazione si verifica frequentemente nei bambini alimentati con latte condensato. Un genitore dovrebbe sapere che una condizione soda ed elastica dei tessuti, particolarmente evidente nelle gambe e nei glutei e` la prova pi`u importante, assai superiore a quella del peso, per stabilire se la nutrizione e` adatta. Gli aumenti di peso dovrebbero rappresentare la crescita sana delle ossa, dei muscoli e degli altri organi del corpo, e non un semplice accumulo di grasso. Anche la crescita del bambino dovrebbe essere considerata come un elemento importante. Troppo spesso, un aumento nel peso corrisponde soltanto ad un ulteriore strato di grasso. Il bambino grasso generalmente non cresce in altezza e nella struttura in tempi altrettanto rapidi come il bambino magro. Non e` raro incontrare un bambino grasso che presenta una condizione grave di rachitismo. Molte madri si preoccupano troppo ed a torto del peso dei loro bambini. In teoria un bambino dovrebbe aumentare di peso ogni giorno, ma in pratica questo non accade quasi mai. Gli aumenti settimanali non sono quasi mai uniformi. Gli aumenti settimanali dei bambini alimentati con il biberon non sono mai gli stessi. Vi sono molte cose, oltre ad un cibo insufficiente ed inadeguato, che possono interferire negli aumenti di peso di un bambino. Una digestione disturbata da un eccesso di cibo, da uno stato emotivo eccitato, dall’essere preso in braccio troppo spesso, dal troppo calore o dal troppo freddo, avr`a degli effetti negativi sulla crescita del bambino. Un raffreddore od una lieve indisposizione impediscono al bambino di aumentare di peso, non solo perch`e in queste condizioni, egli tende ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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a mangiare di meno, ma perch`e il disturbo interferisce nella crescita e nello sviluppo. Il fatto che il bambino non cresca per una o due settimane non vuol dire sempre che stia male. Pu`o voler dire che la quantit`a di latte della madre risulta temporaneamente ridotta. Pu`o voler dire che il caldo estivo ha diminuito il suo appetito. Si dice che il bambino normale che viene allattato dalla madre, durante i primi cinque mesi di vita, aumenti dalle sei alle otto once alla settimana. Durante le prime due settimane scende di peso e dopo di ci`o ricomincia ad ingrassare. Durante gli ultimi sette mesi del suo primo anno di vita il bambino dovrebbe crescere in media tra le quattro e le sei once a settimana. Questi sono in media gli aumenti tipici dei bambini sovralimentati e a questi livelli si provoca solo la formazione di tessuto grasso. Di nuovo, voglio ricordare che un aumento di peso dovrebbe rappresentare la crescita delle ossa, dei muscoli e degli altri organi e non solo l’accumulo di grasso, Una crescita inferiore rispetto a questi livelli, se costante, e se il bambino e` sano, non deve essere considerata anormale. Spesso le madri si preoccupano perch`e i loro bambini non pesano tanto quanto altri bambini della stessa et`a. Non riescono a cancellare dalla propria mente l’errata cognizione che i bambini devo essere grassi. Quando un gruppo di madri si riunisce, e` assai comune che il peso dei bambini venga confrontato. La madre del bambino pi`u grasso si sente orgogliosa di questo suo figlio “superiore” agli altri, mentre la madre di quello pi`u magro si preoccupa notevolmente. Nella maggioranza dei casi, invece, la madre del bambino che pesa di meno dovrebbe essere felice mentre quella del pi`u grasso dovrebbe veramente preoccuparsi. Esistono, naturalmente, notevoli differenze nel peso e nell’altezza dei bambini sani. Questo fatto dipende anche da fattori ereditari. I figli di genitori bassi probabilmente non diventeranno alti come quelli di genitori alti. Non c’`e ragione per cui questi due bambini dovrebbero diventare uguali anche se i loro genitori non lo sono. Anche nella stessa famiglia, per fattori ereditari, due bambini potrebbero risultare diversi e non solo nell’infanzia ma per tutta la vita. Le seguenti cifre, relative al peso e all’altezza media di maschi e femmine ad et`a diverse, sono state prese da Il neonato ed il bambino di Morse-Wyman Hill. Io non ho riportato i pesi al mese, anche se questi autori lo hanno fatto. I pesi, fino a quattro anni, sono stati calcolati su bambini misurati senza vestiti. Dopo i quattro anni, le cifre riportate includono i vestiti. Il peso dei vestiti e` di circa tre pounds (1,300 Kg. circa).

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MASCHI FEMMINE Altezza Peso Torace Testa 52,324 3,44 52,07 18,288 55,372 9,66 73,40 52,83 74,67 11,15 78,99 59,43 85,85 9,57 84,83 67,05 89,91 12,92 88,64 71,88 94,23 14,87 93,47 77,47 98,04 15,33 78,23 82,55 100,33 16,28 99,06 85,85 103,124 17,78 102,61 96,52 105,918 18,68 104,902 101,09 108,712 19,55 107,442 105,664 111,506 20,5 109,982 110,236

Et`a Alla nascita 1 anno lanno e mezzo 2 anni 2 anni e mezzo 3 anni 3 anni e mezzo 4 anni 4 anni e mezzo 5 anni 5 anni e mezzo 6 anni

Le cifre seguenti indicano lo sviluppo dei miei figli. Per quello che riguarda i due ragazzi, e` possibile paragonare l’altezza e il peso notando che per entrambe le cifre relative all’altezza appaiono superiori, anche se entrambi i genitori e tutti i nonni sono di statura media ed il pi`u alto tra questi misurava solo 1,55 cm.. Anche se Bernarr ingrassava facilmente, abbiamo avuto maggiori problemi per evitare che Walden diventasse obeso. Bisogna notare che, nonostante Walden fosse il pi`u grasso e pesasse pi`u degli altri ad 1 anno, in altezza non e` cresciuto rapidamente come Bernarr, anche se poi in et`a matura e` comunque diventato il pi`u alto. Et`a Alla nascita 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 2 anni 3 anni 4 anni 5 anni 6 anni

Altezza 73,66 – – 62,23 71,12 90,17 100,11 106,68 115,57 119,38

Peso Torace 3,800 34,29 3,800 – 4,082 – 4,989 39,37 6,804 41,91 15,87 55,88 18,59 57,15 20,41 58,67 22,45 62,23 22,68 63,5

Testa – – – – – 51,05 52,07 52,83 53,34 53,34

Tabella 7.1: BERNARR

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Et`a Alla nascita 1 mese 2 mesi 3 mesi 6 mesi 1 anno 2 anni 3 anni

Altezza 54,61 – – 60,96 68,07 75,69 90,17 97,79

Peso Torace 4,30 35,56 4,12 – 4,98 – 6,35 40,64 8,16 44,95 9,20 48,51 14,96 53,34 18,59 57,15

Testa 35,81 – – 40,64 41,40 46,99 48,26 50,8

Tabella 7.2: WALDEN Et`a Alla nascita 1 settimana 2 settimana 3 settimana 1 mese 2 mesi 3 mese 4 mese 5 mese 6 mese

Altezza 48,26 – – – 50,8 53,59 57,15 57,91 62,23 63,5

Peso Torace 3,17 31,75 3,17 – 3,40 – 3,62 – 3,67 33,27 4,53 35,8 5,03 38,86 5,57 41,91 6,35 – 6,48 41,40

Testa 33,27 – – – 35,81 38,1 39,7 40,64 40,89 41,91

Tabella 7.3: WILLOWDEEN In confronto al resto del corpo, alla nascita la testa e` abbastanza grande, la sua circonferenza maggiore di quella del torace. Questo rapporto varia man mano che il bambino cresce e si sviluppa. Se lo sviluppo e` normale, ad un anno il torace risulter`a leggermente maggiore della testa. Nei bambini grassi, se non dimagriscono, questo potrebbe non accadere. La mancanza di simmetria della testa dovuta alla compressione a cui viene sottoposta durante il parto, scompare presto. La parte morbida dietro la testa si chiude in circa sei settimane. La “fontanella”, quella zona morbida sulla parte superiore della testa, si chiude tra il sedicesimo ed il diciottesimo mese. Si pu`o chiudere pi`u in fretta se i bambini ricevono un’alimentazione migliore e se vengono esposti di frequente ai raggi del sole. Le misure relative ai vari organi che compongono il corpo di un neonato sono assai diverse da quelle degli adulti. Se le misure relative al corpo di un bambino venissero mantenute per tutta la vita la testa apparirebbe larga come le spalle e le gambe sarebbero quelle di un nano e tutte le parti sarebbero sproporzionate. Un ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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adulto di questo tipo sarebbe un mostro. Ogni organo del corpo possiede un suo tasso di crescita ed un suo periodo di sviluppo. Non solo esiste un periodo definito nella vita del bambino in cui i denti cominciano a crescere, ma esiste anche un periodo definito per lo sviluppo di alcune cellule cerebrali, ed un periodo definito per lo sviluppo sessuale. Il processo della crescita non e` mai casuale anche se il bambino in un anno cresce in altezza ed un altro in peso. Il cuore del bambino, prima di diventare adulto, aumenta di dodici volte le sue dimensioni, mentre l’aorta, la vena pi`u grande, aumenta solo di tre. Il fegato di un bambino e` equivalente ad un diciottesimo delle dimensioni del suo corpo; il fegato di un adulto e` equivalente ad un trentaseiesimo delle dimensioni del suo corpo. Nella prima infanzia lo stomaco e` in posizione verticale e di forma tubolare; negli adulti e` a forma di “fagiolo”, e pi`u o meno orizzontale. Un bambino di sei anni, in proporzione al peso, possiede un sessanta percento di superfice corporea in pi`u rispetto all’adulto. Nella prima infanzia le ossa sono costituite in gran parte di cartilagine morbida. Man mano che l’et`a avanza e l’ossificazione progredisce, le ossa diventano pi`u dure e pi`u forti. Il bambino deve imparare gradualmente ad usare i vari muscoli, persino quelli degli occhi. Non e` in grado di eseguire movimenti complessi, ma con il passare del tempo deve acquisire tale capacit`a. Il neonato ed il bambino, rispetto all’adulto, posseggono meno globuli rossi e pi`u globuli bianchi. Le ghiandole linfoadenoidee svolgono un’attivit`a maggiore nel neonato e nel bambino che non nell’adulto. La loro azione nei confronti di una sostanza tossica e` molto pi`u immediata ed efficace. Le autorit`a mediche ci informano che un bambino pu`o tenere la testa eretta, senza bisogno di aiuto, dai tre mesi in poi. Se un bambino non riesce a tenere la testa eretta senza bisogno di aiuto fin da tre settimane di vita, quel bambino non si sta sviluppando in maniera normale. Gesell dichiara sorprendentemente che un bambino pu`o tenere in equilibrio la testa a ventisei settimane: quasi cinque mesi! La quantit`a di capelli con cui i bambini nascono e` variabile. Alcuni bambini posseggono una folta capigliatura, altri sono quasi calvi. In genere, ma non sempre, i capelli cadono durante i primi mesi di vita, per essere poi sostituiti da una nuova capigliatura. Durante i primi tre o quattro anni di vita, i capelli possono cambiare colore tre o quattro volte. Quasi tutti i bambini delle razze chiare ed alcuni anche delle razze pi`u scure, come alcuni ind`u ad esempio, nascono con occhi blu. In genere gli occhi iniziano ad assumere il colore permanente durante le prime settimane. Il colore marrone degli occhi e` un deposito di pigmento (come l’abbronzatura solare della pelle) nello stroma dell’iride. Quando lo stroma e` privo di pigmento, lo stato purpureo di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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pigmento avvicinandosi alla membrana di base dell’iride produce una colorazione blu. I bambini riescono a vedere sin dalla nascita. Si pensa che inizino a riconoscere gli oggetti tra la sesta e l’ottava settimana e che riescano a mettere a fuoco un oggetto a circa tre mesi. Fino a questo momento, i bambini in genere presentano dei problemi nel fissare lo sguardo, e gli occhi possono apparire leggermente storti, o possono presentare altri segni di scoordinamento muscolare. Solo raramente, prima dei tre mesi di vita, i bambini emettono lacrime mentre piangono. Si dice che la luce disturbi i loro occhi. Tuttavia, il chiudere gli occhi in presenza di una luce forte e` solo un riflesso prodotto dalla stessa che colpisce le palpebre. Gli occhi non sono sensibili alla luce. Alla nascita i bambini possono udire ma durante i primi giorni di vita l’udito e` molto basso ed essi imparano a riconoscere la provenienza di un suono solo a due mesi. Sembra che l’olfatto sia molto scarso alla nascita e cos`ı anche il gusto. A circa sei settimane i bambini sorridono e tra i tre ed i cinque mesi ridono con gioia. Cominciano a fare i versetti a circa tre mesi. Un bambino si accorge degli oggetti a circa otto settimane e riconosce la gente verso i tre mesi. A circa quattro mesi cerca di afferrare gli oggetti. Ad un anno pronuncia alcune parole, le pi`u semplici, ed a due anni comincia a formare delle brevi frasi. Appena nato, il bambino pu`o sostenere il peso del suo corpo solo con una mano se gli viene permesso di afferrare una matita o un altro oggetto di piccole dimensioni. Da un mese di vita in poi dovrebbe essere in grado di afferrare con una mano le dita della madre o del padre e di muoversi nel letto. Un bambino ben nutrito pu`o iniziare a stare seduto in posizione eretta tra i sette e gli otto mesi. In questo periodo non bisogna mai sostenere la schiena con dei cuscini. Un bambino ben nutrito pu`o sopportare il peso del corpo in piedi, in posizione eretta tra il terzo ed il quarto mese; in generale, i bambini alimentati nella maniera tradizionale riescono a farlo solo tra il nono ed il decimo mese. Un bambino ben sviluppato inizia a camminare carponi tra i cinque e gli otto mesi. Un bambino, in media, cammina tra i tredici ed i sedici mesi, ma uno ben sviluppato pu`o farlo anche tra gli otto mesi ed il primo anno di et`a. Gli attrezzi che si trovano sul mercato quali “i girelli”, ecc., sono dannosi e non dovrebbero mai essere utilizzati da un genitore ben informato. Molti bambini si rotolano prima di iniziare a camminare carponi. Altri si trascinano in posizione seduta. Per quello che riguarda lo sviluppo, il metodo ideale e` quello di strisciare. I ritardi nel camminare possono essere dovuti al rachitismo o ad altre forme di malnutrimen¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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to; a malattie acute, ad indigestione provocata da eccessi alimentari o da cause debilitanti; ad eccessi di grasso o a debolezza degli arti inferiori. A molti bambini viene impedito di esercitare i propri muscoli perch`e i genitori hanno paura che si facciano male. Sono molto pochi quelli che vengono esposti ai raggi del sole, cos`Äą necessari per uno sviluppo normale. Quasi tutti vengono alimentati in maniera sbagliata e nutriti in modo insufficiente. Vi sono molte variazioni riguardo al momento in cui i bambini sviluppano i denti. Sono rari i casi in cui i bambini nascono con i denti; in alcuni casi, a quattro mesi, presentano due o tre denti. I bambini considerati normali non hanno ancora i denti al tredicesimo mese. Se il bambino e` sano e nutrito adeguatamente, presenta denti migliori se questi crescono in uno stadio successivo. La seguente tabella, sulle et`a medie nelle quali spuntano i denti, e` tratta da Il neonato ed il bambino di Morse-Hill. 06-10 mesi incisivi inferiori di mezzo (in genere sono i primi a spuntare; 12-15 mesi 4 incisivi superiori; 18-20 mesi 2 incisivi laterali e 4 molari anteriori; 24-30 mesi 4 canini, 4 molari posteriori. Alla fine del secondo anno e mezzo di vita un bambino normale presenta la prima dentatura, o dentatura da latte, completa. Ad alcuni bambini a volte spunta insieme un gruppo di denti. Al sesto anno nascono i primi molari permanenti, dietro ai denti temporanei. Poco dopo, al bambino cominciano a cadere i denti temporanei che vengono sostituiti da quelli permanenti. I genitori, in genere, sono molto preoccupati riguardo al peso dei bambini secondo le varie altezze. Lo sviluppo simmetrico e proporzionato del corpo del bambino ed il suo stato di salute generale sono di gran lunga elementi pi`u importanti, ma ai genitori e` stato insegnato a valutare la salute del bambino secondo delle misure, e niente pu`o distoglierli da questa errata abitudine. La seguente tabella, che fornisce il peso medio di bambini/e ad altezze diverse, e` tratta da Morse-Wyman-Hill.

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Altezza 84,12 86,36 88,90 91,44 93,98 96,52 99,06 101,60 104,14 106,68 109,22 111,76 114,00

MASCHI Peso (*) 11,74 12,38 13,01 13,65 14,33 15,05 16,45 17,28 18,05 18,91 19,73 20,36 21,36

FEMMINE Peso (*) 11,79 12,38 12,97 13,60 14,28 14,83 16,19 16,96 17,78 18,68 19,55 20,32 21,00

(*) Valori calcolati senza vestiti. Bisogna comprendere che queste cifre rappresentano soltanto una media e non costituiscono i valori ideali. Sicuramente qualcuno un giorno si preoccuper`a di compilare una tabella dei pesi non di bambini normali, ma di quelli ben nutriti e sviluppati, il che non significa grassi. Solo allora si avranno delle tabelle che si avvicinano ai valori ideali. Le tabelle in uso oggi rappresentano semplicemente una media tra tutti i tipi e nessuno dovrebbe attenersi ad esse. Non preoccupatevi se il vostro bambino non pesa come e` indicato sulla tabella. Preoccupatevi solo che sia sano, che abbia ci`o di cui ha bisogno e dimenticate tutto il resto. Dobbiamo imparare a considerare ogni bambino come un piccolo organismo umano che le forze interne di sviluppo stanno cercando di trasformare in un uomo o donna sani e robusti. Bisogna comprendere che ogni nuovo stadio o gradino nello sviluppo del neonato in bambino, del bambino in adolescente e dell’adolescente in adulto, e` spontaneo e naturale, e che se lo sviluppo appare ritardato o disturbato vuol dire che ci sono degli ostacoli. Le forze dell’organismo sono alla ricerca della perfezione e stanno facendo il possibile per raggiungerla, utilizzando il materiale a disposizione nelle circostanze presenti. Non si pu`o negare la tendenza ortopatica (verso il benessere), che l’organismo dimostra tanto nei casi di malattia quanto in quelli di buona salute. Se queste cose sono vere in relazione alla crescita e allo sviluppo fisico dell’essere in evoluzione, lo sono altrettanto in relazione alla crescita dell’aspetto intellettuale, emotivo e morale dell’individuo. I cambiamenti fisici che si verificano durante la pubert`a, ad esempio, non sono pi`u profondi, marcati e spontanei di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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quelli mentali, emotivi e sociali che avvengono nella personalit`a. Ed e` altrettanto naturale che questi elementi, nel loro corso normale, tendano, come la parte fisica, verso l’ideale. La natura ricerca la perfezione intellettuale, emotiva, morale e sociale tanto quanto quella fisica. Se non riesce a raggiungerla vuol dire che ha incontrato degli ostacoli. Tali ostacoli possono essere individuati in molti fattori, ma spesso nascono da uno sviluppo fisico ritardato o disturbato.

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Capitolo 8 LA MUTILAZIONE DEI BAMBINI MASCHI In un articolo pubblicato pochi anni prima della sua morte dedicato “all’orrendo spettacolo di come gli uomini sprechino le proprie possibilit`a”, H.G. Wells afferma che l’uomo ≪possiede l’istinto di considerare s`e stesso come materiale grezzo≫, cos`ı che ≪entro breve tempo non esister`a pi`u un uomo completamente naturale≫. Riportando alcuni esempi di questa abitudine dell’uomo di ricostruire se stesso, Wells afferma: ≪L’uomo martorizza il suo corpo. Si taglia in pi`u parti. Asporta frammenti di tessuto dal suo corpo. Non esiste quasi alcuna zona del corpo che non venga mutilata ad et`a diverse: dita delle mani, dei piedi, denti, orecchie. Si fa stampare dei tatuaggi ed infila oggetti alle orecchie ed al naso≫. Questa e` solo una parte della lunga lista di mutilazioni a cui l’uomo sottopone se stesso. E` risaputo che alcune di queste pratiche facevano parte di riti magici primitivi e che, in alcune trib`u selvagge, sono ancora in uso, sempre a scopo di magia. A volte si attribuisce loro un fine estetico, altre volte un significato igienico o sanitario. In realt`a posseggono solo una spiegazione nel campo della magia. Alcune derivano dal culto fallico, altre fanno parte dei sacrifici di sangue assai comuni tra le popolazioni “primitive”, altre ancora servono per scopi magici. Tra i riti di mutilazione appartenenti alle cerimonie magiche primitive che sono sopravvissute fino ad oggi, troviamo la circoncisione dell’uomo. La circoncisione, che significa letteralmente tagliare tutto intorno, consiste in un taglio praticato nel prepuzio. In alcune trib`u anche le donne vengono sottoposte ad un pratica simile, ma tale usanza non trova riscontro nelle societ`a civilizzate, e pertanto, non verr`a trattata in questa sede. Prima di parlare in dettaglio della circoncisione e dei – 87 –


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significati igienici e profilattici che vengono ad essa attribuiti da coloro i quali, per interesse economico, si occupano della questione, devo dedicare alcune righe allo scopo originale ed all’aspetto magico con cui e` nata questa usanza. Dove e quando sia iniziata la circoncisione non si sa esattamente. Molti antropologi pensano che sia nata in Egitto, altri sostengono che l’usanza si sia originata in tempi molto pi`u remoti. Certo e` che si e` diffusa su tutta la terra, persino nelle Americhe, e questo indica che tale pratica deve essere entrata in uso in et`a molto antiche. Alcune mummie del quinto millennio a.C. – studiate attentamente dall’anatomista inglese G. Elliot Smith – hanno rivelato il periodo pi`u antico al quale attribuire l’inizio dell’usanza della circoncisione, e si pensa che la valle del Nilo sia il centro dal quale tale usanza si sia poi diffusa. Tuttavia, questo non vuol dire che la circoncisione non sia pi`u antica degli egiziani. Molte statue di scultori antichi rappresentano uomini circoncisi. Pitagora fu costretto dagli Egiziani a sottoporsi alla circoncisione. Oltre alla certezza riguardante l’antichit`a di tale usanza, esiste anche la certezza riguardante il suo rapido diffondersi. Veniva praticata dagli Ittiti e dai Canaaniti. La Bibbia, infatti, indica i Filistei con il termine “non circoncisi”. Anche nell’antica mitologia fenicia troviamo delle allusioni a tale pratica gi`a in uso tra le popolazioni antiche. Attualmente, le popolazioni che praticano la circoncisione “formano una linea immaginaria e quasi ininterrotta tra la Cina ed il Capo di Buona Speranza”. Ad eccezione dell’Europa, dove poche sono le usanze primitive che sopravvivono, il rito della circoncisione e` caratteristico non solo nelle trib`u selvagge, ma anche nelle nazioni altamente civilizzate. Tra queste ricordiamo le razze messicane e l’antica razza azteca dell’America centrale. I Teani ed i Manao delle Amazzoni; i Selico, Guamo, Otamoco dell’Orinoco, i negri del Congo e molte altre trib`u delle coste orientali ed occidentali dell’Africa, tra cui i Kaffiri, i Bechuani e gli Ontentotti, gli Etiopi, i Nubi e gli Egiziani moderni; le popolazioni del Madagascar, gran parte degli abitanti dell’Australia, della Papuania, della Nuova Caledonia, gli abitanti delle isole Ebridi, di Giava, delle Filippine e di Fijii e molte altre popolazioni, A Bombay, il rito della circoncisione viene eseguito nella maniera seguente: il prepuzio viene inserito nella fessura di un pezzo di bamb`u e poi viene tagliato con una lama affilata. Ci si pu`o cos`ı rendere conto che l’usanza e` molto antica ed e` ancora molto diffusa. Nella Bibbia, alcuni riferimenti alla circoncisione, che prevedeva l’uso di un coltello di pietra, fanno pensare che abbia avuto origine durante l’et`a della pietra. Una caratteristica della religione e` quella di mantenere testardamente in vita le abitudini antiche (il coltello di pietra in questo caso) anche quando si sono scoperti sistemi ed attrezzature migliori (un coltello di metallo in questo caso). Anche le ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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seguenti testimonianze possono far immaginare il periodo in cui la pratica ha avuto inizio. In Exodus IV, 25 viene menzionata una pietra appuntita come strumento di mutilazione ed in Joshua V, 2 si parla di “coltelli di pietra”. La descrizione di coltelli di pietra fa presupporre che l’usanza risalga all’Et`a della Pietra. In America l’usanza e` diffusa principalmente tra gli Ebrei e troviamo frequenti riferimenti ad essa nella Bibbia. La storia Ebrea narra che Geova ordin`o al leggendario Abramo di praticare quella usanza come sigillo del patto che avevano fatto tra di loro: ≪Questo e ` l’accordo che io faccio con te. Ogni maschio della tua gente dovr`a essere circonciso≫. Molto tempo dopo Abramo, tuttavia, troviamo che gli Ebrei non circoncidevano i maschi. Due volte, nel sesto capitolo di Exodus, parlando con Geova, Mos`e dichiara di non essere circonciso e domanda perch`e, stando cos`ı le cose, dovrebbe aspettarsi che il Faraone lo prenda in considerazione. La nostra spiegazione e` che Mos`e si riferiva in realt`a, al fatto che egli, un figlio di Israele non era circonciso mentre gli Egiziani, incluso il Faraone, lo erano. I termini con cui Geova impone i suoi ordini ad Abramo (Gen. XV) implicano, da parte di quest’ultimo, una familiarit`a verso tale rito. E` risaputa la sua esistenza tra i precedenti Colochi, Etiopi ed Egiziani (sia dei ranghi superiori che inferiori). Tra gli Egiziani, tuttavia, pi`u tardi fu ristretto agli ordini religiosi e a coloro che volevano essere iniziati ai sacri misteri. Se gli Ebrei sono realmente stati in Egitto, come sostiene la loro storia, e` probabile che abbiano tratto questa usanza dagli antichi egiziani e che l’abbiano, quindi, portata fuori dall’Egitto. D’altro canto, se realmente e` esistito un Abramo che divenne il padre degli Ebrei, e` possibile che sia stato proprio lui a portare, dalla terra dei Caldei, la pratica della circoncisione. Sembra, comunque, che Mos`e ritenesse che il rito magico della circoncisione rendesse gli Egiziani circoncisi superiori agli Ebrei che non lo erano. Rendendola il “sigillo del patto”, Mos`e garant`ı la continuazione di questa usanza. Anche se il Korano non parla di circoncisione, i maomettani la considerano giusta e necessaria (sonnah). In una zona dell’Arabia viene praticata sugli uomini adulti che stanno per sposarsi. L’operazione viene svolta in pubblico, davanti alla moglie, ai suoi familiari, parenti ed amici sia di sesso maschile che femminile. Il tutto viene inserito in una cerimonia sfarzosa. Anche tra le molte trib`u cosiddette primitive la circoncisione viene eseguita come atto preliminare al matrimonio. In molte religioni cristiane la circoncisione non viene praticata, in quanto Paolo l’ha sostituita con la “circoncisione del cuore”. Gli Abissini cristiani (negri) praticano la circoncisione come rito religioso, alla stessa maniera dei Copti, i quali discendono dagli antichi egiziani. In entrambe queste popolazioni l’usanza sopravvive come riminiscenza dell’antico rito magico. Nella chiesa cattolica ed in quella ortodossa ed anglicana, la “festa della Circoncisione”, che cade il ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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1◦ gennaio, (l’ottavo glomo dopo la nascita di Ges`u) viene celebrata per ricordare la circoncisione di Ges`u. Secondo me, questo modo di celebrare e` piuttosto strano. Tra gli Ebrei la circoncisione e` , ed e` sempre stata, un rito religioso e viene rigorosamente eseguita dal “moel” secondo le regole del giudaismo. La stessa cosa valeva anche per gli antichi egiziani tra i quali la circoncisione veniva eseguita dai sacerdoti ed e` stata sempre accompagnata da cerimoniali religiosi e mistici. Questo dovrebbe bastare a far capire la sua origine: e` una pratica superstiziosa che ha sempre fatto parte di uno sciamanismo primitivo. Qualunque sia stato il suo scopo originario, la circoncisione acquist`o molta importanza nella cultura limitata di coloro i quali vengono erroneamente definiti uomini primitivi, e l’usanza veniva sempre associata a quella magia “primitiva” che al giorno d’oggi preferiamo chiamare religione, Faceva parte della magia sciamana, e questo ha portato a credere che, originariamente, fosse considerata un sacrificio di “ringraziamento” per placare gli spiriti maligni. Questa teoria trova un ulteriore riscontro nel fatto che in molte trib`u la pratica non rimaneva confinata solo agli uomini. In alcune parti dell’Africa anche le ragazze giovani venivano sottoposte ad un’operazione analoga. Nella popolazione dei Nubi la religione impone che ogni bambina sia completamente circoncisa all’et`a di quattro o cinque anni. L’operazione e` molto dolorosa e pericolosa e spesso le bambine perdono talmente tanto sangue da morirne. E` molto probabile che la circoncisione abbia avuto origine in Africa e quello e` il paese in cui sarebbe dovuta rimanere. Nella circoncisione, considerata l’operazione chirurgica pi`u antica nel tempo, sopravvive un’usanza che affonda le sue radici nell’ignoranza pi`u marcata. Sembra essere derivata dall’antico sacrificio di sostituire una parte del corpo a beneficio dell’intero. Sicuramente, una grossa parte del significato originale del rito e` stata dimenticata con il trascorrere del tempo. Io credo che all’inizio facesse parte dei “riti di fertilit`a” che, nella magia antica, erano molto numerosi. Se fosse diretta a influenzare la fertilit`a dell’essere umano, quella del bestiame o della terra, o fosse intesa come sacrificio di ringraziamento per gli dei che governavano tale funzione, e` difficile da stabilire. Sicuramente non c’`e ragione per credere che abbia mai avuto qualche relazione con la “purificazione spirituale”. Molti autori, per dimostrare che originariamente la circoncisione era il simbolo fisico della purificazione spirituale, citano spesso le dichiarazioni di Paolo nelle sue “Epistole ai Romani”. Ma Paolo aveva scritto le sue epistole molto tempo dopo che il significato originale era stato dimenticato e nelle sue dichiarazioni mantenne, comunque, un tono molto generico. Esistono delle prove che fanno attribuire il rito alla cultura fallica. Non solo la circoncisione e` un rito magico o religioso, ma si pensa anche che il prepuzio, cos`ı mutilato, possegga dei poteri magici. Ecco un esempio. I Dieri del¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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l’Australia centrale sostengono che il prepuzio asportato da un ragazzo per mezzo della circoncisione, abbia il potere di provocare la pioggia. Il Consiglio Maggiore della trib`u tiene sempre a portata di mano, per questo scopo, una piccola riserva di prepuzii. Questi vengono conservati in maniera scrupolosa, essendo avvolti in piume di animale ed ammorbiditi con grasso di dingo e di pitone variegato australiano. Per nessuna ragione, una donna deve guardare questo “pacchetto” se e` aperto. Quando la cerimonia per favorire la pioggia e` terminata, il prepuzio viene bruciato poich`e i suoi poteri si sono esauriti. Alcuni sostenitori della circoncisione rispondono: ≪Anche se la circoncisione possedeva un carattere di sacrificio, cosa importa? Noi che viviamo oggi dobbiamo essere guidati dalle condizioni attuali, qualsiasi cosa possa essere accaduta nei tempi remoti. Il fatto e` che la circoncisione e` altamente igienica per l’uomo≫. Alcuni medici esperti nel campo, tuttavia, non sono d’accordo con questa teoria e si avvicinano a quella degli igienisti secondo i quali la circoncisione non possiede alcun valore igienico ed e` sempre dannosa. I medici specialisti pi`u conservatori considerano l’operazione che asporta l’intero prepuzio ≪raramente necessaria≫ per far si che questo possa essere ritratto; in altre parole, solo la pelle ≪superflua≫ dell’estremit` a deve essere asportata, permettendo cos`ı che il prepuzio copra e protegga il glande. Altri consigliano di incidere la pelle e di prelevarne una parte a forma di V per facilitare la ritrazione. La professione medica, riguardo a questo argomento, non e` assolutamente concorde nelle opinioni, come d’altronde non lo e` in molti altri casi. Bisogna osservare che solo in casi relativamente rari esiste tanta pelle “superflua” da rappresentare un problema. Sicuramente il raro verificarsi di questa anomalia non costituisce una base valida per l’usanza cos`ı diffusa di mutilare il prepuzio. L’et`a, alla quale viene praticata la circoncisione, varia a secondo delle popolazioni. Ogni popolo ha scelto il momento che ritiene migliore per questo cerimoniale. Gli ebrei la eseguono nell’ottavo giorno dopo la nascita. Sembra che Israele, il leggendario padre degli arabi, sia stato circonciso a tredici anni. Quindi gli arabi eseguono la circoncisione al tredicesimo anno di et`a anche se, come abbiamo detto in precedenza, in alcuni popoli arabi il rito viene svolto prima del matrimonio. Tra i Kaffiri, una trib`u africana, gli uomini vengono circoncisi tra i quindici ed i diciotto anni. La cerimonia accompagnata da balli e feste e della durata di cinque mesi, permette al ragazzo di entrare nella comunit`a degli uomini adulti. I ragazzi delle trib`u dei Lubali, Luchozi e Chokwe nella Rodesia del nord, vengono circoncisi all’et`a di sei anni. L’idea negro-melanesiana-indiana che la circoncisione renda adulto il ragazzo deve essere una idea recente in quanto, all’origine dell’usanza, si sapeva che i ragazzi diventano uomini solo se, sposati, erano in grado di procreare, senza al¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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cun riferimento alla pratica. Ci`o nonostante, tra la gran parte delle trib`u di negri, degli abitanti della Melanesia e degli indiani, essa rappresenta un prerequisito del matrimonio e nessuna ragazza da marito si sognerebbe mai di sposare un ragazzo non circonciso. Infatti, e` considerato indecente e sconsigliabile incoraggiare un ragazzo che non sia stato avviat all’et`a adulta per mezzo di questo rito tribale. E` da notare che lo stesso rito di circoncisione praticato sulle ragazze in molte trib`u dell’Africa, della Malesia e del Sudamerica viene anch’esso considerato un prerequisito del matrimonio. Qualunque sia il paese nel quale il rito viene eseguito e qualunque sia il sesso obbligato a sottoporsi ad esso, e` sempre considerato un obbligo importante ed uno dei pi`u spaventosi riti della trib`u. Come possono delle poplazioni colte ed altamente civilizzate, che hanno abbandonato la maggioranza dei riti magici del passato, giustificare il mantenimento di questa usanza superstiziosa? In Europa ed in America, oggi, la chirurgia commerciale ricorre a numerosi espedienti nel tentativo di diffondere questo tipo di operazione tra le popolazioni civili. Pur essendo ovvio il loro interesse nell’aumentare i propri guadagni, queste persone non fanno altro che esaltare il valore igienico profilattico dell’intervento. Alcuni ci raccontano che gli egiziani “praticavano la circoncisione solo a scopo di pulizia”, altri la considerano “una misura sanitaria ottenuta dalla chirurgia”. Come ulteriore giustificazione di un’usanza cos`ı barbara, alcuni chirurghi sostengono l’inutilit`a del prepuzio. Prima di iniziare la difesa di questa parte del corpo, vagliamo brevemente le varie giustificazioni che i moderni sciamani presentano a favore dell’operazione. 1. Viene sostenuto che quasi in ogni uomo il prepuzio e` troppo tirato e pu`o essere spinto indietro solo con difficolt`a, producendo, quindi, l’impossibilit`a di mantenere pulita la parte. La circoncisione o per lo meno una ‘incisione’ sono consigliate nella maggioranza dei casi. Si pensa che e` necessaria mutilare questa parte del corpo umano se la si vuole mantenere pulita. Il prepuzio rappresenta uno degli sbagli commessi da Dio o uno degli “sbagli del processo evolutivo”. Per fortuna, vi sono diverse categorie di uomini che si impegnano tutta la vita per “correggere gli sbagli commessi da Dio”. Nel caso della circoncisione, l’usanza di correggere gli sbagli della natura e del Dio della natura ha avuto inizio molto tempo fa, che non sappiamo dove abbia avuto origine, chi fu il primo a praticarla, e quale fosse il suo scopo. L’anatomista Pierson afferma (“Anatomia umana”, 1930) che alla nascita e` naturale che il prepuzio aderisca al glande, che non lo si pu`o ritrarre con facilit`a e che la separazione del prepuzio dal glande normalmente avviene durante la prima infanzia. Che questo sia vero, e cio`e che la natura faccia il suo corso, e` ben risaputo da tutti gli uomini non circoncisi della terra. Sulla ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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terra esistono uomini non circoncisi da molto pi`u tempo di quelli circoncisi, essi si rifiutano di accettare l’idea che mentre i cani, i tori, i leoni, le capre non hanno necessit`a di essere circoncisi, gli uomini presentino tale necessit`a. Un prepuzio aderente pu`o essere fatto scivolare sul glande con difficolt`a. Infatti, nella maggioranza dei casi questo avviene spontaneamente. Il fatto e` che in quasi tutti i bambini maschi, alla nascita, il prepuzio risulta relativamente lungo ma, con la crescita, il glande si ingrandisce ed il prepuzio gradualmente si ritira fino a che scompare il bisogno di ricorrere alla mutilazione, nonostante ci`o che la professione chirurgica ha sostenuto per pi`u di mezzo secolo. 2.

La circoncisione costituisce un grosso aiuto per la pulizia dei genitali≫, sostiene uno specialista medico. Parlando del prepuzio egli afferma che ≪oltretutto secerne una sostanza maleodorante (smegma) che nessun detergente (che, comunque, non riesce quasi mai a raggiungere la superfice interna del prepuzio) pu`o eliminare. Spesso, come risultato di ci`o, si produce la balanite che, nei casi di individui diabetici, pu`o provocare una cancrena≫. Secondo Keyes, una personalit`a nel campo, nonostante il popolo ebreo sia predisposto al diabete, la circoncisione salva questi individui da tale malattia. E molto comune che le ulcere veneree ed altre lesioni pi`u gravi come il cancro rimangono nascoste per lunghi periodi in una massa di sporcizia e di materiale necrotico. Un prepuzio irritato, anche se pu`o essere ritratto e pulito, provoca prurito, il che pu`o essere seguito da fenomeni irritativi di riflesso. In questi casi nelle pieghe interne del prepuzio si formano spesso dei calcoli prepuziali causati dall’accumulo di secrezioni e di urina. Tutto questo e` il risultato della sporcizia. Per quanto riguarda il lato estetico, per le sostanze maleodoranti e il prepuzio nauseante, i Thornton hanno perfettamente ragione a pensarla come la pensano. Rispetto il loro punto di vista, ma sono sicuro che la maggioranza delle persone preferisce un corpo pulito, sia che si tratti del glande, del naso, dell’ano, o di qualsiasi altra parte. ≪

Non c’`e niente che potrei aggiungere per descrivere meglio la classe di pazienti curati da questo specialista o per dimostrare l’erroneit`a dell’approccio medico ai problemi pi`u semplici. Non e` vero che il prepuzio secerne una sostanza maleodorante. Secerne una sostanza che aiuta il glande a mantenersi morbido ed umido, cosicch`e, seccandosi, non si formino screpolature. E vero che questa sostanza, negli individui poco puliti, si pu`o accumulare, decomporre e risultare maleodorante, ma nessun uomo malato pu`o essere guarito con la circoncisione e questa non pu`o evitare che un uomo si ammali. La circoncisione non trasforma un uomo sporco in un uomo pulito. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Consigliare la circoncisione in sostituzione della pulizia vuol dire essere d’accordo sul metodo che la medicina usa in genere per risolvere i problemi. E` ridicolo circoncidere un’intera nazione solo perch`e alcuni individui sono sporchi. E` molto pi`u semplice insegnare loro ad essere puliti. Affermare che la circoncisione aiuta a mantenere il pene pulito e` ridicolo. E` cos`ı facile ritrarre il prepuzio mentre si fa il bagno, (cosa che in genere gli uomini fanno), e pulire sia il glande che la parte interna del prepuzio, che la scusa della pulizia non giustifica la mutilazione del pene. Su questo argomento, e praticamente su tutti gli altri, i medici hanno opinioni molto diverse. Molti specialisti in questo campo sostengono che la circoncisione, come regola generale, non e` necessaria e anzi e` assolutamente sconsigliabile. Essi suggeriscono di operare solo quei ragazzi il cui prepuzio appare troppo lungo e stretto al punto che non si riuscirebbe mai a “tirarlo indietro per eseguire le operazioni di pulizia”. La maggioranza degli uomini e` molto accurata nella pulizia e pochi sono quelli maleodoranti. Nella mia vita ho incontrato degli uomini il cui cattivo odore si propagava a distanza, ma sono stati casi molto rari. Gli specialisti che sono abituati a trattare con uomini poco puliti non dovrebbero giudicare la popolazione intera solo in base ai loro pazienti. E non dovrebbero neanche cercare di circoncidere l’intero paese, ma piuttosto insegnare a questi pazienti ad essere puliti. E` talmente facile pulire il prepuzio che e` assurdo asserire che bisogna scegliere tra la circoncisione e “un prepuzio maleodorante e nauseante”. E` risaputo che gli uomini non circoncisi preferiscono essere integri piuttosto che mutilati chirurgicamente. La balanite (infiammazione del glande), la cancrena diabetica della parte e la formazione di calcoli nell’accumulo di secrezioni e di urina vengono prevenute con la pulizia. A questo scopo la circoncisione e` assolutamente inutile. L’irritazione del prepuzio, che provoca prurito e “fenomeni di riflesso” viene facilmente prevenuta per mezzo della pulizia. Pi`u pulizia e meno chirurgia aiuter`a a migliorare la salute nel mondo anche se i medici ed i chirurghi non saranno contenti. Poich`e per essere pulito il pene deve essere manipolato, che sia circonciso o no, non riesco a capire come la circoncisione possa prevenire l’insorgere dei “fenomeni di riflesso” che nascono mentre lo si sta lavando. D’altronde, penso che un uomo o un ragazzo non ha troppe difficolt`a nella pulizia del pene durante il bagno. La circoncisione non ha alcun valore igienico. Noi uomini di oggi dobbiamo vivere secondo le condizioni del nostro tempo e da quando i primi uomini non circoncisi sono apparsi sulla terra non abbiamo subito delle rivoluzioni anatomiche radicali. Le condizioni di oggi non rendono necessaria la ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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circoncisione e questo dovrebbe risultare evidente osservando i milioni di uomini non circoncisi che ci circondano. I vestiti, senza dubbio, escludendo il sole e l’aria da alcune parti del corpo facilitano la produzione di sporcizia, ma a ci`o si pu`o porre rimedio utilizzando un altro importante agente di pulizia naturale: cio`e, l’acqua. Lo specialista medico che non ha mai sentito parlare di bagni in acqua, che considera universali delle condizioni assai rare, che tratta delle condizioni anormali come fossero generali e che esagera sul fatto della sporcizia che a volte e` presente, non ci pu`o consigliare un piano razionale di cura per un uomo normale, ma molto probabilmente si schiera dalla parte del programma commerciale i cui benefici toccano principalmente i chirurghi. Quanto e` vera la dichiarazione che ≪pi`u sono colti e pi`u le loro menti sono offuscate!≫. 3.

Ovviamente la circoncisione previene lo sviluppo della fimosi e parafimosi e di tutte le complicazioni che queste malattie comportano≫, afferma uno specialista medico. In questo caso, stranamente, l’affermazione e` corretta e se ci fossero altri modi migliori per evitare questi due problemi, bisognerebbe ammettere che in una piccola percentuale di bambini maschi la circoncisione pu`o essere giustificata. La fimosi e` costituita da un’apertura molto stretta nel prepuzio cosicch`e questo pu`o essere ritratto fino a scoprire il glande. Questo significa che il prepuzio e` stato ritratto, ma che l’apertura e` talmente piccola che non pu`o passare sopra il glande. La parafimosi e` costituita da una strozzatura del prepuzio sotto il glande. Vuol dire che il prepuzio e` stato ritratto ma che l’apertura e` talmente stretta da non permettere che questo vada a coprire il glande. Questo provoca una strozzatura sul glande e va ad interferire nella circolazione. ≪

Lo specialista citato in precedenza asserisce che sicuramente il 12-15% di tutti i bambini maschi presenta una fimosi congenita. Questo, egli aggiunge, e` la base dei guai nell’et`a adulta. Pur considerando corrette le sue statistiche, questo fatto non giustifica la circoncisione di tutti i bambini maschi. Se la presenza di questa condizione giustifica la circoncisione (e non giustifica affatto, in realt`a) allora l’operazione pu`o considerarsi necessaria solo in quei casi dove esista una fimosi congenita. Un prepuzio allungato non presenta un orifizio contratto, non e` una ragione sufficiente per praticare la circoncisione. Non bisogna, in questo caso, lasciare che le secrezioni si accumulino con conseguente irritazione del glande. La circoncisione e` una mutilazione crudele ed inutile e la risultante malformazione del pene non pu`o essere giustificata in nessun modo e dovrebbe essere combattuta da ogni genitore di bambini maschi. Non vi ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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lasciate spaventare dalle storie che i medici raccontano e dalle terribili conseguenze che descrivono; l’obiettivo reale non e` il benessere del bambino ma il portafogli del chirurgo. Il prepuzio che appare tirato o che presenta un’apertura troppo stretta, pu`o essere allungato o dilatato per mezzo di un procedimento molto semplice, efficace e indolore. Pertanto, l’operazione non e` giustificabile, persino in quei casi che presentano una fimosi congenita. La circoncisione in tali circostanze non e` altro che chirurgia commerciale. Parlando delle persone anziane, lo specialista afferma: ≪Nelle persone anziane, il prepuzio, insieme al resto degli organi genitali, compie un’involuzione e la ritrazione e la pulizia diventano pi`u difficili ed a volte impossibili. La risultante fimosi cronica provoca la ritenzione delle urine e delle secrezioni, il deposito di sali urinari e la formazione di calcoli o di cancro≫. Riportando le parole di Corner dell’Inghilterra scopriamo che ≪si potrebbe fare molto a favore del benessere dell’individuo e della felicit`a del genere umano se la circoncisione degli anziani fosse praticata pi`u di frequente. Se gli uomini anziani fossero stati circoncisi nell’infanzia non si eviterebbero tutte queste malattie gravi?≫ Nelle parole di Shelton del Texas troviamo che: ≪E` una follia sostenere e praticare la circoncisione universale dei bambini maschi solo perch`e in qualche raro caso un uomo anziano presenta la fimosi, quando cio´e il prepuzio appare atrofizzato o si ritira pi`u del resto degli organi sessuali≫. Lo specialista, come tutti gli appartenenti al mondo della medicina, insiste nel trattare tutti gli uomini come se fossero anormali. La fimosi cronica negli anziani e` relativamente rara; anche la ritenzione delle urine e la susseguente formazione di calcoli urinari con il cancro all’ultimo stadio, sono condizioni assai rare. Nella maggioranza degli uomini l’atrofia degli organi sessuali e` uniforme cosicch`e il glande si ritira nello stesso modo del prepuzio. In questo caso le suddette condizioni sono inesistenti. Quindi, se la circoncisione pu`o essere giustificata nei casi di fimosi cronica, sicuramente non lo e` nella grande maggioranza degli uomini che non presentano tale condizione. La mancanza di pulizia e` la causa del problema, persino nei casi di fimosi cronica ed ai pazienti deve essere insegnato ad essere puliti. 4. E` stato affermato che, come prescritto nella Bibbia, lo scopo principale della circoncisione e` quello di mantenere la castit`a. La risposta a tale affermazione ha due aspetti. Primo, in nessuna parte della Bibbia si dichiara che la circoncisione veniva praticata per rendere gli uomini pi`u casti, ma ad essa vengono attribuiti altri scopi; secondo, non serve mai a mantenere la castit`a. L’idea che, riducendo il desiderio sessuale, la circoncisione reprima ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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l’immoralit`a non e` confermata dai fatti. L’immoralit`a e` comune nella stessa misura sia tra gli uomini circoncisi che tra quelli che non lo sono ed a volte in maniera anche maggiore nei primi. 5. Si dice che la circoncisione diminuisca il desiderio sessuale come se questo fosse l’obiettivo che si deve raggiungere. Esistono modi normali e naturali per tenere a freno un desiderio smodato; non esiste un motivo logico per tentare di diminuire un desiderio normale. Stiamo rapidamente abbandonando il vecchio concetto del sesso considerato un peccato. Si pensa che la perdita di sensibilit`a del glande, dovuta alla perdita del suo normale involucro protettivo, diminuisca il desiderio. Poich`e il desiderio non e` in relazione col glande, ma e` un complesso prodotto psico-neuro-ghiandolare, la mutilazione di questa parte del corpo e la risultante anormalit`a del glande non possono influenzare il desiderio. Infatti, non esistono prove a sostegno dell’idea che nelle persone non circoncise il desiderio sia maggiore. Le persone circoncise non si distinguono n`e per la loro austerit`a sessuale, n`e per l’assenza di prostituzione. Una volta, un famoso medico cattolico mi disse: ≪la Chiesa non si oppone ai rapporti sessuali tra gli uomini e le donne, si oppone solo al fatto che essi traggono piacere da tali rapporti≫. Oggi che l’antica visione ascetica della vita, che la chiesa e` riuscita ad imporre solo a pochi suoi seguaci, e` in decadenza, e che il piacere sessuale e` riconosciuto come legittimo e normale, il tentativo di difendere la circoncisione in base al fatto che diminuisca il piacere sessuale, e` un anacronismo che suscita ilarit`a. Sarebbe lo stesso che distruggere il senso del gusto per prevenire il pieno apprezzamento delle delizie alimentari; o eliminare l’olfatto per evitare che il bambino ami le deliziose fragranze dei fiori; o danneggiare l’udito per evitare che la vittima impari ad amare le melodie e le armonie della musica. Non esiste una valida giustificazione al danneggiamento di ognuna delle forze della vita ed una moralit`a seria sicuramente non necessita di tali esperienze. 6. Viene dichiarato che la circoncisione sfavorisce la masturbazione. E` sorprendente notare che i sostenitori di tale teoria sono proprio i medici i quali, nello stesso tempo, non solo sostengono che la masturbazione e` innocua, ma anzi la considerano normale e piacevole. Anche in questo caso non esistono prove a sostegno del fatto che la circoncisione prevenga la masturbazione. Al contrario, degli studi approfonditi indicano che tale abitudine e` comune in misura uguale sia tra gli uomini circoncisi che tra quelli che non lo sono. I miei studi su una comunit`a di ebrei hanno rivelato che questa abitudine e` diffusa ugualmente sia tra gli uomini ebrei, sia tra gli irlandesi, i tedeschi

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o gli inglesi. Esistono prove, in realt`a, che la circoncisione predisponga ad una prematura attivit`a sessuale, alla masturbazione e all’onanismo. 7. L’usanza viene giustificata dal fatto che aiuta a ritardare l’orgasmo. Le prove indicano che la circoncisione non fornisce un simile vantaggio. Alcuni uomini circoncisi riescono a prolungare il rapporto per ore. La capacit`a di prolungare il coito sembra dipendere pi`u dalle abitudini e dalla tecnica che dall’assenza o dalla presenza del prepuzio. 8. Viene dichiarato che la circoncisione sia un fattore importante nella prevenzione delle infezioni gonorroiche. L’infezione gonorreica si manifesta nella membrana mucosa che riveste il tratto uretrale e la presenza o l’assenza del prepuzio non influenza affatto l’insorgere dell’infezione. Il frequente manifestarsi della gonorrea tra le persone circoncise dimostra che la circoncisione non vale molto come sostituta di un buon comportamento. Il fatto e` che la differenza tra la presenza della gonorrea nelle persone circoncise ed in quelle non circoncise, non e` rilevante. In questo caso, di nuovo, le opinioni dei medici sono assai diverse tra loro. Alcuni considerano le capacit`a protettive della circoncisione cos`ı inesistenti e pericolosamente insicure che molti medici non la ritengono un rimedio preventivo. 9. Viene sostenuto, inoltre, che la circoncisione protegga dalla sifilide e dal cancro. Io dubito che la sifilide esista e sfido il mondo della medicina a offrire delle prove reali che tale malattia sia mai esistita. Ma, dando per vere le storie raccontate dai medici, sicuramente nella circoncisione non esiste alcun fattore che possa prevenire “l’infezione”. Quello che viene affermato riguardo alla “sifilide” vale ugualmente anche per quelle “infezioni” che portano allo sviluppo di un cancro. La frequenza di cancroidi e dei molti altri complessi patologici denominati “sifilide” riscontrati nelle persone circoncise dovrebbe bastare a convincere anche i medici ed i chirurghi pi`u commerciali che la circoncisione non previene queste “infezioni”. La giustificazione della circoncisione come mezzo per prevenire le malattie veneree, e` basata sul concetto implicito che tutti gli uomini si trovino a contatto prima o poi con donne infette; ma tutti gli uomini sanno che non e` vero. 10. Alcuni medici specialisti affermano che la circoncisione e` una misura profilattica contro le convulsioni ed altre manifestazioni di riflesso, ma il grande numero di casi di convulsioni, di epilessia e di altri cosiddetti “fenomeni di riflesso” riscontrati tra le persone circoncise dovrebbe far cadere la validit`a di tale teoria. E` risaputo che le convulsioni ed i “fenomeni di riflesso”

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sono dovuti a numerose condizioni irritative locali, condizioni che non hanno nulla a che fare con la presenza del prepuzio. Ma e` anche vero che i fenomeni di riflesso riscontrati in questa parte del corpo potrebbero essere prevenuti con la pulizia e, nel caso di un’apertura troppo stretta, con una dilatazione. 11. Viene dichiarato che la circoncisione previene il cancro, le malattie veneree ed altre, manifestazioni patologiche. Ci si riferisce solo alle “malattie” che colpiscono il pene. Questa e` un’altra dichiarazione falsa. Tali malattie vengono trovate nella stessa misura sia tra gli uomini circoncisi che tra quelli che non lo sono. In breve, vi dar`o una descrizione del cancro al pene. Anche coloro i quali difendono la circoncisione dichiarando che pu`o prevenire il cancro al pene ammettono che in realt`a questa malattia si verifica spesso tra molti musulmani circoncisi. Il motivo di ci`o sarebbe da attribuire al fatto che la circoncisione viene praticata tra il quarto ed il nono anno di et`a e cio`e non abbastanza presto per evitare il manifestarsi della malattia. Poich`e il cancro al pene si manifesta solo in et`a avanzata, il momento in cui essi praticano la circoncisione sembrerebbe giusto. Infatti, quando vogliono dare importanza al fatto che tra i musulmani il cancro al pene e` un fenomeno molto raro, allora dichiarano che il momento in cui si pratica la circoncisione e` appropriato. Ma il cancro al pene si manifesta raramente anche tra le persone non circoncise. Negli Stati Uniti, per esempio, c’`e una mortalit`a annuale di 225 unit`a a causa di questa malattia. Di queste 225 morti, viene dichiarato che ≪in quasi tutti i casi (ma non tutti) la condizione pu`o essere prevenuta se si pratica la circoncisione durante i primi anni di vita≫. A sostegno di questo fantomatico valore profilattico della circoncisione non si hanno prove e secondo loro dovremmo prendere per buona la loro teoria anche in mancanza di quest’ultime. Nel suo libro La circoncisione negli uomini e nelle donne, la sua storia, psicologia ed etnologia (1934), Felix Bryk afferma: ≪Sampoerno ha recentemente dimostrato che, per mezzo della circoncisione, il carcinoma del pene non pu`o essere sicuramente prevenuto. Tra i 78 casi di carcinoma riscontrati su uomini provenienti da Giava, furono trovati 7 casi di cancro≫. Sampoerno afferma: ≪la teoria che la circoncisione sia una misura protettiva non ha fondamento in quanto i Giavanesi, come gli ebrei, praticano regolarmente la circoncisione come rito≫. Uno specialista medico sostiene che ≪nel mondo e` stato riportato solo un caso di cancro al pene tra tutti gli uomini circoncisi fin dall’infanzia≫. Egli parla della circoncisione nell’infanzia in quanto considera l’adolescenza uno stadio di vita troppo avanzato per l’esecuzione dell’operazione. Ma ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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il fatto che anche un solo caso di cancro al pene sia stato riscontrato in un uomo circonciso sin da quando era neonato, indica che non e` una misura preventiva troppo sicura in quanto risulta ovvio che se non e` in grado di proteggere un uomo da quella malattia, non sar`a in grado di proteggerne nessuno. Il fatto che si parli solo di un caso probabilmente e` dovuto alle circostanze che hanno fatto trascurare la menzione della circoncisione o l’assenza di essa. 12. L’ultima assurdit`a dei medici riguardo alla circoncisione, apparsa sulla rivista Quick il 5 maggio 1952 e` quella che ≪circoncidendo tutti gli uomini si pu`o prevenire il cancro alla cervice (il collo dell’utero) nelle donne≫. Un medico di New York, discutendo su questo argomento, asserisce che il cancro alla cervice e` pi`u comune tra le donne cristiane che tra quelle ebree. Non conoscendo le cause che producono il cancro, un medico deve sempre ricorrere alle statistiche. Questo sembra un altro tentativo dei chirurghi di favorire la circoncisione universale. Il fatto che la maggioranza delle donne cristiane non sviluppa il cancro alla cervice mentre molte donne ebree e musulmane s`ı, indica invece che la mancanza di circoncisione nei mariti delle donne cristiane, non rappresenta la causa di questa malattia. Non esiste alcun modo in cui la circoncisione degli uomini possa prevenire il cancro alla cervice nelle donne; ed alla stessa maniera non esiste alcun modo in cui la mancanza di circoncisione degli uomini possa provocare il cancro alla cervice nelle donne. Sembra impossibile accettare l’idea che il prepuzio non abbia una funzione propria. Il prepuzio costituisce la copertura naturale del sensibile e delicato glande ed il fatto di asportarlo non pu`o che essere nocivo. Protegge il delicato glande dagli sfregamenti e mantenendolo umido e coperto evita che si inaridisca. Aiuta a mantenere una sensibilit`a sessuale del glande ed oggi che l’importanza del sesso ha assunto valori elevati, questo fattore non e` da trascurare. L’indurimento e la perdita di sensibilit`a della pelle che copre il glande, in seguito alla circoncisione, viene considerato uno dei benefici che derivano da tale operazione. Mutilare deliberatamente la capacit`a di avere una vita sessuale soddisfacente ed imporre questa condizione anormale ad un uomo in un momento in cui non pu`o scegliere, e` un oltraggio che non pu`o essere giustificato in alcuna maniera. Il vantaggio di non essere mutilati supera sicuramente tutti gli inesistenti benefici inventati dagli sciamani e dai chirurghi. Solo l’egoismo dei chirurghi pu`o far loro credere che possano brutalmente interferire nelle strutture e nelle funzioni della natura, per quanto insignificanti e prive di valore queste possano apparire. Se i giovani hanno un diritto pi`u importante rispetto agli altri, questo e` il dirit¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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to di crescere in maniera sana, integri. I genitori sono sempre troppo disponibili a sacrificare tonsille, appendici, prepuzi, ecc., solo perch`e un medico o un chirurgo dalla mentalit`a commerciale sostiene che l’organo o la parte, e` inutile ed e` una minaccia alla salute. Se l’uomo adulto, si accorge che il prepuzio e` un “di pi`u” fastidioso e vuole farselo asportare, pu`o scegliere liberamente, ma quando e` neonato o bambino e` dovere e responsabilit`a dei genitori mantenere la sua integrit`a strutturale e fisica. Essi dovrebbero proteggere il bambino dalla moltitudine di crimini diretti al corpo umano di cui sono colpevoli i medici ed i chirurghi. Un adulto circonciso pu`o percepire l’idea della funzione che il prepuzio svolge nel difendere il glande dagli sfregamenti e dal contatto con l’esterno. Fino a che la membrana non si e` indurita egli prova un notevole fastidio e dolore in seguito a contatti con materiali e, pertanto, si stabilisce un livello di tolleranza. Questo periodo di sensazioni spiacevoli dura per diverse settimane. Si pensa che nel caso di un neonato il periodo di sensibilit`a duri anche pi`u a lungo. ≪Privo della sua naturale copertura protettiva, il tessuto muco-cutaneo che ricopre il glande entro breve tempo diventa un tessuto dermico vero e proprio≫. Diventa spesso come la pelle. Rimuovere il normale tessuto protettivo del glande durante i primi giorni di vita provoca spesso una sclerosi (indurimento) progressiva, un meato contratto (pene di piccole dimensioni), la balanite ed altre condizioni negative. Herbert Snow, M.D., chirurgo al Cancer Hospital di Londra, afferma: ≪Questa condizione di inspessimento e di trasformazione in tessuto simile alla pelle che avviene nel tegumento del glande, con conseguente rimpicciolimento dell’apertura uretrale, pu`o essere considerata come il normale risultato della circoncisione≫. “Il meato piccolo” viene descritto da numerosi chirurghi e specialisti come risultato della rimozione del prepuzio avvenuta durante i primi giorni di vita. Alcuni medici specialisti sostengono che questa condizione di pene piccolo viene riscontrata nel novantacinque percento degli ebrei. Bisogna ricordare che tra gli ebrei il rito della circoncisione viene praticato nella prima infanzia, mentre tra altri popoli viene eseguito in uno stadio di vita pi`u avanzato, cio`e quando lo sviluppo dei genitali e` abbastanza progredito. Gli unici casi di pene piccolo negli adulti, cio`e di un pene le cui dimensioni erano simili a quelle di un ragazzo di dieci anni da me osservati, si riferivano a uomini che erano stati circoncisi durante l’infanzia. Questa contrazione o arresto di sviluppo, le aderenze che forma e che richiedono un successivo intervento e le malformazioni che produce sono le obiezioni principali rivolte a tale operazione. Che le aderenze e le malformazioni non si manifestino in tutti i casi e` vero, ma nessun genitore pu`o sapere in anticipo quello che accadr`a nel caso del loro bambino. Non hanno nessun diritto di correre questo rischio sulla pelle del proprio figlio. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Anche il lato estetico in questo argomento ha importanza. Un pene non mutilato e` sicuramente di aspetto pi`u piacevole rispetto ad uno circonciso. Una giovane donna ebrea, dopo aver visto un pene non circonciso esclam`o: ≪Il pene circonciso sembra malato≫; osservazione, questa, assolutamente vera. La mutilazione di una qualsiasi parte del corpo rovina il suo aspetto. Quando ci prendiamo cura di bambini maschi stiamo costruendo degli uomini e dobbiamo sempre svolgere la nostra opera tenendo a mente il prodotto finale. Molti uomini soffrono di questa irreparabile mutilazione che e` stata loro imposta durante l’infanzia e noi crediamo che un bambino dovrebbe essere lasciato crescere e poi pu`o decidere da solo se vuole essere mutilato in questa maniera o no. Nessun uomo sano ed integro permetterebbe che gli asportassero il prepuzio senza una valida ragione; non e` giusto imporre tale operazione ad un neonato quanto non e` in grado di poter fare la sua scelta. Molte autorit`a mediche sono d’accordo nel sostenere che la circoncisione non comporta rischi. Questo e` sbagliato. Ogni operazione, persino la pi`u semplice, implica dei rischi. Delle persone sono morte solo per essersi fatte asportare i calli. Ogni operazione implica uno shock chirurgico, una perdita di sangue, una infiammazione, dolore ed il pericolo di “infezioni”. Se vengono usate sostanze anestetiche, anche questo e` pericoloso. In seguito ad operazioni eseguite in maniera errata si presentano gravi complicazioni. Non c’`e bisogno che io parli di queste cose in quanto non stiamo discutendo sul modo errato di compiere l’operazione, ma sul valore dell’operazione stessa. L’infiammazione ed il distaccamento del pene con conseguente morte avvengono raramente in seguito a tale operazione sia se eseguita dal Moel ebreo, che da un chirurgo. Pi`u di un chirurgo ebreo ha espresso il desiderio che la sua gente abbandoni tale usanza a causa dei pericoli che essa comporta. Si sono avuti casi di morte come risultato di emorragie causate dall’operazione. Anche nelle situazioni migliori si sono avuti avvelenamenti settici ed emorragie incontrollabili. In molti casi l’infiammazione del pene non scompare rapidamente. Per molto tempo rimangono i dolori e la sensibilit`a. Il contatto con gli indumenti e` doloroso in questa condizione. In alcuni casi l’irritazione pu`o durare per anni e non e` raro trovare bambini di quattro o cinque anni che si toccano in continuazione a causa dell’irritazione. Per lungo tempo dopo l’operazione le parti possono rimanere edematose e flaccide. Dopo l’operazione e` assai comune riscontrare una cellulite diffusa nel pene in quei bambini alimentati in maniera scorretta. Sono d’accordo con il dott. Snow che ≪in assenza di prove che facciano considerare benefica tale operazione bisogna dichiarare un atto criminale l’asportazione di un organo perfettamente normale≫. La contrazione del pene durante la sua guarigione viene descritta dai chirurghi ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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che devono intervenire una seconda volta per prevenirla. Essi descrivono questa seconda operazione come “un procedimento assai doloroso”. La rimozione parziale del prepuzio, suggerita da alcuni chirurghi, provoca spesso aderenze, cos`ı che risulta “necessaria” una seconda operazione. Sono stato chiamato a volte per assistere neonati ebrei che soffrivano agonizzati a causa dell’operazione. In un caso, il piccolo pene era gonfio tre volte le sue dimensioni, rosso congestionato ed il piccolo essere urlava dal dolore. Entrambi i genitori, prima del matrimonio, erano stati miei pazienti. Quando li rimproverai per aver sottoposto il bambino a tale rito barbaro, essi risposero: ≪Se non lo avessimo fatto le nostre madri ci sarebbero rimaste molto male≫. Il povero bambino era costretto a soffrire a causa della superstizione dei suoi nonni. Credo che se i chirurghi non riusciranno pi`u a convincerci a pagar loro forti somme di denaro per asportarci parti e organi, gli ebrei americani abbandoneranno questa usanza superstiziosa nel giro di due o tre generazioni. E non sar`a la prima volta che gli ebrei si distaccano da un’usanza. Vi sono ebrei che hanno abbandonato il giudaismo (sono diventati cristiani o atei) i quali affermano che l’unica ragione per cui circoncidono i loro bambini e` perch`e altrimenti il resto delle comunit`a ebraiche li allontanerebbero invece di integrarli. La coercizione sociale si sta gradualmente spegnendo. Oggi vi sono migliaia di donne ebree che senza esitare hanno sposato uomini non circoncisi. Gli uomini ebrei e pagani stanno sempre di pi`u imparando ad accettarsi nonostante l’assenza della mutilazione genitale. L’ateo ebreo che circoncide il proprio figlio e` alla pari di un ateo inglese e tedesco che battezza il proprio figlio: rifiuta la dottrina ma segue le usanze. Ogni genitore dovrebbe capire che la circoncisione costituisce uno shock molto grave per il sensibile e delicato sistema nervoso del bambino e dovrebbe prendere ogni precauzione possibile per proteggerlo da queste esperienze assolutamente inutili. Mentre ero a New York City, nel luglio del 1952, un bambino ebreo di salute eccezionale fu portato da me per essere visitato, accompagnato dalla mamma e dalla nonna. Il bambino aveva sei mesi e non era stato circonciso. La madre disse: ≪La circoncisione per la maggioranza degli ebrei americani di oggi e` solo un’usanza piuttosto che un vincolante rito religioso, ed in quanto tale dovrebbe essere abbandonata immediatamente≫.

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Capitolo 9 LA DENTIZIONE Fino a qualche anno fa, era opinione generale tra la maggioranza degli uomini civilizzati, e lo e` ancora tra molti di loro, che quando un uomo sviluppa i primi denti diventa particolarmente soggetto a disturbi intestinali e di altro genere, e molti decessi vengono attribuiti a tale causa. Ogni disturbo durante il periodo della dentizione viene attribuito ad essa e si pensa che la malattia che ha colpito il bambino sia una disgrazia inevitabile. Mai sbaglio pi`u grosso fu compiuto. In questi casi la vera disgrazia e` rappresentata dall’ignoranza dei genitori, degli assistenti e dei medici in quanto la malattia non e` assolutamente il risultato del processo della dentizione. ≪Come si pu`o pensare – domanda il dott. Page – che la dentizione costituisca una sorta di ripensamento da parte del Signore, e che poich`e i bambini vengono al mondo privi di denti questo sbaglio possa essere corretto solo per mezzo di un processo doloroso, pericoloso ed anormale?≫ E` assurdo persino immaginare che il Signore abbia inflitto ai giovani un processo fisiologico anormale, pericoloso addirittura nei confronti della vita stessa. La dentizione e` un processo perfettamente naturale e non dovrebbe mettere paure od ansiet`a n`e essere accusato di costituire la causa dei disturbi che possono manifestarsi durante quel periodo. I bambini sani, durante il periodo della dentizione, non provano dolore ed il processo non interferisce nella digestione. Praticamente ogni bambino, dall’et`a di sei mesi ai due anni e mezzo, sviluppa denti quasi continuamente. E` un fatto innegabile che la maggioranza dei bambini riesce a sviluppare tutti i denti senza l’insorgere di problemi. Ma poich`e il processo della dentizione e` quasi continuo per un periodo di due anni, e` praticamente impossibile che il bambino non accusi alcun tipo di disturbo in tale arco di tempo; tuttavia, gli eventuali problemi che potrebbero manifestarsi non sono coinciden– 104 –


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ti con lo spuntare dei denti. Durante questo periodo molti bambini presentano problemi gastro-intestinali e le madri e le nonne, oltre i medici, attribuiscono tali condizioni alla dentizione, mentre le due situazioni sono puramente coincidenti e non sono collegate tra loro come causa ed effetto. La dentizione non provoca ad un bambino neanche un giorno di malattia ma pu`o invece essere fonte di problemi per un bambino gi`a sofferente a causa di un regime alimentare sbagliato. In alcuni casi il bambino pu`o apparire temporaneamente irritabile e nervoso o pu`o perdere l’appetito. Questo accade specialmente quando i denti spuntano tardi e quando ne nascono insieme da tre a sei. Ma nella maggioranza dei casi tale situazione e` il risultato di eccessi alimentari. La dentizione non produce alcuno dei disturbi che vengono ad essa attribuiti. Tali disturbi sono sempre dovuti ad altre cause. L’abitudine comune di applicare delle sostanze calmanti sulla gengiva infiammata e` alquanto sciocca. Il farmaco non pu`o produrre un effetto anestetico locale e riesce ad alleviare il dolore solo se il bambino ne ingerisce una quantit`a sufficiente a provocare un effetto come di sostanza stupefacente. Una tettarella immersa in acqua fredda e posta in bocca al bambino, ripetendo frequentemente l’immersione in acqua, fornisce un sollievo temporaneo. Ma la misura pi`u importante da prendere e` quella di sospendere l’ingerimento di ogni tipo di cibo ad eccezione, forse, delle spremute di arancia fino a che lo stato febbrile e l’irritabilit`a non siano scomparsi completamente. In questo modo si diminuir`a il dolore, presente in tali casi, che possono svilupparsi in una condizione assai pi`u grave. In molti bambini i denti, presto o tardi, nascono in rapida successione senza provocare disturbi e non c’`e ragione per cui i bambini non possano fare altrettanto semprech`e siano mantenuti in buona salute. Nei casi in cui e` presente una leggera infiammazione delle gengive con conseguente nervosismo ed irrequietezza, si migliora la situazione riducendo le quantit`a di cibo del bambino. E` mia abitudine, in queste situazioni, sospendere il consumo di latte e dare al bambino solo succhi di frutta, preferibilmente di arancia. Tuttavia, esiste una credenza popolare che in questo periodo della vita, il bambino ha bisogno di cibo pi`u abbondante e “pi`u forte”. Il dott. Page afferma: ≪Mi riferisco alla lentezza della dentizione, cio` e al ritardo, alla difficolt`a ed ai disturbi comuni dovuti in molti casi ad una degenerazione di grasso in seguito ad alimentazione eccessiva; e questo provoca una cessazione nella normale crescita dell’organismo, includendo, naturalmente, anche i denti≫. La maggioranza degli animali nasce gi`a con i denti, ma in genere, dopo la na¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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scita, ne spuntano altri senza difficolt`a. Raramente i bambini hanno problemi con lo svilupparsi della dentizione definitiva a causa del fatto che questi denti spuntano dopo il periodo dell’alimentazione forzata. Tra i bambini delle popolazioni selvagge il periodo della dentizione non rappresenta un problema. Nel suo Chiudi la bocca, Catlin riporta alcune cifre dell’anagrafe inglese che indicano che ogni anno in Inghilterra 3660 bambini, al di sotto di un anno di vita, muoiono a causa “dei dolori provocati dalla dentizione”. Ma Catlin non riusc`ı a trovare alcuna prova che anche i bambini indiani morivano in seguito allo spuntare dei denti. Un capo Sioux gli disse: ≪pare, che in quel periodo i bambini soffrano chi pi`u chi meno, ma in tutta la popolazione Sioux nessun bambino e` mai morto per quella causa≫. I Pawnee-Picts gli dissero che ≪i bambini non sono mai morti a causa dei denti≫. Paragonando l’enorme quantit`a di latte che si somministra ai neonati alla quantit`a che consumerebbe un uomo se venisse alimentato alla stessa maniera del neonato, il dott. Page afferma: ≪non c’`e da meravigliarsi che il canale alimentare, dalla bocca all’ano, risulti irritato e che il fisico intero, comprese le gengive, appaia infiammato in quei bambini alimentati eccessivamente. Il bagnarsi a letto e l’eccessiva secrezione nasale e della bocca testimoniano lo sforzo della natura di liberarsi di tali eccessi; e quando sarebbe il momento che i denti comincino a spuntare non c’`e da meravigliarsi che la loro crescita risulti arrestata, come quella delle ossa e dei muscoli delle costole, braccia e gambe, o a causa della presenza del grasso o per mancanza di nutrimento dovuta all’incapacit`a degli organi malati di digerire ed assimilare il cibo. E` l’espressione del bisogno della natura di ottenere il nutrimento che non riceve dal cibo non digerito e non assimilato; la natura rivendica la crescita e bisogna trovare il metodo per assecondarla≫. ≪Quando la diarrea o il colera infantile hanno ripulito il corpo da tutte le impurit`a, incluso il grasso, e quando la crescita dell’organismo riprende, anche i denti ricominciano a crescere e fanno la loro comparsa. Non e` raro che, secondo la superstiziosa credenza universale, la causa della malattia, in tali circostanze, venga attribuita alla ‘dentizione’≫.

Il dott. Tilden afferma: ≪la forte sensibilit`a delle gengive, nei bambini che stanno sviluppando i denti, e` causata da uno scompiglio sistemico generale. Se questi bambini vengono tirati su correttamente non si ammaleranno, e non essendo malati, con grande sorpresa della madre, mostreranno un piccolo dente ogni determinato periodo di tempo senza soffrire≫. Aggiunge, inoltre: ≪Se un bambino viene alimentato troppo abbondantemente, troppo spesso, e con alimenti che non dovrebbero essere somministrati fino al secondo anno di et`a, si ha come conseguenza l’indigestione e l’irritazione dello stomaco; egli appare irritabile, nervoso e malaticcio; la stitichezza diventa la regola. In questo stato i bambini soffrono ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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quando spuntano i denti; in realt`a, tutto li fa soffrire in quanto il loro stato di salute e` pessimo≫.

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Capitolo 10 I BAMBINI GRASSI Parlando della tenerezza della carne del maiale che aveva allevato, una volta un contadino disse al dott. Page: ≪Persino le ossa sono tenere quasi quanto la carne≫. I contadini ed i guardiani di bestiame fanno ingrassare i maiali, il pollame ed il bestiame in quanto, sul mercato, pi`u gli animali pesano e pi`u soldi fanno guadagnare, e tali animali vengono salvati dalle malattie e dalle sofferenze in quanto vanno al macello prima che queste possano colpirli. Poich`e, all’infuori delle guerre, gli esseri umani non vengono mandati al macello, essi muoiono prematuramente di malattie ai reni, al cuore, di apoplessia e, come gli animali grassi delle fattorie, dal punto di vista riproduttivo, risultano impotenti in quanto non sono in grado di trasmettere ai nuovi esseri il vigore, l’energia e la virilit`a. Una donna fertile che ingrassa cessa immediatamente di essere in grado di mettere al mondo dei figli. La stessa cosa avviene tra gli animali. I bambini grassi e rachitici presentano pi`u o meno le stesse condizioni dei maiali grassi del contadino. Ma le madri, le infermiere ed i medici, come regola generale, rispondono molto bene alla descrizione del dott. Felix Oswald riportata nel suo Educazione fisica (p. 202): ≪l’infermiera modello segue il principio della scorpacciata; i bambini sono come maiali da vendere, vengono ammirati quando il grasso e` talmente abbondante da pregiudicarne la vita. Il bambino viene costretto a succhiare quasi ogni mezz’ora, giorno dopo giorno, fino a che l’abitudine diventa un appetito morboso, analogo al fastidio di uno stomaco dispeptico in cui il cibo non pu`o alleviare, o correggere un letargo gastrico≫. La credenza popolare che alimentare un bambino voglia dire alimentarlo in eccesso e che solo i bambini grassi sono sani, ha causato molte malattie tra i neonati ed i bambini. La putrescenza proteica e` l’aspetto peggiore di questi eccessi alimentari. L’organismo tenta di eliminare tale putrescenza attraverso

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la pelle, per mezzo delle eruzioni cutanee. Spesso osserviamo neonati magri e forti diventare in breve tempo creature obese, malate e pronte ad essere colpite da ogni tipo di “malattie infantili”. Un peso eccessivo non significa buona salute. I bambini che alla nascita sono grassi hanno meno possibilit`a di avere una vita lunga rispetto a quelli magri. Il concetto moderno nei riguardi dell’adiposit`a e` favorevole al punto che vogliamo che i nostri bambini siano delle “palle di grasso” e ci preoccupiamo se non lo sono. Viene quasi da pensare che facciamo ingrassare i nostri bambini per portarli poi al mercato, per venderli o per macellarli. L’obesit`a si sviluppa nei neonati molto presto in quanto tutti ammirano i bimbi. Tali bambini, come animali grassi, hanno muscoli molto sottili e deboli. Il castrato ed il manzo, quando sono eccessivamente grassi, posseggono muscoli talmente “flaccidi” da non poter neanche essere definiti tali. La muscolatura dei maiali e` quasi inesistente; a volte, infatti, non riescono neanche a tirarsi su ed a camminare fino alla mangiatoia. Tali animali sono adatti per la produzione di lardo, ma non per diventare prosciutto o ` pancetta. Gli uomini e le donne grasse, che non vengono uccisi in gioventu, muoiono di malattie relative alla pletora. Riguardo ai bambini grassi cos`ı tanto ammirati, il dott. Page afferma: ≪l’eccesso di grasso, e` considerato generalmente un segno di malattia reale anche negli adulti. Non solo i muscoli appaiono avviluppati nel grasso, ma lo contengono anche interamente cos`ı come gli organi vitali: i reni, il fegato, il cuore, ecc. Spesso in questi casi una dissezione rivela il fatto che tali organi risultano ingrossati e degenerati a causa del grasso; il fegato, ad esempio, raddoppia le sue dimensioni. In ultimo, la situazione culmina o in un arresto della crescita o in una malattia violenta, che elimina il grasso ed a volte anche la vita≫. Nessun contadino si sognerebbe mai di far ingrassare un animale che sta crescendo. Egli sa che cos`ı facendo ne arresterebbe la crescita. Lo stesso contadino adora il suo bambino quando “`e grasso come una palla”. Un contadino saggio ha imparato che il grasso precoce arresta la crescita dei maiali e fa s`ı che questi ingrassino solo dopo essere stati svezzati; molto raramente i maiali sono in sovrappeso durante lo svezzamento. Il contadino che fa ingrassare i maialini non possieder`a mai dei porci ben pasciuti. I maialini che stanno crescendo vengono alimentati solo con quel tanto che basta a permettere una crescita costante. Vengono fatti ingrassare solo dopo che lo sviluppo appare completo. Al momento della nascita gli animali sono quasi “pelle ed ossa” e mai, a meno che non sia l’uomo a farlo e con la sola eccezione degli animali che vanno in letargo, si lasciano ingrassare. Il contadino non fa mai ingrassare i buoi che devono lavorare nei campi. Il vitello non ingrassa mai durante l’allattamento. Osservate una cucciolata di gattini e vi accorgerete che per quanto rotondi e morbidi ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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possano apparire, questo e` dovuto al pelo e non alla presenza di grasso. E non vi sono dubbi sulla validit`a della loro salute o sulla rapidit`a della crescita. Possiamo, quindi, affermare come regola generale che gli animali non ingrassano ` D’altro canto, dalla nostra esperienza con gli animali domemai in gioventu. stici, sappiamo che se sono grassi da giovani, gli animali non crescono e non si sviluppano bene. La maggioranza di noi conosce i danni del grasso negli animali e negli uomini adulti. Sappiamo che l’allenatore di cavalli da corsa prima di metterli in gara si preoccupa che non vi sia grasso ad interferire con l’azione dei muscoli. Il cacciatore sa che non pu`o andare a caccia con un cane grasso. Il lottatore, il pugile, il corridore e gli altri atleti sono al meglio delle condizioni quando il fisico non possiede un filo di grasso. Sapendo queste cose, perch`e continuiamo ad ammirare i bambini grassi? Perch`e ci sentiamo orgogliosi di loro? Poco prima di scrivere questo capitolo ho assistito ad una premiazione, a San Antonio, dove vincevano i bambini, il cui peso, ad alcune et`a, superava quello degli altri. I vincitori pesavano due o tre volte di pi`u di quello che avrebbero dovuto. La proclamazione dei vincitori mi ha riportato indietro al tempo in cui durante l’infanzia eravamo soliti ingrassare i maiali per ucciderli. Perch`e non premiare il bambino pi`u ben sviluppato? Perch`e non offrire premi al bambino pi`u sano? Perch`e premiare i bambini che presentano la pi`u grossa quantit`a di grasso e che sono allo stadio peggiore dell’obesit`a? I bambini grassi non sono sani. Perch`e incoraggiare la gente ignorante a far ammalare i propri bambini? I bambini grassi e pletorici con guance cos`ı rosse da far immaginare uno stato febbrile, vengono considerati sani. Riguardo ai bambini eccessivamente grassi il doti. Page sostiene: ≪una di queste tre e` una conseguenza sicura: morte, una malattia che forse li pu`o salvare, uno stadio di dimagrimento in cui il bambino assomiglia ad un vitellino, ad un gattino o ad un pettirosso. In questa condizione di “pelle ed ossa” egli pu`o crescere alla stessa maniera dei piccoli delle altre specie. Il corpo e gli arti si allungano ed egli cresce e diventa alto≫. Quando le capacit`a digestive vengono recuperate, inizia un altro periodo di ingrassamento. Ogni anno migliaia di bambini muoiono a causa di ci`o. ≪Questo processo di selezionamento continua, a livelli inferiori, fino all’et`a di cinque anni quando rimangono solo i sopravvissuti, le malattie diminuiscono e la proporzione delle morti si riduce≫. Continuamente osserviamo questi bambini grassi che sono sempre raffreddati, hanno difficolt`a di respirazione, attacchi di febbre, ecc. Se questi bambini riescono a vivere, gradualmente ≪abbandonano il grasso per passare ad uno stadio di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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deperimento, pur mantenendo una certa rotondit`a per tutta la vita≫. All’et`a di dieci o dodici anni, ma anche prima, osserviamo che questi bambini, un tempo grassi, sono ≪magri, cadaverici, con poco appetito; a volte divorano come cormorani le cose che piacciono loro, altre volte non hanno neanche una briciola di appetito≫. In genere, i bambini grassi sono sciocchi. Hanno un tipo di stupidit`a abbastanza diverso da quello dei bambini sani e ben alimentati. Nel periodo successivo, quelli che sono riusciti a sopravvivere all’infanzia eliminano il grasso e migliorano non solo l’aspetto ma anche la potenza muscolare. Ad ogni et`a la condizione normale dell’uomo non e` quella di essere obeso. Perch`e allora i genitori sono cos`ı ansiosi di far ingrassare i propri bambini durante i primi mesi di vita ad un ritmo di una libbra a settimana? Perch`e desiderano essere i genitori del “bambino pi`u grasso del quartiere” e quindi “di quello che probabilmente morir`a prima di avere un anno?” L’ignoranza, e` la risposta. Essi sovraccaricano gli organi digestivi dei loro bambini fino a che gli stomaci non sono pi`u in grado di digerire alcunch`e. Quando viene raggiunto questo stadio i genitori ed i medici ricercano freneticamente qualcosa che “possa far bene allo stomaco del bimbo”. L’unica cosa che pu`o far bene ad uno stomaco in quelle condizioni e` il riposo e se non lo riceve sicuramente si ammaler`a forse fino a morire. Questo bambino brama di essere nutrito e muore a causa degli eccessi di cibo. Spesso i neonati vengono salvati da queste abitudini alimentari errate a causa della impossibilit`a della madre di allattare abbondantemente il bambino. In genere la madre si lamenta di questo fatto ma il bambino no. Al contrario, egli riesce a crescere ad un ritmo normale.

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Capitolo 11 I TRE ANNI DEL PERIODO DI ALLATTAMENTO Sono giunto alla conclusione che il normale periodo di allattamento dei mammiferi e` direttamente collegato allo sviluppo dei nuovi nati e che esso possiede un legame persino con il periodo di tempo necessario per raggiungere la maturit`a. I giovani mammiferi che crescono rapidamente e maturano in fretta hanno avuto un periodo di allattamento breve; i mammiferi giovani cbe crescono lentamente e si sviluppano tardi hanno avuto un periodo di allattamento di lunga durata; il bambino, che cresce pi`u lentamente di tutti gli altri esseri e raggiunge la maturit`a pi`u tardi, ha avuto un periodo di allattamento lunghissimo. Ho diviso il periodo di allattamento dei mammiferi, incluso l’uomo, in tre stadi distinti che corrispondono al loro sviluppo, nella seguente maniera: 1. Il “periodo del neonato” durante il quale non si consuma altro alimento all’infuori del latte. 2. Il “periodo di transizione” durante il quale il latte viene consumato insieme ad altri alimenti. 3. Il “periodo dell’alimentazione dell’adulto” che inizia con lo svezzamento e continua per il resto della vita. Durante questo periodo i mammiferi in genere non consumano latte. Il periodo del neonato inizia alla nascita e termina con lo sviluppo completo dei denti e lo sviluppo della capacit`a di secernere succhi digestivi in grado di digerire i cibi solidi. Il periodo di transizione inizia con lo sviluppo dell’apparato – 112 –


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anatomo-fisiologico che serve a digerire i cibi solidi e termina con lo svezzamento. Il periodo dell’adulto comincia con lo svezzamento e termina con la morte. Questa classificazione dei tre periodi alimentari dei mammiferi si basa su ci`o che avviene nella loro vita allo stato naturale. Inoltre, si basa su quello che avviene nella vita dell’essere umano quando il ruolo della figura materna non viene sostituito. Essi rappresentano le tre regole naturali nelle abitudini alimentari di tutti i mammiferi incluso l’uomo. Le scimmie primordiali allattano i piccoli per dodici mesi ed essi maturano in quattro o cinque anni. I piccoli dei gibboni, la specie pi`u bassa tra le scimmie antropomorfe, rimangono con la madre per sette mesi e si sviluppano in dieci o pi`u anni. Le scimmie antropomorfe allattano i piccoli per cinque o sette mesi, anche se alla fine del terzo mese, la prima dentatura appare gi`a completa. I piccoli dei cammelli vengono allattati per un anno anche se iniziano a mangiare insieme alla madre poche settimane dopo la nascita. Una situazione simile si verifica con i vitelli ed i puledri. Molto spesso ho osservato dei gattini prendere il latte dalla madre anche dopo aver imparato a cacciare le prede. Pertanto e` ovvio che almeno in un gran numero di animali, il periodo di transizione e` molto pi`u lungo del periodo del neonato. Prima che un gattino non raggiunga uno stadio definitivo di sviluppo, non pu`o essere forzato ad ingerire alcun cibo al di fuori del latte della madre. Raggiunto quello stadio, consumer`a anche altri alimenti ma, per un certo periodo di tempo, continuer`a ad essere allattato. I gattini, infatti, se non vengono tolti dalla madre presto, continuano a prendere il latte fino a quando non diventano grandi quasi quanto la madre. Come accade nella grande maggioranza dei mammiferi, il periodo di transizione e` assai pi`u lungo di quello del neonato. I gattini non possono essere viziati facilmente. Fino a che non raggiungono un particolare stadio dello sviluppo rifiutano il latte, il formaggio, la carne e tutti gli altri alimenti, e traggono il nutrimento dalle mammelle della madre. I vitelli continuano a prendere il latte fino ad oltre i nove mesi anche se, poche settimane dopo la nascita, cominciano a ruminare l’erba insieme alla madre. Un fatto simile avviene tra le capre, le pecore, i cervi, ecc.. I puledri prendono il latte per circa due anni. Molti allevatori di cani, per cominciare a somministrare il cibo ai cuccioli, aspettano il momento in cui la cagna non e` pi`u in grado di produrre abbastanza latte per la cucciolata. In tutti questi mammiferi, come in tanti altri, i piccoli, prima di arrivare ad un certo stadio nello sviluppo, non consumano altro cibo all’infuori del latte della madre; dopo di questo cominciano a pascolare o a cacciare ma, per settimane o mesi, continuano ancora a prendere il latte materno. Per ultimo, nella vita dei gattini, dei cuccioli di cane, dei vitelli, dei capretti, degli agnelli, dei puledri, dei cerbiatti, degli elefanti, ecc. arriva il momento dello ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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svezzamento. Da quel momento in poi, allo stato naturale, i mammiferi svezzati non consumano pi`u latte, a prescindere da quanto sar`a la durata della vita. In natura non esiste un’industria casearia che sostiene che un animale svezzato debba consumare un quarto di latte al giorno per il resto della vita; non esiste una professione medica che sostiene che bisogna bere latte per sviluppare i denti sani; non esistono interessi commerciali che consigliano ai mammiferi di prendere il latte per tutta la vita. In natura, quando un piccolo e` svezzato, rimane svezzato e non sostituisce il latte della madre con quello di un’altra specie. Questa e` la regola alimentare naturale, ma moderne teorie ed abitudini nutritive la ignorano completamente. Ed ora veniamo alla durata del periodo di allattamento negli esseri umani: il bambino rimane senza risorse pi`u a lungo dei piccoli di ogni altra specie mammifera e necessita di pi`u tempo per svilupparsi, pertanto dovremmo immaginare che il periodo di allattamento negli esseri umani duri pi`u a lungo di quello degli altri mammiferi. In genere, all’et`a di due anni, il bambino ha sviluppato gli “attrezzi” (denti ed enzimi digestivi) con cui trattare i cibi solidi, anche se n`e negli animali n`e nei bambini che vivono allo stato naturale, il periodo di allattamento termina automaticamente a questo stadio dello sviluppo. Le necessit`a dell’organismo cambiano notevolmente all’et`a di due anni anche se il cambiamento non e` talmente radicale ed immediato da dover sospendere immediatamente il consumo del latte. Avviene, al contrario, un periodo di transizione durante il quale la dieta del giovane mammifero, sia che si tratti di un essere umano che di un mammifero inferiore, e` costituita dal latte e da altri cibi. Nei bambini, anche quelli delle popolazioni cosiddette primitive o ritardate, che non hanno latte animale da sostituire a quello materno, l’eta dello svezzamento viene determinata dal tipo di alimenti con cui si cibano gli adulti e non dallo sviluppo fisiologico dei giovani esseri. Il clima, ad eccezione di come pu`o influenzare gli alimenti, non sembra costituire un fattore determinante. Lo sviluppo anatomico e fisiologico del bambino segna distintamente la fine del primo periodo e l’inizio del secondo. Pertanto, il normale sviluppo del bambino serve a stabilire il suo regime alimentare. Fino a che il bambino non possiede i mezzi, (i denti), per masticare i cibi solidi, il suo alimento dovrebbe essere il latte. Dopo che ha sviluppato i denti pu`o iniziare ad aggiungere dei cibi solidi alla sua dieta. Quando arriva allo stadio dello svezzamento non ha pi`u bisogno di consumare latte. L’apparizione completa della prima dentatura e degli enzimi digestivi necessari per permettere al bambino di digerire diversi cibi solidi, segna la fine, dal punto di vista fisiologico, del periodo del latte e l’inizio del periodo di transizione. La durata di tale periodo di transizione dipende in gran parte dal tipo di cibo con cui le diverse popolazioni si alimentano. Penso sia ovvio che la fine del terzo anno di et`a dovrebbe rappresentare la durata minima di tale perio¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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do. Cinque anni possono essere considerati come il massimo necessario, anche se spesso questo limite viene superato di quattro o cinque anni. Molte specie mammifere raggiungono la piena maturit`a, si riproducono, vivono e muoiono in molto meno tempo di quello necessario all’uomo per arrivare alla maturit`a. Molti animali maturano, si riproducono una o pi`u volte, e cominciano ad invecchiare nello stesso tempo necessario ad un essere umano per superare il periodo dell’infanzia. Alcuni animali vengono allattati pi`u a lungo di quello che le giovani donne moderne sono disposte a fare. Paragonate i cinque o sette mesi di allattamento delle scimmie antropomorfe che maturano in cinque anni, con i periodi di allattamento in genere pi`u brevi degli esseri umani che maturano in venti o pi`u anni, e vi accorgerete immediatamente che le nostre abitudini a tale riguardo sono inadeguate. Ne I precetti morali dell’antico Egitto, come ricordato da Ptahotep, un alto funzionario nel regno di Assa e re della IV dinastia nel 3360 a.C. circa, si riportano le seguenti parole: ≪Quando dopo aver passato i mesi nell’utero tu nascesti . . . per tre anni le mammelle di tua madre sono state nella tua bocca≫. Nel Papiro di Boulek (1500 a.C.), un saggio egiziano, Kneusu-Hetep, parlando a suo figlio dice: ≪Per tre lunghi anni lei ti ha portato sulle spalle e ti ha dato il suo seno, e man mano che ti cresceva, il suo cuore non si e` mai chiesto “perch`e lo sto facendo?”≫. William J. Robinson, M.D., nel suo La donna: il sesso e l’amore racconta che in Egitto ed in altri paesi orientali ≪non e` raro osservare un bambino di tre o quattro anni interrompere la sua attivit`a per andare a succhiare il seno della madre≫. Cos`ı ci rendiamo conto che durante gli oltre cinquemila anni di storia egiziana tramandata per iscritto, le donne di quel paese hanno continuato ad allattare i bambini per tre o quattro anni o anche pi`u. Robinson attribuisce il lungo periodo di allattamento comune tra gli orientali, al desiderio di prevenire il concepimento. Questa teoria non trova un riscontro n`e biologico n`e storico. Dalle mie ricerche, ho dedotto che tre anni di allattamento rappresentano la regola per quelle popolazioni che non hanno imparato a sostituire il latte materno con quello animale. In Francia, Italia, Giappone e tra i popoli slavi, prolungare l’allattamento e` la regola generale. Kellogg ci fa notare che ≪immagini di bambini attaccati al seno di madri selvagge sono molto comuni≫. Egli afferma, inoltre, che ≪tra le popolazioni primitive l’allattamento continua fino a che la prima dentatura e` completa, o per tre anni, anche se vengono consumati altri alimenti≫. Il prof. Sherman della Columbia University afferma: ≪l’allattamento in Cina continua per due anni e spesso anche per tre. Il bambino in questo modo ha tutto il tempo per adattarsi al consumo di altri alimenti vegetali prima che elimini completamente il latte materno≫.

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Prima dell’arrivo degli europei in America, gli indiani non producevano latte animale. Le madri indiane non avevano altro latte con cui sostituire quello proprio. Allattavano i propri bambini per tre o quattro anni. Catlin afferma: ≪E` un avvenimento molto raro, per una donna indiana, l’essere in grado di mettere al mondo pi`u di quattro o cinque bambini durante la vita, ed esse in genere si accontentano di due o tre piccoli≫. Westermark afferma che ≪tale dichiarazione viene confermata da altre voci; ma non e` limitata solo agli indiani nordamericani, bens`ı a molte popolazioni non civilizzate≫. Inoltre Catlin, discutendo la dichiarazione di gente male informata che attribuisce agli indiani un’alta mortalit`a infantile, dice: ≪Tra gli indiani nordamericani, avendo ogni famiglia in media due o tre bambini, se realmente esistesse quel tasso di mortalit`a, il paese sarebbe presto spopolato≫. E` stato dichiarato che “il basso livello di prolificit`a” osservato tra gli indiani nordamericani ed altre trib`u selvagge, era dovuto “al lavoro pesante o a condizioni di vita sfavorevoli”. Rispondendo a ci`o Westermark afferma: ≪E` probabile che sia parzialmente dovuto al lungo periodo di allattamento, non solo in quanto una donna difficilmente rimane incinta mentre allatta, ma anche a causa dei disagi che spesso si verificano durante quel periodo≫. Nel suo Storia del matrimonio umano, Westermark afferma: ≪Molto spesso, nella vita selvaggia e barbara, il marito non pu`o convivere con la moglie fino al momento in cui il bambino non sia svezzato. Questa proibizione risulta ancora pi`u severa quando l’allattamento dura per due, tre, quattro anni o pi`u≫. Egli menziona molte popolazioni che seguono tale regola ed attribuisce il lungo perido di allattamento, non alle normali necessit`a del bambino o alla normale funzione della madre, ma “principalmente al desiderio di consumare alimenti teneri insieme a latte animale”. Egli sostiene, tuttavia, che non sempre questo avviene: ≪Anche quando il latte pu`o essere ottenuto dopo che la popolazione ha addomesticato certe specie di animali, tale alimento viene evitato≫. Egli fornisce l’esempio del cinese che si astiene dal consumare latte. Tra gli estinti Tasmaniani, descritti come una popolazione estremamente primitiva, il periodo di allattamento durava da due a quattro anni. Tra le trib`u australiane succede la stessa cosa ed il periodo continua fino a che il bambino abbia raggiunto cinque o sei anni di et`a. La pubblica istruzione ha scoperto che in alcune trib`u indiane della California, a volte i bambini non venivano svezzati fino a cinque o sei anni di et`a. Pi`u a nord, troviamo ancora la stessa abitudine, a volte per un periodo persino pi`u lungo. Nansen aveva sentito dire che in Groenlandia, a dieci anni, alcuni bambini venivano ancora allattati. In Africa il periodo di allattamento e` pi`u vicino ai tre anni che ai due. Lo stesso vale per quasi tutti i popoli del mondo, tra le trib`u che vivono di caccia e pesca o agricoltura. Con la loro abitudine di “personalizzare” le inter¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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pretazioni dei fatti, gli antropologi hanno dichiarato che il periodo di allattamento continuato e` stato adottato come mezzo per controllare le nascite e che pu`o evitare la gravidanza. Ma l’allattamento prolungato non previene la gravidanza; spesso le donne allattano due bambini contemporaneamente, di cui uno pi`u grande e uno pi`u piccolo di et`a; ed inoltre tale abitudine vige anche tra quelle trib`u che non conoscono il legame tra il rapporto sessuale e la gravidanza. Dal punto di vista fisiologico e biologico, penso che sia meglio interpretare il periodo prolungato di allattamento, come una funzione nutritiva anzich`e come un’attivit`a sociologica. E` un programma nutritivo, non una prevenzione al concepimento. La mia idea e` che la natura soddisfa le necessit`a del bambino durante questo periodo della vita alla stessa maniera in cui soddisfa quelle dei piccoli delle specie mammifere, e che e` l’assenza di perversione, invece dell’assenza di alimenti teneri o di latte animale, a spingere le donne ad allattare i bambini per lunghi periodi di tempo. L’opinione del dott. Felix Oswald era simile a questa. A pag. 29 del suo Educazione Fisica, egli afferma che ≪l’apparizione dei canini e dei molari indica la fine del secondo anno come il periodo in cui un bambino sano pu`o essere gradualmente abituato alle sostanze vegetali semi-liquide. Ma le donne che possono, dovrebbero allattare i bambini per un periodo pi`u lungo≫. A giustificazione di questo egli dice: ≪Le mogli dei robusti contadini di Argyll non svezzano quasi mai un bambino prima che la decisione non venga presa dal figlio successivo ed il bambino pi`u discolo che ho mai incontrato era il figlio di una vedova serba il quale, a cinque anni, veniva ancora allattato come un neonato≫. A supporto di questa dichiarazione, il dott. Chas E. Page sostiene: ≪In assenza di particolari circostanze che costringono uno svezzamento prematuro, credo che il latte materno, semprech`e la madre sia in buona salute ed il bambino cresca effettivamente con questo alimento, sia l’alimento migliore per il neonato durante i primi diciotto mesi di vita fino al compimento del secondo anno≫. M. Bircher-Benner afferma che alla fine del secondo anno di vita ≪l’allattamento al seno materno cessa naturalmente in quanto l’organismo del bambino, nel frattempo, ha sviluppato gli ‘strumenti’, cio`e i denti, con i quali trattare gli altri alimenti. Il latte ha compiuto il suo dovere. Le necessit`a dell’organismo sono cambiate. La scorta di ferro che il neonato aveva dalla nascita e che doveva bastare per tutto il periodo dell’allattamento e` stata consumata. Anche per questo il latte, che non contiene ferro, non pu`o essere sufficiente≫. Anche qui appare implicito il fatto che il latte materno dovrebbe essere l’unico alimento per il bambino fino a che esso non abbia sviluppato i denti con cui poi poter masticare i cibi solidi, ma non si fa riferimento al periodo di transizione, osservato in tutti i mammiferi incluso l’uomo, durante il quale il piccolo consuma sia latte che altri alimenti. Come avviene tra gli animali inferiori, la durata generale e la natura delle ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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attenzioni che i popoli selvaggi dedicano alla loro prole, corrisponde pi`u o meno al periodo ed al livello di immaturit`a della stessa. Tra le popolazioni cosiddette primitive, che non posseggono latte animale con il quale sostituire quello materno, il periodo di allattamento varia da tre a cinque anni. Ma vi sono stati casi in cui i bambini di nove anni venivano ancora allattati. Nel XVI secolo le donne europee non svezzavano i bambini fino a che la dentatura non appariva completa. Questa abitudine vige ancora tra gli eschimesi del Canada e della parte est dell’Artico. In molte parti dell’Europa e del levante questa abitudine e` ancora in uso. In America ed in Canada era abitudine, fino a non molto tempo fa, allattare i bambini fino a due-tre anni. Mentre, come ho affermato precedentemente, la fine del primo stadio dell’alimentazione, lo stadio dell’infante, viene segnata da precisi sviluppi anatomici e fisiologici, la fine dello stadio di transizione e l’inizio dello stadio di adulto, sono variabili e non sono contrassegnati da alcuno sviluppo. Come accade tra gli animali inferiori, la durata e la natura delle cure da parte dei genitori corrispondono pi`u e meno al periodo ed al grado di immaturit`a dei piccoli e questo dipende, pi`u o meno, dal tipo di ambiente naturale circostante. L’et`a in cui i bambini vengono svezzati varia secondo la natura del regime alimentare consumato dalla popolazione, e dipende dalla scarsezza o dall’abbondanza del cibo. In generale, ma vi sono delle eccezioni, il periodo dello svezzamento va dai tre ai cinque anni. In proporzione alle dimensioni ed al peso del nascituro, il periodo di gestazione di nove mesi degli uomini e` quello pi`u lungo. Anche il periodo di allattamento, dai tre ai cinque anni, e` il pi`u lungo. Poich`e il momento dello svezzamento dipende dal tipo e dalla quantit`a del cibo di cui si nutre la trib`u, cosicch`e i bambini vengono allattati dai tre ai cinque anni – raramente meno di tre anni, ma in molti casi assai oltre il quinto anno – sembrerebbe che il tempo minimo, nell’allattamento del bambino, sia tre anni, di cui i primi due con una dieta a base esclusiva di latte ed il terzo con una dieta di transizione. La fine del terzo anno e` il tempo minimo per iniziare lo svezzamento. In genere non sono d’accordo con lo studiare le abitudini e le usanze delle popolazioni primitive per scoprire gli standards relativi ai popoli cosiddetti civili. Una parte importante nelle loro usanze e` rappresentata dalla magia e dalla necessit`a, poche sono quindi le cose riferite a loro che gli uomini di oggi possono fare proprie. Se si vogliono studiare le usanze di questi popoli bisognerebbe farlo solo a titolo di curiosit`a. Le loro svariate abitudini alimentari, i molti e persino contradditori costumi sessuali, la credenza in tab`u e magie non rendono tali popoli degli esempi da seguire. Sotto molti aspetti, questi cosiddetti primitivi sono lontani dal vero primitivo e tanto quanto i popoli civilizzati. La prevalenza di un’usanza comune a popolazioni “selvagge” di territori diversi, non indica necessariamente che ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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sia un’usanza istintiva e che possa in qualche modo essere collegata alle necessit`a ed al benessere della razza. Pu`o darsi che le trib`u se la siano scambiata tra di loro, che sia un’usanza di vecchia data e che abbia viaggiato insieme alle popolazioni nomadi. Tuttavia, esiste una fase della vita selvaggia che secondo me pu`o essere studiata traendone grossi benefici. Il periodo di allattamento prolungato rappresenta un’abitudine che non nasce dalla magia, che ha un rapporto diretto con il benessere del piccolo e che, nel contempo, trova una somiglianza nei corrispondenti periodi di allattamento dei mammiferi inferiori all’uomo. La magia dei selvaggi non ha trovato nessun sostituto al latte materno e nessun mezzo per abbreviare il periodo di allattamento. Riguardo a ci`o probabilmente la madre selvaggia si attiene scrupolosamente alle usanze primitive e normali. In condizioni di vita naturali, il latte della madre dura per tre o quattro anni ed e` la regola che i bambini vengano allattati per tale periodo. Spesso anche i bambini pi`u grandi continuano ad essere allattati. Fino a che la trib`u non progredisce economicamente al punto di poter mantenere gli animali domestici con cui sostituire il latte materno, il periodo di allattamento continua per due o tre anni, ed e` molto raro che scenda al di sotto dei due anni. Potrebbe essere osservato che nella vita civile, poich`e siamo stati in grado di creare nuovi schemi alimentari apparentemente soddisfacenti, il normale schema alimentare possa essere sorpassato. Questa teoria non e` sostenuta dai fatti, come potremo verificare nel capitolo successivo. In questo momento voglio solo affermare che, ove possibile, e per la grande maggioranza delle donne e` possibile, il bambino dovrebbe essere allattato per tutta la durata del normale periodo della dieta a base di latte ed anche per il minimo del periodo di transizione. Anche se la madre non possiede latte a sufficienza per soddisfare le necessit`a del bambino, ella dovrebbe dargli il suo latte, bench`e minimo, insieme ad un latte proveniente da altra fonte. Non riesco a comprendere la teoria moderna che sostiene che il latte della madre non e` adatto al bambino che ha pi`u di 1 anno o pi`u di 9 mesi, come afferrano alcuni medici specialisti, o che un periodo di allattamento pi`u lungo possa essere dannoso sia per la madre che per il bambino. Alcuni medici specialisti spesso dichiarano che ≪e` un grosso sbaglio continuare ad allattare per troppo tempo, in quanto questo fatto tende ad accrescere la dipendenza del bambino dalla madre e naturalmente ci`o e` nocivo per la sua salute≫. Inoltre essi dichiarano che un allattamento prolungato costituisce uno sforzo troppo grande da sostenere per l’organismo materno e pertanto nocivo per la salute della donna. J. Clark Moloney, M.D., il quale ha trascorso sette mesi ad Okinawa nel dipartimento psichiatrico dell’esercito americano, durante la seconda guerra mondiale, esprime un’opinione opposta, l’opinione comune e diffusa tra tutti gli igienisti: ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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l’intimit`a del rapporto tra la madre ed il bambino e` un prerequisito alla maturazione dell’adulto≫. Egli descrive il contatto intimo tra i bambini di Okinawa e le loro madri e dice che ≪i bambini vengono allattati al seno materno per diversi anni, che in nessun caso si sentono soli o sperduti e che in questo modo sviluppano un’assoluta fiducia nella gente ed un profondo senso di auto-rispetto≫. Egli afferma: ≪quando i bambini non si sentono sicuri crescono con mille paure≫. Egli scopr`ı che nei bambini abituati sin dall’infanzia al rapporto di amore ed al contatto intimo con la madre vi era un’immensa stabilit`a. Egli considera dovere del padre, non solo il provvedere al sostentamento della famiglia, ma anche il fornire alla madre la forza e l’appoggio emotivo per poter amare adeguatamente i figli. Il mio punto di vista e` che questo concetto limita troppo il ruolo del padre entro i confini del “crescere i figli”. ≪

In tutte le specie mammifere il periodo di allattamento e` collegato al tempo necessario all’animale per raggiungere la maturit`a. Gli animali che maturano in pi`u tempo hanno anche periodi di allattamento pi`u lunghi. L’idea logica, secondo me, e` che le abitudini alimentari relative ai neonati, praticate dalla razza umana prima dell’invenzione di metodi sostitutivi per nutrirsi rappresentano la norma o comunque sono molto vicine alla norma dell’alimentazione. Poich`e allo stato naturale nessun altro animale ricorre al latte di un’altra specie per nutrire i piccoli, pensiamo che possiamo avere ragione quando affermiamo che il latte della mucca, della capra, del cammello, ecc., in qualit`a di alimento per bambini rappresenti sicuramente un metodo sostitutivo e non rientri nella norma dell’alimentazione umana. Poich`e per ottenerlo e` necessario addomesticare gli animali, mungerli e trovare un modo per somministrare tale latte al bambino, questo metodo sicuramente non faceva parte della maniera originale di alimentare i neonati, come non ha mai fatto parte del programma alimentare delle scimmie o degli elefanti. Somministrare latte animale ai bambini rappresenta una sostituzione del programma normale di alimentazione. In natura il latte di un altro animale non pu`o mai adattarsi alle necessit`a nutritive del neonato, e non pu`o neanche essere modificato in maniera tale da diventare uguale al latte della madre. Il latte di mucca, di capra, di cammello, di renna o di qualsiasi altro animale costituisce sempre un alimento inferiore per il bambino. E` questo un fatto che una madre non dovrebbe mai dimenticare. Una donna sana e ben nutrita pu`o allattare per l’intera durata del periodo di allattamento senza danneggiare n`e se stessa, n`e il bambino, e durante questo periodo il suo latte e` il miglior alimento che il piccolo possa ricevere. Un allattamento prolungato pu`o costituire uno sforzo per l’organismo materno solo se l’organismo non e` provvisto di sufficiente materiale nutritivo. E` vero che in quasi tutto il mondo ormai il regime alimentare e` spesso inadeguato e le diete in genere vengono prescritte dai medici che non si curano affatto dei problemi relativi ad una buona ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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alimentazione, ma il rimedio per i danni causati dalle nostre diete errate non vuol dire trascurare i bambini, bens`ı alimentare in maniera migliore le madri. Molto spesso ho osservato vacche che allattavano per molti anni senza mai essere prive di latte, neanche per un giorno. Mi ricordo che tra le nostre mucche da latte ve ne era una che allatt`o per nove anni ed un’altra per dodici. Quando osservo che i gatti permettono a due figliate successive di prendere il latte insieme e poi ascolto le lamentele delle donne che sostengono di non essere in grado di produrre latte, vorrei poter insegnare loro qualcosa. Non e` vero che il periodo di allattamento normale implica degli svantaggi per la donna o per il bambino. Nei mammiferi inferiori, una maggiore dipendenza dalla madre, a causa di un allattamento prolungato, non si verifica mai; e neanche tra le popolazioni cosiddette primitive. Come tutto quello che si e` sviluppato dalla medicina e dalla religione, entrambe le quali derivano dalla magia antica, la psicologia rappresenta un divorzio dalla natura. E` una guida errata. Contrariamente all’opinione popolare, sono convinto che allattare i bambini sia un fattore positivo per la donna ed in particolare per il suo seno, in quanto lo rende meno soggetto ai tumori e ne migliora lo sviluppo e l’aspetto. Il seno di una donna pu`o apparire molto bello ed attraente ma non vi e` ragione di pensare che la natura lo abbia creato solo per essere un ornamento. Esso rappresenta una struttura funzionante e, come tutte le altre parti del corpo, dovrebbe svolgere la sua funzione per non deteriorarsi. Molto spesso ho osservato seni poco sviluppati e poco attraenti diventare pi`u belli dopo l’allattamento. E` vero che per la sua bellezza il seno pu`o essere una forte attrazione erotica, ma la sua funzione primaria e` quella di essere fonte di nutrizione superiore.

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Capitolo 12 TRE PASTI AL GIORNO Un bambino sano alla nascita e` in grado di digerire ed assimilare, facilmente e per un periodo di tempo continuato, la quantit`a di cibo necessaria a produrre una crescita normale. Questo tasso di crescita non pu`o essere superato aumentando eccessivamente la quantit`a di cibo, anzi in molti bambini la crescita si arresta proprio a causa del troppo cibo. La maggioranza delle persone e` convinta che i bambini devono essere grassi; vogliono poter dire che il loro bambino aumenta di una libbra a settimana. Per fare questo bisogna ricorrere ad un’alimentazione eccessiva. Molti casi di disturbi gastrointestinali nei bambini sono dovuti solamente ad un allattamento eccessivo, e potrebbero essere eliminati facendo riposare a dovere gli organi digestivi. Quando un bambino, durante i primi tre mesi di vita, aumenta di mezza o una libbra a settimana vuol dire che sta soltanto accumulando grasso, cio`e malattia e non sta crescendo in maniera sana. E` un fatto anormale, una trappola ed una delusione. I bambini grassi non sono molto resitenti alle malattie. Da tempo immemorabile si ritiene necessario riempire in continuazione lo stomaco del bambino, farlo diventare grasso: i bambini devono essere grassi. Dal momento in cui nascono fino al momento in cui muoiono la preoccupazione maggiore e` quella di rimpinzarli di cibo. Durante il primo anno di vita la regola e` di dare continuamente da mangiare al bambino. E` questa la causa dell’alta mortalit`a che si registra in quel periodo della vita. Dopo il primo anno di vita si lascia passare pi`u tempo tra un pasto e l’altro e per questo la percentuale dei bambini che muoiono e` minore. Circa un terzo delle morti avviene durante il primo anno di vita e circa un quinto tra il primo e il quinto anno di et`a. Dopo il quinto anno in genere i bambini vengono alimentati con tre pasti al giorno e non sono molti quelli che muoiono. E` vero, come afferma il dott.

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Page, che i bambini che raggiungono il quinto anno in genere sono i pi`u forti e pertanto i “pi`u adatti” a sopravvivere. Egli afferma, inoltre: ≪Il contadino che vuole far crescere nella maniera migliore il suo vitello, fa s`ı che esso prenda il latte dalla vacca al mattino ed alla sera. Egli e` saggio abbastanza per sapere che il vitello deve essere alimentato solo due volte al giorno, ed il risultato e` che l’animale cresce stupendamente senza conoscere malattie≫. ≪Quando lo stesso contadino diventa padre, comincia a seguire un metodo contrario ed anche il risultato e` contrario. Persino prima che la natura possa fornire gli alimenti, cio`e prima che la madre possa allattare, l’ostetrica o chi per lei, pretende di colmare la carenza e comincia a somministrare al bambino acqua zuccherata, latte di mucca, zafferano ed altre sostanze simili, invece di lasciare che la natura si occupi della situazione.

Questa somministrazione provoca dolori allo stomaco ed il pianto del bambino viene erroneamente interpretato come una manifestazione di fame. Continuando ad alimentarlo in questo modo, quando finalmente arriva il latte della madre, lo stomaco del bambino e` spesso in condizione di non poterlo trattenere. Se la piccola vittima sopravvive alle prime settimane e mesi, generalmente viene alimentata ogni ora o pi`u spesso fino a che, come accade di frequente, cade in uno stato di sonnolenza che dura diverse ore, e che serve per eliminare gli effetti delle “abboffate”, nella stessa maniera in cui un adulto deve dormire per diverse ore per eliminare gli effetti di una “ubriacatura”. Spesso accade che un bambino mangia e vomita in continuazione; infatti questo e` talmente comune da essere quasi considerato un fatto normale. Ci si aspetta che il bambino “vomiti” continuamente, almeno dopo aver mangiato, e l’infermiera dichiara che “va tutto bene, la natura sta compiendo il suo corso”. Ma non va tutto bene; anzi e` tutto sbagliato. Infatti, questa e` la manifestazione che la natura si ribella a questo modo barbaro di trattare lo stomaco del bambino. Sia di notte che di giorno lo stomaco viene mantenuto pieno e dilatato ed il singhiozzo e` solo un tentativo da parte dello stomaco di emettere l’eccesso di cibo, oppure e` la prova della presenza di residui di cibo non digerito, ed il vomito e` solo il risultato dell’essere stato troppo ingozzato, e questo continua fino a che il bambino e` diventato un dispeptico cronico. La madre o l’infermiera, per fermare il singhiozzo del bambino ricorre allo zucchero. Ma il rimedio e` peggiore della malattia; ed anche se il singhiozzo sparisce, se l’abitudine continua, si manifesteranno prima o poi i sintomi di malattie quali febbre, raffreddore, ecc., come risultato di eccessi di cibo e di sostanze zuccherine≫. Fortunatamente, questo tipo di alimentazione eccessiva sta scomparendo nelle ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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classi pi`u informate e questo provoca un conseguente miglioramento nella salute dei bambini. Ma e` ancora una realt`a il fatto che i bambini vengono alimentati troppo abbondantemente. Non c’`e ragione di dubitare che la dispepsia denominata da Page “la madre di tutti i nostri mali”, sia il risultato di eccessi alimentari durante l’infanzia, ripetuti e continuati per tutta la vita. Per quanto ben intenzionate possano essere madri o infermiere, l’abitudine quasi universale di ingozzare continuamente i neonati, e` estremamente crudele. Se le madri e le infermiere fossero costrette ad ingerire, a frequenza di intervalli simili, le stesse quantit`a di cibo che i bambini sono costretti a consumare di giorno e di notte, questa abitudine verrebbe eliminata in breve tempo. La crudelt`a di tale abitudine salterebbe immediatamente agli occhi. I bambini che vengono puniti in questo modo presto o tardi arrivano ad una condizione in cui gli organi digestivi risultano incapaci di funzionare nella maniera giusta. Il superlavoro costante li danneggia e li mette fuori uso. E` allora che un bambino, persino se alimentato con cinque o pi`u pasti al giorno, non riuscir`a a ricevere alcun nutrimento. Anche s´e pu`o sembrare paradossale, molti bambini sono sottonutriti a causa di troppa abbondanza di cibo; e questo accade anche agli adulti. Riguardo a c`ıo` , il dott. Tilde afferma: ≪Se le madri si accorgessero del danno che provocano mantenendo grassi i propri figli si affretterebbero a creare un nuovo programma alimentare. I bambini in sovrappeso sono pi`u soggetti alle malattie rispetto a quelli magri. Il bambino grasso e` quello che si ammala pi`u facilmente di tonsillite, difterite, scarlattina e, quando diventa pi`u grande, di polmonite, reumatismi ed altre forme di malattie≫. Nel suo In un guscio, il dott. Dio Lewis racconta: ≪Quando ero piccolo sentivo molta piet`a per i vitelli che secondo me morivano di fame. Potevano mangiare solo due volte al giorno, la mattina e la sera. Paragonando ci`o alla mia alimentazione, che era ininterrotta per tutto il giorno, consideravo molto crudele il fatto che questi poveri animali non potessero mangiare n`e bere per l’arco di tempo tra la mattina e la sera. Tutti i miei fratelli possedevano un vitello, mia sorella ne aveva uno ed anch’io ne possedevo uno. Tutti gli altri erano sicuri che le parole di John, il quale sosteneva che due pasti al giorno erano sufficienti, fossero esatte. Io invece ero sicuro del contrario e tanto feci che mi fu concesso di nutrire Sam nel modo che ritenevo pi`u adatto. Ero deciso a far vedere agli altri che avevo ragione, e cominciai a dare a Samuele, ogni due ore, tutto il cibo che voleva. Alla fine di sei settimane tutti si prendevano gioco di me. Era vero, dicevano, che all’inizio del mio sistema di ingozzamento, come loro lo chiamavano, Samuel era il vitello pi`u grosso di tutti, ma dopo sei settimane, che delusione! Persino ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Fan, il vitellino di mio fratello pi`u piccolo, era migliore di Samuel. Per completare l’opera, un giorno che portammo i vitelli fuori tutti insieme, Fan and`o incontro al mio Sam, sul quale avevo riposto tutte le mie speranze, e lo percosse pesantemente. Per molto tempo tutti continuarono a prendere in giro quel vitello buono a nulla. Da quel giorno non ho mai sostenuto la teoria che i vitelli devono essere alimentati con frequenza. E` meglio che consumino due pasti al giorno≫. Alla fattoria di mio padre i vitelli mangiavano due volte al giorno e crescevano molto bene. Mai nessuno mor`ı e solo uno o due si ammalarono. Una volta o due un vitello scapp`o dal recinto e bevve troppo latte, presentando come conseguenza una forte diarrea. A casa nostra i bambini venivano alimentati ogni due ore durante il giorno e, durante la notte, ogni qual volta piangevano. Coliche, stitichezza, diarrea, orticaria, febbre, raffreddori e malattie pi`u gravi erano tanto frequenti tra i bambini quanto erano rare tra i vitelli. In quei tempi, la professione medica consigliava un pasto ogni due ore insieme ai pasti notturni. Molte persone di quella generazione non si sono ancora distaccate da questa abitudine. Pensano ancora che i bambini debbano essere riempiti fino a stare male altrimenti non ricevono abbastanza nutrimento. Molto tempo prima, tuttavia, il dott. Page ed altri avevano dimostrato che tre pasti al giorni sono sufficienti per un bambino. Sostenendo che nessun bambino pu`o crescere bene se non viene alimentato in maniera corretta, e che un bambino ben alimentato e` quello che riceve una quantit`a di cibo minima ma sufficiente a sviluppare un corpo ben rotondo ma non grasso, e la cui crescita sar`a uniforme per tutta la vita, egli dichiara: ≪Sono dell’opinione, confermata del resto dall’esperienza personale sui miei bambini e su altri, che tre pasti al giorno, non troppo abbondanti, raggiungono questo fine, e sono tutto ci`o che dovrebbe essere permesso sin dalla nascita, e che l’intervallo tra i pasti dovrebbe essere di almeno cinque o sei ore≫. Egli pens`o, probabilmente in maniera corretta, che il tasso di crescita del neonato dopo la nascita dovrebbe corrispondere al suo tasso di crescita prima della nascita. Parlando dei suoi figli egli afferma: ≪Con tre pasti al giorno, la nostra neonata in nove mesi ha raddoppiato il peso, confermando in tal modo la mia teoria sul fatto che la crescita normale di un neonato, corrisponde alla crescita fetale (normale). E` pi`u alta della media dei bambini di questa et`a, ed anche se pesa di meno, e` pi`u muscolosa e se lo avessi permesso, sarebbe sicuramente ingrassata≫. Egli racconta che il sonno della bambina era perfetto, profondo e continuo, che la piccola non soffriva di singhiozzo, di vomito, coliche, stitichezza, diarrea, disturbi di stomaco o di altro genere, e che era completamente al sicuro dall’obesit`a. I suoi arti si allungavano con una crescita normale ed erano ben torniti; la ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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carnagione era rosea e fresca grazie ad una alimentazione perfetta e ad un’esposizione all’aria aperta, costante in tutte le stagioni. Sin dal quarto giorno di vita era in grado di tenere la testa eretta, e a quattro mesi stava seduta sul pavimento senza bisogno di sostegno. Anche la mia esperienza concorda con tutto ci`o. Sono sicuro che i bambini alimentati come suggerito precedentemente crescono pi`u in fretta e si sviluppano meglio dei bambini alimentati in eccesso. Non pesano mai tanto, poich`e non viene loro permesso di diventare grassi. Pi`u di una volta, con i miei bambini, ho sospeso tutti gli altri cibi ad eccezione del succo d’arancia per annullare la loro tendenza a diventare grassi. Ogni bambino normale dovrebbe essere in grado di tenere la testa eretta a quattro-sei giorni di vita. I miei bambini sedevano eretti in braccio, senza sostegno, gi`a ad una settimana. Potevano stare in piedi, sempre in braccio, a tre mesi, ed a quattro riuscivano a mantenere rigida la schiena e, mentre li tenevo sulle ginocchia, ad assumere una posizione perfettamente orizzontale. A cinque mesi i due bambini, sdraiati sulla schiena con i piedi sul pavimento riuscivano a tirarsi su in posizione seduta anche diverse volte di seguito. Solo a sei mesi la bambina e` riuscita a fare la stessa cosa. Ma ella riusciva a compiere una vera e propria acrobazia a soli quattro mesi. Tenuta solo per le gambe, riusciva, con la schiena verso il basso, a mantenersi in posizione orizzontale. Tutti e tre riuscivano a fare il ponte a quattro mesi. Queste sono solo alcune delle cose che essi facevano, e che i bambini generalmente non sono in grado di fare. Se i bambini vengono alimentati con tre pasti al giorno e non in eccesso, si riescono ad ottenere i seguenti risultati: “tranquillit`a e benessere piacevoli durante il giorno e sonno perfetto durante la notte; assenza di singhiozzo, vomito, stitichezza, “raffreddori”, diarrea, disturbi digestivi, eruzioni cutanee, ecc.”, ogni mese si registrer`a un costante aumento di peso, dovuto ad una crescita sana, senza l’anormale accumulo di grasso che indica la presenza di una malattia. Tutti saranno felici, sia il bambino che chi si occupa di lui. Egli non si agiter`a e non pianger`a in continuazione per motivi di ingordigia. Le sue possibilit`a di svilupparsi in un uomo o in una donna sana, dallo splendido fisico saranno assai maggiori. Non esistono basi certe su cui affermare, come si fa spesso, che mentre alcuni bambini possono crescere bene con tre pasti al giorno, altri, probabilmente la maggioranza, morirebbero di fame se non ricevessero maggiori quantit`a di cibo. Noi sappiamo che nell’alimentazione dei bovini, dei cavalli, dei maiali, ecc., la razione sufficiente per un esemplare, e` sufficiente anche per gli altri. Tra gli uomini e le donne adulte non c’`e necessit`a per alimentare una parte di essi tre volte al giorno e un’altra sei o otto volte. Per i neonati vale pi`u o meno la stessa cosa. I loro corpi sono strutturati nella stessa maniera e funzionano in base agli stessi ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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principi generali. Un uomo e` solo un esemplare di una stessa razza. Gli animali giovani, quali i vitelli, i gatti, i puledri, ecc. che crescono pi`u rapidamente del neonato e raggiungono la maturit`a prima che esso abbia superato l’infanzia, non hanno bisogno di essere alimentati con la frequenza con cui noi alimentiamo i bambini. Il doti. Page svezz`o una gattina di sei settimane con due pasti al giorno a base di latte e di pane integrale. I pasti venivano somministrati alle otto di mattina e alle otto di sera; quando fu cresciuta di due terzi, egli ci racconta che ≪aveva superato di gran lunga il resto della figliata che era stata alimentata pi`u spesso e pi`u abbondantemente, e nella attivit`a muscolare era la migliore. Nessuno potrebbe immaginare un gatto pi`u vivo e pi`u felice di Topsy. La condizione della sua carne era rimasta pi`u o meno quella di quando era iniziata l’alimentazione≫. Che l’eccesso di alimentazione tenda ad arrestare la crescita e` un fatto risaputo. Perch`e ingozzare i nostri bambini nel tentativo di farli ingrassare o di costringerli a crescere pi`u in fretta del normale? Il dott. Tilden afferma: ≪Se con tre pasti al giorno un bambino dimagrisce, ci`o, non vuol dire necessariamente che l’alimentazione sia carente≫. Parlando dei tre pasti al giorno, egli sostiene: ≪Se un bambino viene tirato su in maniera giusta fin dalla nascita, non si sveglier`a pi`u di tre volte al giorno in ventiquattro ore. Ecco, quindi, quante volte bisognerebbe alimentarlo. Suggerendo questo metodo a molte madri, ho ottenuto dei risultati meravigliosi. I bambini sono piu` magri (non grassi), molto attivi e piu` forti ed intelligenti di quelli alimentati nella maniera tradizionale. Egli aggiunge, inoltre: ≪I bambini alimentati tre volte al giorno non soffriranno di stitichezza e non rigurgiteranno dall’intestino le quantit`a di latte cagliato≫.

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Capitolo 13 I BAMBINI DOVREBBERO ESSERE SVEZZATI L’evoluzione moderna nell’alimentazione infantile ha permesso a molte donne di svezzare i propri figli prematuramente o di crescerli senza addirittura allattarli, ma questi progressi non sono stati in grado di fornire alle donne un alimento che fosse uguale al latte materno; pertanto, facendo uso di questi metodi artificiali di alimentazione, le donne hanno scoperto, in realt`a, un vantaggio assai mediocre. Nonostante l’allattamento sia sempre stato una funzione fisiologica sin dalla comparsa del primo uomo sulla terra, a causa di molti fattori tra cui l’influenza della classe medica, in America e` diventato una rarit`a. Non solo i medici sconsigliano alle donne di allattare i propri bambini, ma le riempiono di scatolette di cibi gi`a preparati e di istruzioni su come occuparsi del bambino una volta lasciato il reparto maternit`a. Sembra che alcuni medici siano realmente contrari all’allattamento dei neonati. Un’autorit`a in campo nutritivo dichiara che ≪il latte, sia umano che animale, e` nutritivamente adeguato solo per il primo mese di vita, dopodich`e e` necessario integrare le vitamine che prevengono il rachitismo e lo scorbuto per mezzo di olio di fegato di merluzzo o estratti di pomodoro≫. Come tra gli animali, a volte accade che la scrofa mangi i suoi maialini, la gatta i suoi gattini, o la lupa i suoi lupacchiotti cos`ı, in rare occasioni accade che la madre si rifiuta di allattare i propri piccoli. Entrambi questi tipi di comportamento vengono giudicati anormali come lo e` quello della gallina che si rifiuta di covare le uova. Tale comportamento anormale, viene osservato anche tra gli esseri umani e non e` del tutto sconosciuto nelle trib`u selvagge. Purtroppo, riguardo all’allattamento delle popolazioni selvagge, esistono solo informazioni poco dettagliate. La regolarit`a nell’alimentazione, la frequenza dei pasti, la quantit`a del – 128 –


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cibo, le abitudini fisiche delle madri che allattano, l’atteggiamento delle donne nei riguardi dell’allattamento, questi ed altri argomenti relativi sempre all’allattamento sono stati pi`u o meno ignorati dagli etnografi e dagli antropologi. Tra i popoli cosiddetti primitivi, dove le classi economiche non sono differenziate o lo sono solo lievemente, a volte i bambini vengono allattati da una nutrice, se la madre e` morta, anche se tra queste persone e` assai pi`u comune uccidere il neonato. Tra i popoli primitivi e` molto raro trovare una donna che non possa allattare i propri figli. Tra i popoli civilizzati sottosviluppati, le donne tendono ad allattare i bambini molto di pi`u delle donne appartenenti a societ`a molto progredite. Quando ci occupiamo delle abitudini delle popolazioni pi`u avanzate nei confronti dell’allattamento, ci troviamo di fronte al fatto che le persone variano da classe a classe e pertanto, entro lo stesso gruppo non esiste un’abitudine uniforme. Dove e` avvenuta un’evoluzione economica, tale da creare classi culturali ed economiche diverse, si riscontrano variazioni di classe. Tenendo conto di ci`o, ci si render`a conto che i motivi per astenersi dall’allattare i propri bambini derivano da situazioni completamente diverse. La crescente riluttanza delle donne riguardo all’allattamento non costituisce uno sviluppo basato su principi sani. Purtroppo viene socialmente approvata, e appoggiata dalla classe medica, incoraggiata dall’industria casearia e dai produttori di cibi in scatola, in molti casi viene resa necessaria da esigenze di lavoro ed e` sicuramente in fase di crescita. Alcuni medici la condannano, ma la maggioranza segue la corrente. Vi sono donne che continuano ad allattare i propri bambini per due o pi`u anni, in base alla concezione che questo fatto possa prevenire il concepimento. Che l’allattamento prolungato presenti una tendenza a ritardare la ripresa dell’ovulazione sembra un fatto certo, cosicch`e, allattando per lungo tempo un neonato, si hanno gli effetti desiderati per quello che riguarda la prevenzione del concepimento. Ma non e` cos`ı in tutti i casi. Senza dubbio le differenze nutritive possono giustificare ci`o. Nelle classi economiche pi`u alte si ricorre spesso alla nutrice o alla balia anche se questa abitudine sta rapidamente scomparendo grazie al veloce diffondersi dell’uso del biberon. Nel sud, prima della guerra civile, le donne appartenenti all’aristocrazia, alla classe che possedeva gli schiavi, utilizzavano le balie di colore per allattare i bambini. La balia, in sostituzione della madre e` sicuramente superiore alla vacca o alla capra, ed in molte circostanze della vita moderna rappresenta una figura assai positiva. Ho gi`a sottolineato i vantaggi dell’allattamento al seno materno rispetto all’a¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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limentazione artificiale. Che il cibo naturale per un bambino sia il latte materno e` talmente ovvio che non dovrebbe neanche essere affermato. Pertanto, e` dovere della donna che mette al mondo un altro essere, fare il possibile, per farlo crescere nelle migliori condizioni. Essendo il latte materno il cibo ideale per il neonato, la donna deve essere in grado di fornirglielo in quantit`a sufficiente. Allattare fa bene, sia alla donna che al bambino. Le donne che non possono o non vogliono allattare i propri bambini vengono privati di tali benefici. Con l’allattamento si verifica prima un miglioramento nella nutrizione del corpo della donna e poi una “involuzione” dell’utero. L’utero di una donna che allatta, torna pi`u rapidamente e pi`u perfettamente nella sua condizione normale precedente la gravidanza rispetto a quello di una donna che non allatta. Viene sostenuto inoltre che l’affetto tra la madre e il bambino e` maggiore se questi viene allattato. Questa non e` una teoria inventata, anzi e` molto probabilmente vera. Non credo a chi sostiene che la donna che allatta possa trasmettere, attraverso il latte, dei segnali al suo bambino. Non esistono prove per verificare ci`o, n`e basi su cui fondare tale credenza. Troppe donne cercano scuse per non allattare e troppi medici le incoraggiano a farlo. Esse smettono di allattare i bambini in base a teorie infondate, semplicemente perch`e non vogliono farlo. Svezzano i bambini troppo presto perch`e non vogliono continuare ad allattarli per il tempo in cui dovrebbero. Vengono sostenute ed incoraggiate dai medici e dai produttori di alimenti per bambini i quali affermano che il latte materno, dopo una certa et`a, non va pi`u bene. I produttori del dott. Moffett’s Teethina consigliano: ≪Il bambino dovrebbe essere svezzato per il bene suo e quello della madre a circa dieci mesi. A questa et`a il bambino dovrebbe essersi gi`a abituato all’alimentazione artificiale introdotta gradualmente man mano che l’allattamento al seno viene eliminato. In questo modo si evita un cambiamento immediato≫. Questo e` un consiglio dannoso che si accompagna ad altri altrettanto dannosi, quelli di “provare alcuni dei preparati per bambini”, “se un cibo non si adatta ad un bambino cambiarlo con un altro”, e “quando non si trova un latte controllato, dare al bambino del latte condensato o un altro dei preparati per bambini”. Il suggerimento di sospendere il latte materno e di somministrare gli alimenti artificiali e` un crimine e le donne che lo seguono meriterebbero di perdere i propri bambini. Una malattia della madre, l’inversione congenita che rende impossibile l’allattamento e l’impossibilit`a di produrre il latte, sono le uniche ragioni per le quali una donna pu`o non allattare. Consideriamo nei dettagli le malattie relative all’allattamento. L’incapacit`a di una madre di allattare non e` assolutamente un fatto comune. Sicuramente il novanta percento delle donne moderne e` in grado di allattare se vuole. Una cattiva nutrizione e abitudini di vita sbagliate sono ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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tra le cause principali dell’incapacit`a di produrre latte. Quando ero piccolo tutte le donne allattavano i propri figli ed anche per lunghi periodi di tempo. Mi ricordo che i bambini prendevano il latte al seno materno in chiesa o dovunque si trovassero. Poi l’usanza di alimentare artificialmente i bambini prese piede e crebbe fino ad oggi, era in cui poche donne allattano per brevi o lunghi periodi di tempo. Alcune donne non allattano per niente, altre pensano di aver compiuto il proprio dovere dopo aver allattato per sei settimane. Non e` assolutamente da prendere in considerazione il fatto che la capacit`a delle donne di allattare si sia deteriorata con il passare del tempo. Quello che riscontriamo al giorno d’oggi non e` una mancanza di capacit`a, ma una mancanza di volont`a. La riluttanza delle donne ad adottare un sano modo di vivere, ad evitare il fumo, l’alcool e simili abitudini distruttive, ad abbandonare lo stress della nostra civilt`a frenetica, il loro desiderio di fare “le ore piccole” senza, pertanto, permettersi riposo e sonno sufficienti, sono tra le cause principali a cui va attribuita l’incapacit`a di allattare. Spesso le donne evitano di allattare perch`e non hanno latte ma se aspettassero e persistessero ancora per qualche giorno, il latte arriverebbe sicuramente. All’inizio la quantit`a pu`o apparire scarsa ma poi aumenta con il passare del tempo. Altre donne preferiscono non allattare per non provocare spiacevoli disturbi ai capezzoli. I medici spesso avvertono le donne che non hanno abbastanza latte per soddisfare i bisogni dei bambini, di sospendere l’allattamento, in quanto unendo il latte materno a quello animale, il bambino potrebbe ammalarsi. Questa informazione e` tanto falsa quanto dannosa. Il bambino crescer`a meglio se alimentato con il latte materno. I bambini dovrebbero avere la possibilit`a di ricevere il latte della madre insieme anche ad altri alimenti, il pi`u a lungo possibile. Alcune donne decidono di non potere allattare per un lungo periodo di tempo e cos`ı smettono improvvisamente. Questo non e` un comportamento raccomandabile. Il latte della madre e` pi`u importante durante le prime settimane di vita che non successivamente. Accade a volte che non avendo potuto allattare il primo figlio, una donna pensa di non poter allattare neanche quelli successivi. L’incapacit`a di allattare il primo figlio non implica il fatto che non si possano allattare i figli che nascono in seguito. Gli sviluppi patologici che precludono la possibilit`a di allattare sono basati sulle abitudini non fisiologiche con cui si e` condotta la vita, dall’infanzia fino alla gravidanza. Avere un seno piccolo non costituisce una buona ragione per non allattare. Non c’`e alcun rapporto tra le dimensioni del seno e la capacit`a di allattamento. Anzi, molte donne con il seno piccolo secernono pi`u latte e di migliore qualit`a ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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rispetto alle donne che hanno il seno pi`u grande. La ricomparsa delle mestruazioni, secondo l’antica credenza, veniva considerata il momento dello svezzamento. Quasi la met`a delle madri che allattano presentano le mestruazioni fin dal terzo mese dopo la nascita del figlio. I bambini non devono essere svezzati per questo motivo, essi non risentono affatto della comparsa delle mestruazioni della madre. Un leggero stato di malattia non deve provocare lo svezzamento del bambino n`e l’interruzione dell’allattamento materno. Solo una malattia veramente grave pu`o provocare lo svezzamento. Una gravidanza non deve dare come risultato lo svezzamento immediato del bambino. Anche se in genere si sostiene che per la madre e` uno sforzo troppo grande nutrire due vite oltre che la sua, io sono sicuro che questa obiezione sia valida solo se la donna si alimenta con cibi denaturati ed artificiali. La maggioranza dei disturbi attribuiti all’allattamento durante la gravidanza sono dovuti invece ad una dieta scorretta e ad una mancanza di igiene. Poche sono le condizioni che impongono lo svezzamento. Il dott. Tilden afferma: ≪In genere, le convulsioni che si manifestano nei bambini che prendono il latte, se non vengono provocate da cause specifiche, derivano da lievi infezioni settiche della madre provocate da danni subiti durante il parto; pertanto, nel tentativo di scoprire le cause delle malattie dei bambini subito dopo la nascita, si dovrebbero tenere in considerazione le alterazioni sanguigne della madre, e la eventuale presenza di avvelenamenti settici≫. Egli afferma inoltre: ≪Quasi tutti i bambini che nascono in circostanze tradizionali, sono pi`u grassi del normale; invece di pesare 5 o 6 libbre ne pesano 12, ed a causa di ci`o le madri hanno un parto lungo e doloroso che spesso deve essere aiutato con strumenti chirurgici. Come conseguenza le donne soffrono di lacerazioni, contusioni e gonfiori. Non importa quanto il medico ginecologo sia scrupoloso nel pulire le parti, queste donne in genere manifesteranno infezioni settiche che contamineranno il latte, ed anche se ci`o non avviene, il duro travaglio danneggia tanto i tessuti che il sangue ne risentir`a e le secrezioni, incluso il latte, appariranno talmente danneggiate che, prima che i medici possano rendersene conto, il bambino sar`a gi`a malato. Questo obbliga alla sospensione dell’allattamento materno, cio`e allo svezzamento, ed a causa del cattivo stato di salute della madre, dovr`a passare molto tempo prima che ella potr`a tornare normale≫. Tuttavia, molte donne che hanno subito un parto lungo, doloroso e persino chirurgico, riescono ad allattare i propri figli molto bene. Conosco tre bambini sani, forti e vigorosi la cui madre era una donna malata di tubercolosi che nonostante ci`o aveva allattato i figli; naturalmente in questi casi una donna non dovrebbe ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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neanche tentare la via dell’allattamento, come non dovrebbe comunque avere figli. Ogni malattia acuta o cronica che danneggia la secrezione del latte materno dovrebbe imporre lo svezzamento. Le malattie mentali e l’epilessia vengono considerate in genere dei buoni motivi per non allattare, ma secondo me rappresentano gi`a dei buoni motivi per non avere figli. La cosiddetta sifilide non e` una ragione per svezzare un bambino. I bambini che presentano malformazioni alla bocca, ed i bambini che nascono prematuramente e sono troppo deboli per succhiare il latte, dovrebbero essere nutriti ugualmente con il latte materno dopo che questo e` stato estratto dalla mammella. Questo pu`o essere fatto con l’aiuto delle mani senza ricorrere a massaggi speciali. Il succhialatte non e` consigliabile in quanto rovina i tessuti ed invariabilmente fa cessare la secrezione del latte prematuramente. A proposito di questo, il dott. Tilden afferma: ≪Nei casi in cui si e` fatto uso del succhialatte, ho sempre riscontrato delle tumefazioni al seno le quali provocano un’infiammazione. Con il tempo ho stabilito statisticamente che, quando si fa uso del succhialatte, gli ascessi ed i gonfiori sono assai pi`u frequenti di quando non lo si usa≫.

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Capitolo 14 ` DEGLI AMIDI DANNOSITA NELL’INFANZIA Il dott. Prospiro Sonsino dimostr`o, alcuni anni fa, nel corso di una serie di esperimenti che ≪esiste una dispepsia normale o fisiologica verso gli alimenti amidacei (assoluta incapacit`a a digerirli) nella primissima infanzia≫. Questa teoria incontr`o altres`ı i favori del fisiologo dott. Routh e dei professori Huxley, Youmans e Dalton, e, probabilmente, di tutti coloro che si trovarono ad esaminare la questione. Il dott. Densmore, contrario agli amidi persino negli adulti, afferma a proposito del loro impiego nella dieta infantile, (How Nature Cures, p. 55), che ≪una dieta a base di cereali o grano, o amidi in genere, e` estremamente negativa per i bambini, soprattutto nel caso dei neonati. I fermenti intestinali necessari per la digestione degli alimenti amidacei non vengono secreti se non dopo il primo anno di vita, e l’efficacia di tali fermenti non eguaglia, tuttavia, quella dei fermenti degli adulti, almeno per alcuni anni. La digestione di tutti gli alimenti amidacei dipende da questi fermenti intestinali, mentre datteri, fichi, prugne, ecc., hanno lo stesso valore nutritivo di pane e cereali e sono facilmente digeribili: l’assorbimento e l’assimilazione di frutti di questo tipo si osservano non appena essi vengono ingeriti≫. Il fatto che la Natura non abbia predisposto dei meccanismi per la digestione degli amidi, prima dell’et`a della completa dentizione, dovrebbe costituire una prova inconfutabile del suo desiderio di escludere gli amidi dalla dieta del bambino nel suo primo periodo di vita. Prima che i denti raggiungano il completo sviluppo, la saliva del bambino contiene una semplice traccia di ptialina, il fermento digestivo o enzima che trasforma l’amido in zucchero: la quantit`a di ptialina presente – 134 –


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nella saliva e` appena sufficiente a trasformare lo zucchero in destrosio primario. E` questa quasi totale assenza di enzimi preposti alla divisione degli amidi, nei succhi gastrici del bambino, che spiega buona parte dei disturbi di carattere digestivo legati all’impiego di alimenti amidacei nella dieta infantile. Laddove la digestione degli amidi e` impossibile, la loro fermentazione e` inevitabile, e ci`o significa l’intossicazione del bambino. E bene notare come la Natura non abbia incluso alcun amido nel latte. Il carboidrato del latte e` lo zucchero. Se verso la fine del primo periodo di alimentazione, si desidera assicurare al bambino altri carboidrati oltre a quello contenuto nel latte, si dovrebbe farlo sotto forma di frutta dolce: datteri fichi, uva, loti, banane ben mature, ecc., piuttosto che sotto forma di amidi. Ci`o che e` certo e` che dal momento che l’amido di tutti i cibi richiede una masticazione ed un’insalivazione totali e complete si dovrebbe evitare nella maniera pi`u assoluta di fornire alimenti amidacei ai bambini, prima che questi abbiano i denti, per poterli masticare e presentino tutti gli enzimi necessari a digerirli. Il dott. Page era piuttosto contrariato alla diffusa abitudine di includere gli amidi nella dieta dei bambini; egli dichiarava ≪la farina, il grano, e lo zucchero raffinato, sono ormai elementi alla moda nella dieta infantile, anche se in realt`a sarebbe ben difficile riuscire a fare una selezione peggiore≫. Egli manifestava altres`ı ripetutamente la sua preoccupazione per i danni che potevano derivare agli organi vitali a causa ≪di una alimentazione infantile prematura utilizzante addirittura i migliori prodotti scelti dalla tabella generale≫ ed aggiungeva: ≪Non e ` raro che a bambini cos`ı piccoli vengano dati da mangiare caramelle, ed addirittura, in alcuni casi, carne di maiale, pesce fritto, cavoli, prosciutto, patate, ecc., e che la colpa per l’insorgere di disturbi gastrointestinali, venga poi attribuita ai denti≫. Non ha senso dar da mangiare a bambini cos`ı piccoli cose come pur`e di patate, farine di cereali, farina, ed altri piatti simili, pensando che dal momento che si tratta di alimenti che possono essere inghiottiti senza masticare, una dentizione incompleta non rappresenti un ostacolo. Questi elementi, vengono inghiottiti senza essere insalivati e vengono mangiati da individui i cui succhi digestivi mal si adattano alla digestione degli amidi. Se ci limitiamo alle osservazioni che seguono, formulate da Page a proposito del latte di una madre osservante una dieta sana, notiamo come la verit`a in esse contenuta sia eterna. Egli dice: ≪Il latte e` l’alimento per eccellenza dei neonati e contiene tutti gli elementi necessari per lo sviluppo dei denti, o finch`e non si ha la completa dentizione, esso dovrebbe continuare a costituire il solo ed unico cibo del bambino. E` sufficiente che due o tre o mezza dozzina di denti siano spuntati, perch`e ci si aspetti che abbiano una qualche parte nel lavoro di un bambino ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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cresciuto≫. Anche il dott. Tilden presentava la stessa determinazione nel sostenere quella che chiamava dieta-per-neonati-senza amidi. Egli dice: ≪E` un errore dar da mangiare amidi ai bambini troppo presto, prima della fine del loro secondo anno di vita; essi, infatti, hanno grossi problemi a digerire grandi quantit`a di amidi≫. I bambini al di sotto dei due o tre anni di et`a hanno difficolt`a a trasformare gli amidi in zuccheri, e sarebbe opportuno che ricavassero direttamente questi ultimi dalla frutta fresca in estate e dalla frutta dolce e secca (uva passa, datteri e fichi) in inverno≫. ≪

Uno dei punti fermi della mia pratica di medico e` di non prescrivere alimenti amidacei di alcun tipo a bambini al di sotto dei due anni di et`a. Nella mia stessa famiglia, i miei figli non hanno mai mangiato cereali. A meno che non si tratti di fagiolini e piselli, i cereali tra tutti gli alimenti amidacei sono i piu` difficili da digerire. Esistono buoni motivi per credere che i cereali causino lo sviluppo di ossa e denti deboli. I neonati non hanno bisogno di alimenti amidacei e non possono utilizzarli in alcun modo vantaggioso. Molti dei disturbi che affliggono i bambini durante la primissima infanzia sono collegati all’abitudine diffusa di includere nella loro dieta alimenti amidacei. Particolarmente dannosi sono le combinazioni di cereali con zucchero e crema o zucchero e latte; come se ci`o non bastasse, a peggiorare le cose, contribuisce il fatto che solitamente cereali e zucchero vengono denaturati ed il latte viene pastorizzato. A parte qualsiasi altra considerazione – dice il dott. Page – e` bene evitare qualsiasi elemento amidaceo o farinaceo fino a quando non si avr`a avuto il completo sviluppo dei denti; solo allora, si potr`a cominciare, giustamente, a prendere in esame l’introduzione di qualche elemento appartenente alla dieta adulta≫. ≪

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Capitolo 15 IL LATTE MATERNO Le madri dovrebbero sempre tenere a mente che il latte di ciascuna specie e` perfettamente rispondente ai fabbisogni dei propri piccoli, e non a quelli della prole di altre specie. Ci`o vale sia per il latte della specie umana che per quello delle specie animali. Il latte non-specifico, vale a dire il latte di un’altra specie, non solo non e` ben rispondente ai fabbisogni del neonato dell’uomo, ma addirittura pu`o rivelarsi nocivo per il suo organismo. I fabbisogni nutritivi dei piccoli delle varie specie variano notevolmente cos`ı come variano i loro tassi di crescita. Il tasso di crescita determina i fabbisogni alimentari dei piccoli e le correlazioni dei vari fattori alimentari necessari. Con mirabile maestria, la natura adatta il latte di ciascuna specie ai fabbisogni del piccolo di quella specie. Tanto la composizione quanto le correlazioni dei vari fattori alimentari sono cos`ı specificamente adattate al piccolo della specie in esame, nei suoi vari stadi di sviluppo, da dare l’impressione della perspicacia e dell’intelligenza con cui la natura sovrintende alla produzione del latte. Tutto questo equivale a confermare come ciascuna specie mammifera abbia il proprio specifico latte: il latte della mucca e` adatto a soddisfare gli specifici fabbisogni del vitellino; il latte della capra quelli del capretto; il latte della coniglia e` attentamente combinanto per rispondere ai fabbisogni del coniglietto, e via dicendo. Il latte della donna e` preparato per soddisfare in modo attento e preciso gli specifici fabbisogni del bambino nella sua crescita. Nessun altro latte prodotto in natura pu`o rispondere alle specifiche esigenze nutritive del piccolo dell’uomo. Il latte umano viene secreto ad uso del neonato, e, in condizioni normali, in madri sane, verr`a secreto in quantit`a sufficiente ed in giusta qualit`a per un periodo di tempo sufficientemente lungo da assicurare l’intero fabbisogno di latte del piccolo. La Natura non ha alcuna fretta di nutrire i neonati di qualsiasi specie mam– 137 –


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mifera. La secrezione mammaria durante i primissimi giorni successivi al parto si differenzia in qualche modo dal latte ordinario e viene chiamata “colostro”. Si tratta di una secrezione quantitativamente scarsa, pi`u densa del latte e di colore giallo limone intenso. La sua composizione chimica differisce notevolmente da quella della secrezione successiva. Si pensa che abbia un effetto lassativo sul neonato, sebbene dalle nostre osservazioni, e da quelle di altri Igienisti, negli ultimi centotrenta anni, sia risultato che gli intestini del neonato funzionino bene anche in sua assenza. Il colostro si trasforma gradatamente in vero latte, diventando pi`u liquido e pi`u bl`u. La produzione del vero latte comincia di solito il terzo giorno dopo la nascita, e non esiste alcun bisogno di somministrare al neonato, prima di questo momento, qualsiasi altra cosa diversa dal colostro. Coloro che sostengono il contrario, credono che il grande progetto della natura per l’alimentazione del neonato sia inadeguato. Essi magari non pensano che un simile piano sia inadatto per i cagnolini, gattini o vitelli, mentre lo pensano per i piccoli dell’uomo. Il flusso del latte solitamente si stabilizza alla fine della prima settimana, mentre il cambiamento totale viene ultimato entro la fine della seconda o terza settimana. Man mano che il bambino cresce, la secrezione del latte gradualmente aumenta in risposta alle sue esisgenze. Buona parte del latte, in realt`a, si forma mentre il bambino prende il latte e viene secreta in proporzione al vigore, alla forza ed alla persistenza con cui questi succhia. La composizione del latte materno si adegua, col passare delle settimane, ai mutevoli fabbisogni nutritivi del piccolo, facendo quindi, quanto l’industriale di latte in polvere non pu`o sperare di fare. Perfino il volume della produzione lattea non e` uniforme nel periodo della lattazione. Esso, di norma, varia con il mutare dei fabbisogni del bambino. All’et`a di una settimana, il neonato pu`o consumare circa quindici once di latte nell’arco delle ventiquattro ore; tre settimane pi`u tardi, questa quantit`a potrebbe raddoppiare. La produzione di latte tende a raggiungere il culmine tra la venticinquesima e la trentesima settimana. La tabella seguente, tratta da Rose, indica il consumo settimanale di calcio ad opera del lattante nei diversi periodi dello sviluppo:

` DEL NEONATO UTILIZZO SETTIMANALE CALCIO ETA (mesi) (grammi) ———————– ———————– 3 da 1,9 a 2,2 6 da 2,5 a 2,7 9 da 2,7 a 3,0 ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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E` opinione diffusa che, durante il periodo dell’allattamento, siano maggiori le possibilit`a di una deficienza di calcio rispetto a quella di altri elementi; pertanto, e` bene che la madre mangi in abbondanza frutta e vegetali contenenti calcio. Il latte umano assomiglia al latte bovino, ma se ne differenzia in parecchi importanti particolari; e` molto pi`u dolce, e` inodore, ed il suo colore va da un bianco bluastro ad un intenso giallo cremoso. La qualit`a del latte non pu`o essere determinata dal suo aspetto, in quanto il latte giallastro deve il suo colore ad una sostanza chiamata “carotene” che si trova in certe verdure utilizzate a scopi alimentari. La proteina del latte umano differisce da quella del latte di mucca o di capra; il suo contenuto di amminoacidi e` specificamente pensato per soddisfare i fabbisogni di amminoacidi del piccolo dell’uomo, per cui, sebbene il latte di mucca o di capra contenga pi`u proteine del latte umano, il bambino crescer`a in maniera migliore utilizzando il latte materno. La composizione del latte umano rimane grosso modo invariata per tutto il periodo dell’allattamento; la variazione pi`u rilevante interessa il suo contenuto proteico, che diminuisce con il passare del tempo. La composizione del latte varia di giorno in giorno ed addirittura da una poppata all’altra, cos`ı come dall’inizio alla fine della stessa poppata. Il latte umano, in media, contiene circa il 7% di lattosio dal 3 al 4% di grassi, 1,50% di proteine, e 0,20% di sali. La percentuale di siero o proteine solubili nel latte umano e` superiore a quella del latte di mucca. I suoi sali sono in forma molto pi`u facilmente utilizzabile per il neonato di quanto non lo siano nel latte bovino. Tali sali, ad eccezione del ferro, sono sufficienti a coprire i fabbisogni del bambino, la cui deficienza tuttavia, almento per molti mesi, non ha ripercussioni sul piccolo in quanto questi, al momento della nascita, presenta una eccezionale riserva di ferro contenuta nel fegato. Ci`o costituisce in relat`a, uno straordinario esempio della precisa rispondenza del latte ai fabbisogni del neonato. Il latte materno e` relativamente povero di grassi ed e` un dato di fatto che i neonati piccolissimi vivano meglio se sottoposti ad una dieta contenente pochi grassi. Nello stomaco del neonato, il latte della madre forma dei soffici cagli a fiocchi immediatamente permeabili per i succhi digestivi; per contro, il latte di mucca d`a origine a cagli pi`u grandi e duri. Analisi condotte sul latte materno per determinarne la qualit`a non hanno alcun valore pratico, a meno che non si prendano in esame parecchie poppate nel loro insieme. E` probabile che campioni prelevati durante la giornata differiscano da quelli prelevati alla sera. All’inizio della poppata, il grasso contenuto nel latte varia dal 2 al 3%, mentre alla fine va dal 6 al 10%. Si osserva, altres`ı, una considerevole variazione nella composizione del latte di donne diverse, senza che ci`o abbia ripercussioni sulla salute dei neonati. Un neonato che in precedenza si era ben sviluppato nutrendosi del latte della propria madre, si svilupper`a altrettanto ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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bene cibandosi del latte della balia. E` altres`ı vero che un neonato pu`o trovarsi bene con un latte, che, per una qualche ragione, non giova ad un altro neonato. Possono esservi addirittura casi di neonati che crescono tranquillamente prendendo il latte di parecchie balie ed hanno uno sviluppo soddisfacente. Alla luce di quanto detto finora, quindi, potrebbe non esistere uno standard assoluto sulla bont`a del latte. A meno che non ci si trovi in presenza di variazioni estreme, l’analisi chimica del latte non pu`o determinarne l’adeguatezza o meno per il neonato. La maggior parte di tutte queste pratiche mercenarie di laboratorio rappresenta in realt`a uno dei tanti aspetti di quella miniera di denaro che e` diventata la medicina oggi. Esiste una sola prova per valutare l’adeguatezza o meno del latte, ed e` la prova dell’allattamento. Se un bambino, allattato al seno, cresce normalmente e prospera, e` evidente che quanto riceve e` adeguato ai suoi fabbisogni; nel caso, invece, egli non cresca, e` possibile che la quantit`a di latte sia insufficiente. Essendo da tempo il nostro paese letteralmente sommerso da un’autentica inondazione di latte bovino, le nostre donne non hanno pi`u la voglia o la capacit`a di allattare i loro piccoli. Si tratta forse di una vendetta della bestia per il fatto di venire sfruttate nell’industria casearia? Che cosa succederebbe ai nostri piccoli se anche le nostre mucche perdessero la capacit`a di produrre latte? Siamo forse giunti ad un punto in questa nostra affannosa corsa verso il regresso in cui non siamo pi`u capaci di continuare ad esistere come razza, se non come parassiti della mucca? Sembra che tra i cosiddetti animali inferiori non si osservi mai l’incapacit`a di allattare i propri piccoli, cos`ı come essa e` molto rara tra i cosiddetti primitivi. Tale incapacit`a sembra essere una triste prerogativa delle donne civilizzate, e non quindi delle popolazioni selvagge della terra. Si tratta di un dato sufficiente a farci riflettere su chi debba essere in realt`a considerato selvaggio e chi civilizzato. Quando i neonati vengono alimentati alla fonte che la Natura ha direttamente preposto all’uopo, stanno molto meglio di quando sottoposti ad un’alimentazione artificiale. Se il latte della madre risulta qualitativamente inadeguato, (si tratta, in realt`a, di un’eventualit`a molto remota), invece di svezzare il proprio piccolo, ella dovrebbe cercare di migliorare la propria dieta ed il proprio regime di vita. Il latte materno e` talmente importante per il bambino che qualora la madre non ne secernesse a sufficienza per soddisfare i fabbisogni del proprio piccolo, ella dovrebbe continuare ad allattare il bambino finch`e avr`a latte, ed integrare semplicemente il proprio con quello ottenuto da altre fonti. Ella non dovrebbe smettere di allattare il proprio piccolo per il semplice fatto di non produrre latte sufficiente a coprire il fabbisogno globale del neonato. E` sicuramente preferibile integrare il proprio latte anzich`e sostituirlo.

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Diventa sempre pi`u importante il fatto che le madri allattano i propri piccoli, dal momento che la classe medica va acquisendo un controllo sempre maggiore sull’industria casearia nonch`e sulle mucche da latte sottoposte a continui test e vaccini che sviliscono il valore nutritivo di questo preciso alimento. Dal momento che la pastorizzazione e` obbligatoria su aree sempre pi`u estese, diventa altresi importante che le madri assicurino ai loro piccoli il proprio latte. E` una cosa terribile il fatto che una madre venga meno al suo dovere di allattare la propria creatura. Il latte di mucca, malgrado tutte le virt`u che gli vengono attribuite, e` un alimento insufficiente per il neonato e per il bambino, cos`ı come lo e` per l’adulto. Nel calderone di discussioni sulla minore incidenza di malattie riscontrate tra i bambini allattati al seno, credo sia bene ribadire una volta per tutte il fatto che l’allattamento al seno non “proteggeva” i neonati “dalle malattie” nello scorso secolo, n`e nei secoli precedenti, allorch`e quasi tutti i neonati venivano allattati naturalmente. La salute dei neonati e` qualcosa che va ben oltre il semplice allattamento al seno. La teoria che il latte materno possiede sostanze “protettive” oltre alle sostanze nutritive che lo caratterizzano, e che contenga qualche tipo di “anticorpo” attivo contro i germi, e` completamente gratuita. Soltanto coloro che sono ottenebrati dall’ignoranza, possono prendere sul serio la teoria secondo la quale le malattie sono dovvute ai germi; ma, se allora, le malattie sono dovute ai germi, e` probabile che anche il latte degli altri animali presenti queste stesse sostanze protettive. Pensando al latte di una madre sana, ed osservante un corretto regime dietetico, dobbiamo pensare che esso costituisce una fonte nutritiva superiore per il neonato, per la quale non esiste alcun sostituto adeguato; ma, dobbiamo anche desistere dal tentativo di investire questo latte di propriet`a profilattiche o magiche, o cosiddette medicinali. Qualsiasi donna normalmente sviluppata dovrebbe essere in grado di allattare il proprio piccolo. Per molte donne, l’incapacit`a ad allattare il proprio neonato e` semplicemente mancanza di volont`a. Molte donne riescono a trovare le scuse pi`u disparate per non allattare i propri figli. Perfino coloro che non hanno una forma da mantenere credono alla storia assurda che l’allattamento al seno possa danneggiare il loro fisico. L’allattamento, inoltre, le tiene lontane dai teatri, dalla pista da ballo, dal tavolo da bridge, dai cocktail e dal lavoro. Una giovane donna ha detto ad una futura madre: ≪Sei proprio pazza se pensi di allattare il bambino quando nascer`a. Pensa solamente a tutte le volte che sarai costretta a tornare a casa, o a rimanervi, quando potresti invece tranquillamente affidare il bambino ad una baby-sitter che gli preparer`a il latte in polvere secondo le tabelle stabilite. E` una soluzione talmente semplice!≫. L’ultima scusa, quella del lavoro, spesso appare legittima. Il dottore potr`a dimostrare alla madre in una dozzina di modi diversi che, per l’amore e la salute del suo bambino, ella dovrebbe allattarlo al seno; ma che cosa potr`a ribattere alla donna se questa si opporr`a adducendo i ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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suoi particolari motivi: la fragilit`a della sua salute, le stancanti veglie, la continua ansia, l’oppressione della societ`a, la necessit`a per lei di lavorare, l’indifferenza del suo Paese per le sue necessit`a, lo stesso figlio, oggetto di cos`ı tante cure, che, una volta cresciuto, potrebbe forse trasformarsi nel suo pi`u crudele nemico? L’unica risposta e` che le donne di salute cagionevole, o malate, o che lavorano, o che pongono qualsiasi altra cosa al di sopra del benessere del loro neonato, dovrebbero evitare di incorrere nelle responsabilit`a della maternit`a. La barzelletta racconta che uno studente, alla domanda di fornire cinque motivi per cui il latte materno e` il migliore per il neonato, ne diede quattro, non riuscendo a formulare il quinto. Dopo essersi spremuto le meningi, se ne venne fuori con l’originale risposta: ≪Fuoriesce da contenitori bellissimi≫, dando cos`ı una risposta che spessissimo corrisponde a verit`a. Ma, ancora pi`u importante di questo fatto, e` che il latte materno giunge direttamente al bambino, senza manipolazioni o interferenze esterne. Esso e` fresco, puro, sano, genuino e naturale; non viene danneggiato dalla standardizzazione, dalla conservazione, dalla pastorizzazione, dall’ossidazione, dall’omogeneizzazzione, o dalla aggiunta di conservanti, ecc. Esso non viene contaminato da sporchi lattai, sporchi contenitori, o altri fattori, sempre che la madre sia sana e conduca una vita impeccabile dal punto di vista igienico. La maggior parte delle donne di oggi ignora quanto sia conveniente l’allattamento al seno; esso non richiede la sterilizzazione di bottiglie e tettarelle, n`e l’attenta miscelazione e il dosaggio accurato di prodotti in polvere con acqua, cos`ı come risparmia la fatica di controllare se la temperatura del latte sia quella giusta, e non necessita di tante bottiglie, colini, sterilizzatori, ecc. La preparazione dei prodotti in polvere sostitutivi del latte materno, e la sterilizzazione delle bottiglie comportano un “sacco di fastidi”, che non sussistono invece nel caso dell’allattamento naturale. In una donna normale, la produzione di latte dipende da alcuni semplici fattori alla portata della maggior parte delle madri. Esistono due maniere fondamentali per aumentare la produzione di latte, e, cio`e, una dieta corretta, e il completo svuotamento delle mammelle ad ogni poppata. Il consumo d’acqua non e` di alcun giovamento, n`e esistono sostanze medicinali da assumere o applicare localmente o alimenti brevettati che possano incentivare la produzione di latte. Il completo svuotamento della mammella ogni volta che il piccolo allatta, costituisce il modo pi`u efficace di aumentare la secrezione lattea; se le mammelle non verranno vuotate di volta in volta, la secrezione gradualmente diminuir`a. Da sempre questo fatto, che vale anche per i bovini, e` noto ai contadini ed ai lattai. Come le mucche, molte donne producono pi`u latte di altre; tuttavia, a questo fatto, la quantit`a di latte secreto dipende in buona parte dalle richieste del lattante, per cui aumenta o dimunuisce in rapporto al consumo che questi ne fa. Sono troppe ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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le madri che permetto che il piccolo succhi una mammella per pochi minuti, e poi passi all’altra; in questo modo, nessuna delle due si svuota in modo completo, e ci`o porta ad un loro rapido prosciugamento. In realt`a, il bambino dovrebbe essere allattato ad una mammella durante una poppata, e all’altra durante la poppata successiva. Assicuratevi che il vostro piccolo svuoti completamente ciascuna mammella prima di porgergli l’altra, qualora la prima non gli avesse fornito il latte sufficiente a sfamarlo. SE LE MAMMELLE NON VERRANNO COMPLETAMENTE SVUOTA` RAPIDATE AD OGNI POPPATA, LA SECREZIONE LATTEA DINIlNUIRA MENTE. AL CONTRARIO, LO SVUOTAMENTO DELLA MAMMELLA AD OGNI ` LA QUANTITA ` DI LATTE SICURAMENTE PIU ` DI POPPATA AUMENTERA QUALSIASI ALTRA COSA. Un attento osservatore si trover`a costretto a riconoscere che la maggior parte delle donne moderne non nutre un reale desiderio di allattare il proprio piccolo; e se anche avesse questo desiderio, non e` possibile produrre un latte qualitativamente e quantitativamente adatto osservando una dieta di pane bianco, carni aromatizzate, latte pastorizzato, rustici, dolci, pur`e di patate, ecc. L’assunzione di abbondanti quantit`a di alimenti ricchi e` inutile. Essi infatti hanno il solo effetto di rovinare la digestione e distruggere l’appetito della madre. L’unica classe di alimenti che aumenta notevolmente la secrezione lattea degli animali — e ci sono motivi per credere che lo stesso avvenga nella donna - sono gli alimenti verdi appena raccolti. Sono proprio questi ultimi che dovrebbero essere consumati in abbondanza. Il professore McCollum afferma: ≪Abbiamo buone ragioni per credere che la pratica comune di “limitare” la dieta ad un eccessivo consumo di pane, carne, zucchero, patate, fagiolini, piselli, e cereali per la prima colazione (prima della nascita e durante il periodo dell’allattamento) sia responsabile dell’incapacit`a di molte madri a produrre latte di quantit`a e qualit`a soddisfacenti per la nutrizione dei propri piccoli. Il limitare l’assunzione di carni non comporta alcun sacrificio insopportabile (ma, al contrario, genera grandi benefici); parimenti positivo sar`a l’aumento del consumo di latte, frutta, e vegetali verdi, e la madre che si atterr`a a questi piccoli accorgimenti ridurr`a enormemente il pericolo di un arresto nello sviluppo normale del proprio bambino≫. Il Dr. Page afferma: ≪La donna che non presenti appetito per qualsiasi tipo di alimento naturale non e` una donna sana; se la madre preferisce consumare alimenti trattati, non potr`a mantenere una buona salute; se ella e` sovralimentata, grassa e pletorica in modo anormale, e` una donna malata; e, in questi casi, non ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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pu`o assicurare al bambino un cibo perfetto per la sua nutrizione≫. ≪Molti alimenti conditi, bevande calde, il bere a profusione tra un pasto e l’altro “per far scendere il latte” finiscono con l’essere fattori dannosi tanto per la madre quanto per la sua creatura. Molti alimenti animali non sono consigliabili in inverno o in estate, ed in quest’ultimo periodo addirittura dovrebbero essere completamente eliminati≫. ≪La nausea, l’inappetenza, un appetito smodato, “i morsi allo stomaco”, spesso fraintesi come bisogno da parte dell’organismo di cibo, sono tutti prodotti dell’eccesso o dell’uso di cibi o di condimenti non naturali≫. Trattando delle cause del rachitismo, il Dr. Pritchard, dell’Inghilterra, osserva come tutta la dieta inglese sia deficiente di minerali alcalini e contenga un eccesso di minerali acidi. Commentando gli effetti di tale deficienza sull’allattamento, egli dice: ≪E` altres`ı degno di nota il fatto che, in concomitanza al deterioramento dei denti in questo paese (Inghilterra) esiste un’osservata ridotta capacit`a delle madri ad allattare i propri piccoli. La produzione di latte comporta uno straordinario prosciugamento delle risorse di calcio dell’organismo: una delle conseguenze naturali dell’esaurimento di queste risorse e` l’incapacit`a a produrre latte≫. La frutta ed i vegetali verdi sono le fonti migliori e piu` ricche di basi alcaline, e, dovrebbero, per quanto concerne la produzione lattea, fare per la donna, ci`o che fanno per gli animali. Parlando del lungo periodo (da due a tre anni) durante il quale le donne cinesi allattano i loro piccoli, il Prof. H. C. Sherman dice: ≪Non e` improbabile che il libero uso di vegetali verdi, dal contenuto elevato di calcio e vitamine, nell’alimentazione della madre possa essere un fattore della sua capacit`a di allattare i suoi bambini per un cos`ı lungo periodo di tempo≫. Ci`o deve essere vero perch`e McCollum ha scoperto che le vitamine del latte non vengono prodotte dalla mucca, ma vengono da questa direttamente assunte dagli alimenti≫. Frutta e vegetali verdi appena raccolti dovrebbero formare il grosso della dieta della madre, sia durante la gestazione sia durante l’allattamento. ≪

Spesso alle donne che allattano viene consigliato di bere birra, vino, birra chiara forte, cacao, cioccolato e bevande al malto, per favorire la secrezione lattea; si tratta, in realt`a, di un consiglio estremamente pernicioso. ≪Ci si domanda – dice il Dr. William J. Robinson – se una madre che faccia consumo di considerevoli quantit`a di bevande alcoliche non possa trasmettere alla sua creatura il gusto per l’alcool≫. A parte questa considerazione, la dieta della madre dovrebbe consistere di alimenti naturali. L’allattamento, infatti, non va vissuto come una malattia, e, pertanto, non richiede diete speciali; ci`o che, ad ogni modo, la madre dovrebbe evitare e` di assumere cattive abitudini alimentari che danneggiano la digestione. Un eccesso di proteine nella dieta materna potrebbe tradursi in un eccesso di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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proteine nel latte, e ci`o potrebbe creare problemi al piccolo. La verit`a di quanto detto finora e` ben attestata da osservazioni fatte su esseri umani. Negli animali, le prove sono state condotte in laboratorio. Hartwell, un ricercatore scientifico, ha scoperto che un eccesso di proteine nella dieta della madre, durante l’allattamento, va a detrimento del benessere del piccolo. L. T. Anderegg, del Laboratorio di Chimica Fisiologica, dello Iowa State College, dice: ≪Le prove ottenute in questo laboratorio dimostrano che e` di enorme importanza il fatto che il rapporto di proteine/grassi si mantenga entro certi limiti, se si vogliono ottenere risultati ottimali. Se tale rapporto e` troppo elevato, la crescita potr`a essere normale nella prima generazione, mentre gli animali produrranno pochi piccoli o addirittura nessuno. Evans, Bishop, Mathill, e Stone hanno impiegato diete in cui il rapporto grassi/proteine era troppo elevato, per avere risultati migliori, e, come risultato, vi e` stata la produzione di pochi piccoli, o addirittura di nessuno. Hartwell ha dimostrato che i piccoli non crescevano quando alle madri venivano somministrate diete ad alto contenuto proteico, durante il periodo dell’allattamento. I piccoli erano soggetti a spasmi, e l’esame del tratto digerente dimostrava la cessazione del flusso di latte. E` stato inoltre ripetutamente dimostrato in questo laboratorio che le diete ad alto contenuto proteico, e, comparativamente povere di grassi, risultano a detrimento dell’allevamento dei piccoli≫. L’eccesso di proteine nel latte potrebbe anche risultare da nervosismo o mancanza di esercizio fisico. ≪

La percentuale di zucchero nel latte non pu`o essere aumentata o ridotta in nessun modo; la quantit`a di grasso non pu`o essere aumentata se non in quelle madri che sono a livelli vistosi di sottonutrizione. Essa, comunque, potrebbe venir ridotta diminuendo la quantit`a globale del cibo assunto dalla madre. Esiste probabilmente una grande variazione nelle quantit`a di sali nel latte prodotto da dieta, mentre sembra certo che il suo contenuto vitaminico debba variare considerevolmente. Che le madri sottonutrite non possano allattare le proprie creature e` dimostrato dai risultati del digiuno, dall’esperienza di molte madri in certe parti dell’Europa devastate dalla guerra, da esperimenti condotti sugli animali, e da molti altri esempi che abbiamo quotidianamente a portata di mano. Un digiuno riduce immediatamente la quantit`a di latte e ne altera la qualit`a. Esperimenti hanno dimostrato che, dopo quattordici giorni di digiuno, la quantit`a di latte secreto e` appena un settimo del quantitativo normale. Il latte diventa pi`u povero di acqua, proteine, zucchero, e sali minerali. Il contenuto di grassi, invece, rimane praticamente immutato. Lusk ha scoperto che nel caso di capre tenute a digiuno, la quantit`a di grasso aumenta. Altri ricercatori hanno invece osservato che il contenuto di grassi del latte rimane sostanzialmente lo stesso nel latte bovino malgrado si osservi una diminuzione di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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tutti gli altri elementi. Kauppe, in Germania, ha esaminato il latte di molte madri durante la I Guerra Mondiale, ed ha trovato che il contenuto di grassi era praticamente normale. Ha fatto quindi ricorso ad una fantasiosa interpretazione basata su influenze psichiche per spiegare l’incapacit`a dei neonati di crescere robusti pur bevendo il loro latte. E` abbastanza ridicolo chiamare in causa “influenze psichiche” per spiegare ci`o che in realt`a era l’evidente risultato di un parziale stato di denutrizione. Dolore, preoccupazione, rabbia, paura, grande eccitazione, ecc., possono diminuire notevolmente o sospendere completamente la secrezione lattea, o anche alterare la composizione del latte ed avere quindi ripercussioni sul benessere del bambino. Mi chiedo spesso se l’incapacit`a di alcune donne di allattare il proprio piccolo non sia dovuta esclusivamente alla paura o alla preoccupazione di non esserne capaci. Le donne nervose ed eccitabili sono soggette ad avere troppe proteine nel loro latte, e ci`o risulter`a dannoso per la digestione del bambino. Esistono casi documentati di donne furiose che hanno ucciso i propri piccoli allattandoli. Qualsiasi influenza che deprima, o ecciti, o iperstimoli la madre, risulter`a rovinosa per il suo latte e far`a star male il lattante. Un affaticamento (o un iperlavoro in generale) ridurr`a la quantit`a di latte prodotto, poich`e le alterazioni di temperatura del corpo causeranno un prosciugamento delle energie del corpo. La debilitazione ed una cattiva nutrizione, derivanti in buona parte da una dieta errata e dall’uso di stimolanti, rappresentano le principali cause dell’incapacit`a di molte donne di allattare le proprie creature. Nella maggior parte dei casi, l’incapacit`a di allattare e` dovuta a trascuratezza, negligenza o ignoranza. Una corretta alimentazione della madre (abbondanza di vegetali freschi, e frutta appena raccolta, pochi carboidrati e le giuste proteine), aria fresca e luce solare, leggero esercizio fisico, riposo e tranquillit`a mentale, unitamente a mancanza di preoccupazioni o ansia, di eccessivo lavoro, di affaticamento notturno, nonch`e eliminazione di tabacco, bevande alcoliche, ore piccole, indebiti stati di eccitazione, metteranno la madre nelle condizioni ideali per fornire al proprio piccolo abbondanza di buon latte. Un’altra condizione importante e` il totale svuotamento della mammella o delle mammelle dopo ogni poppata.

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` ESSERE 15.1 QUANDO LA POPPATA PUO “VELENOSA” Molte sostanze assunte dalla madre vengono secrete unitamente al latte. Alcool, nicotina, oppio, atropina, iodio di potassio, salicilato di soda, bromuri, aspirina, urotropina, fenobarbiturici, cascara ed antifrina sono tra le sostanze che raggiungono il latte materno, spesso in quantit`a sufficienti da indurre precoci malesseri nel neonato. L’assunzione di catartici e lassativi da parte della madre pu`o produrre coliche nel neonato. Le madri dovrebbero stare attente a non assumere sostanze “velenose” per i loro piccoli. Anche se i medici affermano che queste sostanze non si trovano mai nel latte in quantit`a tali da recare danno ai piccoli, in realt`a, dobbiamo considerare queste loro affermazioni come una semplice difesa del loro sconsiderato abuso di farmaci e sostanze intossicanti. Essi, infatti, non ammetteranno mai il danno che deriva dall’uso di queste sostanze, a meno che non siano tali da causare la morte. Studi medici sul fumo in donne in fase di allattamento hanno evidenziato l’assenza di sintomi di sorta nei neonati, cos`ı come l’immutata quantit`a di latte nelle mammelle. L’unico caso documentato di avvelenamento da nicotina interessava un lattante di sei settimane. I sintomi presentati erano inquietudine, insonnia, accelerazione del battito cardiaco, vomito e diarrea. La conclusione e` stata, tuttavia, che la maggior parte delle madri prese in esame aveva fumato durante la gravidanza, e che i neonati avevano sviluppato una “tolleranza” per la nicotina. Questo significa semplicemente che la nicotina penetrata nel sangue della madre era altres`ı penetrata nel sangue del suo piccolo, ma la “tolleranza” non e` uno stato di salute, quanto piuttosto uno stato patologico, cos`ı come e` vero che i veleni non cessano di essere dannosi una volta che nei loro confronti si sia stabilita tale “tolleranza”. Sempre i medici affermano che l’alcool “in quantit`a modeste” non e` risultato essere dannoso. Sfortunatamente, per`o, essi non definiscono quali siano queste “modeste quantit`a”, n`e forniscono degli strumenti o delle soluzioni per mantenere tali quantit`a sempre nella soglia della “moderazione”. Non esiste, ad ogni modo, alcuna valida ragione per cui un neonato debba essere “moderatamente” avvelenato prima o dopo la nascita.

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Capitolo 16 IL LATTE ANIMALE L’alimento essenziale per lo sviluppo e la crescita sana di qualsiasi neonato mammifero, incluso il neonato dell’uomo, viene prodotto nelle mammelle della propria madre. Il latte di ciascuna specie si differenzia notevolmente da quello delle altre, come mostreremo pi`u avanti, e ciascuna specie e` preposta specificatamente a soddisfare i fabbisogni dei propri piccoli. Il neonato continua, per qualche tempo dopo la nascita, a nutrirsi del latte prodotto dalla madre. La tendenza generale, oggi, e` quella di considerare normale il fatto che, subito dopo la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre, l’uomo abbia cominciato a propinare ai propri piccoli il latte di mucca o di altri animali, e che da allora continui in questa sua pratica con estrema naturalezza. Ci`o ci porta a credere che si tratti di una pratica universale, ma difficilmente potremmo compiere un errore pi`u grossolano. Sappiamo, ad esempio, che sono pochissime le madri cinesi o ind`u che danno ai loro piccoli latte bovino, o di altri animali. Sappiamo, inoltre, che gli Indiani del Nord e del Sud America non avevano animali da latte, e che i loro piccoli non ricevevano pi`u latte dopo essere stati svezzati dalla madre. Ed esempi di questo tipo sono abbastanza numerosi in pi`u parti del mondo. Secondo quanto ci risulta da documenti storici, un uomo di nome Underwood fu il primo ad aver tentato l’esperimento di dare a dei neonati latte di mucca. Ci`o accadeva nell’anno 1793 . . . soltanto 187 anni fa, molto prima dell’invenzione della tettarella di gomma e possiamo ben immaginare quale doveva essere il suo spasso a nutrire un neonato con latte destinato ad un vitello. Prima di quella memorabile data 1793 se una madre moriva e lasciava il proprio piccolo da allattare, l’allattamento veniva compiuto da una balia e non da una

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mucca. Da allora, la mucca non solo e` diventata la madre di latte degli Americani e di buona parte degli Europei, ma si e` anche sviluppata l’assurda convinzione che “un neonato non deve mai essere svezzato”. Questi, infatti, deve consumare latte non solo nel periodo dell’infanzia, secondo quanto stabilito dalla Natura, ma anche nel corso della giovinezza, della adolescenza e della vita adulta, cosicch´e, oggi gli Americani sono un popolo di gente non-svezzata. Non ha importanza quanto un indivuduo possa vivere; l’idea generale sembra essere che ciascuno rimane lattante a vita. Il latte viene dichiarato apertamente come il solo ed unico “alimento completo”, e da tutte le parti, riceviamo stimoli a farne continuo uso. Il latte rappresenta “l’alimento ideale” per tutti: per il neonato, l’atleta, il lavoratore, l’invalido. Ad ogni modo, non va dimenticato che esiste tutta una struttura portante di natura commerciale dietro questa celebrazione delle magiche virt`u del latte, e pertanto e` bene non prendere troppo sul serio o per oro colato tutto quanto ci viene propinato a proposito, ricordando che spesso questi “crociati” del latte sono mossi da motivi di lucro. Il latte (il latte di mucca) non e` l’alimento perfetto n`e per il neonato n`e per l’adulto; eppure, malgrado ci`o, siamo talmente bombardati da una pubblicit`a massiccia sulla sua super-potenzialit`a, che arriviamo ad insistere affinch`e una donna in allattamento ne faccia uso. Un quarto al giorno, e talora anche pi`u, viene talora prescritto alle donne che allattano i propri piccoli. Questa quasi totale dipendenza dal latte e` stata il risultato di un’azione congiunta di medici e produttori di latte, della quale il seguente stralcio tratto dall’Ice Cream Field (National Journal), di Luglio 1927, ed intitolato “Dairy Council Plans Education Work” rappresenta solo una prova parziale. I pi`u recenti sviluppi ottenuti nell’ambito della educazione sanitaria, e l’aumento dell’uso di prodotti caseari nella dieta del paese, sono stati discussi nel corso della sesta conferenza annuale estiva dei produttori di latte nazionali e regionali, dall’11 al 13 Giugno a Buffalo, N.Y. Tra coloro che hanno preso la parola, vi sono stati il Dr. Munn, Presidente; il Dr. Charles H. Keene, Professore di Igiene dell’Universit`a di Buffalo; la Signorina Mary E. Spencer, Specialista in Educazione Sanitaria, Washington, D.C.; il Dr. W.W. Peter, Segretario Associato dell’Associazione Americana di Sanit`a Pubblica; il Dr. H. E. Van Norman Presidente del DRY MILK INSTITUTE; Clifford Goldsmith, scrittore e conferenziere; la Signorina Sally Lucas Joan, consulente sanitaria, nonch`e funzionari e specialisti dell’organizzazione. ≪

Nel corso della conferenza, sono stati presentati nuovi posters, opuscoli, filmini, testi pubblicitari, commedie, ed altri strumenti educativi per presentare l’importanza di “alimenti protettivi” nella dieta di un individuo. Una analisi del tipo di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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lavoro portato avanti dall’organizzazione, e delle modalit`a con cui essa aiuta l’industria casearia, e` stata presentata da W.P.B. Lockwood, New England Dairy and Food Council, Boston, Mass. Il programma della conferenza e` stato completato da riunioni di carattere commerciale tra i vari funzionari, nonch`e da una specifica riunione vertente sui metodi pubblicitari. ≪Il Dairy Council – ha dichiarato il Direttore Dr. C.W. Larson – sta oggi raggiungendo il punto, in cui i suoi gruppi di lavoratori specializzati devono dedicare la maggior parte del loro tempo alla preparazione di materiali e progetti interessanti ed istruttivi, da fornire alle scuole ed ai colleges, alle organizzazioni sanitarie e previdenziali e ad altri gruppi similari, in tutti gli Stati Uniti. In precedenza, la maggior parte del nostro tempo lo dedicavamo alle attivit`a scolastiche, mentre oggi queste costituiscono soltanto una parte della nostra poliedrica attivit`a≫.

Come si vede, dunque, si tratta di una manovra commerciale condotta nel modo pi`u lucido e distaccato possibile. Essa sfrutta la bandiera della “salute” come strumento per ottimizzare i profitti delle industrie casearie, cercando per la propaganda “EDUCATIVA” l’appoggio e la legittimazione dei medici associati a queste industrie. Il latte non e` un “alimento per adulti”, ma e` un espediente temporaneo nella vita del giovane animale, la sua secrezione dura fino a quando il piccolo non avr`a sviluppato una dentatura tale da avere assicurata la completa masticazione, nonch`e la capacit`a di secernere succhi gastrici qualitativamente capaci di metterlo nelle condizioni di digerire gli alimenti dei quali poi si ciber`a per il resto della sua vita. Il latte di mucca non solo non e` un alimento perfetto per l’uomo adulto, ma non lo e` neppure per il neonato della razza umana. Allo stesso tempo, il latte bovino non e` nemmeno il miglior latte per neonati ricavato dagli animali inferiori. Invece di parlare dell’importanza degli “alimenti protettivi” nella dieta, costoro dovrebbero dedicare la loro “campagna educativa” alla divulgazione dei pericoli dei cibi denaturati; ma ci`o non pu`o succedere perch`e, in realt`a, la loro campagna e` semplicemente un tentativo di vendere pi`u latte e non uno sforzo onesto di informare la gente sui rischi connessi alla dieta denaturata. La tabella che segue indica il rapporto esistente tra il contenuto proteico del latte delle differenti specie ed il tempo medio necessario ai piccoli di dette specie per raddoppiare il proprio peso:

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CONTENUTO PROTEICO DEI VARI TIPO DI LATTE Specie BAMBINO PULEDRO VITELLO CAPRETTO MAIALINO AGNELLO CAGNOLINO GATTINO CONIGLIO

Percentuale 1,6 2,0 3,5 4,3 5,0 6,5 7,1 9,5 14,5

N. gg. richiesti per raddoppiare peso-nascita 190 60 47 19 18 10 8 7 6

Un’occhiata a questa tabella rivela subito il fatto che la Natura ha fornito pi`u proteine o meno proteine ai piccoli delle varie specie, a seconda della rapidit`a con cui essi crescono dopo la nascita. Pertanto, il coniglio che e` quello con la crescita pi`u rapida, riceve circa otto volte in pi`u le proteine rispetto al neonato dell’uomo, che cresce pi`u lentamente di qualsiasi altro animale sulla terra. Questa tabella, tuttavia, non racconta l’intera storia delle proteine, n`e l’intera storia della crescita. La parola “proteina” e` un termine molto indefinito, ed e` noto che la stessa quantit`a di proteina e calorie di diverse fonti potrebbero avere valori alimentari molto diversi. Il latte della mucca possiede una proteina differente ed inferiore rispetto a quella osservata nel latte umano, e mentre soddisfa a meraviglia i fabbisogni di crescita del vitello, si rivela inadeguata per le esigenze di sviluppo del piccolo dell’uomo. Le proteine dei diversi tipi di latte differiscono notevolmente nella costituzione dei loro amminoacidi, in modo da poter adeguatamente far fronte ai diversi fabbisogni delle varie specie. La caratteristica pi`u singolare nella crescita del piccolo dell’uomo, rispetto a quella degli altri animali, e` il grande sviluppo del cervello nel primo anno di vita. Il latte della donna e` specificamente preposto a favorire questo sviluppo, cos`ı come nessun altro latte sostitutivo pu`o fare. Il latte bovino forma cagli grossi, grandi, e spessi che il neonato ha difficolt`a a digerire, mentre il latte umano forma piccole masse soffici e fioccose che risultano di facile digestione. Queste diverse caratteristiche fisiche e chimiche del latte delle due madri sono destinate a soddisfare le specifiche esigenze dei rispettivi piccoli, ed i due latti, pertanto, non sono intercambiabili. Ne consegue, logicamente, che la mucca non rappresenta la migliore madre per il neonato dell’uomo, e che tutte le volte che essa ne e` diventata la madre adottiva, gli ha in realt`a arrecato danno. Va sottolineato come il preferire al latte materno, che e` relativamente povero di proteine, il latte intero della mucca, non diluito, e contenente quasi il triplo ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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delle proteine, non accelera la crescita del neonato, in modo da permettergli di raddoppiare il peso in minor tempo. In realt`a, tranne che per l’altezza, la crescita e lo sviluppo del neonato allattato artificialmente con la bottiglia, vengono ritardati. Sembrerebbe che il latte si limiti a fornire le sostanze per la crescita, ma il vero ed effettivo controllo della crescita venga operato altrove. La capacit`a di crescere e` insita nell’organismo vivente, indipendentemente dall’apporto alimentare. Mi e` capitato ripetutamente di osservare uno o due gattini venir separati dalla madre e venir alimentati con latte di mucca ed altri alimenti. Invariabilmente, i gattini allattati dalla madre crescevano meglio di quelli sottoposti ad allattamento artificiale: erano meglio nutriti, pi`u sviluppati, pi`u grandi, e pi`u sani, ed il loro pelo pi`u lucido, folto e compatto. Anche per quanto riguarda la mortalit`a, ho osservato delle differenze: essa era praticamente assente tra i gattini allattati naturalmente, mentre era molto elevata tra quelli allattati artificialmente. Ci`o, e ne sono convinto, rivela la relativa inadeguatezza del latte di mucca per i gattini, ed indica che mentre il piccolo di una specie pu`o talora vivere e crescere con il latte di un’altra, esso prospera e si sviluppa nel modo migliore solamente con il latte della propria madre. Il latte di mucca, cos`ı tanto raccomandato da medici e produttori di latte, non e` in realt`a il prezioso alimento che il pubblico e` portato a credere. Oggi, epoca in cui tutti i cibi vengono trattati, ed il latte venduto al mercato viene standardizzato, pastorizzato, omogeneizzato, addirittura ricombinato, possiamo affermare con certezza che si tratta di un prodotto tutt’altro che superiore. Raramente il latte viene prodotto da mucche sane, e queste non vengono quasi mai alimentate con l’obiettivo di produrre un latte di ottima qualit`a. I programmi di alimentazione degli animali vengono elaborati con l’obiettivo di ottenere la massima resa, piuttosto che la massima qualit`a; le mucche vengono sottoposte al test della tubercolina, vaccinate e sottoposte ad una serie di trattamenti volti ad assicurare l’anormalit`a del loro latte. BircherBenner afferma: ≪Erroneamente, il latte di mucca viene raccomandato come un alimento completo per l’infanzia. Gli studi condotti da pediatri sugli effetti nutrizionali del latte di mucca sul bambino, hanno fatto s`ı che essi si decidessero a raccomandare dal secondo anno di vita in poi una prudente limitazione nella quantit`a di latte normalmente assunta. Con il latte di mucca come esclusivo alimento, anche il bambino di due anni ben presto starebbe male≫. Se ve ne sono stati, sono stati sicuramente pochi i pediatri americani che hanno raccomandato “una prudente limitazione” della quantit`a di latte di mucca da somministrare ai bambini dopo i due anni di et`a. La sua affermazione, sicuramente, si riferisce ai medici europei, che, forse, non sono cos`ı legati all’industria del latte come accade ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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sfortunatamente per i medici americani. Non vi e` modificazione di sorta (diluizione o additivi) che possa rendere il latte di mucca rispondente ai bisogni del bambino, come il latte della madre. Tutti i tentativi di rendere il latte bovino in qualche modo similare a quello umano sono solo parzialmente riusciti. Il consiglio di far bere ad un bambino un quarto di latte al giorno, e ad un adulto o ad un anziano una pinta, ha basi prettamente commerciali; dietro di esso, infatti, vi e` la connivenza dell’industria casearia con la professione medica e la ricerca industriale. Il consiglio, infatti, non e` che le madri allattino i propri figli finch`e questi non abbiano raggiunto la novantina, perch`e questo significherebbe che non dovremmo mai venire svezzati, ma piuttosto quello di consumare latte di mucca o di capra perch`e e` stato trovato che essi rappresentano “alimenti perfetti” ed indispensabili. In realt`a, il valore alimentare del latte varia pochissimo con il variare delle razze delle mucche; alcuni tipi contengono pi`u vitamina A rispetto ad altre razze, sebbene abbiano solitamente pi`u carotene o provitamina A, che colma la differenza. Il latte Jersey e Goursney contiene pi`u crema del latte di altre razze, e ci`o spiega la sua minore adattabilit`a al bambino. Il latte di mucca, e` , nelle condizioni migliori, un alimento povero per il piccolo dell’uomo, se paragonato al latte umano. Se, poi, consideriamo il tipo di latte bovino che viene commercializzato oggi, dovremo renderci immediatamente conto di come esso rappresenti un pessimo sostituto del latte materno. Ricavato infatti da animali grassi, sovralimentati, vaccinati, sottoposti a diete sbagliate, a test di tubercolina, questo latte viene quindi standardizzato, pastorizzato, omogeneizzato, e ricombinato; possiamo concludere, pertanto, che forse non e` proprio la sostanza ideale per garantire il nutrimento dei nostri piccoli. Spesso, gli alimenti che entrano nella dieta delle mucche contengono D.D.T. o altre sostanze tossiche, alcune delle quali rimangono allo stato grezzo, tanto esso e` alterato. Una volta che una madre intelligente avr`a preso in considerazione tutte queste cose, far`a sicuramente tutti gli sforzi possibili per allattare il proprio piccolo allo scopo di garantirgli un latte sano. Diamo ora un rapido sguardo a ciascuno di questi fattori, ad eccezione della pastorizzazione che verr`a considerata in un capitolo successivo. E` assolutamente anormale per le mucche produrre le abbondanti quantit`a di latte, ricco di grassi, che producono le mucche allevate negli stabilimenti delle industrie lattiere. Queste ultime, in realt`a, attraverso riproduzioni selettive ed alimentazioni obbligate, vengono indotte a produrre grossi quantitativi di latte, e a continuare a farlo anche nei periodi di non allattamento dei propri vitelli. In effetti, molte di queste mucche non sono mai secche, ma continuano a produrre latte ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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che viene venduto sul mercato, tra un vitello e l’altro, anno dopo anno. Ho visto mucche far latte per dieci e pi`u anni, senza essere secche una sola volta, ed avere un vitello all’anno durante questo periodo. Ci`o costituisce un vero e proprio prosciugamento delle energie di questi animali, e rende impossibile il fatto che essi possano godere di buona salute; in queste condizioni, infatti, le mucche sono particolarmente predisposte alla tubercolosi, e vivono molto di meno rispetto alla norma. Mentre quasi tutte le mucche all’interno degli stabilimenti industriali sono tubercolotiche, questa malattia e` estremamente rara tra quelle che pascolano liberamente nelle pianure. Accanto ai mali dell’eccessiva produzione di latte, vi e` altres`ı il male dell’eccessiva alimentazione (troppo ricca di proteine), a cui le mucche vengono sottoposte. Tutto questo tende a favorire l’insorgere di malattie nell’animale e ad avere anche ripercussioni negative sul suo latte. Un eccesso proteico e` particolarmente negativo per i neonati. Se un eccesso di proteine nella dieta della madre danneggia il latte per il proprio piccolo, certamente un eccesso di proteine nella dieta della mucca, il cui latte ne contiene gi`a molte di pi`u del latte umano, risulter`a dannoso per il bambino. Altres`ı dannoso risulter`a un eccesso di grassi. Le mandrie allevate negli stabilimenti industriali vengono cresciute ed alimentate in modo tale che il loro latte contiene un grande eccesso di grasso. Lattai e contadini producono latte per venderlo, e pi`u latte e pi`u grasso una mucca produce, maggiori saranno i loro profitti. Lattai e contadini non sono diversi dai proprietari di miniere di carbone o opifici; essi sono interessati esclusivamente ad aumentare i propri profitti. Essi, pertanto, produrranno soltanto quel tipo di latte e quelle quantit`a di latte che assicureranno loro il massimo dei guadagni, incuranti del fatto che possano esservi effetti negativi sui consumatori. Le mucche da cui viene ottenuto il latte cosiddetto garantito, immune da germi, vengono tenute per tutto l’anno in celle senza luce, dalle quali escono molto raramente per un po’ di movimento all’aria aperta; esse vengono alimentate prevalentemente con alimenti secchi, e solo di rado fruiscono di foraggio verde. Queste condizioni di vita non sortiscono altro effetto che il deteriorare la salute della bestia e del suo latte. Le mucche hanno bisogno di erba verde, esercizio fisico, aria fresca e luce solare. Il dott. Hess, della Columbia University, ha dimostrato che il latte ottenuto da mucche allevate nei pascoli aperti garantisce la salute e lo sviluppo degli animali, mentre il latte ottenuto da mucche cresciute in ambienti chiusi e privi della luce solare, ed alimentate con foraggio secco, sortisce l’effetto contrario. Anche la vaccinazione di una mucca produce delle alterazioni nel suo latte. Quando una mucca viene vaccinata o sottoposto ad un test di tubercolina, e` pericoloso bere il suo latte; esso torner`a alla normalit`a e potr`a essere bevuto ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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solo parecchi giorni, forse settimane, dopo l’esecuzione di questo insano rito di superstizione. La deplorevole e falsa teoria medica secondo la quale i corpi di uomini ed animali possono essere purificati attraverso l’inoculazione di prodotti patologici di animali malati, non pu`o essere propinata sempre al pubblico e fatta passare per scienza. L’ulteriore illusione, poi, secondo la quale la tubercolosi nell’uomo pu`o essere prevenuta attraverso “l’immunizzazione” del bestiame prima o poi dovr`a essere abbandonata. Il suo autore, Robert Kotch, la abbandon`o qualche anno dopo averla partorita, ma i suoi colleghi avevano gi`a capito che si trattava di una “illusione” ben redditizia, pertanto, si attaccarono ad essa con tutta la loro tenacia, paghi del denaro che essa avrebbe loro assicurato. Le mucche degli stabilimenti ed in particolare le mandrie “certificate” vengono, oggigiorno, sottoposte tutte al test della tubercolina, vale a dire, vengono tutte intossicate e fatte ammalare. Il test della tubercolina e` una frode bella e buona, e, come tutti i medici sanno, non costituisce affatto un test affidabile per la determinazione della tubercolosi. Somministrata agli animali in massicce dosi, essa far`a si che “muoiano istantantaneamente con i sintomi di un’intossicazione acuta”; “in dosi moderate”, “gli animali rivelano i sintomi di una profonda intossicazione, ma gradualmente si riprendono, con una forma di malattia lieve e cronica”. La tubercolina e` la putrescente risultante di brodo di carne in decomposizione, contenente glicerina e viene preservata con acido carbonico. Essa non e` un semplice veleno, ma una vera e propria sintesi di veleni. La pastorizzazione del latte e` caratterizzata da una vera e propria forma di “trascuratezza” il cui solo risultato e` di assicurarci un latte “sporco”. Tutto questo, comunque, verr`a trattato pi`u ampiamente nel capitolo successivo. Anche il latte subisce un processo di deterioramento dopo essere stato preparato per la vendita, ed il suo valore nutritivo viene notevolmente danneggiato dalla conservazione in frigorifero. Gli attuali metodi di produzione e trattamento industriale del latte sono ben lontani dall’assicurare la presenza sul mercato di un latte sano. Tali metodi sono in realt`a in buona parte i risultati dell’opera di propaganda che i medici esercitano nei confronti di noi consumatori. Non biasimatemi troppo, quindi, quando affermo che la professione medica e` determinata ad evitare che vi sia un solo bambino sano in America, e ad evitare che possa esservi anche un solo bambino capace di fruire di cibi sani.

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16.1 IL LATTE DI CAPRA La maggior parte delle argomentazioni portate avanti per sostenere la superiorit`a del latte di capra rispetto a quello bovino, sono in realt`a ancora da dimostrare e probabilmente niente affatto vere. Per moltissimi, tuttavia, il latte di capra e` pi`u sano di quello delle mucche da allevamento in quanto la capra, rispetto a queste ultime, viene considerata pi`u sana e meglio alimentata. La vaccinazione delle capre, infatti, non sembra essere eccessivamente diffusa. Il latte di capra forma un caglio un p`o pi`u piccolo e pi`u soffice rispetto a quello del latte di mucca, e, quindi, risulta pi`u facilmente digeribile. Nella mia pratica comunque, mi e` capitato di avere a che fare con bambini che digerivano meglio il latte bovino ed avevano difficolt`a con quello di capra, cos`ı come mi e` capitato di trovarmi alle prese con bambini che non avevano problemi col latte di capra e, invece, non riuscivano a digerire quello di mucca. Esistono inoltre bambini che hanno difficolt`a con entrambe le qualit`a. I grandi svantaggi del latte di capra sono il suo elevato costo, e la sua difficile reperibilit`a, almeno in questo paese. Carque ci fornisce la seguente analisi comparativa effettuata sui due tipi di latte citati:

LATTE CAPRA LATTE MUCCA

ACQUA 87,30 85,70

PROTEINA 3,55 4,30

GRASSI 3,70 4,50

CARBOIDRATI 4,88 4,40

MINERALI 0,45 0,80

Per quanto concerne la loro composizione chimica, c’`e poca scelta tra i due tipi di latte. Le differenze di valore alimentare non sono certamente tali da giustificare gli elevati prezzi che i genitori appartenenti a fasce di reddito basso si trovano a pagare per il latte di capra, n`e a giusitificare una predilizione per quest’ultimo nel caso i bambini si trovassero gi`a bene con il latte di mucca.

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Capitolo 17 LA PASTORIZZAZIONE Il latte e` un liquido complesso contenente quasi tutti i fattori alimentari richiesti nella nutrizione umana. Esso serve a molteplici scopi nell’organismo umano in via di sviluppo. Meno viene trattato e manipolato, lavorato e riscaldato, maggiori saranno i suoi effetti benefici. Tutto quanto tenda ad alterare, in qualsiasi maniera, le caratteristiche chimiche e fisiche del latte, inevitabilmente ne dannegger`a il suo valore nutritivo. Oggi, il latte viene standardizzato, pastorizzato, omogeneizzato, trattato, congelato, evaporato, condensato, polverizzato, conservato, adulterato, aromatizzato e, comunque, alterato prima di raggiungere il consumatore. Molti consumatori, infine, lo fanno bollire prima di farne uso. Il latte viene standardizzato non allo scopo di assicurarne un contenuto cremoso uniforme, bens`ı per mettere il rivenditore nelle condizioni di disporre di crema da vendere come tale. Il processo consiste nel far passare il latte attraverso una centrifuga che separa la crema dal latte, e quindi nel mescolare nuovamente al latte della crema sufficiente per rientrare, nelle disposizioni previste dalla legge statale. La crema rimanente viene quindi mescolata, in percentuali diverse, con il latte, e venduta come “panna montata”, ecc. Il processo di centrifugazione, puramente meccanico, produce una notevole ossidazione del latte con la conseguente perdita del valore alimentare. Il latte viene, omogeneizzato per nascondere l’aggiunta di latte vecchio a quello fresco. Chiaramente questa miscela viene effettuata all’insaputa del pubblico, mentre il latte omogenizzato viene pubblicizzato in modo da portare gli ingenui a credere che ci si stia dando da fare per ottenere un prodotto migliore. Il latte omogenizzato ha il sapore del latte centrifugato cui e` stata aggiunta dell’acqua. Il fatto che un prodotto cos`ı scadente e privo di gusto possa essere venduto al pubblico in quantit`a cos`ı massicce, attesta il potere di seduzione di una campagna

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pubblicitaria studiata attentamente a tavolino. La pastorizzazione, presentata al pubblico come una misura intesa a proteggere la salute, ha pi`u di uno scopo, ma sempre di natura commerciale. Robert Kotch, tedesco, pensava di aver scoperto che la TUBERCOLOSI BOVINA fosse la causa della tubercolosi umana, convinto che l’uomo diventasse tubercolotico soprattutto attraverso il consumo di latte e carne fresca ricavati da mucche malate di tubercolosi. Nel corso del “London Medical Congress” del 1910, Kotch afferm`o che dopo numerosi esperimenti, aveva scoperto che la sua precedente conclusione era stata un errore madornale. Egli afferm`o che la tubercolosi umana e quella bovina erano alquanto distinte e non intercambiabili, e che una mucca malata di tubercolosi non avrebbe mai potuto trasmetterla all’uomo n`e avere su questi effetti nocivi. La classe medica, per`o, e i produttori di latte, avevano allora gi`a scoperto il modo per ricavare profitto dalle precedenti conclusioni di Kotch, cosicch`e si rifiutarono di prendere in considerazione le sue nuove teorie. Al Pasteur Institute, pensarono di avere scoperto che la ebollizione del latte avrebbe distrutto il cosiddetto bacillo tubercolare, e tale processo divenne a tutti noto come pastorizzazione. Oltre a questo, la pastorizzazione viene oggi usata per uccidere altri batteri. L’industria del latte e` interessata alla pastorizzazione per varie ragioni; nessuna di esse, in realt`a, ha a che vedere con il benessere fisico dei suoi consumatori. Il latte viene pastorizzato per nascondere quanto di sporco vi e` all’origine di tutti i processi cui viene sottoposto. I produttori di latte naturale, infatti, impiegano misure di ordine sanitario di gran lunga superiori a quelle impiegate da coloro che si dedicano alla pastorizzazione. In effetti, per i produttori di latte pastorizzato non esistono quasi obblighi sanitari, in quanto e` opinione comune che la pastorizzazione render`a il latte, anche quello pi`u sporco, sicuro; si tratta di una convinzione che non regge alla luce di quella che e` la verit`a dei fatti. La pastorizzazione impedisce che anche il latte tutt’altro che igienico vada a male, cosicch`e, anche dopo vari giorni di viaggio e di conservazione, esso pu`o venire venduto come “fresco”. L’obbligo che tutto il latte debba venire pastorizzato prima di essere venduto assicura altres`ı il mezzo per eliminare il piccolo produttore dalla concorrenza in quelli che sono i grossi interessi legati all’industria lattiera. La pastorizzazione crea un vero e proprio monopolio del latte, e sono queste le ragioni effettive per cui quest’ultimo viene pastorizzato. La pastorizzazione del latte, fatta con nessun altro scopo che quello della distruzione dei batteri, fallisce in pieno in questo scopo. Perfino i batteri dell’acido lattico, che tra tutti gli altri sembrano i pi`u facili da uccidere, non vengono distrutti tutti. Il fatto che nel latte pastorizzato vi siano batteri vivi viene dimostrato non solo dalla putrefazione cui il latte e` soggetto, ma anche da un esame effettuato al ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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microscopio. Le spore del bacillo di Welsh si moltiplicano rapidamente cosicch`e ben presto vi sono piu` batteri di questo tipo nel latte pastorizzato che in quello naturale. Si pensa che esista una sostanza antibatterica nel latte naturale che viene distrutta dalla pastorizzazione. Si ritiene, altres`ı, che la presenza del bacillo dell’acido lattico abbia un effetto ritardante sulla moltiplicazione degli altri batteri. Questi sono stati definiti “protettori naturali” del latte. Il cosiddetto bacillo tubercolare e quello tifoideo non vengono completamente distrutti dalla pastorizzazione. I batteri morti nel latte pastorizzato vanno in decomposizione e producono veleni piu` virulenti di quelli secreti dai batteri vivi. Pi`u importanti dell’uccisione o della mancata uccisione di pochi batteri innocui, che vengono facilmente digeriti una volta entrati nello stomaco umano, sono i cambiamenti distruttivi che avvengono nel latte stesso, come risultato del trattamento termico cui il latte e` stato sottoposto. E` proprio questo che lo rende meno buono dal punto di vista nutritivo. Il latte non pu`o essere riscaldato al di sopra della temperatura sanguigna senza che il suo valore nutritivo non diminuisca. Le alterazioni si osservano sia a livello chimico che a livello fisico. Il caglio del latte pastorizzato e` molto piu` duro, e, conseguentemente di piu` difficile digestione del soffice e fioccoso caglio del latte a temperatura ambiente. L’albumina e la globulina (due proteine) del latte subiscono la coagulazione, mentre la produzione di sulfuro di idrogeno ed ammoniaca, quando il latte viene fatto bollire, produce la decomposizione della proteina del latte. La pastorizzazione deaminizza alcuni degli amminoacidi del latte, cosicch´e questi non sono pi`u utili. Il grasso del burro (crema) viene reso meno assimilabile, e lo zucchero del latte viene caramellizzato. Di importanza ancora maggiore per il consumatore di latte e prodotti caseari, sono le trasformazioni pericolose che avvengono a livello di minerali e vitamine, a seguito della pastorizzazione. La vitamina C, nel latte, comincia ad essere distrutta quando la temperatura raggiunge i 122◦ F, e viene completamente distrutta a processo ultimato. Tutte le altre vitamine del latte o vengono distrutte oppure quantitativamente ridotte. Da un terzo a met`a della vitamina B12 viene distrutto. Molti anni fa, venne dimostrato che i sali di calcio del latte venivano cos`ı alterati da diventare insolubili ed inutili quali fattori nutritivi. E. H. Mague e D. Harvey, dell’Istituto di Ricerche Rewett, di Aberdeen, in Scozia, dimostrarono l’effetto distruttivo della pastorizzazione sui sali di calcio del latte. Berg e molti altri hanno dimostrato la stessa cosa. La maggior parte dello iodio del latte viene perso nella pastorizzazione attraverso la volatilizzazione. L’organismo animale, nel costruire i tessuti vitali, si limita ad unire specifici materiali secondo specifiche modalit`a; se tali materiali non sono adatti, essi non possono venire usati. Quando alcuni dei minerali del latte, soprattutto calcio e fosforo, ed alcune delle sue pro¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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teine, vengono alterate dal punto di vista fisico e chimico attraverso il processo di pastorizzazione, il valore alimentare del latte viene notevolmente ridotto. Parlando degli effetti della bollitura del latte, Bircher-Benner afferma che ≪secondo il Dott. Gerber, il calore altera i seguenti elementi costitutivi del latte: il grasso (trasformazione dovuta alla forza della formazione della crema), la lecitina (distrutta attraverso la separazione dell’acido fosforico), la caseina (cambia la sua reazione all’acido ed al quaglio), il lattosio (diventa caramellizzato), l’acido citrico (distrutto), i sali solubili (trasformazione in sali insolubili), l’acido carbonico (distrutto), gli enzimi e le vitamine (distrutti). L’elevato calore distrugge altres`ı la capacit`a batterica del latte≫. Egli continua ancora: ≪Quanto detto vale principalmente per la sterilizzazione del latte, ma risulta altres`ı vero in buona misura anche per la pastorizzazione. La bollitura domestica del latte, nei suoi effetti, si pone, in un certo senso, a met`a strada≫. Nel primo di una serie di articoli pubblicati nel The Rural New Yorker (marzo, maggio, giugno, 1947), dal titolo “Il perch`e della pastorizzazione”, Jean Bullitt Darlington ben sintetizza i mali della pastorizzazione nelle frasi iniziali: ≪Contrariamente alla credenza popolare prevalente, la pastorizzazione del latte non e` un passo avanti nel campo della nutrizione e della salute, ma piuttosto un passo indietro. Alcuni importanti elementi nutritivi, quali le vitamine, gli enzimi, ed i minerali scompaiono; l’incentivo ad una produzione qualitativamente soddisfacente del latte viene meno; la concorrenza nella distribuzione viene ristretta; diventa possibile il controllo ed il monopolio dei produttori, ed il valore dietetico del latte viene ridotto, mentre il costo per il consumatore viene aumentato≫. Alcuni anni fa, nell’Universit`a di Agraria di Auchincruisce, in Inghilterra, per tre mesi, due gruppi di vitelli vennero alimentati utilizzando latte normale e latte pastorizzato; otto vitelli utilizzavano il primo, mentre gli altri otto il secondo. I vitelli vennero prescelti al momento della nascita, e disposti nei due gruppi in modo alternato, quelli con numero pari nel primo, e quelli con numero dispari nel secondo. La scelta fu, quindi, del tutto casuale. Tranne che per la differente alimentazione, i due gruppi di vitelli vennero trattati esattamente allo stesso modo. E` degno di nota il fatto che, alla fine della prova, tutti i vitelli che erano stati nutriti con latte naturale apparivano in una condizione fisica pi`u che soddisfacente, mentre i vitelli alimentati con latte pastorizzato o apparivano malati o morivano prematuramente. Due erano morti alla fine del primo mese, ed uno aveva dovuto interrompere l’esperimento per evitare la morte; un quarto mor`ı al novantaduesimo giorno, due giorni dopo la scadenza ufficiale dell’esperimento. Risultati identici sono stati puntualmente ottenuti tutte le volte che altri animali sono stati impiegati in esperimenti similari. E` altres`ı importante sottolineare il fatto che animali alimentati con una dieta di latte pastorizzato risultano incapaci di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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riprodursi, mentre gli stessi animali alimentati con latte naturale mantengono la capacit`a di proliferare. Tutte le prove condotte sull’uso di latte naturale e latte pastorizzato nell’alimentazione dei bambini hanno dimostrato che i bambini che consumano latte naturale crescono meglio e pi`u sani. Per quanto strano possa apparire a coloro che sono stati terrorizzati dalla propaganda medica e dei produttori di latte, ci`o e` risultato vero addirittura in quei casi in cui il latte proveniva da mucche non sane. Ecco un caso che l’industria del latte ed i suoi fedeli servi, i giornalisti, si sono guardati bene dal pubblicizzare; alcuni anni fa, Marian E. Snydeggard, figlia di un agricoltore dello Iowa, venne scelta come “la ragazza pi`u sana degli Stati Uniti”. Su un punteggio massimo di 100, ella aveva ottenuto 99,7. Per un breve periodo, Marian conobbe la notoriet`a delle prime pagine dei giornali, ma non fu mai menzionato il fatto che sette delle mucche dell’azienda agricola Snydegaard, da cui proveniva il latte consumato da Marian, avevano rivelato al test della tubercolina di essere affette da tubercolosi. E` vero che, rispetto alle zone rurali in cui il latte naturale costituisce quasi l’unico tipo di latte consumato, nelle grandi citt`a, laddove e` reperibile soltanto il latte pastorizzato, esiste un’incidenza di gran lunga superiore della tubercolosi. Se come sostengono i medici, il latte naturale produce la tubercolosi, e la pastorizzazione garantisce l’immunit`a dalla malattia, le cose dovrebbero essere esattamente al contrario di come in realt`a sono. Se solo potessimo tener lontani i medici dalle aziende produttrici di latte, (costoro ormai fanno un tutto uno con la pastorizzazione, le loro fobie, i loro vaccini ed i test della tubercolina, ecc.), potremmo sperare di ottenere del latte sano. Quando una mucca viene vaccinata, il suo latte viene inevitabilmente alterato diventando pericoloso. Le nostre cosiddette autorit`a sanitarie hanno molto da dire circa “le malattie prodotte dal latte”; esse rappresentano, infatti, un vero e proprio incubo, frutto della assurda teoria dei germi, ed ogni anno, l’elenco di tali malattie va infoltendosi sempre pi`u in rapporto al latte pastorizzato che non al latte naturale. Sono proprio le loro stesse scoperte che smentiscono la linea propagandista dei produttori di latte ed i suoi mercenari nella sfera scientifica e medica a proposito del fatto che la “pastorizzazione e` misura preventiva di tutte le malattie prodotte dal latte”. Parlando dei molti casi di “febbre maltese” osservati nello Iowa, una “malattia” attribuita in buona parte al contatto con i maiali, il Dr. B.A. Beach, Professore di Medicina Veterinaria della Universit`a del Wisconsin, dice: ≪Indipendentemente dal fatto che anche un solo caso possa essere stato causato dal latte, per quanto mi concerne, non esistono prove concrete che confermino una supposizione del genere≫. Sentiamo molto parlare della “necessit`a” della pastorizzazione al fine di evi¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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tare il deterioramento del latte a causa dell’inacidimento, ma in realt`a, sarebbe di gran lunga pi`u importante il poter disporre di latte “pulito”, che non sia stato trattato cio`e in alcun modo, al fine di evitare il deterioramento della salute dei nostri bambini. L’insieme di trasformazioni nocive che si verificano nel latte, durante la pastorizzazione, lo rende indesiderabile e spiega perch`e i neonati alimentati con latte pastorizzato non crescono bene, oltre a dimostrare, in modo evidente, come l’aggiunta del latte alla dieta infantile non abbia alcun valore; i bambini cos`ı alimentati, infatti, vengono afflitti da costipazione. A tutto questo va aggiunto che il latte pastorizzato rappresenta una potente causa della diarrea infantile. Dal momento che continuiamo a percorrere una strada in cui dipendiamo sempre pi`u dalle mucche per quanto concerne l’allattamento dei nostri piccoli, siamo costretti ad assicurare a questi ultimi un latte quanto pi`u possibile sano. L’unico latte sano e` il latte fresco e naturale. Come misura di salvaguardia della salute dei piccoli nutriti artificialmente, dovremmo esigere che venisse immediatamente posto termine a qualsiasi tipo di manipolazione commerciale del latte. Tutti i tipi di latte trattati, infatti, in questo modo, risultano alterati nella loro composizione naturale, e, quindi, pericolosi. Il Dr. C. E. North, ex Membro della Commissione Nazionale sugli Standard del Latte, afferma: ≪E` stato riconosciuto che chi spesso pratica la pastorizzazione fa si che del latte completamente “sporco” appaia perfettamente “pulito”≫. Egli ha altres`ı sottolineato la totale carenza di una adeguata supervisione di tutto il latte prodotto per la pastorizzazione. La verit`a e` che fino a quando si continuer`a a credere che la pastorizzazione e` una misura di sicurezza per i consumatori del latte, non c’`e da credere che verranno mai fatti abbastanza sforzi per assicurare la presenza sul mercato di latte naturale. Il Winsconsin College of Agriculture annunciava nel 1935 che le loro ricerche avevano dimostrato che il latte naturale e` pi`u nutriente di quello pastorizzato. Condizionati come erano dalla teoria dei germi, essi cercarono di smentire quanto avevano scoperto, ma il risultato dei loro studi rimaneva concreto. Oggi, esistono sul mercato piccoli strumenti per la pastorizzazione casalinga, ad uso degli agricoltori, e di chiunque altro voglia produrre latte in proprio. Se il pubblico potesse venire a conoscenza della vera natura della pastorizzazione e dell’indiscussa superiorit`a del latte naturale, sicuramente verrebbe immediatamente posto termine a qualsiasi tipo di pastorizzazione del latte. Disgraziatamente, l’industria del latte e l’Associazione Medica Americana hanno una tale presa sulla nostra cosiddetta “stampa libera”, che risulta impossibile poter leggere sui giornali quella che e` la verit`a dei fatti. Le nostre stesse agenzie governative sono asservite a questa potente rete di interessi. Se la gente non venisse tenuta sotto il gioco costante della paura – paura della febbre tifoide, della difterite, della tubercolosi, della febbre maltese, ecc. – si solleverebbe certamente in una sorta di sciopero generale e, in un tentativo di autodifesa, ripudierebbe il ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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latte come alimento. Una protesta di questo tipo porterebbe l’industria del latte ad una necessaria riflessione sui propri interessi ed a una forzata scissione della sua illegittima alleanza con la “scienza medica”. Non appena le madri di tutta la terra, che desiderano del latte per le proprie creature, inizieranno a rendersi conto della truffa ordita, alle loro spalle, dalla professione medica e dall’industria lattiera, della decisione deliberata di tali mercenari di ridurre lo standard nutritivo di questo alimento, ci sar`a sicuramente qualcun altro, a pagare, oltre i bambini innocenti. La vaccinazione e la somministrazione di sieri alle mucche, i test della tubercolina, e la pastorizzazione del latte sono tutti fattori che portano ad una perdita della salute nella popolazione infantile. Quando la verit`a viene nascosta al fine di evitare di capovolgere un dogma commercialmente redditizio, si tratta certamente di una cosa grave; ma ancora pi`u grave e` quando si ricorre a bugie deliberate e a verit`a “appositamente costruite” per sostenere tale dogma. E` veramente riprovevole che i mercenari medici dell’industria lattiera, nei loro tentativi di aiutare il monopolio industriale a controllare la concorrenza ed a vendere latte “sporco” come latte “sicuro”, siano desiderosi di ripetere costantemente le loro storie di fantasmi a proposito dei “pericoli” legati all’uso di latte non pastorizzato, al solo scopo di terrorizzare la gente ed indurla all’uso di un tipo di latte inferiore. Le persone che oggi hanno passato la sessantina, e che fino a qualche anno fa non conoscevano nessun altro tipo di latte, sono talmente terrorizzate dalle falsit`a di tali mercenari da aver paura addirittura di bere anche un solo bicchiere di latte naturale. Cos`ı come il clero utilizza lo spauracchio dell’inferno per avere presa sulla gente, allo stesso modo, l’uomo di “medicina” coltiva deliberatamente la paura della malattia per soggiogare mentalmente chi lo circonda. Le statistiche compilate dai medici vengono distorte allo stesso modo in cui vengono alterati gli alimenti venduti sotto il loro controllo, e l’alterazione di alcuni dati statistici, in alcuni casi, va veramente oltre ogni immaginazione. Alcuni dei dati cui essi amano rifarsi sono deliberatamente inventati e non hanno la bench`e minima connessione con la realt`a. Il modo vergognoso con cui essi continuano a fabbricare menzogne in favore della pastorizzazione del latte, non solo ha l’effetto di tenere la gente in uno stato di sempre pi`u grave disinformazione, ma soprattutto in una condizione di totale paura. Gli stessi studenti di medicina vengono incanalati in questo continuo flusso di propaganda attentamente studiata, attraverso la lettura di testi appositamente stampati, e si ritrovano, nel corso delle lezioni, ad ascoltare come fatti realmente accaduti, situazioni immaginarie che non sono altro che il parto fantasioso della mente del professore di turno. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Jean Bullitt Darlington, che gestisce un’azienda agricola a Chester Co. Pa., appartenente alla sua famiglia da ormai ben duecento anni, si e` impegnata ad effettuare una ricerca sulla serie di impertinenti e sfacciate frodi che affollano la propaganda sulla pastorizzazione. Grazie alla sua tenacia ed al suo brillante intuito, Darlington e` riuscita a smascherare moltissime delle bugie relative ai pericoli sull’assunzione di latte naturale. La prima riguarda la presunta responsabilit`a del latte naturale nello scoppio dell’epidemia di tifo a Montreal; ecco, quindi, due citazioni relative a tale epidemia. Harold J. Harris, nel suo articolo intitolato “Il latte naturale pu`o essere il vostro assassino”, pubblicato sul Coronet del Maggio 1945, dice: ≪Dieci anni fa, a Montreal, uno dei posti di vacanza preferiti dal pubblico americano, si ebbe un’epidemia di circa 4.000 casi (febbre tifoide), in cui morirono quaranta persone, tutte a causa del latte naturale venduto da una fattoria della citt`a≫. Holman Harvey, scrivendo sul The Progressive, del 15 Luglio 1946, un articolo dal titolo “Quant’`e sicuro il latte della vostra citt`a?”, afferma: ≪A Montreal, alcuni anni fa, una violenta febbre tifoide, estremamente virulenta, provocata dal latte naturale, ha colpito circa 5.100 persone, uccidendone 500≫. II Reader’s Digest ha ristampato questo articolo nella sua edizione dell’agosto 1946, senza per`o sottolineare che i morti erano stati 500. Ci chiediamo perch`e. Sarebbe estremamente interessante mettere a confronto queste affermazioni con i fatti, quali riscontrati dalla Sig.ra Darlington nel corso delle sue ricerche. Questa epidemia di tifo del 1927 venne “imputata” da parte dell’autorit`a sanitaria di Montreal al latte pastorizzato distribuito dalla Societ`a del latte di Montreal, le cui vendite interessavano esclusivamente latte pastorizzato. La Darlington riporta quanto segue, tratto dalle ricerche ufficiali autorizzate dal Ministro della Sanit`a della Provincia di Quebec. “RICERCHE SULL’EPIDEMIA DI FEBBRE TIFOIDE ESPLOSA A MONTREAL NEL 1927 Autorizzate dal Direttore, dott. Alphonse Lessard, Bureau Pronvinciale della Sanit`a della Provincia di Quebec, Canada, 1931”. L’epidemia di febbre tifoide esplosa a Montreal ha registrato un totale di 5.353 casi durante il periodo compreso tra il 1◦ marzo ed il 1◦ luglio 1927. Un’analisi dei primi casi indicava chiaramente che la diffusione della malattia poteva essere attribuita al consumo di latte ed altri prodotti caseari distribuiti dalla Societ`a casearia di Montreal e dalla sua associata Compagnia Nazionale per i Prodotti Caseari. Quest’ultima distribuiva latte pastorizzato nello stabilimento di Montreal. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Le scoperte successive, basate su uno studio di dati relativi all’intera epidemia, confermavano le prime indicazioni e mostravano irrefutabile la connessione tra il latte pastorizzato della Societ`a di Montreal e l’epidemia. Uno studio estensivo sulla possibile responsabilit`a del latte naturale nello sviluppo dell’epidemia, non approd`o alla conferma di una tale ipotesi. L’inchiesta mostra chiaramente che l’epidemia era in buona parte dovuta al consumo di latte pastorizzato proveniente dallo stabilimento di Montreal. Esiste anche una possibilit`a che una parte dei casi documentati sia ricollegabile al consumo di crema e gelati prodotti sempre dallo stesso stabilimento . . . La relazione continua: “Concludendo, si potrebbe dire che una sfortunata catena di circostanze abbia causato un’infezione del latte pastorizzato in uno stabilimento contenente, in massima parte, strumenti straordinari e moderni”. I commenti della Darlington su questa relazione e sulla propaganda imbastita sull’epidemia, sono abbastanza miti. Ella afferma: ≪Da tale relazione appare piuttosto evidente che il latte e` stato contaminato durante e dopo la pastorizzazione, e, pertanto, le affermazioni fatte dal dr. Harris e dal signor Harvey non sono assolutamente vere≫. A quelli che come noi osservano gi`a da anni il deliberato intrico di falsit`a delle statistiche mediche, tali dichiarazioni appaiono come menzogne e fanno venire in mente ancora una volta la famosa osservazione di Carlyle che dice che esistono tre tipi di bugie: “BUGIE, DANNATE BUGIE E STATISTICHE”. In questo caso, i fatti riportati vengono talmente distorti da rendere irriconoscibile la verit`a originaria. Supponiamo per amore di discussione che il bacillo tifoide causi la febbre tifoide, ed immaginiamo pure che questi germi possano essere presenti nel latte in numero tale da causare il tifo negli individui predisposti. Cosa rimane, dunque, come risultato di questa epidemia, di queste ricerche e dei relativi risultati, ottenuti dagli amici della teoria del germe e della pastorizzazione? Semplicemente questo:LA PASTORIZZAZIONE NON E` UN’EFFICACE SALVAGUARDIA CONTRO L’INFEZIONE TIFOIDE. Nel suo articolo, “Il Latte Naturale pu`o essere il vostro Assassino”, pubblicato sul Coronet del Maggio 1945, Harold J. Harris, racconta di una catastrofica epidemia di “febbre maltese”, identificata come l’epidemia di Crossroads, U.S.A. Egli racconta che la terribile ed implacabile epidemia ≪si diffuse rapidamente . . . colpendo una persona su quattro, nella citt`a di Crossroads. Malgrado gli sforzi ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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operati dai due dottori del luogo e dal Dipartimento di Sanit`a Statale, un paziente su quattro moriva≫. Sul fatto che l’epidemia fosse stata terribile non c’erano dubbi. Un quarto della popolazione ne veniva colpita ed un quarto dei “colpiti” moriva. Incidenza e mortalit`a, quindi, erano elevatissime. L’intera epidemia, per`o, e tutti i dati relativi alla mortalit`a erano stati attentamente inventati da Harris. Crossroads e` un posto immaginario che non esiste su nessuna carta geografica n`e sotto altro nome. J. Howard Brown dell’Universit`a Johns Hopkins, nell’articolo intitolato “Il perch`e del Latte con Certificato di Origine”, pubblicato sull’American Journal of Medical Sciences, n◦ 211, n◦ 144 e n◦ 148 del Febbraio 1946, rivela che Harris gli aveva confidato che l’epidemia cos`ı realisticamente descritta e corredata di nomi e dati, altro non era che il frutto della propria fantasia. Il Dr. Brown afferma: ≪il pubblico e` stato letteralmente bombardato da articoli sensazionalistici pubblicati su giornali popolari, che hanno creato tra la gente la paura che il semplice consumo di un bicchiere di latte naturale costituisca un imminente pericolo di contrazione della febbre maltese, e che sarebbe sufficiente che tutto il latte venisse pastorizzato per evitare che esistano tracce di brucellosi umana. Entrambe le convinzioni sono false≫. Non solo Harris oggi ammette che l‘epidemia di Crossroads, U.S.A. e` stata un’invenzione bella e buona, ma in base alle sue dichiarazioni rese prima e dopo la pubblicazione del suo articolo sul Coronet, egli ha sempre avuto coscienza del fatto che una simile cosa avrebbe potuto accadere. N`e questa possibilit`a emerge dalle confidenze da lui fatte al Dr. Brown. In un articolo su Hygiea, Marzo 1941, intitolato “La Minaccia del Latte Appena Munto”, egli affermava: ≪La mortalit`a nei casi acuti (di febbre maltese), che nel passato si aggirava intorno al 2%, e` stata, oggi, notevolmente ridotta grazie alla presenza di metodi moderni≫; ci`o accadeva quattro anni prima che scrivesse il suo articolo sul Coronet. In un documento letto davanti all’Associazione di Medicina Veterinaria Maine, il 17 Aprile 1946 a Portland, e riportato nel Journal of the American Medical Association, Vol. 131, N◦ 18, p. 1485-1493, (1946), intitolato “Brucellosi”, egli dice: ≪La piccola percentuale di morti per malattia acuta, percentuale compresa tra il 2 ed il 3%, (raramente maggiore nella forma epidemica) pu`o essere quasi sempre ridotta a zero≫. A questo punto, visto che Harris ha ammesso la sua menzogna, possiamo andare avanti. Darlington continua: ≪Per quanto concerne le “epidemie” di febbre maltese causate dal consumo di latte, le statistiche ufficiali del Servizio di Sanit`a Pubblica degli Stati Uniti, compilate su base nazionale, rivelano che nel periodo compreso tra il 1923 ed il 1944 sono state registrate negli Stati Uniti, in Alaska e nelle Hawaii, 32 epidemie di febbre maltese prodotta da latte, con 256 casi e 3 decessi≫. Darlington ricava queste cifre dal Servizio di Sanit`a Pubblica de¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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gli Stati Uniti: SOMMARIO DELLE EPIDEMIE PRODOTTE DA CONSUMO DI LATTE, 1923-1941, e da EPIDEMIE CAUSATE DA LATTE E PRODOTTI CASEARI NEGLI STATI UNITI, 1942, 1943, 1944. Il lettore non mancher`a di osservare che nella maggior parte del territorio statunitense, durante buona parte del periodo trattato in queste relazioni, il latte appena munto era ancora facilmente reperibile e largamente usato. E` significativo, altres`ı, notare come le “epidemie” riportate consistevano in realt`a in uno, due o tre casi. La media dei casi per ogni “epidemia” di febbre maltese era di otto. Si aveva un decesso ogni dieci “epidemie”, ed un decesso su ogni ottantacinque casi. Darlington, a ragione, commenta: ≪Appare chiaro, quindi, che l’epidemia artificiale del Dr. Harris non trova un corrispettivo nella realt`a, e che la sua affermazione sul Coronet quando dice “Ci`o che e` successo a Crossroads potrebbe succedere alla vostra citt`a, al vostro paese, in un qualsiasi punto dell’America”, pu`o essere considerata come completamente falsa, ed, in una certa misura, addirittura maliziosa≫. Nel suo articolo sul Coronet, Harris afferma: ≪Circa cinque anni fa, si verific`o un singolare incidente a New York City: un medico si ammal`o di brucellosi ed i suoi colleghi fecero il possibile per salvarlo, ma, nel giro di pochi giorni, il poveretto mor`ı. I test cui era stato sottoposto dimostrarono che aveva contratto una forma piuttosto rara di una malattia trasmessa dalle capre. Uno dei suoi dottori dimostr`o di essere un appassionato di Sherlock Holmes; insospettitosi, si intrufol`o nella cucina del suo collega ed and`o a controllare cosa v’era nel frigorifero. Trov`o del latte pastorizzato e non latte di capra. Infine, scopr`ı che vi era una caciotta fresca di formaggio importato dall’Italia, che si premur`o di portare al laboratorio di analisi. Il formaggio era stato fatto con latte di capra: una cultura rivel`o che pullulava di germi di capra, segno della febbre maltese≫. La Signora Darlington, attraverso il Dipartimento Sanitario della Citt`a di New York, effettu`o delle ricerche sulle circostanze in cui era morto il dottore e fu assicurata sul fatto che il Dipartimento non aveva saputo nulla al riguardo. Tornando a casa, ricevette una lettera dal Sostituto Commissario alla Sanit`a di New York , Frank A. Calderone, a conferma delle informazioni che aveva ricevuto durante il colloquio avuto al Dipartimento. La lettera dice: ≪Con la presente, intendo confermare il ricevimento della Sua lettera datata 8 Luglio 1945, in cui Lei ci chiede se sono stati raccolti ulteriori dati su un caso di brucellosi che, presumibilmente, si sarebbe verifcato a New York, a seguito dell’ingestione di formaggio, e del quale Lei, parecchie settimane fa, parl`o al Dr. Greenberg del Dipartimento. La risposta e` che non e` stato trovato nessun ulteriore dato. Come gi`a il Dr. Greenberg ha avuto occasione di dirLe, non esiste nei nostri archivi nulla su un qualsiasi caso di questo tipo≫. Si trattava semplicemente di un tipico esempio di campagna propagandistica in favore della pastorizzazione, e, come nella maggior parte dei ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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casi, se non sempre, doveva essere stata prodotta da una mente offuscata dai fumi dell’alcool. Nell’articolo di Harvey, che venne ristampato nel Reader’s Digest, (quasi una cospirazione con Harris), leggiamo il fatto che ≪soltanto una comunit`a Americana ha un qualche tipo di ordinanza intesa ad assicurare un latte sicuro dal punto di vista sanitario≫. Egli aggiunge: ≪Come conseguenza, 45.000 persone verranno colpite quest’anno da una o da un’altra delle malattie letali prodotte dal latte infetto: malattie quali la difterite, le infezioni alla gola da streptococco, dissenteria, scarlattina, tifoide, paratifo e febbre maltese. Una quantit`a ancora maggiore di individui soffrir`a di disturbi debilitanti di carattere gastrico ed intestinale che probabilmente verranno indicati come “intossicazioni alimentari”≫. Reader’s Digest, Agosto 1946. Commentando queste cifre fornite da Harvey, la Signora Darlington afferma: Dal momento che l’autore non ha fornito traccia delle fonti di queste straordinarie stime, la loro validit`a pu`o essere attestata soltanto mettendole a confronto con le documentazioni disponibili relative alle malattie prodotte dal consumo di latte, compilate su una base nazionale. Il Servizio Ufficiale della Pubblica Sanit`a degli Stati Uniti riporta che nei 22 anni del periodo 1923-44, si e` avuto un totale di 37.956 casi di tutti i tipi di malattie collegate a tutte le variet`a di latte e prodotti caseari. Le epidemie registrate includono tutti i casi dovuti a latte pastorizzato, a latte naturale e a tutti gli altri prodotti caseari. I 22 ANNI PRESENTANO UNA MEDIA ANNUA DI 1.726 CASI COLLEGATI A TUTTI I TIPI DI LATTE E PRODOTTI CASEARI. ≪

E` chiaro che nel caso della pastorizzazione, alcune riviste hanno presentato alcuni “fatti” falsi ed appositamente “costruiti” e che, in realt`a, il pericolo di contrarre una malattia a seguito del consumo di latte appena munto e` relativamente limitato. E` altres`ı chiaro che invece dei 45.000 casi di malattie ipotizzate letali prodotte dal latte, e` possibile prevedere, non per tentativi, ma in base alle pi`u recenti statistiche disponibili, che il numero sar`a esattamente dello 0,95% (meno dell’1%) della previsione di Harvey, e dello 0,0022% del numero di decessi da lui ipotizzati per il futuro≫. ≪

Perch`e elevare le “stime” di Harvey al rango di previsioni? Perch`e non considerarle per quello che in realt`a sono, e cio`e un inganno bello e buono, deliberatamente escogitato allo scopo di creare il panico tra i lettori delle riviste, dando loro una visione distorta delle cose? E` deplorevole che queste riviste rifiutino di riportare delle risposte di protesta alle menzogne dei propagandisti dell’industria lattiera. Malgrado tutto, dovrebbe essere evidente ai miei lettori che qualsiasi pratica sostenuta solamente dalla distorsione dei fatti e da inganni e menzogne deliberati, non pu`o sperare di imporsi all’attenzione di un pubblico intelligente. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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La pastorizzazione non e` altro che una frode prodotta dalla mascalzonesca condotta dei suoi sostenitori.

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Capitolo 18 L’ALIMENTAZIONE INFANTILE Sono sempre pi`u frequenti le occasioni in cui sentiamo ripetere da medici di grande fama che l’alimentazione infantile rappresenta uno dei problemi pi`u difficili da affrontare nel corso della loro pratica. Tutto questo avviene malgrado il fatto che quasi tutto il tempo trascorso nei College di Medicina, nello studio della dieta, venga dedicato all’alimentazione infantile. Qualsiasi nonna conosce quanto c’`e da sapere riguardo la cura e l’alimentazione dei bambini. La nonna in questione potrebbe anche essere una donna che ha dato alla luce una decina di figli, di cui soltanto la met`a ha raggiunto la maturit`a; eppure, questo terribile tasso di mortalit`a potrebbe non essere stato sufficiente a convincerla che le sue meschine superstizioni sulle cure da assicurare ai bambini non sono in realt`a “legge e vangelo”. La verit`a e` che queste donne di solito conoscono ben poco sulla corretta assistenza da garantire ad un neonato, cos`ı come ben poco capita di sapere ai medici. L’alimentazione infantile, quale oggi viene praticata, e` un vero e propro crimine, e non passer`a molto tempo prima che venga riconosciuta tale. Chiunque si prenda il fastidio di dare un’occhiata alla babelica confusione dei libri di pediatria sull’alimentazione dell’infanzia, non tarder`a a rendersi conto di come gli specialisti nell’assistenza ai nostri piccoli non abbiano la minima comprensione dei fabbisogni di una normale dieta. Essi ignorano quasi completamente molti fatti fisiologici ed ostinatamente rifiutano di prendere atto di altri. A ragione, si potrebbe affermare di loro – la cosa potrebbe essere altres`ı valida per molti genitori – che sono molto pi`u adatti a provvedere all’alimentazione di un maialino che non a quella di un bambino. Le diete infantili oggi in voga non sono altro che un insieme di tentativi empirici tra loro slegati e senza un filo conduttore; un’ammucchiata di casi di “prova questo”, “prova quello”, e quindi “prova quest’altro ancora”. Madri, infermiere e

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medici non sanno dove battere la testa e si sobbarcano di spese enormi nella loro vana ricerca dell’alimento adatto. Il Dr. Tilden parla degli sforzi da lui compiuti con questo tipo di sistema, con il quale, egli dice, il suo successo era stato uguale a quello di tutti gli altri medici appartenenti alle scuole che andavano avanti a forza di tentativi, ≪quando il tentativo riusciva, riusciva, quando falliva, falliva, e quello che mi rimaneva era la semplice conoscenza del motivo di quel solo fallimento o di quella sola riuscita≫. Sarebbe veramente divertente, se non fosse cos`ı tragico, osservare il passaggio da un alimento all’altro che caratterizza gli attuali metodi di alimentazione infantile: viene provato un alimento che continua ad essere usato fino a quando il bambino sembra non presentare problemi, ma non appena il bambino sviluppa una diarrea o ha qualche “scombussolamento” allo stomaco, si passa immediatamente a provare un altro cibo. Questo processo continua fino a quando non vengono provati tutti gli alimenti disponibili, nonch`e molti farmaci. Le piccole vittime di questi metodi basati sulla pi`u sconsiderata approssimazione e sul pi`u sfacciato abuso, se sono abbastanza fortunate da sopravvivere, arrivano ad un’et`a in cui la famosa “dieta infantile” viene abbandonata, con una conseguente riduzione del tasso di morte. A questo punto, il merito della sopravvivenza del bambino viene attribuito a quell’alimento che, casualmente, e` stato usato per ultimo. Queste forme di abuso derivano da una serie di fattori, non ultimo dall’ignoranza; genitori e medici hanno paura dei cibi naturali: qualsiasi cosa deve essere cucinata e sterilizzata, trasformata e mescolata a qualche sostanza prima di poter venire considerata adatta per il bambino. Chiunque ascolti le gravi ammonizioni sui pericoli dei cibi naturali, non pu`o che provare un senso di inquietudine e meraviglia al pensiero di come l’uomo sia riuscito a sopravvivere nel lungo periodo trascorso tra il momento della sua comparsa sulla terra e “la scoperta di queste importanti invenzioni”. Ecco alcune delle sostanze con cui i genitori e medici abitualmente contaminano il latte contenuto nel biberon dei loro piccoli: lattosio, zucchero di canna, maltosio, acqua di calce, diluenti di cereali, bicarbonato di sodio, citrato di sodio, pepsina ed albumina lattea. Esistono inoltre specifici prodotti dietetici per l’infanzia disponibili sul mercato, quali latte condensato, alimenti al malto, alimenti contenenti zuccheri ed amidi, latte in polvere, e vegetali in scatola. Questi alimenti vengono propinati ai bambini fino a quando questi non accusano disturbi allo stomaco o presentano diarrea, e, quindi, costipazione; a questo punto, i poverini vengono letteralmente imbottiti, a scopo terapeutico, di olio di castoro, magnesia, ecc. fino a quando n`e il loro stomaco, n`e il loro intestino sono pi`u capaci di funzionare normalmente. Indipendentemente dal fatto che il bambino venga allattato al seno, o artificialmente, il principio informatore e` sempre lo stesso: farlo ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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mangiare in abbondanza, quasi “rimpinzarlo”. Pertanto, il fatto di cui ci si deve in realt`a meravigliare non e` che siano in tanti i bambini che hanno disturbi, quanto che siano in molti coloro che riescono a tirare avanti malgrado queste forme di abuso. Vedendo, o anche pensando, ai molteplici insensati abusi imposti a migliaia e migliaia di bambini, quasi restiamo indifferenti al fatto che il tasso di mortalit`a infantile sia cos`ı terribilmente elevato. Moltissimi di questi decessi sono in realt`a veri e propri assassini, o quanto meno morti provocate. Molte madri cibano i loro piccoli con una tale frequenza, ed in tale quantit`a, che i piccoli vivono in un continuo stato di malessere e sofferenza, e tutte le volte che manifestano il loro disagio fisico attraverso un pianto, per tutta risposta, ricevono un’altra poppata. Questo atteggiamento porta a far si che prenda corpo la credenza che i bambini siano incapaci di piangere se non per fame. Se il pianto continua, viene somministrato al piccolo qualche sciroppo calmante che, invariabilmente, contiene in una forma o nell’altra dell’oppio. Molto spesso, si ricorre alla somministrazione di un alcolico, e, in molti modi, il bambino si ritrova ad essere drogato. Esiste, inoltre, la superstizione, abbastanza diffusa, del fatto che se una madre permette al suo piccolo di “assaggiare” un p`o di ciascuno degli alimenti da lei consumati, il suo latte non produrr`a coliche nel bambino. Abbiamo visto molte madri cominciare ad alimentare i propri neonati in questa maniera, quando questi avevano soltanto poche settimane di vita, ed erano quindi decisamente troppo piccoli per potersi trovare alle prese con alimenti come granturco, farina di avena, fagiolini, carne, uova, ecc. Crimini di questo tipo contro i neonati non verrebbero tollerati da nessun allevatore di bestiame. Egli, infatti, sa troppo bene che le conseguenze per le sue bestie sarebbero disastrose. Il dott. Tilden afferma: ≪Se mai riusciremo ad avere una dieta razionale, i bambini fino a due anni verranno alimentati esclusivamente in base ad una dieta di latte, integrata da succhi di arancia, o di altra frutta o di vegetali≫.

18.1 IL LATTE MATERNO: IL MIGLIORE Alcuni studi condotti a Boston, alcuni anni fa, hanno dimostrato che un neonato allattato al seno ha sestiplicato la possibilit`a di arrivare al primo anno di vita, rispetto ad un neonato allattato artificialmente. In precedenza, ho presentato l’elevata percentuale di morti infantili per disturbi di carattere grastrointestinale. Meno del 10% dei casi di morte per “diarrea” interessano i bambini allattati naturalmente, mentre il rimanente 90% riguarda i neonati allattati artificialmente.

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I bambini allattati al seno hanno un migliore “avvio” alla vita, cosa che non pu`o essere loro garantita con altri mezzi. Essi si presentano pi`u sani e vigorosi ed hanno minori probabilit`a di sviluppare malattie rispetto ai bambini allattati artificialmente. La loro crescita e` , pertanto, migliore e pi`u sana. Personalmente proporrei che l’Organizzazione per la tutela dell’infanzia contro le Crudelt`a (Society for the prevention of Cruelty to Children) considerasse il problema dell’allattamento naturale/allattamento artificiale come una delle massime forme di violenza verso i neonati, e si adoperasse, il pi`u possibile, per cercare di ovviare ai danni prodotti dalla preferenza sempre pi`u generalizzata per l’allattamento artificiale. Se la Natura ha fatto in modo che i piccoli degli animali abbiano a loro disposizione del latte, e` abbastanza ovvio che questo alimento rappresenti la naturale dieta dei neonati per tutto il periodo in cui la natura lo assicura. Il fatto che mostra in modo chiarissimo e schiacciante lo straordinario valore alimentare del latte e` che, durante il periodo della massima crescita, nella vita dei mammiferi, il latte rappresenta l’unico e solo alimento consumato. La sua efficacia come alimento e` tale che un bambino, nel giro di 180 giorni, raddoppier`a il suo peso senza cibarsi di null’altro. Un puledro o un vitello raddoppieranno il proprio peso in sessanta giorni, ed un maiale, nel giro di 1015 giorni, cibandosi esclusivamente di latte. E` altrettanto evidente che il latte della specie di appartenenza rappresenta il miglior latte per il piccolo, e ci`o nel caso di piccoli dell’uomo, e` ampiamente dimostrato dai seguenti fatti. Statistiche compilate dall’Associazione di Igiene Infantile di Filadelfia, realtive a 3.243.958 neonati morti nel primo anno di vita, indicavano che su 100 bambini allattati artificialmente, 50 morivano prima di aver compiuto l’anno, mentre 7 erano i decessi su 100 nel caso di bambini allattati al seno. Questo fatto ha portato un eminente specialista, di sesso femminile, a scrivere quanto segue: ≪Il primo e piu` importante dovere di una madre e` quello di allattare al seno la propria creatura. Accanto al diritto di ogni neonato di nascere bene, esiste il diritto a fruire del miglior cibo, che altro non e` che il latte materno. Quest’ultimo e` l’unico e solo alimento infantile perfetto; esso non pu`o essere imitato, e chiunque consigli una madre diversamente e` colpevole di un grave crimine a discapito di una creatura inerme. Quando ad un neonato viene negata la possibilit`a di succhiare al seno materno, e alla mammella viene sostituita una bottiglia, egli si ritrover`a immediatamente a perdere met`a delle sue possibilit`a di sopravvivere, e ad avere, in cambio il 90% delle possibilit`a di non crescere sano e normale≫. Le statistiche rivelano che soltanto due bambini allattati al seno sviluppano le cosiddette malattie contagiose rispetto ai cinque che vengono allattati artificialmente; inoltre, nel caso di tali malattie, le capacit`a di ripresa sono maggiori e migliori tra i bambini allattati al seno che non tra i cosiddetti “figli della bottiglia”. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Adenoidi e tonsille ingrossate sono inoltre pi`u frequenti nel secondo gruppo che non nel primo. Sono propenso a credere che una professione che conosca il rapporto esistente tra il latte di mucca e disturbi adenoidali e tonsillari, e che guadagna considerevoli somme di denaro dalla strage gratuita di questi organi, sappia bene quello che fa quando invita bambini e adulti al consumo di latte in grandi quantit`a. E` evidente che maggiore e` il consumo di latte, maggiori sono le probabilit`a per un individuo di soffrire di disturbi alle tonsille o alle adenoidi. La professione medica ha ormai sviluppato uno spirito cos`ı commerciale che credo sia capace proprio di tutto. Le madri americane ed inglesi stanno rapidamente perdendo la capacit`a di allattare i propri piccoli. Studi appositamente condotti hanno rivelato che soltanto il 12% dei neonati americani vengono interamente allattati al seno, mentre il 2% viene completamente allattato artificialmente, e la rimanente percentuale fruisce di un allattamento misto in cui, per`o, prevale la bottiglia. Questi giovani cittadini cominciano male la loro vita, ed i risultati sono evidenti allorch`e, come nell’ultima guerra, si ha la chiamata di leva per gli uomini. Proprio in questa occasione, meno del 50% dei giovani di questa nazione e` risultato fisicamente idoneo. In nuova Zelanda, laddove la regola e` l’allattamento al seno, il tasso di mortalit`a infantile e` soltanto la met`a di quello americano. Si tratta di un dato significativo che dovrebbe spingere le madri ad un regime di vita pi`u sano che le metta in condizione di poter allattare i propri piccoli. L’allattamento al seno e` quanto la natura ha predisposto per la sopravvivenza di chi si affaccia alla vita, e non esiste nulla che possa essere sostituito ad esso. Nessun altro metodo potr`a assicurare al vostro neonato la salute e la forza che gli viene garantito dall’allattamento naturale. I bambini allattati al seno si ammalano meno di quelli allattati con la bottiglia ed il tasso di mortalit`a e` di 1 contro 10. I disturbi intestinali, spesso fatali per i neonati durante l’estate, sono comparativamente rari nei neonati allattati al seno. L’allattamento al seno non necessita di alcun preparativo; il latte e` sempre pronto, e non va mai a male. Esso e` libero da qualsiasi contaminazione di origine estema; non deve essere misurato, n`e preparato. Il latte materno non subisce alcun deterioramento come accade invece per il latte di mucca, ma passa direttamente dal produttore al consumatore, caldo e dissetante, secondo quanto predisposto dalla Natura. A parte la loro frequente incapacit`a ad allattare i loro piccoli, le madri civilizzate si comportano meglio dopo la nascita del bambino, rispetto alle madri ‘selvaggie’, mentre il comportamento di queste ultime e` decisamente pi`u lodevole per quanto concerne il periodo precedente al parto, rispetto alle prime. Tra i ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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selvaggi, infatti, dopo il parto, la mancanza delle minime osservanze sanitarie e l’ignoranza operano a favore di un elevato tasso di mortalit`a. Se le madri civilizzate, oltre che sfruttare gli straordinari vantaggi di ordine sanitario, igienico e culturale, imparassero a comportarsi come le loro “sorelle” selvagge, nel periodo precedente il parto, allattando i loro piccoli, riuscirebbero a ridurre il tasso di mortalit`a infantile ad una percentuale minima rispetto a quella naturale. Va da s`e che esse dovrebbero imparare a prendersi cura dei loro neonati in modo completo. In realt`a, sono poco fiducioso sulla possibilit`a che le donne moderne possano mai tornare al vigore ed alla forza primitivi. Le donne, oggi, non possiedono il desiderio di fare una cosa simile, n`e l’autocontrollo necessario ad evitare i mali e gli abusi responsabili della loro presente incapacit`a di allattare. Date ad una donna un libro di cucina popolare ed un libro su una dieta razionale; ella, quasi sempre, preferir`a il primo e butter`a alle ortiche il secondo. Parlatele dell’importanza dell’esercizio fisico, e, per tutta risposta, far`a salire in macchina anche il cane. Trucchi, belletti e cura nell’abbigliamento le conferiranno un “aspetto salutare” sufficiente ad essere spacciato per buona salute. Perfino le nostre atlete di cui oggi leggiamo tanto, e che, fanno sempre notizia, sono delle semi-invalide. Esse, infatti, non hanno imparato a vivere, n`e hanno la volont`a di farlo. Naturalmente, anche per i maschi, il discorso non cambia molto. Le donne saranno in grado di avere parti normali e di provvedere personalmente all’allattamento dei propri piccoli solo quando avranno imparato a vivere secondo natura; fino ad allora, i loro figli saranno costretti a dipendere da alimenti artificiali e da quello che e` il principale alimento nutritivo del vitello, vale a dire, dal latte di mucca. Allattate il vostro bimbo fino a quando potete. Finch`e il bambino crescer`a bene con il vostro latte, esso dovrebbe costituire il suo alimento. Nel caso il vostro piccolo non prosperi bene soltanto con il vostro latte, in aggiunta a questo, dategli anche del succo di arancia ed uva. In realt`a, credo che con la poca disponibilit`a di latte delle donne moderne, sarebbe opportuno somministrare ai neonati questi succhi anche se sembra che il latte materno assicuri sufficientemente la prosperit`a fisica del piccolo. Attenetevi, quindi, alle istruzioni fornite pi`u avanti in questo capitolo. Integrate il vostro latte con il latte di mucca o capra, se siete costrette, ma fatelo solamente in caso di effettiva necessit`a. Permettete che il vostro bambino si attacchi al vostro seno quanto pi`u possibile, anche se questo pu`o assicurargli solo una piccola quantit`a di latte; continuate ad allattarlo, se potete, fino a tre anni.

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18.2 LA BALIA Anche se oggi appare come una figura d’altri tempi, va detto che, in realt`a, la balia ha salvato la vita di molti bambini e meriterebbe di occupare il suo vecchio posto, usurpatole dalla mucca. Il fatto che il miglior alimento per un neonato sia il latte prodotto dalla madre e` ormai indubbio per quelli messi nella condizione di conoscere i vantaggi dell’allattamento naturale. Immediatamente dopo il latte della propria madre, viene, come valore nutritivo e sicurezza, il latte di una balia sana e dall’attenta e curata alimentazione. In realt`a, i quei casi in cui manca il latte materno, la soluzione migliore e` quella di assicurare al bambino il latte di un’altra donna. Nel passato, le balie erano pi`u numerose perch`e la domanda era decisamente maggiore, ed evidentemente, l’allattamento artificiale non aveva ancora soppiantato il metodo naturale. Molti bambini che quasi sicuramente senza il latte materno morirebbero, possono essere salvati solo se viene loro assicurata la presenza di una balia sana. Altri, invece, che hanno probabilit`a di sopravvivere all’alimentazione artificiale, potrebbero vedersi risparmiate molte sofferenze e malanni, con conseguente risparmio di ansie per i loro genitori, se solo potessero essere allattati da una balia sana e ben nutrita. I requisiti fondamentali di una buona balia sono salute e pulizia; fattori come la razza, il colore o la religione o lo status sociale non sono discriminanti. Si tratta infatti di elementi che non vengono trasmessi al bambino affidato alle sue cure, attraverso la somministrazione del proprio latte. Nel sud, esistono molte persone cresciute grazie al latte di “vecchie mamme negre”, ed anche se spesso sentiamo dire a qualcuna di queste mamme che “quel ragazzo sicuramente ha qualcosa di negro dentro”, in realt`a non e` affatto cos`ı, come pure non lo e` il fatto che diventiamo vitelli o acquistiamo qualcosa di bovino nutrendoci di latte di mucca. Il test di Wassermann e` del tutto inaffidabile ed infondato, cos`ı come la sifilide.`e solo un terribile incubo. Non pensate a queste cose nel fare la scelta della balia per il vostro piccolo: assicuratevi, invece, che goda di buona salute, sia pulita, e segua una dieta corretta. Per un bambino ricevere latte da pi`u donne diverse non e` pi`u dannoso di quanto sia riceverlo da capre o mucche diverse. Il latte delle mammelle, messo al fresco, si manterr`a come, (se non meglio), quello di mucca. Esso, inoltre, e` pi`u pulito e pi`u sano. Laddove sia impossibile disporre di una balia per nutrire il neonato si potr`a far uso del latte di pi`u donne. In alcune delle nostre grandi citt`a, esiste un elenco telefonico contenente i nominativi di balie, anche se un’indicazione utile, ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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al riguardo, potr`a essere fornita, a chi ne abbia bisogno, da ospedali, cliniche ostetriche, medici ed infermieri. Una ricerca diligente non potr`a che portare a dei buoni e soddisfacenti risultati.

18.3 IL LATTE DI MUCCA La composizione del latte umano e` unica e non pu`o essere riprodotta da nessun tentativo di laboratorio, per abile che possa essere. Il latte bovino non costituisce un adeguato sostituto del latte umano, ed il suo uso e` consentito solo laddove non sia disponibile il latte materno. Il piccolo dell’uomo ha una crescita lenta, mentre il vitello ne ha una rapida; il vitello sviluppa pi`u ossa nel corso del suo primo anno di vita di quante ne svilupper`a il piccolo dell’uomo nell’intero arco del periodo di crescita. Alla fine del primo anno di vita, un vitello e` pi`u grande di quanto un qualsiasi uomo potrebbe mai diventare. Pertanto, il latte di mucca contiene piu` del doppio di proteine e calcio di quanto non ne contenga il latte umano. Rispetto al passato, sono stati sviluppati metodi di allattamento artificiali meno pericolosi, che, tuttavia, non sono lontanamente paragonabili per validit`a all’allattamento al seno. Si e` soliti diluire il latte di mucca quando lo si somministra ai neonati; questo al fine di diluire la quantit`a di calcio e proteine e far s`ı che la percentuale contenuta nella poppata, sia quanto pi`u possibile simile a quella presente nel latte materno. Il dott. Christopher Gian-Cursio ha sfidato il buonsenso di questa pratica del diluire il latte, sostenendo che essa ritarda la digestione dell’alimento ed introduce troppa acqua nell’organismo del neonato. Egli afferma che gli esperimenti da lui condotti a proposito della non-diluizione del latte, hanno avuto un gran successo. L’ho messo alla prova e sono convinto che il latte non-diluito e` preferibile a quello diluito. Le esperienze del Dott. Gian-Cursio sono andati tutti in favore del latte prodotto dalle mucche Holstein. Il latte Jersey e Gurnsey e` molto pi`u ricco di crema di quanto non lo sia l’Holstein. A mio avviso, e` necessario, nel consumo di latte di queste due razze bovine, eliminare parte della crema. Come ho gi`a sottolineato in precedenza, in questa mia pubblicazione, un eccesso di crema danneggia la digestione, ed, a questo punto, ritengo importante sottolineare che troppa crema favorisce lo sviluppo di uno stato catarrale. I neonati dovrebbero cominciare con poppate di quattro once ognuno, e la quantit`a dovrebbe essere gradualmente aumentata, finch`e all’et`a di sei mesi, si dovrebbe assicurare al piccolo una poppata singola non superiore alle sei once; questa quantit`a continuer`a ad essere aumentata gradualmente fino a raggiungere un quantitativo massimo, di otto once, all’et`a di nove mesi. Non e` quasi mai ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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necessario dare al bambino una poppata superiore alle otto once, perch`e un tale quantitativo ne favorisce solo l’impiguimento. E` pi`u probabile ottenere un tipo di latte uniforme da mucche di una stessa mandria, che da una sola mucca. Anche se non e` dannoso per il bambino ricevere il latte da parecchie mucche della stessa mandria, non dovrebbe essere trascurato il fatto che molti contadini crescono i loro figli con il latte di una sola mucca, cos`ı come vi sono neonati cresciuti con il latte di mandrie da allevamento industriale. E` certamente di gran lunga preferibile assicurarsi, in questo caso, latte naturale di una sola mucca che non latte pastorizzato proveniente da una mandria. Tutte le creature consumatrici di latte sono e dovrebbero essere lattanti≫, diceva il dott. Page. Il latte non dovrebbe mai essere bevuto come acqua. E` la natura che ci insegna come dover assumere il latte. Finch`e il bambino ne ha bisogno, anche fino a cinque o sei anni, questo dovrebbe venire somministrato in una bottiglia, in modo che il bambino possa berlo attraverso una tettarella. Questa maniera di ingerire il latte assicura una completa insalivazione ed evita singhiozzo e rigurgiti. ≪

Bottiglie e tettarelle dovrebbero essere accuratamente pulite ogni volta che vengono usate, anche se l’eccessiva preoccupazione di una loro perfetta igiene, suscitata dalle paure create dalla teoria dei germi, e` decisamente ridicola. L’abitudine di bollire e sterilizzare bottiglie, tettarelle, e contenitori e` dovuta ad una vera e propria batterofobia; si tratta, in realt`a, semplicemente di una noiosa e faticosa incombenza che non ha motivo e ragione di essere vissuta come un incubo. Le madri compiono queste incombenze giorno dopo giorno, con grande pazienza, e quando i loro bambini ipernutriti, ipercoperti, ipereccitati, ipercurati, sviluppano una diarrea o una forma di colera infantile, o qualche altra malattia, esse accettano il verdetto del medico che dice che il bambino e` sofferente per qualche svista di carattere igienico a lei imputabile. L’accusa pi`u comune e` di non aver bollito sufficientemente bottiglia o tettarella. Se queste madri potessero vedere come si comportano i piccoli della scrofa, e la loro totale noncuranza riguardo a quella che viene definita “sterilizzazione”, sicuramente chiederebbero ai medici delle spiegazioni plausibili ed intelligenti per i malesseri dei loro piccoli. I medici comunemente raccomandano certe aggiunte al latte che viene somministrato a neonati e bambini. Diluendo il latte, viene altres`ı diluito il totale di proteine che il piccolo riceve, nonch`e tutti gli altri ingredienti alimentari che il latte contiene: ferro, calcio, iodio, vitamine, ecc. . A compensazione parziale di tutto questo, vengono aggiunte acqua di calce ed altre sostanze; e` da parecchie generazioni, ormai, che i medici fanno aggiungere acqua di calce al latte. Gli unici elementi minerali di cui i bambini possono fare impiego sono quelli che ricevono sotto forma di sali organici. Tintura di ferro, vari preparati di calce, fosforo, ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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direttamente acquistato in drogheria, ed altri elementi in forme simili, non solo non sono utilizzabili una volta assunti, ma addirittura risultano essere decisamente dannosi. Perfino il comune sale da tavola (cloruro di sodio) cos`ı universalmente utilizzato in questo Paese con quasi tutti gli alimenti, e` una sostanza inutile e dannosa, che non dovrebbe mai essere somministrata ad alcuno, neonato, bambino o adulto che sia. L’ACQUA DI CALCE e` una sostanza irritante e pericolosa dal punto di vista nutritivo. Una quantit`a eccessiva, anche di sali di calcio organici, disturba l’equilibrio minerale del corpo, che e` di particolare importanza per i neonati piccolissimi. Sebbene i sali di calcio del latte bovino non siano facilmente assimilati dai neonati, come invece lo sono quelli del latte materno, e` bene notare che il quantitativo di calcio contenuto nel latte bovino e` tre volte quello presente nel latte umano. Sembra, quindi, non esservi motivo di aggiungere pi`u calcio al latte, anche dopo che questo e` stato diluito. Bisogna inoltre osservare che la somministrazione di sali di calcio a neonati e bambini produce acidosi. Dal momento che non esiste altra possibilit`a di ottenere minerali utilizzabili se non ricavandoli da alimenti naturali, il miglior modo di assicurare sali organici addizionali a neonati e bambini e` quello di fornirglieli sotto forma di succhi ottenuti dalla frutta e dai vegetali in precedenza raccomandati. Ci si render`a immediatamente conto che questi succhi abbondano non solo di uno o due sali, ma di quasi tutti i sali o quanto meno della maggior parte di essi, oltre a contenere, allo stesso tempo, varie vitamine. Orto e giardino, piuttosto che una farmacia o una drogheria, sono i posti giusti per ottenere minerali alimentari per l’uomo di tutte le et`a e per tutte le varie fasi della sua crescita e del suo sviluppo. E` pi`u importante che il neonato alimentato con latte animale riceva tali succhi, rispetto ad un neonato alimentato direttamente al seno materno di una madre sana. Il BICARBONATO DI SODIO aggiunto al latte di un neonato rappresenta un ingiustificato ostacolo alla digestione del piccolo. Esso aumenta l’alcalinit`a del latte e richiede un maggiore sforzo per la digestione. La sua presenza affatica e danneggia le ghiandole gastriche, oltre a distruggere alcune delle vitamine del latte. Infine, pu`o produrre alcalosi. Il latte somministrato unitamente a cereali, crackers, avena, orzo, farina o fiocchi di qualsiasi genere, e` una vera e propria abominazione. I neonati alimentati in questo modo soffrono e possono anche morire per l’aggravarsi di disturbi gastrointestinali. Questi alimenti scatenano fermentazione, diarrea, ecc. Lo ZUCCHERO non dovrebbe mai essere aggiunto al latte. Esso tende infatti a produrre fermentazione, con tutte le conseguenze negative legate a questo tri¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ste fenomeno. E` possibile assicurare ad un bambino tutto lo zucchero di cui ha bisogno sotto forma di succhi di frutta, senza ricorrere all’impiego di zucchero prodotto commercialmente. Da condannare sono inoltre i cosiddetti PRODOTTI ALIMENTARI PER L’INFANZIA. Il dott. Robert McCarrison, Inghilterra, afferma che le “cause” delle varie malattie che inevitabilmente uccidono le loro vittime in tenerissima et`a, sono spesso introdotte nell’organismo del neonato con la prima bottiglia di latte di mucca o di qualche specifico prodotto dietetico per l’infanzia, e certamente nel dire questo, non si riferisce ai germi. Il dott. Page condannava questi alimenti, pubblicizzati come “sostitutivi del latte materno” e diceva che, malgrado “molti neonati riuscivano a sopravvivere, ed in molti casi, a crescere bene, ci`o non significava assolutamente che si trattasse di alimenti sicuri”. Il dott. Tilden dice: ≪Esistono varie marche di questi prodotti sul mercato, e in questo paese, le loro vendite raggiungono ogni anno svariate tonnellate, ma per quanto concerne i loro effettivi benefici, esistono parecchi dubbi, in quanto potrebbero essere sostituiti da altri prodotti indubbiamente superiori≫. ≪Non dico tutto questo per mancanza di esperienza, in quanto, al contrario, di anni di esperienza ne ho parecchi. Una volta pensavo che molte delle migliori marche fossero realmente di grande utilit`a, ma scopro, dopo un’attenta retrospezione, di aver abbandonato gradualmente e senza patemi il loro impiego, non perch`e non ami questi prodotti, ma perch`e ho scoperto di amare di pi`u gli alimenti naturali, e di poter assicurare con questi ultimi dei risultati decisamente migliori≫. Scorbuto, rachitismo, anemia, e malnutrizione sono spesso i risultati dell’uso di alimenti artificiali. Molti bambini sembrano in un primo momento star bene, molti altri addirittura sembrano star meglio di quelli allattati al seno, ma non passa molto tempo, che il male mostra il suo vero volto. Non fatevi ingannare dalle campagne pubblicitarie di coloro che vendono prodotti dietetici per l’infanzia; il vero interesse non e` il benessere dei vostri bambini, ma i loro profitti. Il latte condensato, il latte liofilizzato, il latte in polvere ed altri alimenti artificiali non sono adatti per il neonato e nessuna madre intelligente si sognerebbe mai di somministrarli alla propria creatura.

18.4 LATTE ARTIFICIALE Mi e` capitato di avere a che fare con neonati che presentavano problemi nel digerire il latte di mucca, mentre crescevano bene con il latte di capra, e bambini che, al contrario, prosperavano con il latte di mucca ed avevano difficolt`a con quello di

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capra. Ho anche visto bambini che avevano problemi con entrambi i tipi di latte, mentre sembravano crescere bene con il latte di soia. Quest’ultimo, tuttavia, non assicura gli stessi vantaggi del latte animale. Per questa ragione, dopo un periodo di somministrazione di latte di soia, ho reintrodotto il latte animale nella loro dieta, cominciando con l’aggiunta di un cucchiaino di tale latte a quello di soia e continuando ad aumentare gradualmente la dose. Di regola, dopo un periodo di latte di soia, questi bambini hanno rivelato la capacit`a di poter tranquillamente assumere latte animale. Anche se la crescita dei neonati utilizzanti latte di soia non e` soddisfacente come quella dei neonati cresciuti con latte animale, nei pochi casi da me osservati in cui i piccoli venivano alimentati esclusivamente con latte di soia, i bambini sono stati in grado di “recuperare” rispetto agli altri bambini, nel periodo della pubert`a, o anche prima, dando cos`ı l’impressione che non ci fosse stata alcuna perdita globale. Oggi, sul mercato, esistono numerose marche di latte di soia, ma la maggior parte di esse e` talmente carica di vitamine sintetiche ed additivi chimici, da risultare inadatta all’alimentazione di neonati e bambini. La crescente tendenza dell’industria alimentare nelle sue varie fasi (produzionetrasformazione-raffinazione) ad integrare i propri prodotti denaturati con vitamine sintetiche ed aggiungere sostanze chimiche nocive, rappresenta un ulteriore motivo per non avere dubbi sulla scelta dell’allattamento al seno.

18.5 SUCCHI DI FRUTTA E DI VEGETALI Personalmente ritengo che non vi sia alcuna necessit`a di somministrare, ad un bambino nei primi due anni di vita, qualsiasi altro alimento, oltre al latte materno, a patto sempre che la madre goda di ottima salute, segua un regime di vita sano e produca latte sufficiente di eccellente qualit`a. Spesso, tuttavia, risulta necessario integrare il latte materno, in quanto insufficiente, con il latte di mucca o capra o qualche altro tipo di latte artificiale. Molti neonati che non crescono sani e robusti con il latte della propria madre, cominciano a farlo non appena questo viene integrato con dei succhi. E` necessario sottolineare che I NEONATI, CHE OLTRE AL LATTE MATERNO RICEVONO ANCHE SUCCHI DI FRUTTA E DI VEGETALI, CRESCONO MEGLIO DEI NEONATI CHE RICEVONO SOLTANTO LATTE, SE QUESTO NON E` RISPONDENTE AGLI STANDARD NORMALI PREVISTI DALLA NATURA. IL LATTE MATERNO FREQUENTEMENTE NON RISULTA ALL’ALTEZZA DI SODDISFARE I FABBISOGNI DEL NEONATO, MENTRE IL LATTE ANIMALE RISULTA SEMPRE INADEGUATO. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Se la madre e` sana, segue una dieta corretta, ed ha latte in abbondanza, non ci sar`a bisogno di fornire al bambino alcun altro alimento che non sia il latte materno, almeno per i primi dodici mesi di vita. Se invece viene usato latte animale, oppure il latte materno non risulta rispondente a quello che dovrebbe essere il suo standard naturale, sar`a necessario aggiungere alla dieta del piccolo dei succhi di frutta. E` possibile usare succhi di vegetali, ma personalmente preferisco, come credo anche la maggior parte dei bambini, far uso di succhi di frutta. Ho somministrato ai neonati, nel corso della mia pratica, succhi di arancia, uva, limone, ananas, pomodoro, papaya, mango, mela, pera, susina, albicocca, ciliegia, ribes, anguria, carota, ecc. Non ho mai utilizzato succhi imbottigliati o inscatolati, n`e cucinati. Il succo di frutta deve essere fresco e somministrato al bambino subito dopo essere stato ricavato dal frutto. Esso non deve mai essere preparato in anticipo, e lasciato rimanere in una bottiglia, o in un qualsiasi altro contenitore, n`e per un’ora n`e per mezza giornata. Il succo di frutta dovrebbe sempre essere appena spremuto. Se un neonato mostra di non gradire un determinato frutto, provate a farglielo gustare unitamente ad un altro; forse gli piacer`a. Da evitare nella maniera piu` assoluta l’aggiunta di zucchero. Questi succhi di frutta sono ricchi di vitamine, minerali, e zuccheri di facile e pronta assimilazione per il bambino. Essi, inoltre, sono preziosi per i benefici effetti che hanno sulla nutrizione generale come sar`a dimostrato pi`u avanti dalla discussione del succo di arancia, disponibile in tutte le parti del Paese per tutto l’anno. I pomodori, invece, non sempre sono disponibili in alcune regioni. Il SUCCO DI ARANCIA e` uno dei piu` gradevoli e deliziosi alimenti che possa essere somministrato ad un neonato. Esso contiene sostanze predigerite di pronto assorbimento ed utilizzazione. Ci`o, forse, spiega perch`e un bicchiere di succo di arancia risulti cos`ı rinfrescante per una persona stanca o che sia stata, per un qualsiasi motivo, a digiuno. Pi`u l’arancia e` dolce, pi`u il succo e` rinfrescante. Le arance sono ricche di limetta acida ed altri sali alcalini ed impediscono o combattono l’acidosi. I medici ignoranti che condannano le arance perch`e “rendono acido il sangue” dovrebbero in realt`a essere severamente puniti. Il regolare consumo di succo di arancia produce una ritenzione di calcio e fosforo nell’organismo,e l’assimilazione di azoto (proteina) sempre in proporzione alle quantit`a di questi alimenti contenute nel succo. Il succo, in realt`a, mette l’organismo nelle condizioni di utilizzare gli elementi meglio di quanto potrebbe fare altrimenti. Nulla pu`o essere pi`u utile ai bambini, ed in particolare, ai bambini soggetti ad una cattiva alimentazione, del succo di arancia: non due o tre cucchiaini al giorno, ma un intero bicchiere. Non siate tirchi con il succo di arancia: smettetela di concedervi stentatamente pochi cucchiaini di succo al giorno, e lo stesso vale per i vostri figli. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Il succo di arancia pu`o venire somministrato ai neonati sin dalla nascita, come anche il succo di uva. Un neonato di due settimane dovrebbe bere il succo di mezza arancia, circa due once, non diluito. A tre mesi, la quantit`a dovrebbe essere di quattro once a poppata, sempre di succo non diluito, mentre a sei mesi le once dovrebbero essere otto. NON AGGIUNGETE MAI ZUCCHERO O ALTRE SOSTANZE AL SUCCO DI ARANCIA. Il SUCCO DI FRUTTA o levulosio e` predigerito ed e` pronto per un immediato assorbimento ed utilizzo da parte del corpo. Il succo di tutti i frutti, anche di quelli acidi, contiene pi`u o meno zucchero. La migliore fonte di zuccheri per i neonati e` l’uva. Quando non v’`e disponibilit`a di uva, dell’ottimo zucchero viene assicurato da datteri o fichi. Prendete la quantit`a necessaria di uva fresca e matura, (in tutte le stagioni) e, dopo averla attentamente lavata, schiacciatela in una fondina, spremete i vari chicchi fino ad ottenere un succo capace di passare attraverso la tettarella. Non passate il succo attraverso nessun “colino” perch`e in questo caso quello che si otterrebbe non avrebbe pi`u le qualit`a necessarie. Il succo dovrebbe venir posto in un biberon e sommistrato al bambino come se dovesse succhiare il latte. Il succo di uva non ha bisogno di essere diluito o trattato in alcun modo. Ai neonati molto piccoli, si possono somministrare quattro once di succo a poppata, mentre a quelli pi`u grandi, (sei mesi), si pu`o arrivare ad otto once a poppata. Non usate mai succhi in scatola di alcun genere. Per ottenere del succo di fico o dattero, (usate soltanto fichi seccati al sole e datteri naturali), mettete i frutti in un recipiente fornito di coperchio; versatevi dell’acqua distillata, o della buona acqua dolce, sufficiente a ricoprire i frutti, e lasciate riposare per una notte. All’indomani schiacciate dai frutti l’acqua assorbita, strizzateli, ed usatene il succo. Tutti gli altri succhi che possono essere utilizzati nella stagione, dovrebbero essere somministrati al bambino in bottiglia. Qualsiasi succo pu`o venire somministrato nelle stesse dosi del succo di arancia o di uva. N´e i succhi di frutti acidi, n´e quelli di frutti dolci dovrebbero essere somministrati unitamente al latte, ma dopo tre o quattro ore dalle poppate di ` prima della successiva latte, ed almeno mezz’ora (preferibilmente di piu) poppata di latte.

18.6 EVITARE ALIMENTI SOLIDI La Natura ha fatto in modo che i piccoli dei mammiferi disponessero di un importante alimento liquido quale e` il latte; esso, normalmente, costituisce il loro unico ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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e solo alimento fino a quando non abbiano raggiunto un certo stadio di sviluppo che consenta loro di consumare alimenti solidi. Anche tra i mammiferi che nascono gi`a forniti di buona parte dei denti, esiste un periodo della loro vita in cui essi si limitano a consumare come alimento esclusivo della loro dieta il latte. Per un certo periodo, dopo la nascita, cagnolini e gattini non consumano altro solido o liquido al di fuori del latte contenuto nelle mammelle delle rispettive madri. Ad un certo punto, essi possono anche essere in grado di bere del latte contenuto in una ciotola, ma sicuramente non possono essere costretti a consumare alimenti che richiedono di essere masticati. Un gattino, ad esempio, non manger`a mai, in detto periodo, del formaggio o della carne. Nel caso fosse costretto a mettere in bocca un alimento del genere, si sforzer`a di deglutirlo direttamente, quasi si trattasse di un liquido. Alla fine, trascorso questo periodo, giunge il momento in cui anch’esso consuma cibi solidi. Nel caso dei nostri neonati, siamo purtroppo abituati a bruciare quelle che sono le normali tappe del suo sviluppo. Se un neonato non ha denti con cui masticare cibi solidi, siamo disposti a grattare, schiacciare, ridurre in polvere tali alimenti, ed indurlo ad assumerli prematuramente. Qualche volta, l’abitudine di costringere i neonati a mangiare come se fossero degli adulti, diventa una vera e propria mania. Gli sviluppi normali e l’ordine naturale dell’alimentazione vengono completamente ignorati. In nome della Natura, abbiamo dato corpo ad una stolta ed insensata pseudoscienza che miete migliaia di vittime all’anno. La mancanza degli strumenti necessari per la masticazione degli alimenti solidi, indica, senza ombra di dubbio, che questi non sono affatto adatti all’alimentazione del neonato. Inoltre, alla mancanza di denti con cui masticare, si accompagnano altre immaturit`a di ordine fisiologico ed anatomico, che rendono difficile l’impiego di cibi solidi nell’alimentazione di un neonato. Le madri, consce del fatto che i loro neonati non dispongono degli strumenti necessari ad assicurare la masticazione degli alimenti solidi, si sforzano di compensare questa mancanza di strumenti fisiologici schiacciando, grattando, riducendo a purea, ecc. tali alimenti. Frutta sminuzzata, purea di patate, mele grattate, banane schiacciate, creme di cereali di vario genere, puree di vari tipi, ecc., vengono tranquillamente somministrati ai bambini molto tempo prima che la Natura provveda a dotarli degli strumenti necessari per la masticazione. Prima che la professione medica seminasse il panico tra la gente con lo spauracchio dei germi, le madri erano solite masticare il cibo destinato ai loro piccoli e quindi metterlo loro in bocca. Questa pratica aveva il vantaggio di insalivare completamente il cibo, perfino gli amidi, anche se non assicurava gli enzimi pancreatici necessari a completare il processo di digestione degli amidi. Non si tratta, ad ogni modo, di una pratica da raccomandare. Le madri sperano e credono che, in queste varie maniere, questi alimenti possano essere digeriti ed assimilati senza difficolt`a. Soltanto ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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il nostro desiderio di precipitare le cose ci porta alla prematura somministrazione di alimenti solidi ai neonati, e a credere che essi verranno usati efficientemente. Questo e` particolarmente falso nel caso di amidi, in quanto per la loro digestione un bambino al di sotto dei 2 anni e` sprovvisto degli enzimi digestivi essenziali. Un’altra controindicazione, sempre nel caso degli amidi, e` che si tratta di amidi bolliti e intrisi di acqua che non stimolano il flusso salivare, anche in presenza di ptialina. Gli amidi dovrebbero essere sempre consumati secchi al fine di assicurarne la giusta insalivazione. Ai bambini al di sotto dei due anni, si dovrebbe evitare di somministrare alimenti amidacei o cereali. Parimenti, non si dovrebbe mai dare da mangiare ai bambini alimenti come dolci artificiali: caramelle, torte, pasticci, zucchero, ecc. L’uomo non e` n`e una provetta da laboratorio, n`e un topo; non possiamo ignorare la fisiologia umana nelle nostre scelte dietetiche, n`e possiamo ignorare i differenti stadi dello sviluppo umano o gli sviluppi fisiologici dei differenti stadi. Tutti gli sforzi di elaborare programmi di alimentazione o diete “basate sulle conclusioni della moderna ricerca nutrizionale”, come i loro autori le definiscono, hanno completamente ignorato l’ordine di alimentazione naturale o normale di bambini e neonati. Quando il chimico o il ricercatore di laboratorio analizza un alimento e lo prova sulle cavie, dimostrandone il valore o l’inefficacia, in realt`a si e` limitato ad un esperimento su cavia. Se dicesse, dopo aver determinato il valore alimentare della carne o delle noci, che si tratta di alimenti che dovrebbero essere somministrati al neonato sin dal primo giorno di vita, egli avrebbe “ragione” per quanto concerne i risultati delle sue “ricerche”, ma sicuramente avrebbe torto per quello che interessa l’ordine naturale dell’alimentazione. Neanche le zanne di leoni, tigri, lupi, ecc., possono masticare carne il giorno della nascita. In effetti, queste bestie si nutrono esclusivamente di latte per un considerevole periodo di tempo successivo alla nascita, prima di fare consumo di carne. Quello che e` certo e` che la Natura non ha inteso, sin dall’inizio, che il neonato mastichi un qualsiasi alimento solido, prima di poter disporre di denti sufficientemente sviluppati per compiere questa funzione. Dal momento che il bambino raggiunge questo stadio di sviluppo, intorno ai 20-24 mesi di et`a, non sembra esservi alcuna necessit`a di consumare prematuramente alimenti solidi. Se sussistesse, una effettiva necessit`a di consumare alimenti del genere, perch`e la Natura non avrebbe fornito al neonato gli strumenti indispensabili a svolgere la funzione della masticazione? Le indicazioni di carattere dietetico che ci offre la natura riguardano una dieta esclusivamente lattea per i primi due anni. A questa noi aggiungiamo dei succhi di frutta, non perch`e nell’ordine naturale delle cose ci sia bisogno di essi, ma piuttosto perch`e, a causa del nostro modo di vivere alquanto innaturale, non siamo ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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in grado di assicurare sempre ai nostri piccoli un latte qualitativamente perfetto. E` possibile dare al bambino della frutta morbida, prima che ci sia il pieno sviluppo dei denti, ma soltanto quando questi risultano essere sufficientemente sviluppati per mettere il bambino nelle condizioni di una soddisfacente triturazione. Eminenti autorit`a mediche e specialisti dell’infanzia scrivono articoli a iosa sull’alimentazione infantile, affermando l’esatto contrario di quanto detto finora; ma se i loro consigli sono giusti, come spiegare allora il terribile tasso di mortalit`a in ascesa? A cosa sono dovute le numerose malattie che affliggono e fanno soffrire i nostri piccoli? Qual e` il motivo di tutte le deformit`a che si osservano nella popolazione infantile? E` proprio dai loro risultati che possiamo conoscerli.

18.7 IL PRIMO PASTO DEL NEONATO La Natura non sembra aver fretta nel dar da mangiare al bambino appena nato. La prima secrezione del seno materno non e` latte, ma COLOSTRO. Tra i primati ed i mammiferi inferiori, una simile secrezione viene prodotta immediatamente dopo la nascita. Passano circa tre giorni prima che il latte cominci a defluire, e, come accade per vitelli, agnelli, capretti, pecorelle, puledri, ecc., che non ricevono alcun sostituto del latte durante i giorni in cui ricevono il colostro materno, e che stanno fisicamente bene, cos`ı il neonato dell’uomo non ha bisogno di alcun alimento sostitutivo in questo periodo. Il COLOSTRO, anche se finora e` stato considerato come alimento senza valore, probabilmente serve a parecchi scopi utili in questa fase della vita del bambino. Rispetto alla secrezione successiva, esso presenta un contenuto di grassi inferiore e, un maggiore contenuto proteico. E` denso, giallastro, fluido, ma cambia gradualmente e, nel giro di una settimana, diventa pi`u fluido e quasi bluastro. E` soltanto alla fine della quarta settimana che la secrezione delle mammelle si stabilizza. Il COLOSTRO e` gi`a disponibile per il neonato 48 ore dopo il parto. Raramente, nel neonato, si osserva una vera e propria fame nei due o tre giorni successivi alla nascita, come attestato dal fatto che il bambino viene soddisfatto da una dieta a base d’acqua. La caratteristica dell’uomo e` quella di voler sempre precipitare le cose e di non lasciare mai che “la natura abbia il suo corso”. In un passato non lontano, subito dopo aver lavato e vestito il bambino appena nato, infermieri ed attendenti erano pronti, con molasse, acqua, avena, crackers polverizzati ed acqua, panate, o qualche altro preparato, a riempire all’inverosimile lo stomaco della creatura appena venuta alla luce. Questo “rimpinzimento” veniva sempre compiuto con estrema diligenza quasi si aveva l’impressione che da esso dipendesse la stessa vita del bambino. Oggi, invece, al bambino appena ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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nato, vengono somministrati acqua e zucchero, latte di mucca o qualche altro alimento “dietetico per l’infanzia”, fino a quando la madre non comincia a secernere il latte. Si tratta di una pratica tanto inutile quanto perniciosa. Il bambino non dovrebbe essere attaccato al seno nelle prime ventiquattro ore successive alla nascita. Si sente parlare della cosiddetta “febbre da inanizione” che si pensa si sviluppi in rari casi durante il periodo in cui le mammelle della madre secernono COLOSTRO, e la credenza generale e` che essa indichi la necessit`a di nutrire il bambino artificialmente. Si tratta di una grossolana banalit`a partorita dalla mente di alcuni medici, intontiti dall’uso di alcool e nicotina, vittime essi stessi di abitudini alimentari discutibili, e non dovrebbe essere lontanamente presa in considerazione da genitori intelligenti. DOPO CHE IL BAMBINO E` STATO VESTITO, E DOPO UN RIPOSO DI ` ESSERE ATTACCATO AL SENO, VENTIQUATTRO ORE CIRCA ESSO PUO ` ` ` E CIO E PIU CHE SUFFICIENTE COME SUO PRIMO PASTO. non solo non e` necessaria, ma serve solamente ad appesantirlo

18.8 ALIMENTAZIONE NOTTURNA L’alimentazione notturna del bambino non solo non e` necessaria, ma serve solamente ad appesantirlo e, in ultima analisi, a farlo ammalare. Sebbene la somministrazione di poppate notturne sia una pratica abbastanza diffusa e la maggior parte delle madri sia convinta di dovervi fare ricorso, essa in realt`a e` servita solo a complicare ulteriormente il problema dell’alimentazione infantile. Non c’`e modo di adattare l’alimento pi`u sano e digeribile ad un neonato quando questi viene alimentato a tutte le ore del giorno e della notte, e, come invariabilmente succede, ipernutrito. Seguendo, invece, un corretto programma dietetico, non sar`a difficile trovare un alimento che “vada bene” per il bambino. Le poppate notturne impediscono tanto alla madre quanto al bambino di dormire, e ci`o porta il piccolo a sviluppare un sonno irregolare. Il bambino pu`o essere abituato ad esigere una o una mezza dozzina di poppate a notte, oppure a dormire per tutta la notte e a non chiedere affatto cibo. Le poppate notturne disturbano il sonno della madre, con un conseguente indebolimento della sua salute ed un deterioramento della sua capacit`a a secernere latte. Il latte non sar`a pi`u soddisfacente n`e per quantit`a n`e per qualit`a, e ci`o avr`a inevitabili ripercussioni sul bambino. Per assicurare ai loro piccoli latte sano in abbondanza, le madri devono aver cura di se stesse.

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18.9 LUNGHEZZA DELLA POPPATA Dipender`a dal flusso del latte. Se il latte fuoriesce con facilit`a, il bambino otterr`a il latte di cui ha bisogno in non pi`u di 35 minuti; se, invece, il flusso e` lento e difficoltoso, la poppata potr`a protrarsi anche fino a 10-15 minuti. La madre potr`a controllare la facilit`a o difficolt`a del latte a fuoriuscire facendo pressione con le dita sulle mammelle, anche se forse il modo migliore per una valutazione pi`u attendibile e` quello di cronometrare i tempi del bambino. Se questi sembra soddisfatto dopo essere stato allattato per cinque minuti, mettetelo a letto in modo che non venga disturbato dai rumori, e sicuramente si addormenter`a. La pratica comune di “far muovere” il bambino dopo la poppata non e` essenziale nel caso di allattamento al seno. La quantit`a di latte succhiato ad ogni poppata, pu`o essere determinata pesando il bambino prima e dopo. Di solito, il bambino riceve met`a del suo pasto durante i primi cinque minuti di allattamento, e durante i secondi cinque minuti riceve un altro quarto del latte. Questa regola non vale, se le mammelle si presentano piene, ed il latte scorre liberamente.

18.10 IPERALIMENTAZIONE La principale causa nei neonati di disfunzioni digestive e di tutti gli altri malesseri che si ricollegano ad una cattiva digestione, nascono dall’eccessiva alimentazione cui queste inermi creature vengono obbligate. L’abitudine di dar da mangiare al neonato ogni due ore durante la giornata, e tutte le volte che esso si sveglia e piange durante la notte, e` decisamente pessima e pericolosa. Un’alimentazione del genere affatica gli organi digerenti del neonato, ed introduce nel canale alimentare un eccesso di cibo destinato a fermentare e ad intossicare il bambino. Tale fenomeno indebolisce e fa star male il piccolo causandogli diarrea, coliche, eruzioni cutanee, e disturbi pi`u gravi. Il “rimpinzimento” dei bambini deriva in buona parte dalla frequenza eccessiva delle poppate. Se i bambini non sono costretti a mangiare troppo spesso, possono tranquillamente essere lasciati al seno a succhiare, ad ogni poppata, per il tempo che desiderano. Va da s`e che una regola del genere non pu`o essere applicata nel caso di un bambino malato. Un’iperalimentazione produce rigurgiti di cibo, gas, dolori addominali, coliche, irrequietezza, insonnia, irritabilit`a, costipazione, diarrea, e, alla lunga, disturbi anche pi`u gravi. Il rigurgito ed il vomito sono gli strumenti di difesa che la natura fornisce al neonato per salvaguardarsi contro l’iperalimentazione cui viene sottoposto. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Se nelle feci compaiono fiocchi bianchi o cagli minuti, significa che il bambino ha delle poppate troppo frequenti o troppo lunghe. Se la poppata dura cinque minuti, riducetela a tre; quando nelle feci compaiono le prove dell’indigestione, cio`e i piccoli cagli, l’insistere con le poppate significa andarsi a cercare guai pi`u grossi. Se il problema viene preso per tempo, non c’`e pericolo di costipazione. E trascuratezza criminale o semplice ignoranza permettere che una qualsiasi cosa di questo tipo persista e produca la perdita della salute nel bambino. L’indigestione dura per qualche tempo prima che si abbia lo sviluppo di disturbi come febbre, vomito o diarrea.

18.11 FREQUENZA DELLE POPPATE Non appena i bambini nascono, sorge la domanda: qual e` la frequenza con cui dovrebbero mangiare? La risposta, purtroppo, continua ad essere basata su pregiudizi, superstizioni ed abitudini del luogo di nascita. Se i bambini vengono lasciati a riposare e dormire quanto dovrebbero, invece di essere tenuti in braccio e coccolati insistentemente, essi riceveranno circa tre poppate al d`ı nel primo e nel secondo giorno di vita. Un neonato che non abbia avuto danni al momento del parto e che sia stato lasciato riposare il pi`u possibile, probabilmente non si sveglier`a pi`u di tre volte nel corso della giornata. La peggiore delle sciocchezze e` quella di svegliare il bambino quando dorme per farlo allattare. Il fatto che un neonato dorma quasi tutto il tempo, per i primi tre o quattro giorni dopo la nascita, in alcuni casi anche ventitre ore e mezza al giorno, dovrebbe suggerire di adottare una dieta contenente tre pasti al d´ı. Fate riposare il bambino; non corre nessun rischio di morire di fame. Allo scadere del quinto giorno dall’inizio della seconda settimana, il bambino dovrebbe mangiare ad intervalli di quattro ore nel corso della giornata: alle 6:00 ed alle 10:00 al mattino, ed alle 2:00 ed alle 6:00 nel pomeriggio. Non dovrebbero esserci poppate intermedie, n`e poppate notturne. Se il bambino non sembra riposare bene durante gli intervalli tra le poppate, la madre o la balia dovrebbe girarlo dolcemente sul lato opposto a quello su cui dorme e lasciarlo in questa posizione, senza prenderlo in braccio. Il bambino non ha n´e fame n`e sete; e` da stolti starsi sempre a preoccupare che il bambino non abbia mangiato abbastanza o che debba per forza non sentirsi bene. Tre o quattro poppate al giorno, senza quelle notturne, sono pi`u che sufficienti per qualsiasi bambino; i bambini alimentati con questo ritmo crescono e si sviluppano meglio e pi`u rapidamente di quelli “rimpinzati” secondo le vecchie tradizioni. Una iperalimentazione inibisce le normali funzioni fisiologiche e ri¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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tarda crescita e sviluppo. La madre dovrebbe capire che il bambino non ha fame tutte le volte che piange. Il pianto non dovrebbe tradursi per lei in una nuova e pi`u abbondante poppata, cos`ı come e` sbagliato tenere sveglio a tutti i costi il bambino per non fargli saltare una delle poppate previste. La nostra perversione ormai e` tale da farci sembrare normale il fatto di svegliare il bambino per fargli osservare la ‘tabella di marcia’. Il bambino, al contrario, non viene affatto danneggiato dal fatto di saltare una poppata per il semplice fatto di essere addormentato. Assicurare al bambino il sonno di cui il suo organismo ha bisogno e` tanto importante quanto assicurargli del cibo adeguato. La regolarit`a delle poppate favorisce il rapido sviluppo dell’abitudine a “rimpinzarsi”; la regolarit`a, infatti, porta il bambino a mangiare a certi orari per una semplice questione di abitudine, e non perch`e egli avverta un effettivo bisogno di cibo. Ci`o impedisce lo sviluppo e la regolarizzazione del desiderio naturale, che e` l’unica guida attendibile a quella che e` la frequenza dei pasti. Un neonato viene nutrito in rapporto alla sua capacit`a di digerire ed assimilare il cibo che gli viene somministrato, e non in rapporto alla quantit`a di materia alimentare che esso potrebbe essere indotto ad inghiottire. Non e` la quantit`a massiccia ingerita, quanto piuttosto la giusta quantit`a perfettamente digerita e assimilata che pu`o apportare i migliori risultati non solo nei neonati, ma nei bambini ed anche negli adulti. Malgrado l’ovviet`a di questo principio, il fatto che il bambino che mangia di pi`u e` quello che cresce meglio, rappresenta quasi un articolo di fede per molti genitori, balie, e medici, un dogma cos`ı fermamente radicato nella loro mente, che risulta loro difficile, quasi impossibile, persuadersi del contrario. Se il bambino sta perdendo peso, il consiglio inevitabile e` quello di aumentargli la quantit`a delle poppate, anche se si tratta di un bambino abitualmente ipernutrito; parimenti, ogni accenno di pianto viene interpretato come fame e deve essere soffocato con altro cibo. La gatta, la cagna, la mucca, in realt`a tutti i mammiferi, non permettono ai loro piccoli di prendere il latte con tale frequenza, n`e finch`e lo desiderano. La gatta, spesso, si assenta dalla sua cuccia fino anche a sei ore e mi e` capitato di vedere alcune cagne lasciare deliberatamente la propria cuccia mentre i cagnolini cercavano di attaccarsi alle mammelle, e correre via. A livello di istinto, non esiste il corrispettivo della stolta dieta-per-rimpinzarli-e-ucciderli e gli animali hanno pi`u successo di noi nell’allevare una prole sana e resistente. Siamo circondati da bambini e neonati sani che, “muoiono di fame” agli occhi dei genitori, i quali sarebbero disposti a pagare un dollaro per ogni goccia di cibo capace di restituire loro la salute. Molti di questi bambini sono circondati da tutte le condizioni necessarie per una vita sana e vigorosa, tranne una, e cio`e “la consapevolezza da parte di chi si prende cura di loro che il Creatore non aveva ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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tra le sue intenzioni il fatto che lo stomaco dei bambini venisse trattato come un pallone gonfiabile!”. Il malessere di questi bambini e` legato agli abusi alimentari cui sono costretti. Sulla base di quanto detto finora, consigliamo il seguente programma, ricordando per`o alla madre di desistere dal desiderio di dar da mangiare al proprio piccolo con l’orologio in mano: ore 6:00 — latte al seno o in bottiglia. ore 10:00 — succo di arancia o altro succo acido. ore 12:00 — latte al seno o in bottiglia. dalle 3:00 alle 4:00 del pomeriggio: Succo di uva o altro, succo di frutta (nelle zone del sud, durante la stagione, si potr`a usare succo di fichi). ore 6:00 — latte al seno o in bottiglia. Se al bambino vengono date quattro poppate al giorno, e questo raramente risulter`a necessario, i succhi dovranno essere somministrati non meno di trenta minuti prima della seconda poppata di latte della mattinata o del pomeriggio. Il dott. Tilden dice: ≪Spesso sono costretto ad arrivare a dei compromessi con le madri e a consentire che facciano quattro poppate al giorno. La maggior parte deduce da ci`o di dover fare una poppata extra la notte, facendo naturalmente pagare al bambino le conseguenze di quest’abitudine errata≫. Le poppate notturne portano la madre a dare al bambino una quantit`a eccessiva di latte, e a privarsi del sonno. Il loro solo risultato e` di appesantire e far star male il bambino: rinunciatevi! Quando i neonati raggiungono l’et`a in cui non dormono tutto il tempo, gli orari delle poppate non dovrebbero essere cambiati, a patto che continuino a mangiare non pi`u di tre o quattro volte al giorno. Ci`o che aumenta e` solo la durata della poppata in quanto il bambino sembra aver bisogno di pi`u cibo. Nient’altro che non sia latte o succhi di frutta dovrebbe entrare a far parte della dieta di un bambino per i suoi primi due anni di vita. Intorno ai diciotto mesi di et`a, e` possibile aggiungere della frutta tenera, che dovrebbe costituire, o essere parte di un pasto quotidiano. Se fino a questa et`a si sar`a mantenuta l’abitudine delle quattro poppate al giorno, adesso sar`a necessario porre loro fine.

18.12 ALIMENTAZIONE ESTIVA Il caldo e` accusato di avere grosse responsabilit`a nello stato di salute dell’animale umano; l’uomo, in realt`a, appartiene ad una razza distintamente tropicale che ha certamente sviluppato un buon adattamento ai climi caldi. Condannare il caldo per ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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certe “malattie tipicamente infantili” e per le morti che queste possono produrre, e` in effetti una maniera molto fuorviante di dire, come afferma Page, che ≪l’eccesso di cibo che pu`o essere tollerato sotto l’influenza tonica ed antisettica del freddo, GENERA MALATTIE DURANTE LA STAGIONE CALDA≫. Il caldo favorisce la decomposizione, mentre il freddo la ritarda, ma nel complesso, il danno e` legato all’eccesso di cibo, sia in inverno, che in estate. La differenza principale e` che in estate aumentano le probabilit`a di soffrire di disturbi intestinali, mentre in inverno quelle di accusare disturbi respiratori. Gli adulti, in genere, mangiano istintivamente meno in estate di quanto non facciano in inverno; spesso saltano un pasto o addirittura due. Quante volte sentiamo ripetere: ≪fa troppo caldo per mangiare!≫. Inoltre e` frequente trovare tra gli adulti chi, pur non avendo conoscenze di carattere dietetico, si ciba prevalentemente di verdure fresche, frutta fresca, meloni, ecc., e consuma pane, patate, carni, cereali, quantit`a meno abbondanti, saltando frequentemente il pasto di mezzogiorno. Quanti sono i genitori che si fanno guidare dal buon senso in quella che e` l’alimentazione estiva dei loro bambini? Troppe volte, purtroppo, siamo costretti a vedere neonati sofferenti venire rimpinzati di latte come se fosse inverno! Ed e` proprio allora che il bambino si ammala, ha febbre o diarrea; ma le sofferenze per il piccolo inerme non sono ancora finite. E` proprio questo il momento in cui comincia ad essere letteralmente riempito di medicine ed altre sostanze strane allo scopo di esorcizzare dal suo piccolo corpo il demone della malattia.

18.13 SVEZZAMENTO Lo svezzamento dovrebbe essere graduale, secondo quanto osserviamo in natura, e cominciare verso la fine del secondo anno per concludersi al terzo. Si pensa che la perdita del contatto intimo con la madre, in seguito all’interruzione dell’allattamento al seno, costituisca fonte di ansie, paure e senso di frustrazione nel neonato. E` indubbio che se l’allattamento viene interrotto bruscamente, il bambino si sentir`a insicuro, e, pertanto, e` consigliabile abituare gradualmente il bambino a staccarsi dal seno materno. Oggi, si pone molta enfasi sul sano rapporto emotivo che si sviluppa tra madre e figlio attaraverso l’allattamento al seno. Che si tratti di qualcosa di estremamente importante non possiamo non riconoscerlo, ma mi sembra che le ragioni psicologiche per uno svezzamento graduale, siano poca cosa rispetto a quella che e` l’essenza della vita stessa. Fondamentalmente, la ragione per un passaggio gra¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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duale di questo tipo dal seno materno, fonte primaria di cibo, al cibo esterno, e` di carattere nutritivo piuttosto che psicologico. Il bambino, infatti, si trova costretto a compiere certi passaggi di adattamento nei confronti di una nuova dieta, e deve essere messo nelle condizioni di farlo gradualmente e non all’improvviso. Il riferimento a quanto ho precedentemente detto circa la fase di transizione che assicura una soluzione di continuit`a tra il periodo di vita del bambino in cui la sua normale dieta e` costituita solo dal latte, ed il periodo successivo allo svezzamento in cui, normalmente, non consuma pi`u latte, render`a questa faccenda chiara. La mia opinione e` che gli psicologi dovrebbero preoccuparsi soltanto della loro psicologia e smettere di atteggiarsi a specialisti dell’alimentazione infantile, un ruolo, in realt`a quest’ultimo, per il quale non sono affatto qualificati. Per quanto concerne i genitori, invece, essi dovrebbero sempre tenere a mente che la psicologia e` andata in bancarotta ormai da tempo.

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Capitolo 19 L’ALIMENTAZIONE INFANTILE DAI DUE AI TRE ANNI Neonati e bambini non sono assuefatti alle molte pratiche debilitanti e snervanti cui sono dediti molti adulti. Ad esempio, non possiamo accusare nessun neonato di presentare una tossiemia da tabacco, da eccesso di lavoro, da eccessi sessuali, o uno snervamento per gelosia, ecc. I neonati, in cambio, sono soggetti a molte influenze negative ma probabilmente la peggiore di queste e` l’iperalimentazione o un’alimentazione niente affatto adeguata ai loro reali fabbisogni. Un’amica, una volta, mi scrisse da New York, che la sua bambina era stata molto male, ma che alla fine si era ripresa, ed aggiungeva: ≪Stava crescendo di peso cos`ı bene che chiunque la guardava non poteva fare a meno di notare quanto fosse carina, e quanto migliorasse col passare dei giorni; poi, all’improvviso, ha cominciato di nuovo a sentirsi male e a perdere peso≫. Uno dei metodi preferiti dalla Natura per bruciare il lardo eccessivo, e` quello di ricorrere ad una malattia acuta. La Natura, in realt`a, non ha nessuna ammirazione per un bambino pingue, contrariamente a quanto accade a genitori ignoranti. Andando avanti, la donna mi parl`o del suo ragazzo di otto anni, che ≪stava passando un periodo terribile con i denti, in quanto ce ne erano alcuni che gli procuravano enormi fastidi≫. Lo aveva portato da un dentista che aveva gi`a provveduto all’estrazione di due ed alla piombatura di uno, e presto gliene avrebbe estratti altri due. A questo punto, mi disse che anche lei era in cura da un dentista. La mia amica, che si trovava da poco nella radiosa et`a della trentina, mi disse di aver pagato solo una volta ben 63$, ed era un periodo quello in cui mi scriveva, in cui l’onorario dei dentisti era di gran lunga meno esoso di quanto lo e` oggi. Aggiunse: ≪E` da tempo ormai che non sto pi`u bene, e non riesco a capire cosa sia. – 194 –


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Quasi tutti i giorni mi alzo con il mal di testa, e non mi sento pi`u come una volta. Ho paura di andare da un dottore perch`e, in genere, in questi casi il responso e` quasi sempre quello di un intervento chirurgico, o di qualcosa di analogo≫. (La donna aveva gi`a subito parecchie operazioni). Anche il marito aveva dei disturbi: l’intera famiglia, dal pi`u piccolo al pi`u grande, era sofferente e malaticcia. Perch`e? La risposta della classe medica sarebbe “germi”, mentre io dico, che la causa di tutti questi malanni va ricercata nel loro modo di vivere, ed in particolare nel tipo di dieta sbagliato. Cattive abitudini alimentari producono i loro dannosissimi risultati durante gli anni della crescita, e, pertanto, e` importante, anzi fondamentale, che a neonati e bambini vengano assicurati alimenti naturali, e non prodotti denaturati ed alimenti cucinati, cos`ı in voga oggi. Questa famiglia non costituiva una eccezione: malesseri, denti deboli, cattivo sviluppo sono all’ordine del giorno in tutti questi casi in cui una dieta sbagliata ed una cattiva igiene sono la regola. Giovani madri mi scrivono, dicendo: ≪Vorrei provvedere all’alimentazione del mio bambino in modo sano, ma i nonni non approvano e gli danno tutte le volte che capita l’occasione, dolci, caramelle, gelati, ed altri alimenti simili. Cosa posso fare?≫. La risposta e` : Nulla, a meno che non abbiate sufficiente coraggio da affrontare i nonni in questione e facciate loro capire che se essi hanno provveduto ad allevare la vostra famiglia, adesso siete voi che dovete preoccuparvi di badare alla vostra. Parlate chiaro e fate capire in modo inequivocabile che siete voi i responsabili dei vostri figli. Pazienza se una discussione del genere potr`a urtare la loro sensibilit`a; meglio un danno di questo genere che un danno irreparabile alla salute dei vostri piccoli. Se desiderate crescere vostro figlio senza dover ricorrere al medico, senza problemi di digestione, malattie, carie, e farne uno splendido ragazzo sano di corpo e svelto di mente, seguite il consiglio appreso e tenetelo lontano da zuccheri, amidi raffinati, e qualsiasi tipo di alimento trattato artificialmente, o, comunque, non naturale. Se, al contrario, siete desiderose di aumentare le entrate del vostro medico, e di vedere il vostro bambino soffrire e morire, seguite pure “i vecchi metodi tradizionali, cos`ı largamente diffusi”. Spesso, i bambini vengono trasformati in veri e propri contenitori in cui ogni occasione e` buona per riversare tutti i vari tipi di alimenti recentemente “brevettati”, emulsioni e sostanze che astuti pubblicitari abilmente rifilano al pubblico ed ai medici. Essi sono vittime della falsa ed infondata credenza secondo la quale il loro organismo ha bisogno di molti grassi, zuccheri e amidi, il che li porta poi a seguire una dieta squilibrata e povera degli elementi veramente necessari ai loro fabbisogni organici. Di solito, tale dieta e` povera di sali minerali e vitamine, e genitori e medici, per ovviare a queste carenze, la integrano con qualche cucchiaino di succo di pomodoro, o succo di arancia o di nauseabondo olio di fegato ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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di merluzzo. Quest’ultimo ed altre emulsioni grasse aggiunte a questa dieta gi`a di per s`e pesante, aiutano solo a far star male il bambino. Non dovrebbe esserci alcun bisogno di dire che qualsiasi alimento somministrato ad un neonato dovrebbe essere fresco e puro; tuttavia, ci sembra non faccia male ricordare, ancora una volta, che anche l’alimento di per s`e piu` sano, se, somministrato in quantit`a eccessive, diventa tossico. Quando soffrono di indigestione, i neonati vengono tenuti in braccio, cullati, voltati, carezzati, vezzeggiati, e rimpinzati di cibo, in un vano tentativo di tenerli calmi, mentre i bambini pi`u grandicelli, durante la stagione, ed anche oltre, vengono nutriti secondo una dieta che ha pi`u carattere propriamente tossico che non alimentare. Dovunque si vada, si possono vedere bambini che fanno scorpacciate di biscotti, caramelle, crackers, gelati ed altre cose inutili. “Con le mani piene di dolcetti e le tasche piene di noccioline” essi si strafogano allegramente, riempiendo i loro piccoli organismi di questi alimenti che favoriscono la formazione di acidi, e privano i tessuti dei loro preziosi elementi alcalini. Una volta, ho visto un bambino, che, nel negozio di un fruttivendolo, aveva afferrato una bella ciliegia matura e stava per portarla alla bocca quando la madre cominci`o a dire: ≪Non metterla in bocca; non e` buona. Appena usciti da qui, ti comprer`o un bel dolcetto, ma per carit`a, non mangiare la ciliegia!≫ Che triste esempio di deplorevole ignoranza! La maggior parte della gente merita proprio di perdere i propri figli. Le mie simpatie vanno ai bambini. Che qualsiasi genitore abbia una propria verit`a sul come prendersi cura dei figli e` un conto, ma la verit`a e` che la maggior parte dei genitori ostenta un atteggiamento di indifferenza e pigrizia mentale. Per costoro e` molto piu` facile uniformarsi a quelli che sono i costumi e le tradizioni. Se la madre della storiella di cui sopra desiderava insegnare al figlio a non rubare la frutta in un negozio, certamente lo ha fatto nel modo sbagliato, in quanto in tal modo non ha trasmesso al figlio l’idea che le cose altrui non vanno prese, ma che la frutta fa male. I genitori spesso non vorrebbero privare i figli di certi alimenti, perch`e temono di perderne le simpatie; ma il mantenere delle simpatie del genere equivalerebbe ad augurare ai propri figli nuove malattie. ≪Quando i genitori sono abbastanza intelligenti da conoscere i loro doveri verso i figli – dice il dott. Tilden – non si sentiranno in colpa per il fatto di non lasciarli mangiare in un modo che potrebbe assicurare loro solo malesseri e guai≫. Sono troppi i genitori che si fanno guidare e sopraffare dalle loro emozioni e dai loro sentimenti, invece che dalla conoscenza e dalla ragione. Date al vostro bambino solo quegli alimenti che possono garantirgli il benessere fisico, e non alimentate in lui il desiderio di cibi nocivi. A cominciare dal terzo anno di et`a, e` possibile aggiungere alla dieta del bambino frutta e vegetali. Qualsiasi frutto va bene, purch`e di stagione e ben maturo; non ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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vi e` motivo di temere alcuna qualit`a: pesche, susine, albicocche, ciliege, fichi, mele, pere, uva, bacche, banane, e via dicendo fino all’esaurimento dell’intera lista. Date al bambino il frutto intero e non solo il succo. Potete anche dargli angurie, meloni, ecc. cos`ı come potete dargli tutti i tipi di nocciole, tranne le arachidi che non possono essere considerate tali. E` possibile dare ai bambini tutti i tipi di verdura fresca, cruda o cotta, anche se e` preferibile cruda. Spinaci, cardi, cavoli ricci, cavolfiori, cime di bieta, rapette, asparagi, cicoria, lattuga, pomodori, piselli, cavolini di Bruxelles, cavoli, zucche, ecc., possono tutti fare tranquillamente parte della dieta del bambino. La dieta pu`o altres`ı includere carote, piselli, mais fresco, bietole, pastiaca, sassefrica, ecc. Non c’`e alcuna ragione di aver paura di dar da mangiare ai vostri bambini verdure fresche, a patto, sempre, che si tratti di prodotti appena raccolti, ben puliti, e opportunamente preparati. Non date loro zucchero, sale o soda unitamente a qualche altra cosa; la pratica di neutralizzare l’acido dei limoni, aggiungendo soda al succo di limone, non solo e` inutile ma estremamente dannosa. Il grande segreto dell’alimentazione infantile e` ben espresso da Tilden quando dice: ≪ACCERTATEVI CHE SIANO I VOSTRI BAMBINI AD ADEGUARSI AL CIBO E NON CERCATE MAI DI FARE IN MODO CHE SIANO I CIBI AD ADEGUARSI AI BAMBINI≫. Come? Facile! Osservate queste poche regole: 1. Alimentate il vostro bambino in modo naturale, vale a dire senza impiegare cibi cotti, trattati, sterilizzati, adulterati, speziati, ecc. 2. Non rimpinzatelo, ma fate in modo che mangi tre pasti frugali al giorno. 3. I suoi pasti dovranno essere semplici; evitate cibi complicati in modo tale da causare fermentazione. 4. Non dategli da mangiare tra i pasti, n`e durante la notte. 5. Se il bambino si sente un p`o “sottosopra”, o male, se e` eccitato o stanco, accaldato o con i brividi, se ha dolori, disturbi, nausee, ecc. NON DATEGLI DA MANGIARE. SE HA LA FEBBRE, EVITATE NELLA MANIERA PIU ASSOLUTA DI DARGLI DA MANGIARE. E` necessario osservare le stesse regole nella combinazione degli alimenti, e ci`o vale non solo peri bambini, ma anche per gli adulti. Non date da mangiare al bambino cibi cotti. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Non dategli da mangiare insieme frutta acida con alimenti amidacei o alimenti dolci. Non mischiate acidi e proteine. Non mischiate frutta dolce e frutta acida insieme. Non mischiate zucchero o amidi con alimenti proteici. Non mischiate alimenti dolci con alimenti amidacei. Dategli soltanto una proteina alla volta. Non mischiate proteine con latte. Dategli abbondanti verdure fresche sia con gli amidi che con le proteine. Non dategli burro, olio, o altri grassi, insieme con alimenti proteici. Non dategli da mangiare tra un pasto e l’altro. Assicurate al bambino tre pasti al giorno, comprese le sue tre poppate, che vengono semplicemente integrate da questi alimenti. Sin dall’inizio, si dovrebbe insegnare al bambino a masticare accuratamente qualsiasi alimento. Ci`o pu`o essere fatto gradualmente non appena il bambino comincia a mangiare alimenti solidi. Molte madri danno ai loro bambini puree, farine, ed alimenti che sono stati passati al setaccio (forse perch`e cos`ı ha ordinato il pediatra), che possono essere inghiottiti senza essere masticati, con il risultato che i bambini non imparano a masticare. Non date mai al vostro bambino un cibo triturato o ridotto in pappa; se il piccolo non e` in grado di masticare tale cibo, vuol dire che la sua somministrazione e` prematura e non ancora adeguata al bambino. Non esiste alcun alimento indispensabile; se a un bambino non piacciono gli spinaci, e per molti e` cos`ı, esistono tanti altri alimenti altrettanto buoni, o migliori, che sicuramente potranno piacergli. Ho visto un bambino cui veniva tenuto chiuso il naso per obbligarlo ad inghiottire la velenosa medicina prescrittagli dal medico. Non ho alcuna fiducia in questi metodi coercitivi con cui imporre ad un bambino una sostanza tossica, cos`ı come non credo nell’uso della forza per obbligare chiunque a mandare giu il veleno di turno ordinato dal medico. Berg consiglia di aumentare “da cinque a sette volte la quantit`a di vegetali, patate, e frutta ricca di sale (in questo senso, mele e pere sono piuttosto povere), nonch`e carne, uova, o prodotti cereali, altrimenti e` impossibile garantire un’adeguata eccedenza di ‘basi’ per poter rifornire le ossa, i denti e gli altri tessuti dei bambini in crescita”. In questo sono d’accordo. Anche la donna incinta o quella che allatta dovrebbe preoccuparsi di integrare la propria dieta in questo senso, se ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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desidera fornire alla propria creatura le basi adeguate. L’idea di una dieta globale o varia e` stata ed e` ancora oggi oggetto di molte speculazioni, sia per quanto riguarda i bambini che gli adulti. In nessun altro periodo della storia, l’uomo ha mai potuto disporre della grande variet`a di alimenti di cui dispone oggi; malgrado questo, egli non ha la necessit`a di consumare tutti gli alimenti oggi disponibili. Circa il 90% del calcio dell’organismo e` contenuto nelle ossa, laddove, combinato principalmente con fosfato, e, in misura minore, con carbonato, conferisce rigidit`a e forza allo scheletro. L’osso e` un tessuto vivente, molto suscettibile agli eventuali danni di carattere nutrizionale che possono aversi nei primi periodi di crescita. Perfino nella vita adulta, possono aversi osteoporosi e osteolomacie dovute a deficienze di carattere alimentare durate per troppo tempo. Durante l’arco della vita le trabeculee delle ossa servono come deposito per il calcio, e lo liberano prontamente tutte le volte che ce n’`e bisogno, cos`ı come lo catturano tutte le volte che “l’offerta” e` eccedente. Il fabbisogno di calcio nel neonato, viene soddisfatto dal latte, suo bene primario che abbonda di questo minerale. Quando l’allattamento termina, il bambino deve ricevere il calcio di cui ha bisogno da altre fonti; gli esperti di dietologia medica sostengono che e` impossibile per un bambino assicurarsi il calcio sufficiente a meno che non consumi un quarto di latte al giorno. Uno studio condotto su bambini di razze che non fanno mai uso di latte animale, rivela che si tratta di un dato assolutamente gratuito. Ed anche se fosse vero, non e` certo il latte pastorizzato che pu`o coprire il fabbisogno di calcio nei neonati. Le riserve di ferro che hanno accompagnato il bambino dal momento della nascita fino a tutto il periodo dell’allattamento al seno sono state esaurite; nel latte, la presenza di ferro e` minima, cosicch´e il bambino deve crearsi una nuova riserva di ferro, attingendolo da altri alimenti. Solo il cibo, e non i medicinali, possono fornire gli altri sali organici di cui il bambino ha bisogno. La frutta fresca ed i vegetali appena raccolti, sono le normali fonti di questi essenziali elementi nutritivi. Spesso mi e` stato chiesto se sia giusto che il bambino sia libero di scegliere quando e che cosa mangiare, proprio come accade per gli animali. La risposta e` “si”, a patto che gli assicuriate sempre la presenza di alimenti naturali, che non lo spingiate a mangiare tanto, e che non abbiate in precedenza pervertito il suo senso del gusto e sviluppato in lui il costume a “rimpinzarsi”. Non condite o addolcite i suoi cibi per indurlo a sviluppare un falso appetito, e portarlo a rimpinzarsi. Si dice che se i piccoli degli animali si trovano nelle condizioni di poter scegliere i loro alimenti, istintivamente selezioneranno quelli giusti, e li consumeran¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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no nelle quantit`a e proporzioni adatte ad assicurare il loro benessere. Una frequente variazione di questo tema e` che se ad un bambino viene lasciata la possibilit`a di scegliere da s`e i propri cibi, stando a quanto dimostrato da alcuni esperimenti, anche questi sceglier`a i cibi pi`u adatti ai suoi fabbisogni organici, selezionandoli nelle giuste misure e proporzioni. La colpa di questi ricercatori e` quella di ascrivere una grande saggezza a bambini ed animali. Gli Igienisti si chiedono se tali ricercatori possiedano una corrispondente conoscenza per quanto concerne i loro stessi fabbisogni dietetici. La capacit`a di questi animali e bambini di formulare dei giudizi di validit`a e` solo presunta. Inoltre questi giudizi sono di una natura tale che se l’uomo li avesse giustamente formulati rispetto a se stesso, essi avrebbero evitato molti dei suoi attuali problemi e lo avrebbero messo nelle condizioni di risolvere molti dei problemi biologici su cui oggi si scervella. Come fanno questi investigatori a sapere che questi animali e questi bambini selezionano per s`e stessi i migliori cibi e rifiutano tutte le sostanze dannose, se essi stessi non hanno ancora imparato qual e` il cibo migliore? Esiste una domanda fondamentale che biologi e ricercatori non si sono ancora posti, ed e` questa: biologicamente, qual e` l’alimento sano e quale quello pericoloso? Sia biologi che ricercatori ritengono che tutto quello che vediamo mangiare spontaneamente alle varie creature e` cibo sano. Se alcuni animali vivono di rifiuti, questo e` l’alimento giusto per questi animali. Essi definiscono questi animali “spazzini” e ritengono che questo sia il loro normale ruolo in natura. Se un animale e` predatore, si pensa che il cibo ottenuto a seguito della sua caccia e delle sue imboscate, sia normale e sia migliore. Se un altro animale e` un parassita di una pianta e vive alle spese di questa, anch’esso viene considerato normale ed il suo cibo sano. Questi uomini sono dei leaders ciechi a capo di uno stuolo di altrettanti ciechi. Essi osservano mille e una cosa circa gli animali che studiano e su cui effettuano ricerche, ma la cosa pi`u importante viene completamente lasciata da parte: essi, infatti, trascurano completamente come la loro evoluzione venga determinata dalla maniera in cui si nutrono. Nelle varie creature, e` possibile osservare i pi`u disparati gradi di vitalit`a. Per uccidere alcune creature, e` sufficiente un colpo alla testa. Come principio generale, la vitalit`a delle creature predatrici e` minore di quella delle creature leali, e queste ultime hanno una vita pi`u lunga. Sarebbe necessario considerare l’adeguatezza biologica degli alimenti, e la mia tesi e` che la scienza si ritrover`a quanto pirma a mettere tutto questo in relazione all’argomento delle diete. Quando tutto questo succeder`a, gli scienziati scopriranno che molto del lavoro in questo campo e` stato gi`a compiuto dal biologo britannico Herman Reinheimer. I bambini, naturalmente, mangiano un pasto a base di un solo alimento. I ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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genitori, di solito, si oppongono ad una tale pratica, presi come sono ancora dall’incantesimo della variet`a, dalla convinzione che un pasto debba essere il pi`u possibile vario. Se ai bambini date alimenti naturali, essi potranno tranquillamente affidarsi alle loro istintive pratiche monotrofiche. E` ovvio che i risultati non sarebbero gli stessi, se si permettesse ad un bambino di fare un pasto con pane e confetture di frutta, o con una torta, o con formaggio e maccheroni, ecc. Personalmente, ho fiducia nella competenza di un istinto non pervertito, ma solo se lasciato libero di manifestarsi in un ambiente incontaminato, in cui anche gli alimenti mantengano il loro carattere naturale. Tutte le volte che dei cibi, che non potrebbero neanche meritare questo nome, vengono deliberatamente preparati per ingannare gli istinti ed il gusto del bambino, e` impossibile sperare che questi possano funzionare normalmente.

19.1 ALIMENTAZIONE FORZATA Morse, Wyman ed Hill affermano che ≪i bambini devono essere costretti, volenti o nolenti, a mangiare ci`o che viene dato loro in quanto e` estremamente importante che i bambini pi`u grandicelli e gli adulti abbiano una dieta onnicomprensiva. Un bambino deve essere messo nelle condizioni di non rifiutare quanto gli viene offerto, a costo di ricorrere alle maniere forti (tappargli il naso) per costringerlo ad inghiottire il boccone rifiutato≫. Questo e` un vero e proprio consiglio criminale, che, se seguito, svilupper`a sicurarhente nel bambino un’antipatia verso il cibo, o qualche alimento in particolare, ed un forte spirito di antagonismo. Non e` cos`ı facile piegare o sottomettere i bambini, come affermano questi autori. Essi resistono alla coercizione molto pi`u a lungo di un adulto, il quale e` sempre disposto prima di loro a sottomettersi e diventare schiavo. Fortunatamente, da quando e` stata pubblicata la prima edizione di questo libro, molti medici hanno imparato a non costringere i bambini a mangiare quando non ne hanno voglia, anche se, purtroppo, sono ancora pochissimi i genitori che hanno imparato questa semplice lezione. La somministrazione forzata di cibo trasforma la sala da pranzo o la nurserey in un vero e proprio campo di battaglia, e, se anche si riesce nell’intento di far mangiare al bambino l’alimento indesiderato, ci`o produrr`a delle alterazioni di ordine emotivo e ghiandolare tali da rendere la digestione del cibo quasi impossibile. Se il bambino non ha fame, se e` “fuori dai gangheri” e non ha desiderio di cibo, lasciate pure che salti un pasto o anche due, o pi`u. Il saltare un pasto o il rimanere a digiuno anche per due o tre giorni non gli far`a male. I genitori dovrebbero star sicuri del fatto che il bambino sano manger`a se e quando avr`a fame,

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senza esservi costretto. Se egli rifiuta il cibo, e` solo perch`e non ha fame. L’assenza di fame potrebbe essere dovuta alla mancanza di bisogno di cibo, oppure ad un malessere; in entrambi i casi, nessuno sforzo dovr`a essere fatto per persuadere il bambino a mangiare. Il dott. Page consigliava: ≪Non autopunitevi mangiando quando non avete fame o bevendo quando non avete sete; sia il mangiare che il bere controvoglia sono innaturali e nocivi≫. Questo consiglio vale tanto per gli adulti quanto per i bambini. Se il bambino non desidera un cibo o non se ne sente attratto, e` da stolti obbligarlo a mangiarlo comunque. Se il bambino non si sente in forma, lasciate che si riprenda prima di dargli da mangiare. I bambini che non sono sottoposti alla somministrazione forzata di cibo crescono forti e sani, e saltano le cosiddette malattie infantili. Queste ultime, infatti, sono in buona parte imputabili ad un’eccessiva alimentazione e ad una combinazione sbagliata dei vari alimenti. Un atteggiamento attento ed intelligente nei riguardi di una corretta alimentazione sar`a sufficiente a scongiurarle. Se un bambino non ha fame, non isistete perch`e mangi. Sar`a il suo stesso senso della fame a guidarlo nel migliore dei modi, e meglio di quanto saprebbe fare qualsiasi scienza. Assicuratevi solamente che abbia a sua disposizione cibi naturali, semplici e sani, e nient’altro, e lasciate che siano i suoi istinti naturali ad insegnargli a mangiare i cibi adatti a lui. Dategli un buon esempio: lo seguir`a con la stessa tempestivit`a con cui ne seguirebbe uno cattivo. I bambini non devono essere costretti a mangiare neanche ci`o che e` buono e sano: lo faranno spontaneamente, sempre che, sin dall’inizio, siano stati alimentati correttamente e non abbiano avuto pervertiti l’appetito ed il senso del gusto dallo zucchero, sale, pepe, spezie, ecc. Troppi bambini subiscono una perversione del gusto per il cibo semplice, ad opera della volgare abitudine di condire i cibi, diffusa e incoraggiata dagli adulti. La marmellata o la gelatina viene messa abbondantemente sui loro crackers, lo zucchero nel loro latte, spesso vengono dati loro dolcetti di varia natura, o caramelle o gelati tra un pasto e l’altro, o addirittura viene concesso loro di attingere lo zucchero direttamente della zuccheriera. I loro piatti, spesso, straripano di maionese o altre porcherie simili. Il loro appetito viene lentamente ma inesorabilmente pervertito al punto che non riescono pi`u a godere dei piatti semplici. Questi bambini, una volta adulti, con un organismo iperstimolato, un appetito stanco, sempre alla ricerca di nuovi stimoli, ed un senso del gusto totalmente pervertito, diventeranno i fruitori ideali di stimoli ed eccitazioni sempre pi`u forti, quali tabacco, alcool, petting, nonch`e del sesso al cinema e nei romanzi.

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19.2 FOBIE ALIMENTARI E` opportuno spendere qualche parola per alcuni cibi riguardo i quali la gente a volte nutre delle paure infondate. FRUTTA e` soprattutto preziosa per i sali minerali, lo zucchero, gli acidi organici, le vitamine e l’acqua distillata che contiene. MELE rappresentano la frutta pi`u scelta. Ricche di acido fosforico e particolarmente preziose per i bambini nervosi e rachitici. Contengono moltissimo ferro nella forma piu` assimilabile. FRAGOLE sono deliziose e contengono un acido dolce che le rende popolari come alimento. Si distinguono tra gli altri frutti per la ricchezza di ferro che le contraddistingue. Sono anche pi`u ricche di ferro di molti altri vegetali, eccezione fatta per i piselli e per i fagiolini. Anche il loro contenuto vitaminico e` notevole. More, ribes, gelsi, e tutte le altre bacche sono indicatissimi per l’alimentazione infantile. Dovrebbero sempre essere consumate naturalmente, senza essere cucinate, n`e zuccherate. BANANE per molto tempo sono state condannate dalla classe medica come indigeste, cosa smentita dagli IGIENISTI che ne hanno sempre vivamente raccomandato il consumo. Gli sperimentatori “ortodossi” dichiarano oggi che le banane, quando sono perfettamente mature, vengono facilmente digerite, anche se il medico medio continua a sostenere il contrario. Le banane sono un alimento sanissimo e molto ricco di vitamine; esse dovrebbero essere consumate solo quando sono completamente mature, e non dovrebbero mai venir cotte. NOCI anche esse vengono considerate un alimento pessimo e poco digeribile, se stiamo a sentire gli antiquati venditori di pillole e commercianti di sieri, che affermano di avere direttamente ricevuto dall’Onnipotente l’incarico di provvedere alla nostra salute. In realt`a, esse non sono affatto indigeste, e rappresentano il migliore degli alimenti se perfettamente masticate, e non mangiate alla fine di un pasto abbondante, anche se in questo caso sono ugualmente abbastanza digeribili. AMIDO GREZZO non e` digeribile ed e` quanto viene generalmente insegnato e creduto. E` cosa nota che le bestie da allevamento digeriscono l’amido grezzo pi`u facilmente ed in modo pi`u completo di quanto non accada loro con l’amido cotto. Milo Hastings ha dimostrato che la stessa cosa avviene per l’uomo. Il Dipartimento di Agricoltura di Washington ha condotto degli ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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esperimenti che hanno rivelato che il grano grezzo, il riso ed altri amidi vengono digeriti in quantit`a che arrivano fino alle otto once quotidiane. Le patate crude hanno rivelato una digeribilit`a del 70/80%.

19.3 ALIMENTI ANIMALI La grande enfasi che da circa un secolo viene posta sul consumo delle proteine, ha comportato un’uguale enfasi sugli alimenti animali: carne, uova, latte e latticini, al punto che potremo facilmente credere che stiamo allevando una specie di carnivori. Tutto indica che la carne degli animali non appartiene, in linea di principio, alla dieta del bambino. Si sa per certo che i bambini crescono meglio seguendo una dieta selezionata senza carne, ed hanno un tasso di crescita normale oltre ad essere meno soggetti allo sviluppo di malattie di tutti i tipi. La carne cotta costituisce un alimento alquanto povero, anche per gli stessi carnivori; quella cruda, al sangue, invece, e` spesso infestata da parassiti, e capita spesso che il senso del gusto infantile la rifiuti. Ci vuole un grosso sforzo educativo per indurre un bambino a consumare carne al sangue; nel caso della carne, infatti, la cucina con i suoi condimenti e le sue spezie, a renderla gradevole al palato. Fino a meno di cinquanta’anni fa, la carne al sangue ed il sangue di carne venivano prescritti dai medici ai bambini anemici; si trattava in effetti di una dieta pi`u dannosa che benefica. I brodi di carne, in realt`a, sono praticamente privi di qualsiasi valore; pi`u che cibi veri e propri, devono essere considerati stimolanti, e, come ben sappiamo, qualsiasi tipo di stimolazione e` nociva. Il dott. Tilden, che non era affatto vegetariano e raccomandava l’uso della carne, affermava per`o che questa non dovesse mai essere data in pasto ai bambini al di sotto dei sei anni. Perso` e dovrebbe essere nalmente, direi: “NON DATEGLIELA A NESSUNA ETA”, chiaro che in questo divieto includo pollame, pesce e qualsiasi altro tipo di carne. Le UOVA comprendono il TUORLO e l’ALBUME. Il tuorlo e` un alimento alcalino, mentre l’albume e` un alimento acido. Quest’ultimo e` difficile da digerire e viene scarsamente assimilato, se mai succede; inoltre, contiene propriet`a tossiche che lo rendono pericoloso come alimento. Non appena le uova, anche quelle di buona qualit`a, entrano a far parte in modo regolare della dieta in una qualche considerevole quantit`a, aumentano la putrefazione intestinale. Ci`o dimostra, ed io ne sono convinto, che il tratto digerente umano non digerisce con facilit`a e prontezza le uova; pertanto, dovremmo essere molto cauti nel darle da mangiare a bambini molto piccoli. Le comuni uova in commercio non sono di buona qualit`a; le galline, infatti, vengono ipernutrite per favorire la produzione commerciale di uova, ma vengono ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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nutrite con alimenti poveri che producono uova dallo scarso valore nutritivo. Una prova della cattiva qualit`a delle uova e` data dalla pallidezza del tuorlo, e dall’elevato numero di pulcini che muoiono ancora nel guscio, quando le uova sono in incubazione, nonch`e dalla debolezza e dallo elevato tasso di mortalit`a di quelli che riescono a nascere. A seguito della dieta cui vengono sottoposte, e dei programmi di allevamento in generale, le galline sono tutte malate, e le uova vengono trattate con metodi commerciali niente affatto affidabili.

19.4 CEREALI ED AMIDI Non date mai al bambino amidi trattati, o zuccheri raffinati o qualunque dei cosiddetti “alimenti da prima colazione”, il cui diffuso impiego rappresenta una delle pi`u gravi colpe della nostra dieta odierna. Fiocchi di grano, riso soffiato, grano soffiato, crema da grano, crema di orzo, crema di avena, ecc., sono nocivi tanto per i bambini quanto per gli adulti. Tutte le loro tanto decantate qualit`a sono assolutamente false; per amore del cielo, non date mai di queste cose ai vostri bambini! Il tritello di avena e` forse il cereale peggiore in assoluto, sia per grandi che per piccini. I cereali sono gli alimenti piu` difficili da digerire, e non possono naturalmente appartenere alla dieta di neonati e bambini la cui capacit`a di digestione degli amidi e` cos`ı ridotta. Il mangiare i cereali o il pane, ecc., con il latte, e` una sicura garanzia di nondigestione. Queste sostanze, se mangiate tutte insieme, dovrebbero essere mangiate secche, poich`e solo in questo modo esse ricevono la completa quantit`a di saliva cos`ı essenziale per la loro digestione. I cereali cotti, e ricoperti di zucchero, sono responsabili dello sviluppo di catarro, tonsille ingrossate, adenoidi, gastrite, raffreddori, nonch`e delle cosiddette “influenze” infantili. Burro, caramello, ed altri alimenti dolci favoriscono il catarro. La pasta rappresenta “una massa glutinosa e scivolosa di acidi amidacei che non viene mai masticata, e, quindi, mai digerita”, e non dovrebbe mai venir consumata n`e da grandi n`e da piccoli. Lo stesso vale per torte e pasticcini, pane e paste, gelatine, marmellate e creme, ed alimenti simili. Tutti gli amidi dovrebbero essere serviti secchi, per assicurare una completa insalivazione e masticazione; essi dovrebbero essere accompagnati a vegetali freschi, crudi o cotti, ma mai a frutta acida, proteine o latte. Mai consumare amidi con gelatine, marmellate, ecc., o con crema e zucchero. Gli amidi grezzi sono piu` facili da digerire di quelli cotti, e richiedono una maggiore masticazione, il che forse spiega la maggior facilit`a di digestione che li

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caratterizza. Ai bambini non viene insegnato che una delle cause pi`u frequenti di disturbi fisici, e` il consumare dolci tra un pasto e l’altro. In realt`a, l’opinione prevalente tra i bambini “svegli”, e` che chi sostiene una cosa del genere, non pu`o essere che un vecchio bacucco. All’ora di pranzo, i bambini si precipitano al negozio vicino a comprare hotdogs, dolci, caramelle, gelati, coca-cola, ed altre simili cose, le mandano gi`u con avidit`a e dicono di aver pranzato. Sia i bambini che i loro ignoranti ed indulgenti genitori sono convintissimi che questo modo di mangiare e bere non produca alcun danno, e se qualcuno si ammala, e` a causa di qualche “infezione” o solo per sfortuna. Le loro abitudini di vita non hanno niente a che vedere con le questioni di salute o malattia.

19.5 CIBO E GHIANDOLE La nostra dieta squilibrata, con la sua eccessiva predilezione per le proteine, danneggia le funzioni dei regolatori della crescita, le ghiandole endocrine, al punto che l’intera struttura fisica viene alterata e ne risente. La crescente incidenza di disturbi di ordine endocrino, dovrebbe essere sufficiente a spingerci a fare delle considerazioni sul rapporto esistente tra tali disturbi ed il nostro sistema di alimentazione. Perfino in quei casi, infatti, in cui queste alterazioni ghiandolari non sono tali da alterare la crescita e lo sviluppo del bambino, esse possono, tuttavia, pregiudicare il suo stato di salute generale. McCarrison ha dimostrato, in maniera irrefutabile, che una cattiva dieta pu`o avere ripercussioni sulle ghiandole riproduttive, surrenali, sulla tiroide, sulla ghiandola pituitaria, ecc. Bircher-Brenner afferma che ≪in quaranta anni di osservazioni su numerosi casi di malattie delle ghiandole endocrine, sono stato in grado di provare che una terapia alimentare fondamentalmente corretta, otteneva sempre risultati migliori dei trattamenti con specifici preparati ormonali, sottolineando cos`ı l’importanza causale di una dieta difettosa≫. Personalmente, ho visto molte disfunzioni endocrine venire corrette da una dieta migliorata, unita ad un trattamento igienico di carattere generale, talora dopo che l’uso di ormoni non era riuscito neanche a produrre un apparente beneficio. Per contro, quei casi da me osservati in cui non e` stata adottata una correzione di ordine alimentare, non hanno tratto alcun vantaggio dal successivo uso di ormoni.

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19.6 “PRODUTTORI” DI DISTURBI Passiamo ora a spendere qualche parola su alcuni dei vecchi “pilastri” su cui da tempo ormai medici ed industriali basano i propri interessi. SOTTOACETI sono indigeribili e inadatti come cibo. FRUTTA CONSERVATA non consumate questi abominevoli prodotti (confetture comprese) col pensiero ingenuo che si tratti di frutta. ZUCCHERO unitamente al miele non dovrebbe mai essere consumato insieme a qualsiasi tipo di frutto. La fermentazione e` quasi sempre l’inevitabile risultato. Il Dr. William H. Hay dice: ≪Senza dubbio, la pi`u grande sciocchezza (e, al tempo stesso, maledizione) dei primi anni di vita del bambino, e` l’opinione generale che gli zuccheri siano adatti per dei bambini attivi, fornendo loro molte calorie energetiche. Lo stesso si pensa a proposito dei dolci, mentre, in realt`a, anche per questi vale lo stesso discorso dello zucchero≫. C’`e da sentirsi male a vedere i bambini di questo Paese rimpinzarsi di bonbon, torte, crackers, pane e marmellata, caramelle, gelati, bevande gassate, ed altre cose simili, a tutte le ore del giorno; cosa pensano di fare i genitori di questi piccolini, dando loro alimenti di questo tipo a profusione? Ben presto i bambini sviluppano “un palato dolce”, e capiscono ben presto che possono ottenere tutto quello che vogliono se solo piangono abbastanza forte e per lungo tempo. Quanti sono le madri ed i padri che hanno il coraggio morale di stare ad ascoltare il pianto dei propri figli? Non molti. I genitori si fanno guidare dall’emozione e dai sentimenti, piuttosto che dal buonsenso e dalla ragione. Per loro e` difficile ascoltare il pianto di un bambino, ne provano pena. Il pianto del loro piccolo scuote i loro nervi: essi sono dei codardi morali, nonch`e persone senza spina dorsale che danneggiano le proprie creature fisicamente, mentalmente, emotivamente, socialmente e moralmente in quanto essi stessi sono i primi a non essere stati capaci di autodisciplinarsi riguardo quello che e` giusto o meno, Costoro preferiscono la soluzione pi`u facile ai problemi del presente, preoccupandosi poco di quello che dovranno poi pagare nel futuro. Il bambino impara presto che bastano pochi minuti di pianto per evitare di mangiare gli spinaci, ed avere, al loro posto, un dolce. La madre gli dar`a subito il gelato o una caramella, se e` solo per questo che sta piangendo. Che terribile lezione morale da insegnare ad un bambino! L’abitudine al cracker e` immediatamente successiva a quella del biberon: il bambino mette da parte la tettarella ed afferra il suo primo cracker. Se ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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viene portato a teatro, in chiesa, al parco, a casa di un amico, o a trovare la nonna, deve sempre avere con s`e un cracker. La mamma porta con s`e una scatola di crackers, dovunque vada: bianchi, ben salati, oppure dolci; tutto questo per assicurare, in qualsiasi momento al bambino i suoi crackers. Se gli si rifiuta il cracker, il bambino si attacca prontamente alla gonna della madre e comincia a piangere ed agitarsi: a questo punto, il bambino ottiene quello che vuole. Povera madre! Povero bambino! Entrambi non hanno disciplina e sono ignoranti; sono l’uno schiavo dell’altra e della propria ignoranza. L’intero programma di vita di tali bambini e` sbagliato ed ha bisogno di essere corretto alla base. Possono madri di questo genere essere indotte ad operare i cambiamenti necessari? Hanno il coraggio morale di lasciare che i loro figli “si sgolino” fino a stancarsi, e di abituarli a vivere in maniera naturale? Temo di no, in quanto si tratta di donne che si lasciano travolgere dall’aspetto emotivo di tutta la faccenda. Morse, Wyman ed Hill affermano: ≪Non esiste alimento che causi pi`u disturbi di carattere digestivo, nell’infanzia, di quanto faccia lo zucchero. Cos`ı come si dice che il denaro e` alla base di tutti i mali, altrettanto si potrebbe dire che lo zucchero e` alla radice di tutti i disturbi di carattere digestivo, nei bambini. Oltre a questo, lo zucchero e` una delle cause comunissime della perdita di appetito nei bambini, e della distruzione del loro gusto per i cibi naturali. Piu` di qualsiasi altra cosa, lo zucchero e` inoltre responsabile della carie infantile; pertanto, sarebbe necessario evitare di dare ai piccoli caramelle o dolci in genere, che non solo non fanno alcun bene, ma sicuramente possono fare molto male. Naturalmente e` sciocco dire che due o tre caramelle al giorno possano disturbare la digestione di un bambino, o impedirne il normale sviluppo, quello che tuttavia e` certo, e` che i bambini che mangiano due o tre caramelle, non si accontentano, e probabilmente ne vorranno altre. E` vero che alcuni tipi di caramelle sono pi`u pesanti ed indigeste di altre, ma rimane il fatto che tutte le caramelle sono fatte di zucchero, e lo zucchero e` nocivo per i bambini. Bisognerebbe abituare i bambini a non prendere nulla con lo zucchero. Non esistono obiezioni a porre un p`o di zucchero nel cibo durante la sua preparazione, mentre, invece, lo zucchero non dovrebbe mai esservi messo sopra quando questo viene servito. (Si tratta di un caso limite e di una inutile pignoleria: lo zucchero e` dannoso sempre, sia quando viene messo nel cibo, che quando vi viene messo sopra. H.M.S.). ≪Spesso, sentiamo dire che lo zucchero e` un alimento dietetico necessario per i bambini. Si tratta di un’idea portata avanti e pubblicizzata dai produttori di zucchero e dolci. Tuttavia, si tratta di una cosa assolutamente falsa. I carboidrati sono consigliabili per i bambini come fonte di ener¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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gia, tuttavia non sono assolutamente necessari, come dimostra il fatto che i bambini eschimesi crescono anche senza di essi≫. (I bambini eschimesi non crescono senza carboidrati. H.M.S.). Zucchero, caramelle, sciroppi, ecc., inibiscono la secrezione gastrica e danneggiano la digestione, la stessa cosa vale per torte, pasticci, ecc., zucchero di canna, e torte e dolci. fatti con farina intera e zucchero di canna e miele, oppure con zucchero bianco e derivati dalla farina. Due o tre caramelle al giorno possono non danneggiare in modo percettibile i bambini; ma quando esse vengono aggiunte a dolci, torte, pasticci, gelatine, marmellate, pane bianco, cereali denaturati, zucchero bianco, o addirittura zucchero di canna, purea di patate, latte pastorizzato, ed altri prodotti denaturati, il risultato e` disastroso, in quanto il corpo in presenza di una dieta cos`ı preponderatamente acida, viene privato dei suoi preziosi elementi alcalini. Molte caramelle contengono sostanze coloranti tossiche, adulteranti, conservanti, aromi, ecc., e lo stesso vale per tutti quegli altri dolcetti formati da miscele di nocciole, latte, ed altre cose, che formano, con lo zucchero, delle pessime combinazioni. GELATO e` un’abominevole mistura di latte in scatola, latte liofilizzato, latte pastorizzato, gelatina, zucchero o sciroppo, coloranti, acqua, estratti aromatizzanti e, spesso, di frutta in scatola. Esso e` dannoso sia per grandi che per piccoli. Qualche anno fa, nel corso di un convegno medico dentistico, venne asserito che i prodotti di scarto ed i grassi dei mattatoi vengono usati nel gelato al posto della crema di latte. Incredibile, se pensiamo a cosa viene spacciato per gelato! Non solo, ma e` criminale tutta la campagna pubblicitaria che ne invita all’uso (mangiate un piatto di gelato al giorno!), per non parlare delle insegne che reclamizzano il gelato come “alimento salutare”. L’OLIO DI FEGATO DI MERLUZZO non deve essere considerato come un alimento. Il suo uso, nel campo medicinale, affonda le radici nei secoli passati, mentre le sue magiche virt`u sono soltanto scoperte recenti. Da alcuni anni, esso viene usato nella cura del rachitismo, sia a scopo preventivo che a scopo terapeutico. Oggi, deve essere impiegato insieme ad una migliore alimentazione ed alla luce solare, o almeno ad una buona lampada. In realt`a, alla luce solare non viene prestata molta attenzione. L’affermazione di Harter secondo cui “la somministrazione di 6/10 gocce di olio di fegato di merluzzo al giorno, aumentando la dose man mano che il bambino cresce, fino all’et`a di 12 anni”, (mezzo cucchiaino da t`e tre volte alla settimana) “suona all’orecchio come una piccola stregoneria”, e` giusta. Egli aggiunge ≪Sembra quasi che il passo dall’olio di fegato di pesci all’estratto di lingua di ranocchio sia breve≫. Non ho mai fatto uso di olio di fegato di merluzzo, ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ma mi e` capitato di avere a che fare con dei bambini che lo avevano ricevuto per periodi piu` o meno lunghi, senza trarne alcun beneficio. Al contrario, mi e` capitato di vedere una serie di disturbi collegati al suo uso, che mi hanno convinto a mattere in guardia i genitori. LIEVITO e` un prodotto commerciale la cui grande pubblicit`a e` semplicemente intesa ad aumentare le vendite ed incentivare i profitti dei suoi produttori; questi non hanno pi`u interesse a tutelare e promuovere la nostra salute di quanto possano averne i proprietari di miniere di carbone. Medici e scienziati sovvenzionati dalle industrie del lievito, vengono citati per convincere l’opinione pubblica del grande valore di questo fermento. Ma queste affermazioni hanno la stessa credibilit`a di quelle di un qualsiasi individuo che viene pagato perch`e dica certe cose. Non esistono prove sul fatto che i preparati o gli estratti di lievito siano piu` efficaci, piu` pratici, o piu` disponbili come fonti di vitamine, di quanto non lo siano gi`a i comuni frutti e vegetali di orti e giardini. In realt`a, le industrie produttrici di lievito hanno quasi completamente abbandonato questo tipo di campagna pubblicitaria, ed insistono, oggi, sul fatto che il valore del lievito risiede negli altri elementi che contiene. Quali sono, allora, questi altri elementi? Non ne fanno menzione. Parlare di valore profilattico e terapeutico del lievito e` assolutamente falso e fuorviante. Il lievito e` un fermento e da secoli viene impiegato in questo senso. Esso scatena un processo di fermentazione all’interno del tratto digestivo, che non e` affatto desiderabile. IODIO se ne consiglia la libera somministrazione (in acqua, in sali, in vari altri preparati) per prevenire il gozzo nei bambini, dal momento che i medici ` carenza di iodio. Ora, ritengono che la causa di questo disturbo sia una non solo questa teoria del gozzo non si basa su alcuna prova, ma, non abbiamo alcuna ragione per credere che un qualsiasi preparato contenente iodio possa essere di qualche utilit`a al corpo. Sappiamo invece per certo che esso pu`o produrre, ed effettivamente produce, notevoli danni, e, talora, perfino la morte. In realt`a, e` stato proprio il suo uso, in molti casi, ad essere responsabile della presenza di “gozzo”. La quantit`a di iodio presente nel corpo umano e` minima: potrebbe essere considerato un normale elemento dell’organismo cos`ı come potrebbe essere un elemento estraneo. Ma una cosa e` certa: l’unica riserva di iodio utilizzabile per l’uomo e` rappresentata da frutta e vegetali, e solo da essi egli pu`o trarre l’altro iodio di cui ha bisogno. Asparagi, ananas, cavoli, fagiolini saranno sufficienti a coprire il fabbisogno di iodio del vostro

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bambino, senza che cerchiate di sostituire ad essi dei farmaci. Date da mangiare al vostro bambino cose naturali e non imbottitelo di medicine. Prima o poi l’introduzione di iodio nell’acqua della nostra citt`a verr`a proibita dalla legge, cos`ı come avr`a termine l’uso di sale iodizzato. In realt`a, arriveremo ad un punto in cui abbandoneremo completamente l’uso del sale.

19.7 L’ALIMENTAZIONE DOPO IL TERZO ` ANNO DI ETA Anche se il bambino dovrebbe continuare a ricevere latte durante il suo terzo anno di vita, ci`o non risulter`a pi`u necessario, almeno nella maggior parte dei bambini, dopo il terzo anno. A cominciare dal quarto compleanno, la dieta del bambino potr`a praticamente essere la stessa di quella di un adulto. La differenza principale sar`a che il bambino in crescita avr`a un bisogno leggermente maggiore di proteine rispetto all’adulto, anche se questo non deve assolutamente essere interpretato nel senso che un bambino ha bisogno di pi`u proteine di quante ne consuma in media un adulto. Come ho gi`a sottolineato in questo libro, gli Americani sono un popolo di individui non svezzati. E` quasi un punto fermo della dietetica americana quello secondo cui dobbiamo rimanere lattanti per tutta la vita; non ha importanza quanti anni abbiamo, quello che e` importante e` che non dobbiamo mai essere svezzati. La dottrina e le pratiche legate ad una tale idea, sono state, e continuano ad essere portate avanti dall’industria lattiera, e dai medici che ricavano enormi profitti dalla vendita dei latticini in genere. Questo continuare a bere latte dopo la fine del periodo di normale allattamento, non rappresenta un effettivo bisogno vitale, e, considerando che e` quasi impossibile ottenere del latte sano in moltissime zone del Paese, (quasi nella maggior parte), non possiamo certamente pensare che esista alcuna base nutrizionale logica che incoraggi una tale pratica.

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Capitolo 20 LA MALNUTRIZIONE La malnutrizione, (denutrizione, sottonutrizione.) non e` altro che una scarsa o inadeguata o difettosa nutrizione. L’adulto o il bambino non e` ben nutrito, oppure e` sottonutrito, ed in questo caso, corre il rischio di venire ipernutrito. I casi di malnutrizione tra coloro che in realt`a non mangiano una quantit`a sufficiente di cibo, sono comparativamente molto rari. Quasi l’intera popolazione americana soffre di sottonutrizione. La scoperta, durante la I Guerra Mondiale, che tanti giovani americani fossero miserabili esempi di virilit`a, gener`o un temporaneo interesse per il problema della malnutrizione. Una scoperta simile fu fatta tra i giovani soldati inglesi durante la guerra boera. Sebbene questo temporaneo interesse per il benessere fisico della nostra futura “carne da macello”, sia venuto meno con il diminuire del fervore patriottico che lo aveva originato, mai come oggi il problema della malnutrizione di bambini ed adulti e` stato cos`ı acuto. Gli esami di routine compiuti sulle popolazioni scolastiche hanno rivelato che la malnutrizione e` prevalente oggi tra i bambini come gi`a lo era stata tra i giovani uomini esaminati nel 1917-1919. E` difficile capitalizzare una condizione simile, e, pertanto, non viene fatto nessuno sforzo serio per porvi rimedio. Medici ed operatori della pubblica sanit`a, hanno ben presto focalizzato la propria attenzione su sieri e vaccini, rimozione di tonsille ed estrazioni di denti. La scarsa attenzione che costoro prestano al problema della malnutrizione infantile praticamente non approda a nulla perch`e 1) i medici non hanno ancora compreso l’importanza di una dieta naturale ed ignorano come alimentare correttamente i bambini; 2) essi non hanno una piena comprensione delle cause della sottonutrizione, e 3) dedicano troppa attenzione a standard puramente arbitrari di altezza e peso e poca, invece, ad altre e molto pi`u importanti prove di denutrizione, ed, infine, 4) ad ostacolare lo slancio di un vero

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e proprio sforzo, vi sono fattori come la chirurgia “commerciale”, l’odontoiatria “commerciale”, nonch`e i sieri, i vaccini, e tanti prodotti alimentari sempre di natura “commerciale”. Il “United States Children’s Bureau” ha rivelato che da un quarto ad un terzo dei bambini di questo paese risulta, secondo gli standard medici, decisamente malnutrito. In alcune comunit`a, la malnutrizione e` talmente comune che e` quasi difficile riconoscerla come condizione anomala. Sempre il Bureau ha scoperto che il numero di bambini con una nutrizione decisamente superiore e` in realt`a minimo. La maggioranza dei bambini, infatti, che riesce a crescere e a svilupparsi porta per tutta la vita i segni di un’alimentazione sbagliata o carente. Ossa piccole, menti sfuggenti o deformi, denti difettosi, corpi rachitici, toraci piatti, spine dorsali deformate, vista debole, anemia, notevole predisposizione alle malattie, riflessi lenti, sono soltanto alcuni dei pi`u ovvi risultati della malnutrizione. A Sant’Antonio, tra la popolazione messicana e` difficile vedere anche un solo messicano che non presenti inequivocabili prove di malnutrizione. La malnutrizione si manifesta non solo nell’incapacit`a di aumentare di peso o di statura, ma in molte altre maniere. Accade anche che, molti bambini malnutriti sono grassi, mentre altri sono alti quanto i loro coetanei normali. Un bambino pu`o rientrare nella media per quanto concerne peso ed altezza, eppure presentare molti sintomi di malnutrizione. I pi`u comuni sintomi di malnutrizione sono una pelle secca e delicata, un colorito pallido o cereo, o anche verdastro, opaco o terreo in apparenza; capelli secchi e niente affatto docili, unghia deboli; profondi segni blu e neri sotto gli occhi, rivestimento mucoso delle palpebre pallido ed incolore; pelle floscia, senza tono, muscoli non sviluppati, spalle tondeggianti, scapole sporgenti, postura affaticata, addome prominente, irritabilit`a, mancanza di riflessi e di attenzione, “pigrizia”, indebito affaticamento fisico e mentale, ritardi nello sviluppo mentale, mancanza di normale curiosit`a e ridotta capacit`a di concentrazione; e` altres`ı, probabile che il bambino sia piuttosto esigente quanto al proprio cibo. Il bambino sottonutrito e` solitamente sottopeso, anche se possono esservi casi di bambini grassi e flaccidi. Le cause della malnutrizione vengono comunemente divise in tre classi; fisiche, sociali e dietetiche. Le “cause fisiche” sono le malattie e le varie malformazioni. Tra queste abbiamo la tubercolosi, le infiammazioni croniche di tonsille e cavit`a connesse al naso, pielite, carie, adenoidi, e deformit`a della mascella e del naso. La malattia cronica di tonsille e cavit`a connesse al naso, viene considerata come “la pi`u comune delle malattie responsabili della malnutrizione infantile”. “La carie spesso causa malnutrizione”. “Adenoidi e deformit`a sono responsabili della malnutrizione”. La tubercolosi, dal canto suo, non viene considerata una comune causa di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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malnutrizione nell’infanzia. Morse, Wyman ed Hill affermano che la malnutrizione e` dovuta a queste cause: ≪I rimedi sono ovvi: rimozione delle tonsille malate, dei denti cariati e delle adenoidi; trattamento della sinusite e della pielite, e correzione delle deformit`a≫. Si tratta, come si pu`o vedere, di un programma chirurgico tendente a rimuovere gli effetti e non le cause. K.R. Rich, in una relazione sul lavoro delle autorit`a scolastiche delle Scuole Elementari di Chicago, dimostrava che il trattamento delle tonsille ingrossate, nonch`e delle adenoidi, dei denti cariati, e dei piedi-piatti era inefficace a combattere la malnutrizione, sebbene il programma fosse stato intrapreso con grandi aspettative di successo. Ci`o che invece risultava avere una grande e decisiva efficacia erano l’aria pura, la luce solare, il moto, un miglioramento della dieta e delle condizioni igieniche. La carie dei denti e` dovuta alla malnutrizione; lo stesso vale per la tubercolosi, e per la maggior parte delle deformit`a del naso e della mascella. La classe medica e` ormai talmente abituata a mettere il carro davanti ai buoi – a convertire cio`e un effetto in una causa – da farlo, perfino, incosciamente. Prendiamo l’esempio della carie: essa e` in maniera cos`ı inequivocabile, l’effetto di una cattiva alimentazione, che riesce veramente difficile poter scusare chi afferma il contrario, e cio`e, che e` la carie a causare una cattiva nutrizione. Nella discussione delle “cause sociali” troviamo, solitamente, una maggiore dimostrazione di intelligenza, anche se il trattamento di queste cause raramente va in profondit`a. Ci`o e` dovuto al fatto che le nostre universit`a e i nostri istituti di ricerca sono controllati da grossi interessi commerciali; essi sono inoltre tra i principali azionisti delle societ`a petrolifere, minerarie, alimentari, ecc.; e quindi, come tali, nutrono grossi interessi per i loro dividendi. E` pertanto molto pi`u proficuo per queste istituzioni, vivisezionare animali, studiare germi, brevettare sieri e fare operazioni chirurgiche, piuttosto che dire la verit`a circa le cause sociali della malnutrizione. La verit`a potrebbe produrre una flessione negli introiti di queste grandi aziende commerciali. Tra le cause sociali, troviamo elencate la mancanza di aria pura e di luce solare, case troppo calde o troppo fredde, eccessivo affaticamento fisico e mentale. L’affaticamento fisico, di solito, viene imputato al gioco troppo violento, anche se e` alquanto improbabile che pi`u di 2.000.000 di bambini costretti a lavorare negli opifici, nelle fabbriche e nei cantieri di questa grande terra della “prosperit`a” e del “progresso”, in ambienti privi di luce e di aria, abbiano tempo e voglia, una volta tornati a casa, di giocare in modo violento. Non c’`e una parola di condanna per le periferie sovraffollate delle nostre ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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grandi citt`a, dove sole e aria non si sa neanche che cosa siano. Non c’`e condanna per i bassi salari, gli affitti esosi, e tutti quegli altri fattori economici che impediscono ai genitori di far godere ai loro piccoli i benefici dell’aria fresca e della luce del sole. Chiunque condannasse queste cose, verrebbe immediatamente denunciato come “rosso”, e si direbbe che MOSCA lo ha pagato per fargli dire tutte queste calunnie sulle nostre “gloriose istituzioni americane”. Altre “cause sociali” sono il sonno insufficiente, dovuto o ad eccitazione o ad alimentazione sbagliata, o al prematuro abbondono di pisolini e riposini oppure al fatto di non aver messo a letto il bambino abbastanza presto; il troppo studio, il disinteresse familiare, gli attriti familiari, la lettura di storie inadatte e la visione di films sbagliati, le troppe feste, le lunghe passeggiate in automobile, e qualsiasi forma di eccessiva eccitazione o di smodato divertimento. A queste cause, consentitemi di aggiungere, per quanto riguarda i bambini, l’abitudine di prenderli in braccio, spupazzarli, molestarli continuamente, di imporre loro fumo, droghe, sieri, vaccini e interventi chirurgici. Il rimedio – affermano Morse, Wyman ed Hill – e` , naturalmente una tranquilla vita razionale, non troppo strenua, senza indebiti eccitamenti e con molta aria fresca e luce solare≫. Il rimedio, in realt`a, dovrebbe andare oltre questa prescrizione. Rimedio vuol dire togliere dalle fabbriche donne e bambini; rimuoverli dalle periferie in cui abitano e dalle case affollate; assicurare loro un ambiente sereno ed affettuoso. Rimedio significa dar loro una casa in cui poter vivere, una casa che non sia “n`e troppo calda, n`e troppo fredda”, ma soprattutto vuol dire tenere lontano queste inermi creature dalle mani di chirurghi e dispensatori di sieri e vaccini. ≪

Per “cause dietetiche”, si intende “cibo inadatto”, piuttosto che mancanza di cibo. Ci`o significa che il bambino viene nutrito con cibi che, in un modo o nell’altro, sono inadeguati e non forniscono all’organismo tutti gli elementi necessari. Senza indulgere nella vecchia musica dei “fabbisogni calorici”, della “dieta equilibrata”, del “fabbisogno proteico”, del “fabbisogno di grassi”, delle “vitamine o alimenti accessori”, ecc., permettetemi di dire che questo significa che il bambino viene nutrito con farina bianca e derivati, grano degerminato e demineralizzato, cereali denaturati, latte in scatola o pastorizzato, frutta allo zolfo ed in scatola, gelatine, marmellate, zucchero bianco, caramelle, gelati, cacao, cioccolato, bevande gassate, vegetali cotti, purea di patate, piselli, torte, crackers, biscotti, ecc. con l’esclusione di frutta fresca e naturale, vegetali freschi, latte naturale (preferibilmente il latte della propria madre), nocciole e cereali grezzi. Ho gi`a discusso altrove a proposito dell’olio di fegato di merluzzo. Un bambino pu`o mangiare alimenti contenenti tutti gli elementi necessa¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ri, e, malgrado tutto, non essere in grado di digerirli ed assimilarli, o per la loro quantit`a eccessiva, oppure per qualcuna delle sopra citate “cause sociali”. Molti casi di malnutrizione sono dovuti proprio a problemi di assimilazione del cibo. Il sottonutrimento da eccessiva ingestione di cibo e` comune tra i neonati costretti a pi`u poppate. Il dott. Geo S. Weger giustamente afferma che ≪un’eccessiva nutrizione equivale a morte, sia nel neonato il cui pianto viene interpretato erroneamente come desiderio di cibo, sia nell’adulto, che mangia in modo smodato perch`e desideroso di provare qualcosa di sempre pi`u stimolante≫. Quando genitori e medici accetteranno questo fatto, e si regoleranno di conseguenza, i bambini saranno pi`u sani, e si svilupperanno in maniera migliore. Una comune, ma ignorata, causa della denutrizione e` la tossiemia prodotta da una inefficiente eliminazione. Questo stato tossico del sangue e della linfa e` alla base della malattia cronica di tonsille ed adenoidi, che viene elencata come una delle cause della malnutrizione. La tossiemia danneggia e altera la nutrizione; essa e` dovuta a qualsiasi cosa sovraccarichi le forze vitali o nervose, ed ostacoli l’eliminazione delle tossine. Esistono parecchi gradi di malnutrizione che vanno da una condizione di quasinormalit`a ad una condizione presentante tutti i sintomi precedentemente descritti, per poi arrivare a condizioni decisamente pi`u gravi. La malnutrizione manifesta i suoi peggiori effetti nella vita adulta, ma affonda, le sue radici in errori alimentari risalenti al periodo dell’infanzia. Il rimedio, pertanto, e` rappresentato da un completo capovolgimento della vita del bambino, e dal punto di vista dietetico, e dal punto di vista sociale. (Vedi il capitolo XIII sull’alimentazione dei bambini.) Quelle che vengono classificate come malattie deficitarie o nutritive, hanno due gruppi di cause, e cio´e: 1. Deficienze nella dieta, o qualitative o quantitative. Di solito, ad eccezione delle zone afflitte dalla carestia, si tratta di deficienze qualitative. 2. Tutti questi fattori, qualsiasi sia la loro natura o origine, rendono difficile o impossibile per il corpo l’utilizzazione del cibo, anche se questo e` perfetto. I dietologi raramente prestano attenzioni a questo secondo gruppo di cause; essi compiono esperimenti su animali sani, e raramente vedono qualche altro fattore che non sia quello di una deficienza studiata e deliberatamente attribuita alla dieta. Essi vengono facilmente ingannati dalla loro impostazione di studio monocorde, o da quelli che loro stessi definiscono esperimenti controllati. Parlando di bambini ed adulti, cerchiamo di non dimenticare mai che si tratta di esseri umani e non di soggetti da laboratorio; la vita di un essere umano e` molto pi`u complessa ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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di quella di un qualsiasi altro animale utilizzato in laboratorio. Il suo ambiente e` molto pi`u vario, i suoi contatti sono superiori per numero e qualit`a, le influenze cui e` soggetto molto pi`u numerose, e le stesse risorse ambientali molto maggiori. Le donne incinte che seguono una buona dieta, qualora la loro nutrizione risenta di iperlavoro, preoccupazioni, paure, o altro, non saranno in grado di assimilare gli elementi contenuti nel loro cibo, ed i loro bambini nasceranno con i ‘semi’ di qualche malattia deficitaria piantati nelle “loro ossa”. Questi bambini, appena nati, verranno nutriti abbondantemente (rimpinzati) nel tentativo di farli aumentare di peso. Ci`o dannegger`a a tal punto l’intero meccanismo nutritivo del loro organismo che, malgrado la presenza di una dieta adeguata, svilupperanno la malattia deficiataria in questione. Abitudini troppo diffuse, come il prendere il bambino troppo spesso in braccio, il propinargli farmaci, ecc., debiliteranno il suo organismo e danneggieranno tanto la sua nutrizione da causare vere e proprie malattie. In realt`a, dietro ogni comune malattia si nasconde anche una malattia legata a problemi di alimentazione.

20.1 ANEMIA e` una malattia deficitaria. Essa e` caratterizzata da una mancanza di globuli rossi, mancanza di ferro, colorito pallido, nervosismo, frequenti sudorazioni notturne e predisposizione a contrarre malattie. L’anemia pu`o essere dovuta ad un’emorragia da lesione, o da ulcera o tumore, ecc., ma non e` questo il tipo di anemia di cui ci accingiamo a parlare per quanto concerne i bambini. Nei bambini, l’anemia e` dovuta alla mancanza di un’alimentazione corretta, o ad un’incapacit`a di assimilazione del cibo, o a entrambi i fattori combinati. Si osserva un graduale declino della capacit`a del corpo di produrre globuli rossi, a causa di una nutrizione imperfetta; una carenza di alimenti ferrosi oppure una menomazione dei processi nutritivi. In tutti i casi del genere, non solo e` importante che il bambino venga alimentato con cibi ricchi di ferro, ma, soprattutto, che venga ripristinata la capacit`a organica di assimilarlo (talvolta, questo secondo aspetto e` prioritario). Negli altri miei scritti, ho sottolineato l’importanza del digiuno ai fini della purificazione del sangue. I miei lettori sanno gi`a quanto ritenga prezioso il digiuno nei casi di anemia, e, a conferma di quanto dico, cito il Dott. William H. Hay. In Health Via Diet, parla di 101 casi di anemia perniciosa progressiva, curati da lui per un periodo di ventuno anni, con digiuni, una dieta corretta ed irrigazioni del colon. Di questi 101, egli dice, 8 non ebbero una ripresa immediata, mentre le

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altre riprese divennero permanenti a causa dell’adozione di un sano regime di vita. Alcuni di coloro che registrarono qualche ricaduta, si ripresero rapidamente, ricorrendo nuovamente ad un digiuno. I primi 13 casi di anemia progressiva in cui il Dott. Hay prescrisse il digiuno, si ripresero in un periodo di circa due settimane. Il 14◦ caso, sul punto di morte al momento del ricovero, non si riprese. Il dott. Hay dice: ≪Il sangue, durante un periodo di digiuno, non subisce trasformazioni visibili, per quanto concerne il numero delle cellule, a meno che, quando comincia il digiuno, non vi sia un’anormalit`a tale che, per effetto del digiuno, scompare. Per buona parte delle due settimane, (nell’anemia perniciosa) il numero dei globuli rossi o eritrociti continua a scendere prima che si abbia una rigenerazione degli organi preposti alla produzione del sangue; quindi, gradualmente, il quadro microscopico comincia a rivelare nuovi eritrociti rotondi, regolari, senza orinazioni o irregolarit`a, e ben presto un notevole aumento nel loro numero, con la graduale scomparsa delle cellule avventizie presenti all’inizio. A volte, durante le due settimane successive, si registra un aumento di globuli rossi che raggiungono il numero normale di 5 milioni≫. La rigenerazione del sangue, durante un digiuno, viene confermata da ricercatori e medici, e pertanto, non sussistono pi`u le ragioni per metterla in dubbio. Il valore del digiuno in tutte le forme di anemia e` fuori dubbio. Il dott. Hay dice: ≪L’anemia perniciosa progressiva viene considerata una malattia incurabile≫ ed e` stato proprio un caso di questo tipo a spingerlo a riflettere. C’`e qualcuno che, anche per un secondo, riesca ad immaginare che il digiuno introduca ferro nell’organismo? Questi miglioramenti nel sangue si verificano perch`e il digiuno aumenta la capacit`a dell’organismo di utilizzare le riserve alimentari di cui dispone. CURA DEL PAZIENTE: Se ci si preoccuper`a del bambino sin dal momento dei concepimento, questi non soffrir`a mai di anemia. I bambini che sono stati messi nelle condizioni di sviluppare anemia, dovrebbero essere sottoposti ad un breve digiuno (3-5 giorni e qualcosa in pi`u per i bambini pi`u grandicelli), oppure ad una dieta di succo di arancia per qualche giorno, poi potrebbero cominciare a mangiare di nuovo, seguendo, per`o, una dieta corretta. La loro intera vita dovrebbe essere vissuta in armonia con quella che sono i loro fabbisogni fisiologici, come gi`a ho avuto pi`u volte occasione di ripetere in questo libro. Per migliorare la nutrizione, risulteranno estremamente benefici bagni di sole quotidiani.

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20.2 RACHITISMO Si tratta di una malattia costituzionale caratterizzata da una ridotta nutrizione e da alterazioni ossee. Essa e` limitata all’infanzia. In questa malattia si osserva un notevole gonfiore diffuso in tutto il corpo, leggera febbre, ed una profusa sudorazione del collo e della testa. Si ha inoltre un “ammorbidimento” delle ossa che produce deformit`a, ed un considerevole inspessimento delle cartilagini e del periosteo. La comparsa dei denti viene ritardata, o addirittura non si verifica affatto, o, se si verifica, e` difettosa. Le fontanelle non si chiudono, si hanno sintomi nervosi, e talora vere e proprie convulsioni. Fegato e milza si ingrossano ed il bambino appare “panciuto”; la testa, solitamente, appare troppo grande rispetto al corpo. Si osserver`a che tutti i casi di malattie deficitarie, sono legati al consumo di alimenti artificiali: latte pastorizzato ed abbondanza di pane, cereali a prima colazione, biscotti, frutta cotta, e pochissima frutta fresca e vegetali appena raccolti. Gi`a 130 anni fa, il dott. Trall ed il dott. Taylor sottolineavano come la mancanza di luce solare, una cattiva alimentazione ed una cattiva igiene, fossero la causa del rachitismo, e risolvevano il problema assicurando ai malati una corretta dieta, bagni di sole, ed una maggiore igiene. Tutte cose che la classe medica, oggi, stenta a capire. CURA DEL PAZIENTE: Il peggior caso di rachitismo che mi sia mai capitato tra le mani riguardava un bambino di 9 mesi che mi venne portato, a New York City, perch´e lo visitassi. Il bambino era gi`a in cura da quattro mesi, e, malgrado questo, non dava segni di miglioramento. Il piccolo aveva seguito la dieta prescrittagli dal medico, aveva preso regolarmente l’olio di fegato di merluzzo, ed era stato regolarmente esposto ai raggi di una lampada ultravioletta, con il risultato che, invece, di migliorare, peggiorava. Gettai l’olio di fegato di merluzzo alle ortiche, imposi per la dieta l’esclusivo consumo di latte naturale e succhi di frutta (succo di arancia e di uva), ed imposi ai genitori di esporre il piccolo alla luce solare e non a quella della lampada. Il bambino prese a migliorare immediatamente, ed in modo vistoso; il miglioramento continu`o e l’anno dopo, il bambino era praticamente guarito, con la sola eccezione di una leggera incurvatura delle gambe. McCollum ha scoperto che il digiuno ha un effetto benefico nei casi di rachitismo, ma per noi che sappiamo il vero significato del digiuno nell’economia dell’organismo umano, e` cosa vecchia. A voler essere precisi, il digiuno correttamente seguito promuove la crescita. Se la coda di una salamandra viene tagliata ne ricrescer`a una nuova. Il digiuno non interferisce nella rigenerazione. Il prof. Mor¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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gulis ha osservato che le code crescevano pi`u lentamente durante il digiuno rispetto alle code di quelle salamandre che non digiunavano. Per`o, aggiunge: ≪quando, dopo parecchie settimane di fame (egli intende dire digiuno, solo che non sa che cosa significhi), le salamandre che nel frattempo avevano perduto un quarto del loro peso originario, iniziarono a mangiare di nuovo, la rigenerazione delle code miglior`o immediatamente, e nel corso del tempo raggiunse o addirittura super`o in lunghezza le code che erano state tagliate≫. Il prof. Morgulis continua: ≪E stato ripetutamente sottolineato che non appena un animale, che a causa di una malattia acuta o di qualsiasi altra forma di inanizione, abbia perduto peso, viene appropriatamente nutrito, comincia a crescere ad una velocit`a spettacolare ed in tempo comparativamente breve riguadagna tutto quanto aveva perso o, addirittura, supera il livello originale. Il rapido aumento di peso e` una manifestazione di un vigoroso processo di crescita. Non si tratta di un semplice accumulo delle sostanze di riserva, ma di un’autentica crescita nel senso precedentemente definito. Si ha una moltiplicazione ed un’espansione delle cellule prolifiche, ed un riaccumulo delle riserve sotto forma di depositi intracellulari ed intercellulari di prodotti del loro metabolismo. L’azoto viene trattenuto con un’avidit`a, caratteristica dei giovani organismi in crescita. Frequentemente, in un breve lasso di tempo si ha un aumento della massa corporea che, avrebbe richiesto anni di crescita normale. L’inanizione ha prodotto un ringiovanimento dell’organismo. Nello studio dei fenomeni istologici che si accompagnano all’inanizione, e` stato gi`a visto che, tranne negli stadi avanzati, quasi non vi e` prova della degenerazione dei tessuti. Al contrario, le cellule rimangono intatte, anche se perdono una grossa parte della loro sostanza. Nell’accesa competizione che regna nell’organismo soggetto all’inanizione, le parti pi`u deboli e meno essenziali dell’organismo cellulare vengono sacrificate per prime, proprio come accade con le parti meno essenziali dell’intero organismo. Le parti pi`u vitali rimangono e la vitalit`a delle cellule ed il loro vigore risultano migliorate: sembra essere questo il principio degli effetti di rinvigorimento e ringiovanimento dell’inanizione. Biologicamente parlando, anche se l’organismo non acquista nuovi “attivi”, diventa, comunque, pi`u forte liberandosi dei vecchi “passivi”. In precedenza e` stato sottolineato come il rapporto cellula-nucleo cambi in modo tale da assicurare la preponderanza del nucleo. Morfologicamente, pertanto, le cellule componenti l’intero organismo assumono una condizione giovanile. In questo senso, assomigliano pi`u a cellule embrionali, e questo potrebbe spiegare la straordinaria crescita che presentano seguendo un corretto regime dietetico.≫ Il prof. Morgulis continua: ≪Ulteriori esperimenti condotti sulla salmandra, hanno dimostrato che l’impulso alla crescita, e non la quantit`a di cibo consumata, svolge il ruolo principale. Questi esperimenti hanno sostanziato l’idea che ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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la crescita osservata dopo una preliminare inanizione non e` dissimile dalla crescita embrionale nella sua intensit`a. Ebene ricordare che le ridotte dimensioni della cellula, o piuttosto l’alterato rapporto cellula-nucleo e` probabilmente in qualche modo responsabile del vigoroso processo di crescita, e che il ringiovanimento dell’organismo dipende da questa condizione. Molti anni fa, Kagan osservava che dopo 17 giorni di completa inanizione i conigli guadagnavano il 56% di peso con una dieta che sarebbe stata appena capace di mantenere uno stato di equilibrio nella condizione normale≫. Personalmente ho osservato questo fenomeno nei pazienti, centinaia e centinaia di volte, e lo stesso e` accaduto a qualsiasi altro fautore del digiuno. Per quanto riguarda, per`o il prof. Morgulis, egli si autoesclude dalla letteratura del digiuno “terapeutico”, e fa riferimento a noi chiamandoci “amatori, ed entusiasti”. Carrington e` l’unico della nostra scuola cui dedica una certa attenzione, e, certo, per buono che sia, il libro di Carrington e` lontano dall’essere completo. In rapporto ai fenomeni di una maggiore crescita dopo un digiuno, Thompson e Mendel hanno scoperto che un periodo di crescita repressa, dovuto a sottoalimentazione, viene seguito da una maggiore crescita quando viene assicurato del cibo migliore, e che l’accelerazione della crescita, viene ordinariamente realizzata con meno cibo di quanto venga utilizzato normalmente. Questi fatti dovrebbero, certo, incoraggiare le madri a non iper-alimentare i loro piccoli, in quanto l’eccessiva alimentazione certamente ritarda la crescita.

20.3 SCORBUTO Inizialmente, venne considerata come una malattia di carattere alimentare; era molto diffusa tra gli equipaggi e i passeggeri delle navi, all’epoca in cui v’era la dieta a base di carne di maiale salata. Il primo “rimedio” trovato furono i limoni. La malattia e` caratterizzata dal gonfiore e dalla rigidit`a di articolazioni, gengive e mascelle. Nelle forme gravi si ha la frattura spontanea delle ossa e la perdita dei denti. Si hanno altres`ı emorragie negli arti, e, frequentemente, nel tratto intestinale, se non si interviene sul malato. Il latte pastorizzato ed il latte in scatola sono i maggiori responsabili di questa malattia. Lo stesso si pu`o dire dei cereali, soprattutto di quelli denaturati, e delle carni salate ed inscatolate. La cottura dei cibi, anche di quelli migliori, ne riduce enormemente le propriet`a antiscorbuto, quando addirittura non le distrugge completamente. L’attuale dieta, a base di farina biancaˆ zucchero-carni-cereali denaturatiAlatte pastorizzato mantiene l’intera popo¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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lazione in uno stato di scorbuto cronico, o quasi-scorbuto. Di solito mangiamo la frutta ed i vegetali minimi ad evitare di sviluppare questa malattia in modo palese. Malgrado tutto, non siamo mai sani come dovremmo esserlo. Circa 130 anni fa, il dott. Traf dichiarava che ≪tutta la frutta e la verdura fresca e` ottima contro lo scorbuto≫. Allora, e fino a qualche tempo fa, la classe medica andava predicando che frutta e vegetali non avevano alcun valore alimentare, ed invitava la popolazione a non farne uso. Oggi, i medici cominciano a riallacciarsi a Graham e a Trall, ed osano perfino dirci ora che il lievito, uova, e latte (latte di mucca) non hanno alcun “valore terapeutico” per quanto riguarda lo scorbuto. La frutta ed i vegetali con foglie sono i grandi alimenti antiscorbuto. Il latte materno sar`a antiscorbuto se la madre manger`a in abbondanza questi alimenti, e sar`a essa stessa sana. Il prof. H.C. Sherman, della Columbia University, afferma: ≪In Oriente, dove la maggioranza della gente ha una disponibilit` a minima di latte, si ha largo consumo di vegetali verdi ricchi di calcio e vitamine≫. Y.G.Chen, uno studente orientale, ci racconta che i vegetali verdi sono cinque volte pi`u importanti nella dieta dei Cinesi di quanto non lo siano nella dieta americana media. Gli Americani, oggi, cominciano anch’essi a fare consumo di frutta e vegetali, malgrado l’opposizione della classe medica e dei produttori di carne. Graham e Trall hanno dato vita ad una riforma dietetica che non pu`o essere arrestata. Morse, Wyman ed Hill ci dicono che i bambini allattati artificialmente dovrebbero prendere del succo di arancia, e che “un cucchiaio di succo di arancia al giorno e` solitamente sufficiente ad impedire lo sviluppo dello scorbuto”. Ora, chi e` che vorrebbe tenere la salute del proprio bambino sul “filo del rasoio?” Chi non vorrebbe che il proprio bambino goda della massima salute? Lo scorbuto non esiste, per i medici, fino a quando non e` abbastanza svuluppato (e grave) da produrre segni fisici riconoscibili. Le fasi iniziali che stanno alla base di tali segni non significano nulla per i medici; per il vostro bambino, invece, significano una salute precaria ed un futuro di sofferenze. Assicurate al vostro bambino una buona salute, che sia per lui una sicura garanzia contro malattie e sofferenze. La diatesi scorbutica (tendenza allo scorbuto), dice il Dr. Page, ≪viene indotta dalla DEFICIENZA DI ALIMENTI VEGETALI nella dieta della madre, ed il latte secreto risulta carente di certi costituenti vitali≫. Questa frase veniva pubblicata nel 1882, molto tempo prima che i medici cominciassero a riconoscere tali fatti. Il latte della madre e` fatto del suo stesso sangue, ed in quei casi in cui gli alimenti non contengono i costituenti essenziali, la natura li preleva dai tessuti della donna. Questo, per`o, la indebolisce e ne intacca la salute, mentre il latte e` qualitativamente e quantitativamente scarso. Moltissime, se non tutte le malattie ereditarie, non sono effettivamente tali nel ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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senso scientifico del termine, ma sono dovute ad una precaria nutrizione prenatale. Un contadino che non pensa neanche lontanamente a fare affaticare una giumenta durante la gravidanza, non esita a lasciare che la moglie lavori fino allo stremo ed uccida le sue creature. Ma questa non si chiama eredit`a. Personalmente, non credo che esistano malattie ereditarie, n`e credo che qualsiasi studio statistico riuscir`a mai a dimostrare che esistano. Le statistiche mostrano risultati, non cause. Catlin ci dice che: ≪In Inghilterra ci sono (c’erano) qualcosa come 35.000 idioti e pazzi, 17.000 sordi e muti, e 15.000 gobbi, ed un rapporto grosso modo simile di queste deformit`a mentali e fisiche si ha nelle altre nazioni civilizzate della terra!≫ Egli dice che oltre ai difetti sopra citati, curvature della spina dorsale, incubi, polipi al naso, malformazione e prematura caduta dei denti, mal di denti, tic, reumatismi, gotta e molte altre sono le affezioni “cui i Bruti sono estranei, e la maggior parte delle Razze Selvagge poco, o niente affatto soggetta.” Su una trib`u di 2.000 Indiani, egli scopr`ı, parlando col Capo, che non vi era un solo caso di idiozia o pazzia, o di gobba, o sordit`a, o mutismo, o altre menomazioni del genere. La stessa cosa scopr`ı tra i Pawnee Picts, i Kiowas, i Kaskaskas, i Winnebagoes, gli Osages ed altre trib`u. Egli dice: “Tra i due milioni di selvaggi che ho visitato, non ho mai visto o sentito parlare di un gobbo, pur avendo compiuto accurate ricerche in tutti i campi; n`e ho visto un solo idiota o pazzo, anche se, durante la mia esplorazione, ho sentito parlare di due o tre, e di molti sordomuti.≫ Queste testimonianze sulla perfezione fisica degli INDIANI non erano collegabili a motivi di ordine ereditario, come rivelano oggi le condizioni presenti di queste trib`u, ma alla buona nutrizione ed alla vita quasi naturale che conducevano. Le madri indiane, allora, non mangiavano alimenti denaturati.

20.4 TUBERCOLOSI Si sviluppa a seguito dello stesso deterioramento sistemico da cui hanno origine lo scorbuto, il rachitismo, e l’anemia. Essa viene “favorita” dal cosiddetto trattamento scientifico. La tubercolosi si sviluppa sempre in un organismo “snervato, tossiemico ed infetto da putrescenza”, oltrech`e malnutrito. In tutti i Paesi, ci sono cartelloni pubblicitari contro la tubercolosi, in cui leggiamo “PROTEGGETELI (I BAMBINI) DALLA TUBERCOLOSI”. Fermatevi e vedrete che tra i consigli dati si legge “TENETELI LONTANI DAI MALATI”, “INSISTETE AFFINCHE` RIPOSINO”, “ABITUATELI A VIVERE IN MODO SANO”, “CONSULTATE IL DOTTORE REGOLARMENTE”. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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C’erano due milioni di bambini lavoratori negli Stati Uniti; provate “ad insistere affinch`e riposino” se avete veramente desiderio di vedere quanto poco l’industria si preoccupa del benessere dei bambini. Non mi e` mai capitato di vedere alcuna protesta contro il lavoro minorile da parte dell’Associazione Nazionale Tubercolosi, che e` responsabile di questa campagna pubblicitaria. Come tutte le organizzazioni opportunamente integrate nel sistema, anch’essa convenientemente chiude gli occhi sulle cause sociali ed economiche della malattia. I bambini sottonutriti dei poveri, i poveri, gli sfortunati bambini del grande esercito americano dei disoccupati (pensate solo alla vergogna di impiegare due milioni di bambini negli opifici e nelle fabbriche, mentre milioni di uomini vengono lasciati a passeggiare per strada, settimana dopo settimana, alla ricerca di un posto di lavoro), sono coloro che corrono il maggior rischio di ammalarsi di tubercolosi. I figli dei poveri che vivono in periferie superaffollate, in alloggi dove il sole e la luce non si vedono mai, e l’aria e` tutt’altro che pura, probabilmente non hanno speranza di trarre alcun beneficio da posters di questo tipo. “Quello di CONSULTARE IL DOTTORE REGOLARMENTE”, e` un consiglio inteso ad aumentare i guadagni dei medici, e non certo a prevenire la tubercolosi. I medici, in realt`a, conoscono ben poco di questa malattia, e, spesso, sono i primi, con le loro famiglie che si ammalano e ne muoiono. I sanatori sono pieni di medici sofferenti di questa malattia. Quando avranno imparato a prevenirla, lasciate che ve lo dimostrino prevenendola tra i membri della loro stessa professione e tra le loro famiglie. Che essi non si aspettino che i loro consigli possano prevenire la tubercolosi, viene dimostrato dalla grande enfasi che pongono sui frequenti esami medici da fare. In sostanza, quello che ci dicono suona pi`u o meno cos`ı: Seguite i nostri consigli, e quindi, venite da noi frequentemente in modo che possiamo scoprire la malattia nella sua fase iniziale. La posizione che assumono rispetto alla tubercolosi e` pi`u o meno quella assunta nei confronti dei denti. Dicono di lavare i denti spesso e di tenerli puliti, di recarsi di frequente dal dentista in modo che questi possa scoprire per tempo le cavit`a e piombarle a prezzi esosi. Perch´e la gente continua ad aver cura dei propri figli con metodi che sa e lo sanno benessimo anche coloro che li sostengono e li sfruttano commercialmente che non preservano affatto la salute delle proprie creature? Essi riempiono i loro figli di latte ed alimenti denaturati, perch`e il medico dice loro di fare cos`ı, e quindi permettono che questo stesso medico li rimpinzi ancora di pi`u con lo stesso latte e gli stessi alimenti, nello sforzo di CURARE la tubercolosi prodottasi. Vengono compiuti tentativi di prevenzione della tubercolosi agendo sul latte ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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che viene dato ai neonati; in questi esperimenti viene dato ai neonati latte di mucca tubercolosa e ci si aspetta che essa abbia buoni effetti nutritivi a seguito della pastorizzazione. E` pura follia; questo latte, in realt`a, e` inadeguato prima che venga pastorizzato e lo diventa ancora di pi`u a pastorizzazione avvenuta. McCann, a difesa della pastorizzazione, afferma: ≪la tubercolosi bovina e` trasmissibile al bambino non solo attraverso il latte, ma attraverso il burro, il gelato, la carne cruda, quali i “bologna” crudi cos`ı tanto diffusi in tutti gli Stati Uniti≫. Per usare un’espressione slang, direi che e` tutto un bel “bologna”. Questa idea fu partorita dalla mente di Robert Koch, famoso al mondo per la tubercolina, il quale, per`o, ebbe un ripensamento, e, dopo numerosi esperimenti, giunse alla conclusione di aver commesso un errore affermando che “il bacillo del tubercolo bovino era innocuo alla razza umana”. Medici e lattai per`o non vollero avere nulla a che fare con i nuovi sviluppi delle ricerche di Koch; ormai avevano “attribuito” la tubercolosi alla mucca, e si rifiutarono di ammettere che, in realt`a, ci`o non era vero. La prevenzione della tubercolosi pu`o essere assicurata dalla luce solare, da una sana vita all’aria aperta, nonch`e da molta frutta e verdura fresca, pulizia, sonno e riposo. Queste cose valgono anche come rimedio, e questo significa che per la tubercolosi non ci sar`a n`e prevenzione n`e cura almeno per i prossimi anni.

20.5 EDEMA DA MALNUTRIZIONE E` una condizione idropica dei tessuti prodotta da una sottonutrizione continuata. E` visibile nelle zone colpite da carestia, ed era molto comune in Germania, e tra le altre potenze dell’Europa centrale, durante la I Guerra Mondiale. Esso non si verifica mai nei pazienti sottoposti a digiuno, anche se si tratta di un digiuno prolungato.

20.6 MALNUTRIZIONE E DEGENERAZIONE RAZZIALE Ho ripetutamente dichiarato la mia mancanza di fede nell’antica credenza che esistano malattie ereditarie. Questa mia affermazione ha l’effetto di scatenare delle vere e proprie bufere di protesta sul mio capo. Nel 1922, mentre insegnavo dietetica alla Scuola Americana di Naturopatia di New York, cercai di spiegare ad ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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uno dei professori la differenza tra infezione intrauterina ed una malattia ereditaria. Mi divertii molto per aver eccitato un po’ questo infallibile dignitario, al punto da farlo scappare alla porta gridando: ≪Non voglio ascoltare una simile sciocchezza!≫. Quattro anni pi`u tardi, essendosi in qualche modo calmato, questo professore stava ad ascoltare la mia stessa spiegazione, con pazienza ed interesse, sottolineando: ≪Forse, lei ha ragione.≫ Nello stesso anno (1922) in cui i professori mi si scagliarono contro, il Prof. Thomas Hunt Morgan, della Columbia University, diceva: ≪C’`e una crescente convinzione che buona parte della debolezza di mente e della pazzia siano dovute a fattori ambientali piuttosto che ereditari. Si dice che nella loro insorgenza giochino un ruolo importante la miseria, la malnutrizione ed in particolar modo la sifilide. Non e` sicuro, pertanto, concludere che il plasma germinale umano sia cos`ı malamente contaminato, come alcuni pessimisti sembrano pensare≫. Il prof. Morgan, scienziato sempre estremamente cauto, non si spinge mai fin dove dovrebbe, per paura di andare troppo oltre. Perch`e non dire la verit`a intera e dire che, mentre il plasma-germinale umano potrebbe essere in un qualche modo indebolito, esso non e` n`e infettato n`e contaminato? E` facilmente comprensibile, inoltre, che le debolezze germinali umane non sono insormontabili e che con cura intelligente, possono venire completamente superate nel giro di tre o quattro generazioni. Uno studio speciale sugli effetti della malnutrizione sulla popolazione scolastica venne compiuto dal Dr. Brandon, stazionato a Thier, in Germania, con le “American Expeditionary Forces”. Egli trov`o che la malnutrizione aveva prodotto un marcato calo del rendimento scolastico, e che anche alunni, in precedenza lodevoli per i buoni risultati, ottenevano ora risultati mediocri. La malnutrizione produceva una perdita di energie nervose, ed un notevole aumento del numero dei casi “limite” di disturbi mentali. Frequenti apparivano i danni al coordinamento nervoso, soprattutto per quanto riguardava la capacit`a di formulare un discorso. La mancanza di energia mentale e nervosa, una generale inquietudine nervosa durante le otto ore di lezione, un calo dell’attenzione, una scarsa comprensione e poca memoria delle lezioni svolte in classe, venivano elencati come cambiamenti specifici causati nei bambini dalla malnutrizione. Blanton scopr`ı, inoltre, che in piu` del 5% della popolazione scolastica totale, i danni sostenuti dal sistema nervoso erano tali da compromettere permanentemente l’intelligenza. I bambini che non riescono nei loro studi, che sono ostinati e manifestano un’antipatia verso l’apprendimento in genere, soffrono di malnutrizione. La malnutrizione e` l’unica e sola grande causa dei “ripetenti” nelle scuole pubbliche. Blanton crede che la resistenza agli effetti dannosi della malnutrizione dipen¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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da dalla forza nervosa e dall’intelligenza del ceppo originale. Il Prof. Morgulis cautamente mette in risalto, in risposta a questo, che ≪ricordando che i bambini lasciati nei brefotrofi e nelle altre istituzioni di carit`a, provenienti da strati sociali in cui l’esistenza e` stata sempre pi`u o meno precaria, erano generalmente il 30% al di sotto del peso standard, sembra, almeno, legittimo dubitare che il 5% dei bambini con danni permanenti all’intelligenza siano necessariamente di eredit`a contaminata. Un certo tipo di malnutrizione e` invariabilmente associata alla miseria, e la miseria non si e` originata con la Guerra Mondiale, ma si e` semplicemente estesa sotto il suo impeto. E` naturale che coloro la cui forza fisica era stata minata ancora prima della guerra sarebbero stati schiacciati dall’ulteriore morsa della carestia e della povert`a tipiche di ogni guerra≫. La spiegazione di molte malattie attribuite all’eredit`a e` la malnutrizione e non il plasma germinale contaminato. Ci sono anche altre cause quali avvelenamento, lesioni, ecc. che ne spiegano la genesi. Potremmo completamente eliminare il mostro medievale della sifilide, ma non riusciremo mai a sbarazzarci del mercurio usato per annientarlo. Sappiamo che l’alcool indebolisce il plasma germinale, n`e vi sono dubbi su quanti altri veleni siano in grado di sortire lo stesso effetto. Non conosco nessuna ragione per cui una alterazione sistematica della madre e del padre non possa danneggiare il plasma germinale, ma sono convinto che se questa alterazione e` notevole, i due non saranno in grado di produrre un nuovo essere, o, se lo faranno, si tratter`a di un essere troppo debole per vivere. E` certo, infatti, che, malgrado le misure di salvaguardia della Natura, una profonda e duratura tossiemia in una donna in gravidanza produrr`a non solo la malnutrizione del feto, ma, in misura maggiore o minore, anche una sua intossicazione. Esempi di questo tipo, tuttavia, non sono esempi di eredit`a vera e propria; infatti, non derivano da un cambiamento a livello germinale, ma da influenze estranee che producono alterazioni chimiche e nutritive nelle cellule germinali o somatiche. E` stato dimostrato che una mancanza di luce solare indebolisce le cellule germinali delle piante, al punto che esse cessano ben presto di riprodursi. Le piante cresciute in terreni poveri producono meno semi, e questi sono piu` piccoli di quelli prodotti da piante cresciute in terreni fertili. Un seme di questo tipo, anche se viene piantato in un buon terreno, d´a origine a piante e semi pi`u piccoli rispetto a quelli normali. Una alimentazione difettosa, soprattutto nell’infanzia e nell’adolescenza, non solo causa difetti e disturbi che persistono per tutta la vita, ma compromette anche la prole del bambino, quando questi diventer`a grande. Al riguardo, il Dr. Taliaferro Clark, esperto in alimentazione infantile per il Servizio di Sanit`a Pubblica degli Stati Uniti, dice: ≪La mancanza di certi elementi essenziali, in una certa misu¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ra, non si accompagna necessariamente a segni di cattiva salute o alla produzione di cambiamenti patologici, ma quando continua di generazione in generazione, produrr`a delle visibili alterazioni nelle caratteristiche ereditarie≫. Il Dr. Clark fa riferimento a precisi esperimenti in cui i topi, quando vengono allevati per parecchie generazioni con una dieta leggermente deficiente, producono una prole che, anche se nutrita con una dieta completa, non crescer`a mai come quella che possiede antenati ben nutriti. In aggiunta a questi esperimenti, egli presenta anche le prove di osservazioni analoghe svolte su esseri umani. E` evidente, dunque, che una dieta difettosa danneggia in una qualche misura il plasma germinale, e, quindi, ha ripercussioni sulla prole. E` ovvio, pertanto, che una dieta difettosa seguita da una gestante avr`a conseguenze sul figlio. Una corretta alimentazione dovrebbe cominciare quindi con i bis-bisnonni, o, per dirla con altre parole, se i “popoli” civilizzati continueranno a mangiare alimenti denaturati, ogni successiva generazione della nostra posterit`a sar`a sempre pi`u difettosa e malaticcia ed avr`a una vita pi`u breve. Fortunatamente, si tratta di alterazioni quantitative e non qualitative. Esse non cambiano la costituzione ereditaria, e se le loro cause vengono rimosse, scompaiono nel giro di una o due generazioni. In effetti, Nageli ha scoperto che piante che hanno sviluppato un certo adattamento a vivere all’altezza delle Alpi, sin dal “periodo glaciale”, perdono completamente questi caratteri durante la prima estate in pianura. Se i secoli non sono sufficienti a fissare caratteristiche benefiche apparentemente ereditarie, un paio di generazioni certamente non fisseranno caratteristiche dannose. Il Prof. Morgulis dice: ≪Un esempio illuminante di degenerazione fisica e` rappresentato dagli Ebrei di Polonia. La loro forza fisica, la loro possenza muscolare sono andate scemando generazione dopo generazione: il loro sangue e` scarso, la loro statura si e` arrestata e le spalle ed il torace appaiono schiacciati. Molti hanno un aspetto pallido ed emaciato, e mostrano addirittura i segni di un declino e di una degenerazione razziale. Ostacolati da tante difficolt`a, confinati nei ghetti, con limitate possibilit`a di guadagnarsi da vivere, sono da generazioni letteralmente vittime della malnutrizione. La fragilit`a fisica, e la crescita “stentata” li rendono chiaramente inadatti per i lavori pesanti. Leroy-Beaulieu dice di loro: “poche razze hanno cos`ı tanti sventurati, infelici, storpi e gobbi, ciechi, sordomuti, o idioti congeniti”. Responsabile di questa degenerazione fisica potrebbe essere il fatto di essere costretti a sposarsi tra di loro. I matrimoni tra parenti hanno il solo risultato di accentuare i mali di un isolamento che dura ormai da secoli, e che significa, tra l’altro, mancanza di aria, di moto, di un sano ambiente sociale e, soprattutto, mancanza di una sana nutrizione. Il ruolo svolto dalla malnutrizione nel deterioramento razziale degli Ebrei, soprattutto nei ghetti polacchi, pu`o meglio essere ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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compreso se si pensa che una ricerca sulle loro condizioni di vita ha rivelato che la povert`a che li affligge ormai da generazioni, consente loro di sostenersi con un nutrimento che e` decisamente al di sotto dei livelli minimi necessari all’organismo. Tchubinsid, in realt`a, ha scoperto che i Giudei della Piccola Russia e della Polonia consumavano meno cibo dei loro vicini Greco-Cristiani o Cattolici Polacchi. Trasferite in un ambiente pi`u liberale, le forze di recupero insite nell’organismo umano, in condizioni di buona nutrizione, mostrano notevoli risultati gi`a nella prima o nella seconda generazione≫. Abraham Myerson, dice dei discendenti degli Ebrei Polacchi e Russi che emigrano in America: ≪diventano seguaci dello sport≫, e aggiunge che ≪il notevole aumento di vincitori di premi tra gli Ebrei, segna una frattura con la tradizione e sembra farsi beffa delle teorie sulle caratteristiche razziali innate≫. Gli eugenisti, che desiderano salvare la razza attraverso speciali tipi di incroci (le cosiddette razze “migliorate”), come fanno i contadini con le galline, le mucche, o le pecore, impedendo ai meno adatti di procreare, non possono accogliere queste sconcertanti realt`a. Tutti i loro esperimenti di incroci non hanno mai mostrato nulla, se non che gli animali “si riproducono sempre secondo la loro specie”, e dall’una non potr`a mai nascerne un’altra. L’ereditariet`a e` la trasmissione da una generazione a quella successiva dei caratteri germinali. L’uniformit`a assoluta e` possibile solo se consideriamo l’ereditariet`a nel suo senso pi`u ampio e non cerchiamo di ridurla solo a dei dettagli. Non e` dimostrato e non e` dimostrabile che la degenerazione sia ereditaria. E` vero che esiste un’abbondanza di dati statistici su questa teoria, ma come sempre, le statistiche danno i risultati e non le cause. Pu`o essere dimostrato, statisticamente, che i figli di genitori criminali hanno dieci volte in pi`u la probabilit`a di diventare criminali, rispetto ai figli di “normali” cittadini. Ma, pu`o anche essere dimostrato che rispetto ai figli di genitori “normali”, i figli di genitori criminali hanno cento volte in pi`u la probabilit`a di nascere in un ambiente che spinge al crimine. Il patrimonio sociale del bambino e` il fattore determinante. Un figlio di Cattolici ha molte pi`u probabilit`a di diventare anche egli cattolico, rispetto al figlio di una famiglia di protestanti, ma non per questo qualcuno si azzarderebbe ad affermare che la religione e` ereditaria. Tutta la degenerazione esistente ha una causa ed essa non e` l’ereditariet`a, in quanto questa non e` causa di nulla. Quando la degenerazione aumenta di generazione in generazione, e` perch`e la sua causa non e` stata corretta; al contrario, quando diminuisce, significa che, in qualche misura, si e` intervenuti su tale causa. Non e` ammissibile alcun altra spiegazione logica. Eugenisti e genetisti hanno imparato ben poco circa i mali della malnutrizione, e non se ne sono mai troppo curati. Essi predicano una dottrina aristocratica e capitalistica che ignora delibe¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ratamente l’esistenza di altre ragioni, che non siano la superiorit`a o l’inferiorit`a innate, per spiegare le differenze tra strati sociali inferiori e superiori. Animali alimentati da Reynolds e Macombe con una dieta deficiente di proteine, calcio, e “vitamine”, hanno sviluppato una sterilit`a parziale o completa. Evans e Bishop hanno scoperto che una dieta carente di “vitamina A” produce un prolungamento dei cambiamenti tipici del periodo di “calore”, ed un’incapacit`a di ovulazione nei ratti. Dovrebbe essere abbastanza ovvio che tali risultati non sono circoscritti ad ovaie e testicoli, ma interessano anche il plasma germinale, che viene danneggiato. Ecco, dunque, una vera causa di degenerazione che gli eugenisti insistono a trascurare. Il danno germinale avr`a inevitabilmente come risultato qualche difetto somatico, ma se le cause del danno verranno rimosse, si verificher`a la rigenerazione germinale. E` alquanto probabile che la forza di rigenerazione sia maggiore nel plasma germinale che nel somaplasma. Se vogliamo prevenire la degenerazione, dobbiamo scoprirne e rimuoverne le cause iniziali, in quanto, anche ammettendo che la degenerazione sia trasmissibile, certamente non pu`o esistere senza una causa. Le cause della degenerazione, se non corrette, produrranno una nuova prole di degenerati ad ogni generazione, malgrado l’attenzione prestata dagli eugenisti. IL RIMEDIO: Che cosa si pu`o fare per quei bambini la cui crescita e` stata ` ritardata da una alimentazione deficiente e da altre condizioni sfavorevoli? E ` possibile per loro avere uno sviluppo normale? E possibile una piena ripresa? Sono tutte domande importanti, dalla cui risposta possono dipendere molte cose. La loro risposta, per`o, e` strettamente collegata alla portata del danno e alla tempestivit`a e profondit`a del rimedio. Esperimenti su animali, osservazioni su bambini ed adulti, hanno dimostrato che quando l’ambiente viene “rettificato” e la giusta quantit`a di cibo viene assicurata, seguono un’immediata crescita ed un rapido sviluppo, nonostante il precedente ritardo prolungato. Nel caso di alcuni organi, come nella rigenerazione della coda della salamandra, essi possono diventare ancora pi`u grandi rispetto a quelli in cui non v’`e stato alcun ritardo della crescita. In molti animali, ad un periodo di ritardo, segue un aumento di peso, e, talora, anche di dimensioni, che si verifica con una maggiore rapidit`a. La prima esperienza che ho avuto di questo tipo risale a circa 55 anni fa e riguardava il pi`u piccolo e malnutrito di una nidiata di porcellini. Non appena gli fornii una adeguata alimentazione, l’animale cominci`o a crescere rapidamente, superando i suoi fratelli. A dieci settimane di parziale inanizione segui ui periodo di rapida crescita. Lo stesso fatto e` stato ripetutamente osservato in esperimenti condotti su animali di laboratorio. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Shapiro ha dato del cloroformio a dei gattini per due volte al giorno; in questo modo, egli poteva ritardarne la crescita o, addirittura, arrestarla completamente. Ma non appena la somministrazione di cloroformio cominci`o ad essere discontinua, l’attivit`a di crescita riprese con deciso vigore, al punte che i gattini arrivarono a superare nel peso, dei gattini cresciuti in condizioni normali. Il temporaneo ritardo di crescita veniva alla fine compensato da una accelerazione della stessa. Aaron ha scoperto nel caso dei ratti, che se il ritardo della crescita viene prolungato fino ad un’et`a avanzata, i ratti non raggiungeranno dimensioni normali, anche se in realt`a cresceranno in altezza e peso, a causa del miglioramento della loro alimentazione. A questo punto, lasciate che vi ricordi che uno sviluppo difettoso, dovuto ad una debolezza germinale, prodotta dalla malnutrizione, non viene sradicato in una generazione; ce ne vogliono due, tre, o anche quattro. Esistono prove sperimentali per credere che la malnutrizione durante l’infanzia lascia un segno permanente sul plasma germinale, anche laddove la nutrizione del bambino viene successivamente migliorata, ed il bambino raggiunge uno sviluppo normale. E` altres`ı necessario sottolineare che, se l’animale rachitico raggiunge in seguito peso e dimensioni normali, non sempre, e forse addirittura mai, i tessuti dell’uomo torneranno ad una condizione normale. Questi uomini non saranno “completamente liberi dallo stigma della parziale inanizione. Il loro cervello presentava una percentuale maggiore di acqua, ed una inferiore di estratti di alcoletere (lipine)”. Le prove della passata malnutrizione, accompagnano probabilmente gli individui per tutta la loro vita, anche se questi appaiono normali da tutti i punti di vista. Il famoso antropologo F. Boas, dopo aver condotto uno studio approfondito sulla crescita dei bambini dei vari strati sociali, afferma: ≪Sembra molto probabile che la quantit`a enorme di energia impiegata per una rapida crescita in un periodo di tempo piuttosto breve, sia un elemento sfavorevole nello sviluppo individuale. Uno studio sui fenomeni di crescita di vari strati sociali ha dimostrato che lo sviluppo iniziale e` concomitante al benessere economico, e che una caratteristica dei poveri e` un ritardo generale nella prima infanzia, ed una piu` rapida crescita successiva. Da ci`o, consegue che c’`e un corrispondente, sebbene non uguale, ritardo nello sviluppo mentale iniziale, ed un affollamento di processi di sviluppo in seguito, che probabilmente costituiscono un peso notevole per il corpo e la mente dei poveri, e che, invece, i bambini appartenenti alle famiglie facoltose non sono costretti a sopportare. Le leggi generali della crescita mostrano, inoltre, che un ritardo della crescita protratto per un lungo periodo, non pu`o essere compensato nel breve periodo della crescita rapida; sembrerebbe, pertanto, che, nel complesso, un eccessivo ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ritardo costituisca un elemento sfavorevole nella crescita e nello sviluppo dell’individuo. Se esistano svantaggi simili in una considerevole accelerazione iniziale non e` chiaro≫. Boas aggiunge: ≪Tra i poveri, il periodo di ritardo della crescita che precede l’adolescenza viene allungato, e l’accelerazione dell’adolescenza scatta pi`u tardi. L’intero periodo e` minore della crescita ottenuta durante il pi`u breve periodo di crescita dei ricchi≫. ≪L’intero gruppo dei poveri, e` , in qualsiasi momento si consideri, fisiologicamente pi`u giovane dei ricchi≫. Cifre raccolte in Germania dalle scuole pubbliche e dalle palestre rivelano che i bambini della classe media hanno un preciso vantaggio sui bambini poveri. Cifre relative a paesi come la Spagna, la Francia, l’Italia, e l’Inghilterra rivelano che questo vantaggio e` permanente. Da queste cose, concludiamo che quelle condizioni che favoriscono un moderato sviluppo iniziale, sono vantaggiose per il benessere mentale e fisico dei bambini, e degli adulti che poi diventeranno. Ci`o sembra essere in disaccordo con l’idea di Sir John Fiske secondo la quale esiste una relazione causale tra la prolungata infanzia della razza ed il progresso. Inoltre, non e` pienamente in armonia, con la teoria secondo cui “le massime civilt`a ed una prolungata adolescenza risultano coesistere; la maturit`a tra i selvaggi giunge in un’et`a pi`u precoce, ed il processo ha pi`u breve durata”. Mentre molto pu`o essere fatto per vincere gli effetti della malnutrizione, se la prendiamo in tempo, il vero rimedio e` rappresentato dalla prevenzione. In molte case, non c’`e solo bisogno di istruzione, ma soprattutto di eliminare la miseria. Il Prof. Morgulis giustamente dice ≪il prolungato ritardamento della crescita tra i bambini non e` semplicemente un effetto della sottonutrizione, ma della miseria, e la miseria e` una malattia sociale e non di carattere nutrizionale≫. Povert`a significa scarsit`a di cibo, ma si traduce, al tempo stesso in squallore, mancanza di aria pulita, odori stagnanti, mancanza di igiene. Al pari della povert`a, la crescita ritardata e` quindi un problema sociologico. Essa solitamente nasce dalla piu` insidiosa forma di dieta deficiente: la malnutrizione.

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Capitolo 21 I DENTI DEL BAMBINO “Pillole rosa e rattoppi” – vi ritenete soddisfatti? O preferireste essere in grado di prevenire i problemi che altrimenti, nella vostra ignoranza, renderebbero il lavoro di “rattoppo” popolare? Volete sacrificare i vostri bambini ed i loro denti al popolare slogan di alcuni anni fa secondo il quale “un dente pulito non si indebolisce mai”, o a quell’altro secondo il quale “`e d’obbligo una visita dal dentista almeno due volte l’anno”? Senza dubbio avrete potuto osservare il fallimento della falsa opinione che il veleno per topi nell’acqua, “possa salvare i denti dei vostri bambini”. Questo rappresenta il programma purificatore raccomandato dalle industrie chimiche. Siete disposti a rimanere a guardare senza protestare mentre vi avvelenano l’acqua? Rivolgo queste domande a tutte le madri ed a tutti i padri di questo paese. Ma prima che essi possano iniziare a fare qualcosa per la salute dei denti dei loro bambini voglio che si rendano conto dell’errore che si commette nell’asserire che ≪debba esistere una perfetta armonia tra il medico curante ed il dentista, nella cura che ogni madre riserva al proprio figlio, se vogliamo preservare i denti della generazione futura≫. Questa asserzione viene stimolata da uno spirito commerciale e fa riferimento a due tipi di professionisti che non sono stati in grado di preservare i loro stessi denti e quelli dei loro figli. Fino a quando i medici ed i dentisti non saranno in grado di provare come sono riusciti a preservare i loro denti e quelli dei loro figli non saranno degni del loro rispetto. Si e` sempre pensato o si e` stati indotti a pensare che la carie dentale sia dovuta ai germi e che essa pu`o essere evitata se i denti vengono accuratamente puliti e controllati periodicamente dai dentisti. Vi e` stato detto che i denti dei vostri bambini debbono essere spazzolati fino a portar via lo smalto, al fine di mantenerli sani. Questo metodo ormai e` stato provato e riprovato per anni. Avete avuto

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modo di provare centinaia di spazzolini da denti consumandoli sui denti dei vostri bambini. Avete comprato ed usato mille specie di paste dentifrice e di polveri per i denti. Avete lavato e rilavato le loro bocche con antisettici. Li avete portati regolarmente dal dentista per farli visitare. Avete rispettato il programma di prevenzione talmente alla lettera, da spazzolare e rispazzolare i denti orizzontalmente e verticalmente, fino a scoprire gli strati pi`u profondi. Le gengive sono state recise, ipertrofizzate e congestionate; i bordi gengivali sono stati scostati rendendo i denti pi`u sensibili. A causa di un tale abuso sui denti, i vostri bambini ora soffrono di carie, piorree e bocche con troppi spazi vuoti. Avete visto crescere e prosperare le industrie di paste dentrificie e di spazzolini da denti; avete potuto osservare come i dentisti proliferino e si arricchiscano e come crescano a vista d’occhio i vari specialisti. Ma i denti dei vostri bambini non fanno che ammalarsi e la loro condizione peggiora di anno in anno. Non avete fatto altro che costruire castelli in aria. Ascoltare dolci melodie di slogan pubblicitari. Ma tutto questo non vi ha permesso di salvare i vostri denti e quelli dei vostri figli. Esiste una causa molto pi`u profonda, per le carie dei nostri denti, di quella di pochi germi che si posano sulla superfice dentale. Tale causa esercita un’influenza malefica sulla crescita e lo sviluppo dei denti. Quella causa risale alla vita prenatale del bambino, nel momento in cui i tessuti dei denti hanno iniziato a formarsi e svilupparsi. Se cos`ı non fosse, perch`e molte volte accade che i denti nascano gi`a completamente malati? Nascono piccoli, storti, sovrapposti, incavati, con cavit`a che manifestano la loro debolezza e la loro struttura troppo fragile. Non potete negare quanto sia comune riscontrare grosse cavit`a al momento della crescita dei molari, soprattutto quelli permanenti. Purtroppo occorrer`a molto di pi`u di uno spazzolino o di un dentrificio o di una visita periodica dal dentista, per prevenire tale condizione. Circa quarantacinque anni fa, suggerii un nuovo slogan che potesse fare da guida. Era questo: “Un dente ben nutrito non cadr`a mai”. Non fu mai adottato, forse perch`e non lo si poteva sfruttare commercialmente e perch`e la nostra gente non ha dato retta a tale avviso. Che la causa della carie di un dente sia interna e non dovuta agli “acidi della bocca” o agli ‘’acidi del cibo” e` cosa risaputa, ma non si e` mai cercato di agire a tale proposito. Andiamo ora a vedere le basi di questa asserzione. E` bene sapere in primo luogo che ogni dente (eccetto quello finto) e` gi`a formato al momento della nascita nella mascella. Per la verit`a, i denti iniziano a formarsi ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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prima della struttura che li sostiene nel processo alveolare osseo. L’embrione appare non appena il ponte dentale si sviluppa dalle cellule dell’ectoderma, nella settima settimana di vita fetale. Verso l’ottava settimana, da tale ponte, cominciano a differenziarsi le cellule dei denti temporanei provvisti di smalto. Queste strutture invadono il sottostante mesoderma ed insieme formano la “papilla dentale” che inizia a distinguersi verso la nona o decima settimana. Le cellule dentali di tutti i denti caduchi sono definitivamente formate e le parti smaltate dei denti permanenti appaiono durante la quindicesima settimana. Verso la ventesima settimana si manifesta la calcificazione all’estremit`a degli incisivi, seguita dalla calcificazione dei canini e dei premolari che avviene nella ventiquattresima settimana. I primi molari permanenti, nella loro origine e nel loro sviluppo, seguono molto da vicino lo sviluppo dei denti temporanei! Circa verso la quindicesima settimana le parti smaltate fanno la loro prima apparizione e questo viene seguito dopo circa due settimane, dalla formazione dei bulbi dentali. I follicoli dentali di questi denti sono completi avendo iniziato la calcificazione al nono mese. Anche tutti gli altri denti permanenti sono a questo punto in sede, e si calcificano durante la prima infanzia. Cerchiamo di fare brevemente un riassunto: al momento della nascita tutti i denti temporanei sono definitivamente formati ed e` in corso il processo di calcificazione; i molari di sei anni sono formati e la calcificazione delle loro corone sta per avvenire; tutti gli altri denti permanenti sono in sede ed attendono la calcificazione che avverr`a nei primi anni dell’infanzia. ` prima della nascita, nel momento in cui avviene la loro formazione, che E si dovr`a iniziare a salvare i denti del bambino e dell’adulto. Se ci`o non accadr`a i pessimi risultati si verificheranno non solo all’apparizione dei nuovi denti, ma anche pi`u tardi nella vita dell’individuo. Una struttura predentale troppo delicata, nella mascella dell’embrione, causata da una cattiva alimentazione della madre, predispone i denti a carie e decadimento. Una dieta scorretta ed una scarsa nutrizione dopo la nascita, porteranno facilmente a difetti della struttura dentale, sia in quella temporanea che permanente. I mesi precedenti la nascita, e gli anni che precedono il periodo scolastico, sono stati giustamente definiti gli anni d’oro per la prevenzione della carie dentale. Se non si dar`a giusta importanza alla cura prima della loro nascita, essi saranno quasi sicuramente destinati ad ammalarsi ed avere vita breve, soprattutto con la nostra dieta moderna. Queste sono le ragioni per le quali io dedico questo capitolo soprattutto alle madri. Questo affinch`e esse possano nutrire e curare i denti del loro bambino prima della nascita e durante l’allattamento. A loro vanno il compito e la respon¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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sabilit`a. Tali doveri non sono rivolti solamente al loro bambino, ma anche a s`e stesse. Se la madre non sar`a in grado di fornire all’embrione gli elementi necessari per far si che egli cresca sano, la natura sar`a costretta a togliere tali elementi dai suoi stessi tessuti. I suoi stessi denti ne soffriranno e forse anche il suo sangue e gli altri tessuti, perch`e e` compito della natura salvaguardare la salute del bambino ad ogni costo, anche a spese della madre. Nonostante una donna anemica possa, come spesso succede, migliorare il suo stato fisico durante la gravidanza, se la sua dieta sar`a povera o mancante di particolari sostanze nutritive, specialmente di ferro, non far`a che divenire ancora pi`u anemica. Una donna normale che non segue una dieta bilanciata, sar`a facilmente soggetta all’anemia durante gli ultimi mesi di gravidanza. La riserva di calcio, indispensabile al feto, dipende esclusivamente dal carattere e dalla qualit`a del cibo ingerito dalla madre. Un rifornimento di calcio inorganico non e` risultato di alcuna utilit`a per le partorienti. Solamente sali calcarei organici sono disponibili all’uso del corpo umano. La presenza di vitamine e` indispensabile all’assimilazione del calcio e del fosforo. A meno che la madre non faccia uso di una dieta ricca di calcio, questo verr`a estratto dai suoi stessi denti e dalle sue ossa, a favore del feto. Il suo stesso calcio osseo verr`a esaurito e diminuir`a la sua resistenza. C’`e un vecchio proverbio che dice, ≪un dente per ogni bambino≫. A questo si potrebbe aggiungere ≪ad ogni bambino diverse carie≫. Un ricercatore britannico, il dott. Ballantyne, durante uno studio condotto su centinaia di casi alla “Edinburgh Royal Maternity Antenatal Clinic”, scopr`ı che il 98% delle donne in stato di gravidanza, soffriva di carie dentali o infezioni. Il 93% di questo numero aveva avuto una o pi`u estrazioni. Pi`u della met`a (53%) di queste pazienti erano al di sotto dei 25 anni di et`a. Una percentuale altrettanto alta fu riscontrata tra le donne in stato interessante nelle nostre cliniche. Del potenziale umano britannico durante la prima guerra mondiale si disse: Per ogni nove uomini in servizio militare in Gran Bretagna, tre risultarono perfettamente sani, due risultarono deboli sia di salute che di forza fisica, tre furono giudicati come rottami fisici e l’ultimo come invalido cronico≫. Le nostre donne, come quelle inglesi, sono in uno stato altrettanto malandato, se non addirittura peggiore degli uomini. Come potrebbe una specie tanto degenerata fisicamente dare alla luce bambini sani e normali? Come si pu`o pensare di supplire a tali menomazioni fisiche con vaccini e sieri, farmaci o operazioni chirurgiche che non fanno altro che debilitare ulteriormente il fisico? “Pillole rosa e rattoppi” non potranno mai rimediare a tali difetti. Dovremmo risalire alle cause o cedere alla disperazione. ≪

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Il dott. Percy Howe, del “Forsyth Dental Laboratories”, dell’Universit`a di Harvard, scrisse una serie di articoli sul Dental Digest del 1927. Le citazioni riportate in questo capitolo, sono appunto prese da questa serie. Il dott. Howe condusse degli elaborati esperimenti sulle carie (infiammazione ulcerosa delle ossa e dei denti), sulla piorrea ed altre malattie dentali, con particolare riferimento al fattore dietetico. Egli scopr`ı, com’era gi`a stato riscontrato, che bambini con diete alimentari naturali hanno una dentatura sana, ma che se sottoposti a diete carenti come quella attuale, acquistano tutti i difetti dell’uomo civilizzato. Peggiorando la dieta, peggiora automaticamente anche lo stato dei denti. Una dieta normale (sperimentale) assicura lo sviluppo di denti, palato e ossa normali. Egli ha confermato in pieno le teorie igienistiche a tale riguardo. Il dott. Howe dice che ≪le deficienze che si manifestano nell’apparato dentale del bambino, sono generalmente il risultato di deficienze della dieta materna, prima della nascita del bambino e durante il suo allattamento. E` soprattutto un dovere di noi professionisti assicurare una buona condizione dentale della madre. La dieta che sar`a in grado di proteggere i denti della madre dalla pesante richiesta di calcio durante tale periodo, e` la stessa che assicurer`a la giusta riserva di materiali per le ossa e i denti del feto≫. Quindi, Howe, si trova d’accordo con la teoria igienista, eccetto quando afferma che debba essere il dentista a prendersi cura della condizione dentale della madre in stato interessante. Gli igienisti insistono invece sul fatto che le madri in attesa debbano da sole occuparsi dello stato dei loro denti, attraverso una dieta adeguata ed altri fattori sempre in relazione con la salute. Se questo non avverr`a, la natura si trover`a costretta a togliere a lei il materiale necessario per costruire l’ossatura del bambino. Il dott. Howe dice che: ≪In condizioni favorevoli i bambini sviluppano un cranio di proporzioni adeguate come pure un ampio palato, e all’et`a giusta saranno in grado di ampliare volontariamente l’arco caduco permettendo la formazione della parte anteriore del palato permanente≫. ≪In condizioni non favorevoli, lo sviluppo facciale del bambino viene ritardato, ed al momento dell’uscita dei denti permanenti, questo causer`a il mancato ampliamento del palato e di conseguenza un mal posizionamento dei denti. Tale deficienza fisica pu`o derivare da una o pi`u cause, che agiscono insieme o separatamente all’ereditariet`a, mancanza di luce solare, malattie, diete povere, ecc.≫ Alcuni animali allevati in laboratorio con una dieta insufficiente, mostrano i seguenti effetti: carie dentali, carie del cranio, carie alla mandibola, carie ad altre ossa, distorsioni e malformazioni delle ossa come costole piccole e corte, cranio piccolo e deforme, ecc. rachitismo, denti storti e malposizionati, naso deforme, ecc.. Con carie si intende un decadimento o un’infiammazione ulcerosa delle ossa. Il dott. Howe dice ancora: ≪Ogni animale privato di una quantit`a sufficiente di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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vitamina C per un periodo abbastanza lungo avr`a uno sviluppo anormale. Avrete probabilmente avuto modo di sentire come lo scorbuto fosse un malattia che colpiva maggiormente i marinai costretti per lunghi periodi di tempo a fare a meno di cibi freschi. E forse credete che tale malattia sia ormai sparita. Rimarrete sorpresi scoprendo che invece essa e` ancora diffusa oggi, specialmente tra i ricchi ed i benestanti. I sintomi non sono sufficientemente marcati e quindi non e` facile diagnosticare tale malattia in breve tempo, ma essi sono tremendamente importanti potendo essere la causa di un ritardo nella crescita, di deformazioni nella struttura fisica, di un abbassamento di vitalit`a e di una particolare predisposizione a contrarre raffreddori e forme ancora pi`u serie di malattie. Una delle vitamine con cui lo scorbuto viene guarito e` la vitamina C. In assenza di tale vitamina per periodi lunghi si potranno riscontrare quei sintomi che spesso ritroviamo nelle famiglie benestanti. ≪Molte delle colazioni tipiche, consumate sia da adulti che da bambini consistono in frutta cotta, cereali raffinati, latte pastorizzato o crema e forse uova e pancetta. In questo tipo di pasto ci sono certamente molti degli elementi necessari; non fraintendetemi pensando che io voglia screditare tali alimenti, intendo solo far notare come siano completamente privi di vitamina C. Se tali alimenti verranno somministrati per lunghi periodi di tempo ad una scimmia che vive in una gabbia pulita, confortevole ed in ottime condizioni, state pur certi che essa contrarr`a lo scorbuto. Sicuramente se lasciata libera, non penser`a mai di alimentarsi in tale maniera. Un pasto di questo genere potr`a essere facilmente corretto, magari sostituendo la frutta cotta con delle arance fresche, meglio se mangiate prima di iniziare la vera colazione≫. E` stata adottata, per i nostri animali, quella che noi chiamiamo una ‘dieta normale’ o ‘razione bilanciata’ ed abbiamo ottenuto come risultati una normale crescita, uno stato fisico soddisfacente ed una normale riproduzione. In seguito abbiamo sottoposto una parte di questi animali ad un cambiamento di dieta, comparandoli poi al primo gruppo che aveva continuato a nutrirsi regolarmente. Si e` potuto notare che, eliminando completamente dalla dieta la vitamina C, questi animali non sopravvivevano piu` di quattro settimane, anche se tale dieta si poteva ritenere perfetta sotto ogni altro aspetto. Se a questa stessa dieta si aggiungeva una quantit`a sufficiente di vitamina C, per continuare a tenere tali animali in vita, si poteva assistere ai pi`u straordinari cambiamenti. La morte dell’animale non sopravveniva immediatamente o completamente, come a seguito di una mancanza totale della vitamina C, ma lentamente, progressivamente ed insidiosamente, coinvolgendo tutti i tessuti ossei, inclusi i denti. Finanche lo smalto, ritenuto il pi`u resistente tessuto del corpo, veniva danneggiato≫. ≪Quella forma particolare di morte per fame che e` lo scorbuto, annulla quelle parti organiche o morbide delle ossa e dei denti. Nelle ossa e nei denti e` presente una matrice o struttura organica, e i sali minerali che danno consistenza e solidit`a, fanno parte di ≪

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questo materiale organico. Tale struttura e` presente anche nello smalto dei denti, e l’evidenza dei fatti mi fa supporre che ci sia tanta pi`u circolazione nello smalto di quanto avessimo pensato. Se il corpo umano viene privato di una dose sufficientemente alta di vitamina C per un lungo periodo di tempo, accade qualcosa a questa matrice che a volte pu`o dar luogo a bolle rosse sparse per il corpo, o addirittura alla rottura della matrice stessa≫. Se al termine “vitamina C”, sostituiamo le parole frutta fresca e verdura cruda, avremo una base pratica di lavoro che permetter`a alla madre di nutrire intelligentemente sia il bambino che lei stessa. Non ci si pu`o nutrire di “vitamina”, ma di cibi naturali. Howe dice inoltre: ≪Abbiamo potuto notare che, con una deficienza di vitamina C, non tanto grave da causare segni evidenti di scorbuto, la polpa del dente di un porcellino d’India, subir`a dei cambiamenti tali da pregiudicare la sua salute e quella della dentina. Si avr`a un restringimento violento tale da lacerare i processi odontoblastici dei tuboli dentali e a volte l’apparire di un tale processo di rottura pu`o essere notato ai margini laterali della polpa dentale. Questo acceleramento del processo odontoblastico rende probabilmente impossibile il normale adempimento delle funzioni odontoblaste, funzioni essenziali al metabolismo della dentina, che inizier`a a deteriorarsi finendo per distruggersi completamente. Se gli stessi cambiamenti avvengono nella dentatura umana, non credete che un dente sano sia in grado di porre maggiore resistenza agli agenti della carie di un dente non sano? Dai nostri esperimenti abbiamo potuto riscontrare che una completa mancanza di vitamina C danneggerebbe visibilmente gli odontoblasti in un periodo di cinquantasette giorni≫. Siamo stati in grado di constatare che subito dopo l’inizio della somministrazione di succo di arancia, la polpa, anche se incapace di tornare alla sua forma naturale, e` in grado di riacquistare alcune delle sue funzioni e di iniziare uno sviluppo secondario della dentina, il quale potr`a essere chiamato con il nome di “tessuto della cicatrice dentale”≫. ≪

Gli animali nutriti con una dieta insufficiente, protratta fino a farli quasi morire, avendo subito gravi danni ai denti, migliorano una volta somministrato loro del succo di arancia. Il dott. Howe afferma che durante le ventiquattro ore successive all’inizio della somministrazione del succo di arancia, la polpa dei denti inizia a riacquistare la sua funzione di produttrice di dentina. Ho avuto modo di riscontrare grandi miglioramenti nella condizione dentale di adulti sottoposti a diete migliori. Howe dice che: ≪Una volta riacquistato l’equilibrio nutritivo, il processo distruttivo pu`o essere interrotto, e se questo non e` stato troppo avanzato, potr`a essere addirittura guarito. Sar`a possibile, prescrivendo latte intero, non pastorizzato, succo di arancia, e verdura fresca, ristabilire tale equilibrio anche per quanto riguarda gli altri denti. Cercate di mantenere un basso tasso di proteine ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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nella dieta. Un eccesso di proteine ha sempre portato grossi disturbi negli animali sottoposti a sperimentazione≫. Verso i cinque, cinque anni e mezzo di et`a, i denti da latte del bambino dovrebbero gi`u essere caduti per lasciare spazio a quelli permanenti. Se le cure e la dieta adottata per il bambino sar`a stata adeguata, questo sar`a il normale processo di crescita dei denti. Ma quante volte riusciamo a riscontrare tale sviluppo normale? L’arco della bocca e` spesso troppo alto invece di essere ampio e piatto. Spesso i denti permanenti non trovano posto sufficiente. Come risultato avremo denti sovrapposti, ammucchiati, malposizionati ed irregolari. Saranno anche difettosi come risultato dell’irregolarit`a dell’arco dentale. In Inghilterra ed in Scozia esiste una percentuale dell’85% di bambini con denti cariati. In America la percentuale dei bambini allattati fino al sesto mese, o forse pi`u, con latte materno, presenta il 42,6% di carie dentarie; se allattati con latte materno al di sotto dei sei mesi, la percentuale sale al 42,9%. I bambini allattati con latte condensato zuccherato, presentano una percentuale di carie dentale del 73%. Appare a questo punto evidente la vitale importanza dell’allattamento materno per un bambino. Ma e` anche necessario, sapere scegliere la giusta alimentazione per la madre. Per quanto riguarda poi i bambini pi`u grandi, essi avranno bisogno di cibi che richiedono la masticazione, altrimenti i loro denti, se non usati, cadranno. Al fine di ottenere una dentatura sana saranno necessari elementi come sole, igiene e l’assenza di qualsiasi farmaco. I denti sono parte integrante del corpo umano, e non bisogna considerarli quindi come entit`a a s´e Essi fanno parte del sistema osseo del corpo, sono semplicemente una parte del pi`u perfezionato sistema osseo e prendono parte alle infermit`a dell’intero corpo umano. Un dente cariato non dovr`a essere considerato come una malattia locale, che non ha relazione con le condizioni fisiche generali, ma piuttosto come effetto locale di cause che influenzano l’intero organismo umano. A questo proposito possiamo dire che quei processi che causano difetti alla dentatura di animali sottoposti ad esperimenti, molto spesso sono anche in grado di causare malattie in quasi tutte le altre parti del corpo. Una dieta scarsa di elementi necessari al corpo umano, ad esempio, non danneggia solamente i denti, ma spesso anche l’osso della mascella e a volte addirittura il cranio stesso. E` stato inoltre provato, che se non si ha mai avuto modo di riscontrare una carie del cranio, laddove veniva somministrata una dieta alimentare completa, questo si e` potuto riscontrare durante la somministrazione di diete insufficienti. La carie di un dente non e` altro che una parte della carie universale del corpo: tutte queste carie non sono altro che il risultato della stessa causa. Non solo le ossa parteci¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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pano a questo deterioramento fisico, ma anche tutti i tessuti molli. L’assurdit`a dell’attuale pratica di estrarre il dente cariato o quello con ascesso, a questo punto non pu`o che essere evidente. Il dott. Howe dice: ≪Ci possono essere pochi dubbi sul fatto che la patologia riscontrata nella bocca sia indicativa di una patologia generale del corpo, ma probabilmente essa non viene cos`ı facilmente riscontrata in altre parti. Tali condizioni possono portare a nevriti, infiammazioni delle giunture ed altri sintomi di oscure cause≫. Prendendo per vere, e lo sono, tali considerazioni, si potr`a oltre che preservare la salute dei denti dei nostri figli, preservare la loro salute generale. Per esprimerci in modo pi`u corretto, diremo che assicurando ai nostri figli una buona condizione fisica, preserveremo anche i loro denti. Allo stesso modo, una dieta corretta che assicuri al nascituro una perfetta dentatura e quindi anche una condizione di salute generale, sar`a di aiuto anche alla madre. Con ci`o l’intera questione della salute della madre e di quella del bambino (compreso l’integrit`a dei suoi denti), potr`a essere risolta su una sola base operativa: quella dell’IGIENE NATURALE. La moda dello ‘spazzolino da denti’ non e` stata altro che la conclusione delle assurdit`a e delle stravaganze della teoria dei germi. La carie fu attribuita all’azione sui denti di sostanze acide prodotte da batteri. Riferendo i suoi esperimenti condotti sulle scimmie, alle quali furono prodotte carie dentali attraverso diete insufficienti, e facendo inoltre riferimento alla teoria dell’acido lattico della carie dentale, il dott. Howe dice: ≪Prima di esaminare gli effetti di una mancanza di vitamina C sui denti delle scimmie, lasciate che vi ricordi che tutti gli sforzi intrapresi per intaccare tali denti attraverso la fermentazione nella bocca, per lunghi periodi di tempo, somministrando ed iniettando microorganismi associati alla carie, si sono rivelati nulli fino a che la dieta somministrata agli animali era di tipo normale≫. Gli esperimenti fatti dai dottori Howe e Hatch (1917) in America, e da Sir Jamers McIntosh, Warwick James e Lazarus-Barlow che lavorando insieme in Inghilterra, cercavano di produrre carie dentali usando batteri di formazione acida, risultarono tutti negativi. Il dott. Howe dice che: ≪Fino a quando si fa seguire una dieta normale, e` praticamente impossibile causare carie dentali o piorrea, sia attraverso la fermentazione nella bocca che la somministrazione o l’iniezione di batteri, generalmente considerati responsabili della carie≫.

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Capitolo 22 MALATTIE COMUNI NEI NEONATI E NEI BAMBINI Attacchi ricorrenti di ogni malattia acuta tenderanno a far s`ı che quella tale malattia divenga cronica. Mal di testa ricorrenti, crisi epatiche, brochiti, broncopolmoniti, indigestioni, reumatismi, raffreddori, ecc., rappresentano una condizione cronica la quale si manifesta attraverso crisi acute. Le malattie croniche, anche se sempre presenti, non lo sono in egual misura e intensit`a. Esse hanno i loro periodi di recessione e di esacerbazione – migliorano in alcuni momenti e peggiorano in altri. Mal di testa ricorrenti o crisi epatiche ricorrenti, tendono alla formazione di reumatismi o alla formazione di tumori e cancri. L’individuo affetto da una di queste crisi, dovr`a essere indotto a cambiare modo di vita, e in particolar modo le sue abitudini alimentari, solo cos`ı sar`a in grado di migliorare gradualmente la sua condizione. Adottando un corretto modo di vita, egli non solo sar`a in grado di liberarsi delle sue attuali malattie, ma sar`a in grado di prevenire anche quelle future. Dovremo comunque cercare di rimediare a tali affezioni ricorrenti, non durante una crisi, ma bens`ı negli intervalli, in quanto ogni sforzo e mezzo per alleviare il dolore e` generalmente solo un palliativo, a volte finanche deleterio. Una cosa sar`a bene tenere sempre a mente: la malattia e` sempre in evoluzione, essa parte da stadi minori fino ad arrivare a cancro, tubercolosi o al morbo di Bright. A questo punto non possiamo non comprendere l’importanza della prevenzione dello sviluppo degli stadi minori di una malattia, attraverso un’adeguata cura dei neonati e dei bambini. La pratica del “lasciare che le cose vadano per il loro verso” fino a che il bambino non si ammala e, solo allora, curare la malattia, e` uno – 242 –


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degli sbagli maggiori che si possa fare. Le malattie non hanno bisogno di cure, devono essere prevenute. Il trattamento presuppone uno sbaglio commesso in precedenza, a cui serve porre rimedio. Dovrebbe essere ovvio, che questo modo di agire non e` certo ideale. L’educazione va molto oltre la semplice cura. Essa anticipa l’eventuale effetto derivante da una data causa, e indica la strada della prevenzione. Il dott. Page chiese una volta ad un’anziana e intelligente signora: ≪Perch`e le madri si affannano tanto a rimpinzare di latte i bambini ogni tre ore, senza neppure indagare se ne hanno realmente bisogno? Perch`e si ostinano a purgarli, finch`e diventano stitici e si contorcono e urlano per i dolori delle coliche, e vengono messi a pancia in gi`u perch`e si liberino dell’aria prodottasi? A che serve tutto questo?≫ A quella domanda la signora con molto buon senso rispose che ≪in tal modo le mamme si sentono sicure di fare ci`o che possono per il loro bambino≫. Il concetto di fare qualcosa “per loro”, e` il chiodo fisso di ogni madre, padre, infermiere, medico; mentre invece dovrebbe essere quello di “lasciarli in pace”! I bambini sarebbero molto pi`u sani se fossero lasciati in pace, e morirebbero di meno se una volta malati, si adottasse comunque la regola del “lasciarli in pace”. Il pi`u delle volte “fare qualcosa per loro” significa invece “fare qualcosa per noi stessi”. Il gran numero delle sofferenze che vengono regolarmente causate da questo strano modo di agire e` incalcolabile. La maggior parte delle madri desiderano per il loro bambino la forza fisica, la bellezza e la salute, ma spesso non riescono nel loro intento, perch`e violano tutte quelle leggi della natura che sono in grado di controllare lo sviluppo della forza fisica e della bellezza. Non solo violano tali leggi della natura, ma insegnano anche ai loro figli ad agire allo stesso modo. In questo naturalmente vengono molto aiutate dai padri, che spesso sono la causa di tali colpe fin dalla gravidanza. I malati, sia giovani che vecchi, finiscono con l’essere viziati proprio dalle persone che vogliono loro pi`u bene, come i parenti e gli amici. E` strano come un genitore possa permettere al figlio qualunque capriccio che non si sognerebbe mai di accondiscendere, se lo stesso bambino non fosse in quel momento malato. Sia grandi che piccoli non impiegheranno molto a comprendere che facendo finta di essere malati, possono ottenere ci`o che sarebbe loro negato se fossero sani. Non facciamo altro, in questo modo, che penalizzare la salute e premiare la malattia. I genitori affettuosi possono dimostrare il loro affetto in due modi opposti. Erroneamente potrebbero ad esempio acconsentire a tutte le richieste che vengono fatte loro dal bambino, non riuscendo a rifiutargli nulla oppure, ci`o che a noi sembra pi`u sensato, agire sempre in modo fermo, cercando di guidare il ragazzo verso giuste direzioni. Ci sono persone che si atteggiano a malati perenni, preferendo ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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rimanere in uno stato di invalidit`a piuttosto che guarire e non ricevere pi`u le attenzioni e le simpatie di chi le circonda. Tali persone non hanno nessun rispetto per s`e stesse e nessun senso di responsabilit`a. Esse possono essere considerate sofferenti di una forma di diatesi parassitica. I bambini accusando malattie di vario genere riescono ad evitare la scuola e gli studi. L’amore e la gentilezza non implicano quella forma di crudelt`a per cui assecondando le richieste del bambino al momento si potrebbero in seguito provocare gravi disastri alla sua salute. Seguirli ed amarli non significa necessariamente viziarli. Ci`o che noi dobbiamo desiderare per i nostri bambini e` un carattere ed un fisico forte e non fare di loro dei nevrotici “cocchi di mamma”. ≪Se riuscissimo a far capire ad un bambino – scrive Tilden – che la vita e ` una continua lotta tra l’auto-controllo e l’auto-indulgenza, che il controllo e` l’unico mezzo sicuro verso il successo e la felicit`a, mentre l’indulgenza non pu`o portare ad altro che all’auto-distruzione, che lo scopo della vita non e` quello di possedere il mondo intero e perdere la propria anima, saremmo almeno riusciti a far s´ı che nostro figlio non vada verso la vita azzardatamente. Egli avr`a almeno la possibilit`a di vivere libero ed essere autonomo dalla schiavit`u della malattia. Noi veniamo iniziati alla vita sin dal momento della nascita, attraverso esempi e precetti impariamo a comportarci di conseguenza, ma purtroppo questi spesso portano a farci assumere abitudini che portano a malattie, inefficienza e vita breve≫. Review and Critique, agosto 1936.

22.1 ENURESI NOTTURNA (L’abitudine di urinare a letto). E` lo svuotamento involontario della vescica durante il sonno. Lo svuotamento involontario e` un fattore normale e naturale, sin dalla nascita, fino a che il bambino non raggiunge un determinato stadio del suo sviluppo, cio`e nel momento in cui assume il controllo volontario delle sue funzioni. Bambini con nervi deboli, libereranno dell’urina involontariamente durante il sonno fino a che non raggiungono il pieno controllo delle loro funzioni, a volte anche dopo anni. Problemi di digestione, l’eccessivo nutrimento, il mangiare tra un pasto e l’altro, un eccesso di cibi dolci o di liquidi, possono essere tutte cause che provocano tale disturbo. La cura per tale disturbo potrebbe benissimo essere quella adottata nelle malattie nervose. Potrebbe inoltre essere d’aiuto anche un periodo di due o tre giorni di riposo a letto ed una dieta a base di frutta. Dovrebbe anche essere ridotta la quantit`a di liquidi ingeriti durante la sera. Il Dott. Harry Clements scrive: ≪Il bambino altamente sensibile che diviene vittima di questa malattia cos`ı stressante ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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pu`o trovare molto difficile venirne fuori, e gli effetti di tali condizioni potrebbero prolungarsi per anni. Se i genitori di tale bambino assumeranno un atteggiamento stupido come quello ad esempio di sgridarlo o picchiarlo a causa di tale disturbo, non faranno altro che peggiorare la situazione, intimorendolo e indurendolo tanto da farlo divenire un serio problema. Se i genitori al contrario cercheranno di aiutarlo, dandogli pi`u considerazione e pi`u speranza, il bambino si liberer`a molto presto e facilmente da questa abitudine, e non gli sembrer`a poi cos`ı tremendo farlo. Il bambino riuscir`a a liberarsi da questa ossessione solo se aiutato a capire che non e` affetto da nessuna malattia, e soprattutto se non sar`a impaurito dal manifestarsi di tale fenomeno. La sola cosa che potr`a aiutarlo sar`a l’auto-controllo e la consapevolezza delle sue responsabilit`a che lo liberer`a da ogni peso, sia mentale che fisico≫.

22.2 IL MANGIARSI LE UNGHIE potrebbe essere soltanto un’abitudine priva di qualsiasi causa specifica, ma spesso e` un sintomo di nervosismo. Fare riferimento alla correzione delle malattie nervose.

22.3 L’ASMA BRONCHIALE e` una condizione catarrale, ed insieme alla febbre da fieno, e` una delle cosiddette malattie pi`u facili da curare. Un digiuno o una dieta a base di succhi di frutta, fino a quando il respiro non torner`a alla normalit`a e sar`a libero da ogni rumore anormale, seguiti da una cura adeguata e da una dieta corretta, saranno in grado di guarire tale malattia anche nel caso di quelle diagnosticate come ereditarie. L’asma che si sviluppa durante gli anni dell’infanzia o della giovane et`a sar`a pi`u difficile da curare di quella che si manifesta in et`a pi`u avanzata, ma con cure adatte e persistenti sar`a anch’essa in grado di guarire.

22.4 LA BRONCHITE e` un’infiammazione della mucosa dell’albero bronchiale. Non viene coinvolto in questo caso il tessuto stesso dei polmoni. La bronchite e` una condizione catarrale dovuta ad un eccesso di grassi, zuccheri ed amidi.

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SINTOMI: le bronchiti acute presentano, come sintomi principali, un respiro affannoso, una tosse secca ed acuta, e febbre. La temperatura corporea si aggira intorno ai 101-102 gradi Farenheit (38-40 gradi). Nei bambini pi`u grandi il respiro accelerato non sembra portare gravi problemi, anche se pu`o causare un senso di costrizione al petto, con relativo dolore allo sterno, soprattutto durante gli attacchi di tosse. Nei neonati invece tale respiro pu`o provocare una difficolt`a nella respirazione stessa, e colorito bluastro. IL MANUALE DI MEDICINA del dott. Wheeler parla cos`ı a proposito del trattamento della bronchite: ≪Al primo stadio della malattia si consiglia di usare l’aerosol, esso dovr`a contenere una soluzione di eucaliptolo o pino. Somministrare poi una purga salina fresca ed una mistura sudorifera. La tosse pu`o essere calmata (soppressa) con polvere Dover o con eroina, ma i narcotici tendono a reprimere il centro respiratorio e dovrebbero essere esclusi in presenza di cianosi (colore blu); nel momento in cui l’espettorazione diviene pi`u copiosa, si potr`a somministrare ammoniaca con senega e ipecacuana o ammoniaca e ioduro di potassio con paregorico. L’intensit`a pu`o essere arrestata da ipo-fosfati tonici (atonici), ecc. In seguito gli acidi minerali saranno impiegati per diminuire l’espettorazione≫. Questo tipo di trattamento e` sintomatico e soppressivo e soprattutto dannoso. Viene impiegato senza neppure pensare lontanamente che la bronchite ha una causa e che i sintomi non sono altro che processi riparatori. Tutto ci`o non e` altro che la conseguenza di pratiche “voodoo”. Menti sane non dovrebbero neppure lontanamente pensare di attuare tali riti. CURA DEL PAZIENTE: fate s`ı che il bambino abbia aria fresca in abbondanza. Se possibile fate stare il bambino all’aperto. Tenetelo caldo. Il calore e` molto importante. Non somministrate nessun cibo fino a che i sintomi saranno scomparsi. Iniziate poi a somministrare al bambino succhi di frutta e frutta fresca, e solo poco alla volta iniziate a fargli ingerire altri cibi. Il riposo e la quiete sono componenti essenziali. Non disturbate il bambino; ripetuti controlli della lingua, misurazioni dei battiti del polso ed altre procedure simili, non faranno che esaurirlo. La lingua e` ‘patinata’, il polso e` accelerato, c’`e febbre. Questo ormai lo sapete, non c’`e quindi bisogno di doverlo confermare costantemente. Cercate comunque di evitare riti ‘voodoo’, come vino di ipecacuana, cataplasma di mostarda, impacchi di semi di lino, ed altre cose del genere.

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22.5 BRONCHITE CRONICA Non e` che il risultato di stimoli cronici e della soppressione di bronchiti acute . . . Il paziente dovr`a essere sottoposto a digiuno, o a dieta a base di succhi di frutta fino a che i sintomi non saranno scomparsi, ed in seguito riportato ad una dieta alimentare adeguata. Sar`a indispensabile durante il digiuno o la dieta, che il paziente riposi a letto.

22.6 CHOLERA INFANTUM E` un’infiammazione del canale alimentare dei neonati, che si manifesta prevalentemente nei mesi estivi. Questa malattia era molto pi`u diffusa negli anni passati che non ai giorni nostri e in quelle localit`a dove i genitori erano pi`u soggetti al timore che il bambino potesse ammalarsi. Ci`o non faceva altro che provocare ancora pi`u panico, non tanto per la malattia stessa, quanto per i mancati mezzi con cui curarla. Una volta, il tasso di mortalit`a, nei bambini di uno o due anni, era spaventoso. Oggi tale malattia viene chiamata diarrea infantile; e` un’epidemia che si ripresenta ogni anno e, a causa delle cure omicide, il tasso di mortalit`a e` ancora molto alto. SINTOMI: in genere i primi sintomi avvengono in brevissimo tempo, con segni di irrequietezza, febbre che si aggira intorno ai 102/104 gradi Farenheit (39◦ /40◦). E` presente molta diarrea, i disturbi intestinali sono accompagnati da “spossatezza”, e forti dolori. Il movimento intestinale sar`a preceduto da conati di vomito. Il male allo stomaco e tutti gli altri sintomi aumenteranno gradualmente fino a quando il vomito non diverr`a tremendamente violento. Il dimagrimento sar`a molto rapido, tanto da far perdere ai genitori e ai parenti ogni speranza di salvare il bambino – non sapendo che il rapido dimagrimento e` uno dei mezzi di salvezza piu` potenti della natura. Le viscere sono piene di gas, l’addome e` molto sensibile, e ci`o causer`a battito accelerato, respiro rapido e oppressivo e aumento di temperatura. Si presenter`a una forte arsura, che, ahim`e, viene spesso interpretata per fame. Le feci presenteranno un colore giallastro e a volte quasi verde. Generalmente i bambini in questo stato muoiono nel giro di 24 ore, oppure i sintomi diminuiranno nelle prime 24 ore, dopo di che inizia la convalescenza. Il dottor Tilden dice: ≪Il colera infantile propriamente detto ha la durata di 24 ore; dopo di che, se il bambino non migliora, la malattia comincia a produrre altri disturbi come: catarro gastro-intestinale, gastro-enteriti, disturbi estivi, diarree estive, gastriti, enterocoliti, diarree, dissenteria≫. Dice inoltre: ≪Se dopo 24 ore, il bambino e` ancora ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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vivo, i movimenti intestinali saranno ancora frequenti e conterranno pi`u muco e la febbre rimarr`a sugli stessi livelli. La sete sar`a tale che il bambino cercher`a qualunque cosa che possa soddisfarla. L’agitazione sar`a caratterizzata dal ruotamento della testa da una parte all’altra, e dal gettare gambe e braccia da un lato all’altro. A volte alcuni casi hanno inizio con convulsioni che possono portare ad uno stato comatoso, e quindi alla morte≫. Molti di questi casi, soprattutto se trattati in maniera errata, si tramuteranno in gastro-enteriti. Questo naturalmente accade particolarmente in quelle zone dove l’estate e` molto calda. Nei casi in cui le gastro-enteriti seguono stati gravi di colera infantile, saranno facili delle ricadute, se la malattia non e` stata inizialmente curata a dovere. Tali bambini saranno soggetti a ricadute ogni una o due settimane. Il Dott. Tilden dice: ≪I dottori di 30 o 40 anni fa non pretendevano di curare questi bambini, essi si accontentavano del fatto che i bambini riuscissero a sopravvivere fino all’avvento della stagione pi`u fredda≫. Non era difficile in quei giorni vedere bambini sofferenti ridotti a veri scheletri, aspettare la stagione fredda e, sfortunatamente morire prima che ci`o avvenisse. Come abbiamo gi`a detto prima, tale malattia, passa attraverso uno stato di leggera indigestione fino a culminare, nel giro di 24 ore in morte. La malattia e` sempre la stessa, cambia soltanto di grado. CAUSE: il colera infantile e` un caso di avvelenamento settico; la putrescenza deriva dalla putrefazione gastro-intestinale. E` un avvelenamento ptomaine dato da cure sbagliate e da cattiva nutrizione. Il corpo, se sano, e` “potenziato da un potere immunizzante”, e pu`o, in molti casi, rendere innocue sostanze deleterie ingerite. Le secrezioni dello stomaco e dell’intestino si occupano ogni giorno di tali sostanze. Ma a seguito di un’alimentazione errata, e di poca igiene, non facciamo altro che annientare la nostra resistenza fisica, rovinando la digestione, e facendo s´ı che le sostanze in decomposizione producano veleni in eccesso, a cui il potere immunizzante non pu`o far fronte. Spesso i bambini nascono con una predisposizione a disturbi digestivi. Le madri spesso non si rendono conto, o anche se lo fanno non se ne preoccupano, che se non hanno bene in mente il vero ideale di salute fin dal momento della loro gravidanza, la resistenza fisica del nascituro sar`a carente. Dopo la nascita, con l’aiuto di professionisti indiscreti, i bambini sono soggetti ad eccessive cure, sono nutriti troppo, e troppo spesso, troppo spesso lavati e super coperti. Tenuti in stanze male arieggiate, sono super-eccitati, privati del debito sonno, sono costretti a sopportare il fumo degli adulti e soggetti a tante altre influenze che non fanno altro che indebolirli e diminuire la loro resistenza fisica. Sono frequentemente nutriti con gli stessi cibi di cui si nutre il resto della famiglia. Vengono spesso allattati da madri super affaticate, super eccitate, super nutrite o malate. Sono costretti a ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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vivere in citt`a troppo affollate e afose, tra sporcizia, aria malsana, rumori costanti e irritazioni nervose. Entrano in un mondo dove tutto e` contro di loro. Aggiungiamo a tutto questo gli altri abusi a cui sono soggetti: lassativi, purghe, paregorici, latte alterato, sieri vaccini e tutto ci`o che fa parte di pratiche “voodoo”. Contro l’avvelenamento risultante dalla decomposizione che avviene negli organi digestivi, il corpo inizia una vera battaglia. Il vomito e l’evacuazione, spesso guardati come nemici, non sono altro che misure difensive, mezzi della natura che permettono di espellere la materia in decomposizione. Le sostanze putrefatte dello stomaco e dell’intestino non vengono assorbite; le cellule deputate all’assorbimento invece di assorbire i contenuti liquidi del tratto digerente, invertono la loro funzione e riversano una grande quantit`a di liquidi – sangue e siero – nello stomaco e nell’intestino, per diluire e neutralizzare la materia in decomposizione espellendola attraverso il vomito e le feci. Questa grande quantit`a di liquido lava l’intero canale alimentare, ed il veleno viene espulso. E` l’espulsione di questa grande quantit`a di siero, che causa il rapido deperimento del bambino e la grande arsura, dando luogo ad una rapida disidratazione. In tali condizioni l’assorbimento delle sostanze da parte dello stomaco e dell’intestino e` nullo. In questi casi dar da mangiare al bambino sarebbe un grave sbaglio. Non c’`e alcuna possibilit`a di nutrire il bambino, dato che la digestione e l’assorbimento sono impossibili. CURA DEL PAZIENTE: non c’`e alcun dubbio sul fatto che i casi pi`u gravi moriranno anche se sottoposti alle migliori cure, ma indubbiamente la maggior parte dei decessi e` data dai metodi omicidi adottati nel curare il bambino. Non c’`e cosa peggiore che somministrare cibo al malato al fine di sostenerlo fisicamente, somministrare farmaci per alleviargli il dolore, sonniferi per farlo riposare ed altre medicine per sopprimere la diarrea o il vomito. Non fate ingerire al bambino alcun tipo di cibo fin dal primo sintomo di malattia. Questo e` il rimedio per eccellenza. Spesso significa la differenza tra la vita e la morte. Il genitore od il medico che fa interrompere la somministrazione di cibo al paziente, combatter`a una battaglia vincente fin dall’inizio. Il digiuno e` il miglior antidolorifico, aiuta a riposare ed a salvarsi la vita. Non c’`e nessun pericolo di morte per fame e non c’`e nessuna possibilit`a di nutrire il bambino. L’isolamento e la tranquillit`a assicureranno il riposo. Le droghe somministrate per indurre il paziente a dormire e riposare, non fanno altro che deprimere il sistema nervoso, indebolire il fisico, diminuire la capacit`a di resistenza, favorire l’insorgere di effetti postumi cronici, sempre nel caso in cui non portino alla morte. . . Separate il bambino dal resto della famiglia ed assicurategli un buon riposo. Dategli tutta l’acqua (pura e semplice) che desidera, ma non somministrate mai ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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cibo fino a quando tutti i sintomi della malattia saranno scomparsi (almeno i pi`u gravi). Tenete il bambino caldo, non lo fate arrostire, ma tenetelo caldo. Non dovrete mai permettere che un medico somministri tonici (atonici) per aiutare il cuore, questo non farebbe altro che uccidere il bambino. Il dott. Tilden ci dice: ≪Se il bambino e` gravemente ammalato, tutto quello che dovrete fare e` toglierli il cuscino da sotto il capo ed alzargli le gambe, tutto questo dovr`a essere fatto in modo da non disturbarlo, assicuratevi che ci sia abbastanza aria pulita nella stanza, se necessario ponete vicino a lui qualcosa che lo tenga caldo e lasciatelo solo. Qualunque cosa in pi`u venga fatta, non far`a che peggiorare la situazione del malato≫. Spesso i bambini malati per settimane e giorni vengono continuamente sollecitati a mangiare e a prendere farmaci. Essi dovrebbero invece essere sottoposti a digiuno fino a quando il loro stomaco ed il loro intestino non sar`a libero da ogni sostanza, in seguito dovranno essere alimentati tenendo sempre presente quanto riusciranno a digerire. A questo proposito il Dott. Page dice: ≪Alcuni casi hanno dimostrato che, se la madre del bambino sofferente di colera infantile, adotta una dieta pi`u sana e naturale, la guarigione sar`a assicurata, senza dover ricorrere ad altri rimedi≫. L’antica “Cura di congelamento” (Frost cure), consisteva semplicemente nell’attendere l’arrivo della stagione pi`u fredda in grado di arrestare la decomposizione. Ma in questo modo molti bambini morivano perch`e la cura non era in grado comunque di correggere la causa del problema. Anche dopo l’arrivo del freddo ed il conseguente arresto della diarrea, i veri fattori eziologici per ‘o erano ancora presenti, per cui questi bambini spesso morivano di “malattie tipiche della stagione invernale”. Anche quei bambini che riuscivano comunque a sopravvivere accusavano in seguito altri tipi di malattie tipiche degli adulti. Ci`o e` abbastanza ovvio visto che la causa della malattia iniziale non era mai stata rimossa. Il Dott. Richard C. Cabot scrive: ≪Una semplice diarrea o una forma acuta di colite, negli adulti, generalmente scompare in sette/dieci giorni. I migliori rimedi sono il digiuno, un ambiente caldo ed il riposo. Ci`o che aiuta a guarire gli adulti aiuter`a anche i bambini ed i lattanti≫.

22.7 RAFFREDDORI (riniti acute) rappresentano un processo di eliminazione vicaria. Essi non sono causati da piedi freddi, aria umida, aria notturna, esposizione al freddo o al caldo,

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o da germi. Le due cause maggiori sono invece la pletora e l’esaurimento. La pletora tende ad affaticare le funzioni vitali, avvelena il corpo e necessita quindi di un processo di eliminazione compensatoria, cio`e la malattia. Mangiare se si e` troppo stanchi, preoccupati, super-eccitati o in altre simili condizioni, cio`e quando la capacit`a digestiva e` troppo bassa, non fa che avvelenare il sangue ed il corpo, richiedendo un processo straordinario di pulizia. Un eccesso di zuccheri, grassi e latte, e` la principale causa di raffreddori e condizioni catarrali. Noi non “prendiamo un raffreddore”, bens`ı facciamo s´ı che esso si sviluppi in noi. Il raffreddore in s`e stesso, e` una misura di salvezza, un processo di eliminazione. Molte malattie iniziano con un raffreddore, e molte si sviluppano una volta che il raffreddore passa; questo ha portato alla teoria che il raffreddore prepara la via ad altre malattie, perch`e indebolendo il fisico, lo rende pi`u vulnerabile agli attacchi di malattie pi`u virulente. Non c’`e nulla di pi`u lontano dalla verit`a. Se e` vero che i raffreddori sono causati da germi, non si capisce il perch`e i germi meno virulenti dovrebbero essere quelli che per primi abbattono la resistenza fisica, spianando il passo a malattie ben pi`u gravi come la paralisi infantile, il morbillo, la tubercolosi, ecc. Io non sono affatto d’accordo con la teoria dei germi, e tantomeno con coloro che usano la superstizione per impaurire la gente. Il signor Harter della “Defensive Diet Leaugue”, elenca tutta una serie di malattie che secondo lui vengono prodotte da un’infezione ‘spray’, dice inoltre: ≪Il germe si propaga attraverso una persona che parla, starnutisce o tossisce; bisogna quindi sempre coprirsi il naso o la bocca con un fazzoletto o con la mano≫. Questa non e` altro che superstizione. La teoria del germe non e` altro che una teoria fortuita ed arbitraria. A questo punto viene da chiedersi, come abbiamo fatto a sopravvivere prima della venuta di Louis Pasteur? Senza battereologi o sierologi periremmo tutti di certo. La medicina si accontenta di spiegare la causa della maggior parte delle malattie come dovuta a germi e si comporta di conseguenza. Prendendo per buona tale spiegazione ci sono alcune domande importanti da porre. Il Dott. Tilden le ha cos`ı elencate: ≪Perch`e casi sporadici di malattie non si tramutano in epidemie? Come pu`o accadere che in una famiglia uno o due bambini vengano colpiti da difterite, scarlattina, tifo, ecc. ed il resto della famiglia non viene contagiato? La risposta dovrebbe essere che una volta che la malattia abbia attaccato una o due persone, le altre automaticamente ne sono immuni. Non bisogna tra l’altro dimenticare che i germi della scarlattina come pure quelli della difterite, erano gi`a in regresso anche prima della loro scoperta≫. Tornando al raffreddore, esso si pu`o manifestare in una o pi`u fasi ricorrenti, questo avviene quando la causa non e` eliminata. Un raffreddore e` spesso parte di malattie acute, come la scarlattina o il morbillo, e pu`o essere l’inizio del ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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meraviglioso processo di purificazione messo in atto dal nostro corpo. CURA DEL PAZIENTE: solo nel caso in cui il raffreddore si presenta come sintomo preliminare di una pi`u acuta malattia, il bambino dovr`a ricevere immediate cure. Una qualsiasi malattia curata a dovere sin dal primo sintomo, non diverr`a mai pericolosa n`e fatale. Sia se i sintomi saranno quelli di un “semplice raffreddore” o quelli che precedono un attacco di tifo o di meningite, il bambino dovr`a essere messo a letto. Non si dovr`a somministrare nessun tipo di cibo, eccetto forse qualche spremuta d’arancia, (sempre se non e` presente la febbre), e dovr`a essere tenuto al caldo. Questo e` tutto ci`o che una cura dovrebbe comprendere: riposo, digiuno e calore. Il riposo naturalmente include quiete e comfort fisico. L’aria fresca dovr`a sempre essere elemento fondamentale. Nessun raffreddore potr`a durare a lungo se viene curato in questa maniera. Sulfamitici, antibiotici ed antistaminici sono sempre stati reclamizzati come cure fin dalla prima edizione di questo libro. Il medico saggio guarder`a severamente a questi cosiddetti rimedi, ma purtroppo la maggioranza dei medici non ha fatto altro che avvelenare, ed a volte uccidere migliaia di persone sofferenti. La maggior parte delle cosiddette cure non solo sono completamente prive di ogni potere terapeutico, ma molto spesso non fanno che arrecare danni al fisico. Se vorrete raggiungere dei buoni risultati nella cura di qualsiasi tipo di malattia, indirizzatevi verso il metodo Igienico, non vi arrecher`a di certo alcun danno.

22.8 LA COLICA Il Dott. Page dice: ≪Quando il vasto pubblico dei lettori non pu`o trattenere le risate dinanzi alla descrizione spiritosa di Mark Twain di genitori alle prese con bambini, vittime di coliche, dovrebbe solo per un momento pensare a quelle migliaia di poveri bambini che piangono e si disperano, in preda ad attacchi di coliche, e allora non credo che ci sarebbe molto da ridere≫. Avete mai assistito ad un bimbo che si agita e si dispera durante una colica? Avete mai assistito alla scena di genitori che non sanno come fare per alleviare la sua sofferenza e che passano notti insonni cercando di placare quel pianto? Se avete potuto assistere a tali scene saprete che non c’`e proprio nulla da ridere. Tutti sappiamo come sia frequente ai nostri giorni non fare altro che rimpinzare i nostri bambini di latte ogni tre ore, dar loro qualcosa da mettere nello stomaco non appena accennano a piangere anche tra un pasto e l’altro, fino a che il bambino non diventer`a stitico ed inizier`a a contorcersi ed a piangere dal dolore.

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SINTOMI: il fatto che il bambino agiti le gambe durante il pianto non e` assolutamente una prova che abbia un attacco di colica. La maggior parte dei bambini durante il pianto e` portata ad agitare le gambe e a volte anche le braccia. I sintomi di un attacco di colica sono: dolore, flatulenza, emissione di gas, diarrea e costipazione, feci di colore verdastro o cagliate, eruttazione, e a volte vomito. CAUSE: a parte una eccessiva alimentazione (causa pi`u comune), la colica pu`o essere prodotta da una infreddatura o da un eccessivo calore, o da ogni altro agente che coinvolga la digestione. I bambini a cui non viene fatto ingerire troppo cibo, che vengono tenuti asciutti e al caldo e che vengono lasciati calmi e soli, non soffriranno mai di coliche. CURA DEL PAZIENTE: l’unico rimedio per la colica e` : non far ingerire cibo al bambino fino a quando tutti i sintomi non saranno scomparsi. Una volta ristabilito, si dovr`a provvedere all’adozione di una dieta adeguata. I dolori potranno essere alleviati con un bagno caldo od un panno caldo poggiato sull’addome.

22.9 COSTIPAZIONE Non e` altro che il risultato di un intestino super-affaticato e stanco. La causa principale e` senz’altro un eccesso di cibo. Il costante ingerimento di una quantit`a troppo elevata di cibo, non pu`o che condurre prima ad un super-affaticamento da parte del colon, e in un secondo tempo all’inevitabile inefficienza delle sue funzioni. A parte la debolezza e la tossiemia, la sovralimentazione e` la prima, ultima e onnipresente causa della costipazione nei bambini. Una sovralimentazione e` sempre seguita da una digestione imperfetta, da flatulenza e disturbi intestinali. Il numero dei grumi aumenta man mano che le feci si fanno pi`u dure, secche o finanche granulose. Il bambino a cui sar`a somministrata una dieta alimentare adeguata non soffrir`a mai di tale disturbo. Le autorit`a mediche generalmente ritengono che la causa principale della costipazione sia la “mancanza di cibo”. Ma appare chiaro che in tale circostanza non si possa parlare di costipazione. Infatti in questo caso l’intestino non funziona, semplicemente perch`e e` vuoto o quasi. Devo ammettere, comunque, che sono stato positivamente sorpreso dal fatto che consultando alcuni recenti testi medici, ci si cominci a rendere conto delle vere cause della costipazione infantile. Uno di questi testi, scritti da autorevoli pediatri come Morse, Wyman e Hill, dichiara: ≪In ogni caso la costipazione e` uno dei mali minori a cui sono soggetti i bambini allattati con latte materno, e non dovr`a destare nessuna grande preoccupazione. La maggior parte delle madri danno un’eccessiva importanza a

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questo problema, visto che non apporta gravi danni al bambino. Bisogna ricordare, a tale proposito, che non e` assolutamente necessario che il bimbo evacui ogni giorno, e che la consistenza delle feci varia molto da bambino a bambino≫. Ci dispiace constatare come questi autorevoli specialisti non pensino allo stesso modo dei bambini allattati artificialmente. Il secondo libro scritto da Belle Wood Comstock, dice: ≪Se l’intestino del bambino non accenna a muoversi durante le ventiquattro ore, non preoccupatevi. La pazienza e` generalmente tutto ci`o di cui abbiamo bisogno; se il bambino sta bene e non presenta altri disturbi, dategli la possibilit`a per un giorno di prendersela con calma. L’ansiet`a e la confusione non provocherebbero altro che casi di costipazione cronica. Non dovete fare altro che attendere, e soprattutto non precipitatevi a somministrare lassativi≫. Ho visto bambini andare avanti per tre giorni senza evacuare e non riportare alcun danno. I genitori non dovrebbero mai ricorrere a lassativi anche se suggeriti dai loro medici. Le purghe sono la principale causa di costipazione cronica. Esse indeboliscono l’intero tratto intestinale, intaccano le sue secrezioni, lasciandolo arido e stanco. Morse-Wyman-Hill dicono: ≪Grande attenzione dovr`a essere data all’uso sia di supposte che di clistere, stando molto attenti che questa non divenga una brutta abitudine. Sar`a molto facile abituare il bambino a tali rimedi correndo il pericolo di non poterne pi`u fare a meno≫. Il dott. Page dice: ≪A volte l’evacuazione e` assente per un giorno o due, ma in questi casi l’uso di purgativi o iniezioni risulter`a completamente errato. Un cambiamento della dieta o del clima potranno influire sul bambino. Abituando il bambino a consumare tre pasti completi al giorno, bisogner`a attendere almeno quattro giorni, prima che l’intestino ricominci a funzionare normalmente≫. Anche se generalmente non suggerisco mai l’uso del clistere come aiuto intestinale, ci sono dei casi in cui i grumi del latte presenti nelle feci sono talmente grandi, da non permettere al bambino di espellerli senza un aiuto. In questi casi sar`a bene aiutarlo con un clistere a base di acqua calda.

22.10 CONVULSIONI Ci sono pochi altri casi, oltre alle convulsioni, che creano panico e terrore in un genitore. Nonostante ci`o, le convulsioni in s´e stesse, non sono pericolose, ed e` una cosa molto fuori dal comune che un bambino possa morire di convulsioni. Le

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convulsioni in un bambino spesso sono indizio di un sitema nervoso molto debole. Anche cause minori potrebbero favorire l’insorgere di convulsioni in alcuni bambini. E` molto facile che tale stato possa sfociare in epilessia. La maggior parte dei bambini non avranno mai di questi disturbi, mentre altri avranno degli attacchi ad intervalli frequenti, se il loro sistema nervoso sar`a particolarmente sensibile. Attacchi di convulsioni potranno manifestarsi durante febbri alte o all’inizio di una di quelle malattie, cosiddette infettive, ma per la maggior parte dei casi questi attacchi saranno dovuti a disturbi digestivi, dovuti ad una troppo abbondante alimentazione. A volte potranno presentarsi dopo la soppressione di eruzioni cutanee. CURA DEL PAZIENTE: a debellare la causa occorreranno la prevenzione ed una cura adeguata. Smettete immediatamente di somministrare cibo al bambino, e non dategli nessun tipo di medicina. Mettete il paziente a letto davanti ad una finestra aperta e lasciatelo solo. Non disturbatelo e tenetelo caldo. Nel 1929 andai a visitare un bambino che, mi dissero, stava morendo. Una volta arrivato, trovai il bambino in preda a delle convulsioni. La madre era seduta su una sedia con il bambino in braccio, gridava e piangeva dicendo: ≪Oh, il mio povero bambino. Oh, il mio povero bambino!≫. Presi subito il bambino dalle sue braccia e lo stesi su un tavolo, su cui era stata posta una coperta, davanti alla porta aperta. Quasi immediatamente i movimenti convulsi cominciarono a regredire, gli occhi, rivolti all’ins`u, tornarono nella loro posizione naturale, la testa, che prima era piegata all’indietro, presto torn`o a rilassarsi, ed il bambino cominci`o a guardarsi attorno. Quindici minuti dopo il bambino dormiva. Venni a sapere pi`u tardi che il bambino aveva preso una tazza di caff`e un’ora prima dell’attacco, a causa del ritardo fatto dal lattaio nel consegnare il latte. La povera donna ignorante, aveva cercato di supplire il latte con il caff`e. Naturalmente la causa delle convulsioni non era che da attribuire all’avvelenamento da caffeina.

22.11 LARINGITE DIFTERICA Questa malattia e` comune nella prima infanzia. Maggiormente soggetti sono i bambini scrofolosi e pletorici. Molti bambini ne soffrono specialmente nella stagione invernale. Un eccesso di caramelle, cioccolate, grassi, latte, cibi fritti, pane, cereali, zuccheri, sciroppi, ecc. tende a produrre questa malattia. Nel passato, la laringite difterica fu divisa in membranosa e non-membranosa. Quella membranosa e` quella che oggi chiamiamo difterite. Esse si differenziano soprattutto per ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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due caratteristiche: la difterite semplice e` di natura catarrale, ed e` il risultato di un eccesso di carboidrati; quella membranosa e` di natura sierosa, ed e` il risultato di un avvelenamento da proteine. L’avvelenamento da proteine e` molto pi`u virulento di quello da amidi. SINTOMI: la laringite difterica e` un’infiammazione catarrale della laringe. E` una condizione allarmante ma non seria. I sintomi si presentano in genere verso la mezzanotte con una tosse violenta, secca e fioca. Nei casi pi`u gravi il bambino avr`a difficolt`a di respirazione tanto da sembrare che faccia degli sforzi sovrumani per riuscire a respirare, spesso sar`a presente uno stato febbrile. Sar`a difficile che il genitore non sar`a preso dal terrore svegliandosi e trovando il bambino, apparentemente sano la sera prima, in preda ad attacchi di tosse, con difficolt`a di respirazione ed un colore bluastro sul viso. Nonostante si sia abituati a vedere degli attacchi di laringite difterica, non potremo far a meno di restare paralizzati dal terrore. Le condizioni del bambino miglioreranno molto presto, ed egli torner`a a dormire, tanto che la mattina dopo ci sembrer`a di aver avuto un incubo. Uno stomaco sovraccarico quasi sempre sar`a causa di un attacco di difterite. Anche il respirare vicino una fonte di calore come una stufa od una fornace provocher`a tali attacchi. Il bambino che dorme in una stanza ben ventilata, con molta probabilit`a non accuser`a mai tali sintomi. La difterite e` spesso causata da una cattiva alimentazione e da poca igiene. I bambini troppo grassi saranno quelli maggiormente soggetti. L’errata credenza che le cause siano aria troppo fredda e piedi bagnati, e` soltanto superstizione. CURA DEL PAZIENTE: i bambini pi`u predisposti a tale malattia saranno quelli nutriti con diete troppo ricche, e che vivono in ambienti poco ventilati. Se sar`a cambiata loro la dieta, e gli ambienti dove essi vivono saranno pi`u ventilati, sicuramente la malattia scomparir`a per sempre. Non si dovr`a mai permettere ad un bambino di mangiare troppo, soprattutto durante le ore serali. Non c’`e nessun particolare trattamento da adottare durante un attacco di difterite. Bagni caldi o pezze calde applicate al torace saranno sicuramente i rimedi meno pericolosi, ma comunque inadatti e di molto poco aiuto. Le “crisi” dureranno solo pochi minuti, ed il vero trattamento dovrebbe solo essere quello di riordinare le abitudini del bambino in modo che non si ripresentino pi`u. L’antica regola vigente al tempo di Galeno secondo la quale il trattamento doveva avvenire durante le pause tra un attacco e l’altro, dovrebbe essere adottato anche ai giorni nostri. Al primo attacco di difterite interrompete immediatamente ogni tipo di cibo, e non date al bambino altro se non acqua fresca, o acqua con spremuta di arancia o pompelmo, per almeno tre giorni. Cercate di porre subito rimedio in ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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quanto anche un caso sporadico di attacco di difterite, potrebbe essere l’inizio di uno stadio ben pi`u grave di malattia. Sar`a facile riscontrare che gli attacchi sono pi`u ricorrenti durante le ore notturne, durante il giorno il bambino vi sembrer`a normale, senza neppure un segno di raucedine, fino al sopraggiungere della sera. Le cure pi`u diffuse in questi casi sono: impacchi caldi di semi di senape, vino o sciroppo di ipecacuana, emetici, clisteri, inalazioni di cloroformio, vapori di trementina, inalazioni ed operazioni alle adenoidi. Nessuno di questi rimedi sar`a utile in questo caso, e non far`a che danneggiare ancora di pi`u l’organismo, educando il bambino ed il genitore all’uso di comuni palliativi, al posto di un’igiene di fondo che impedisce il sorgere di malattie. Tutti questi palliativi non fanno altro che abituare l’essere umano ad essere sottomesso alla malattia, togliendo ogni senso di responsabilit`a individuale.

22.12 LARINGISMO STRIDULO LARINGOSPASMO DELLA GLOTTIDE E` una affezione spasmodica della trachea che chiude la glottide e provoca soffocamento. Il parossismo avviene ad intervalli irregolari. Durante queste crisi il paziente sembra veramente in preda al soffocamento, tanto che spesso la crisi pu`o sfociare in convulsioni. In presenza di pianto o tosse, il parossisma pu`o considerarsi ormai passato. Questi sintomi possono sembrare pi`u gravi di quanto essi siano, e sono pi`u frequenti nei bambini sofferenti di rachitismo. Le cause pi`u frequenti sono emozioni, indigestioni o altre influenze eccitanti od irritanti. Sono rari i casi in cui la crisi pu`o essere fatale. CURA DEL PAZIENTE: il parossismo dura in genere pochi secondi, ma pu`o presentarsi frequentemente. Il riposo, la tranquillit`a ed il calore sono indispensabili. La vera cura consister`a nel correggere la dieta alimentare del bambino, l’igiene personale ed il rachitismo.

22.13 DIARREA Pu`o essere dovuta ad una serie di cause. Ambienti troppo riscaldati o troppo freddi ed un super-eccitamento, potranno essere cause determinanti. Le feci si presenteranno pi`u o meno normali a parte la loro consistenza. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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CAUSE: la causa principale sar`a sicuramente l’indigestione. Razioni troppo abbondanti di latte produrranno diarrea. Un eccesso di grasso produrr`a feci giallognole o verdi, ed a volte quasi oleose. Saranno spesso rancide ed acide, e tenderanno ad irritare le natiche del bambino. Le feci conterranno muco e grumi di latte. Un eccesso di zucchero dar`a alle feci un colore verdastro ed un odore acido. Preparazioni di destrina-maltosa produrranno colore marrone tendente al giallo. La presenza di sangue nelle feci sar`a chiaro segno di infiammazione acuta. All’apparire di grumi di latte o di un colore non normale nelle feci, sar`a consigliabile diminuire subito la quantit`a di cibo somministrata al bambino. Se si avranno segni di indigestione, bisogner`a immediatamente sospendere ogni tipo di cibo. Solo in assenza di febbre, se richiesto dal bambino, si potr`a somministrare qualche spremuta di frutta, altrimenti l’unica cosa che il bambino potr`a bere, sar`a l’acqua fresca. Sconsigliabili sono: olio di ricino, latte di magnesia, carbonato di sodio, clisteri, ecc. L’unica cura dovr`a essere il riposo, un ambiente caldo e quiete assoluta; da evitare cibo, medicine, ecc. Il dott. E.B. Lowry dice: ≪Un altro metodo per prevenire la diarrea estiva, e` quello di porre un indumento di lana attorno l’addome, indipendentemente da quanto caldo possa fare≫. Questo tipo di tortura ci sembra veramente inadatto, e` un altro metodo usato da quelle persone che tendono a favorire abitudini da malato, ed a incrementare l’industria farmaceutica. Alcune autorit`a mediche consigliano di somministrare del latte bollito durante la stagione estiva al fine di prevenire la diarrea. Il latte caldo non fa che causare costipazione, questa e` la ragione per la quale viene consigliato anche come cura per la diarrea; si adotta quindi l’antica regola secondo la quale “l’importante e` curare il male del momento, senza preoccuparsi poi di procurarne altri”. La cosa che ci spaventa e` che tali metodi vengono approvati da eminenti specialisti, che pubblicano poi le loro teorie su quei testi su cui tutti siamo portati ad informarci.

22.14 DISSENTERIA Infiammazione dolorosa delle mucose del colon, colite acuta accompagnata da febbre del tipo “tifoide”. L’intestino e` affetto da una sensazione di appesantimento chiamata: tenesmo. Le cause sono le stesse che provocano il colera infantile e dovr`a essere curato allo stesso modo.

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22.15 INFIAMMAZIONI DELLE ORECCHIE L’otite media e` , secondo le autorit`a mediche, una infiammazione molto comune nei lattanti e nei bambini. Questo sar`a pure vero, ma solo per quei bambini alimentati in un certo modo, e non per quelli che seguono diete IGIENICHE. SINTOMI: possono essere dolore alle orecchie ed a volte anche perdita di liquido. I primi sintomi nei bambini saranno febbre, pianto, ed irrequietezza. Sar`a facile vedere il bambino portarsi la mano all’orecchio. Spesso nei casi in cui non appare il dolore appare febbre. CAUSE: secondo la credenza popolare la causa principale e` da attribuire al freddo. L’otite media e` un’estensione del catarro, che passa dalle trombe di Eustachio all’orecchio medio, ed e` dovuta alle medesime cause che provocano ogni tipo di catarro, in ogni parte del corpo. CURA DEL PAZIENTE: il pi`u delle volte la fase peggiore non dura pi`u di poche ore e, anche causando molto dolore, non comporta nessuna perdita di liquido e nessun pericolo. L’antica credenza, ma non tanto antica, era quella di porre qualcosa di caldo sull’orecchio dolorante. Foglie calde, pezze calde, sabbia calda, ecc. Ricordo mio padre che cercava di porre rimedio al mio dolore, accendendo la sua pipa piena di tabacco, coprendola con una pezza, e appoggiandola al mio orecchio. In questo modo non faceva altro che mandare fumo caldo dentro il mio povero orecchio dolorante. Stabiliamo innanzi tutto che ci`o che sembra momentaneamente far passare il dolore, non e` certo la sostanza che utilizziamo, bens`ı il calore stesso. Infatti oggi queste pratiche sono state sostituite da bottiglie di acqua calda, o lampade emananti calore. E` vero che il calore aiuta a far diminuire il dolore, ma dubito della sua propriet`a benefica. Inoltre non si pu`o certo pensare in tal modo di eliminare la causa della malattia, anzi, secondo me, non facciamo che peggiorare la situazione. Il bambino dovr`a invece essere messo a letto, e non gli si dovr`a essere somministrare alcun tipo di cibo, fino a che il dolore non sar`a passato. Passata la crisi, dovremmo cercare di correggere le abitudini del bambino (la sua dieta e l’igiene) in modo di assicurargli una salute perfetta. Non cercate in alcun modo di siringare le orecchie, n`e di immettere alcunch`e all’interno di esse.

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22.16 ERISIPELA E` dovuta ad infezioni settiche del bambino a causa di scarsa igiene. Non saranno di alcun aiuto sostanze irritanti, saponi, stimolanti alcolici e tutti i farmaci in generale. L’unica cura che potr`a aiutare il bambino e` una dieta a base di succhi di frutta o il digiuno.

22.17 FEBBRE E` generalmente presente quando esiste un avvelenamento (non dovuto a farmaci), dovuto a decomposizione all’interno degli intestini. Ci`o significa una presenza di cibo putrefatto che avvelena il corpo. Significa anche che bisogna sospendere qualsiasi tipo di nutrizione, fino a quando l’intestino non sar`a completamente pulito. Nulla dovr`a essere ingerito dal bambino se non acqua pura. Se vi sembrer`a che il bambino abbia fame non abbiate dubbi: e` solo sete. Se verr`a dato del cibo al bambino febbricitante, questi lo vominter`a immediatamente; e` la natura stessa in questi casi a suggerirglielo. Dando dell’altro cibo non farete che avvelenarlo ulteriormente. La febbre, il vomito e la diarrea, non sono che mezzi della natura per liberare il corpo dalle sostano velenose. Non esiste in loro nessun pericolo, il vero pericolo potrebbe consistere nel dare al bambino cibo, medicinali ed ogni altra sostanza che non sia acqua. Non dovrete in nessun caso permettere ad alcun medico di somministrare sostanze che riducano o sopprimano la febbre. Nel momento in cui gli animali – giovani o vecchi che siano – si ammalano, non fanno altro che smettere di mangiare. L’unica cosa che essi chiedono e` calore, quiete e digiuno, a volte interrotto solo da poca acqua. Nel momento in cui essi riprendono a mangiare, state pure certi che sono in via di guarigione. Per i bambini vale lo stesso discorso: acqua, calore, quiete. Il corpo non ha, in questo momento, alcun bisogno di cibo, perch`e tutte le sue funzioni digestive ed assimilative sono sospese, l’unica cosa di cui potrebbe aver bisogno e` di acqua. A volte la natura rifiuta finanche l’acqua, e si difende con il vomito. “In tutti gli stomaci ammalati – dice il dott. Tilde – specialmente in quelli affetti da tifo o colera infantile, e` presente un’irritazione dovuta ai cattivi effetti della decomposizione, il vomito e la nausea non sono che misure conservative≫. Ci rivolgiamo quindi ai genitori pregandoli di non far ingerire al bambino malato alcun tipo di cibo durante la malattia, e´ di non aver paura di farli digiunare. Per ogni giorno di digiuno, essi avranno in cambio un giorno in pi`u di salute. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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22.18 DIGRIGNARE I DENTI pu`o essere segno di nervosismo o indigestione. Se la causa e` l’indigestione il bambino sar`a portato a piangere tutta la notte. Una delle cause potrebbe anche essere il mangiare tra un pasto e l’altro. Alcuni pensavano e pensano tuttora che una delle cause possono essere i vermi, ma tali persone non devono conoscere proprio nulla sull’alimentazione dei bambini. Il rimedio a tale disturbo e` evidente: correggere la dieta alimentare del paziente, e porre rimedio alle eventuali cause di nervosismo.

22.19 ERNIA E` spesso presente nei bambini e nei lattanti. A volte si attribuisce al pianto prolungato del bambino, ma per quanto mi riguarda non ho mai avuto modo di riscontrare nel pianto la causa di questa malattia Secondo me una delle cause principali e` invece un abuso di cibo. Cura del paziente: interrompete subito pasti sovrabbondanti e fate fare al bambino degli esercizi fisici. Rivolgetevi comunque a specialisti pratici di ginnastica correttiva.

22.20 INDIGESTIONE Questa e` una malattia comune tra i bambini ed i lattanti. SINTOMI: i primi sintomi di una indigestione sono: nervosismo, irritabilit`a, alito cattivo, disturbi intestinali, lingua patinata, piedi freddi, costipazione, coliche, orticaria, sonnolenza, digrignamento dei denti durante il sonno, eccesso di saliva. CAUSE: causa principale dell’indigestione e` la debolezza fisica. Altre cause comuni potrebbero essere: diete alimentari troppo abbondanti od errate, supereccitamento, ambienti troppo riscaldati o troppo freddi, troppe manipolazioni, zucchero, caramelle, gioco eccessivo, mangiare tra un pasto e l’altro, mangiare quando si e` troppo stanchi o troppo eccitati, ingerire amidi prima del secondo anno di et`a, saltare i pisolini pomeridiani, medicine, troppi succhi di frutta (alcune madri sembrano voler far fare il bagno ai loro figli dentro i succhi di frutta). Nella nostra era, l’eccesso di cibo sembra ormai essere diventato il male del se¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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colo. Molti bambini giocano troppo e troppo violentemente, e questo non fa che innervorsirli e renderli isterici, fino a portarli ad un vero e proprio indebolimento fisico. La dentizione non provoca l’indigestione, ma questa pu`o essere provocata da difficolt`a di dentizione. La dentizione e` un processo naturale e indolore, ma in bambini non sani essa pu`o essere difficile e dolorosa. Le gengive possono divenire gonfie e doloranti, tanto da provocare il pianto nel bambino. CURA DEL PAZIENTE: in presenza di dolore, febbre, vomito, nausea, alito pesante, diarrea e perdita di appetito, qualsiasi tipo di cibo dovr`a essere immediatamente sospeso. Se al bambino manca l’appetito, esso sar`a sicuramente malato o troppo stanco. Non dovr`a essere forzato a mangiare per nessuna ragione. La mancanza di appetito e` un buon espediente per rimanere sani. Molte malattie hanno inizio proprio con la mancanza di desiderio di cibo. Il bambino che presenta sintomi di indigestione dovr`a essere messo a letto, al caldo. Dovr`a essere lasciato solo nella pi`u completa quiete, non gli si dovr`a somministrare alcun tipo di cibo fino a quando tutti i sintomi saranno scomparsi. In genere dopo ventiquattro ore il bambino potr`a ricominciare a mangiare. Se al suo risveglio egli sar`a sorridente, buono di umore e con l’alito profumato, vorr`a dire che pu`o riprendere l’alimentazione. Se per`o dopo le ventiquattro ore di digiuno il bambino si sveglier`a piangendo, se sar`a particolarmente irritabile ed il suo alito non sar`a fresco, allora sar`a meglio prolungare il digiuno per altre ventiquattro ore. Se sar`a necessario sar`a consigliabile prolungare il digiuno anche per diversi giorni, cio`e fino a quando tutti i sintomi della malattia non saranno scomparsi. Generalmente le madri sono molto impazienti e somministrano cibo al bambino troppo presto, tanto da prolungare l’indigestione. Cercate di dare al corpo il tempo necessario per liberarsi di tutto il cibo eccessivo, e di tutte le tossine da esso provocate. In ogni caso il bambino dovr`a essere tenuto al caldo, sia durante il digiuno che in altri momenti. Le madri e tutte le altre persone che si prendono cura del bambino, dovrebbero essere in grado di riconoscere per tempo i sintomi che precedono, accompagnano e seguono un’indigestione. Costipazione, gas intestinali, un eccesso di urina, uno stato di crescente malcontento, grumi bianchi nelle feci dei lattanti, feci dure, ecc., sono tutti sintomi che indicano che il bambino, ricevendo troppo latte, ha difficolt`a di digestione. Le madri non dovrebbero attendere che il bambino stia veramente male per decidersi a fare qualcosa, esse dovranno dimezzare la razione di latte da dargli e continuare cos`ı fino a quando gli intestini non riprendono il loro normale funzionamento. Purtroppo siamo sempre stati abituati a preoccuparci troppo del cibo e ad avere una grande paura della morte per inedia, tanto da rimpinzare i nostri figli fino a farli star male. Non c’`e cosa che ci spaventi di piu` che vedere ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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un bambino non aumentare di peso o addirittura perderlo. Voglio quindi ripetere ancora una volta, che l’unico rimedio all’indigestione e` la correzione delle abitudini alimentari e cio`e: diminuire le razioni di cibo, evitare di far mangiare il bambino tra un pasto e l’altro e sospendere immediatamente le poppate notturne. Evitate assolutamente di far ingerire amidi ai bambini al di sotto dei due anni, eliminate completamente gli zuccheri, le caramelle e tutte quelle sostanze dannose al loro fisico. Fate s`ı che il bambino non venga troppo eccitato e non si stanchi pi`u del normale; assicurategli il giusto riposo e sonno. ˜ Anche per i bambini pi`u grandi l’indigestAone dovr`a essere curata allo stesso modo, se essi soffrono di tale malattia la colpa sar`a solo vostra. Non somministrate mai al vostro bambino bicarbonato di sodio, olio di ricino, latte di magnesia, pepsina, acido cloridrico, pancreatina, sali biliari o altre droghe comunemente usate nella cura delle indigestioni. Tutti questi espedienti non sono in nessun caso in grado di rimuovere le vere cause della malattia.

22.21 ITTTERIZIA DEL NEONATO Circa il 20% dei neonati danno segni di tale malattia durante la loro prima settimana di vita. I medici generalmente la chiamano “icterus neonatorum”, nome usato soprattutto per spaventare i poveri genitori! Di solito, durante i primi giorni di vita, il bambino comincia a diventare giallognolo ed i genitori di conseguenza si preoccupano. Tale condizione aumenta gradatamente e gradatamente diminuisce. In genere essa ha la durata di tre, quattro giorni fino ad arrivare ad un massimo di una settimana o due. Il colore giallastro appare dapprima sulla pelle del viso e del petto, e in un secondo tempo sulla parte bianca dell’occhio (congiuntiva), infine sul resto del corpo. Il colore della pelle varia da un giallo spento ad un giallo scuro, quasi marrone. Tale condizione non e` allarmante, non e` mai fatale, e non ha bisogno di cure.

22.22 MASTOIDITE E` un’infiammazione della mastoide, una piccola parte del cranio posta subito dietro l’orecchio. SINTOMI: si presenta con un dolore fortemente localizzato e con una fra-

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gilit`a dell’apofisi mastoide, con febbre pi`u o meno alta, e in alcuni casi con la formazione di pus. CAUSE: in tutti quei casi in cui il mal d’orecchie (otite media) viene curato con calore, strofinii, siringhe, ecc. e nei casi in cui le cause della malattia vengono ignorate, come di solito avviene, l’infiammazione potr`a estendersi all’osso poroso dietro l’orecchio, il mastoideo. Questo naturalmente non avviene nella stragrande maggioranza, grazie alla natura sempre impegnata a limitare l’estensione delle infiammazioni. La mastoidite non si manifester`a mai come conseguenza o complicazione di un’otite media, essa comparir`a solo nei casi in cui il mal d’orecchio non sar`a adeguatamente curato, ma solo momentaneamente soppresso e poi dimenticato. CURA DEL PAZIENTE: in genere, l’espediente pi`u diffuso e` l’operazione. Questa e` una procedura molto pericolosa e mai consigliabile. In tutti i casi essa potr`a essere curata con il riposo, il calore, il digiuno e l’aria pulita.

22.23 NERVOSISMO E` molto diffuso oggi tra i bambini. Solo i genitori, gli insegnanti, gli infermieri, i medici e tutti coloro che sono spesso a contatto con i bambini, possono sapere quanto questo disturbo sia frequente. Il doti. Tilden dice: ≪Sono molto fortunati quei bambini che nascono e vivono con genitori normali, in un’atmosfera di pace e tranquillit`a. Anche genitori nevrotici, isterici o particolarmente emotivi, potranno avere la fortuna di generare figli con un sistema nervoso normale, ma sar`a molto pi`u probabile che i loro bambini nascano irritabili ed emotivamente fragili. I bambini sono portati ad imitare i comportamenti dei genitori, e divenire come loro. I bambini nati da genitori nevrotici saranno sempre vittime di eccessi di amore e sfoghi di rabbia, di paure e bravate, di eccessive attenzioni e di completo disinteresse. Anche le funzioni pi`u naturali come il nutrirsi, il dormire ed il giocare diverranno oggetto di troppe ed eccessive attenzioni. La vita di questi poveri bambini diviene di conseguenza troppo complessa e non dovremo quindi meravigliarci se essi avranno come conseguenza disturbi nervosi e fisici≫. Il bambino nervoso sar`a irritabile e di cattivo umore, sempre scontroso e capriccioso. Il suo sonno sar`a agitato e non ristoratore, raramente profondo. Il suo appetito sar`a capriccioso, la sua lingua spesso patinata ed il suo alito cattivo. Generalmente il suo peso sar`a al di sotto del normale e non riuscir`a ad aumentare di un chilo, nonostante gli sforzi per farlo mangiare. Potr`a a volte accusare qualche decimo di febbre o presentare segni di apatia e nei casi pi`u gravi, enuresi,

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diarrea, vomito e altri segni di disturbi fisici. I bambini particolarmente nervosi non hanno generalmente uno sviluppo normale e non appaiono molto agili. Molti di loro potrebbero essere per un periodo di tempo anche troppo vivaci, ma questo stato non dura molto, mostreranno presto i segni di un fisico non perfettamente attivo ed una perenne stanchezza fisica. Presenteranno difetti fisici come spalle ricurve, torace piatto, deviazione spinale troppo accentuata, ginocchia deboli, ecc. Il dott. Harry Clements dice: ≪In tutti i casi le condizioni del tratto alimentare saranno anormali, nelle forme pi`u gravi i pazienti saranno affetti da quel disturbo conosciuto come vomito ciclico. Durante tali attacchi il bambino apparir`a prostrato, il suo viso non avr`a colore; le labbra saranno rosse ma secche, la struttura muscolare del corpo si presenter`a totalmente rilassata. L’alito sar`a cattivo e l’intestino estremamente diarroico o stitico≫. CURA DEL PAZIENTE: e` evidente che ci troviamo di fronte a casi che richiedono molto studio e molta pazienza considerando che le cause principali di tale malattia, sono generalmente di carattere ereditario. Il dott. Clements astutamente dichiara: ≪E` ovvio che limitarsi a guardare la lingua del paziente e prescrivere un lassativo, come era d’uso fare tempo fa, non sarebbe di aiuto n`e per il bambino, n`e per i genitori che non vedrebbero risolto il problema≫. Sar`a necessario invece uno studio approfondito delle condizioni fisiche e psichiche del bambino, facendo riferimento alle caratteristiche ereditarie. Molto importante sar`a esaminare la sua dieta alimentare, il suo sonno, i suoi contatti sociali i suoi studi e gli sforzi mentali a lui richiesti. Dovr`a essere affidato a persone pi`u che competenti, in questo caso l’educazione e` fondamentale; dare in cura un bambino sofferente di malattie di carattere neurologico a specialisti mediocri, sarebbe la rovina completa del paziente. Una delle cause pi`u frequenti che irritano il sistema nervoso dei bambini e` l’attuale metodo scolastico che obbliga gli studenti a passare ore ed ore chiusi in stanze mal arieggiate e troppo riscaldate. Impaurire i bambini con storie di orchi e lupi, per poi lasciarli da soli a dormire in stanze buie, chiuderli per punizione dentro stanzini bui e isolati, non sono che metodi criminali. I genitori colpevoli di tali crudelt`a dovrebbero essere severamente puniti. Dice il dott. Clements: ≪Il bambino nervoso soffre nell’avere contatti con gli adulti, che non fanno altro che trasmettergli le loro paure, sgridarli e criticarli continuamente≫. Il bambino nervoso ha invece bisogno di comprensione, gentilezza, fermezza e di cure migliori. Nulla aiuta di pi`u questi bambini che una dieta salutare e una vita all’aria aperta. A volte, se le condizioni del bambino sono particolarmente critiche, si dovr`a immediatamente toglierlo dalla scuola. I genitali dovranno essere accuratamente puliti per rimuovere qualsiasi eventuale irritazio¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ne. Di vitale importanza saranno il sonno ed il riposo. Si dovranno assolutamente vietare droghe, sieri, tonici, caff`e, cacao, cioccolata, operazioni alle tonsille e alle adenoidi, ecc.

22.24 DITA NEL NASO E` il risultato di un’irritazione alle narici. E` sintomo di stato catarrale. Curare il catarro.

22.25 POLMONITE E` un’infiammazione dei tessuti polmonari. Esistono due forme: Broncopolmonite presenta piccole macchie sparse nei polmoni. Questo e` il tipo pi`u comune, specialmente tra i bambini pi`u piccoli. Polmonite lobare e` un’infiammazione di un lobo o pi`u parti del polmone. E` pi`u comune fra i bambini di et`a maggiore. La polmonite non e` mai presente in quei bambini curati intelligentemente. E` una malattia seria nei bambini inferiori a tre anni. I casi di mortalit`a sono meno frequenti nei bambini che negli adulti. SINTOMI: l’attacco generalmente avviene improvvisamente anche se a volte pu`o essere preceduto da un raffreddore o da una bronchite seguiti da qualche decimo di febbre. In poche ore si svilupper`a un dolore acuto nella parte anterioreinferiore del petto, e la respirazione sar`a faticosa. Seguir`a una tosse secca ed il muco presenter`a delle striature di sangue. Dopo il primo giorno l’espettorato sar`a di colore giallo-arancio o color prugna. Le pulsazioni sono pi`u rapide come anche il battito cardiaco. Gli abusi medici non mancano neanche in questi casi, nonostante la maggioranza dei medici ammetta che non esiste una cura precisa per questa malattia. A questo proposito i dottori Morse-Wyman-Hill dicono: ≪Non esiste alcuna medicina in grado di curare la polmonite. Molti bambini sono morti a causa di troppe cure e troppe medicine inutili. Le due cose importanti che una madre deve ricordare, sono che troppe medicine e troppe attenzioni fanno piu` male che bene e che non esiste alcuna cura per la polmonite. Essa dovr`a fare il suo corso ed il bambino dovr`a sconfiggerla con le sue forze≫. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Non c’`e una parola in questa citazione che non si possa applicare in tutte le cosiddette malattie. Ogni malattia deve fare il suo corso, ed il fisico dovr`a liberarsi di essa con le sue sole forze. La malattia in s`e stessa e` un mezzo riparatore – si, anche la polmonite lo e` ! Sir William Osler dice: ≪Non esiste nessun trattamento specifico per la polmonite. I giovani medici devono capire che spesso sono piu` dannose le medicine somministrate per curare che non la malattia stessa≫. Certamente! Ma sentite ora cosa afferma nel suo Principio e Pratica della Medicina (Principles and Practice of Medicine): ≪Il dolore procurato dalla malattia pu`o essere tanto acuto da richiedere iniezioni ipodermiche di morfina≫. Inoltre egli suggerisce: salassi, sieri, digitale, digitalina, stricnina, canfora, caffeina, muschio, alcol, infusi salini, applicazioni calde e fredde, borse di ghiaccio, ecc.ecc. Farmaci ed applicazioni per calmare il dolore e la tosse, ridurre la febbre, alleviare il delirio, controllare la pressione sanguigna, sostenere il cuore (deprimerlo), allentare il nervosismo, sono tutti trattamenti sintomatici e soppressivi che insieme al cibo non fanno altro che uccidere il paziente. Oslmer dice inoltre: ≪Il cibo somministrato dovr`a essere liquido, consistente principalmente in latte, sia assoluto, che unito a cereali e uova, sia bollito che non≫. Il dott. Richard C. Cabot dice: ≪Una persona sofferente di polmonite non ha bisogno altro che di aria fresca e buona assistenza. Ci`o che un medico pu`o fare in questo caso e` molto poco. Circa il 25% degli adulti muore di questa malattia, ma in genere la colpa non e` mai da attribuire al medico curante. Nei bambini l’aria fresca e pulita sar`a di molto aiuto, ma i bambini e` risaputo che reagiscono molto meglio degli adulti comunque≫. Io non sono molto d’accordo sul fatto che i medici non siano da incolpare nei casi di morte del paziente. Sono invece convinto che nel 90% dei casi, soprattutto nei pi`u giovani, la colpa e` proprio dei medici. Date uno sguardo ai loro programmi di cura in quei casi dove e` risaputo che non esistono mezzi per curare la malattia, e ditemi se vi piacciono tali metodi del “non far niente”. Fino a pochi anni fa si asseriva che uno dei rimedi migliori contro la polmonite fossero i sulfamidici. Poi questi furono rimpiazzati dalla penicillina che da qualche anno a questa parte sta riscontrando grande successo. Come si pu`o essere tanto ostinati da poter pensare che un veleno possa ridonare la salute e non invece uccidere? Questi entusiasmi passeggeri porteranno presto a qualche altra favolosa scoperta! CURA DEL PAZIENTE: aprite porte e finestre o portate il paziente all’aria aperta, sospendete ogni tipo di cibo e somministrate solo acqua. Tenete il paziente ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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al caldo – sar`a consigliabile una bottiglia di acqua calda ai suoi piedi – lasciatelo riposare. Non lo disturbate, assicurategli pace e tranquillit`a, lasciatelo solo e lasciate che si rimetta. Per l’amor di Dio non somministrate alcuna medicina e non permettete a nessun altro di farlo, non ne avete il diritto. Non permettete a nessun medico di fare degli esperimenti su vostro figlio. Quando la febbre sar`a scomparsa, quando i polmoni saranno puliti e non ci sar`a pi`u tosse, somministrate al bambino del succo d’arancia. Tenetelo a letto per almeno una settimana. Il riposo e` molto importante. Tenete il bambino a dieta di succo d’arancia il pi`u possibile, dopo di ci`o iniziate a somministrare della frutta fresca gradualmente fino a ritornare alla dieta abituale. Per quanto riguarda i lattanti si potr`a iniziare a somministrare un po’ di latte materno dopo la dieta a base di succo di arancia. Non ci saranno conseguenze come pleurite, empiema, endocardite (infiammazione cardiaca) artrite acuta, meningite o itterizia se i suggerimenti sopraindicati saranno scrupolosamente seguiti. In nessun caso la malattia porter`a complicazioni come polmonite cronica, ascessi e cancrena, disturbi mentali o tubercolosi.

22.26 CONGIUNTIVITE PURULENTA DEL NASCITURO Questa affezione, chiamata “oftalmia neonatorum”, e` il risultato di un’infezione settica degli occhi al momento della nascita. E` causata dal contatto degli occhi del bambino con le secrezioni vaginali della madre, nel momento in cui il nascituro passa attraverso il corpo della stessa. I sintomi sono meno violenti, e le conseguenze meno gravi dei casi di congiuntivite purulenta negli adulti. I medici dividono le fonti della malattia in tre gruppi: infezione da stafilococco; da pneumococco e gonococco. Il pi`u virulento di questi tre germi e` il gonococco (nella gonorrea oftalmica). La gonorrea e l’endometrite purulenta (infiammazione nell’interno dell’utero) sono considerate le fonti principali del’infezione. Un giorno forse si comprender`a che la leucorrea pu`o generare sufficiente putrescenza da infettare l’occhio e gli occhi del nascituro. In verit`a, Gould e Pyle dicono: ≪Casi gravi di questa malattia sono stati provocati da secrezioni di vaginiti non-specifiche≫. Una madre pulita non potr`a mai infettare il suo bambino. Una madre non troppo pulita che irrigher`a attentamente la sua vagina prima e durante il parto ridurr`a in larga misura il pericolo di infezioni.

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L’attuale pratica adottata da medici ed infermieri di rompere il “sacco amniotico” non appena avviene l’allargamento del collo dell’utero, priva il bambino di parte del suo naturale isolamento durante il passaggio, ed indubbiamente aumenta il rischio di infezioni. La stessa cosa avviene per i parti asciutti. Secondo i medici molti di questi casi sono dovuti alla gonorrea presente nella madre e che, come dice il dott. Cabot: ≪Gli ostretrici dovrebbero mettere negli occhi dei nascituri degli antisettici in modo da prevenire le infezioni≫. Ma come si pu`o pensare che tale pratica possa dare dei buoni risultati se almeno la met`a dei casi di cecit`a e` proprio dovuta alla Oftalmia Purulenta Infantile? SINTOMI: I sintomi sono generalmente meno violenti e meno rapidi della Oftalmia purulenta negli adulti. Pochi giorni dopo la nascita (da due a sette giorni) del bambino le palpebre iniziano a gonfiarsi ed arrossarsi, e presentano una secrezione purulenta. Il gonfiore aumenta sempre pi`u e la congiuntiva presenta grandi infiltrazioni. La secrezione appare sempre pi`u densa e di colore giallo o verde. Lo stato pi`u acuto della malattia ha la durata di quattro/cinque giorni dopo dei quali si passer`a ad un periodo abbastanza lungo ma durante il quale i sintomi della malattia andranno regredendo. La cornea ne sar`a affetta. Se l’affezione della cornea sar`a tale da rivelare una cicatrice sulla pupilla, potrebbe esserci il pericolo di cecit`a. Anche se la cicatrice risulter`a piccola, potranno esserci seri danni alla vista. La prima cosa che un medico fa, se chiamato a visitare un caso di questo tipo, e` richiedere un esame batteriologico. Basta un’occhiata e la diagnosi e` presto formulata. Perch`e, dunque, un test batteriologico? Perch`e dal suo punto di vista la causa pu`o essere dovuta ad uno dei diversi tipi di organismi. Il trattamento sar`a comunque lo stesso se si tratta di stafilococco, di pneumococco o di gonococco o qualche altro cocco? Perch´e, dunque, il test? Perch`e, chiedo? PROGNOSI: sotto cura medica in genere questi casi hanno bisogno dalle sei alle otto settimane per ristabilirsi, sempre che non sopraggiungano complicazioni, come la blenorrea cronica (secrezione purulenta) e la cecit`a, come spesso avviene in seguito ai metodi soppressivi impiegati. Le autorit`a mediche affermano che: ≪la prognosi dipende dalla gravit` a e dalla natura dell’infezione e dal momento in cui il paziente e` entrato in cura≫. Il dott. Cabot dice: ≪Se la malattia ha attaccato gravemente l’occhio del bambino, esso avr`a bisogno di un ricovero in un ospedale dove sar`a sottoposto a trattamenti radicali, altrimenti correr`a il rischio di perdere la vista parzialmente o peggio, totalmente≫. Il pericolo di cecit`a viene fortemente ridotto grazie a cure radicali sin dai primi sintomi della malattia. D’altro canto il dott. Trall afferma che: ≪Le comuni lozioni usate per pulire gli occhi dei bambini spesso non fanno che aggravare le condizioni del paziente deformando le pupille o rovinando la vista≫. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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PREVENZIONE: questa pu`o essere riassunta in due parole: pulizia e salute. Una madre in stato interessante dovrebbe prestare molta pi`u attenzione alla pulizia e alla sua igiene personale. Una madre in salute e pulita non potr`a certo infettare il suo bambino. Si e` sempre affermato che dando alle madri in attesa tutte le informazioni necessarie per garantire il meglio al loro futuro figlio, esse si adoperano e collaborano al fine di ottenere i migliori risultati possibili. Questo purtroppo e` solo parzialmente vero. Una donna non migliora le sue abitudini solo per il fatto di sapere di attendere un figlio. La pulizia degli occhi del bambino e` molto importante. Il problema e` che spesso sia le madri che le infermiere non sanno come farlo esattamente. Le infermiere vengono istruite su come sterilizzare e non su come pulire gli occhi. Il dott. Tilden dichiara: ≪Se gli occhi fossero sempre tenuti puliti (non quasi puliti) non ci sarebbe motivo di continuare a medicarli con medicine o disinfettanti per prevenire malattie come la oftalmia del neonato o l’infiammazione gonorreica, come se fosse dato per scontato che tutte le madri debbano essere affette da gonorrea. La gonorrea e` una malattia dovuta a sporcizia e avr`a termine soltanto quando il genere umano avr`a finalmente imparato l’arte della pulizia (non la quasi pulizia)≫. Gli occhi dovranno essere tenuti puliti con acqua tiepida, usando cotone assorbente e non i soliti asciugamani. Gli occhi e la bocca, l’ano ed i genitali, non dovrebbero essere mai puliti con asciugamani; sono i genitori che dovrebbero imparare a tenere i loro figli puliti e non fidarsi degli infermieri poco coscienziosi. Il dott. Tilden dice: ≪Sono molto poche le madri che sanno veramente come tenere puliti i loro figli. Se tutti impareranno questo, ci saranno molti meno casi di bambini ciechi, sordi e con forme catarrali. Le malattie della pelle scomparirebbero se si abrogassero vaccini e sieri responsabili di paralisi infantili, meningiti, epilessia e reumatismi≫. Egli dice inoltre: ≪Sar`a tempo che le madri si preoccupino di pi`u dell’Igiene dei loro bambini e passino meno tempo a pregare, perch`e non sar`a certo la preghiera che li preserver`a dalle malattie≫. CURA DEL PAZIENTE: un’azione immediata e persistente sar`a indispensabile affinch`e si possano prevenire infezioni o possibili ulcerazioni degli occhi. Il miglior mezzo e` l’igiene. Il gonfiore delle palpebre tende a far chiudere gli occhi, la secrezione tende ad appiccicarli e a non permettere lo spurgo, ed e` questo il vero elemento di pericolo. Le palpebre dovranno essere aperte e l’occhio accuratamente pulito ogni due ore, sia di notte che di giorno. Non si dovr`a permettere allo spurgo di rimanere in loco e divenire settico. Uno degli elementi di salvezza dell’occhio e` proprio lo spurgo. I medici in genere prescrivono soluzioni di nitrato d’argento, di acido borico, di cloruro di mercurio e di altri antisettici per gli occhi. Nei casi pi`u gravi vengono prescritti impacchi di ghiaccio fino a sopprimere l’infiammazione. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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L’applicazione di ghiaccio sulle palpebre e sugli occhi ha le seguenti controindicazioni: sopprime il processo infiammatorio, riduce il numero dei corpuscoli bianchi, devitalizza i tessuti, riduce la resistenza alle infezioni, e molto probabilmente indebolisce le secrezioni antisettiche. Aggiunto tutto ci`o al frequente impiego di antisettici che a loro volta devitalizzano i tessuti e diminuiscono la naturale resistenza alle infezioni, si favorir`a il diffondersi dell’infezione stessa. L’applicazione di borse di ghiaccio, sopprimendo l’infiammazione, ristabilisce ed aiuta meglio a pulire gli occhi. Essendo il drenaggio e la pulizia i fattori fondamentali, ci`o costituisce un evidente beneficio. In ogni caso, quindi, bisogner`a considerare i fattori negativi e quelli positivi cercando di scegliere la soluzione migliore. Laddove l’infiammazione non e` tanto grave da interferire materialmente con il drenaggio, l’uso di impacchi di ghiaccio dovr`a essere sicuramente evitato. Dove invece il drenaggio e` completamente assente, allora l’uso di impacchi di ghiaccio dovr`a essere preso in considerazione come male minore. Tale pratica comunque non e` che un mezzo di soppressione, dovr`a quindi seguire una cura appropriata. Sottili tamponi di cotone dovranno essere posti sugli occhi (o sull’occhio nel caso che sia infetto uno solo) assicurandosi che questi non facciano troppo peso sulle palpebre. Piccoli pezzetti di ghiaccio dovranno essere posti sull’ovatta, e sostituiti, se necessario. Questa operazione dovr`a essere ripetuta solo fino a quando l’occhio non riacquisti il suo naturale potere di spurgo, e non sia perfettamente pulito. Il dott. Trall avvisa: ≪Gli occhi dovranno essere puliti pi`u volte durante il giorno, prima con acqua tiepida, poi gradualmente con acqua fredda≫. Alcuni fanno uso di succo di limone, mentre altri ricorrono ad antisettici. Il dott. Trall consiglia invece una soluzione di acqua e sale. Se non si e` completamente liberi dalla paura dei germi, una soluzione di argyrol e forse quella meno dannosa da impiegare, anche se probabilmente troppo forte. Per quanto mi riguarda potrebbe bastare dell’acqua calda, ma la paura dei germi ha talmente contagiato l’umanit`a, che nessuno fa ormai affidamento solo all’igiene nel prevenire tutte le forme di infezione. Trall ed altri vissuti prima della teoria dei germi, hanno sempre consigliato ed adottato la semplice acqua calda per pulire gli occhi, riportando grandi risulati. L’unico vero rimedio e` l’igiene. Non si dovr`a impedire alle secrezioni di avere libero sfogo, e forarne l’assorbimento una volta divenute settiche. Si dovr`a cercare di mantenere una condizione asettica il pi`u possibile, fino a quando il malato non sar`a completamente guarito. Questo e` tutto ci`o che noi dovremmo fare, sar`a poi la natura a ristabilire le funzioni. La vigilanza non dovr`a essere allentata in nessun momento e per nessuna ragione. Nel caso in cui un solo occhio sia malato, bisogner`a fare molta attenzione affinch`e l’infezione non arrivi ad intaccare anche ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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l’altro occhio, la bocca o il naso. Non si dovr`a permettere al bambino di toccarsi gli occhi con le mani e poi portarle alla bocca.

22.27 OCCHI IRRITATI (congiuntivite catarrale) - e` un’infezione catarrale delle membrane delle palpebre e dei globi degli occhi. SINTOMI: i primi sintomi in genere sono bruciore e sensazione di aridit`a degli occhi, come se ci fosse qualcosa all’interno. Segue in genere un rigonfiamento delle palpebre ed una abbondante secrezione prima di acqua, poi di muco e muco misto a pus. Somministrare cibo e medicine in genere non fa che peggiorare la situazione e prolungare la sofferenza. CAUSE: l’indebolimento fisico e la tossiemia sono in genere le cause di una condizione catarrale che coinvolge le superfici mucose degli occhi. Eccessi di sciroppi, zucchero, caramelle, pane, cereali, ecc., sono le cause principali di questa condizione catarrale. Generalmente tale condizione diviene di tipo cronico per le cause che spesso sono croniche. CURA DEL PAZIENTE: sospendere immediatamente il cibo fino a che l’infiammazione permane. Tenete gli occhi sempre puliti usando solamente acqua tiepida evitando antisettici, acido borico, sapone o ogni altra sostanza. Una volta passata l’infiammazione, somministrare al bambino del succo di arancia fino a quando tutti i sintomi non saranno scomparsi. In seguito nutrire appropriatamente. Le congiuntiviti croniche dovranno essere curate allo stesso modo anche se richiederanno un tempo maggiore. Digiuni brevi e ripetuti, accompagnati da diete molto rigide aiuteranno a porre rimedio alla malattia definitivamente.

22.28 BOCCA IRRITATA (afta, mughetto, stomatite cancerosa). Viene generalmente suddivisa in cinque tipi differenti di stomatite, i quali rappresentano diversi gradi di malattia. E` il primo sintomo di avvelenamento da acidi, e di scorbuto. La stomatite catarrale e` una semplice infiammazione di una parte o dell’intera superficie della bocca. In genere si presenta durante il periodo della dentizione ed e` il risultato di un’alimentazione errata e di poca igiene. Potrebbe anche dare febbre, ed e` generalmente presente nei casi di malattie gastro-intestinali. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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La bocca si presenta secca, calda e rossa con un aumento di flusso di saliva. La lingua e` sporca ed in genere sono presenti diarrea o costipazione, arsura e una leggera febbre. L’allattamento e` abbastanza doloroso e sar`a meglio evitarlo. Tale condizione persiste generalmente per tre, quattro ed a volte sette giorni. In questo caso, sciacqui orali di calomelano e di alcalino non sono da sconsigliare. L’afta e` uno stato aggravato di stomatite catarrale. E` presente l’iperemia (eccesso di sangue) nella membrana mucosa della bocca, e delle piccole vesciche giallognole comunemente chiamate pustole. E` un’affezione limitata ad una sola parte della bocca ed e` dovuta a poca igiene e a diete alimentari errate. Dovranno essere assolutamente evitati lavaggi orali a base di acido borico e salicilato di sodio. Le stomatiti ulcerose: l’unica differenza, da quelle elencate in precedenza, e` che la malattia e` ad uno stato tanto avanzato da provocare ulcerazioni. L’ulcerazione si pu`o formare in qualunque punto della bocca, ma in special modo sulle gengive. Le gengive si gonfiano provocando dolore. E` presente un abbondante flusso di acido che irrita e rende la saliva sgradevole (salivazione), l’alito cattivo e provoca emorragie della superficie mucosa. Questa condizione si sviluppa quasi sempre dove sono presenti lo scorbuto o gravi stati di denutrizione, ed altre malattie cosiddette infettive. Il mercurio e` una delle cause principali di questa malattia come pure un’alimentazione inadeguata o la poca igiene. Generalmente vengono prescritti sciacqui orali con borace, salicilato di sodio o biossido di idrogeno. Queste sostanze come pure il clorato di potassio, comunemente prescritto per uso interno, dovranno essere evitate. Stomatiti cancerose: (noma, cancrum oris). E` un tipo ancora pi`u grave di stomatite ed e` generalmente dovuta a grave debilitazione fisica o ad un’infezione che non sia stata curata adeguatamente. Questi casi sono molto rari e generalmente danno luogo a morte nel giro di due, tre settimane. Purtroppo non conosco nessun caso che sia trattato Igienicamente, ma sono pi`u che sicuro che attraverso tale metodo si otterrebbero risultati molto migliori di quelli ottenuti attraverso operazioni o medicine prescritte dai nostri attuali medici. In questi casi avviene la distruzione cancerosa dei tessuti delle guancie e di altre strutture adiacenti. Stomatiti parassitiche: e` un’infiammazione catarrale della bocca e della lingua. La membrana e` cosparsa di macchie bianche che sembrano essere dovute alla presenza di un parassita vegetale (fungo) chiamato anche Saccharomyces albicans e Odium albicans. Le cause pi`u comuni sono da attribuire ad una alimentazione errata e a poca pulizia. Stomatite mercuriale: comunemente chiamata salivazione, e` un’infiammazione della bocca, della lingua e delle ghiandole salivali dovuta al calomelano o ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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altre forme di mercurio prese internamente attraverso qualsiasi canale. I sintomi sono: alito cattivo, gengive gonfie e spugnose, dolore e perdita dei denti, saliva tenace e abbondante, infiammazione delle membrane della bocca, gusto forte di metallo in bocca, mal di testa, insonnia e dimagrimento. Nei casi pi`u gravi si manifesteranno ulcerazioni dell’osso mascellare e la caduta dei denti. La stomatite cancrenosa e` frequentemente dovuta all’uso del mercurio. Il dott. Tilden dice: ≪Ho praticato da tanto tempo la mia professione da poter assistere a scene in cui i bambini si toglievano i denti dalle loro deboli gengive rese tali dall’uso del calomelano≫. Ci dice inoltre che: ≪in quei giorni si andava sviluppando una tremenda paura dell’acqua≫ e che ≪l’acqua era proibita a coloro i quali erano affetti da febbre a causa del mercurio presente nel loro corpo (calomelano), che sembra non dover entrare in contatto con l’acqua perch´e potrebbe provocare casi di salivazione (avvelenamento da mercurio)≫. Tutto ci`o e` il risultato della pratica di “guarire una malattia per procurarne un’altra” e del principio che “i pi`u forti veleni sono i migliori rimedi per guarire”. Gli effetti distruttivi del mercurio non si limitano alla sola bocca. Dopo aver prodotto questa malattia, i nostri medici cercano di porre ad essa rimedio con lavaggi a base di antisettici e ioduri. Evitate tutto ci`o. E` sempre meglio evitare ogni tipo di medicina ed anche il mercurio in tutte le sue forme. CURA DEL PAZIENTE: tutte le forme di stomatite dovranno essere curate con la certezza che esse potranno guarire ad eccezione forse di quelle di tipo cancrenoso. Molti casi di avvelenamento da mercurio potranno lasciare i denti irrimediabilmente dondolanti e danneggiati. Molti casi di piorrea sono appunto dovuti a tale avvelenamento. La bocca dovr`a essere ripetutamente pulita con acqua semplice o con succo di limone diluito con acqua, o con succo di ananas fresco. Qualsiasi tipo di cibo dovr`a essere sospeso fino a quando l’infiammazione non sar`a scomparsa. Nei casi di avvelenamento da mercurio, l’acqua dovr`a essere presa in piccole quantit`a, meglio se completamente evitata. Nei casi di febbre o malessere fisico il bambino dovr`a essere tenuto a letto o a riposo. Fate seguire a ci`o una dieta a base di frutta per alcuni giorni prima di ritornare alla normale alimentazione.

22.29 IL BALLO DI SAN VITO (corea): e` uno scompenso nervoso, e si sviluppa largamente in quei casi di diatesi nevrotica – tendenza a malattie di tipo nervose. Osler ci dice che si riscontra spesso in quei casi ≪in cui il bambino discende da famiglie con tare nevrotiche accentuate≫. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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La corea e` causata da qualsiasi cosa tenda ad esaurire il sistema nervoso del bambino. Una salute complessivamente buona basata sull’igiene naturale e` la migliore protezione contro questa malattia. Il dott. Bendix afferma: ≪Bambini affetti da anemia, da scrofola e in qualche modo debilitati fisicamente da malattie croniche o da diete alimentari insufficienti, sono pi`u soggetti a questo tipo di malattia che non quei bambini robusti e sani. Di conseguenza condizioni di anemia o di malattie spossanti, una crescita troppo rapida, un’alimentazione errata, l’influenza della scuola o di altri fattori sembrano favorire lo sviluppo di questa affezione≫. Quei casi in cui la corea segue malattie come la scarlattina, la difterite, la varicella o altre, sono generalmente dovuti alle medicine di tipo soppressivo impiegate in questi casi. La corea generalmente si sviluppa tra i sette e i quindici anni di et`a, anche se pu`o svilupparsi anche prima dei due anni. Comunque l’et`a pi`u a rischio e` quella che va dai sette ai quindici anni, perch`e e` in quel periodo che viene richiesto al fisico e alla mente del bambino uno sforzo maggiore generalmente a causa dello studio. Lezioni serali e compiti a casa costringono il bambino a passare troppe ore con il naso sui libri. Non gli rimane abbastanza tempo per giocare e stare all’aria aperta. Un bambino, a meno che non possegga un’intelligenza superiore, sar`a costretto o a trascurare i suoi compiti, o cose ben pi`u importanti. Sir William Osler dice: ≪Lo sforzo richiesto dall’educazione, particolarmente nelle ragazze durante la terza emidecade, e` il pi`u importante fattore nell’eziologia di questa malattia. Ragazze sveglie ed intelligenti, ambiziose dei loro risultati scolastici, spesso stimolate dai loro genitori o insegnanti, formano il pi`u ampio contingente dei casi di corea≫. Questa condizione e` spesso attribuita a problemi di tonsille ed affezioni reumatiche. Niente di tutto ci`o e` vero. Non sono queste le vere cause di corea. La paura, l’eccitazione, la masturbazione, una alimentazione troppo abbondante o comunque errata, l’eccesso di zuccheri, mancanza di sonno e riposo, affaticamento, storie di fantasmi, punizioni troppo severe, sono tutti fattori che aiutano lo sviluppo di questo disturbo nervoso. SINTOMI: la malattia si manifesta in diverse forme, finanche maniacali. Le forme pi`u gravi sono quelle pi`u dolorose. Le contrazioni involontarie dei vari gruppi di muscoli rendono il bambino incapace di svolgere le normali attivit`a quotidiane. Naturalmente i sintomi divengono esagerati se si e` in presenza di forme pi`u gravi ed il bambino avr`a bisogno di aiuti continui. Abusi medici: gli abusi medici in questi casi sono spaventosi. Osler dice: I trattamenti medici, in questi casi, sono insoddisfacenti; non c’`e nessun altro rimedio all’infuori dell’arsenico che riesca a dare dei risultati soddisfacenti≫. Non si e` mai sentito che l’arsenico possa essere giudicato come rimedio, a meno che ≪

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non giudichiamo la morte come un rimedio. Ma non tutti i medici sono cos`ı scettici come Osler, di conseguenza non esitano a somministrare farmaci a questi bambini almeno fino a quando i genitori potranno permetterseli. Ad esempio, nel suo libro Le malattie dei bambini, egli dice: ≪Il miglior rimedio nei casi pi`u gravi e` l’arsenico. La soluzione di potassii arsenitis dovrebbe e´ ssere somministrata al bambino tre volte al giorno dopo i pasti, diluendola abbondantemente con acqua. Le dosi dovranno aumentare giorno per giorno, fino a raggiungere il doppio o il triplo della quantit`a iniziale. Se dovessero apparire dei sintomi di over-dose come edema alle palpebre o al viso, disturbi intestinali, eruzioni cutanee, nessun aumento di dose sar`a consigliabile. Se non si riscontrano segni di miglioramento, vorr`a dire che le dosi sono troppo minime. Una dose di antipirina con bromuro assicurer`a al bambino una notte tranquilla. Se i sintomi di corea persistono durante la notte si dovr`a somministrare cloralio e bromuro. Nei casi particolarmente gravi i bambini dovranno essere costretti a dormire dalle quattordici alle diciotto ore al giorno≫. Non sar`a certo Jacobi ad essere costretto a prendere medicine pericolose o ad essere messo a dormire per quattordici, diciotto ore al giorno o ancora a dover passare le sue giornate in uno stato di completa incoscienza a causa dei farmaci. Non sar`a il suo sistema nervoso ad essere ridotto ad un rottame da questi trattamenti criminali. Sar`a il vostro bambino e non il medico a dovere sottostare a questi abusi. CURA DEL PAZIENTE: la chiave per una cura intelligente sta nel riposo. Il bambino dovr`a essere messo a letto fino a quando tutte le convulsioni ed i movimenti involontari non saranno scomparsi. Tutto ci`o che potrebbe agitarlo o eccitarlo dovr`a essere allontanato dalla sua stanza. Non si dovr`a somministrare alcun tipo di cibo per almeno una settimana. Il digiuno dovr`a essere prolungato se le condizioni del bambino rimarranno gravi. Dopo il digiuno si dovr`a passare ad una dieta a base di frutta per almeno sette-dieci giorni. Se dopo tale dieta il nervosismo sar`a scomparso, ed il bambino avr`a ritrovato il controllo delle sue facolt`a, si potr`a ritornare alla dieta normale. Al fine di riportare il bambino a riacquistare completamente la salute, saranno consigliabili esercizi fisici, giochi e vita all’aria aperta. Se il bambino e` in et`a scolastica bisogner`a assicurarsi che sia completamente guarito prima di reinserirlo nella scuola.

22.30 SUCCHIARSI IL DITO Non e` una malattia. E` semplicemente un’abitudine. Il dott. Wood Comstock suggerisce di tenere i lattanti ed i bambini in un sacco a pelo. Suggerisce inoltre di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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colpire le mani del bambino. Entrambi i metodi sono delle barbarie giustificate in nome della disciplina. Il dott. Lowry dice: ≪Sono stati tentati svariati metodi al fine di porre fine a tale abitudine, ma per quanto mi concerne non ne conosco nessuno che sia in grado di raggiungere questo fine≫. Vengono spesso usate sostanze amare come il pepe. A volte si ricorre anche alla fasciatura del dito, ma anche questi mezzi risultano inefficienti. L’abitudine di succhiarsi il dito e` semplicemente una abitudine mentale e non deforma n`e distorce la bocca o i denti. L’abitudine di succhiarsi il dito e` facilmente superabile, baster`a che ogni volta che il bambino porta il dito in bocca, voi glielo toglierete assicurandovi che non ci si addormenti. Persistete nel vostro intento ed avrete successo.

22.31 IL VOMITO Nei lattanti e` spesso il sintomo di una malattia grave. E` un mezzo per rimuovere dallo stomaco le sostanze che lo disturbano. Nessun cibo dovr`a essere somministrato al bambino malato. Il vomito, quando non sono evidenti altri sintomi di malattie, significa semplicemente che il bambino ha ingerito cibo in quantit`a troppo elevate o di tipo errato. Generalmente si tratta di cibi che eccedono sia in zuccheri e grassi, che in proteine. Se dovuto a troppi grassi, il vomito, e` generalmente di tipo rancido. Se dovuto invece ad un eccesso di zuccheri, il vomito spesso presenta una maggiore acidit`a, ed un odore simile all’aceto. In ognuno di questi casi il cibo dovr`a essere immediatamente sospeso e si dovr`a dar modo al bambino di riposare. Non sar`a consigliabile dare acqua da bere in presenza di vomito. Non date medicine o bevande gassate.

22.32 I VERMI NON SARANNO mai presenti in un bambino ben nutrito. – dice il dott. Page – Cibi non digeribili o troppo abbondanti sono le cause pi`u frequenti di questi parassiti≫. Pane integrale, frutta matura e vegetali, bolliti o al massimo al forno, pasti non frequenti e moderazione, costituiscono un piano curativo ≪

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che significher`a morte sicura per i vermi, molto di pi`u dei normali vermifughi e panacee esistenti. Le polveri e le medicine usate per distruggere i vermi rovinano lo stomaco e l’intestino del bambino, danneggiando solo superficialmente i vermi. Molte volte la diagnosi di presenza di vermi e` errata. I seguenti sintomi che elenchiamo sono quelli pi`u comuni: irritabilit`a, scoppi di pianto, cattivo umore, nervosismo, dolore intenso sotto l’ombelico, vomito (in alcuni casi), sonno disturbato, digrignamento dei denti nel sonno, convulsioni. Tutti questi sintomi comunque potrebbero essere dovuti ad un pasto troppo abbondante, e non ai vermi. I vermi ed i parassiti trovano una accogliente dimora negli intestini umani che sono gi`a stati indeboliti e rovinati. Un’alimentazione sbagliata ed un indebolimento generale danno loro una buona occasione di vivere nel nostro corpo. Le principali cause sono anche le caramelle, gli zuccheri, il burro, la marmellata, pane lievitato, ecc. ed una scarsa igiene personale. Il rimedio migliore sar`a un digiuno od una dieta a base di frutta. Una volta che i vermi saranno scomparsi si dovr`a adottare un regime alimentare sano ed una maggiore pulizia della persona.

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Capitolo 23 LE MALATTIE DELLA PELLE La scuola tedesca parla di diatesi essudante nei bambini con una tendenza ad alcuni tipi di malattie della pelle. Molti bambini sembrano particolarmente esposti a problemi di pelle, mentre altri, anche se frequentemente malati, non lo sono. Le malattie della pelle sono dovute ad alcune cause, molto semplici, che in alcuni bambini si manifestano a livello epidermico, ed in altri con problemi catarrali, bronchiali o gastrici. La tossiemia sembra essere associata praticamente con tutte le forme di malattie della pelle. Nel morbo di Bright ad esempio, i veleni presenti nel corpo, danno spesso vita a tali malattie. Ed in particolare l’eczema e` spesso presente tra i malati di diabete. Spesso le malattie della pelle nei bambini sono dovute a problemi di carattere intestinale o digestivo. “L’eritema” (rossore) e` una condizione infiammatoria della parte pi`u esterna della pelle, e sembra che sia proprio dovuta a problemi digestivi. Questa condizione pu`o essere a volte accompagnata da una leggera sudorazione o da prurito. Potrebbero essere anche presenti problemi epatici e febbre. Tutte le malattie gastro-intestinali e tutti i disturbi nutritivi in generale – dispepsie intestinali e gastriche, irritazioni gastriche o gastro-intestinali, catarro, ecc. – possono dar luogo ad auto-intossicazioni gastro-intestinali che si manifestano poi in eruzioni cutaniche. Il cibo, se fresco e puro, non e` veleno. Ma anche il cibo migliore potrebbe diventarlo una volta andato in putrefazione e fermentazione dentro lo stomaco e gli intestini. Spesso anche i dolci, le caramelle e gli sciroppi, saturano il sangue di zuccheri, rovinano la digestione tanto da produrre una anormale azione chimica che sfocia in eruzioni cutanee. Un’errata combinazione di cibi (amidi e zuccheri, cereali e zuccheri, dolci caldi e sciroppi) spesso troppo ricchi, possono essere le cause di problemi cutanei. Anche le fragole, le pesche e i frutti di mare possono causare in alcune persone irritazioni cutanee. Tali persone sono generalmente affette da idiosincrasia o ipersensivit`a (allergia) ai suddetti cibi, ma di solito e` pi`u – 279 –


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l’errata combinazione di quest’ultimi a creare problemi. Spesso il latte di vacca, specialmente se addizionato a zucchero, e` la causa delle eruzioni cutanee nei bambini. Ogni malattia associata a disturbi intestinali e digestivi come il morbo di Bright, il diabete, i reumatismi, diatesi acido-uriche, processi ulcerosi, scrofola e disturbi mestruali, pu`o essere accompagnata da malattie della pelle. Anche i vaccini ed i sieri sono spesso causa di eruzioni cutanee. Le irritazioni da siero possono essere di forme e gradi pi`u disparati, e possono apparire momentaneamente debellate, per poi ricomparire in forme diverse o simili. Esistono poche malattie della pelle che non sono prodotte dalle sole droghe. Usate internamente, alcune di esse come la morfina, la trementina, il chinino, la copaiva, il cloralio, lo iodio, l’acido salicilico, l’arsenico, il bromuro, prodotti di catrame minerale (molti dei quali vengono impiegati per abbassare la febbre o come analgesici), il mercurio, la belladonna, la formalina, il digitale, l’arsfenamina, il Veronal, il te, il caff`e, l’alcol e la insulina, sono spesso le cause delle malattie cutanee. Molte droghe provocano eruzioni come l’orticaria, o papule, e finanche eruzioni emorragiche. Altre possono produrre incrostazioni o desquamazioni della pelle. Alcune sostanze irritanti come saponi troppo forti, mostarda, acidi, cantaridi, olio di crotone, tinture all’anelina, iodoformio, alcuni unguenti, acido fenico ed altri antisettici, possono provocare malattie cutanee. Il mercurio pu`o essere usato come medicina o pu`o essere assorbito in particolari ambienti di lavoro (miniere di mercurio, fabbriche di specchi e di termometri). L’arsenico pu`o essere assorbito dalla carta da parati. Il chinino viene usato in molti preparati per i capelli. Il bromuro e` una delle componenti maggiori del Bromoseltzer cos`ı tanto usato per le bevande gassate. Molte delle ciprie, creme, lozioni, dei decoloranti, degli sbiancanti, ecc. causano eruzioni cutanee. Problemi di pelle possono essere causati anche da piante come l’edera, la quercia, il corniolo, il sommacco, la primula ed altre, come alcune ortiche. Materiale putrescente proveniente da carni o vegetali avariati pu`o, a contatto con la pelle, causare infezioni locali e dare luogo ad eruzioni cutanee di varie forme. Scarsa pulizia, ad esempio l’uso di biancheria sporca fatta asciugare senza averla prima lavata, pu`o provocare sulla pelle del bambino irritazioni, rossori, escoriazioni, dolore, ecc. Problemi locali possono essere inoltre provocati da bruciature da raggi-X o dalle cosiddette lampade terapeutiche, da scottature di sole, tagli, escoriazioni, ecc. Non somministrate per nessuna ragione vaccini o droghe al vostro bambino, e non permettete a nessun medico, per quanto bravo possa essere, di farlo. Non fate uso di saponi, unguenti, lozioni, antisettici, ecc., nella pulizia del vostro bambino. Se lo avete gi`a fatto e sono insorti problemi cutanei, l’unico e migliore rimedio sar`a quello di interrompere immediatamente l’uso di queste sostanze. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Nelle malattie cutanee, qualsiasi trattamento locale, a parte la pulizia, sar`a inutile. Tutte le malattie della pelle, a meno che siano dovute a cause accidentali, meccaniche e/o termiche, non sono limitate alla sola parte interessata, ma ad una condizione fisica generale. L’impiego di piombo, zinco, mercurio ed altre sostanze repressive, non sono da condannare a priori. Pi`u avanti troverete un elenco delle malattie cutanee pi`u comuni nei bambini; esse si sviluppano maggiormente in presenza di “diatesi essudanti”, ed in tutte le forme di disturbi digestivi I COMEDONI sono dovuti ad un’eccessiva presenza di grasso nella pelle (seborrea oleosa), e di solito interessano viso, fronte, guance e naso. Si presentano come punti neri, e la causa e` spesso dovuta ad una dieta alimentare errata. LE IRRITAZIONI sono dovute a mancanza di pulizia, a grasso eccessivo, a sfregamento, al sudore che si forma tra le pieghe cutanee dei bambini eccessivamente pingui; spesso sono dovute anche ad un abbigliamento troppo pesante. I rimedi migliori in questo caso sono una migliore pulizia, una maggiore attenzione nell’asciugare il bambino dopo il bagno, una migliore alimentazione, molta vita all’aria aperta e al sole. Cercate di evitare talco, vaselina ed olio di ricino sulle parti irritate. LA FORFORA (Seborrhea Sicca). E` caratterizzata dalla diminuzione o dall’assenza di sebo nella pelle e causa lo sfaldamento della stessa. Il colore delle squame e` generalmente giallognolo o grigiastro. Nei bambini si presenta soprattutto sulla testa e sulle sopracciglia. L’ORTICARIA si presenta con delle macchie biancastre sulla pelle, che danno origine ad un prurito intollerabile. La causa principale e` un’alimentazione errata. Eliminate tutto, o una parte, del cibo generalmente somministrato al bambino fino alla completa guarigione, per poi ricorrere ad una alimentazione pi`u sana. IL PRURITO ALL’ANO e` dovuto alla mancanza di pulizia, alla presenza di filaria o a leggere abrasioni della membrana mucosa dell’ano. Feci particolarmente dure possono dare luogo a considerevoli abrasioni nella parte stessa. A volte i disturbi possono essere tanto acuti da impedire il sonno. Liberate la parte dai vermi, migliorate l’alimentazione e curate l’igiene.

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LA CROSTA LATTEA o seborrea dello scalpo nei lattanti, e` una secrezione anormale delle ghiandole sebacee del viso e del cranio. Spesso si presenta subito dopo la nascita, ma solitamente durante la dentizione. Consiste in gruppi irregolari di piccole pustole che appaiono sul viso e sul cranio, e che secernono un liquido viscido, giallognolo o grigiastro. A volte pu`o dare anche prurito. Questo disturbo e` generalmente causato da una alimentazione errata e da poca pulizia. Sono sconsigliate sostanze astringenti, caustiche e tutte quelle che servono a seccare o sopprimere le eruzioni cutanee. Gli unici rimedi sono un’alimentazione corretta e maggiore pulizia. Una dieta a base di succo d’arancia protratta per quattro o cinque giorni, sar`a in grado di guarire il bambino. L’ORTICARIA (o urticaria). Sembra svilupparsi maggiormente in bambini particolarmente nervosi o con pelli particolarmente sensibili. E` un’eruzione della pelle consistente in bollicine con la base rossa e la punta bianca, generalmente irregolari e sparse per tutto il corpo. Una frequente esposizione all’aria fredda non fa che peggiorare la situazione, come pure il grattarsi. La causa pi`u frequente e` dovuta ad un’alimentazione errata e a disturbi digestivi. Smettete di somministrare ogni tipo di cibo fino alla completa guarigione. LICHEN DEI TROPICI E` un’eruzione pruriginosa che si presenta come una leggera scottatura. E` generalmente presente nelle stagioni pi`u calde, mentre tende a scomparire durante quelle pi`u fredde. Le cause principali sono un abbigliamento troppo pesante, vestiti di flanella o di lana, e alimentazione troppo abbondante. E` maggiormente presente in quei bambini allattati artificialmente. Il rimedio migliore sar`a un’alimentazione bilanciata e vestiti meno pesanti. Gli abiti di flanella dovrebbero essere del tutto eliminati. LA ROSOLIA Questo termine viene generalmente dato a tutte quelle eruzioni cutanee di carattere non infettivo e trascurabile. E` comunque un termine antiquato. LA PSORIASI Si sviluppa frequentemente durante i primi anni di vita. E` un’infiammazione cronica della pelle che si presenta con delle piccole pustole rossastre contornate da piccole squame argentate. Le pustole aumentano di grandezza gradualmente fino a raggiungere le dimensioni di una moneta. Qualunque parte del corpo potr`a essere interessata, ma e` maggiormente presente sulle superfici estensorie del corpo.

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Sono comunque presenti chiazze di pelle normale tra le lesioni, anche se mi e` capitato una volta di curare un caso dove la gamba, dal ginocchio alla caviglia, era completamente coperta da eruzioni. Il prurito pu`o essere intenso, leggero o assente del tutto. In molte famiglie questo disturbo e` di tipo ereditario. Le condizioni fisiche generali, sembrano buone, in molti casi. Questa malattia e` dovuta senz’altro a cause nutritive. Un’alimentazione errata e la tossiemia si nascondono dietro ognuno di questi casi. Tende a scomparire durante l’estate, quando sono presenti elementi come il sole, vegetali e frutta fresca, per poi riapparire durante l’autunno e l’inverno, quando questi elementi vengono a mancare. Con una cura adeguata si potranno guarire tutti i casi, anche se ci`o si protrarr`a per settimane ed anche mesi. Non esiste nulla di pi`u veloce nel guarire questa malattia che il digiuno. Bagni di sole e verdure fresche aiuteranno a migliorare. Carni, uova, pane, dolci e tutti i cibi grassi, ricchi e denaturati, non faranno che peggiorare la malattia.

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Capitolo 24 LE MALATTIE “INFETTIVE” ACUTE DELL’INFANZIA Ho usato il termine “infettive” solo perch`e e` cos`ı che queste sono maggiormente conosciute, e non perch`e io creda veramente che esistano malattie infettive o contagiose. Sono sempre stato fermamente convinto del fatto che l’antica credenza secondo la quale, stando a contatto con persone affette dalle cosiddette malattie infettive, si possa essere contagiati, sia solamente una superstizione. Il fatto che queste malattie si “diffondano da una persona all’altra” significherebbe che se in una citt`a si riscontrano pi`u casi della stessa natura, questo e` dovuto al fatto che la malattia e` passata di persona in persona. Se questo basta a provare che una malattia e` contagiosa, ci`o presuppone che tutte le malattie che si “propagano” siano contagiose. Ma esiste una malattia che non si “propaga” e che quindi non degenera in epidemie? Scrivendo a tale proposito, nel 1907, il dott. Matthew J. Rodermund disse: ≪Non ho mai avuto modo di conoscere un singolo medico che non abbia riso in privato a proposito del contagio, mentre in pubblico difendeva tenacemente questa teoria. Queste persone ammettevano che l’esperienza aveva gi`a dimostrato l’assurdit`a di tale teoria, ma non avevano il coraggio di farlo pubblicamente per paura di perdere il posto di lavoro≫. Il dott. Rodermund aggiunge: ≪La mia esperienza di medico mi ha portato a conoscenza del fatto che sono ormai pochi i medici che ancora credono nel contagio. Potrei nominare centinaia di persone che sono pronte a darmi ragione in privato, ma che non lo ammetteranno mai in pubblico≫. Le malattie dei bambini sono quasi sempre dovute ad errori dei genitori≫ dice il dott. Harry Clements (Londra) e questo generalmente e` vero. E` difficile per ≪

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il lettore medio credere che siano proprio gli sbagli dei genitori, responsabili delle cosiddette malattie infettive dell’infanzia. Il fatto e` che la classe medica non si e` mai azzardata ad ammettere pubblicamente l’assurdit`a della teoria che riguarda il contagio e l’infezione. Le leggi che riguardano la quarantena ed altri barbari sistemi per scongiurare il contagio, sono crudeli e inumani. Morse-Wyman-Hill affermano: ≪il morbillo e` una malattia molto contagiosa e quasi ogni bambino venendo a contatto con uno che ne e` affetto verr`a contagiato≫. Questa affermazione e` falsa, ed ogni persona bene informata sapr`a che ho ragione. I miei bambini furono ripetutamente a contatto con altri affetti dalle cosidette malattie infettive, con alcuni di questi essi condividevano persino il sonno, eppure non hanno mai contratto alcuna malattia. Si potr`a rispondere che erano immuni. Ma che cosa e` l’immunit`a? Da cosa dipende? La teoria Igienica ritiene che la Salute e` l’unico mezzo per rimenere immuni. La salute dipende da alcuni fattori ben precisi – cibo adeguato, acqua pura, aria fresca, sole, riposo e sonno – e non da agenti artificiali. La cosidetta immunit`a, sia naturale che artificiale, e` solo una grande delusione. Morse-Wyman-Hill affermano che ≪la causa del morbillo e` sconosciuta≫. Della scarlattina essi dicono: ≪l’esatta causa della malattia e` ancora sconosciuta≫. Non si pronunciano su altre malattie come la parotite, il vaiolo e la varicella. La causa della difterite e della pertosse e` attribuita ai germi, il che significa che anche a proposito di queste malattie, non si sa niente. Nonostante non ne sappiano nulla, i medici sembrano essere informatissimi su come curare tali malattie, sulle fonti di contagio. Il loro punto di vista e` frutto dell’ignoranza, che affonda le sue radici in tempi molto lontani. Sanno tutto sul periodo di incubazione di ogni malattia, ma non possono dimostrare che tale periodo esiste. Provate a chiudere per un attimo gli occhi, e tornare con la mente al tempo in cui si viveva nel paradiso terrestre, quando il primo uomo e la prima donna, iniziarono a popolare la terra. Come ci si spiega allora il primo caso di morbillo? Prima di Adamo questa malattia non esisteva, e non si poteva certo contrarla da un altro essere umano! Come fece questa prima vittima a rimanerne contagiato? 0, se preferite, come fece la malattia a contagiarlo? Una volta che saremo a conoscenza della vera causa di queste malattie, allora potremo anche sapere come esse si sviluppano, e in chi si sviluppano. Se il fisico del nostro bambino e` nella condizione di prendere una tale malattia, (la scarlattina ad esempio), egli la prender`a anche se non ci sar`a nessun altro caso al mondo: fu cos`ı infatti che il primo caso si present`o. Ma se il bambino non e` nelle condizioni di sviluppare una tale malattia esso potr`a anche dormire ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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insieme ad un altro bambino nel quale e` stata riscontrata la malattia senza venirne “contagiato”. Stabilito questo, sar`a cura dei genitori far s`ı che il loro bambino sia sempre in ottima salute, al fine di non essere soggetto al “contagio”. Non date alcun credito a coloro che a fini di lucro, suggeriscono vaccini e sieri a tale proposito. Lo studente attento a tali problemi presto capir`a che ognuna di queste malattie ha un suo corso ben definito, e che tale corso fa parte di un processo naturale, dopo del quale si guarisce. Se verr`a eliminata la causa, si eliminer`a anche la malattia. Non dovrete mai permettere a nessuno di sopprimere la malattia artificialmente, e di cercare di abbassare la febbre con rimedi artificiali. La febbre e` un mezzo per combattere la malattia. Sir Wm. Osler dice: ≪Le complicazioni cardiache che seguono un attacco di scarlattina sono sempre latenti e non e` facile riscontrarle≫. Queste complicazioni cardiache sono solo dovute ai trattamenti soppressivi comunemente adottati. Attraverso tali trattamenti la gente comune viene semplicemente “uccisa”.

24.1 IL VAIOLO Terrore degli ignoranti! Incubo del Consiglio della Sanit`a! Dio dei produttori di vaccini! Quanti crimini sono stati commessi in tuo nome! Quante bugie, in tuo nome, sono state dette! Sydenham, l’Ippocrate inglese, ebbe modo di vedere pi`u casi lui di “vaiolo”, che non tutti i medici di oggi messi assieme. Egli disse: ≪E` ormai chiaro per me, dopo anni di osservazione, che a meno che non vengano fatti grossi errori da parte del medico e dell’infermiere, il vaiolo e` la malattia meno grave di tutte≫. (The Works of Sydenham; The Sydenham Society Edition.) Sydenham fu quello che differenzi`o il vaiolo dal morbillo, e che introdusse un sano metodo per curare il vaiolo, molto pi`u sano di quello esistente oggi. Egli fu in grado di ridurre il tasso della malattia pi`u della met`a, e ridurre il pericolo di morte del 75%. Il vaiolo non e` pericoloso, ma una malattia leggera, che in fondo torna utile. Cercate quindi di liberarvi delle superstizioni che esistono su questo tipo di malattia. Le malattie di carattere eruttivo rappresentano il potere eliminatorio che ha il nostro corpo, attraverso la pelle. Una piccola testimonianza un p`o ortodossa ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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sembra ora appropriata. Sir Wm. Osler dice: ≪Se si riesce a sopravvivere ad una infezione, simile a quella ad esempio del vaiolo, questa sembra apportare beneficio a tutto il corpo≫. Sir Wm. Broadbent dichiara: ≪Sembra che il vaiolo sia in grado di debellare la consunzione≫. Nella rivista Lancet, (Londra, 10 gennaio, 1925), il dottor R. W. Jameson richiama la nostra attenzione sui casi di vaiolo che sono stati “ovviamente beneficiati dalla degenza in ospedale”. Ma “i cosiddetti bambini ’protetti’ hanno le braccia rovinate da vaccinazioni mal eseguite”. I benefici derivanti da tali trattamenti, sono poi simili a quelli che seguono il morbillo, la scarlattina, la varicella, ecc. Il carattere e` identico. Parossismi convulsi, dovuti ad avvelenamento, spesso precedono gli stadi eruttivi del vaiolo, della scarlattina, della varicella e della risipola, ecc. Dal momento che si presenta un’eruzione cutanea, questa sta a dimostrare che ci troviamo dinanzi ad un processo eliminatorio. Spesso i medici ritengono che l’origine di queste malattie sia sconosciuta. Una volta si pens`o che fossero dovute a germi, ma tali germi non furono mai trovati. E` quindi logico, per loro, che la causa sia di tipo “virale”. SINTOMI: la malattia ha spesso come caratteristica iniziale una sensazione di freddo o, nei bambini, una convulsione. A questo spesso fa seguito un dolore intenso alla schiena ed ai reni oltre che il vomito. La temperatura corporea sale rapidamente, le pulsazioni sono rapide, ed e` comune anche il delirio. Pu`o presentarsi in seguito uno sfogo transitorio, simile a quello del morbillo o della scarlattina. Ma e` durante il quarto giorno che appare il vero sfogo cutaneo. Macchie di un rosso chiaro appaiono dapprima sulla pancia, sulle dita e sulla fronte, per poi ricoprire tutto il corpo in poche ore. Tali macchie presto tendono a sollevarsi, ma una volta che appaiono le pustole, la febbre tende ad abbassarsi, ed il paziente si sente subito meglio. Due o tre giorni dopo, le pustole sviluppano una copertura di un liquido chiaro, e si trasformano in vesciche. Il liquido diviene giallognolo man mano che nelle vesciche il siero diventa pus, ed a questo punto si formano delle pustole. Notate quindi lo sviluppo di questa malattia. Freddo, forti convulsioni, dolore, vomito, polso accelerato, delirio, febbre alta, ed infine una grande quantit`a di tossine represse nella pelle le quali danno origine a rossore. Le tossine vengono circoscritte in bolle, dopo di che la temperatura si abbassa, e tutti gli altri sintomi praticamente scompaiono. Le pustole sono circondate da una sottile area di pelle infiammata. Esse cominciano ad apparire sul viso, coprendo verso l’ottavo giorno tutto il corpo. La febbre ora sale nuovamente, “febbre secondaria di supporazione”, e tutti i sintomi ritornano. Le pustole si seccano dando origine a croste che gradualˆ ◦ -15A ˆ ◦ giorno. La mente cadono, questo accadr`a dapprima sul viso verso il 14A ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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“seconda febbre” pu`o durare circa 24 ore o anche di pi`u. Una volta cessata inizier`a la fase di convalescenza. Le croste potrebbero anche lasciare delle cicatrici al momento della loro caduta. Se le pustole sono molto spesse possono attaccarsi e tale condizione viene chiamata “vaiolo confluente”. Nel vaiolo “emoraggico” sono presenti delle emorragie sotto la pelle e negli occhi. Si potr`a anche presentare una fuoriuscita di sangue dalla bocca, dal naso, dai polmoni, dal retto, dai reni, ecc. questo e` dovuto dallo sforzo estremo che il corpo fa per espellere il veleno. Questi sono casi molto gravi che spesso portano alla morte. Il vaiolo e` praticamente sconosciuto oggi negli U.S.A. I soli casi sono presenti tra gente di colore, messicani e cinesi. Spesso casi di avvelenamento da edera, punture di mosche, varicella, scabbia cubana, ecc. vengono diagnosticati come vaiolo. Se un caso di varicella non presenta cicatrici da vaccinazione sar`a senz’altro vaiolo. Se un caso di vaiolo ha una cicatrice da vaccinazione sar`a varicella. Pochi casi di vaiolo sono talmente forti da costringere il malato a rimanere a letto. Il tasso di mortalit`a dovuto ai vaccini e` molto pi`u alto di quello dovuto al vaiolo. Le vaccinazioni, comunque, anche se non uccidono, causano gravi danni a migliaia di persone. Le Health Boards, lavorando assieme ai fabbricanti di vaccini, sono spesso portate a spaventare la gente sulle conseguenze del vaiolo, ricavando grossi profitti da questo. Le asserzioni secondo le quali la vaccinazione previene il vaiolo ed i suoi effetti collaterali, saranno argomento di discussione nel capitolo dedicato al vaccino. La vaccinazione nei bambini al di sotto dei due anni e` molto piu` pericolosa di quanto non lo sia nei bambini piu` grandi e negli adulti. Ad esempio il London Lancet del 29-01-1927 (p. 239) dice: ≪E` uno sbaglio pensare che l’opposizione alla vaccinazione nei lattanti e` dovuta a mancanza di immaginazione o eccentricit`a≫. La vaccinazione all’et`a di sei mesi, infligge una malattia infettiva al bambino proprio in un momento in cui il suo meccanismo digestivo e` in rapido cambiamento, e molte persone ragionevoli sono convinte che nonostante il vaccino sia in grado di prevenire il vaiolo, questo vantaggio non sia in grado di diminuire gli svantaggi da esso provocati≫. ≪

≪Grazie al buon senso dell’opinione pubblica e ` cosa impossibile al momento rendere la vaccinazione universale e obbligatoria≫.

CURA DEL PAZIENTE: La cura del viaolo e` una tra le pi`u semplici. Fino a quando persister`a la febbre non si dovr`a somministrare al malato altro che acqua. Una volta che la temperatura sar`a tornata ai livelli normali, se il paziente avr`a fame, si potranno somministrare arance, ananas o pompelmo fresco anche se saranno ancora presenti eruzioni cutanee. Questa malattia e` molto contagiosa ed ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ogni singolo caso dovr`a essere posto in quarantena! Solo cos`ı facendo si potr`a continuare a spaventare la gente e far si che la farsa continui. Mettete il paziente in una stanza ben arieggiata ed illuminata. Fate che stia comodo, accertatevi che i suoi piedi siano caldi e lasciatelo riposare. Il suo corpo dovr`a essere pulito due volte al giorno con una spugna imbevuta di acqua tiepida. Il prurito sar`a sopportabile solo se il paziente sar`a propriamente curato fin dall’inizio. Bisogner`a evirare che il malato si gratti. Dategli tutta l’acqua che vi chieder`a senza forzarlo a bere. Non preoccupatevi se dormir`a poco. Se seguirete questi consigli sar`a molto difficile che rimangono delle cicatrici. Le condizioni fisiche generali dopo la malattia saranno sicuramente migliori delle precedenti o le stesse. LA CONVALESCENZA: Se il paziente sar`a stato curato a dovere durante la malattia, la convalescenza sar`a una gioia. Non ci saranno pericoli! La dieta dovr`a consistere in frutta a colazione, frutta a pranzo e grandi quantit`a di insalata verde o vegetali cotti non contenenti amidi, per cena. Dopo la prima settimana la dieta dovr`a essere cambiata in frutta per colazione, insalata e vegetali (non amidacei) a pranzo e proteine a sera per cena.

24.2 IL MORBILLO Il morbillo ha generalmente inizio con una sensazione di “freddo alla testa”, accompagnato da una leggera febbre o malessere. Queste condizioni persisteranno per 3/6 giorni durante i quali il paziente si sentir`a distrutto. Seguiranno sintomi come mal di testa, nausea, a volte vomito e sensazione di freddo. La rinite acuta sar`a intensa ed accompagnata da tosse e rossore agli occhi e alle palpebre. La temperatura si alzer`a e la pelle, specialmente quella del viso sar`a calda e dar`a prurito. La lingua risulter`a patinata. Le mucose della bocca e della gola saranno di un rosso intenso. Piccole macchie potranno essere presenti all’interno delle guance. Lo sfogo cutaneo si presenter`a al quarto giorno iniziando generalmente dalla fronte per poi coprire tutto il corpo. L’eruzione all’inizio si presenter`a con delle piccole macchie rossastre, esse aumenteranno in numero ed a volte si raggrupperanno. La febbre inizier`a a diminuire al sesto giorno, ed avr`a inizio una piccola desquamazione della pelle che potr`a durare anche per settimane. Il MORBILLO NERO e` dovuto alla mancata fuoriuscita dello sfogo cutaneo, ed e` accompagnato da emorragie sottocutanee. Questi casi sono generalmente fatali probabilmente a causa del mancato risultato dello sforzo eliminatorio. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Complicazioni e conseguenze: sotto cure mediche potranno verificarsi casi di coryza cronica, ingrandimenti delle tonsille e delle adenoidi, tubercolosi, laringiti, otiti medie, bronchiti gravi, broncopolmoniti, gravi infiammazioni alla bocca, morbo di Bright, sangue dal naso, artriti, meningiti, paralasi e ascessi dell’encefalo. Tutte queste conseguenze devono essere dovute ai trattamenti soppressivi, visto che non si presentano sotto cura Igienica. Parlando delle complicazioni del morbillo, un medico disse: ≪Bevande calde dovrebbero essere somministrate liberamente, perch`e aiutano la fuoriuscita dello sfogo cutaneo. Un freddo improvviso farebbe s`ı che il sangue torni negli organi interni, con il pericolo di congestione a reni≫. Ci`o evidenzia il fatto che le complicazioni sono dovute alla soppressione dello sforzo eliminatorio attraverso la pelle - sfogo cutaneo. IL MORBILLO TEDESCO Viene descritto come quella malattia che presenta ≪lo sfogo tipico del morbillo e la condizione della gola come nella scarlattina≫. Ha inizio con una leggera febbre, mal di testa, dolore alla schiena e agli arti. Lo sfogo si presenta durante il primo ed il secondo giorno iniziando dal viso e spandendosi nel giro di ventiquattro ore per tutto il corpo. Lo sfogo consiste in piccole macchie rosa che scompaiono dopo 2 o 3 giorni. La febbre rimane bassa. Lo sfogo e` diffuso e di un colore pi`u chiaro del solito morbillo. CURA DEL PAZIENTE: secondo la credenza superstiziosa del contagio, questi casi devono essere isolati. Il paziente dovr`a essere tenuto a letto assicurandogli quiete e riposo. La stanza dovr`a essere luminosa ed arieggiata in ogni momento. Le autorit`a mediche affermano che: ≪Grande attenzione dovr`a essere fatta affinch`e il paziente non prenda freddo per evitare tubercolosi e broncopolmoniti, complicazioni costante nel morbillo≫. Questa paura di “prendere un raffreddore” a causa di aria fresca e` una superstizione ancora maggiore. Il paziente dovr`a essere tenuto al caldo, e bisogner`a far s`ı che non senta freddo. Il freddo impedirebbe l’eliminazione e ritarderebbe la guarigione. Durante il periodo invernale, quindi, sar`a bene porre ai piedi dello stesso una bottiglia di acqua calda, al fine di tenere al caldo tutto il corpo. Nessun tipo di cibo dovr`a essere somministrato per almeno 24 ore dopo la scomparsa di tutti i sintomi pi`u gravi. Date pure al paziente tutta l’acqua che desidera, ma non forzatelo a bere pensando che i liquidi aiutino ad espellere le tossine dal corpo, questa antica teoria e` a dir poco assurda. La Natura ha concentrato le tossine nella pelle ed adotta strani metodi eliminativi. Non somministrate per alcuna ragione droghe o enemi. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Per la pulizia giornaliera del paziente usate una spugna imbevuta di acqua tiepida, eseguendo l’operazione due volte al giorno. Evitate l’uso di alcol e antisettici. Non mettete olio sulla pelle al momento della squamazione. Le autorit`a mediche raccomandano di tenere il bambino in una stanza buia perch`e la luce potrebbe causare danni gravi ai suoi occhi. Queste affermazioni non hanno alcun riscontro scientifico. Io continuo a suggerire una stanza bene illuminata, poich`e credo che sia proprio il buio a danneggiare la vista. La bocca e la gola dovranno essere puliti aiutandosi con acqua calda. Non fate fare gargarismi, e non cercate di ridurre o sopprimere la febbre. LA CONVALESCENZA: se il paziente sar`a stato sottosposto a cure mediche, questo sar`a il periodo pi`u critico. Non ci sar`a invece nulla da temere se il paziente sar`a stato curato secondo le mie istruzioni. L’alimentazione dovr`a avere inizio con spremute d’arancia, pompelmo, ananas o mela a volont`a, per tutto il primo giorno. Il secondo giorno potr`a prendere per prima colazione arance, pompelmo o pesche. Il pranzo dovr`a consistere in pere, uva o mele. Per cena si potr`a dare insalata verde con verdure fresche ed un vegetale cotto, ma non contenente amidi. Alla fine della prima settimana il paziente dovr`a ormai mangiare normalmente. Dovr`a comunque rimanere a letto per almeno 24 ore dopo la scomparsa di tutti i sintomi. L’attivit`a fisica dovr`a essere molto ridotta all’inizio. Una vita salutare contribuir`a comunque a mantenere la salute acquisita attraverso un tale processo depuratore.

24.3 LA VARICELLA Nel suo libro Gli alimenti del bambino il dott. Harry Clements ci racconta una storia che fece il giro di tutti i giornali inglesi. Essa raccontava di un caso di tubercolosi curato grazie all’insorgere della varicella. I medici inglesi spiegarono che i germi della varicella avevano distrutto quelli della tubercolosi, e che dalla battaglia tra i due germi, il paziente ne aveva ricevuto giovamento. Una conoscenza del carattere ortopatico della malattia, li avrebbe salvati da questa assurdit`a. La varicella e` uno dei processi depuratori pi`u efficienti della natura, ed e` il processo curativo con meno rivali. La varicella ha inizio con una sensazione di freddo, vomito e dolore alla schiena. Lo sfogo cutaneo ha inizio durante le prime 24 ore di febbre. In fondo questa

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malattia e` tra quelle pi`u leggere. Esso ha inizio con delle piccole papule rosse che diventano poi vesciche, ma al contrario del vaiolo, non e` presente l’infiammazione della pelle circostante. In due giorni il liquido dentro le vesciche si trasforma in pus. Nei due giorni successivi le pustule si seccano e si trasformano in croste scure, che generalmente una volta cadute, non lasciano cicatrici. L’eruzione difficilmente inizia dal viso, ma dal tronco, dalla schiena e dal petto. Le pustole non si riuniscono mai. CURA DEL PAZIENTE: Si dovr`a procedere come per i casi di morbillo e vaiolo. E` una malattia leggera, non ha un corso lungo e non e` fastidiosa se curata secondo il metodo igienico.

24.4 LA SCARLATTINA Fino a poco tempo fa, fino a quando cio`e non fu inventato un siero profilattico, questa malattia non era considerata pericolosa. Da quel momento in poi fu definita una delle peggiori malattie dell’infanzia. Il bambino si ammala improvvisamente, in molti casi saranno presenti il vomito e le convulsioni. Durante il primo giorno la febbre sale molto, il viso appare rosso, la pelle calda e secca, la lingua patinata e la gola arsa. Durante il secondo giorno, ma spesso anche durante il primo, appare lo sfogo. Esso si presenta con delle piccole macchie rosse su una superfice rossastra che da alla pelle un colore scarlatto vivo. Iniziando dal collo e dal petto si spande rapidamente ricoprendo tutto il tronco in 24 ore. Non e` proprio un “accascimento della pelle, ma una intensa congestione (eritema)”. La pelle risulta gonfia e tesa, ed e` spesso presente un intenso prurito. Il rossore sparisce se facciamo pressione sulla pelle. Un medico ci dice che: ≪dopo l’uso di belladonna, di chinino, di ioduro di potassio o di antitossina difterica, e` a volte presente uno sfogo cutaneo che somiglia a quello della scarlattina. Anche nella setticemia (avvelenamento del sangue), pu`o essere presente uno sfogo simile. Lo sfogo ha come significato l’eliminazione di droghe, sieri (proteine) e materia settica. Una condizione simile alla scarlattina, anche se i medici non sono d’accordo, e` spesso presente dopo un’operazione chirurgica. La lingua nonostante sia molto patinata e` arrossata ai lati, e le papille gustative sono gonfie. Nei casi pi`u gravi, la gola, sempre infiammata, e` ricoperta da una membrana rossa somigliante a quella presente nei casi di difterite. Saranno inoltre presenti tutti i sintomi della febbre. Lo sfogo cutaneo generalmente inizia verso

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il secondo o terzo giorno, per poi sparire dopo 4/7 giorni. Non ho mai incontrato casi dove si sia poi protratto per pi`u di quattro giorni. Complicazioni: non c’`e nulla che condanni le cure mediche, pi`u della frequenza con cui dopo di esse si presentano complicazioni. Le nefriti acute si sviluppano, ad esempio, nel 10 - 20% dei casi e spesso, con gli anni, degenerano nel morbo di Bright. A causa dei metodi soppressivi (crimini legalizzati) si riscontrano casi di artriti, infiammazioni acute alla membrana interna ed esterna del cuore (endocarditi e pericarditi) otiti medie, che spesso sono causa di sordit`a, e altri disturbi vari. Nessun caso da me curato ha mai presentato tali o altri disturbi. II dott. Arnold H. Kegel, della Commissione per la Sanit`a di Chicago, nel dicembre del 1930 dichiarava, in uno dei suoi discorsi alla radio: ≪Il Ministero della Sanit`a di Chicago ha ricevuto diverse richieste da parte dei genitori i quali si chiedono se sia o no il caso di immunizzare i bambini con dei vaccini per la scarlattina≫. ≪Non possiamo assumerci la responsabilit`a di consigliare ci`o in quanto ci sono stati troppi casi di esperienze poco felici riguardo all’uso di tali vaccini≫. Ogni vaccino attraversa uno stadio sperimentale durante il quale si verificano diversi casi infelici. La tossina-antitossina ha prodotto molti danni, molti di pi`u di ogni altro vaccino mai usato, e la ragione sta nel fatto che e` stato quello pi`u largamente usato. In Austria, patria di tale siero, questo e` gi`a stato abolito. La vera prevenzione della malattia non ha niente a che vedere con i vaccini, sieri, antitossine, droghe e operazioni chirurgiche. Essa consiste in cibo sano, aria pura, abbondanza di sole, esercizio fisico, riposo, sonno a sufficienza, igiene personale, equilibrio psichico, sicurezza nel lavoro, assenza di tutte quelle abitudini devitalizzanti e di tutti gli eccessi rovinosi. Esiste un grosso pericolo: “l’essere scientificamente ignoranti per un eccesso di scienza”. Dal 1858 al 1923 la mortalit`a dovuta alla scarlattina fu ridotta, senza l’aiuto di sieri o vaccini, anti-tossine o tossine anti-tossine, da 155 casi a 2, su una popolazione di 100.000 abitanti. Nel 1927 il tasso arriv`o a 1 su 100.000. Cura del paziente: adeguatamente curati, questi casi saranno guariti dallo sfogo cutaneo in 4/6 giorni. La febbre scomparir`a al terzo giorno, e la malattia sar`a tanto leggera che i genitori potranno affermare che il bambino non era poi cos`ı malato, e saranno certi che non lo sar`a neppure in seguito. La vera malattia viene prodotta dall’alimentazione e dalle medicine. Questi casi dovranno essere curati come per il morbillo ed il vaiolo. Impacchi di semi di lino, usati dai medici per la cura della scarlattina dovranno essere evitati. Questi mezzi fanno parte delle abitudini mediche e non hanno nessun valore. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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24.5 LA PERTOSSE (Tosse convulsa) Questa e` un’altra di quelle malattie causate da germi di natura sconosciuta. Un francese, Bordet, pens`o di aver trovato il germe che causa la malattia e lo chiam`o BACCILLUS PERTUSSIS. Oggi questa viene invece classificata come malattia da virus. Tale condizione viene descritta dalle autorit`a mediche come una bronchite acuta. Secondo noi, invece, essa non ha nulla a che vedere con le affezioni catarrali, ma piuttosto con le affezioni di tipo nervoso e ha la sua origine nelle malattie cerebrali o della spina dorsale. Il nome ”tosse convulsa” deriva da ”suono convulso” che segue ogni lunga inspirazione di aria. Nella normale tosse, infatti, si inala dopo ogni colpo di tosse, ma nella pertosse il paziente riesce ad inalare solo dopo 15/20 colpi, essendo quindi, l’inspirazione molto profonda, questa viene accompagnata da un suono convulso. Il muco espulso in questo caso e` minimo, ci`o sta a significare che tutta l’azione e` di tipo nervoso. Il problema ha inizio con una tosse secca ed irritante e senza una particolare ragione, essendo assenti irritazioni alla gola e ai polmoni. Questa tosse spasmodica persiste per circa due settimane, a volte e` talmente forte lo sforzo da dar luogo a vomito. Dopo queste due settimane, ne occorreranno altre due perch`e la malattia diminuisca e sparisca completamente. Durante gli attacchi di tosse, le vene si gonfiano, il viso diventa di colore bluastro, gli occhi sembrano uscire dalle orbite, e si macchiano di rosso, sembra che il bambino stia per soffocare. Una irritazione alla gola, un’emozione o semplicemente l’ingerimento di cibo potrebbe causare un attacco. Il bambino (il pi`u colpito da questa malattia) potr`a avere pochi o centinaia di attacchi al giorno; generalmente quello in condizioni fisiche buone, dopo l’attacco ritorna al suo stato naturale. L’unico vero serio problema che si potrebbe manifestare durante un attacco di tosse, e` la rottura di un vaso sanguigno. Tale rottura potrebbe presentarsi negli occhi, nelle orecchie, nel naso, nei polmoni, nel cervello o nella pelle. Una emorragia al cervello potrebbe causare una paralisi o la morte immediata. Soltanto in alcuni casi potr`a avvenire la perdita di sangue dal naso o dalle orecchie. Il bambino che dopo un attacco di tosse risulter`a esausto, spaventato e nervoso, e presenter`a delle macchie rosse sulla fronte e nella parte bianca dell’occhio, potr`a avere in corso una congestione cerebrale, e sarebbe quindi in pericolo. Raramente i polmoni risulteranno gravemente ingiuriati da un serio attacco di tosse. Potranno a volte risultare enfisemitosi (distensione dei tessuti polmonari), a ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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volte potranno letteralmente scoppiare. La broncopolmonite e` una complicazione fatale, frequente solo in quei casi curati dai medici. Voelker, nel suo libro Index to treatment, dice: ≪Il trattamento della pertosse costituisce una delle note di biasimo dell’arte medica. Non esiste alcun metodo che sia in grado di accorciare il corso della malattia, n`e in grado di evitarla≫. Sir Wm. Osler conferma tutto ci`o dicendo: ≪Il trattamento e` notoriamente insodisfacente. Alcuni vaccini sono stati usati riportando alcuni benefici. Pochi pazienti sono stati curati velocemente. Diverse misure antisettiche sono state largamente provate. Molti hanno tentato il chinino; l’uso di inalazioni al benzoino sono state spesso d’aiuto. Per i sintomi catarrali, dosi moderate di ipecacuana, sono probabilmente le pi`u soddisfacenti. Nei casi pi`u gravi l’uso di sedativi e` stato quello che ha dato i migliori risultati, permettendo al paziente di riposare durante la notte. Spesso la codeina e l’eroina, date in dosi adeguate all’et`a del paziente, sono in grado di dare sollievo. Jacobi raccomanda il belladonna. Si potr`a anche tentare con l’antipirina e il cloridrato. Nei bambini pi`u grandi e negli adulti credo siano pi`u indicate iniezioni intratracheali di olio di oliva e iodoformio≫. E` un vero crimine, secondo me, punire i bambini malati in questo modo. Non c’`e nulla in tali trattamenti che possa far pensare che un medico si sia posta la domanda di quale possa essere la causa di questa malattia. CURA DEL PAZIENTE: la condizione del malato potr`a essere almeno tollerabile dando ad esso delle cure adeguate. La malattia ha origini di tipo nervoso, interessa cio`e i centri nervosi, e la tosse non e` altro che una tosse di riflesso. A questo punto mi pare chiaro che si dovr`a valutare lo stato generale del sistema nervoso del paziente. Il paziente dovr`a essere messo subito a letto e i suoi piedi dovranno essere tenuti caldi. Egli dovr`a avere a disposizione aria fresca e acqua a volont`a, ma non si dovr`a per nessuna ragione somministrare del cibo fino al completo rilassamento. I bambini che condurranno una vita all’aria aperta, soffriranno molto meno di quelli tenuti in casa. Se possibile, il letto dovr`a essere posto all’aperto, altrimenti bisogner`a porlo vicino ad una finestra aperta. Il riposo ed il calore calmeranno il sistema nervoso. C`e da chiedersi se lo stadio convulso della tosse possa essere addirittura evitato iniziando il suddetto trattamento sin dall’inizio della malattia, e cio`e ai primi sintomi. Il completo rilassamento dovrebbe avvenire al terzo o quarto giorno. Il troppo frequente, e mai riconosciuto, superaffaticamento mentale dei bambini, e` una delle cause pi`u evidenti di questa malattia. Questo dovr`a essere assolutamente evitato. In questo particolare momento un rilassamento completo ed un riposo, del sistema nervoso e` molto importante. Dopo essersi assicurati che il paziente abbia raggiunto tale rilassamento, si ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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potranno somministrare delle spremute di frutta al mattino, a pranzo e a cena, dopo di ci`o si potr`a iniziare a dare frutta fresca. Se la tosse dovesse aumentare dopo il pasto, questo dovr`a essere immediatamente sospeso. ≪Generalmente si riscontra – dice Page – che la tosse tende ad aumentare verso sera e a peggiorare durante la notte. Al mattino invece, essendo lo stomaco pi`u rilassato, questa diminuisce o scompare del tutto. Un pasto completo e` generalmente la causa pi`u frequente di nuovi e violenti attacchi di tosse. Quindi il bambino maggiormente nutrito sar`a quello che soffrir`a di pi`u≫. Secondo il Dott. Osler le due cose fondamentali da sapere per curare questa malattia sono: avere sei settimane di tempo ed una buona bottiglia di paregorico. Altri invece suggeriscono il chinino al posto del paregorico, al fine di sopprimere la tosse. Entrambe queste droghe tendono a deprimere i centri nervosi. Altri ancora raccomandano una cinquantina di droghe diverse, alcune di esse usate per tamponare la gola. La convalescenza: i medici ne parlano come un periodo molto tedioso, almeno secondo la loro esperienza. Noi indeboliamo o uccidiamo i nostri pazienti. I medici ci dicono che bisogna assolutamente evitare che il bambino prenda il raffreddore. Un cambiamento di clima e una “grande quantit`a di cibo nutriente” (cio`e carne, uova, latte pastorizzato, dolci, pane bianco, ecc.) e` raccomandato nei casi di tosse cronica, spesso dovuta proprio alle cure mediche. Noi raccomandiamo abbondanza di frutta fresca e verdura, sole, aria pura, esercizio fisico, riposo e sonno. Questi sono gli elementi su cui basare la salute.

24.6 PAROTITE EPIDEMICA (orecchioni) Questa malattia consiste in un’infiammazione delle ghiandole salivari ed in specialmodo la parotide. Anche questa malattia sembra “causata da germi sconosciuti” ed e` talmente contagiosa che una persone pu`o esserne affetta solo da un lato del viso. Il gonfiore riguarda la parte frontale e sottostante le orecchie. Il primo sintomo della malattia potrebbe essere un dolore acuto al momento di inghiottire, ma questo potrebbe anche essere preceduto da febbre e malessere generale. Per circa due giorni il gonfiore aumenta e le ghiandole sottomascellari e sublinguali potrebbero gonfiarsi. Per altri sette giorni il paziente passer`a attraverso un periodo di “gonfiore”, poi la febbre inizier`a a diminuire ed il gonfiore scomparir`a poco a poco. La bocca potr`a, durante questo periodo, rimanere un p`o aperta e si potr`a accusare dolore al momento di inghiottire.

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Generalmente gli adulti soffrono molto pi`u dei bambini. Si dice che in alcuni casi il paziente maschio potrebbe, a seguito di questa malattia, accusare un’infiammazione ad uno od entrambe i testicoli (orchite). Questa complicazione dovrebbe essere la causa della susseguente sterilit`a, se vengono coinvolti entrambi i testicoli. La complicazione e` dovuta a cure sbagliate. La stessa cosa dovrebbe avvenire nelle pazienti donne, potrebbero accusare vaginiti e l’ingrandimento con relativo indolenzimento del seno. L’infiammazione delle ovaie e` una complicazione molto rara. Le complicazioni: molti medici affermano che gli orecchioni non sono una malattia molto pericolosa in s`e stessa, ma il pericolo potrebbe venire dalle sue complicazioni. Malattie al cuore, problemi ai reni, artriti, meningiti sono solo alcune delle innumerevoli complicazioni da loro citate. Queste complicazioni possono avvenire dopo ogni malattia acuta del bambino, e sono dovute ai metodi soppressivi adottati. Dovremmo sempre tenere a mente – dice il Dott. Harry Clements – quando parliamo di complicazioni, che esse spesso dipendono, non dalla malattia originale, ma dal trattamento nella cura della stessa≫. Il modo migliore per evitare complicazioni e` quello di evitare metodi soppressivi e drastici. ≪

CURA DEL PAZIENTE: restate a letto ed al caldo fino a quando la temperatura non sia tornata alla normalit`a ed il gonfiore sparito. Non prendete alcun tipo di cibo n`e medicine. Non c’`e nulla di vero nella credenza popolare, che durante questa malattia non si possano ingerire acidi, se il bambino dovesse rifiutare di digiunare, potrete dargli spremute di arance o pompelmo. L’autore ha avuto gli orecchioni da bambino e per tutto il corso della malattia ha bevuto succo di limone. Per i primi tre giorni, dopo che il gonfiore sar`a scomparso, si potr`a somministrare frutta fresca, dopo di ci`o si potr`a gradualmente ritornare alla normale dieta alimentare. La cura igienistica previene tutte le complicazioni, ma se queste si saranno gi`a presentate prima dell’inizio di tale cura, bisogner`a potrarre il digiuno fino a quando non siano scomparsi sia il gonfiore che il dolore.

24.7 DIFTERITE E` una malattia della gola. E` causata del germe che causa la difterite, il Bacillus Diphtherae. I medici sono talmente certi di ci`o, che quando non riescono a trovarlo, chiamano la malattia con un altro nome. La malattia potrebbe presentare le caratteristiche della difterite senza che per`o il germe sia presente. Siamo dinanzi ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ad un caso di pseudo-difterite e gli diamo un altro nome. Una persona potrebbe essere affetta da tonsillite semplice, “mal di gola”, ma se viene riscontrato il germe, viene automaticamente diagnosticata la difterite. Il supposto germe di questa malattia, viene spesso riscontrato nella bocca e nella gola di persone sane, che al momento non hanno, n`e probabilmente avranno mai, la difterite. L’Eciclopedia Britannica dice: ≪Se nella difterite, il bacillo non viene trovato, la malattia viene chiamata diversamente≫. Sir Wm. Osler afferma nel suo libro The Principles and Practices of Medecine (Principi e Pratica della Medicina), pag. 151, nella voce “Difterite”: ≪La presenza del bacillo Klebb-Loeffler viene considerata dai batteriologi come il solo indizio di difterite, potendo per`o associare questo organismo con infiammazioni alla gola di tutti i gradi, e` evidente che in molti casi potr`a esserci una discrepanza tra diagnosi clinica e batteriologica ≫. Il germe pu`o essere riscontrato in semplici affezioni catarrali, ed anche nella bocca e nella gola di bambini sani; spesso e` invece assente nella gola di quei pazienti a cui e` stata diagnosticata la difterite. I germi non entrano quasi mai nel sangue, essi sono sul corpo e non al suo interno. Essi rimangono nella membrana apparente, ed e` questa la ragione per la quale la malattia viene chiamata difterite. Le cause sono un avvelenamento da proteine e la perdita di immunit`a. Non ho mai riscontrato un caso di difterite su persone vegetariane, che seguono diete a basso contenuto proteico. Queste malattie, come pure il morbillo, la pertosse, ecc. vengono quasi esclusivamente riscontrate in quei bambini super nutriti, con uno stato cronico di decomposizione e putrescenza nell’intestino. I bambini sani, alimentati adeguatamente, non soffriranno mai di questa malattia. E` proprio il bambino super alimentato, tanto ammirato per la sua grassezza e mollezza, ad essere soggetto alla difterite. Tali bambini sono malati cronici, esposti ad attacchi di tutti i tipi, che quando saranno adulti faranno parte della grande schiera dei tubercolotici. Bambini che passeranno gran parte della giornata all’aperto, che riceveranno una buona igiene personale, che dormiranno in stanze ben arieggiate, saranno nutriti intelligentemente, e senza eccessi non soffriranno mai di questa malattia. SINTOMI: sono lontani da quelli ritenuti molto pericolosi. Il paziente accusa improvvisamente sintomi simili a quelli di una tonsillite acuta. La febbre raramente raggiunge valori molto alti, e diminuisce in breve tempo. La gola non appare molto infiammata. Alcuni pazienti, pur soffrendo molto, non accusano febbre. In altri la temperatura e` al di sotto dei livelli normali, ci`o indica una mancanza di potere protettivo. Questi potrebbero essere i casi pi`u pericolosi. La difterite al naso, agli occhi ed attorno alle ferite, potrebbe causare segni quasi impercettibili di malore fisico. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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La malattia ha inizio con febbre, sensazioni di freddo, dolore agli arti ed alla schiena, mal di testa e un malessere generale. La gola non risulta essere molto arrossata e le tonsille non sono molto gonfie. Macchie di membrana bianca si allargano sotto le tonsille. La membrana potrebbe ingrandirsi ed estendersi velocemente verso il palato soffice, fino alla parete posteriore dei bronchi. La membrana potrebbe anche estendersi attraverso le trombe di Eustachio fino all’orecchio medio, raggiungere il naso attraverso le cavit`a nasali ed estendersi a volte fino allo stomaco, attraverso l’esofago. I tessuti sottostanti la membrana muoiono, con conseguente sfaldamento. Durante gli ultimi anni i medici hanno scoperto che la “difterite membranosa” richiede la quarantena. Quando l’autore era giovane questo non avveniva, e nessuno mai “prese” questa malattia per contagio. Un caso non posto in quarantena non ha mai causato epidemie. Nel suo libro Mother’s Hygienic Handbook, 1874, il dott. Trall, asseriva di aver accertato l’ “entit`a patologica della difterite”. La “difterite membranosa” e` la forma peggiore di difterite. I soggetti colpiti da questa malattia, raramente sembrano essere gravemente ammalati. Per due o tre giorni persister`a una tosse rauca e difterica che peggiorer`a durante le ore del pomeriggio e della sera. Il bambino respira regolarmente, ha appetito ed i genitori quindi non si preoccupano troppo. Poi all’improvviso il bambino sembra soffocare e si divincola facendo mille sforzi per riuscire a respirare; il suo colorito diventa blu e nei casi peggiori rischia il soffocamento a meno che non si intervenga con intubazione o tracheotomia. Nei casi meno gravi la crisi passa molto presto. Il dott. Tilden ci dice: ≪Non ho mai incontrato nessun caso che si sia ristabilito dopo che la malattia era arrivata alla faringe passando a breve distanza dalla trachea. A volte la membrana viene espulsa ed il bambino guarisce, ma ci`o accade molto raramente≫. Dice inoltre: ≪Non ho mai visto guarire nessuno dalla difterite bronchiale e neppure me lo aspetto≫. Esiste una buona prevenzione a tale malattia. Complicazioni: Sotto cure mediche malattie come miocarditi, nefriti gravi e broncopolmoniti sono molto frequenti. Le prime due, almeno, sono il risultato delle anti-tossine. Diverse forme di paralisi, soprattutto alla gola, ai muscoli degli occhi e agli arti, si sviluppano in circa 1/5 dei casi trattati con medicine. La paralisi e` spesso dovuta all’antitossina anche se a volte e` presente in casi dove questa non e` stata somministrata. Essa non pone alcun rimedio alla malattia, come la tossina anti-tossina non e` in grado di prevenirla. Entrambe queste proteine sono responsabili di molte morti, sia di persone sane che di quelle malate. CURA DEL PAZIENTE: La diminuzione della percentuale dei casi di difte¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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rite e di relative morti, non e` stata cos`ı elevata come nei casi di scarlattina, e questo a causa dell’antitossina. Nonostante ci`o i medici affermano di non aver sufficienti informazioni a proposito. Nessun tipo di cibo dovr`a essere somministrato al bambino. Sia se si tratti di difterite membranosa che non, sar`a meglio interrompere immediatamente qualsiasi tipo di cibo ai primissimi segni di malattia (tosse). Questi casi potranno essere recuperabili se adeguatamente curati dall’inizio, cio`e prima che la membrana possa espandersi ed impedire la respirazione. Mettete il bambino a letto in una stanza ben ventilata. Nel caso fosse inverno ponete una borsa di acqua calda ai suoi piedi, ed evitate qualsiasi tipo di gargarismo o lavaggio della gola. Il bambino dovr`a essere messo in posizione tale da poter espellere qualsiasi sostanza. Se si far`a assumere al bambino una posizione supina, si rischier`a che le secrezioni invece di essere buttate fuori, scendano lungo la gola e la trachea, fino ad arrivare allo stomaco. Ci`o quindi dovr`a essere evitato. Se il bambino si stancher`a di rimanere sempre nella stessa posizione, potremo far s`ı che si giri, ma sempre con il viso rivolto all’ingi`u. Questi bambini dovranno essere lasciati soli, e non si dovr`a permettere ad alcuno di farli parlare, n`e tantomeno di rivolgere loro delle domande che implichino delle risposte. Non si dovranno somministrare droghe, perch`e ci`o diminuirebbe la possibilit`a di guarigione. Anche se i casi di persone che abbiano contratto la malattia da altri sono rarissimi, questa malattia viene considerata contagiosa, e quindi i malati messi in quarantena. Il cibo dovr`a essere evitato fino a quando la gola non sar`a completamente guarita, poi per due giomi si potr`a somministrare succo di frutta, per poi tornare gradualmente alla normale dieta. La morte in questi casi e` dovuta al soffocamento e a cure inadeguate. L’essudazione attraverso il condotto respiratorio, con la conseguente formazione di membrana apparente, soffoca il paziente fino a farlo morire. Ci`o e` quello che pu`o capitare nel peggiore dei casi. Se si riuscir`a a prevenire ci`o, la malattia non sar`a pericolosa. Se i sopracitati metodi non saranno sufficienti a controllare l’essudazione, ci si potr`a aiutare con delle medicine leggere, che almeno in questo caso, saranno il male minore. Pezze calde attorno al collo, e ghiaccio in bocca o sulla parte infiammata, aiuteranno a sopprimere la infiammazione e l’essudazione. Il dott. Trall, dopo aver curato centinaia di questi casi, afferma: ≪Il pericolo maggiore in questa malattia sar`a molto limitato se verranno seguite le istruzioni alla lettera, a meno che non si tratti di un bambino molto debole o scrofoloso. Non mi e` mai accaduto fino ad ora di fallire in nessuno dei casi≫.

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Durante la convalescenza si raccomanda aria pura e sole. Essendo questa malattia molto comune dopo le feste di Natale e del Ringraziamento, sar`a bene evitare che i bambini si nutrano con un numero eccessivo di proteine, in modo da prevenire la decomposizione e conservare una salute generale. La difterite e` una fase della albuminuria.

24.8 FEBBRE TIFOIDEA Questa e` una malattia acuta che coinvolge maggiormente l’intestino tenue. La responsabilit`a di questa malattia viene data al Bacillus Typhosus. In seguito alle cure mediche, si pu`o manifestare l’ipertrofia dei “tessuti linfatici” (tonsille), chiamato placche di Peyer dell’intestino, seguito da ulcerazioni e distaccamento di quest’ultime. In genere il distaccamento viene seguito da emorragie anche se generalmente interviene la natura che rimargina i vasi sanguigni prima del distaccamento. L’addome e` flaccido e dilatato da gas. La pressione del gas sul cuore spesso stimola eccessivamente questo organo. Durante il settimo e l’ottavo giorno si formano delle macchie rosse sull’addome. Nei casi pi`u gravi si sviluppa una malattia “secondaria” ai reni o ai polmoni o alla milza o ai centri cerebo-spinali. A seguito di cure errate da parte dei medici, sono spesso frequenti complicazioni e ricadute. Il comune trattamento rivolto a questa malattia e` secondo me un crimine non punito. SINTOMI: la malattia e` spesso preceduta da mal di testa, male alla schiena, perdita di sangue dal naso ed da un periodo di giorni o settimane durante il quale persiste un malore generale. E` spesso presente costipazione e lingua sporca. L’alito e` pesante e spesso si avverte un cattivo sapore in bocca Il paziente passer`a un periodo durante il quale nonostante avverta un malore generale, non d`a molto peso a questa condizione e al massimo si rimpinza di medicine inutili. Curato adeguatamente, ai primi sintomi di malattia, probabilmente potrebbe evitare che il tifo vero e proprio si sviluppi. Il Dott. Tilden afferma: ≪Spesso la febbre da tifo (che colpisce maggiormente gli adulti) si evolve a causa di alimentazione e cure che tendono a guarire forti indigestioni≫. Dopo il periodo di malessere sopracitato, la temperatura inizia a salire ed il paziente accusa un tale malessere da doversi mettere a letto. La febbre sale lentamente, e da tre a sette giorni raggiunge livelli altissimi. Dopo di che, a causa delle medicine e delle cure mediche, ci vorr`a ancora una settimana prima che riesca a diminuire. Nell’uomo forte il battito cardiaco sar`a lento e leggero, soprattutto durante la convalescenza. Durante i primi giorni di malattia il mal di testa potr`a essere molto forte, a volte intollerabile.

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PROGNOSI: il tifo e` una malattia che guarisce da s`e. Anche i medici ammettono che non esiste una vera e propria cura, a meno che non si intervenga con i loro tanto pubblicizzati ed inutili vaccini, o sieri profilattici. Emerson ci dice: ≪Una volta scomparsa la febbre, inizia il periodo di convalescenza. Il paziente inizialmente apparir`a debole e magro, ma lentamente torner`a al suo normale aspetto, a volte si sentir`a meglio di prima della malattia≫. A proposito delle complicanze, Emerson dice: ≪La perforazione e` la peggiore delle complicanze della febbre tifoide, ed e` la causa di 1/3 delle morti. In seguito allo sfaldamento della mucosa intestinale, si vengono a formare delle ulcerazioni. In una piccola percentuale di casi (5%), queste ulcere si perforano e determinano una peritonite. Se non si interviene con una operazione chirurgica le speranze di sopravvivenza potrebbero essere molto scarse. (N.d.a.: Anche con quest’ultima i risultati non cambierebbero). Quei pochi casi che riusciranno a guarire presenteranno comunque un ascesso che col tempo avr`a necessit`a dell’intervento chirurgico. E` pi`u probabile che la perforazione si manifesti durante la 3 settimana, anche se potrebbe presentarsi in ogni momento; essendo dovuta alla stessa causa che provoca l’emorragia, spesso si manifesta assieme ad essa. Il lettore, comunque, potrebbe non aver molto chiaro il perch`e i “contenuti intestinali” dovrebbero irrompere nella cavit`a intestinale. Un digiuno potrebbe essere in grado di evitare tutto ci`o. Purtroppo siamo vittime delle convinzioni dei medici secondo le quali il malato “debba mangiare per riacquistare le forze fisiche”, ed alcuni di loro pensano addirittura che durante la febbre bisogna nutrirsi maggiormente per evitare che essa bruci le riserve del fisico. In genere viene consigliata, per la febbre tifoide, una dieta ad alto tasso proteico. CAUSE: questa malattia e` il risultato della decomposizione presente nello stomaco e nell’intestino dovuta ad una alimentazione errata. Pi`u si nutrir`a il paziente, pi`u la decomposizione, gi`a presente nel fisico aumenter`a, contribuendo allo sviluppo di sepsi. La febbre salir`a, ci sar`a un aumento di otite media e di sofferenza da parte del paziente, e le probabilit`a di morte saranno maggiori. I germi saranno sicuramente presenti e pi`u il paziente ingerir`a cibo, pi`u questi ultimi aumenteranno. Se il paziente verr`a messo a digiuno, le feci e l’urina saranno liberi da ogni germe, quando avr`a inizio la convalescenza. In questi casi i medici raccomandano diete a base di latte, burro, latte pastorizzato, Koumiss (liquore estratto da latte di cavalla fermentato), uova, frullati di carne, acqua d’orzo, tisane, minestre, t`e freddo e gelati. L’alimentazione consigliata per la febbre tifoide segue pi`u o meno lo stesso principio dei suggerimenti di Emerson nella cura dell’influenza. Egli dice: ≪Il paziente dovr`a ricevere la ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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pi`u completa delle diete, e dovr`a essere ben purgato e stimolato≫. Egli aggiunge: ≪La convalescenza e` lunga e tediosa, e la sensazione di malessere potrebbe anche durare mesi. Per questa ragione un cambiamento di clima sar`a di grande aiuto al malato≫. Sarebbe secondo me di grande aiuto invece cambiare medico e cura. Tutt’ora si sente un gran parlare di inoculazione anti-tifo; esse vengono particolarmente raccomandate a chi si appresta ad affrontare un viaggio ˆ ◦ 13 del 26/311919), in paesi stranieri. The Public Health Report (Vol.34, nA approvato e sottoscritto dal Primario del Corpo di Spedizione Americano, sotto il titolo “Typhoid Vaccination No Substitute for Sanitary Precautionis” (Vaccinazione anti-tifo, non sinonimo di sostituto di precauzioni sanitarie), cita numerosi casi di febbre tifoide contratta da soldati “protetti” (vaccinati). Nel marzo del 1914, cinque mesi prima della scoppio della guerra, la vaccinazione anti-tifo veniva largamente adoperata per i soldati dell’esercito francese. Nonostante ci`o, fino all’ottobre del 1916 si verificarono 113.465 casi di tifo con 12.380 morti, solo tra l’esercito francese. Tra queste cifre mancano comunque ancora tre anni di guerra da includere. Nell’esercito britannico si verificarono fino al dicembre 1918, 7.423 casi di tifo con 260 morti - praticamente tutti quelli vaccinati. Naturalmente queste cifre non includono i casi di morte e malattia dovute al tifo, a Gallipoli ed in Mesopotamia. Si dice infatti, a questo proposito, che la sconfitta subita dalle forze armate britanniche sia stata dovuta proprio al tifo contratto dalla maggior parte dei soldati. Le cifre sono talmente tremende che sono state divulgate e non possono neppure essere ricercate. In Francia ed in Belgio, l’esercito britannico, soffr`ı meno dei francesi. Perch`e? Eppure anche i francesi erano stati vaccinati. Sir Malcolm Morris e Captain J. Stanley Arthur, affermarono che le condizioni sanitarie degli inglesi erano di gran lunga migliori. L’acqua sporca e non potabile si prese gioco del vaccino ed i soldati soffrirono e morirono proprio a causa di questo. Il vaccino non fu certo in grado di rendere la sporcizia innocua, non pi`u di quanto il vaccino contro il vaiolo potesse esserlo durante la guerra del 1870 o in India. E` ora ammesso ovunque che la diminuzione dei casi di febbre tifoide, di colera, di febbre gialla, di peste bubbonica, ecc., sia dovuta ad una maggiore igiene e sanit`a. Il vaccino viene pubblicizzato soltanto per ragioni commerciali. CURA DEL PAZIENTE: la cura dei pazienti affetti da febbre tifoide, a questo punto, dovrebbe essere chiara agli studenti: rimanere a letto in una stanza ben illuminata e arieggiata cercando di tenere lontani tutti i rumori e le distrazioni superflue; pulizia fatta giornalmente con una spugna imbevuta di acqua tiepida. Durante l’inverno bisogner`a porre ai piedi del malato una borsa di acqua calda. Fino a quando i sintomi maggiori della malattia non saranno scomparsi, l’unica cosa che il malato potr`a avere a disposizione sar`a acqua. Non somministrate nes¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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sun tipo di droghe o medicine per il cuore, non cercate di controllare la febbre o le feci del malato. Anche l’idroterapia dovr`a essere evitata. Lasciate il malato da solo e vedrete che guarir`a. Probabilmente verso il terzo giorno comincer`a a sentirsi gi`a meglio e dopo 7-14 giorni sar`a in grado di alzarsi dal letto. Nei casi pi`u gravi occorreranno invece diverse settimane. In caso di emorragia, i piedi dovranno essere sollevati, ed il paziente dovr`a essere lasciato riposare in assoluto silenzio. Non si dovr`a permettere a nessuno di parlargli, n`e tantomeno permettere che gli vengano somministrate medicine atte a sostenere il cuore. Raramente si verificheranno emorragie se il paziente non sar`a imbottito di cibo e medicine.

24.9 TONSILLE ED ADENOIDI Il Dott. inglese Harry Clements, stimato amico dell’autore, sottolinea nel suo libro Children’s Aliments (Gli alimenti del bambino): ≪Se i genitori e coloro che si prendono cura dei bambini fossero consapevoli delle funzioni vitali delle tonsille e delle adenoidi, non si rivolgerebbero al chirurgo in cerca di aiuto≫. Egli fa questa osservazione mentre descrive l’importanza delle tonsille e delle adenoidi. Le tonsille, come l’appendice e la cistifellea, sono amiche dei chirurghi. Esse consistono in piccoli fasci di tessuto adenoide (strutture linfoidi) con sede nella gola. Ne esistono vari tipi: le tonsille palatine, poste ai lati della gola; le tonsille faringee, poste sulla parte superiore dello spazio tra la gola (palato molle) e la parte posteriore del naso (chiamate adenoidi); le tonsille tubariche o di Eustachio poste nell’apertura circostante ogni tromba di Eustachio; le tonsille linguali, grappolo di tessuto tonsillare posto alla base della lingua ed infine tonsille laringee poste nella laringe. Queste tonsille sono tutte collegate tra loro da vasi linfatici e formano quella parte chiamata anello linfatico di Waldeyer. Queste strutture linfoidi hanno come funzione principale, l’arresto e la detossificazione di tossine organiche che potrebbero penetrare nella circolazione attraverso la bocca, il naso o strutture adiacenti e attraverso l’intestino. Se vengono raggiunte da pi`u tossine esse sono in grado di disintossicarle attraverso l’ingrossamento delle cellule e quindi delle tonsille, in modo da preservare la salute. Non sono una minaccia alla nostra salute, bens`ı un beneficio. Le tonsille palatine aiutano a sorreggere il palato molle ed hanno funzione importante nel produrre la grande variet`a di toni di voce. La rimozione di queste tonsille generalmente rovina le capacit`a canore vocali abbassando la voce di un ottavo. La tonsillite follicolare erroneamente diagnosticata come tonsillite acuta, ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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e` un’infiammazione della mucosa che copre la superficie esterna delle tonsille palatine e penetra gi`u in fondo, fino a ricoprire le cavit`a tonsillari delle fossulae. Questa e` la forma pi`u comune di tonsillite o “gola infiammata”. Le Quincy erroneamente definite “ascessi tonsillari”, mentre in realt`a sono ascessi peritonsillari, si formano nei tessuti circostanti (generalmente nella parte superiore) le fauci. Ci`o pu`o avvenire su uno od entrambi i lati della gola. Inizia come una comune “tonsillite” acuta o cronica e, in seguito a cure errate o a compressione delle ghiandole linfatiche, si estende ai tessuti adiacenti o sottostanti, ai nodi e noduli culminando nella formazione di ascessi. L’ascesso scoppia generalmente nella gola. Comunque queste “due malattie” sono in realt`a una sola. SINTOMI: “L’avviso’ di una “fossulitis acuta” (tonsillite follicolare), e` generalmente dato da un improvviso aumento di temperatura. La gola e` infiammata, calda, secca, rasposa, e l’inghiottimento e` doloroso e difficile. La lingua si presenta sporca e l’alito pesante. Le tonsille si ingrossano, i tessuti circostanti sono congestionati e infiammati; le ghiandole sotto la gola si gonfiano e danno dolore. Su una od entrambe possono apparire delle macchie grigie o gialle. Queste macchie sono composte di materia, non contengono pus. Potranno essere presenti mal di testa, dolori alla schiena, ecc. La tonsillite di Quincy presenta gli stessi sintomi, spesso pi`u acuti, accompagnati dalla formazione dell’ascesso. La “Fossulitis cronica”, o tonsillite follicolare cronica, e` una persistente infiammazione catarrale di grado inferiore. La condizione e` caratterizzata della presenza costante di placche grigie o gialle. Se queste vengono schiacciate hanno un odore ed un sapore cattivo. Le adenoidi, il nome pi`u comune dato all’ingrossamento delle tonsille faringee, generalmente accompagnano la tonsillite follicolare cronica. Frequentemente ci si riferisce alle adenoidi usando il termine “crescita delle adenoidi” e “vegetazione delle adenoidi”. Le membrane del naso e della gola sono passivamente congestionate e ingrossate. Oltre all’ingrossamento delle tonsille faringee, avviene un ingrossamento concomitante dei migliaia di nodi e noduli linfatici adiacenti alle tonsille. Nei bambini pi`u piccoli (sotto i 15 anni) le “adenoidi” sono generalmente tanto ingrossate che ostruiscono il passaggio nasale, ci`o costringe all’abitudine di respirare con la bocca. In parte a causa di problemi di ossigenazione, ma soprattutto delle condizioni sistematiche che provocano tale affezione, questi bambini presentano un torace piatto, sono magri, anemici e spesso lenti nell’apprendimento. Il loro sonno viene disturbato, ed essi divengono tardi, distratti e stanchi cronici. Non sono rari frequenti attacchi di bronchiti.

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Il pi`u comune trattamento e` la rimozione delle tonsille faringee. Esso e` tanto insoddisfacente quanto dannoso. Molto spesso le tonsille ricrescono o avviene l’ingrossamento di altre ghiandole linfatiche adiacenti, il che procura un danno maggiore. Spesso ci imbattiamo in persone che hanno subito due o tre di queste operazioni, e per i quali la situazione non e` che peggiorata. Ho recentemente conosciuto un bambino che aveva gi`a subito tre operazioni chirurgiche, ed al quale era stata consigliata una quarta. Il dottor Faulkner ci dice a proposito dei metodi chirurgici in questi casi: ≪Il risultato delle operazioni sar`a sempre deludente nei casi di malformazioni al naso, denti irregolari, mascelle superiori deformi, deformit`a della bocca e del palato, nei casi di sordit`a con infiammazione dell’orecchio medio e con l’ingrossamento e l’indurimento dei rivestimenti dei passaggi uditivi; nelle affezioni del timpano, e in tutti quei bambini con debole costituzione fisica, alimentazione insufficiente o impropria, e costretti a vivere in condizioni non igieniche≫. Se qualche caso e` stato ammesso, lasciateci dire che un intervento chirurgico sar`a sconsigliabile anche in quel caso. Le adenoidi generalmente si ritirano e diminuiscono di dimensioni dopo la pubert`a, e difficilmente portano disturbi in avvenire. L’infiammazione, l’ingrossamento o l’ascesso delle tonsille linguali (tonsille della lingua), anche se apparentemente meno comuni, possono presentarsi pi`u spesso di quanto si creda. Quando queste ferite si infiammano l’intera base della gola subisce la stessa sorte. La lingua appare debole e sia il parlare che l’inghiottire divengono difficili. Anche la respirazione pu`o risultare danneggiata. Le tonsille tubariche spesso si infiammano e si ingrossano. Questo e` di solito accompagnato dal rigonfiamento delle migliaia di nodi e noduli nelle immediate vicinanze, e da un passivo e non infiammatorio rigonfiamento della membrana mucosa che riveste la cavit`a posteriore del naso. Ci`o potrebbe parzialmente chiudere la tromba di Eustachio provocando sordit`a catarrale. Questo catarro potrebbe anche estendersi fino alle trombe di Eustachio e all’orecchio medio. Uno di questi casi potra’ essere curato con i metodi che vedremo pi`u avanti. L’infiammazione e l’ingrossamento delle varie tonsille sono generalmente associati ad altre affezioni della bocca, del naso, della gola come il catarro, raffreddori, sinusiti, infiammazioni delle narici posteriori e anteriori, ascessi di denti, ecc. L’insieme dei metodi usati dai medici nel trattare queste malattie, e` tanto assurdo quanto quello impiegato nella cura delle tonsille. I metodi descritti in questo capitolo preverranno e correggeranno queste ed altre condizioni. Dopo tutto, la prevenzione e` il metodo di cura pi`u logico ed attraverso l’igiene naturale saremo in grado di prevenire realmente lo sviluppo ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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della malattia. CAUSE: questi problemi si sviluppano in bambini e adulti che soffrono di problemi gastro-intestinali, e che ingeriscono abitualmente troppo latte, pane, cereali, amidi in genere, zucchero, dolci, conservanti, sciroppi, caramelle, galatine e simili. Aggiungete tutto ci`o ad un’alimentazione carente, e vedrete come queste persone accuseranno malattie ogni qual volta ci sar`a un abbassamento di temperatura, una qualsiasi esposizione alle intemperie o una maggiore richiesta di sforzo psichico o fisico. Le “adenoidi” sono una malattia pi`u frequente tra i bambini allattati artificialmente che non tra quelli allattati con latte materno. Il fatto che la maggior parte dei medici suggeriscano abbondanti quantitativi di latte da somministrare ai bambini, e poi eventuali asportazioni delle tonsille, ci fa pensare che essi sappiano fare bene gli affari. Cereali con latte e zucchero, frequenti spuntini tra un pasto e l’altro saranno sufficienti a produrre problemi di carattere digestivo e quindi tonsilliti. La continua insistenza da parte dei medici a somministrare una quantit`a sempre maggiore di cibo fa credere ai genitori che le malattie dei loro figli siano dovute a carenze alimentari. A ci`o si aggiunge l’abitudine di un continuo rimpinzare questi bambini di ogni tipo di cibo, e poi somministrare loro olio di ricino, fino a farli star male. La moda odierna e` quella di asportare le tonsille al primo sintomo di infiammazione, o anche quando neppure i sintomi sono presenti. Questo metodo e` nello stesso tempo inutile e dannoso, ma anche molto conveniente dal punto di vista economico per medici e chirurghi. Gli inevitabili risultati del lasciar decidere agli esperti se e quando le tonsille del vostro bambino sono da asportare, sono ben riportati dai seguenti fatti. Nella sua popolare colonna del giornale How to Keep Well, il dott. W. H. Brady scrisse un articolo intitolato “The Scandal of Tonsillectomy” (Lo scandalo della tonsillectomia). In esso riport`o il caso di una cittadina in cui in un particolare mese, furono rimosse un migliaio di tonsille. Un patologo pens`o di esaminare le migliaia di tonsille e scopr`ı che 710 di loro non erano affatto malate, e che 430, anche se affette da qualche disturbo, non necessitavano di un’operazione. Questi specialisti, che versano il sangue dei vostri bambini a scopo di lucro, non possono di certo essere creduti quando emettono dei giudizi sulle condizioni delle loro piccole gole. CURA E RIMEDI: se si tratta di un caso particolarmente acuto, tutto il cibo dovr`a essere immediatamente sospeso, fino a quando i sintomi pi`u acuti non saranno scomparsi; a ci`o seguir`a una dieta a base di frutta che dovr`a protrarsi dai tre ai cinque giorni. Se siamo davanti ad un caso cronico, un digiuno, od una dieta a base di succo d’arancia o pompelmo, dovr`a essere impiegata fino a quando la ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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gola sar`a completamente guarita, e l’alito sar`a tornato alla normalit`a. Poi dovr`a seguire una dieta a base di frutta, o frutta e verdura, fino a quando le tonsille non saranno guarite quasi del tutto, dopo di che si dovr`a gradatamente tornare, con quantit`a moderate, all’aggiunta di proteine e amidi. La bocca e la gola dovranno essere tenute pulite, ma senza l’impiego di antisettici per sciacqui o gargarismi. I gargarismi sono inutili. Dopo che le tonsille saranno tornate alla normalit`a sar`a facile mantenerle in buona salute attraverso un’accurata igiene del corpo. Sonno, riposo, e sole in abbondanza, esercizi all’aria aperta, e cure adeguate, sono tutto ci`o di cui abbiamo bisogno. Non somministrate farmaci per nessun motivo, n`e prima n`e dopo la malattia. Evitate massaggi alla gola come pure impacchi intorno ad essa.

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Capitolo 25 LA POLIOMIELITE Anche se probabilmente si svilupp`o molto prima, la poliomielite, nota anche come paralisi spinale infantile o paralisi infantile, fu riconosciuta come tale circa 200 anni fa e solo recentemente e` diventata una malattia epidemica. Essa sta diventando sempre pi`u frequente negli Stati Uniti, e quasi ogni anno ci si aspetta una epidemia nell’intero paese, o in alcune parti di esso. Ci sono tipi di paralisi infantile che si sviluppano prima della nascita o subito dopo. Forse questi casi dovrebbero essere differenziati dalla poliomielite. Anche se si sta registrando un aumento dell’incidenza della poliomielite tra gli adulti, tale malattia colpisce soprattutto i bambini. Anatomicamente e` caratterizzata dall’infiammazione della materia grigia della spina dorsale, con la distruzione delle cellule nervose nelle estremit`a anteriori del midollo spinale; viene seguita da febbre e da rapida paralisi atrofica di vari muscoli. Ha inizio con una leggera febbre, stanchezza, mal di testa, dolori alla schiena, agli arti e ai muscoli. In alcuni casi pu`o essere presente anche vomito e diarrea, ed occasionalmente convulsioni. Nel giro di un giorno o due si sviluppa una paralisi flaccida. Spesso le gambe sono quelle maggiormente colpite anche se possono essere coinvolti tutti e quattro gli arti e il tronco, come pure solo un gruppo di muscoli, o i muscoli respiratori. La paralisi raggiunge il culmine in poche ore, o dopo giorni, in molti casi alla fine non resta che una paralisi minima, mentre in altri la paralisi pu`o essere pi`u estesa. La completa guarigione e` molto pi`u frequente di quanto non si creda. Nel caso di paralisi permanente si potranno riscontrare delle deformit`a o un arresto di crescita delle parti paralizzate, e un aumento della contrazione dei muscoli non antagonisti. La paralisi pu`o essere dovuta a cambiamenti nel cervello o nel midollo spinale. Oltre alle forme “spinali” ci sono 1) casi abortivi, nei quali i sintomi – 309 –


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costituzionali non portano alla paralisi, e la completa guarigione avviene nel giro di pochi giorni; 2) casi di meningite, nei quali i primi sintomi stimolano le meningiti cerebro-spinali epidemiche; 3) casi bulbari, nei quali sono interessati i centri nucleari nel midollo allungato e 4) casi polineuritici, nei quali il dolore agli arti e la iperestesia (aumento di sensibilit`a) sono per alcuni giorni i sintomi pi`u evidenti. Il fatto che ci siano casi abortivi pu`o provocare facilmente un’epidemia di poliomielite, senza che ci siano casi numerosi di malattia. Le epidemie di “Polio” sono in gran parte costruite dai medici. Molti dei casi diagnosticati come polio, non lo sono affatto. In altri casi una malattia diagnosticata come qualcos’altro, viene diagnosticata di nuovo come polio, dopo che il paziente e` morto e seppellito. Nel momento in cui si manifesta un caso di polio, sembra si faccia di tutto per provocare panico e isterismi. I giornali dedicano grossi titoli al riguardo; si chiudono parchi, piscine e scuole. I medici sono in allerta, e pronti ad ogni evenienza con vaccini e sieri, che iniettano a chicchessia. Ma e` difficile che ci siano pi`u del 10% di diagnosi, che possono dirsi accurate, in queste epidemie. Molte volte delle semplici punture di mosche, irritazioni da ortica, o acne, sono state diagnosticate come varicella, e curate con vaccinazioni e somministrazioni di sieri. A coloro i quali si domandavano quale fosse la causa principale della poliomielite, veniva risposto che era dovuta a un “organismo anaerobico piccolissimo”, ma una cura basata su tale premessa e` spesso peggiore della malattia stessa. Si dice che Landsteiner fu colui che scopr`ı il virus della poliomelite nel 1908. Ma leggendo i testi medici ci si accorge della confusione e dell’approssimazione che regna attorno all’argomento, e a questo punto non ci resta che pensare che la causa della malattia dovrebbe essere riscoperta nuovamente. Un bambino dovrebbe ricevere l’ “infezione” e sviluppare la malattia in cinque giorni; un altro in 35; un terzo non svilupparla affatto. Vengono anche descritte le eventuali cure mediche. Non si sa come si propaga la malattia, n`e come si contrae l’ “infezione”. Alcuni casi sono molto gravi, altri sono abortivi, ma il perch`e di questo fatto e` sconosciuto. Si pensa che la mancata cottura dei cibi favorisca il “diffondersi” della malattia. Io sfido chiunque a portare almeno un caso di poliomielite sviluppatasi in una famiglia dove l’alimentazione e` a base di cibi crudi. Viene sconsigliato bagnarsi in acque non troppo pulite. Il rapido aumento e la diffusione della malattia, sono sembrati coincidere con lo scomparire di luoghi di balneazione naturali (stagni, laghetti, ecc.), ed il sorgere di piscine controllate e disinfettate. Ma i luoghi dove 60 anni fa, noi bambini facevamo il bagno, ritenuti ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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pozze d’acqua sporca, non hanno mai diffuso tali malattie. A San Antonio si sono verificati piu` casi di polio, da quando si e` iniziato ad aggiungere cloro nell’acqua da bere ed in quella delle piscine, di quanto sia avvenuto mai prima. La paralisi non e` che un sintomo dell’infezione da “polio-virus”. Un’epidemia potr`a essere del tipo paralizzante, mentre un’altra no. Non tutte le persone affette da polio devono necessariamente rimanere paralizzate. E` stato sempre affermato che la “causa che provoca la paralisi in alcune persone” e` ancora sconosciuta. La medicina sembra proprio essere piena di misteri! Nella lingua inglese, il termine “virus”, e` sempre stato sinonimo di veleno. La penicillina, la streptomicina, il DDT, il chinino, l’arsenico, sono virus, come pure tutte le altre droghe con cui vengono generalmente trattati i malati. In pratica l’attivit`a medica dovrebbe essere chiamata “virus terapia”. E` una pratica omicida in tutte le sue fasi. E` il nemico peggiore della vita odierna. Secondo i medici il virus dovrebbe essere qualcosa n`e viva n`e morta, ma avente una struttura proteica capace di “vivere” e moltiplicarsi nelle cellule dell’organismo-ospite, non al di fuori di esso, producendo milioni di particelle del tipo “nucleo-proteiche”. Essi affermano che i virus intaccano l’organismo allo stesso modo dei batteri. Il fatto e` che, l’ipotesi del virus, fu inventata per salvaguardare la vacillante teoria dei germi che aveva largamente fallito nei riguardi delle malattie cosiddette infantili. Essi affermano che la “causa della polio e` il virus”, una piccolissima particella fatta di proteine. Il modo in cui questa particella sia in grado di distruggere, e` sconosciuto. Ed ancora: ≪Si conoscono due tipi di virus della polio. Se ne sospettano degli altri. Si pu`o contrarre la polio pi`u di due volte, un attacco per ogni tipo di virus≫. E` una fortuna che la legge vigente tra le piccole proteine sia in grado di proibire che si possano contrarre due attacchi dallo stesso tipo di virus. A questo punto si deve desumere che i virus sappiano quale tra loro abbia gi`a attaccato. Si dice che in alcuni anni la malattia sia pi`u leggera che in altri e che il fatto che il 70% dei casi possa guarire senza cure mediche e senza conseguenze, sia un vero mistero. Il virus sembra cambiare carattere di anno in anno, essendo a volte molto virulento, ed altre meno pericoloso. Se veramente esistessero virus del tipo descritto da loro, essi dovrebbero essere sempre presenti, non possiamo certo pensare che possano essere degli uccelli migratori! Alcuni medici affermano addirittura l’assurda ipotesi che la maggior parte della gente abbia gi`a avuto, od avr`a, prima o poi la poliomielite. Praticamente dovremmo avere la malattia ma non essere malati. Questa non e` certo scienza, bens`ı ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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sciamanismo. Se e` vero che praticamente tutti noi abbiamo avuto o avremo la poliomelite senza neppure accorgercene, deve essere altrettanto vero che non e` poi una malattia cos`ı pericolosa, come vorrebbero farci credere. Quindi dovrebbe essere anche vero che se curata adeguatamente sin dall’inizio, non ci sarebbe neppure il pericolo di paralisi. Siamo stati inoltre informati che la cosa pi`u importante da fare, in caso di poliomielite, e` un’accurata “pronta diagnosi”. Ci`o per`o e` molto difficile perch`e per una prova scientifica occorrerebbe usare il liquido del midollo spinale su una scimmia, e vedere la reazione. Ci`o comporta tempo e soldi. Appare quindi chiaro che scientificamente non potremo mai essere in grado di capire se il bambino ha contratto la malattia fino a quando non sopravvenga la morte, o nel migliore dei casi, una guarigione parziale o completa. I nostri medici hanno molto da dire sulla resistenza. Resistenza a cosa? Se abbiamo questa resistenza, da cosa dipende e cosa la produce e mantiene? Quali sono le basi per la resistenza? In che modo resistiamo? Da cosa dipende la mancanza di resistenza? Se siamo resistenti in alcuni momenti e meno in altri, da cosa dipende la perdita di resistenza? Pu`o essa essere recuperata? Se si, come? E` l’ipotetico virus la causa della polio, o e` uno dei molteplici fattori che costituiscono collettivamente la causa? Guardata originariamente come una malattia dovuta alla stagione calda, la polio tende ad aumentare e svilupparsi ora anche nelle altre stagioni dell’anno, tanto che sono stati frequentemente riscontrati casi di poliomielite anche in inverno e nelle regioni artiche. Il caldo veniva incluso nelle cause. Il caldo causava la polmonite! Il caldo eccessivo pu`o naturalmente influire su una epidemia, ma si deve cercare di capire che influire su una epidemia non significa provocarne lo sviluppo. Favorisce solamente il propagarsi della malattia in individui maggiormente predisposti. In che modo il virus entri nel corpo umano, e` un altro dei grandi misteri della scienza. Essi hanno scoperto che la rimozione delle tonsille pu`o contribuire allo sviluppo della poliomielite, cos`ı ora e` ordinaria amministrazione consigliarne l’asportazione lontano dalla “stagione della polio”. Esistono due possibilit`a perch`e possano svilupparsi casi di poliomielite dopo una tonsillectomia. “Il virus della polio pu`o essere gi`a presente nella gola del bambino al momento dell’operazione, o essere introdotto durante l’intervento”. Il fatto che la salute del bambino e le sue forze fisiche siano indebolite dall’anastesia e dalla perdita di sangue, in seguito all’operazione, non e` mai stato preso in considerazione, perch`e per la classe medica questo significherebbe un’autocondanna. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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La teoria igienista ritiene che la poliomielite sia la conseguenza di un avvelenamento settico che colpisce individui deboli e tossiemici, il cui sistema nervoso e` stato gi`a precedentemente minato da altri fattori (cattiva alimentazione, difetti congeniti, avvelenamenti da farmaci, vaccinazioni e inoculazioni). Dobbiamo sottolineare che i sintomi della polio sono simili a quella della sepsi virulenta che si sviluppa a causa di cibi ad alto contenuto proteico. La carne e le uova hanno un alto potenziale tossico, e diventano veleni se ingerite in grosse quantit`a, o digerite con difficolt`a, poich`e danno luogo a putrefazione nel tratto digestivo. I bambini vegetariani non accuseranno mai paralisi infantili. E` comunque da sottolineare che questo tipo di malattia dovuta a putrefazione si presenta generalmente in quei soggetti particolarmente tossiemici e debilitati. Il bambino in buona salute e con capacit`a di resistenza, sar`a in grado di espellere la sepsi senza che possano sopraggiungere gravi complicanze. I bambini con un peso superiore alla media, superalimentati, abitualmente rimpinzati con biscotti, caramelle, uova, carne, e quelli con un sistema nervoso labile, saranno maggiormente esposti a tossiemie ed infezioni intestinali. Medicine, caff`e, eccessivi rimproveri e punizioni, troppa eccitazione, troppo gioco e mancanza di sonno e riposo, non faranno che indebolire il bambino, danneggiando la digestione e ritardando l’evacuazione. Un altro fattore debilitante che favorisce la decomposizione intestinale, e` l’esposizione troppo prolungata al caldo. In tali circostanze si evolveranno nel tratto intestinale virus (veleni) tali da uccidere un reggimento di soldati, se introdotti direttamente nel flusso sanguigno. L’abitudine di permettere, sia a grandi che a bambini, l’ingerimento di t`e freddo, caff`e freddo, gelati e bevande gassate in generale, non fa altro che contribuire alla fermentazione e putrefazione intestinale. Saranno sufficienti combinazioni di cibo del tipo frutta con cereali, frutta con pane, frutta con zucchero, hot dog, hamburger ed altre abominevoli combinazioni, a danneggiare la digestione anche degli individui piu` forti. Abitudini alimentari intelligenti basterebbero praticamente a prevenire tutti i casi di poliomielite. Tutto ci`o viene negato dai medici, i quali affermano che la dieta alimentare non ha nulla a che vedere con lo sviluppo di questa malattia. Secondo loro n´e una buona salute, n`e buone abitudini alimentari potrebbero essere mezzi di prevenzione della poliomielite. Nel 1894 il dott. Charles S. Caverly, parlando dell’epidemia di paralisi infantile nel Vermont, affermava che: ≪quasi certamente sono i bambini in possesso di ottima salute e forza fisica a prevalere≫. Da quel momento ad oggi questa affermazione e` stata sempre un dogma medico. Quindi se tutto ci`o fosse vero, dovrebbe essere molto pericoloso, per un bambino, essere sano ed in ottima salute, durante un’epidemia di polio. Sarebbe molto meglio essere deboli e malati. In alcuni rapporti che seguirono l’affermazione di Caverley, quest’ultima fu ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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riportata in diverse forme, come ad esempio: ≪in ogni famiglia, era il bambino meglio nutrito a contrarre la poliomielite≫; ≪essa attacca i bambini pi`u robusti≫; ≪la polio sembra colpire quei bambini precedentemente ben nutriti≫. Ora, queste affermazioni sono vere, o lo standard della robustezza fisica, cos`ı come e` vista dai medici, e` completamente falsata? Diversi anni fa, Mr. Bevan, allora Ministro della Sanit`a inglese afferm`o, basandosi su deduzioni mediche, che: ≪Molte ricerche in svariati paesi, hanno fallito nello stabilire il perch`e i casi di poliomielite aumentino di tanto in tanto, e fino ad ora nessuno e` stato ii grado di isolare un fattore comune, atto ad indicarne la causa . . . non esiste la bench`e minima connessione tra malattia e malnutrizione≫. A tale proposito e` stato ben sottolineato da Dion Miller, della Florida, che e` stato statisticamente provato l’esistenza di una ben precisa correlazione tra l’aumento dell’uso della Coca Cola – e bevande simili – e l’aumento di casi di polio. Ora, se e` pur vero che un rapporto di contemporaneit`a non implica necessariamente un rapporto di causalit`a, e sebbene il Sig. Miller non sia mai stato in grado di dimostrare che “simili bevande” siano la causa della poliomielite, i dati da lui riportati, risultano essere molto suggestivi. Una cosa e` comunque certa, l’uso abituale di sostanze di questo tipo e` deleterio, ai fini della digestione e della nutrizione. Ogni bicchiere o bottiglia di Coca Cola o bevande simili, contiene dosi abbondanti di quella abominevole sostanza che e` lo zucchero bianco. Contiene inoltre coloranti ed aromi artificiali, una forte dose di acido fosforico ed uno o piu` veleni, come la caffeina. Tali bevande privano il corpo del calcio, ed e` riscontrato che in tutti i casi di poliomielite e` presente una deficienza di questo sale nel sangue. Cos`ı come non e` possibile attribuire che la causa della poliomielite a questo tipo di bevande, non esistono prove per affermare che la loro assunzione non contribuisca all’insorgere di tale malattia. I medici hanno sempre considerato il latte, i cibi crudi, alimenti portatori di virus. Essi si sono opposti ai cibi crudi dopo 130 anni che Graham li aveva ritenuti commestibili. Settant’anni fa essi proclamarono che i cibi non sottoposti a cottura erano portatori di “germi patogeni”. In special modo la lattuga cruda veniva additata come portatrice di germi tifoidei. Comunque, da quel momento tale teoria e` stata largamente contestata, tanto che anche i medici oggi ingeriscono abitualmente lattuga e sedano crudo. Ma nonostante tutte le rivelazioni circa il potere distruttivo che la cottura esercita sui cibi, le loro obiezioni verso i cibi crudi persistono. Il “virus” ha dato loro un’altra opportunit`a per contestarli. Credo comunque sia chiaro a tutti ormai che i bambini abituati ad ingerire cibi crudi non vengono colpiti dalla poliomielite. Non esiste la bench`e minima prova che la pastorizzazione sia in grado di distruggere il “virus” ritenuto responsabile della ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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poliomielite; e` certo invece che la malattia sia andata aumentando, causando sempre pi`u numerose epidemie, proprio da quando ha avuto inizio la pastorizzazione del latte. Nelle citt`a in cui si trova solamente latte pastorizzato, l’incidenza di casi di poliomielite e` maggiore di quanto non lo sia in quelle popolazioni rurali dove si e` soliti bere latte non pastorizzato. E` molto pi`u probabile che lo squilibrio alimentare prodotto dal latte non pastorizzato, sia in gran parte responsabile dell’aumento della poliomielite. Gli igienisti insistono sul fatto che la malnutrizione e` un fattore importante nella produzione della poliomielite. Ma pensiamo anche che occorrano due generazioni di malnutriti prima che si gettino le fondamenta per l’evoluzione di questa malattia che e` certamente dovuta ad un indebolimento del sistema nervoso. Non dobbiamo poi dimenticare che la nostra concezione di malnutrizione o buona nutrizione, e` essenzialmente diversa da quella dei medici. Possiamo farci un’idea di quello che per loro significa “una buona nutrizione”, se ad esempio facciamo visita ad uno di quei concorsi di bellezza per bambini. L´ı vedremo che i primi premi verranno sicuramente assegnati ad esserini straripanti di grasso, con i tessuti saturi di acqua. Pi`u questi bambini saranno grassi e pi`u verranno considerati “ben nutriti”, nonostante il loro fisico sia la conseguenza di una sovralimentazione sconsiderata e indiscriminata. I medici sembrano confondere il grasso con la salute. Certi individui di peso superiore alla norma, vengono definiti “ben nutriti”, “robusti”, “forti”, “in salute”. Quando poi andiamo a leggere ci`o che i medici scrivono a proposito della polio, scopriremo che la malattia colpisce principalmente proprio quei bambini “ben nutriti e robusti”. Quando i medici dichiarano che l’epidemia acuta di poliomielite si “manifesta maggiormente tra quei bambini precedentemente ben nutriti”, dobbiamo quindi pensare che essi si riferiscano a quei bambini pletorici, in sovrappeso, che sono stati rimpinzati con diete convenzionali e denaturate, composte di cibi messi insieme senza alcuna logica alimentare. Dobbiamo anche pensare che la causa di infezioni catarrali e disturbi digestivi nel corpo del povero bambino, sia dovuta proprio a questo tipo di alimentazione. Molti di questi sfortunati bambini erano stati “cos`ı ben nutriti” gi`a prima della nascita, che il loro peso al momento di questa, si aggirava attorno ai 4-5 chili. I bambini troppo grassi al momento della nascita, vanno spesso incontro a gravi danni al cervello e alla spina dorsale. E` inoltre da sottolineare che questi bambini “ben nutriti” sono facilmente soggetti a problemi di dentizione, e malattie come la poliomielite d’estate e la polmonite d’inverno. Quei bambini rimpinzati con “cibo nutriente” consistente in pane bianco, zuc¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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chero bianco, colazioni denaturate a base di cereali, latte pastorizzato, torte, biscotti, caramelle, gelati; con alimenti contenenti proteine facilmente decomponibili, come vitello, hot dog, hamburger, pollo, pesce, ecc.; a cui vengono somministrate vitamine sintetiche, olio di ricino, droghe, tonici, molta acqua per “sciacquare i reni”, e bevande gassate, potranno s`ı crescere grassi, avere guance rosee (segno di pletora), ma non saranno di certo stati nutriti nel vero senso della parola. Sebbene le pi`u recenti scoperte in campo nutrizionale, abbiano lasciato la classe medica indifferente, le persone intelligenti potranno facilmente riconoscere come quei bambini eccessivamente grassi siano in definitiva mal nutriti. A questo punto si potr`a facilmente notare come noi Igienisti abbiamo un concetto completamente differente da quello dei medici quando usiamo i termini “ben nutrito” o “mal nutrito”. Essendo il medico abituato a considerare un bambino troppo grasso e malnutrito “in piena forma”, ha poi bisogno della teoria dei germi e dei virus per giustificare il fatto che questo possa ammalarsi da un momento all’altro, a volte morire, nonostante i progressi della pi`u recente ricerca scientifica. Ci`o che noi affermiamo invece e` che la poliomielite colpisce solo quei bambini con sistemi nervosi deboli a causa della malnutrizione e dall’uso di droghe e vaccini. Dobbiamo comunque avvertire il lettore che non per questo il bambino magro, ma soggetto allo stesso tipo di dieta, debba considerarsi in buona salute. Gli individui sotto peso possono essere, e spesso lo sono, meno tossiemici di quelli sovrappeso, e comunque i casi di polio sono meno frequenti tra i pi`u magri. Non dico che la malnutrizione sia la causa della polio. Dico solamente che crea le basi per questa malattia. I bambini che si rimpinzano di latte pastorizzato, bistecche, maiale, hot dog e hamburger fuori orario, trascurando un’adeguata combinazione degli alimenti, avranno le viscere che abbondano di putrescenza. Soprattutto nei mesi pi`u caldi saranno soggetti a sepsi ed andranno incontro ad un avvelenamento cronico. Oggi i nostri bambini vengono alimentati in maniera completamente errata e con poca intelligenza. Vedo frequentemente madri “allattare” i propri figli con Coca Cola. Vedo bambini uscire da scuola e precipitarsi a comprare bevande gassate, piene di additivi chimici. Essi vivono di tali bevande, di hot dog, torte, caramelle ed altri veleni. Pi`u avanti poi impareranno a fumare, a bere birra ed alcolici. Non c’`e nessuna possibilit`a che questi bambini godano di una buona salute: essi soffriranno di carie dentali, difetti alla vista, spalle ricurve, facce foruncolose, raffreddori frequenti, tonsilliti, sintomi nervosi, ecc. Fin quando la popolazione adulta penser`a di poter vivere come pi`u gli piace, fin quando indulger`a ad ogni specie di stimolanti, manger`a male e sregolatamente fino a quando lascer`a via libera ai sensi sin dalla ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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minore et`a, inviter`a i propri figli a seguire il suo esempio, fino a quando si continueranno a costruire ospedali pi`u grandi e migliori, e ricoveri per genti malate di mente, non potremo che avere una popolazione di malati ed insani, che perir`a nel suo marciume. I nostri migliori medici, educatori e autorit`a pubbliche invece di guidarci su una strada migliore, non fanno che uniformarsi a questo modo di vita. Che i vaccini ed i sieri producano frequentemente danni al sistema nervoso e` risaputo da parecchio tempo. Alcuni esempi verranno riportati nei capitoli seguenti. In questo capitolo ci interessa in modo particolare la funzione di queste sostanze estranee nello sviluppo della poliomielite. Per un certo numero di anni i giornali hanno riportato casi di poliomielite nelle varie parti del paese che avevano eseguito le vaccinazioni a bambini in et`a pre-scolastica. Cominci`o a nascere il sospetto che la vaccinazione per quanto non potesse causare la poliomielite, potesse almeno contribuire alla sua incidenza. Il fatto che le “autorit`a” mediche fossero a conoscenza del fatto che esistesse una connessione tra vaccino antivaiolo e poliomielite fu enfatizzato il 23 settembre 1931, quando il New York American, riport`o la seguente notizia: ≪Il dott. John Oberwager, del dipartimento della Sanit`a, ha suggerito di permettere ai bambini l’accesso nelle scuole senza preventiva vaccinazione durante il periodo dell’epidemia. E` stato inoltre suggerito ai genitori di evitare vaccinazioni, operazioni alle tonsille ed altri interventi chirurgici minori, durante tale periodo≫. Due giorni dopo, il 25 settembre, il New York Sun riportava tale articolo: ≪Su consiglio del Funzionario della Sanit`a, Shirley W. Wynne, il Sovraintendente alla Scuola, O’Shea, ha temporaneamente sospeso l’ordine di vaccinazione per i nuovi iscritti. La temporanea sospensione della richiesta di certificato di vaccinazione era venuta a seguito di lamentele da parte di alcuni genitori, che temevano che le resistenze fisiche dei loro figli, nel combattere la paralisi infantile, venissero indebolite dalla vaccinazione. Fino ad allora questo non era mai avvenut≫. In seguito si fece di tutto per tentare di nascondere la relazione tra vaccini e poliomielite. Era, comunque, impossibile reprimere per sempre l’evidenza dei disastrosi risultati della vaccinazione. Venne infatti il giorno in cui tutta la faccenda venne a galla. Sfortunatamente per gli Americani ci`o accadde in altri paesi, e cos`ı i medici potettero prendere altro tempo prima di essere costretti ad ammettere che avevano contribuito all’aumento dei casi di poliomielite, se non addirittura che erano stati proprio loro la causa della malattia. Si ebbero notizie di vari disastri occorsi ad esempio dopo le vaccinazioni in Francia e in Italia. La questione fu portata nel 1947 dinanzi al Ministero della Sanit`a inglese e si ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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fece presente che vi erano stati dei casi di poliomelite a seguito di vaccinazioni. Ma il ministero non si pronunci`o in proposito. Nel 1950, comunque, l’atteggiamento cambi`o ed il Sig. Bevan dovette ammettere che tutta la questione doveva essere riesaminata. Nell’aprile dello stesso anno The Lancet (Rivista Medica Inglese) e The Medicai Officer, pubblicarono degli articoli riguardanti casi di paralisi infantile che seguirono le vaccinazioni contro la difterite, la tosse convulsa e vari abbinamenti di vaccini. Questi articoli rivelarono che esisteva una provata connessione tra il vaccino e la paralisi infantile. Il giornale The Lancet veniva redatto da un medico australiano, il doti. McCloskey, esperto di paralisi infantili. Egli elencava una serie di reclami fatti da genitori di bambini colpiti da “polmonite paralizzante” precedentemente vaccinati. Ci`o indusse il Dipartimento di Sanit`a dello Stato di Victoria ad indagare la “storia” dell’immunizzazione in 375 casi di polmonite, riscontrati durante l’epidemia che si svilupp`o tra l’8 gennaio ed il 30 agosto 1949. Il dott. McCloskey affermava che dei 340 casi presi come campione 31 avevano precedentemente ricevuto iniezioni profilattiche, di una o pi`u specie, durante i mesi antecedenti lo sviluppo della paralisi e che questa aveva colpito proprio l’arto che aveva subito l’iniezione. Il dott. McCloskey scopr`ı 23 casi simili sviluppatisi tra il 3◦ ed il 12◦ mese dopo la vaccinazione, e 121 casi che si svilupparono dopo oltre un anno dalla vaccinazione. L’articolo del The Medicai Office (8 aprile) fu scritto dal Dott. Dennis H. Geffen, e riguardava: “La paralisi dei bambini a Londra a quattro settimane dal vaccino”. Il 10 aprile, Chapman Princer, riportava tali scoperte in un suo articolo sul Daily Express, egli scriveva: ≪Dopo aver realizzato quante pericolose fossero le loro scoperte, i medici cercarono di ritardare di alcuni mesi le pubblicazioni≫. La faccenda arriv`o finalmente sui giornali e divenne pubblica. In un primo momento il Ministero della Sanit`a Britannico cerc`o di sminuire l’intera faccenda, insistendo sugli “insignificanti” rischi della vaccinazione, ma in seguito non pot`e evitare una circolare a tutte le autorit`a mediche, dove si rendevano noti i risultati di un’inchiesta statistica fatta eseguire su suggerimento di Sir William Jameson. L’inchiesta era stata condotta dal Prof. A. Bradford Hill e dal Dott. Knowelden, essi riportarono sul British Medicai Journal (1 luglio 1950) che nell’epidemia di poliomielite che colpi nel 1949 il Galles e l’Inghilterra, ≪vi furono casi di paralisi associati con vaccinazioni eseguite durante il mese antecedente la malattia≫. In un primo momento le autorit`a britanniche erano inclini a credere che il pericolo risiedesse solo nell’uso di vaccini composti. Ma quando venne loro mostrato che statisticamente esisteva tanto pericolo nella sola vaccinazione anti-difterica, o in quella per la tosse convulsa, che in quei vaccini combinati, essi furono costretti ad abbandonare tale posizione. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Sir John Charles, primo funzionario dell’Ordine dei Medici, invi`o una lettera ufficiale nella quale metteva in guardia i medici sui possibili pericoli derivanti dalla vaccinazione anti-difterite associata con la paralisi. Si suggeriva ai medici di far uso del loro intuito personale, al fine di sospendere eventuali programmi di vaccinazione nel caso di un numero insolito di paralisi infantili nella loro area. Anche il Dipartimento di sanit`a Scozzese invi`o una circolare dello stesso tipo. Dal Luglio di quell’anno, le vaccinazioni furono sospese, a Birmingham, Chasgon ed in altre citt`a britanniche. Queste scoperte indicano che le vaccinazioni iniettate alla periferia di un nervo possono portare come conseguenza dei gravi danni ai centri nervosi. Alcuni studiosi sono inclini a pensare che il pericolo maggiore risieda nel periodo che va dalla prima alla quarta settimana dopo la somministrazione del siero, anche se non c’`e alcuna ragione per credere che e` durante tale periodo che avviene la completa ripresa dei centri nervosi. Anzi, non c’`e nessuna prova che attesti che avvenga una completa ripresa. Il medico australiano McCloskey riscontr`o alcuni casi che si manifestarono dopo un anno dalla vaccinazione. Un medico dimostr`o che questi casi di poliomielite post-vacciantoria si stavano manifestando da diversi anni. Il Ministero della Sanit`a Britannica non volle credere che i preziosi vaccini potessero essere in qualche modo responsabili della paralisi, perch`e se cos`ı fosse stato “sarebbe stato una vera tragedia se la gente avesse smesso di far vaccinare i propri bambini contro la difterite”. Se esistesse un vero Ministero della Sanit`a, forse si saprebbe che esistono mezzi molto pi`u sicuri per garantire la salute dei nostri figli, e che non esiste affatto questa cosa chiamata immunit`a, e ancora che non e` danneggiando il fisico e l’organismo dei bambini che si prevengono le malattie. A conferma di ci`o, faccio presente che nel 1951, il Dipartimento di Sanit`a sospendeva le inoculazioni (la cosiddetta immunizzazione) contro la difterite e la tosse convulsa ai bambini ed ai neonati, nella stagione chiamata della polio, che andava dal 15 giugno al 1 ottobre. La notizia, pubblicata sul New York Times il 12 giugno 1951 diceva: ≪La decisione e` stata presa sulla base di un rapporto preliminare basato su indagini iniziate lo scorso marzo≫; le scoperte vennero rese note sui giornali medici redatti da scienziati inglesi e australiani. Tali studi, eseguiti da scienziati stranieri, ed ora sostenuti dal Dipartimento Americano di Sanit`a, indicano che una grande parte di quei bambini che avevano contratto la polio paralitica, erano stati sottoposti pochi mesi prima, all’immunizzazione contro la difterite tossica e la tosse convulsa, e che la parte paralizzata era, nella grande maggioranza, quella dove era stata praticata l’iniezione.

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L’affermazione e convinzione degli igienisti, che la causa della polio e` la somministrazione di vaccini e sieri, e` ora stata verificata, ma gli “scienziati” non ritengono che ci`o sia vero. Essi al contrario dicono: ≪Deve essere chiaro che l’immunizzazione non e` la causa o una delle cause della poliomielite. I ricercatori, specialisti del Dipartimento di Sanit`a, hanno riscontrato che durante l’epidemia di polio, i bambini colpiti dalla malattia e precedentemente immunizzati contro la difterite e la tosse convulsa, potrebbero sviluppare una paralisi all’arto dove e` stata praticata la vaccinazione≫. Queste sono le parole del Dott. John F. Mahoney, funzionario del Dipartimento di Sanit`a di New York, riportate in un articolo del Times. Lo stesso Mahoney afferma a proposito delle tonsillectomie: ≪Per un certo numero di anni si e` pensato che anche se la rimozione delle tonsille e delle adenoidi non rappresenta la causa della poliomielite, i bambini che avevano subito la rimozione delle stesse o altre operazioni alla bocca durante l’epidemia di polio, erano maggiormente soggetti a sviluppare una forma acuta di poliomielite rispetto ad altri bambini che non avevano subito tali operazioni. Di conseguenza il Dipartimento di Sanit`a e i medici in generale, sconsigliano tali operazioni durante i mesi pi`u pericolosi per le epidemie di polio. Noi stiamo ora facendo la stessa cosa per quanto riguarda l’immunizzazione: essendo stata riscontrata una certa relazione tra l’immunizzazione e la paralisi locale durante la “stagione” della polio, si cerca ora di posporre la vaccinazione a periodi meno pericolosi≫. In seguito, il 13 giugno, il Dipartimento di Stato della Sanit`a di New York, invia un articolo alla stampa dove dichiara la riscontrata facilit`a nello sviluppo di paralisi dopo iniezioni, non solo di vaccini contro la difterite e la tosse convulsa, ma anche dopo quelle di penicellina. Ci`o significa quindi, che le iniezioni di qualsiasi sostanza sono dannose e anche se, come afferma Mahoney, esse non sono la diretta causa delle malattie, sono comunque fattori determinanti nello sviluppo di queste. Nessuna malattia e` il risultato di un singolo fattore, anche la pi`u semplice non dipende che da un insieme di fattori.

25.1 PREVENZIONE I medici affermano che: ≪Non esiste nessun modo per prevenire la poliomielite≫. Essa si manifesta all’improvviso, colpendo ora l’una, ora l’altra comunit`a. Viene ora asserito che la gamma globulina produce un’immunit`a parziale e

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temporanea alla poliomelite. “L’immunit`a” dovrebbe durare cinque settimane. Essa e` la sospensione della legge della causa e dell’effetto. I genitori intelligenti faranno sicuramente pi`u affidamento sulla cura igienica del loro figlio, in modo da preservare la sua salute e prevenire le malattie, piuttosto che ricorrere a pratiche “voodoo” di questo tipo. Forse prima che questo libro uscir`a sar`a annunciata l’inefficacia della gamma globulina. L’igiene sembra avere poco effetto nella prevenzione della poliomielite. Molti medici hanno addirittura sostenuto l’assurda teoria, che l’igiene aiuta a diffondere la malattia. Anche se sembra ci sia stata una minore incidenza della poliomielite in periodi in cui l’igiene era piuttosto trascurata, non possiamo tuttavia sminuirne l’importanza e il valore. Spruzzare D.D.T. per le strade, non ha certo aiutato a prevenire la malattia o l’epidemia. Questa pratica mira a distruggere gli insetti, che si pensa possano essere portatori di “virus”. Nessuna malattia pu`o essere prevenuta se non se ne conoscono le cause. Una conoscenza di queste ultime e` la chiave per prevenire le malattie e per curarle. I medici non sanno come prevenire la poliomielite per il semplice fatto che non hanno la pi`u pallida conoscenza della vera causa. Perch`e i bambini degli igienisti non contraggono la poliomielite? Perch`e tali bambini passano indenni attraverso le epidemie? Perch`e i bambini curati intelligentemente non solo non contraggono la polio, ma nessun’altra delle cosiddette malattie infettive? Come mai i bambini degli igienisti possono stare a contatto con altri bambini affetti da malattie infettive, senza correre il pericolo del contagio? Se sono sufficienti una giusta alimentazione e una corretta igiene a far s´ı che i bambini siano immuni da tali malattie, perch`e non cercare di pubblicizzare tali sistemi invece di continuare ad affidarsi a pratiche pericolose e nocive? Se la gente potesse un domani garantire ai propri figli una migliore alimentazione, aria pura, sole, ed evitare droghe, vaccini, sieri ecc., non avremmo mai pi`u epidemie di poliomielite. Se riuscissimo ad assicurare ai nostri figli una salute eccellente, essi non si ammalerebbero pi`u. Nessun bambino sano potr`a mai contrarre malattie come la poliomielite od altre. La salute e` resistenza, una scarsa salute rande pi`u vulnerabili. Anche se occasionalmente due o pi`u membri della stessa famiglia possono contrarre la poliomielite, l’estrema rarit`a di tali casi dovrebbe placare la paura del “contagio” della malattia. Credere che la malattia sia contagiosa e` tanto privo di fondatezza quanto lo e` il credere nell’esistenza di misure “protettive”.

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25.2 PROGNOSI Una volta realizzato che nella maggior parte dei casi, anche se sotto tortura medica, la guarigione avviene senza conseguenze gravi, coma la paralisi, si dovr`a guardare a quest’ultima come a un momento che necessita adeguate cure. Il modo in cui si riuscir`a a guarire dalla poliomielite dipender`a molto dalle cure ricevute ai primi stadi della malattia. Se la paralisi sar`a permamente o meno, dipender`a esclusivamente dalla distribuzione dell’area infiammata del midollo e della spina dorsale, e tutto ci`o dipender`a dal tipo di terapia seguita. Dopo che un centro nervoso sar`a stato distrutto dal processo infiammatorio, non ci sar`a nessun mezzo per restituirgli le sue funzioni. L’unico vero rimedio, quindi, per la poliomielite e` la prevenzione. E` vero che se la paralisi non e` di tipo estensivo, i muscoli ausiliari possono essere rieducati e lavorare al posto di quelli che hanno perso il loro potere, cosicch`e per mezzo di appropriati esercizi fisici, si possono evitare deformit`a e si pu`o rendere l’arto attivo, ma non esiste nessun mezzo per ridar vita ad un nervo morto. Nei casi in cui la paralisi avr`a intaccato un organo vitale, sopraggiunger`a la morte. Quando sopraggiunge la paralisi dei centri respiratori, viene spesso usato il “polmone d’acciaio”, che per`o non e` mai stato in grado di evitare la morte, ma solo di prolungare l’agonia del malato. Questo sar`a costretto ad una vita di completa dipendenza e la morte sar`a l’unica sua speranza di salvezza. C’`e sempre da sperare, comunque, che i centri respiratori non siano stati cos`ı danneggiati da rendere la morte inevitabile. La paralisi degli arti nella poliomielite, non e` dovuta alla distruzione muscolare, ma alla distruzione del nervo. L’applicazione di calore e il movimento dell’arto paralizzato che non ha alcun effetto sulle cellule danneggiate, n`e e` un mezzo preventivo, o un rimedio alla paralisi. Il trattamento Kenny, che consiste in una crudele tortura del malato, pu`o essere meno deleterio del trattamento a base di farmaci. Con questo non intendo certo approvare la dichiarazione medica: ≪Non c’`e niente, da noi conosciuto, che possa essere d’aiuto alle cellule del midollo spinale≫.

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25.3 CURA DEL PAZIENTE I medici affermano che non ≪esist´e alcuna cura per la poliomielite≫. Non si sa da che cosa dipende il fatto che a volte la malattia si presenta in forme leggere, ed altre in forme pi`u acute. Esistono molti “misteri” da chiarire riguardo a “questa sconosciuta malattia da virus”. Tutto ci`o, tradotto in un linguaggio pi`u semplice significa che essi ancora non sono in possesso di un veleno con il quale riportare il malato in buona salute. Gli antibiotici (veleni) non sono in grado di distruggere il “virus”. Una “buona cura” e` tutto ci`o che i medici consigliano, ma bisognerebbe sapere cosa intendono per cura. Il trattamento di Kenny e` una tortura e non ha lo scopo di rimediare alle cause in quanto e` solamente un palliativo. Esso consiste nel massaggiare con forza i muscoli e applicare un forte calore alla superfice del corpo per “rimediare” all’infiammazione dei centri nervosi del midollo e della spina dorsale. E tanto assurdo, ma forse non e` cos`ı distruttivo quanto il trattamento a base di farmaci. Entrambe queste forme di trattamento sono indubbiamente responsabili di molte morti che non sopraggiungerebbero certamente seguendo un piano di cura razionale. Il trattamento a base di farmaci e` , ne sono convinto, la maggiore se non l’unica causa della paralisi permanente. Misure come analgesici e calmanti per diminuire il dolore, anti-piretici per ridurre la febbre, anti-infiammatori per sopprimere l’infiammazione, sono tutte misure deleterie. Anche se oggi i medici riconoscono che sopprimere la febbre, come si faceva un tempo, e` dannoso, essi continuano ad usare gli stessi metodi, anche se con mezzi differenti. Tali metodi sono largamente se non completamente, responsabili delle distruzioni dei centri nervosi. Attraverso simili misure soppressive, l’infiammazione non fa che peggiorare e persistere ancora pi`u a lungo, cos`ı che la distruzione dei tessuti con la conseguente paralisi, diviene inevitabile. Non ho mai riscontrato casi di paralisi tra quelle persone non sottoposte a simili trattamenti. Sono fermamente convinto che la classe medica e` direttamente responsabile di tutte, o della maggioranza di paralisi permanenti o deformanti che sono il risultato delle poliomieliti. Una temporanea paralisi, risultante dall’infiamamzione, pu`o esistere, ed esiste durante la fase pi`u acuta dell’infiammazione, ma dovrebbe aver termine con la convalescenza. Il riposo e` di un’importanza fondamentale. Il bambino dovr`a essere lasciato in tranquillit`a, non si dovr`a permettere a nessuno di entrare nella sua stanza, a parte la persona che lo accudisce. Tutti i rumori, la luce forte ed altri elementi disturbatori dovranno essere evitati. Questi accorgimenti dovranno essere seguiti fino a che la temperatura ritorni a livelli normali, e fino a quando saranno scomparsi tutti i dolori e le contrazioni spastiche.

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La stanza dovr`a essere “inondata” di aria fresca sia di giorno che di notte. Se la temperatura e` fredda si dovr`a tenere il paziente al caldo con rimedi artificiali, soprattutto ai piedi. Dovr`a essere evitato qualsiasi tipo di cibo al primo segno di dolore o febbre. Esso dovr`a essere sospeso fino a quando non cesseranno tutte le convulsioni, i movimenti spasmodici, le contrazioni spastiche, il dolore, la febbre, ecc.. Si dovr`a dare acqua fresca al malato solo su sua richiesta. Non cercate di forzarlo a bere, forzare l’ingerimento di liquidi e` un grave errore. Dopo la scomparsa di tutti i sintomi e la normale ripresa di tutte le secrezioni si potr`a riprendere l’alimentazione con spremute di frutta, (un mezzo bicchiere ogni ora dalle otto alle sei), somministrando frutta intera solo il secondo giorno. La dieta a base di frutta, dovr`a protrarsi per tutta la prima settimana, dopodich`e seguir`a una dieta a base di frutta, vegetali, noci ed altri cibi sani. Per nessun motivo si dovr`a ritornare alle malsane abitudini alimentari precedenti. Potrete notare come questo tipo di cura sia la stessa da noi consigliata per tutte le cosiddette febbri. Se tale piano sar`a seguito, raramente, si manifesteranno dei casi di paralisi o un prolungamento della malattia. Se il dolore dovesse essere particolarmente intenso, si potr`a impiegare del calore per alleviarlo. Il calore non dovr`a essere tanto intenso quanto quello consigliato dal trattamento Kenny. Non dovranno essere somministrati calmanti, n`e altri tipi di droghe. Nei casi in cui saranno presenti mancanze di coordinazione muscolare o nervosa, si dovr`a intervenire con un programma di ginnastica. Sconsigliamo l’uso di stampelle perch`e riteniamo che impediscano la ripresa della coordinazione muscolare e nervosa.

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Capitolo 26 L’EDUCAZIONE DEL BAMBINO Ci viene pi`u volte ricordato che la nostra e` un’era molto difficile in cui crescere. E cos`ı e` , infatti. Sin dall’infanzia i nostri bambini sono super-stimolati e sottonutriti. Fin dal primo giorno di vita essi sono soggetti ad influenze e condizioni innaturali. La povert`a da una parte, e il troppo lusso dall’altra sono condizioni non salutari per ogni individuo. Ci`o che tutti ormai si prefiggono e` di dare ai giovani sicurezza sociale ed economica. Ma questo e` solo un operato per fini egoistici e di lucro. La maggior parte dei nostri bambini cresce nelle citt`a anche se le citt`a non sono fatte per loro. Le citt`a sono per gli adulti ed il commercio. Nelle citt`a non c’`e posto dove il bambino possa giocare; non c’`e abbastanza sole; i bambini vengono separati dalla natura. Le strade sono pericolose e l’atmosfera che si respira lo e` anche peggio. Il contatto con la natura e` di estrema importanza per lo sviluppo mentale del bambino. Nelle grandi citt`a il bambino passa la sua vita nell’appartamento. Un gioco spontaneo ed autodidatta e` di primaria importanza per i nostri bambini. Per rimediare ai problemi creati da questo stato innaturale di cose, ci troviamo di fronte un crescente esercito di psicologi per bambini, cliniche pediatriche, e poliziotti che cercano di assisterli e guidarli. Con i loro metodi non stanno facendo altro che creare tanti nevrotici quanti ne crea comunque il tipo di vita nella quale sono costretti a crescere. Lo psicologo non e` che un uomo d’affari, al quale fa piacere che tali condizionamenti esistano, e non ammetter`a mai che il tipo di sistema nel quale viviamo debba cambiare per andare incontro ai bisogni umani. Come aveva ragione Puck quando esclam`o ≪Che pazzi sono questi mortali!≫. A che scopo avere tanto successo negli affari se poi manca la cosa principale?≫ Questa domanda tanto pertinente fu rivolta dal dott. Henry Newman del “Brooklyn Society for Ethical Culture” (Associazione di Cultura Etica di Brooklyn), prima dell’annuale conferenza del Metropolitan District of New York State ≪

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Congress of Parents and Teachers (Congresso dello Stato di New York dei genitori ed insegnanti), tenutasi all’Hotel Commodore il 6 aprile, 1927. Il dott. Newman sottolineava l’importanza del rapporto genitori-bambinocasa. ≪La casa – diceva – e` il luogo dove i giovani e gli anziani vivono assieme≫. Egli suggeriva ai genitori di fare di pi`u di quello che era secondo loro l’indispensabile per i loro figli. Essi dovrebbero “vivere con loro, giocare con loro, leggere, ridere, discutere, pensare e lavorare con loro”. Tutte queste cose dovrebbero essere fatte in casa “dove giovani e anziani vivono insieme”. E` all’interno della casa che genitori e figli si incontrano e si uniscono. Se le influenze della casa sono positive, sar`a necessario un elevato numero di influenze negative estreme per controbilanciare le prime. I bambini per natura hanno grande fede nei loro genitori. E` naturale per ogni bambino guardare al padre come il migliore, il pi`u grande, il pi`u forte ed il pi`u buono del mondo. Ogni padre e` un eroe per il suo bambino. Questo naturalmente e` altrettanto vero nei rapporti tra madre e figlio. Nessun altra donna potr`a mai prendere il posto della madre nel cuore del bambino. Ma questo accadr`a solamente se il bambino riconoscer`a i genitori come tali e si sentir`a protetto in ogni momento. Se un bambino non ama i propri genitori le colpe saranno solo di quest’ultimi. Significa che avranno fatto capire ai loro figli di non essere degni della loro fiducia. Il dott. Newman dice: ≪Nelle famiglie di oggi, in continua evoluzione, una maggiore libert`a data ad un figlio non deve necessariamente essere la causa di immoralit`a, se il giovane e` stato educato a saper amministrare questa libert`a in modo corretto. La persuasione, l’esempio ed il consiglio saranno molto pi`u efficaci delle sculacciate e dei rimproveri, se il genitore sar`a riuscito ad entrare in confidenza con il bambino≫. Le punizioni non servono a rendere un bambino buono. Esse potranno produrre schiavi e pupazzi, ma non esseri morali. Esistono esempi, persuasioni e consigli; il mezzo migliore comunque e` l’esempio. I bambini seguono l’esempio dei loro genitori, per loro questo e` tanto naturale e spontaneo quanto lo e` il mangiare e il dormire. Questa e` la ragione per la quale le influenze familiari sono cos`ı importanti. Il bambino fa ci`o che vede fare al genitore, e ripete ci`o che esso dice. Il genitore e` l’insegnante naturale del bambino. Un genitore vale piu` di dieci insegnanti ed educatori. Mostra a tuo figlio che sei un vero genitore, e non solamente un coabitante. Genitori negligenti, e senza spina dorsale o troppo indulgenti, che lasciano fare ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ai propri figli tutto ci`o che essi desiderano, senza mai correggerli, privano loro di ogni senso di responsabilit`a, li viziano ed arrecano grave danno alla loro futura vita di adulti. Il miglior insegnamento che un genitore possa dare a suo figlio e` quello di insegnargli ad auto-governarsi. Gli uomini sembrano ormai esseri governati dai loro sentimenti piuttosto che dal loro giudizio. Un corretto sistema educativa disciplinerebbe i sentimenti, frenando gli impulsi. Tale educazione deve naturalmente iniziare ri`a primi anni di vita o nell’infanzia. Oggi i bambini sono vittime di esperimenti psicologici e pedagogici. Ricevono un’infarinatura di nozioni senza che nulla venga approfondito. In alcune scuole “moderne” i ragazzi e le ragazze, in et`a preadolescenziale, vengono invitati dai loro insegnanti ed educatori a masturbarsi, non in segreto, ma apertamente. Lo Stato rivendica il suo diritto sul bambino. Egli se ne appropria in giovane et`a. Il ragazzo deve andare a scuola altrimenti i genitori saranno puniti. Lo Stato non sarebbe in grado di appropriarsi del bambino se il genitore non accondiscendesse a ci`o. I bambini interferiscono con i divertimenti dei genitori, creano responsabilit`a, e i genitori sono felicissimi che lo Stato si prenda cura di loro. Ci stiamo rendendo ora conto dell’influenza della scarsa nutrizione sul plasma germinale. Come ci si sta rendendo conto dell’infuenza del cibo, del sole, dei veleni, ecc. dovremmo iniziare a renderci conto che solo una madre che si e` nutrita a dovere, potr`a avere dei bambini in eccellente forma fisica. Ella dovr`a aver avuto modo di beneficiare del sole, e di tenersi alla larga dai veleni. Abbiamo inoltre imparato che la cosiddetta sifilide ereditaria e` dovuta a veleni presenti nella madre (mercurio, arsenico), e trasmessi al figlio. E` tempo che i genitori si rendano conto che sono proprio loro ad arrecare i danni maggiori ai propri figli a causa del loro snaturato modo di vivere. Un bambino ha bisogno molto di pi`u di un bel nome. Dai a tuo figlio un fisico ed una mente sani, e ti benedir`a per il resto della sua vita. Egli e` gi`a dalla nascita in possesso di quelle potenzialit`a che lo renderanno grande. L’unica funzione del bambino e` quella di crescere, acquisire una costituzione fisica robusta e sana che gli assicurer`a vitalit`a nel futuro. Oggigiorno si fraintende il significato della vera educazione; si pensa che essa consista nel far apprendere al bambino delle pure nozioni scolastiche. Si cerca di mandare il bambino a scuola il pi`u presto possibile, senza preoccuparsi minimamente dei suoi bisogni, dei suoi teneri nervi e muscoli, delle sue fragili ossa, delle sue forze, del suo vigore. Le nostre scuole pubbliche non possono insegnare ai bambini le regole di vita al fine di evitare le malattie, perch`e sono dominate da interessi opposti al fine ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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che dovrebbe essere raggiunto. Ogni bambino e` preparato alle malattie da genitori troppo indulgenti sia durante la fanciullezza, che pi`u avanti negli anni. La responsabilit`a dei genitori e` grande. Alcune madri circondano il loro bambino di eccessive attenzioni, impartendogli un’educazione priva di significato. Esse fanno crescere i loro bambini in appartamenti affollati, li nutrono con cibi denaturati, li “super-stimolano” in mille svariati modi. Alla fine danno la colpa ai loro figli se questi diventano banditi, ladri, assassini o semplicemente nevrotici, da rinchiudere in prigione o manicomio Sono necessari istituzioni come la polizia per controllarli, e tribunali per accusarli e a volte anche “sopprimerli”. Gli psicologi sono quasi tutti d’accordo nel dichiarare che il futuro di un individuo si determina durante i primi tre anni di vita. Non ci sono dubbi sul fatto che questi sono anni molto importanti per la formazione del bambino, ma dichiarare che essi sono determinanti per il futuro dell’individuo e` un’esagerazione, tanto e` vero che ci`o che accade durante questo periodo sembra avere molta poca influenza sulla vita futura. Sewel aveva dei dubbi su alcuni punti tipo: allattamento materno o artificiale; pasti ad ore regolari o su richiesta del bambino; punizione o non per “incidenti corporali”; far dormire il bambino con la madre o da solo durante il primo anno di vita. Egli scrisse un articolo sul The American Journal of Sociology in cui diceva di non aver trovato nessuna correlazione tra il modo in cui veniva trattato il bambino durante l’infanzia, e la sua personalit`a. Gli psicologi sono molto bravi nel trovare desideri infantili nascosti di cui noi una volta cresciuti, non riusciamo a ricordarci. I bambini non sono per natura cattivi. La vita e` buona in tutte le sue manifestazioni. In condizioni normali il corpo e la mente si evolvono in modo progressivo e regolare. Sia mentalmente che fisicamente, moralmente e socialmente, il bambino tende per natura verso l’ideale. Solo uno sviluppo perverso e oppressivo produrr`a cattiveria. Date ai bambini la possibilit`a, ed essi diverranno uomini e donne splendidi. Toglieteli dall’affollato e sporco mondo, date loro un posto dove giocare, date loro sole ed aria pura, nutriteli con cibi sani, fate s`ı che abbiano l’opportunit`a di esercitare la loro ingenua creativit`a ed immaginazione. Non continuate ad avvelenarli con droghe e sieri. In questo modo avremo donne ed uomini sani, forti e virili. Tutto ci`o permetter`a di vuotare le prigioni e i manicomi. Persone veramente intelligenti e colte creeranno sempre qualcosa di buono e di bello, mai qualcosa di brutto e immorale. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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26.1 FORMAZIONE DEL CARATTERE Molti genitori si disinteressano dello sviluppo morale dei loro bambini. Essi credono di insegnare loro i valori pi`u importanti della vita. Sono spesso portati a pensare che si debba evitare il duro lavoro. Insegnano a cercare un lavoro facile, che rende bene. Trall ha ripetutamente asserito che l’unica funzione di un bambino e` quella di crescere, e quindi ha sempre incoraggiato ad evitare qualunque cosa possa interferire con la normale esplicazione di quella “funzione”. Egli non e` affatto d’accordo con il comune errore di scambiare un bambino per un giocattolo od un mezzo per divertirsi. Essi non dovrebbero essere impiegati per strabiliare e divertire i genitori o amici. Non dovrebbero mai essere esibiti per le loro qualit`a che rappresentano un vanto per il genitore stesso. Egli dice inoltre che il “carattere come pure la carne possono non essere completi nell’infanzia”. Durante questo periodo i bambini vengono ammaestrati come animali da circo, a fare e dire cose, di cui neppure comprendono il significato. Non vengono incoraggiate le attivit`a spontanee. Ellen Key ci racconta di un bambino che si era comportato duramente con il fratellino, e la madre come punizione, lo aveva costretto a rimanere su una sedia. Dopo un certo periodo di tempo ando a chiedergli se era pentito ed il bambino rispose: ≪S`ı≫. Nonostante ci`o la madre, notando qualcosa nei suoi occhi, domand`o: ≪Pentito di cosa?≫ ≪Pentito di non avergli detto anche bugiardo≫ rispose il bambino. Erroneamente la madre fece lo sbaglio di forzarlo ancora a mantenere la stessa posizione sulla sedia. Ci`o che lei pretendeva era una espressione di dispiacere. Non stava facendo altro che trasformare il suo bambino in un ipocrita ed un bugiardo. I bambini vengono spesso indotti a scusarsi per qualcosa che hanno fatto. Essi vengono in questo modo portati ad evitare le difficolt`a. Si scusano anche se non c’`e alcun sentimento di dispiacere in loro, solo per ipocrisia. Se un bambino e` veramente pentito di ci`o che ha commesso lo mostrer`a a modo suo. Un pentimento spontaneo ha molto pi`u valore. C’`e, alla base un vero desiderio di perdono, ed un desiderio profondo di essere scusati. Comportamenti forzati e artificiali sono privi di significato e dannosi. Noi abbiamo imparato che la moralit`a non pu`o essere imposta dal di fuori. Un’espressione di dispiacere dovrebbe essere sentita veramente. Non dobbia¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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mo correre il rischio di fare dei nostri bambini dei diplomatici ipocriti. La famosa storia di George Washington che tagli`o l’albero delle ciliegie con la sua accetta, fu raccontata una volta ad un bambino. Quando questi sent`ı la frase detta dal piccolo Washington, e cio`e: ≪Padre, non posso raccontarti bugie, ho tagliato io l’albero con la mia accetta≫, il piccolo disse ≪Non c’`e nessun pericolo a dire la verit`a quando si ha un padre di quel tipo≫. Questa risposta e` piena di signficato. Ogni genitore dovrebbe “assimilarla” e “digerirla”. I bambini mentono per paura delle punizioni. Un giorno un padre disse al figlio che se quest’ultimo gli avesse sempre detto la verit`a, egli non l’avrebbe mai picchiato, ma aggiunse che se avesse scoperto anche una sola volta che gli mentiva, gliele avrebbe date di santa ragione. Il ragazzo prese il padre in parola, fu sempre onesto e sincero. Al posto di sculacciate e penitenze il padre cercava di dare al figlio dei buoni suggerimenti. Un giorno per`o il padre perse la testa di fronte alle confessioni del figlio, e gli diede una severa lezione. Ci`o mise fine per sempre allo stupendo rapporto tra padre e figlio. Il ragazzo smise di credere nel padre, ed ebbe, da quel giorno, sempre paura del genitore. Aveva paura di raccontargli la verit`a, convinto di ricevere, se l’avesse fatto, altre botte. Egli da quel giorno impar`o a dire bugie proprio come gli altri ragazzi. E scopr`ı che se fosse stato abbastanza intelligente, avrebbe evitato di essere picchiato. Il ragazzo crebbe e divenne anche lui padre. Ricordando la sua esperienza non batt`e mai il figlio, lo tratt`o sempre con gentilezza e simpatia, guidandolo ed istruendolo. Non lo tratt`o mai da schiavo e questa stupenda relazione tra padre e figlio dur`o per sempre. Ellen Key chiede: ≪Quante confessioni sono state estirpate con la forza, quante azioni, quanto spirito di avventura e di scoperte sono state sempre represse per paura?≫ Un bambino una volta raccont`o a sua madre di aver avuto dei problemi a scuola. Aveva, insieme ad altri compagni, combinato qualche marachella, e l’insegnante chiese chi fosse il colpevole; il bambino dopo aver riflettuto ammise le sue colpe e fu punito. ≪Vedi ragazzo, non giova sempre essere onesti. Se tu non avessi detto la verit`a, come gli altri ragazzi, non saresti stato punito≫. Disse la madre. Ora ci si chiede quali risultati possa dare una simile educazione! La scuola praticamente premia i disonesti. La madre aveva insegnato al figlio ad essere onesto, solo quando avrebbe potuto ricevere dei benefici da questa virt`u. Tali insegnamenti non faranno che incrementare societ`a malate. Le relazioni umane possono essere tali solo se basate sulla fiducia tra le per¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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sone. Una giovane madre che allevava il suo bambino secondo regole igienistiche, si trov`o ad iscrivere il figlio in un asilo nido. Il direttore della scuola conosceva il tipo di alimentazione seguito dalla signora, e sapeva anche che non voleva che il figlio seguisse la dieta convenzionale della scuola. Quando nel pomeriggio la madre and`o a riprendere il bambino a scuola, questo non aveva fame, egli le disse che la maestra gli aveva dato del pane bianco con marmellata, dicendogli per`o di non riferirlo alla mamma. La madre disse: ≪L’insegnante sapeva che io non volevo che mio figlio magiasse quelle cose e gliele ha date ugualmente≫. Essa comunque non era tanto arrabbiata per quel fatto, ma soprattutto perch`e l’insegnante aveva indotto il figlio a dire delle bugie. ≪Credo che ci`o metta fine alla felice esperienza di mandare mio figlio all’asilo≫, mi disse la madre. Un’insegnante dovette assentarsi dall’aula. Durante la sua assenza, tre ragazzi della classe iniziarono a fare confusione. L’insegnante torn`o sentendo tutto quel fracasso, ma quando rientr`o tutto era calmo e silenzioso. Naturalmente chiese chi era stato a fare tutto quel rumore, ed un ragazzo ammise francamente di aver preso parte al gioco, mentre gli altri due invece rimasero zitti. Il ragazzo che aveva confessato fu espulso da scuola mentre gli altri due no. L’insegnante seppe in seguito chi erano gli altri due ragazzi, ma siccome era passato del tempo non fece nulla. Non fece quindi null’altro che penalizzare la sincerit`a, premiando la disonest`a. Gli insegnanti ed i genitori dovrebbero farla finita di insegnare ci`o che loro fanno abitualmente e dovrebbero pensare che cos`ı facendo incoraggiano lo sviluppo di caratteri negativi nei bambini. Noi siamo spesso troppo responsabili delle caratteristiche negative dei nostri figli. Non c’`e niente al mondo che debba ricevere tutta la nostra intelligenza e pazienza quanto la formazione dei bambini. Inoltre la scuola non va di pari passo con la vita. Il Sig. Hart ha ragione quando afferma che ≪e` la vita, e non la scuola, che educa≫. L’educazione inizia con la nascita e finisce con la morte. La scuola e` solamente un momento della vita, pu`o certo essere d’aiuto, ma spesso sopprime i geni, trasformandoli in macchine. La disciplina scolastica frequentemente distrugge gli spiriti avventurosi e pionieristici. Siamo soffocati da troppa disciplina e autorit`a e non abbiamo abbastanza libert`a.

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26.2 BAMBINI “TORMENTATI” Il dott. Page dice: ≪L’uomo che non permetter`a mai n`e a se stesso n`e agli altri, di tormentare il suo puledro per paura che diventi cattivo, passer`a per`o molto tempo a molestare il suo bambino, rovinandogli il buon carattere, solo per divertimento personale. Ho visto genitori, zie, zii e cugini divertirsi nel vedere bambini arrabbiati, e continuare a far loro dispetti solo per il loro stupido divertimento≫. L’uomo medio e` talmente egoista da rifiutare ogni tipo di suggerimento, anche conoscendo le buone intenzioni del suggeritore. Se egli si diverte a vedere il suo bambino o il bambino di qualsiasi altra persona arrabbiato, egli continuer`a ad indispettirlo, anche sapendo che ci`o pu`o danneggiare il bambino. Spero che in un futuro pi`u civile, gli adulti che si divertono ad infastidire i bambini saranno severamente puniti.

` DELL’AMOR PROPRIO 26.3 LA VIRTU Se un uomo – scrisse il filosofo Epictetus – realizzasse che siamo tutti figli di Dio e che Dio e` il padre di uomini e dei, credo che nessuno oserebbe pensare a se stesso in modo volgare o cattivo≫. Colui il quale pensa che la vita sia ignobile non potr`a mai elevarsi. ≪

A causa di alcune religioni, si e` portati a pensare che il corpo sia qualcosa di vile, volgare e sporco. Siamo noi che abbiamo permesso che in alcuni casi esso sia divenuto tale. Queste dottrine hanno fatto s`ı che la razza umana cadesse nella pi`u bassa delle depravazioni. Non sarebbe meglio pensare invece che un uomo e` sempre ed ovunque il figlio dell’amore divino? ≪Sbagliate – asseriva Seneca – se pensate che i vostri vizi siano nati con voi; essi sono cresciuti in seguito. La Natura fa sempre s`ı che i vizi siano sempre lontani da noi, e ci spinge invece alla purezza e alla libert`a≫. Epictetus pensava che l’uomo per natura fosse nobile, e che per natura non potesse che fare del bene. Noi siamo figli dell’amore e non dell’odio. Questo punto di vista rivaluta la dignit`a e l’importanza della vita umana. Ci`o fa s`ı che l’uomo rispetti se stesso e viva a testa alta. Nel passato la dottrina teologica sottovalutava la vita terrestre. La principale occupazione di un uomo doveva essere quella di prepararsi alla vita ultraterrena. Si diceva che l’uomo era nato nel peccato. L’uomo era visto come un “verme ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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della terra”. Esiste secondo voi una ragione per la quale non dovremmo chiamare quei secoli, “secoli bui?” Lo erano sicuramente, la miseria e l’infelicit`a regnavano ovunque. La povert`a e lo squallore abbondavano insieme all’ignoranza ed alla sporcizia. La vita era breve, la mortalit`a infantile era veramente preoccupante, le epidemie facevano stragi. Ogni qualvolta abusiamo del nostro corpo sia per interessi spirituali che mentali, saremo in qualche modo puniti.

26.4 INCORAGGIARE I BAMBINI ALLA RAGIONE Non ti permettere di rispondermi≫! Dice la madre ignorante al bambino. Il ragazzo stava solo cercando di spiegare alla madre il suo punto di vista. Le parole della madre in pratica significavano: ≪Non voglio sapere la tua idea≫. Molti genitori tiranneggiano i loro figli in questo modo; li costringono ad accettare in silenzio ci`o che essi pensano sia invece completamente sbagliato. ≪

In questo modo il bambino pensa di essere trattato ingiustamente, si sente come un ascoltatore passivo. Il bambino prova in questo modo un sentimento di ribellione ed il suo temperamento ne viene danneggiato. Esigere che il bambino accetti una meccanica ed irragionevole obbedienza, mentre si potrebbero dare a lui delle spiegazioni, e` un vero crimine contro la sua persona. Coloro i quali sostengono che i bambini dovrebbero obbedire agli ordini senza ricevere alcuna spiegazione, saranno bravissimi a trasformare i loro figli in schiavi, ma saranno pessimi insegnanti ed educatori. L’uomo e` un essere che ragiona. Esiste un principio di libert`a che e` molto pi`u fondamentale dell’autonomia di piccole nazioni, ed e` l’autonomia degli individui. Date al vostro bambino una ragione per la quale non dovrebbe seguire una certa linea di condotta. Ci`o che noi vogliamo, sono uomini e donne la cui condotta sia costantemente determinata dall’intelligenza e basata su principi morali. Tutto ci`o pu`o avvenire solo se la famiglia e la scuola saranno in grado di svolgere le loro funzioni con intelligenza. L’assolutismo dovrebbe essere per sempre bandito da queste due ultime istituzioni. Gioite del fatto che il vostro bambino voglia sapere il perch`e delle sue azioni. Perch`e una linea di condotta deve essere preferibile ad un’altra? Il bambi-

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no ha tutto il diritto di saperlo. L’obbedienza cieca e` il marchio degli schiavi non crea uomini e donne liberi. I bambini soffrono per la troppa protezione. Esiste troppo paternalismo nelle nostre case e nei governi. I bambini dovrebbero essere incoraggiati ad usare il loro cervello, e a responsabilizzarsi. Ogni individuo dovrebbe avere interessi propri. Se non ne avr`a pagher`a per la sua negligenza. La natura ci ha creato con i piedi affinch`e possiamo camminare da soli, e non farci trasportare sulle spalle di altri. Se usiamo i nostri poteri essi si rafforzeranno. La troppa protezione indebolisce. I bambini devono imparare a difendersi e proteggersi da soli.

26.5 L’EDUCAZIONE Chiunque pu`o essere in grado di dipingere un quadro, ma solo l’artista produrr`a una vera opera d’arte. La mente e l’abilit`a dovranno fondersi con la pittura. Se non metterete il cervello nel vostro lavoro esso non sar`a mai un buon lavoro. La stessa cosa accade nella vita, prendiamo dalla vita tutto ci`o che vi abbiamo riposto. Tanto diamo e tanto riceviamo≫, disse il Maestro. Se vogliamo vivere al meglio, dobbiamo vivere intelligentemente. Non importa “quanto”, ma “come” viviamo. Qualsiasi inetto pu`o andare per la sua strada nella vita, ma bisogna vedere come. ≪

Una delle pi`u alte forme di educazione dovrebbe essere proprio l’educazione alla vita. Dovrebbe essere il primo pensiero dei genitori e degli educatori, e invece troppo spesso purtroppo e` l’ultimo. Quando inizieremo veramente ad educare i nostri bambini? Molte obiezioni sono state sollevate circa l’opportunit`a o meno di insegnare ai bambini la verit`a in materia di sesso. Ma non ci siamo mai posti la domanda: dovranno veramente essere indotti a pensarci? La vita moderna e` una grande fonte di pericolo per i nostri adoloscenti. L’adolescenza e` il periodo durante il quale avviene lo sviluppo sia mentale che fisico: i ragazzi diventano uomini e le ragazze donne. Durante questo periodo, si scoprono nuove emozioni; vengono attivate nuove funzioni. I ragazzi e le ragazze si ritrovano in un mondo nuovo e sentono attorno a loro svilupparsi una nuova vita emotiva. La vita acquista una nuova forza e un nuovo significato. Si acquisiscono nuove amicizie e si scoprono nuove forme di divertimento e piacere. La vita in questo momento e` piena di possibilit`a. La natura sta compiendo il suo capolavoro e tutto ci`o dovrebbe continuare e rimanere naturale. Ma noi purtroppo non viviamo in uno stato naturale. I ragazzi che crescono sono inseriti in un mondo dove tutto e` completamente innaturale. Spesso essi sono portati a scoprire il piacere di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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stimolanti e droghe. I loro problemi sono proprio la conseguenza del mondo artificiale in cui sono costretti a vivere. Un giorno forse il nostro sistema educativo rispetter`a finalmente le necessit`a del bambino, e non quelle degli adulti, come ora avviene. L’amore ed il matrimonio non potranno essere puliti quando l’infanzia e` sporca≫. Cos`ı dichiarava il Prof. Schmalhausen nel suo libro Humanizing Education. Egli dice: ≪Le nozioni distorte e immorali circa la vita e l’amore, che i piccoli bambini apprendono nelle strade o nelle scuole, non sono altro che “dannosi bagagli” che si porteranno dietro nella Vita, nell’Amore e nel Matrimonio≫. Esiste una “cospirazione di silenzio” (da parte degli adulti), che nasconde ai bambini le verit`a pi`u innocenti. La franca curiosit`a dell’infanzia e` guardata come indecente; a domande oneste si risponde con favole, inganni e bugie. ≪

Armati di ignoranza e ancora peggio, di disinformazione, vengono lasciati soli a combattere la battaglia della vita. La vita per questi bambini e` come un incubo, un terrore. E` un continuo ripetersi di errori e risentimenti. Essi cresceranno, e si sposeranno. E che matrimoni! I bambini non chiedono altro che la verit`a. Vogliono solo conoscere e sapere la verit`a a loro negata. Perch`e non cooperiamo con loro?

26.6 GIOCO E LAVORO Solo lavoro e niente gioco far`a di Gioacchino un bimbo stupidino≫. La vita del bambino e` il gioco, giocate con lui. Il suo istinto e` quello di giocare incessantemente. La vita e` crescita. Il gioco e` essenziale alla normale crescita del corpo e della mente; agli istinti morali e sociali. La giovinezza richiede una valvola di sfogo stabile, che viene data dal gioco. Le energie e gli impulsi della vita richiedono un’espressione, se non si esprimeranno attraverso canali sani lo faranno attraverso quelli insani. Il vizio ed il crimine tra i giovani costituisce un grande problema che deve essere risolto. I metodi educativi del passato hanno fallito, come pure quelli del presente, occorre quindi rivederli e correggerli. Non c’`e mai stato un vero e costruttivo sforzo per rendere la vita sana anche attraente. Per gli esseri normali e` naturale fare il giusto. Hanno solo bisogno dell’opportunit`a. Le attivit`a e gli istinti giovanili, non dovrebbero essere soppressi. Date loro la possibilit`a di una normale espressione. Date ai bambini parchi e luoghi dove giocare. Fate loro conoscere ed apprezzare l’atletica, ci`o svilupper`a corpi sani e forti, menti attive e sempre pronte. ≪

Le energie e gli istinti dei giovani devono necessariamente trovare un’espres¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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sione. E` obbligo dei genitori e degli educatori controllare che i bambini possano esprimersi liberamente. Fate in modo che le loro energie vengano indirizzate in giusti canali, ma non cercate di sopprimerle. Il divertimento sano e` pi`u forte del vizio, e pi`u salutare. Lasciate che ridano, cantino e giochino. Gli educatori oggi pensano che la segregazione industriale sia uno dei grossi pericoli per l’educazione dei bambini. Ci dimentichiamo troppo facilmente che una volta il luogo di lavoro originale era la casa. I bambini imparavano il lavoro dai loro genitori guardandoli mentre lavoravano ed imitandoli. Ogni bambina giocava ad aiutare la mamma ed ogni bambino ad aiutare il pap`a. La vita era una scuola e il gioco il mezzo per assicurarsi un’educazione. Il lavoro si imparava facilmente perch`e era stato gi`a ripetuto milioni di volte giocando. La vita moderna ha separato il bambino dal suo naturale educatore che era il genitore. L’elemento gioco nell’educazione e` preso troppo poco in considerazione nelle nostre scuole pubbliche e nelle grandi citt`a il gioco e` stato in gran parte eliminato. E` essenziale a questo punto un cambiamento radicale. Il modo per tenere i bambini buoni e` tenerli occupati≫. Questa e` una verit`a a met`a. I ragazzi sono sempre occupati. Il modo per tenerli buoni e` dare loro l’opportunit`a di rimanere tali. Ci sono diverse cose che i ragazzi amano fare. ≪

Essi amano giocare. Essi faranno giochi costruttivi se sar`a loro permesso, ma se questi saranno loro negati, ripiegheranno su giochi meno sani. Essi amano lavorare. Se c’`e una cosa che essi preferiscono al gioco e` proprio il lavoro. Amano fare delle cose, costruirle. Probabilmente non piace loro fare quelle cose imposte dai loro genitori od educatori. Invece di permettere loro di dare libero sfogo agli istinti, cerchiamo di forzarli a fare ci`o che noi desideriamo. Lo “spirito” del bambino si ribella ed e` perfettamente normale che sia cos`ı. I bambini amano esplorare, adorano scoprire le cose da soli, e ci`o e` di grande aiuto al loro sviluppo. Essi amano provare la loro forza fisica, non solo uno verso l’altro, ma con tutto ci`o con cui sono a contatto. Questo e` il mezzo attraverso il quale madre natura insegna loro la disciplina. Tutto ci`o che e` stato detto a proposito dei ragazzi e` altrettanto vero per le ragazze. Date ai ragazzi la possibilit`a di esprimersi normalmente ed essi lo faranno. Essi si esprimeranno tanto normalmente quanto normalmente l’acqua dei fiumi arriva al mare.

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26.7 IL MALE DEI GIOCATTOLI I giocattoli scoraggiano il bambino nel normale esercizio della immaginazione creativa. Insegnano al bambino lo spreco, e lo rendono indifferente di fronte a ci`o che possiede. I migliori giocattoli per un bambino dovrebbero essere solo quelli fatti con le proprie mani. I giocattoli, cos`ı liberamente usati oggi fanno s`ı che il bambino provi desiderio non nel creare, ma nel comprare. I giocattoli sono colorati molto vivacemente per colpire l’occhio del bambino e la sua attenzione. L’unico scopo del rivenditore di giocattoli e` quello di far soldi anche a discapito della psicologia del bambino. Questi giocattoli riceveranno al massimo l’attenzione di un giorno, e poi saranno dimenticati. Esistono oggi molti fattori nella vita moderna, che sono innaturali e di ostacolo allo sviluppo del bambino. Facciamo troppo per i bambini, insegniamo loro la dipendenza mentre dovrebbero imparare l’indipendenza. Si dovrebbe permettere loro di dipendere solamente dalla loro stessa ingegnosit`a. Lasciate che essi creino e costruiscano da soli. In questo senso il bambino che vive in citt`a e` fortemente handicappato, non ha luoghi dove poter giocare; non ha a disposizione sassi o bastoni, pezzi di vetro colorato, pezzi di ferro o rame con cui fare degli esperimenti. I piccoli delle oche cresciute sulla terraferma, non impareranno mai a nuotare. Il loro istinto notatorio viene soppresso e alla fine perso per sempre. I bambini che crescono negli appartamenti cittadini non imparano mai a creare. Vengono soppressi i loro istinti creativi. Essi avrebbero bisogno di pi`u contatto con la natura e meno libri, pi`u opportunit`a di creare, e meno giocattoli. Ogni Natale, stagione dei giocattoli, molti bambini vengono sommersi di giocattoli da pochi soldi, fortunatamente non durano a lungo perch´e i bambini li distruggeranno molto presto. Non date giocattoli ai vostri bambini, non insegnate loro a sperperare. Spesso siamo noi la causa della loro rovina e poi diamo loro la colpa. Le prigioni e la pena di morte sono il prezzo che dovranno pagare una volta cresciuti, la colpa dovrebbe essere data in primo luogo ai genitori.

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26.8 PARLATA INFANTILE La parlata infantile e` il modo in cui generalmente parlano ai bambini gli adulti con cervelli da bambino. Non parlate mai in modo infantile con i vostri figli, parlate sempre correttamente. Il parlare infantilmente ritarda lo sviluppo verbale del bambino e la corretta pronuncia delle parole. Anche se potr`a sembrare piacevole ascoltare le prime parole pronunciate imperfettamente, non incoraggiate mai vostro figlio in questo senso. Non credo sia necessario forzare il bambino a parlare correttamente, ma se deve imparare nuove parole, e` meglio che le senta pronunciare esattamente dal genitore. Ho visto persone adulte che ancora con le loro sorelle o madri, parlano in quel modo scorretto come quando erano piccoli. Questo e` sicuramente un handicap mentale che deve assolutamente essere evitato. Lasciate che il bambino ascolti un buon linguaggio, lo osservi e lo coltivi. Dategli la possibilit`a di sviluppare un corretto modo di esprimersi sin dall’inizio e vedrete che dovr`a fare meno sforzi in seguito quando sar`a a scuola, in questo modo sarete stati d’aiuto al vostro bambino.

26.9 CARENZE EDUCATIVE L’educazione e` la forma attraverso la quale si sviluppano facolt`a e talento dell’individuo. L’educazione e` vita. L’educazione inizia alla nascita e finisce con la morte. Essa e` un qualcosa di strettamente peculiare ed individuale. Questo naturalmente non e` il concetto attuale di educazione. Siamo pi`u portati oggi a considerare l’“ammaestramento” come fosse educazione. Siamo abituati a ricevere e dare un’educazione del tipo che si d`a nel circo. Il bambino non viene ammestrato per il circo e nel circo, ma nella scuola. In ogni caso il prodotto non cambia, ne verranno fuori degli automi. Noi pensiamo che l’educazione abbia inizio negli asili, invece praticamente e` proprio l`a che termina. Negli asili ha inizio l’“ammestramento”. Nelle universit`a ridiamo una spolveratina alla nostra educazione. Dopo di ci`o se desideriamo specializzarci nelle arti, nelle scienze o nelle professioni, abbiamo bisogno di iscriverci a altri corsi di specializzazione. Tutto ci`o durer`a per almeno 25 o pi`u anni. Durante questi anni la nostra individualit`a viene smorzata o soppressa, non siamo altro che delle copie fatte con carta carbone. Noi parliamo, pensiamo ed ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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agiamo secondo come ci hanno ammaestrato. Il prodotto di questo tipo di educazione non sar`a altro che menti autome, non-entit`a intellettuali, cervelli stereotipati. L’ammestramento di massa produce un pensiero di massa. L’individualit`a viene sommersa e distrutta. L’unica vera educazione e` quella a livello individuale. Le persone veramente educate sono rare. Abbiamo un gran numero di ingegneri, matematici e meccanici, ma pochi originali. I piu` grandi uomini della storia sono quelli che sono riusciti a scappare dal tipo di educazione scolastica e di massa. Noi siamo abituati a pensare all’educazione come a qualcosa che sia separata e distinta dalla vita. Pensiamo ad essa come preparazione alla vita, ma questo concetto di educazione e` fondamentalmente sbagliato. E` pericoloso. L’esperienza e` il pi`u grande fattore educativo della vita. Non pu`o essere separato dalla vita. Ogni esperienza prepara ad una vita pi`u completa. La vera esperienza forma il carattere, la forza, la bellezza. Per bellezza si intende bellezza del corpo, del carattere e degli ideali. Un cuore bello ed un intelletto altrettanto bello sono essenziali per la vera bellezza quanto lo e` la forza per la bellezza del corpo. La libert`a e` essenziale per la bellezza, per la vera educazione, per una vita migliore. Le libere esperienze sono il pi`u grande insegnante della vita. La costrizione non forma il carattere ma schiavi e dipendenti. L’anima pu`o espandersi solamente in una atmosfera di libert`a. Il cuore pu`o esprimersi veramente solo quando e` libero di farlo. La vera libert`a e` frutto di esperienza ed intelligenza messe assieme. La libert`a guidata dalla conoscenza, dall’intelligenza e dal senso di disciplina permetter`a l’evolversi di giganti morali ed intellettuali. ≪L’educazione e ` diventato il pi`u grande nemico della gioia di vivere≫. Gli insegnanti sono divenuti dei semplici venditori di vita intellettuale. I sistemi scolastici sono solamente dei grandi magazzini del ≪Grande sapere≫. Dice il Prof. Schmalhausen, usando le parole, di Mark Twain: ≪Per primi Dio cre`o gli idioti. Quella era solo una prova. Poi cre`o le basi dell’educazione≫. Il nostro sistema educativo e` stato attaccato da ogni lato. Non e` gradito a nessuno, neppure a chi lo conduce.

Molte persone sostengono che la nostra educazione non educa; che esclude il significato della vita e rimane separata dalla vita stessa. Molte delle nostre autorit`a educative sono d’accordo con Henry Adams quando afferma che: ≪Lo scopo principale dell’educazione e` che non rovini tutti coloro che ne sono coinvolti inclusi gli insegnanti ed il pensiero≫. I pedagoghi affermano che l’attuale sistema e` controproducente, esso deriva dal feudalesimo. Non e` inerente alla vita moderna, e` una violazione dei migliori principi psicologici. Come giustamente dichiara ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Bertrand Russell: ≪In una certa percentuale i bambini hanno l’abitudine di pensare; uno degli scopi dell’educazione e` di salvarli da questa abitudine≫. Ora, nessuno intende veramente curare i bambini da questa abitudine, ma spesso e` ci`o che facciamo. Il problema con il nostro sistema educativo e` che non raggiunge lo scopo. Tutti coloro i quali hanno studiato il problema sono d’accordo sul fatto che i metodi educativi attuali sono sbagliati. La maggior parte delle cose che ci vengono insegnate a scuola sono triviali; non importanti e spesso false. Ci sono troppe formule, troppe memorizzazioni e non abbastanza pensiero creativo e costruttivo. C’`e troppa imitazione, troppo copiare e poca creativit`a. Basta memorizzare i libri e gli appunti se si desidera passare di grado e diplomarsi.

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Capitolo 27 PUNIZIONI CORPORALI Quando i nostri padri desideravano impressionarci per farci capire il perch`e bisognava essere buoni tiravano fuori la storia dell’inferno. I piccoli bambini cattivi sarebbero andati all’inferno, mentre quelli buoni in paradiso. Ma i bambini non avevano paura dell’inferno o almeno non abbastanza per indurli a non fare certe cose. Quindi a questo punto i nostri padri aggiungevano punizioni corporali. Certo era veramente faticoso formare un carattere sulla base delle punizioni e dei castighi. Infatti non dava buoni risultati. I critici dei giovani moderni esaltano la giovent`u di una volta. Ma e` evidente che non pensano abbastanza. La giovent`u e` sempre stata impetuosa. Ha sempre avuto bidogno di guida e istruzione. Ha sempre avuto bisogno di simpatia e comprensione. Alla giovent`u non sono mai piaciute le correzioni e le istruzioni, ha sempre voluto fare da sola e l’ha fatto. Ogni generazione deve imparare da sola, la conoscenza non e` mai nostra se non l’abbiamo vissuta. Esistono ragioni molto pi`u valide della paura di Lucifero e delle sue Acque Sulfuree per essere buoni. Ci sono ragioni migliori che il fatto di avere come premio il Paradiso nella vita eterna. Queste ragioni fanno parte del presente e non di un ipotetico futuro. Insegnate ai vostri bambini che e` sbagliato ci`o che diminuisce i loro poteri mentali e fisici ed il rispetto della loro stessa persona. La conservazione ed il miglioramento della vita e` il piu` alto obiettivo della Natura, ogni cosa che sar`a in conflitto con questo obiettivo e` errata, al contrario tutto ci`o che lo favorisce e` giusta. Da questo noi riceveremo soddisfazioni o punizioni, saremo puniti dalle nostre – 341 –


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stesse azioni e non per loro. La virt`u trae da s`e la sua soddisfazione. Se noi agiamo come dovremmo, se pensiamo e ci comportiamo giustamente, la nostra sar`a una vita di bellezza, salute, forza, giovinezza, gioia ed efficienza. Se viviamo, al contrario, in modo errato la nostr`a sar`a una vita breve piena di malattie, debolezza, miseria ed inefficienza, in tutto ci`o consister`a la nostra punizione. Non dovremmo mai far nulla che indebolisce il potere della vita. Come mai i genitori divengono insensibili al pianto dei loro bambini? Come mai provocano i loro bambini con punizioni a volte anche crudeli ed oscene? Il selvaggio, crudele contro i suoi nemici, non si sognerebbe neppure di impiegare tali mezzi, nonostante ci`o vediamo che nelle scuole gli insegnanti impiegano metodi, molto primitivi arrivando anche a battere i bambini per indurli a comportarsi come vogliono loro. Ma questi insegnanti non sono solamente dei mercenari che credono di poter governare facendo regnare un’atmosfera di terrore e di paura? Invece di insegnare ai bambini come tenersi lontano dalle azioni cattive ed anticiparli prevenendole, essi usano il loro potere per impaurire il bambino cos`ı che non faccia quella tal cosa solo per paura. Perch`e invece non aiutare il ragazzo con una successione normale di piacere e divertimento al fine di rendere le buone azioni a lui attraenti? Prince Kropotkin dice a proposito che i barbari erano molto superiori a noi in quanto non solo si rifiutavano di far lavorare i loro bambini, ma non pensavano assolutamente a batterli. Infatti dovremmo solo vergognarci a pensare di poter picchiare un bambino. Il dolore per loro e` maggiore di quanto noi pensiamo. La tenera carne del bambino e` pi`u sensibile a quella di un adulto. Il dolore fisico, che non ha mai lunga durata, comunque e` il minore dei mali derivanti da questa crudelt`a. ≪Considerate – dice Alice Park – la differenza di dimensioni tra un bambino ed un genitore. Se il genitore si trovasse tutto ad un tratto di fronte ad un gigante alto dieci volte di pi`u di lui che sta per picchiarlo, si renderebbe conto di ci`o che pu`o provare il bambino in quel momento. Il genitore probabilmente non si rende neppure conto del dolore, del danno fisico, dello shock mentale e degli effetti sugli altri bambini della famiglia, che derivano dal suo comportamento≫. Battere un bambino abbruttisce il genitore e diminuisce l’amore che il figlio ha per lui. Il fatto di picchiare un bambino non viene fatto dai genitori perch`e ci`o porta a dei buoni risultati, infatti e` proprio il contrario, ma solo perch`e e` nostro costume farlo e perch`e i genitori che lo fanno non riescono a trovare un modo migliore per “controllare” i loro figli. Alcuni bambini rimangono molto danneggiati emotivamente se picchiati, altri ne sono risentiti, arrabbiati, distruttivi ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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e belligeranti. Alcuni rispondono allo stesso modo; altri scappano via. Tutti loro comunque hanno paura delle punizioni e pensano solo ad evitarle a volte mentendo, a volte dando la colpa ad altri bambini. Pochi di loro dimenticano velocemente e tornano a sorridere presto. Il danno al loro “cuore” e` spesso permanente. La paura crea nel bambino delle cattive reazioni. ≪Ai bambini venne un giorno chiesto cosa provassero – dice Alice Park – dopo essere stati picchiati, risposero, che sentivano il desiderio d picchiare qualcuno, chiunque. Dal momento che non si sarebbero mai permessi di colpire la madre o il padre, essi sfogavano i loro impulsi su altri bambini, sul cane o sul gatto≫. Un bambino disse: ≪mi fa sentire brutto per tutto il giorno≫. Pensate cosa possa essere successo al sistema nervoso, perch`e si manifestino questi effetti. Un bambino e` una cosa talmente tenera! Una parola troppo dura od uno sguardo cattivo lo colpisce molto di pi`u di quanto si possa immaginare. Una parola dura detta ad un cavallo sensibile aumenta il suo battito cardiaco di dieci battiti al minuto. Un bambino e` pi`u sensibile del pi`u sensibile dei cavalli. Non maltrattate i vostri figli, ci`o danneggia lo spirito anche pi`u della carne. Battere i bambini non e` una pratica selvaggia. Nessuna razza selvaggia che si sappia, ha mai maltrattato i suoi bambini. Tra gli indiani americani, se un genitore arrabbiato picchiava il figlio, questi veniva punito dalle persone della sua gente. Tehan, il “white indian”, che settanta anni fa era il capo di una banda di Indiani del Texas e dell’Oklahoma, raccontava di aver visto una volta sua madre che in un impeto di rabbia, aveva picchiato suo figlio; il marito allora castig`o la moglie. I bambini indiani non venivano mai picchiati ed essi non erano mai disobbedienti. Essi non furono mai dei ladri fino a quando l’uomo bianco non li rese tali. Essi crescevano in modo naturale. La mente, il corpo e l’anima crescevano in perfetta armonia. Le loro punizioni consistevano nei risultati inevitabili e naturali delle loro azioni. Il ragazzo capisce questa logica. Questa e` la naturale disciplina contro la quale l’uomo non pu`o ribellarsi. Le associazioni per la difesa degli animali hanno fatto molto per fermare le crudelt`a contro di questi. Ma ancora purtroppo non si e` riusciti ad educare i genitori in questo senso. Lo spirito umano non si e` ancora esteso verso il problema dei bambini. Le discipline familiari ancora si basano sulle botte e l’autoritarismo. I vicini e la polizia intervengono solo nei casi pi`u eclatanti di maltrattamenti nei confronti dei bambini. I bambini vengono picchiati quando fanno qualcosa di sbagliato, mentre dovrebbero essere puniti i genitori. Sono stati questi ultimi incapaci di istruire appropriatamente i loro bambini. Gesell ed altri specialisti dopo diversi studi fatti in proposito sono concordi sul ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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fatto che nel momento in cui il bambino raggiunge l’et`a di due anni e mezzo i genitori iniziano a perdere la pazienza e ad usare le mani per picchiarli. Ci`o e` molto poco intelligente da parte dei genitori. L’ammonizione di Trall dice: ≪Non punire mai tuo figlio, corregilo, istruiscilo, consiglialo, sempre≫. I bambini apprendono meglio in un’atmosfera di gentilezza e comprensione. Sviluppano meglio se non repressi dalla paura delle punizioni. La paura delle punizioni forma delle basi di condotta molto instabili ed insoddisfacenti. Ci sono genitori che picchiano i loro figli costantemente, sulle mani, sul viso, ovunque e questi bambini vivono in un costante stato di paura e confusione. Altri bambini reagiscono diventando ribelli e incontrollabili. Divengono criminali come risultato della crudelt`a con cui sono cresciuti. Non fate che il bambino perda l’amore ed il rispetto per voi, non permettete che diventino dei ribelli, non insegnate loro a mentire. Un giovane ragazzo di 17 anni, il cui padre l’aveva sempre picchiato durante la sua breve vita, disse un giorno: ≪Spero di diventare grande e grosso abbastanza per poter ripagare mio padre di tutti i maltrattamenti ricevuti≫. Certamente ci`o e` quanto nessun padre vorrebbe sentir dire a suo figlio. Pochi vecchi ipocriti dichiarano di essere infinitamente grati ai genitori per le botte ricevute da piccoli. Nessun ragazzo e divenuto migliore con questi sistemi. Nessuna tortura potr`a aumentare l’amore ed il rispetto per il genitore. Una giovane madre chiam`o un giorno i suoi bambini in casa: ≪Venite dentro e sedetevi≫, comand`o. Dal pi`u grande al pi`u piccolo sfilarono davanti alla madre e si sedettero. Il pi`u piccolo passandole davanti per`o disse: ≪Mamma non picchiarmi≫. L’obbedienza dei bambini era dovuta alla paura che avevano della madre. Ma, una volta cresciuti abbastanza questi bambini saranno in grado di fare ci`o che desiderano e la madre non avr`a pi`u nessun mezzo per controllarli. Abbiamo ascoltato molte persone anziane dire: “Se tornassimo indietro non picchieremmo mai i nostri figli”. Si sono accorti dell’errore, ma un pochino troppo tardi. Esiste un altro metodo, molto vecchio e molto popolare, per impaurire i bambini. ≪State bravi o verranno i cani a prendervi≫. Questo ed altri sistemi simili non faranno che distruggere la pace nella mente dei bambini danneggiando la loro salute. Quando lo scrittore era un bambino, spesso gli succedeva nel cuore della notte di saltare sul letto e gridare talmente forte da svegliare tutto il vicinato. Altre volte di coprirsi il viso con la coperta fino a non poter respirare. Tutto questo accadeva ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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per paura di sognare orsi, diavoli, fantasmi con cui veniva spaventato di giorno per farlo stare buono. Si svilupp`o cos`ı in lui la paura del buio, paura che pass`o solo quando arriv`o alla maturit`a. A causa della paura alcuni bambini divengono codardi e timidi. L’innato coraggio, l’istinto di libert`a ed indipendenza viene respresso. Essi sviluppano la paura per il buio, sono soggetti ad incubi che disturbano il loro sonno ed e` probabile che tali shock producano dei gravi danni al loro sensibile sistema nervoso. Stavo un giorno passeggiando su una strada di New York quando tutto ad un tratto sentii una madre gridare: ≪Torna subito qui, ecco che arriva un poliziotto≫. Ella ripet´e la frase due volte. Attraverso la paura cercava di indurre il figlio ad obbedirle. Il mio ragazzo pi`u grande non aveva paura del buio. Andava e veniva per la stanza della casa, da solo e senza il bench`e minimo indugio. Nessuno lo aveva mai spaventato, egli dormiva tranquillamente da solo nella sua stanza lontano dalla nostra. Poi un giorno un giovane venne nel mio ufficio e cominci`o a raccontare a mio figlio delle storie di fantasmi e uomini cattivi. Egli gli disse che questi si nascondevano negli angoli scuri delle stanze. Il bambino si impaur`ı. Sua madre ed io dovemmo faticare un intero anno per sradicare dal ragazzo la paura dei fantasmi e degli orchi dalla sua mente. Era stato commesso un crimine contro quel bambino. Tali crimini dovrebbero essere puniti. Un giorno una madre ed il suo bambino stavano attraversando una strada molto trafficata, il bambino avr`a avuto circa tre anni ed aveva fatto qualcosa che aveva fatto arrabbiare la madre. La madre si avvicin`o con la sua testa a quella del bambino e con fare isterico ed eccitato cominci`o ad urlare ed abusare del piccolo. La sua voce stridula si sent`ı per la strada nonostante ci fosse molto traffico. Attraversarono la strada e la madre ripet´e quella stupida performance, dopo di che con la mano ed in presenza di tutti, sculacci`o vigorosamente il bambino. In quel momento la donna perse la testa ed il suo self-control. Perse l’intelligenza, la simpatia e la comprensione del suo bambino. Il suo temperamento e il suo intelletto in quel momento facevano di lei una donna non adatta ad essere genitore. Se la donna avesse, in pubblico, maltrattato il suo cane o il suo cavallo la lega per la protezione animale avrebbe fatto si che la donna fosse puntita, ma si trattava solo di un bambino, del suo bambino e nulla fu fatto. Ma ella pagher`a. La legge di compensazione non le mancher`a. Genitori, siate gentili con i vostri figli. Simpatizzate con loro. Sforzatevi di capirli, comprenderli, amarli e guidarli. Rispettateli, rispettate la loro persona, i loro diritti, le loro limitazioni, le loro ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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inesperienza, la loro mancanza di maturit`a. Trattateli come vorreste che trattassero voi. La brutalit`a non forma dei buoni caratteri. Date loro ci`o che avete di meglio, non il peggio. Le botte non insegnano nulla a parte la paura e l’ipocrisia; i suoi risultati emotivi sono invariabilmente negativi, non sviluppano nel ragazzo il self-control e gli effetti sui genitori sono altrettanto negativi. Generalmente l’espressione usata dai genitori prima di picchiare il figlio: ≪Ci`o far`a pi`u male a me che a te≫, ci fa ridere, ma c’`e molta pi`u verit`a in quelle parole di quanto noi possiamo pensare; le colpe dei bambini sono in gran parte il risultato di menti mature ed ignoranti. I bambini non sono degli adulti con l’esperienza e lo stesso punto di vista degli adulti. I bambini non vengono al mondo con la piena conoscenza del bene e del male. I loro istinti sono in relazione con la pura natura; nascono invece in condizioni innaturali e complesse che noi chiamiamo civilt`a. Non vi sembra strano che sia il bambino a doversi adattare al mondo degli adulti e non gli adulti a far si che il mondo si adatti al bambino? Queste piccole menti e corpi hanno bisogno di essere pazientemente istruiti, guidati intelligentemente e compresi. I bambini, proprio come i grandi, hanno i loro giorni difficili e di nervosismo, cercate quindi in questi giorni di essere pi`u pazienti con loro. Crescere in un mondo come il nostro non e` certo rose e fiori per un bambino. Le piccole e tenere vite che noi cerchiamo di amare e guidare non dovrebbero essere spezzate dalle nostre mani insensibili. I bambini sono buoni per natura, non sono viziosi e criminali. Essi sono solamente ignari e senza alcuna esperienza e nascono in un mondo innaturale. Essi hanno bisogno di una guida gentile e paziente. Il modo migliore per educarli dovr`a essere fatto di pazienza, gentilezza e buoni esempi. La paura delle punizioni forma una linea di condotta instabile ed insoddisfacente. Generalmente l’abitudine di battere i propri figli finisce col raggiungimento di questi ultimi ad un’et`a nella quale essi sono abbastanza grandi per difendersi. Le offese dei bambini pi`u grandi sono generalmente peggiori e i ragazzi pi`u grandi sono poi pi`u responsabili per la loro condotta, nonostante ci`o i genitori tendono a picchiarli di meno. A questo proposito voglio citare la storia di quel padre che sicuro di aver inflitto al figlio la giusta punizione gli domand`o per rendere la lezione pi`u completa: ≪Sai perch` e ti ho picchiato?≫ Il bambino rispose: ≪Si, perch`e sei pi`u grande di ≫ me . Se il ragazzo fosse stato pi`u grande, tanto da potersi difendere, il genitore l’avrebbe senz’altro rispettato maggiormente. La migliore linea di condotta pu`o essere insegnata attraverso gli esempi. Alice ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Parker pone la questione in questi termini: ≪Come pu`o un genitore pensare che il figlio impari a non picchiare o maltrattare il prossimo se lui stesso usa tali mezzi? Come pu`o un genitore insegnare la tesi della non-violenza sostenuta dalla nostra societ`a civile secondo la quale “non picchiate mai chi e` pi`u piccolo o debole di voi o indifeso”? Smettetela di confonderli, di abusare di loro. Ispirate in loro l’amore, la fede e la confidenza in voi e non la paura≫. Il metodo ideale per correggere i vostri figli e` l’educazione e non la coercizione. Gli effetti psicologici del maltrattamento sono sia anti-sociali che rovinosi, e ci`o e` male per le sue tendenze morali. La crescente richiesta di centri pre-scolastici guidati da specialisti, educatori ed insegnanti che dovrebbero insegnare ai genitori come aiutare ed educare i propri figli, sono solo parte del crescente desiderio dei genitori, che lo Stato si accolli ogni responsabilit`a nei riguardi dei loro figli, esimendoli cos`ı da ogni dovere. Gli specialisti, gli educatori e gli infermieri dal canto loro, vedono in questo programma nuove prospettive di lavoro e buoni scolari. Prendo ora la libert`a di citare il seguente brano, scritto da J.W. McEachron intitolato “Just a boy” (solo un ragazzo) pubblicato all’inizio sul Farmer e riportato in seguito sul The Household Journal: ≪Ascolta figlio, ti dico questo ora che stai dormendo con la tua piccola testolina poggiata sul tuo cuscino. Sono entrato di nascosto nella tua stanza da solo. Pochi minuti fa, sedendomi in biblioteca a leggere, sono stato preso da un’ondata di rimorso a cui non ho saputo resistere e sentendomi colpevole ho voluto venirti vicino. Ecco a cosa stavo pensando: pensavo di averti soppraffatto, di averti sculacciato perch`e non ti lavavi il viso; ti ho maltrattato perch`e non ti pulivi le scarpe, ti ho sgridato perch`e gettavi le tue cose sul pavimento. Anche durante la colazione ti ho sgridato perch`e facevi cadere il cibo o poggiavi i gomiti sul tavolo. Ho trovato da ridire perch`e mettevi troppo burro sul pane. Quando ti mettevi a giocare e mi vedevi pronto a partire, tu mi chiamavi agitando la tua manina dicendo “Ciao, pap`a” e io mi limitavo a risponderti: “Tira indietro le spalle!” Nel pomeriggio poi di nuovo tutto da capo. Tornando verso casa ti vedevo in ginocchio per terra che giocavi, c’erano dei buchi nelle tue calze ed io ti umiliavo davanti ai tuoi compagni, facendoti rientrare a casa: “Le calze sono care”, ti dicevo, “Se le dovessi comprare tu saresti molto pi`u attento!” Puoi crederci figlio, una simile cosa detta da un padre! Era una logica talmente stupida. Ti ricordi poi, mentre leggevo in biblioteca, come sei entrato silenziosamente con quello sguardo spaurito negli occhi? Ed io guardandoti da sopra il giornale, impaziente per l’interruzione, mentre tu esitavi vicino alla porta, dicevo: “Che c’`e ancora?”. Tu non rispondesti nulla, ma con un impeto attraversasti di corsa la stanza ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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e mi gettasti le braccia al collo baciandomi e stringendomi con le tue braccine. Poi andasti via trotterellando per le scale. Bene, figliolo, subito dopo mi cadde il giornale dalle mani ed una terribile paura mi invase. Improvvisamente mi vidi come realmente ero, in tutto il mio egoismo e sentii male al cuore. Cosa ha fatto di me l’abitudine? L’abitudine di trovare colpe dappertutto mentre l’unica tua colpa era quella di essere un bambino. Non e` che io non ti amassi, e` che mi aspettavo troppo dalla tua infanzia. Misuravo i tuoi comportamenti dall’alto dei miei anni. Sono veramente costernato. So che non capiresti quello che ti sto dicendo se fossi sveglio≫.

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Capitolo 28 IL VAIOLO VACCINO Il vaiolo vaccino e` una malattia infettiva acuta che viene provocata dalla vaccinazione. La vaccinazione e` l’inoculazione di sostanze settiche (pus) estratte dalle pustole presenti sull’addome di una vacca infetta. Ma questa definizione manca di un particolare importante: la vaccinazione e` un’operazione criminale. Le prime avvisaglie di questa malattia risalgono al 1774 quando un ignorante contadino inglese, Benjamin Jesty, vaccin`o la moglie ed i suoi tre figli con una sostanza estratta dalle piaghe di alcune vacche affette da vaiolo vaccino usando, per l’incisione, un ago da rammendo. Jesty credeva, alla stessa maniera delle mungitrici di quel tempo, che una volta avuto il vaiolo vaccino si diventava immuni al vaiolo. Altri tentativi di questo genere furono fatti da un certo dott. Nash il quale mor`ı nel 1785. Alla sua morte gli appunti su questi esperimenti passarono nelle mani del sig. Thomas Nash il quale aveva contatti con Edward Jenner, un famoso ciarlatano al quale viene attribuita la “scoperta” della vaccinazione. Nel 1789 Jenner iniett`o al suo bambino di diciotto mesi la sostanza del vaiolo suino. A questa seguirono altre inoculazoni su altri bambini e fu quindi l’inizio della pratica della vaccinazione. Uno scrittore inglese, Arthur Wollaston, M. A. parlando della preparazione professionale e delle qualifiche di Jenner afferma: ≪Le sue conoscenze professionali sono quasi inesistenti, la sua laurea in medicina non e` il risultato di un apporofondito lavoro scientifico di ricerca, bens`ı il pagamento di quindici ghinee all’Universit`a di St. Andrews; la sua partecipazione alla Royal Society fu ottenuta per mezzo di una frode, come ammette il dott. Norman Moore, suo biografo≫. Cos`ı, un’usanza nociva, nata dall’ignoranza e dalle superstizioni del passato, – 349 –


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` incredibile il numero delle viene oggi considerata una procedura scientifica. E usanze in voga al giorno di oggi per quello che riguarda la medicina, che si sono originate da tradizioni e superstizioni antiche. Non si sa quanto antica sia la credenza, tra le mungitrici inglesi, riguardo ai poteri immunitari attribuiti al vaiolo vaccino; sembra che sia introdotta in Inghilterra, provenendo dall’oriente, da Lay Mary Worthley Montague, moglie dell’ambasciatore inglese presso la Corte Ottomana nel 1717. L’usanza fu proibita dal Parlamento nel 1840 a causa dei suoi effetti nocivi. Nel 1754, il Collegio Reale dei Medici pubblic`o il seguente manifesto che assomiglia molto alle teorie dei medici nei confronti della vaccinazione. Il Collegio, essendo stato informato che all’estero sono stati pubblicati dei falsi resoconti riguardanti i successi dei vaccini in Inghilterra, ritiene giusto dichiarare la propria opinione come segue: le controindicazioni che hanno accompagnato gli inizi di questa pratica sono state superate mediante l’esperienza; la vaccinazione e` ormai diffusa in Inghilterra a completo beneficio della razza umana≫. ≪

Le menzogne di questa nobile associazione non riuscirono a mascherare l’insuccesso, la pratica non era salutare e l’esperienza confermava le obiezioni sollevate contro di essa. La vaccinazione caus`o un aumento nei casi di vaiolo in Inghilterra e che alla fine fu abolita dalla legge. Edward Jenner, sulle orme di Benjamin Jesty, trasfer`ı l’antica usanza nelle abitudini delle mungitrici ed in questo modo nacque la vaccinazione (da vacca). Ho detto in precedenza che l’usanza della vaccinazione fu introdotta dall’oriente. La data d’origine di questa superstizione si perde nel buio della preistoria. Le popolazioni selvagge e barbare di varie parti del mondo la praticavano. Sembra che si sia originata in India, paese natale di molte altre superstizioni, e che si sia poi estesa all’Africa ed all’Europa. Da tempi immemorabili, i negri e gli arabi della Nubia utilizzano la vaccinazione come rimedio contro il vaiolo. Le trib`u degli Ashanti, dei Moori e degli Arabi dell’Africa del nord praticavano la vaccinazione sulle braccia, fin dai tempi antichi. Le trib`u selvagge del Congo Superiore la praticavano come misura preventiva contro la “sifilide”. I Bari del Lado si vaccinavano sulla mammella sinistra. I negri del Senegal vaccinavano i bambini sulle braccia. I Mori ed i Pouli del Senegambia praticavano la vaccinazione contro la pleuro-polmonite. Un’usanza di questo tipo esisteva anche in Svizzera, a Berna, nel 18◦ secolo. La prima traccia del vaiolo sembra apparire in India, e anche l´ı si sono riscontrati i primi esempi di vaccinazione che risalgono ad oltre tremila anni fa. Sembra che Dhanwantari, il padre vedico della medicina ed il primo medico ind`u che si conosca, vissuto nel ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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1500 a.C, sia stato il primo a praticare la vaccinazione e sembra che tra gli ind`u fosse comune fare uso di vaccini. In Cina la vaccinazione e` stata praticata da oltre mille anni. L’usanza e` cos`ı radicata nelle superstizioni religiose delle varie popolazioni che non dovrebbe essere difficile, per uno studioso di storia delle religioni, capirne le origini. In India, Malaba ed in altre parti del mondo, la vaccinazione era legata alla dea del vaiolo; era un rito superstizioso che doveva servire a placare le ire della deit`a. Le persone che avevano offeso gli dei inventarono questo rito malsano per farli ritornare di umore piacevole. Questa era l’opinione di Mr. Porter, ambasciatore inglese a Costantinopoli nel 1755 (Gnetelman’s Magazine, ott. 1755): ≪E` tradizione e credenza popolare che un angelo governi questa malattia. Ed e` per ingraziarsi i suoi favori che i Georgiani prendono una piccola parte di sostanza vaiolosa e per mezzo di una sacrificazione la introducono tra il pollice e l’indice di un’altra persona. Tutti credono che l’operazione sia infallibile nel suo scopo. Per essere sicuri di essersi ingraziati l’angelo, appendono dei vestiti rossi intorno al letto, essendo quello il colore favorito dell’essere celestiale che intendono propiziarsi≫. Non riesco ad immaginare come San Paolo, che si era rifiutato di mangiare la carne offerta dagli idoli, possa essersi fatto vaccinare per favorire la dea del vaiolo. Non riesco ad immaginare come Mos`e, le cui leggi ebraiche in molti aspetti erano eccellenti, possa aver comandato al popolo ebreo di farsi iniettare questa sostanza infetta nel corpo.

28.1 SINTOMI Il vaiolo vaccino comincia, con una leggera irritazione sul sito della vaccinazione. Al terzo o quarto giorno appare un’eruzione sotto forma di una pustola rossa circondata da un’aureola rossa. Al quinto o sesto giorno la pustola diventa una vescicola ripiena di una sostanza acquosa, con una netta depressione centrale. All’ottavo giorno la vescicola appare completa ed e` circondata da una zona arrossata di edema infiammatorio che provoca un prurito intenso. Al decimo giorno i contenuti sono purulenti (pus) e la vescicola e` diventata una pustola. La pelle circostante e` molto infiammata e provoca dolore. A questo punto l’aureola arrossata comincia a screpolarsi dando luogo ad una essicazione che causa, tra il ventunesimo ed il venticinquesimo giorno, la formazione graduale di una crosta marrone e spessa, la quale si stacca e cade, lasciando un’orribile cicatrice. All’inizio, la cicatrice e` rossa ma con il passare del tempo diventa pi`u chiara della pelle circostante, e diventa profonda. L’evoluzione di questa patologia e` accompagnata da febbre, da sintomi e malesseri costituzionali e dall’ingrossamento delle adiacenti ghian-

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dole linfatiche. Osservando i sintomi sopra descritti (e questa descrizione ci viene dai referti medici) ci si accorge immediatamente di aver raffigurato una malattia acuta: i sintomi acuti dell’infezione settica. Nei libri medici il vaiolo vaccino viene classificato come “una malattia infettiva acuta”. La sostanza infettiva e` pus estratto dalle pustole di una vacca, e` un prodotto nocivo, un virus. Il vaccino e` pus, e` il prodotto liquido della suppurazione. Vaccinare una persona vuol dire provocare una malattia in quella persona. E` un tentativo di prevenire la malattia producendo malattia. Non sempre d`a l’effetto sperato. La suddetta descrizione non rappresenta la regola in ogni situazione.

28.2 COMPLICAZIONI E CONSEGUENZE Si possono formare delle pustole vaiolose irregolari ed atipiche; tra l’ottavo ed il decimo giorno le vescicole possono raggrupparsi formando uno sfogo pustolare generale che copre le braccia o anche altre parti del corpo chiamato “vaiolo vaccino generalizzato”. Ascessi, squamazioni, cellulite, risipola, infezioni settiche generali, eruzioni orticarie, sifilide, lebbre, tubercolosi, antinomicosi, malattie mentali, tetano, paralisi, meningite, malattia del sonno, ecc. possono comparire. Rari sono i casi in cui le pustole si riformano nello stesso posto in cui erano gi`a comparse. In alcuni casi l’ascesso non riesce a guarire; mi ricordo di una situazione di questo genere in cui l’ascesso continuava ad emettere pus persino dopo quattordici anni. Parlando del vaiolo vaccino generalizzato; Sir Wm. Osler afferma: ≪Nei bambini questa malattia pu`o dimostrarsi fatale≫. Osler cita la disposizione di Ackland riguardo alle date in cui le eruzioni e le complicazioni compaiono generalmente: 1. Durante i primi tre giorni: eritema, orticaria, eruzioni di vescicole e bolle; erisipela da vaccinazione. 2. Dopo il terzo giorno e fino al momento della maturazione delle pustole vaiolose: orticaria, linchen urticarius; eritema multiforme, erisipela generale. 3. Alla fine della prima settimana circa: vaiolo vaccino generalizzato; impetigine, ulcere vaiolose; ascessi ghiandolari; infezioni settiche, cangrena. 4. In seguito all’involuzione delle pustole vaiolose: malattie da vaccinazione, quali ad esempio la sifilide. Sotto il titolo “Trasmissione delle malattie per mezzo della vaccinazione”, Osler dichiara: ≪Senza dubbio la sifilide si trasmette con la vaccinazione≫. Sotto ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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il titolo “L’influenza della vaccinazione sulle altre malattie”, egli afferma: ≪Una malattia latente pu`o essere risvegliata dalla vaccinazione≫. Questo accade nei casi di sifilide congenita, di tubercolosi, ecc. Nel momento cruciale della vaccinazione possono manifestarsi convulsioni seguite da emiplegia (paralisi di un lato del corpo). Quando questi stati si verificano in seguito a vaccinazione, e sono molto pi`u frequenti di quello che non si possa immaginare, i medici li giustificano attribuendoli a “trascuratezza” o a “infezioni secondarie”. Il dott. Richard C. Cabot afferma: ≪Un altro fatto che disturba la mentalit`a della gente e` che le incisioni della vaccinazione diventano settiche, sia quando l’intervento e` eseguito in maniera accurata sia quando non lo e` . Non bisogna solo incolpare il dottore se il braccio del paziente si ammala. Nonostante tutte le precauzioni, se il paziente si trova in cattive condizioni, l’incisione nella pelle pu`o sempre diventare settica≫. Questo e` vero solo a met`a. L’incisione della vaccinazione e` settica sin dall’inizio. Il vaccino e` una sostanza settica. la vaccinazione e` un’infezione settica voluta. Accusiamo il medico di introdurre la sostanza settica nel braccio. Il quadro della vaccinazione non e` affatto positivo ed anche essendo tale non basta a descrivere tutti i danni che questa pratica superstiziosa pu`o causare. Voglio che questo punto sia ben chiaro prima di liquidare l’argomento. ≪Magari avessimo saputo prima quale cosa terribile fosse la vaccinazione≫, scriveva Mrs. A. Kyles, in una lettera all’editore del St. Louia Times nel novembre del 1926, dopo che il suo bambino era morto di tetano in seguito a vaccinazione. Egli era stato vaccinato il 15 ottobre e mor`ı l’8 novembre del 1926; il tetano si era manifestato intorno al 31 ottobre. Migliaia di altre madri urlarono ≪magari avessimo saputo prima quale cosa terribile fosse la vaccinazione!≫ Perch`e questo non si e` potuto sapere subito e non dopo la morte di migliaia di bambini? Perch`e credere ai discorsi di quelli che si arricchiscono vendendo vaccini? Il 7 ottobre, 1926, il piccolo Elmer Perry di 4 anni, figlio del Sig. John Perry e signora, abitanti al N. 35 di Schalk St., Newark, N.J., fu vaccinato su ordine dell’Istituto d’Igiene. Dopo 15 gg. si ammal`o ed il 27 ottobre fu trasportato all’ospedale colpito da tetano. Dopo poche ore mor`ı. ≪Hanno ucciso mio figlio, lo hanno ucciso≫, gemeva il padre affranto. ≪Non c’`e pi`u luce nella mia vita≫, si lamentava la madre distrutta. Questa fu solo una tra le migliaia si scene tragiche di questo tipo. I medici li uccidono per salvarli. In questo caso le autorit`a declinarono tutte le responsabilit`a per la morte del ` solo un esempio del mobambino. La morte fu attribuita alla sua condizione. E do vigliacco con cui i medici sfuggono alle loro responsabilit`a. Sono l’unica classe di criminali in grado di evadere le punizioni relative loro azioni criminose, scaricando le responsabilit`a sulle vittime. Il 20 giugno 1926, la piccola Gerardine Creamer, di 4 anni, abitante al 611 di John St., Peeskill, N.Y., mor`ı ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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di tetano in seguito a vaccinazione per un’insensata incisione vaiolosa: un caso di avvelenamento diagnosticato erroneamente come vaiolo. In questo caso i colpevoli spiegarono che la bambina, che era stata vaccinata su una gamba, aveva contratto il tetano dalla terra del suo giardino mentre giocava. In un articolo di una pagina sul “New Evening Graphic”, sfidai i medici a farmi contrarre il tetano incidendomi in 12 parti del corpo e strofinandomi della terra su ogni ferita. Il Direttore dell’Ufficio d’Igiene mi rispose evasivamente sul giornale locale, ignorando la mia sfida. Non voleva che il suo alibi fosse messo in discussione da un esperimento. Il tetano e` una malattia relativamente rara ad eccezione per i casi di vaccinazione diffusa. Nel suo “Fondamenti e pratica della medicina”, Sir Wm. Osler parla del tetano come di una malattia che si trasmette per mezzo della vaccinazione: ≪McFarland ne ha collezionato 95 casi, quasi tutti americani. 63 nel 1901 quando R.W. Wilson scopr`ı il bacillo del tetano. La maggior parte di questi casi si manifest`o a Filadelfia≫. Il “Resoconto sulla salute pubblica negli Stati Uniti”, del 20/3/1925 dice: ≪Recentemente negli S.U. si sono riscontrati diversi casi fatali di tetano in individui vaccinati≫. Il “Resoconto” del 26/6/1925 nelle prime 6pp. contiene la descrizione di 11 casi di tetano in seguito a vaccinazione. I maschi sono piu` sensibili delle femmine al tetano post-vaccinatorio. In una lettera datata 9/8/1929, indirizzata al Senatore Robt. F.Wagner, il Dott. Hugh S. Cummings, Chirurgo generale del Servizio d’Igiene americano, riporta le cifre, seppure incomplete, dei decessi avvenuti a causa del tetano a vaccinazione: 1925, 29; 1926, 15; 1927, 17; 1929, 1. Poich`e la maggioranza di questi decessi avviene dopo l’apertura delle scuole a settembre, cio`e all’inizio del periodo folle delle vaccinazioni, l’apparente riduzione del 1929 probabilmente non corrisponde a realt`a. All’inizio del 1925, quando i paesi orientali erano nel mezzo di una “epidemia di vaccinazione”, il “New York Evening Graphic” scopr`ı a Baltimora almeno 2 decessi dovuti a tetano post-vaccinatorio e molti altri casi di disturbi causati dalla vaccinazione. Dopo aver reso nota la presenza di tali casi, gli ospedali di Baltimora, cessarono immediatamente di pubblicizzare la verit`a su questa pratica criminale. Ma questo non port`o ad una tregua con il tetano: i giornali spesso riportano decessi a causa di tale malattia e chiunque voglia approfondire l’argomento viene a conoscenza della verit`a. Negli anni pi`u recenti si e` scoperto che altri disturbi sono attribuiti alla vaccinazione. Ho gi`a citato la dichiarazione del Dott. Osler secondo cui ≪la vaccinazione pu`o causare convulsioni e pu`o essere seguita da emiplegia≫. La paralisi in seguito a vaccinazione e` assai pi`u comune di quello che si possa immaginare. Il Dott. Osler afferma: ≪La meningite cerebro-spinale ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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presenta una curiosa predilezione per i soldati≫. Il Capitano Sheffeld Neave, inglese, dichiara: ≪la meningite e` la malattia dei soldati e dei bambini≫. Durante la I Guerra Mondiale ci fu un’alta percentuale di mortalit`a e di invalidit`a tra i soldati a causa della meningite cerebro-spinale. Chi e` contro la vaccinazione la attribuisce proprio a tale pratica. Questo ha sollevato numerose proteste da parte dei devoti al pus ed alla divinit`a del vaiolo. Nel Lancet, il giornale medico inglese pi`u importante, del 4 settembre 1926, si parla di 7 casi recenti di encefalomielite (infiammazione del cervello, del midollo spinale e delle membrane) in seguito a vaccinazione in 2 ospedali di Londra. Il prof. H.M. Turnbull ed il prof. Jas. McIntosh, i quali studiarono approfonditamente questi casi, nella “Rivista Inglese di Patologia sperimentale”, alla quale si riferisce il Lancet, dichiararono: ≪Non c’`e dubbio sul fatto che la vaccinazione ha costituito un fattore causale definito≫. Il Lancet afferma che ≪le dichiarazioni della “Rivista” includono riassunti di cartelle cliniche, di certificati di morte e di descrizioni dei cambiamenti patologici, sia marcati sia lievi, nel sistema nervoso centrale e nelle zone vaccinate, nelle ghiandole linfatiche di quelle regioni ed in altri tessuti. Disegni molto dettagliati illustrano le lesioni istologiche riscontrate nel midollo spinale ai livelli inferiori. La prova dell’eziologia (la scienza che studia la causa) derivante dalle manifestazioni cliniche ed istologiche, e` molto evidente e trova conferma nei risultati degli esperimenti biologici (esperimenti sugli animali condotti separatamente dal Dott. Paul Fildes e dal prof. McIntosh). In tre di questi casi, le inoculazioni di materiale dal cervello e dal midollo spinale mostrarono la presenza del virus del vaiolo vaccino e di nessun altro virus≫. I sospetti su questi medici cominciarono a nascere nel 1912 quando l’autopsia di un ragazzo di 15 anni, da poco vaccinato, rivel`o la presenza di encefalomielite. Nel dicembre del 1922 una bambina di 9 anni arriv`o all’autopsia dopo una diagnosi di meningite tubercolare. Tuttavia il microscopio non rivel`o alcuna lesione eccetto la cicatrice della vaccinazione, l’infiammazione ghiandolare nella zona circostante la vaccinazione e lievi alterazioni nel sistema nervoso centrale. Il cervello ed il midollo spinale presentavano le stesse peculiarit`a di quelle riscontrate dieci anni prima in un bambino. ≪Altri casi – afferma il Lancet –furono riconosciuti immediatamente, uno in un uomo di 21 anni ed altri in ragazze di 7, 12, 15, e 22 anni. Tutti questi pazienti all’infuori di una ragazza, morirono nel corso di un attacco di encefalomielite acuta complicato da bronco-polmonite≫. Per dimostrare il decorso di questi 7 casi sar`a sufficiente illustrare la condizione di una giovane donna di 22 anni. Era stata vaccinata da bambina e di nuovo il 29 novembre del 1922. Dopo 7 gg. manifest`o un forte mal di testa insieme ad altri sintomi. Il 10◦ ed il 12◦ giorno era in stato di sonnolenza con febbre alta. Il 13◦ giorno era in stato semicomatoso ed il 14◦ giorno mor`ı. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Il Lancet del 9/10/1926, dichiara che in Olanda, nel periodo tra il 1◦ gennaio 1924 ed il l◦ Luglio 1925, ≪si verificarono 35 casi di encefalite di cui 15 furono fatali, in seguito a vaccinazione≫. Il Lancet, nello stesso articolo menzionato precedentemente, afferma inoltre: ≪Degli studi sulle possibili vie di infezione hanno dato risultati negativi; un esame dettagliato sulle zone vaccinate e sulle ghiandole di quella regione ha fornito scarse informazioni in quanto i cambiamenti istologici sembravano essenzialmente simili a quelli di un caso sotto controllo, cio`e quello di un bambino vaccinato recentemente e rimasto ucciso in un incidente≫. Questo significa che il corso ordinario pi`u regolare dei danni causati dalla vaccinazione pu`o facilmente provocare queste malattie. Il Lancet prosegue ulteriormente: ≪Nonostante non si possano identificare le vie d’infezione, sembra che gli autori abbiano ragione nel concludere, in vista della rassomiglianza tra le cartelle cliniche, dell’uniformit`a delle scoperte patologiche e dell’assenza di casi simili indipendenti dalla vaccinazione, che la vaccinazione e` stata un fattore causale definito e non una pura coincidenza≫. (Italics Mine) Nel 1927, quando Mr. Marky ed il Senatore Love discutevano sul problema della vaccinazione, noi portammo all’attenzione pubblica il caso di una bambina il cui corpo appariva contorto, enormemente emaciato e paralizzato, come risultato della vaccinazione. Ricorrendo alla furbizia del politico suadente ed alle antiche scuse mediche della “infezione secondaria”, e della “malattia nascosta”, il dott. Love cerc`o di far credere al pubblico che i guai della bambina erano dovuti a qualche altro motivo che non alla vaccinazione. Ma la “affezione nascosta” e` un’illusione; al di fuori della fantasia dei medici non trova riscontro. Il Lancet in precedenza aveva sostenuto la stessa teoria riguardo ai casi su menzionati. Nell’edizione del 1◦ agosto 1925, riferendosi ai numerosi casi riscontrati nel continente dichiara: ≪Gli esperimenti e le ricerche patologiche hanno dimostrato che questa forma di malattia non e` dovuta al virus del vaccino di Jenner. . . ≫ ≪esisteva gi`a un’infezione latente e la vaccinazione l’ha semplicemente portata allo scoperto≫. “L’infezione latente” e` solo un’altra scusa che per lungo tempo e` servita ad ingannare la professione medica nei confronti della tubercolosi, della sifilide e della lebbra in seguito a vaccinazione. Ma la fine di questo inganno e` vicina. Il Lancet ha ritratto la dichiarazione citata in precedenza affermando: ≪Non si sono mai avuti casi simili indipendentemente dalla vaccinazione. Gli autori hanno fornito motivazioni convincenti a sostegno della teoria che i casi post-vaccinazione non sono puri esempi di poliomielite (infiammazione della materia grigia del midollo spinale), encefalite o malattia del sonno in cui la vaccinazione rappresenta solo un avvenimento casuale≫. Si dichiara che l’encefalomielite in seguito a vaccinazione presenta sempre delle lesioni pi`u profonde di quelle della malattia del sonno e che ‘≪storicamente, l’infiammazione nei casi ordinari di poliomielite (paralisi in¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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fantile) differisce notevolmente da quella che segue la vaccinazione≫. Nel 1923, 24 e 25, in Inghilterra, si fecero molti sforzi per vaccinare tutta la popolazione. Si eseguirono migliaia e migliaia di vaccinazioni. Ci fu un notevole aumento di casi di encefalite e della malattia del sonno. Nel 1924, in Inghilterra ed in Galles, si registrarono 6296 casi di questa affezione e di altre simili, su una popolazione complessiva di 38.746.000 individui; 162 casi ogni milione di abitanti. A Liverpool, su una popolazione di 836.000 abitanti, furono rilevati 257 casi di questo genere; 306 casi ogni milione di abitanti. La percentuale di vaccinazioni a Liverpool era maggiore del 50% rispetto a quella del resto dell’Inghilterra e del Galles ed i casi di encefalite furono maggiori del 100%. Penso che questo sia dovuto alle “affezioni nascoste”, alle “infezioni latenti” o alle “infezioni secondarie”. La Rivista di medicina dello stato di New York, del 15 maggio 1926 riportava 2 articoli tratti da riviste straniere i quali parlavano della presenza di casi simili nel continente europeo. In uno di essi Carl Leiner (Vienna) discuteva l’argomento di come la encefalite e la meningite si sviluppino in 9-15 gg. dopo la vaccinazione. Egli ammette che in un’infezione generalizzata, come potrebbe essere il vaiolo vaccino generalizzato, e` possibile che si manifestino delle complicazioni intracraniche. Inoltre l’articolo afferma che il dott. Lucksch e` stato testimone di 3 casi, ha sentito parlare di altri 4 casi e di tutti questi, 5 si sono conclusi con un decesso. In due autopsie, che riusc`ı ad ottenere, egli fu in grado di sostenere senza ombra di dubbio che ≪la morte era stata causata da encefalite≫. Bastianse aveva raccolto informazioni su altri 34 casi simili che si verificarono in Olanda durante 18 mesi tra gli anni 1924-25, con un tasso di mortalit`a del 40%. Oltre a questi sono stati riportati anche altri casi di meningite. I 3 casi austriaci riportati dall’autore di questo articolo dimostrano che ≪possono essere coinvolti non solo l’encefalo ma anche il midollo ed i nervi periferici, cosicch`e l’affezione pu`o essere considerata pi`u generalmente una polinevrite meningoencefalitica≫. L’altro articolo e` un riassunto di un pezzo scritto dal dott. W.F. Winkler, direttore della Clinica Universitaria di Rostock: ≪Abbastanza recentemente, sono stati individuati, in seguito a vaccinazione, casi isolati di sintomi cerebrali che fanno pensare alla encefalite. Questo e` avvenuto in Olanda, Cecoslovacchia e Germania, mentre in Svizzera sono stati riscontrati 2 casi di meningite grave≫. Anche nei Paesi Bassi, ed in altre nazioni come ad esempio in Francia, si sono manifestati casi di questo genere. Nella “Rivista dell’associazione medica americana”, del 3/7/1926, p. 45, c’`e un articolo del corrispondente da Berlino in cui si discutono “I disturbi nervosi e la vaccinazione antivaiolosa”. Queste sono parole tratte da quell’articolo: “Nei paesi in cui non si pratica la vaccinazione su tutta la popolazione, la paralisi generale e` rara. Nei pazienti affetti da paralisi generale, ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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egli (dott. Daraskwiewicz) non ha mai riscontrato cicatrici di vaiolo, tuttavia erano sempre presenti le cicatrici della vaccinazione≫. I medici olandesi dichiararono: ` impossibile negare il legame tra la vaccinazione e l’encefalite che la segue≫. E` ≪E da notare che mentre i ragazzi sono pi`u predisposti al tetano post-vaccinazione, le ragazze lo sono per l’encefalite post-vaccinazione. Sarebbe ideale poter asserire che tutti i casi di paralisi locale o generale sono dovuti alla vaccinazione. Vi sono anche casi attribuibili ad altre cause. Ma questi casi non devono rappresentare una base per rinnegare l’influenza dannosa della vaccinazione come asseriscono i suoi sostenitori. A quando risale questo fenomeno? Chi pu`o dirlo? Il dott. Pierre Baron, Interno dell’Ospedale di Parigi, introduce il suo lavoro sull’encefalite postvaccinatoria (1929), le cui conclusioni sono basate sulle sue stesse osservazioni, con un caso da lui scoperto dopo una ricerca tra gli annali medici e trovato negli “Archivi della Medicina Infantile” nel 1907. Il dott. Combay, dell’organizzazione medica dell’ospedale di Parigi, cit`o un caso che aveva seguito nel 1905. Egli racconta di una bambina che a 4 mesi di et`a, quando fu vaccinata, godeva di ottima salute; all’ottavo giorno dopo la vaccinazione fu colpita da convulsioni seguite da strabismo e da altri disturbi. Non mor`ı ma rimase gravemente inferma. Non riconosceva pi`u l’ambiente circostante, non riusciva pi`u a prendere il latte, aveva uno sguardo assente, la “regressione intellettuale” si trasform`o in idiozia con sclerosi cerebrale progressiva (indurimento del cervello) ed a circa 18 mesi di vita mor`ı. La sua morte arricch`ı le “statistiche” mediche sotto la voce polmonite: un vecchio tranello per nascondere crimini. Il libro del dott. Baron tratta 255 casi di encefalite post-vaccinazione discussi apertamente come tali nei lavori medici. La sua lista e` lungi dall’essere completa, in quanto egli attribuisce agli S.U. solo 4 casi e tutti prima del 1927. La Gran Bretagna cre`o 2 comitati per studiare questo argomento: il Comitato Andrews, fondato nel nov. 1923, che diede i suoi risultati nel maggio 1925; ed il Comitato Rolleston, fondato nel feb. 1926, che diede i risultati nel feb. 1928. Questi 2 comitati erano composti da grosse personalit`a mediche tutte a favore della vaccinazione. Il comitato Andrews riport`o 62 casi, 42 donne e 20 uomini, di encefalite post-vaccinazione, tra cui 36 decessi; l’et`a media era di 10 anni e mezzo; 4 casi erano al di sotto di 1 anno, 1 caso era di 50 anni e 48 tra sei e sedici anni. Il vaccino dello stato era stato usato in 53 casi di cui 30 furono fatali. Il Comitato Rolleston riport`o 30 casi tra cui 16 decessi. Il vaccino governativo era stato usato in 18 casi di cui 8 furono fatali. Inoltre questo comitato riport`o la storia di 10 casi non fatali, sotto i 15 anni di et`a, mostrando che 4 di essi rimasero invalidi permanenti agli occhi, al cervello ed ai riflessi. Poich`e in Inghilterra ed in Galles la vaccinazione era stata resa obbligatoria, un milione di bambini sono morti (fino al 1930 di convulsioni, tetano, encelatite, meningite ed altri disturbi nervosi). Quanti di questi decessi siano da attribuirsi ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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alla vaccinazione e` difficile da stabilire oggi, ma alla luce dei fatti recenti siamo certi che un gran numero di essi mor`ı per questo motivo. Nel 1924, in Inghilterra ed in Galles si riscontrarono 5039 casi di encefalite letargica, 397 di febbre cerebro-spinale, 777 di poliomielite acuta, 83 di polioencefalite, per un totale di 6296 casi, 2200 decessi, 2529 invalidi cerebrali permanenti e 1575 ristabilimenti completi in salute. I casi del 1924 furono 3 volte pi`u numerosi di quelli registrati in media nei 9 anni precedenti. Nel 1922-23-24, i medici dell’Inghilterra e del Galles inventarono la presenza di cicatrici di vaiolo causando 288.000 rivaccinazioni. ≪Questa vaccinazione extra fu seguita da un aumento extra di casi di malattia del sonno ≫. Nel 1930, in Irlanda, si riscontr`o un caso di encefalite in un bambino che pesava l0 pounds. Era stato vaccinato il 3 maggio e si ammal`o il 10 maggio, ≪era nervoso e vomitava. Il giorno seguente era calmo ed apatico e su ammissione dei medici dell’ospedale, le sue condizioni assomigliavano ad una forma di tetano≫. La Lega delle Nazioni, nel rapporto del 27 agosto 1928 parla di 139 casi e di 41 decessi in Olanda. Questo, tra gli anni 1928-29, provoc`o la sospensione immediata della vaccinazione obbligatoria in quel paese. Il numero totale delle vaccinazioni in Olanda durante la prima met`a del 1928 fu inferiore di 113 rispetto a quello della prima met`a del 1927 ed i decessi a causa dell’enecefalite si ridussero a meno di 113. La Germania modific`o le sue leggi sulla vaccinazione obbligatoria. Adott`o una clausola simile a quella presente in Inghilterra. Il “Notiziario Internazionale” informa: ≪Il cambiamento di atteggiamento nei confronti della vaccinazione da parte di Autorit`a mediche, cio`e l’applicazione meno rigida della legge, e` stato causato principalmente dalla presenza delle molte malattie post-vaccinatorie riscontrate in Olanda, Inghilterra ed in casi sporadici anche in Germania≫. Le persone vaccinate manifestavano una sorta di infiammazione cerebrale (encefalite post vaccinazione), che provoca spesso la morte o anche una forma leggera di disturbi mentali≫. ≪

La seguente e` parte di un articolo uscito sulla Rivista dell’Associazione Medica Americana del 5 aprile 1930: ≪Reisch riporta che in seguito alla vaccinazione di 233 bambini tra i 5 ed i 10 anni, furono osservati diversi casi di sintomi di encefalite. 2 casi furono particolarmente gravi e culminarono con la morte del paziente. L’autopsia rivel`o le alterazioni tipiche dell’encefalomielite. Anche altri sei bambini, 6-12 gg. dopo la vaccinazione, manifestarono i sintomi dell’encefalite. Il Rapporto della Commissione per il vaiolo e la vaccinazione, dell’Istituto d’Igiene presso la Lega delle Nazioni a Ginevra, datato 27 agosto 1928, afferma: ≪L’encefalite post-vaccinazione, di cui stiamo trattando, e ` diventata un proble¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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ma in conseguenza agli avvenimenti accaduti negli ultimi anni nei Paesi Bassi, in Inghilterra ed in Galles. In ognuno di questi paesi i casi sono stati sufficientemente numerosi e simili da essere considerato collettivamente. La loro presenza ci fa pensare che un nuovo rischio imprevisto sta attaccando la pratica della vaccinazione≫. Cosa succede in America? Vi sono casi simili? Si. Ma raramente vengono pubblicati e quasi mai sono studiati dettagliatamente. Nel 1930 Julia Motley, 12 anni, proveniente da Irisburg, Va., mor`ı di paralisi infantile acuta che l’aveva colpita 3 settimane dopo essere stata vaccinata. I suoi genitori attribuirono la morte alla vaccinazione, mentre le autorit`a dell’ufficio d’igiene dello stato erano schierate a favore della vaccinazione. Il “New Leader” di Richmond, Va., del 28/3/1930 afferma: ≪Mentre i genitori avevano attribuito la morte alla vaccinazione, il dott. Shackleford, medico curante, ha dichiarato che il certificato di morte, compilato da egli stesso naturalmente, dimostra che la bambina e` deceduta a causa di una paralisi infantile acuta che l’aveva colpita 3 settimane dopo essere stata vaccinata≫. E questo e` quanto: il medico che aveva vaccinato la bambina compila il certificato di morte per difendere se stesso e cos`ı il vaccino e la questione sono salvi. Ora la bambina e` immune dal vaiolo e la divinit`a del vaiolo e` stata soddisfatta. Questo mi ricorda molto una dichiarazione facente parte di un memorandum scritto dal prof. Jorge al Comitato dell’Ufficio Internazionale per la salute pubblica (pubblicato nel bollettino mensile di quell’organizzazione nel gen. 1927), nel quale egli prende in considerazione ≪i motivi che ci preoccupano sono le complicazioni di un’operazione profilattica considerata innocua fino ad oggi. . . ≫ (Italics mine) Probabilmente la stampa non avrebbe pubblicato le notizie in quanto essa protegge sempre la professione medica. La stampa e` valida quanto il prof. Jorge ed i suoi collaboratori nel nascondere la verit`a. I mezzi al servizio dell’intelligenza, i giornali, le riviste, i cinema, le chiese e le scuole giocano un ruolo importante nell’illusione continua del pubblico ed ogni personaggio inerente ad essi, giornalista o scienziato, professore o predicatore, e` un organo politico nelle mani degli sfruttatori. Naturalmente, a conti fatti, questi personaggi non contano poi molto; quando si alza la marea sono i primi ad affondare. Il chirurgo Chas. Armstrong, nel rapporto della salute pubblica dei 23 agosto 1929, in un articolo sull’encefalite post-vaccinazione, afferma: ≪Poich`e il fattore et`a sembra essere interessato, la nostra abitudine di vaccinare tra il 6◦ ed il 7◦ anno di vita sembra predisporre la popolazione alle complicazioni. Per di pi`u si sono gi`a verificati alcuni casi. Wilson e Ford e Fulgham e Beykirk hanno riscontrato in questo paese 3 casi che sono stati confermati da studi patologici. Altri casi ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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basati su evidenze cliniche ed epidemiologiche esistono nel Connecticut, nel Rode Island, New York, Maryland, Illinois, California, Washington e nel Distretto della Columbia≫. Il “Bollettino settimanale” emesso dal Dipartimento della Salute della Citt`a di New York, in data 7 sett. 1929, dedica diverse pagine ad una discussione sull’argomento dell’encefalite post-vaccinazione: ≪Anche se negli U.S.A. sono stati riscontrati solo pochi casi sembra opportuno richiamare l’attenzione dei medici verso questa complicanza, cosicch`e nei casi in cui le persone vaccinate di recente presentino sintomi relativi al sistema nervoso centrale, si possano compiere delle ricerche accurate≫. Potrebbe essere interessante, per i medici, studiare i sintomi che coinvolgono il sistema nervoso centrale ma sicuramente non lo sarebbe per un bambino malato, o per i suoi genitori. Poich`e la classe medica e` decisa a non abbandonare questa pratica dannosa, dipende da voi la prevenzione dell’encefalite post-vaccinazione, e di tutti gli altri disturbi discussi in questo capitolo. Dovete assolutamente evitare che vostro figlio venga iniettato con pus di vacca. E` vostro figlio, non e` una propriet`a dello stato. Non e` stato messo al mondo per far arricchire la classe medica. Voi siete i responsabili della sua salute. Se tradirete vostro figlio sacrificandolo a questa divinit`a, la vostra dimora ultraterrena dovrebbe essere simile ad un girone dantesco. I genitori hanno delle responsabilit`a verso i figli, e una di queste e` quella di salvaguardarli dai pericoli, inclusi quelli che ne minacciano la salute. E` dovere di ogni genitore “rifiutare” ed “opporsi” alla vaccinazione per il bene del proprio figlio, qualunque siano le circostanze. Lottate, andate in prigione, resistete in ogni modo a chi vuole iniettare pus di vacca. Alcuni anni fa, in Italia, un gruppo di medici fu letteralmente denudato e “vaccinato”, dopo aver fatto irruzione nelle abitazioni dei montanari e aver cercato di vaccinare a forza i loro bambini. Questo sistema dovrebbe essere adottato immediatamente nel nostro paese. Bisogna far soffrire questi mascalzoni nella stessa maniera in cui essi fanno soffrire gli altri. Bisogna dar loro una lezione. In risposta ad una richiesta d’informazione indirizzata dal Senatore Robt. F. Wagner al Dipartimento americano della Salute, il Chirurgo Generale Hugh S. Cummings afferma: ≪Negli U.S.A. e` stato riscontrato un caso (di encefalite postvaccinazione) nel 1929, e due sono stati registrati nel 1927. Questi 3 casi sembrano essere stati conseguenze sicure della vaccinazione. Altri casi meno sicuri sono presentati alla nostra attenzione ma non e` necessario trattarli in questa sede≫. Che queste e le altre cifre fornite come risposta non siano complete, risulta evidente nel paragrafo conclusivo della sua lettera: ≪Nonostante sin dal 1925 si ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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sia compiuta una ricerca tra il materiale a disposizione, non possiamo essere sicuri che questa lista sia completa. Anche se il servizio per la salute pubblica cerca di studiare ed approfondire i casi sospetti di essere stati causati da prodotti biologici, non esiste un meccanismo legale che obblighi la denuncia di questi casi al servizio stesso≫. Il Rapporto del 1918 del Chirurgo Generale dell’esercito americano dimostra che nel 1917 negli ospedali militari furono ricoverati 19.608 uomini sofferenti di vaiolo vaccino e di inoculazione anti-tifoide. Il rapporto del 1919, relativo all’anno 1918, mostra che i ricoveri di persone sofferenti di vaccinazione tifoide furono 23.191 e quelli riguardanti il vaiolo vaccino 10.830. Presumendo che le proporzioni di quelli che soffrivano a causa di queste 2 inoculazioni siano state le stesse per i 2 anni in questione, si realizzer`a che circa 20.000 uomini furono ricoverati negli ospedali militari perch`e affetti da vaiolo vaccino. Queste considerazioni non tengono in alcun conto gli individui i cui sintomi venivano attribuiti ad altre cause o non erano forti abbastanza per giustificare il ricovero in ospedale. Il “Chicago Tribune” del 6 giugno 1926 riportava la morte di Kasmir Jeskey, 10 anni, figlio di Anna Jesky, abitante al 1523 della 17 Ave., Melrose Park. Il giornale dichiarava: ≪Un avvelenamento del sangue che si crede dovuto alla vaccinazione ha preso la vita di Kasmir Jesky≫. L’anagrafe inglese registra, dal 1875 al 1923, 1464 decessi attribuiti ufficialmente alla vaccinazione. Queste cifre illustrano solo in parte la situazione in quanto la maggioranza dei decessi viene tenuta nascosta. Ad esempio, in una serie di decessi causati dalla vaccinazione, l’ufficio informazioni pubblico rivel`o che solo in un caso la vaccinazione era stata considerata la causa del decesso. In un’altra situazione di 17 decessi in seguito a vaccinazione, situazione studiata e pubblicata da un medico, solo una morte fu attribuita alla vaccinazione. Un medico inglese afferma: ≪Nei certificati da noi emessi, accessibili al pubblico, e` difficile trovare opinioni che possono nuocere all’immagine del medico. Egli probabilmente in questi casi dice il vero ma non completamente e considera il sintomo pi`u evidente come causa del decesso. Come esempio dei casi in cui l’immagine del medico e` danneggiata, menzioner`o l’erisipela in seguito a vaccinazione e la febbre puerperale. Nel primo caso, che risale a non molto tempo fa, sopravvenne la morte e, nonostante non avessi vaccinato il bambino, evitai di menzionare questo fatto nel certificato di morte, nel tentativo di difendere la vaccinazione stessa≫. La vaccinazione deve essere salvaguardata a tutti i costi. Non importa quanti bambini uccide, basta che non venga disonorata. E` dovere dei genitori arrestare questa rovina dei bambini. E` dovere sacrosanto dei genitori proteggere i figli dai ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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pericoli. Se la professione medica non e` abbastanza leale da abbandonare questa usanza remunerativa ma dannosa, sono i genitori a doverlo fare. E se si dicesse che anche se la vaccinazione spesso provoca malattie e morte, ne provoca di meno di quelle che previene? In questo caso dovrei dimostrare il contrario. Ma, data per vera questa asserzione, rimane il fatto che costringere qualcuno a sottoporsi a questo pericoloso procedimento e` assolutamente sbagliato. E` un pericolo e noi abbiamo il diritto di poter scegliere. La vaccinazione obbligatoria e` un crimine. Il “Christian Herald”, giornale inglese, del 7 luglio 1927 riporta la notizia di un’epidemia di vaiolo, di tipo grave, in 15 regioni francesi il cui tasso di mortalit`a era del 50% nelle donne e 35% negli uomini. Erano tutte persone vaccinate; molte delle vittime erano state vaccinate addirittura 3 volte. Se la vaccinazione protegge, perch`e non lo ha fatto in questi casi? Nel nostro esercito, durante la guerra Ispano-Americana e nelle Filippine, i soldati erano stati vaccinati non solo annualmente, ma ogni 6 settimane. Il capo chirurgo Lippincott sosteneva: ≪La vaccinazione viene eseguita con la stessa regolarit`a dei turni di guardia≫. Nonostante ci`o i rapporti ufficiali mostrano la presenza di 276 casi di vaiolo, nel 1899, con 78 decessi; nel 1900, 246 casi e 113 decessi e nel 1901, 125 casi e 37 decessi; una mortalit`a del 50% circa con una punta massima nel 1900, in un esercito tra i pi`u vaccinati. Nel 1872 il Giappone approv`o una legge sulla vaccinazione obbligatoria che fu messa in atto rigidamente. Ma il vaiolo continu`o ad “infestare quel paese”. Nel 1885 approv`o un’altra legge in cui si obbligava a ripetere la vaccinazione ogni 7 anni. Tra il 1886 ed il 1892 in Giappone si eseguirono 25.474.370 vaccinazioni e rivaccinazioni. Sempre durante questi 7 anni, dal 1886 al 1892, in Giappone si verificarono 156.175 casi di vaiolo con 38.979 decessi, cio`e un tasso di mortalit`a del 25% circa, che supera quello del periodo in cui non veniva praticata la vaccinazione. Solo in 1 anno (1893) in Giappone, si riscontrarono 41.898 casi di vaiolo con 11.852 decessi. Nel 1896 il Parlamento giapponese approv`o una legge firmata immediatamente da Mikado, con cui si obbligava ogni cittadino residente del Giappone ad essere rivaccinato ogni 5 anni. Per i trasgressori la legge prevedeva pene severe. Il barone Takalira, nel 1906, durante la cena del giubileo dell’associazione “Funzionari medici dell’istituto d’igiene inglese”, espresse cos`ı il suo parere: ≪In Giappone non esiste un movimento anti-vaccinazione. I bambini vengono vaccinati prima del 6◦ mese di vita, rivaccinati a 6 anni all’inizio della scuola e vaccinati di nuovo a 14 anni prima del liceo; da adulti sono vaccinati prima del servizio militare ed ogni qual volta si presenti un caso di vaiolo≫. Prendiamo in considerazione l’ultima parte di questa dichiarazione. Se la vaccinazione deve prevenire il vaiolo, come mai in un paese cos`ı vaccinato ≪si presentano casi di vaiolo?≫ La risposta e` una sola: la vaccinazione non previene. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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In Giappone la legge sulla vaccinazione obbligatoria divenne effettiva nel 1896. Nel 1897 si manifestarono 49.946 casi di vaiolo con 2.276 decessi. Nel 1908 i casi ufficiali furono 10.067 ed i decessi 5.837. Dal 1889 al 1908 in Giapone si ebbero 171.611 casi di vaiolo con 47.919 decessi per questa causa. Se c’`e qualcuno che crede che la vaccinazione o la rivaccinazione possano prevenire il vaiolo, questo qualcuno dovrebbe dare un’occhiata alle suddette cifre. In quegli anni in Giappone il tasso di mortalit`a era del 30%. Ci piacerebbe sapere in qual modo la vaccinazione e` riuscita a prevenire la malattia in quei 47.919 casi fatali di vaiolo post-vaccinatorio. La “Rivista medica di New York”, del 22/7/1909 contiene un articolo di Chas. Rauta, M.D., Prof. di Igiene e Materia Medica presso l’Universit`a di Perugia, riguardante “La vaccinazione in Italia”. Egli sottolinea che ≪L’Italia e` uno dei paesi pi`u vaccinati del mondo. Per 20 anni prima del 1885 la vaccinazione del nostro paese veniva praticata in una percentuale del 98.5. Nonostante ci`o, le epidemie di vaiolo che abbiamo subito sono state talmente spaventose da non poter essere paragonate ad alcuna cosa prima della vaccinazione. Durante il 1887 abbiamo avuto 16.249 decessi a causa del vaiolo; nel 1888 furono 18.110 e nel 1889, 13.413 ≫. Riferendosi all’esercito italiano, dove ≪la vaccinazione veniva eseguita 2 volte all’anno gi`a da molto tempo, – egli afferma che – i soldati non protetti in quanto la vaccinazione non aveva attaccato su di loro, erano meno soggetti al vaiolo di quelli protetti a dovere dai buoni risultati della vaccinazione; il tasso di mortalit`a tra quelli ben vaccinati era pi`u alto di quello osservato tra gli uomini su cui la vaccinazione non aveva “attaccato”≫. Da quando abbiamo conquistato le Filippine, abbiamo loro imposto la vaccinazione. In precedenza la Spagna aveva fatto la stessa cosa. Negli anni 1905-1906; 1907-1908 e 1918-1919, queste isole furono colpite da gravi epidemie di vaiolo di cui quella del 1918-1919 fu la peggiore. In quell’anno i casi ufficiali di vaiolo furono 47.887 ed i decessi 16.578. Solo a Manila, la parte pi`u vaccinata delle isole, i casi furono 1326 ed i decessi 869; una mortalit`a del 65.3%. Il tasso pi`u basso di mortalit`a si registr`o a Mindanano, la zona meno vaccinata delle isole Filippine. L’istituto d’igiene aument`o la sua mole di lavoro e vaccin`o migliaia e migliaia di individui, eseguendo 4 vaccinazioni circa ogni abitante di Manila. In seguito a ci`o, nel 1919, i casi di vaiolo furono 99.300 con 47.395 decessi. In meno di 2 anni, in una popolazione inferiore agli 11.000.000 di abitanti si ebbero 147.187 casi di vaiolo con 63.973 decessi. Nel rapporto dell’istituto d’igiene filippino del 1920 (pp. 141-142) si commenta: ≪Dal tempo in cui il vaiolo era scomparso dalla citt`a di Manila fino all’anno 1918 (9 anni pi`u tardi), in cui la malattia e` ricomparsa nelle forme pi`u gravi, migliaia e migliaia di persone sono state vaccinate ogni anno con il risultato che l’epidemia del 1918 rappresenta un fallimento per l’immunizzazione futura contro ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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le epidemie≫. (Italics mine) Tuttavia si cerc`o di trovare degli alibi per questo fallimento e cos`ı l’ignominosa usanza continu`o. Non importa il danno che provoca: quelli che ci speculano sopra non la elimineranno fino a che le loro tasche si continueranno a riempire. Esiste al mondo un paese in cui non si pratica la vaccinazione e dove il vaiolo non compare: l’Australia. I tre quarti della popolazione non sono mai stati vaccinati. Secondo la moderna teoria che l’immunit`a del vaccino dura solo 5 anni, (in Italia si vaccinava 2 volte all’anno ma senza risultati), solo il 2 e mezzo percento della popolazione veniva “protetto”. Nella storia australiana meno di un persona all’anno muore di vaiolo. Molte di queste persone sono stranieri che vengono semplicemente messi in quarantena in questo paese. Nel Qeensland, dove le statistiche mostrano solo una vaccinazione ogni 1500 abitanti, c’`e stato solo 1 caso di vaiolo. Nel 1892 un ufficiale vaccinato contrasse la malattia mentre era in navigazione. Fu l’unico caso. L’epidemia non si e` mai verificata tra soggetti non vaccinati. Nella regione della Vittoria, in 21 anni ci furono 5 decessi da vaiolo e 14 da vaccinazione e queste sono solo le cifre che sono state riportate ufficialmente. Ci`o coincide con i rapporti dell’anagrafe inglese riguardo al periodo in cui, in Inghilterra, si verificarono 42 decessi da vaiolo in soggetti al di sotto dei 5 anni di et`a e 157 dovuti alla vaccinazione. Vi sono inoltre le cifre ufficiali che mostrano che ≪in Inghilterra e Galles solo 109 bambini (sotto i 5 anni) sono morti di vaiolo nei 23 anni terminati nel dicembre 1933, ma 270 sono morti per la vaccinazione≫. In Inghilterra e Scozia il diminuire delle vaccinazioni e` stato accompagnato, in pratica, dalla scomparsa del vaiolo. Ecco alcune cifre relative all’Inghilterra: 1871-1875, percentuale di vaccinazione 97.6%, decessi da vaiolo ogni milione di abitanti: 228; 1910-1920, percentuale di vaccinazione 43.9%, decessi da vaiolo ogni milione di abitanti: 0.4. In Scozia, uno dei paesi pi`u vaccinati del mondo, (≪non esiste un bambino non vaccinato in questo paese≫), negli anni 1855-1874, 9087 bambini sotto i 5 anni sono morti di vaiolo; negli anni 1907-1919, su un terzo di bambini vaccinati solo 7 furono i decessi a causa del vaiolo e l’et`a era sempre sotto i 5 anni. Con tutto questo non voglio dichiarare che la vaccinazione non abbia mai salvato nessuno dal vaiolo. E` una questione di cifre il fatto che migliaia di vittime di questa usanza superstiziosa siano state salvate dalla “potenza immunizzante della morte”. Ma e` un fatto di cifre anche quello che le statistiche inglesi e gallesi mostrano che, mentre la vaccinazione ha ucciso un numero di persone 10 volte maggiore rispetto al vaiolo, si e` verificata una diminuzione nei casi di vaiolo in concomitanza alla diminuzione delle vaccinazioni. La seguente tavola, che ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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riporta le cifre ufficiali inglesi e gallesi relative alla percentuale annua di bambini vaccinati ed al numero dei decessi da vaiolo, si dimostra assai interessante per chi voglia interpretarla con intelligenza: Periodo

Percentuale di bambini vaccinati

Decessi da vaiolo

1872-1881 1882-1891 1892-1901 1892-1911 1912-1921 1922-1931 1932-1941

85,5 82,1 67,9 67,6 43,3 43,1 34,9

3.708,2 923,0 436,5 395,3 12,2 25,0 1,4

Durante il periodo in cui fu vaccinato l’85.5% dei bambini nati ed un altro 10% mor`ı prima di aver raggiunto l’et`a per essere vaccinato, questi 2 paesi presentavano in media un numero annuo di 3708 decessi da vaiolo. Quando le vaccinazioni erano diminuite a circa 1/3 dei bambini nati, il tasso annuo di mortalit`a da vaiolo era sceso a meno di 2 all’anno. La domanda, a questo punto, per usare le parole dell’ “Inquisitore sulla vaccinazione” (Londra) del feb. 1947, e` : ≪Come mai un’operazione che era in declino stava causando la scomparsa del vaiolo?≫ Nel 1942 a Swindon (Bretagna), un caso di vaiolo diede il via alla vaccinazione di moltissime persone. Si manifestarono solo 3 casi di vaiolo, tutti guariti, ma 12 soggetti vaccinati morirono di infiammazione al cervello. Nello stesso anno vicino ad Edimburgo, in Scozia, otto persone morirono di vaiolo (di queste, 6 erano state vaccinate) e 10 morirono a causa degli effetti della vaccinazione. In Bretagna, durante gli anni 1939-1944, ci furono 60 casi di encefalite postvaccinazione e di questi 31 furono fatali. Un tasso di mortalit`a leggermente superiore al 50%. Durante questo stesso periodo si verificarono 21 casi ufficiali di vaiolo con solo 3 decessi. In altre parole, in Bretagna, durante questo periodo, ci fu un numero di casi di encefalite post-vaccinazione maggiore di 3 volte rispetto a quello dei casi di vaiolo ed i decessi da encefalite post-vaccinazione furono 10 volte pi`u numerosi di quelli da vaiolo. Poich`e queste cifre non sono ufficiali e vengono fornite dalla professione medica inglese, la stessa che compila le diagnosi ed i certificati di morte, esse costituiscono l’affermazione, da parte della medicina, che mentre la vaccinazione non previene il vaiolo, il vaiolo vaccino e` una malattia assai pi`u pericolosa del vaiolo stesso. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Dalla prima edizione di questo libro l’Inghilterra, prima nazione al mondo ad approvare una legge sulla vaccinazione obbligatoria, ha annullato questa legge e nessuno nell’Impero inglese, neanche nell’esercito, e` costretto a farsi vaccinare. Dal 1907 nessun cittadino o nessun soldato e` costretto a farsi vaccinare se non lo ritiene giusto. Allo stesso modo, i genitori possono evitare di far vaccinare i figli. In questa terra di codardi, rifugio per gli schiavi, una terra che con orgoglio rivendica la sua libert`a dall’Impero inglese conquistata nel 1776 la vaccinazione e` ancora obbligatoria in diversi stati, in molte citt`a e nell’esercito. Anche gli impiegati statali sono costretti a farsi vaccinare a rischio di perdere il proprio lavoro. Il vaiolo e` sempre presente nella forma peggiore, nei posti dove si pratica la vaccinazione. L’incisione della vaccinazione e` l’incisione della morte. Nonostante ci`o il nostro istituto d’igiene, sotto il controllo dei medici, inventa storie di epidemie, crea un clima di panico a scopo di lucro come accadde a Kansas City nel 1921, a Pittsburgh nel 1924, a Filadelfia, Baltimora e Washington nel 1925. Nel 1925 si tent`o anche di creare un panico a New York ma, a causa della campagna contraria svolta dal “New York Evening Graphic”, il Direttore dell’istituto d’igiene mise tutto a tacere. Nel rapporto sulla salute pubblica del 28 gennaio 1927, il bollettino settimanale emesso dall’istituto per la salute pubblica americana, il chirurgo J.P. Leake afferma: ≪Una persona non immunizzata pu`o contrarre la malattia se esposta ad essa? Ci`o non avviene di regola. Essere a contatto con il vaiolo, specialmente nelle forme piu` lievi, senza contrarlo e` un avvenimento comune ma non rappresenta la prova che l’individuo e` immune? Il numero dei casi di vaiolo tra le persone non protette a contatto con pazienti colpiti dalla malattia e` assai inferiore al 100% . . . . Nonostante il vaiolo sia senza dubbio pi`u frequente tra le persone non vaccinate, n`e la vaccinazione n`e la presenza di cicatrici assumono un valore diagnostico. La non affidabilit`a di questo criterio appare evidente nelle epidemie virulente della malattia. . . . La forma purpurica di vaiolo, sempre fatale, e` la pi`u difficile da prevenire con la vaccinazione ed i casi di questo tipo, senza un’eruzione di vaiolo vera e propria, possono apparire anche in persone vaccinate. . . . La forma pi`u lieve di vaiolo, quella pi`u comune oggi, costituisce una ragione valida per far s´ı che la vaccinazione preventiva sia pi`u leggera ed innocua possibile. . . . Casi persino mortali si verificano ad ogni epidemia grave anche tra le persone vaccinate dove il vaccino impiegato, scoperto in seguito, non e` sufficientemen¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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te potente; questi casi si verificano inoltre, anche tra gli individui vaccinati nel passato con un vaccino adatto. Si viene vaccinati eppure si rimane colpiti dal vaiolo. Il vaccino non era “sufficientemente potente”, ma questo e` stato scoperto troppo tardi, quando cio`e il vaiolo era gi`a comparso. Si viene vaccinati e non si rimane vittime del vaiolo: il ` come la prova per vedere se i funghi sono velenosi: se vaccino era potente. E mangiandoli si sopravvive non lo sono, se si muore lo erano. Nel 1929, 130 membri della Camera di Commercio di Dallas, Tx, annullarono un viaggio in Messico in quanto era obbligatoria la vaccinazione. Dopo aver ottenuto il permesso di entrare senza essere vaccinati 100 medici di Dallas si recarono in Messico. Ricordatevi questi fatti prima di sottoporre vostro figlio a questa pratica pericolosa. Secondo le statistiche in questo paese i rischi che comporta la vaccinazione sono 10 volte maggiori rispetto a quelli del vaiolo. Secondo le cifre riportate dal Servizio per la salute pubblica americano, tra gli anni 1925-1928 ci fu una media di 16 decessi ogni milione di individui vaccinati. Questo numero comprende solo i decessi attribuiti ufficialmente alla vaccinazione, ma non include quelli dovuti ad encefalite, meningite, ecc. derivanti dalla vaccinazione. Fino a quel momento negli U.S.A. erano stati riportati 20 casi di encefalite come conseguenza della vaccinazione. Il Servizio per la Salute Pubblica ha istituito una commissione per determinare il numero di questi casi nel nostro paese, ma non ho mai visto i risultati da loro ottenuti. Tra gli anni 1927-1929 negli U.S.A. fu riportata una media di l.18 decessi di vaiolo ogni milione di individui. In molti di questi decessi il vaiolo non viene considerato la causa primaria della morte. In questo paese i decessi da vaiolo si sono quasi estinti completamente, ci sono solo 13 stati che obbligano la vaccinazione prima del periodo scolastico ma da nessuna parte vige la regola di vaccinate i neonati o gli adulti che non fanno parte dell’esercito. A causa del fatto che la vaccinazione e` piu` pericolosa del vaiolo, molti medici evitano di vaccinare i propri bambini. Un articolo apparso su “La medicina americana” del marzo 1914 afferma:. ≪La crescente opposizione alla vaccinazione e` un argomento assai preoccupante. Questo nuovo movimento. . . non rappresenta una crociata illogica ed assurda, ma e` la convinzione degli uomini intelligenti che e` inutile proteggere contro un’infezione che potrebbe non manifestarsi mai. . . Questo atteggiamento non e` limitato ai profani ma comprende anche delle personalit`a mediche. Due personaggi di fama mondiale ci fanno confessato di aver fatto vaccinare i propri figli solo per servire l’opinione pubblica e non per convinzione professionale. . . C’`e chi sostiene che la possibilit`a di ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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contrarre il vaiolo e` solo una su un milione, mentre e` molto pi`u probabile contrarre infezioni da pus o tetano dopo essere stati vaccinati. . . ≫. Questa usanza criminale terminer`a non appena i genitori dimostreranno abbastanza interesse nei riguardi del benessere dei figli. Oggi, i genitori offrono i propri figli sugli altari della divinit`a del vaiolo in quanto la motivazione commerciale lo impone. Se il bambino rimane invalido o muore i genitori accettano le scuse di quei mascalzoni che rovinano i bambini a scopo di lucro. Mi rivolgo a te, lettore: sai come si e` sentito Giuda dopo aver venduto il suo Signore per pochi pezzi d’argento? Se tu hai acconsentito a far vaccinare tuo figlio, dopo che avrai conosciuto la verit`a saprai come ci si sente a tradire. Non c’`e molta differenza tra te e Giuda: egli se non altro ebbe poi la decenza di andarsi ad impiccare.

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Capitolo 29 L’AVVELENAMENTO DA SIERO I genitori si preoccupano molto di “immunizzare” i propri figli contro numerose malattie, di inocularli vaccini, sieri e antitossici di ogni genere. Il flusso costante della propaganda svolta dalle case farmaceutiche per mantenere vivo questo commercio e` sostenuto da statistiche, menzogne, distorsioni e false dichiarazioni atte a mettere in una condizione di profondo terrore i genitori. Lo scopo principale di questa propaganda non e` quello di garantire la salute e il benessere dei bambini ma di assicurare un guadagno costante ai medici e alle case farmaceutiche. Nel Red Book Magazine dell’ag. 1952, Eduard T. Wilkes, M.D. presenta un “Nuovo programma di immunizzazione per i neonati”. E` il programma che era stato proposto dal Dipartimento per la Salute dello Stato del Michigan ed e` simile a quello consigliato dall’Accademia Pediatrica Americana. E` questo: Le iniezioni contro la tosse convulsa, la difterite e il tetano devono essere iniziate a 3 mesi e non a 6 come consigliato nel passato. La ragione e` spiegata dal fatto che pi`u della met`a dei decessi per tosse convulsa avviene nei bambini al di sotto dei 6 mesi. (Io mi chiedo questo tasso di mortalit`a relativo alla tosse convulsa cosa abbia a che fare con il tetano e la difterite). ≪

La vaccinazione contro il vaiolo dovrebbe essere eseguita a 5 mesi. I richiami per proteggere contro la tosse convulsa, la difterite e il tetano devono essere ripetuti all’et`a di 2 o 5 anni. L’immunizzazione contro la difterite, il tetano e il vaiolo deve essere rinnovata a 5-6 anni di et`a e di nuovo intorno ai 9-10≫. I vaccini e i sieri vengono somministrati in quanto si pensa che “agiscano” – 370 –


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attaccando la “malattia infettiva” e immunizzando il paziente contro un secondo “attacco”. Anni fa, nel mio libro La Rigenerazione della vita dimostrai che questa teoria, quella che un “attacco” che rende immuni da un secondo “attacco”, e` tanto illogica quanto non-scientifica, e contraria alle evidenze. Dimostrai, ad esempio, che, in seguito a cinque vaccinazioni successive, un individuo pu`o contrarre il vaiolo per tutte e 5 le volte. Vi sono casi in cui i pazienti avevano avuto la polmonite ben 15 o 50 volte. Considerando ci`o, rispondete alla domanda: ≪Quale siero sar`a mai iniettato per immunizzare gli uomini dalla polmonite?≫ E se non dalla polmonite, dalle altre cosiddette malattie infettive? Prendiamo in considerazione la difterite: Il “Dizionario della Medicina” di Quain (edizione del 1902) sostiene: ≪Un attacco di difterite non conferisce l’immunit`a nell’individuo. Anche durante la convalescenza ci sono stati casi che hanno di nuovo manifestato la malattia e questo pu`o accadere pi`u di una volta≫. Goodalla e Washbovrn, nel “Manuale delle malattie infettive” dichiarano: ≪Non si e` sicuri sul modo in cui un attacco di questa malattia (difterite) possa proteggere contro un secondo attacco. Di sicuro possiamo solo affermare che le ricadute e gli attacchi successivi non sono rari≫. Da questi fatti appare chiaro che l’antitossina non pu`o immunizzare un bambino. A tale riguardo i medici sostengono che i bambini sono immuni dalla difterite per ereditariet`a ma poi perdono tale immunit`a tra i 6 ed i 9 mesi. Anche la madre deve aver perso la sua immunit`a a quella et`a. Dove e come l’ha riacquistata per poterla poi trasmettere al proprio figlio? La sostanza detta “tossina della difterite” viene mischiata all’antitossina per formare la tossina-antitossina. J. W. Hermeter, M.D., in un articolo pubblicato sulla “Rivista Medica dell’Illinois” del 19 novembre 1929 (P. 368), parlando di questa tossina che egli descrive come “un veleno pericoloso”, afferma che ≪le tossine costituiscono la forma pi`u concentrata di materiale velenoso. Una oncia di tossina della difterite pu`o uccidere 600.000 porcellini d’India o 75.000 cani di taglia grande≫. Negli “Annali della Medicina Interna” del gennaio 1929, C. D. Mercer, M. D., dichiara che ≪la tossina-antitossina non e` una sostanza innocua e non dovrebbe essere somministrata ai bambini in maniera sconsiderata≫. L’Istituto d’Igiene americano dichiara che il miscuglio dell’ “antitossina” con la “tossina della difterite” (che formano la tossina-antitossina) ha carattere velenoso e somministrandone 5 dosi in 5 cavie si osserver`a che 2 moriranno in 410 gg. e le altre 3 moriranno di paralisi da difterite in 15-35 gg. Solo un Istituto di Igiene disonesto potrebbe considerare innocuo questo miscuglio velenoso. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Jesse R. Gersterly, M.D., cita un caso di morte improvvisa per nefrite (infiammazione dei reni) di un bambino in seguito ad inoculazione di tossina-antitossina. Questo caso fu pubblicato nel Giornale Medico del Nord-America del marzo 1926. A causa di questa pubblicazione C.D., Mercer, M.D., di West Union, Iowa dovette indagare sui pericoli di questo siero. Negli Annali della Medicina Interna del gennaio 1929 (p. 668) egli riferisce, che su 125 bambini tra 6-20 anni, 27, o il 20%, mostr`o albuminuria dopo la terza inoculazione di tossina-antitossina mentre 13 bambini, o il 10%, mostravano questo sintomo di distruzione dei reni prima dell’inoculazione. Egli dichiara che ≪un enorme numero di bambini apparentemente sani presenta albuminuria e che la somministrazione di T-A (tossina-antitossina) raddoppi`o la percentuale in 120 bambini≫. C. Gatewood, M.D. e C. G. Baldridge, nel “Giornale dell’Associazione medica americana” dal 2 aprile 1927, affermano: ≪Nei pazienti trattati con siero immunitario sono state osservate numerosissime complicazioni. La sintomatologia comune comprende febbre orticaria, eritema, edema, linfoadenoma (tumore maligno delle ghiandole linfatiche), artralgia (dolore alle giunture), sensazioni di soffocamento, mal di testa, nausea e vomito. Occasionalmente si manifestano sintomi pi`u gravi quali nevrite periferica, epidimite (infiammazione dell’epididimio una piccola parte del testicolo) e orchite (infiammazione dei testicoli). Potrei anche aggiungere che paralisi, convulsioni, infiammazione cardiaca, cedimento cardiaco e morte improvvisa sono manifestazioni assai pi`u frequenti di quanto non si immagini. Se si vuole approfondire l’argomento consiglio di leggere il mio “L’avvelenamento da siero, un crimine della medicina”. Il 27 gennaio 1928 a Bundabera in Australia, 8 bambini ricevettero la loro 2 inoculazione di tossina-antitossina e 13 bambini ricevettero la prima. Il Rapporto del 13-6-1928 della Commissione di Inchiesta sui decessi, pubblicato dal Parlamento del Commonwealth australiano, dichiara: ≪Di questi 21 bambini, 18 si ammalarono con sintomi simili durante la notte tra il 27 e il 28 gennaio. Undici morirono il 28 gennaio e uno il 29≫. I miei piccoli sono tutti morti≫ era il pianto disperato di una madre mentre seppellivano i suoi 3 bambini, vittime del massacro dei medici. Un padre si rec`o al cimitero per assistere alla sepoltura delle 2 bambine mentre la madre era all’ospedale con i 2 figli maschi entrambi molto malati. Si tent`o di nascondere questo “incidente”, come fu chiamato, ma i pi`u informati non si lasciarono trarre in inganno. A Baden, vicino Vienna nel Settembre 1923, 7 bambini morirono in seguito ad inoculazione di tossina-antitossina. Come risultato di ci`o il governo ≪

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austriaco mise al bando l’uso di questo siero, il “Giornale medico inglese” del 26 settembre 1925, p. 578, afferma: ≪Secondo il Prof. Piruget, l’immunizzazione contro la difterite dei bambini in et`a scolastica, con la tossina-antitossina, e` stata messa al bando in Austria≫. Nel 1919 a Dallas accadde una cosa simile. Nella Societ`a H.K. Mulford si verificarono 40 “reazioni gravi” e 10 decessi da miocardite acuta (malattia cardiaca) e la compagnia dovette pagare danni per una somma di 18.000 dollari. Anche questo caso fu annoverato tra gli “incidenti”. Nel 1924 a Concord e Bridgewater nel Massachussets altri bambini in et`a scolastica soffrirono gravemente. La scusa in questi casi fu che il siero era stato congelato prima dell’uso. Nel 1926, con l’aiuto di una famosa pubblicit`a, quella in cui un cane trascina il siero fino a Uome in Alaska dove era scoppiata una epidemia di difterite, fu dichiarato che congelare il siero non causa deterioramento. Nel luglio del 1929, Anna Voight, una bambina di 10 anni abitante a N.Y. City, mor`ı poche ore dopo aver ricevuto un’iniezione antitetanica in seguito ad un piccolo taglio. Nel suo rapporto l’assistente medico, Benjamin Vance, indic`o come causa del decesso: ≪Morte improvvisa a seguito di inoculazione di antitossina≫. Un articolo del “Daily News” (New York) del 15 agosto 1953, nel tentativo di difendere le inoculazioni, mente circa la morte di John Moccia, abitante di New York City: ≪Johnny e` morto a causa del morso di un cane≫. Questo soldato ventitreenne invece mor`ı di encefalite provocata da iniezione antirabbica, la mattina del 17 agosto. E` stata la professione medica ad uccidere Johnny, proprio come uccide migliaia di persone con i suoi metodi di “prevenzione e cura delle malattie”. Dopo essere stato morso da un cane su una mano il 3 agosto, fu sottoposto ad iniezioni anti-rabbiche dal giorno successivo. Queste furono seguite da una “reazione leggera”, cio`e da sintomi di avvelenamento. Fu mandato a casa e l`ı “la situazione divenne grave”. Fu subito portato all’ospedale dove decedette. Il fatto che fosse stato considerato fuori pericolo e perci`o rimandato a casa, dimostra l’ignoranza di chi si occup`o del caso. Questa e` la versione riportata dal “Daily News”: ≪Gli esami hanno dimostrato che la morte di Johnny e` stata causata da encefalite≫. ≪Solo una persona su 5.000 dopo le iniezioni di anti-rabbica sviluppa encefalite e solo una persona su mille muore di tale malattia≫; sono le parole di un medico militare, molto scettico riguardo al fatto improbabile che era capitato a Johnny. Questo appena menzionato, comunque, non e` un fatto tanto impossibile, nonostante i “venditori di pus” offrano continuamente cifre per dimostrare la rarit`a ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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di tali decessi. La morte di John Moccia e` chiara come se fosse stato ucciso in Korea. Non mor`ı a causa “del morso di un cane”, come disse il Daily News, ma per avvelenamento da vaccino. Se non avesse mai ricevuto le iniezioni anti-rabbiche sarebbe ancora vivo e vegeto. Perch`e somministrare queste iniezioni? Possibile che nessun medico nell’esercito sa che la rabbia e` solo un mito? Possibile che al mondo non esista un medico a conoscenza del fatto che tutti i vaccini e i sieri sono pericolosi, nocivi e persino fatali? Non sanno che tutti i vaccini pi`u i sieri sono completamente inutili? Nessuno sa che la pratica dei vaccini piu` i sieri e` un racket come quello delle trasfusioni di sangue manovrato dalla Croce Rossa “per salvare le vite dei combattenti” anche se l’esercito ha sospeso le trasfusioni? Rabbia, idrofobia! Miti tenuti in vita a scopo di lucro. Per quanto tempo ancora il pubblico male informato continuer`a a farsi sfruttare da questi mascalzoni senza scrupoli? Se potessi, fornirei al lettore una lista numerosa di casi simili, in quanto e` diventata abitudine inoculare tutti con antitetanica ogni volta che si rimane vittime di un piccolo taglio, persino un graffio e questo viene fatto anche con le donne in stato di gravidanza. Tutti i sieri provocano morte e danni. Il 14 maggio 1930 arriv`o notizia dalla Germania della morte di 8 neonati, all’asilo nido del Luebeck, e della malattia di altri 27 in seguito ad inoculazione di siero antitubercolotico estratto dalle vacche. I decessi continuarono fino al 7 giugno e i notiziari riportavano: ≪Oggi sono morti due bambini portando a 28 il numero delle vittime del siero antitubercolosi. Si presume che ne moriranno molti altri≫. Il 18 giugno ≪i decessi da vaccino di siero antitubercolosi hanno raggiunto il numero 41; altri 85 neonati sono tuttora ammalati≫. Il 26 giugno il numero era salito a 44 ed 82 erano gli ammalati. Uccisi per salvarli! E le cose vanno ancora avanti cos`ı. I genitori sono indifferenti e apatici. I governanti continuano a concedere permessi su permessi per consentire a sempre pi`u persone di svolgere queste pratiche e nel contempo tentano di mettere al bando gli scienziati cristiani, i chiropraticanti, i neuropati, gli igienisti ed altri. Il siero utilizzato era quello inventato dal famoso Calmette, francese, il vaccino B. C. G. che si pensava, erroneamente, potesse prevenire la tubercolosi. Questo vaccino ha lasciato dietro di s`e un’impronta di tragedia ogni qualvolta veniva utilizzato. Naturalmente non e` in grado di prevenire la tubercolosi. L’unica misura preventiva contro la tubercolosi e` rappresentata da un’igiene scrupolosa. ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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Fatto questo nessuno deve piu` temere la malattia. Neanche i figli di genitori tubercolotici, se igienicamente perfetti, presenteranno la malattia. A St. Louis, Minnesota, nell’autunno del 1901, 11 bambini furono uccisi ed una ventina rimasero danneggiati da dosi profilattiche di tossina antidifterica. Questo siero dovrebbe curare la difterite, ma non ha mai salvato nessuno. Al contrario, come ho dimostrato nel mio “L’avvelenamento da siero, un crimine medico”, ha aumentato il tasso di mortalit`a; ed e` solo a causa delle statistiche “truccate” che si e` dimostrato il contrario. Quando una serie di decessi fa seguito ad una serie di inoculazioni, in genere si attribuisce la causa all’inadeguatezza del siero. Come esempio di ci`o, in Giappone nel dic. 1949, si riscontrarono numerosi decessi in seguito ad inoculazione di anti-difterica. Il 30 dic. la stampa riportava 64 decessi e 900 persone ammalate a causa delle vaccinazioni. Si sospese cos`ı la vaccinazione e si studi`o il tipo di siero. Nessuno ha mai saputo quanti di quei 900 morirono e quanti rimasero permanentemente danneggiati: la stampa non consider`o opportuno riportare queste notizie. Ma non tutti i decessi e le malattie gravi in seguito alle inoculazioni sono dovute all’inadeguatezza del siero. Al contrario, in ogni serie di inoculazioni, come accade nell’esercito ad esempio, si verificano spesso disturbi gravi e persino decessi. In questi casi non si incolpa il siero. Tutte le inoculazioni provocano disturbi in una gamma che va dal malessere lieve e passeggero alla morte istantanea da anafilassi. In molte situazioni si sono verificati disturbi permanenti. Nonostante questa serie di pericoli, i genitori sarebbero giustificati nel rischiare la vita dei propri bambini se le inoculazioni prevenissero realmente le malattie contro cui vengono praticate. Ma non esiste la bench`e minima prova che un qualsiasi vaccino o siero possa prevenire una malattia od attenuarne gli effetti. Il Giornale Medico Americano del 16 marzo 1929 ci informa che 2 medici di Chicago inviarono un questionario a 4426 medici richiedendo la loro opinione riguardo alla terapia dei vaccini e dei sieri. 1261 furono le risposte. Dalle risposte traspare un concetto “decisamente contrario”, infatti, pi`u del 90% dichiara di non utilizzare n`e vaccini n`e sieri. Essi affermano: ≪Dei 396 medici sulla lista, appartenenti all’associazione dei medici e dei chirurghi americani, nessuno considera l’uso dei sieri e dei vaccini come un metodo di trattamento superiore nella cura delle malattie infettive≫. Nell’ottobre del 1925 si tent`o di introdurre la tossina-antitossina nelle scuole pubbliche di Londra. Il Consiglio Regionale Londinese trasfer`ı l’argomento al ministero della sanit`a che rifiut`o la proposta considerandola, tra le altre cose, ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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sconsigliabile in quanto, prima di continuare ad immunizzare i bambini che vanno a scuola, questi metodi (la tossina-antitossina) dovrebbero essere studiati in maniera pi`u approfondita≫. ≪

Che la tossina-antitossina non immunizzi contro la difterite appare chiaro da molti fatti. Sir George Newman, funzionario medico del Ministero della sanit`a inglese, nel suo Rapporto annuale del 1927, p.188, afferma: ≪Poich`e dal momento dell’inoculazione a quello in cui il bambino e` sufficientemente protetto contro gli attacchi di difterite devono passare alcuni mesi, questo tipo di inoculazione non produce un effetto immediato nell’arrestare l’epidemia. Non si pu`o determinare la durata dell’immunit`a. Nell-80-90% dei bambini, tre dosi producono la piena immunit`a. Meno del 15% dei bambini si ammala di difterite anche in casi di epidemie. Se le inoculazioni riescono ad “immunizzare” solo l’85% o il 90% di quelli che comunque non si ammalerebbero mai di difterite, perch`e praticarle? Il dott. Peters dell’Universit`a di Bristol, un esperto in malattie infettive, sostiene che nel suo ospedale solo un’infermiera, ammessa nel padiglione della difterite solamente sei settimane dopo le ultime inoculazioni di tossina-antitossina, si ammal`o di difterite e altre due infermiere, immunizzate ma non a contatto con la malattia, presentarono lo stesso malanno. La sua opinione, basata sulle esperienze di ospedale, e` la seguente: 1. “Ci si puo’ ammalare di difterite anche dopo aver reagito in maniera negativa ai test di Schick”. (Il che dimosta la poca affidabilit`a di quel test) 2. “Si puo`o non essere particolarmente sensibli alla malattia anche dopo una reazione positiva al test di Schick”. (Il che dimostra l’inutilit`a del test) 3. “Ci si pu`o ammalare anche dopo essere stai immunizzati”. (Il che dimostra che il processo di immunizzazione in realt`a non immunizza affatto) Il dott. Joe, di Edimburgo, afferma che egli conosceva 33 bambini ammalati di difterite anche dopo essere stati immunizzati! Centinaia sono i casi simili che sono stati riportati. Paragonate ci`o con il fatto che nelle citt`a di Lasalle, Per`u ed Oglesby nell’Illinois, con un totale di 30.000 abitanti, non fu riscontrato un caso di difterite in due anni e mezzo, n`e un decesso in un periodo di tre anni e mezzo; in queste citt`a l’uso della tossina-antitossina era praticamente nullo. (Cifre riportate nella Rivista Medica dell’Illinois del nov. 1929, p.337, da Arlington Ailes, M.D., Direttore

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dell’Istituto d’Igiene di queste tre citt`a). Nella vicina Chicago, dove la tossinaantitossina era stata molto usata, si registr`o un aumento sia nel numero dei casi, sia nel tasso di mortalit`a. ≪Nel 1928 la difterite a Chicago aument`o pi`u del 60% e la mortalit`a crebbe del 100% circa≫. Lasciate che i responsabili di tutto ci`o si creino pure degli alibi, se ci riescono, ma salvate i vostri bambini dai pericoli di tutti i sieri ed i vaccini.

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Capitolo 30 LA MEDICINA COMMERCIALE Mi ritengo un incurabile idealista affetto da ottimismo cronico, ma non riesco a chiudere gli occhi su quello che accade intorno a me. Non credo di dover sempre considerare il “lato bello” delle cose senza prendere in considerazione anche “il rovescio della medaglia”. Nel giardino umano fioriscono anche delle piante velenose che devono essere individuate e distrutte. Il nostro e` un sistema di etica marcia. Non mi riferisco solo al nostro desiderio di piacere, ma anche al nostro egoismo, al nostro gioco verso l’arrivismo. Il business moderno e` un gioco spesso nascosto, intelligentemente, sotto un’apparenza di filantropia, servilismo ed idealismo. Alle basi del business, c’`e un sordito spirito commerciale che non esita a calpestare gli aspetti pi`u sacri della vita, per raggiungere i propri fini egoistici. L’idealismo avr`a sempre breve vita fino a che questi individui marci non verranno eliminati. Essi utilizzano l’idealismo non come un principio di lavoro o come un modo di vivere, ma come una maschera per nascondere le proprie frodi e le proprie truffe. Alcuni anni fa una grossa clinica, situata a Battle Creek, svendeva della merce. Si venne a sapere che i capi intendevano pagare dei dividendi, sull’investimento, pari al 20% delle entrate. Pensate! Un’istituzione che si professa umanitaria, condotta nella stessa maniera di una fabbrica o di un ente pubblico! Oltre a garantire una vita agiata a chi lavorava realmente nell’istituto, in questo modo si potevano pagare degli alti dividendi anche ai proprietari assenti. Sembra quasi che si sfruttassero i malati, con un piede nella tomba, per permettere ai sani di condurre una vita comoda e piacevole. Questo vergognoso sfruttamento dei malati e dei moribondi viene eseguito da ogni “scuola di medicina” esistente sulla terra. Poi, quando un paziente muore, si presenta l’impresa delle pompe funebri, spinta dagli stessi motivi commerciali, e facendo leva sulla

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disperazione della moglie, del marito, della madre o del figlio sfrutta questo stato emotivo e propone un funerale “in pompa magna”. Negli anni pi`u recenti, gli sfruttatori della vita umana, non contenti dei profitti che traevano dai malati reali, hanno trovato il modo per sfruttare anche quelli che non sono malati. Come succedeva nel passato, anche questa forma di sfruttamento si nasconde dietro ad una facciata di altruismo; gli sfruttatori agiscono per il bene dell’umanit`a, per la salute pubblica, per proteggere i nostri figli, etc. La scienza medica e` una forma di pazzia da cui pochi si salvano. Appoggiata dal commercialismo, questa follia calpesta la vita e la salute della gente. Pochi sono quelli che riescono a realizzare quanto sia forte l’effetto degli slogan pubblicitari sulle menti delle persone. “A morte l’Autocrazia”, “A morte il Kaiser”, “Berlino o morte”, “Salva il mondo con la democrazia”, “Lavora o combatti”, “Prigionieri o vagabondi”, “Repubblicani e prosperit`a, Democratici e disastro”, “Salva tuo figlio”, “C’`e una ragione”, “Un bambino in ogni bottiglia”, etc., fino all’infinito, alla nausea; questi sono alcuni dei martellanti slogan che sono serviti a rendere questa repubblica quello che e` oggi. Questi slogan ci confondono al punto che spesso agiamo o “pensiamo” nei termini della pubblicit`a. Colui, o colei, che possiede un sentimento sincero ed intenso nei confronti dell’umanit`a, un sentimento basato sulla religione, troppo vasto per poter essere contenuto negli stretti confini di un credo e troppo forte per poter essere divorato dalle mode del momento, deve osservare questo spettacolo con odio e disgusto. Vengono raccolte grosse somme di denaro da destinare ai popoli che soffrono, per l’acquisto di alimenti ed indumenti. Ma a che serve? Solo a far si che la macchina commerciale possa vendere i suoi prodotti a quelli che ne hanno bisogno. La carit`a organizzata e` un business senza scrupoli; un sistema di sfruttamento pari agli altri settori del commercio. La religione, qualunque sia il suo Dio, viene sfruttata da quelli che non vogliono sporcarsi le mani. Gli sfruttatori predicano le loro teorie sulla fratellanza e sull’aiuto e nello stesso tempo chiudono gli occhi riguardo alla verit`a, al fatto cio`e che costringono l’umanit`a ad essere messa in croce. Non mi preoccupo molto quando sono gli adulti ad essere appesi alla croce, il mio pensiero e` rivolto ai bambini. Se la popolazione adulta del mondo acconsente al fatto di essere presa in giro, ingannata, sfruttata ed uccisa dagli sfruttatori, non deve fare altro che prendersela con se stessa. Basterebbe che la gente aprisse gli occhi e gli sfruttatori abbandonerebbero immediatamente le loro posizioni come si abbandona una nave che affonda. Agli sfruttatori non interessa ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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se si tratta di adulti o di bambini, basta che qualcuno paghi il conto. I medici fanno del tutto per aumentare i propri guadagni. Il costo della vita aumenta, le universit`a sono care ed e` necessario molto tempo per acquisire una cultura medica. La professione medica e` corrotta e completamente imbevuta di commercialismo. La chirurgia commerciale, le medicine obbligatorie, la propaganda bugiarda, la paura e molti altri mezzi vengono utilizzati per arricchire le tasche dei medici. “Il Giornale dell’Associazione medica americana” del 4 nov. 1922, stampato dal dott. W.S. Rankin, del Ministero della Salute della North Carolina, in un articolo di questo stesso dottore afferma: L’anno scorso abbiamo vaccinato 70.000 persone contro la febbre tifoide e 1.000 bambini tra 6 e 12 anni contro la difterite. Il direttore regionale pagava 25 cents per vaccinazione, il che vuol dire che la classe medica l’anno scorso ha intascato 20.000 dollari che altrimenti non avrebbe mai visto. Ma il lavoro del Ministero non finisce al pagamento dei 20.000 dollari. Continua. Negli ambulatori del North Carolina, a Union County su una popolazione di 35.000 abitanti, i medici vaccinarono 10.000 persone in cinque settimane. 2.500 dollari che finirono nelle tasche dei 20 medici; 125 dollari a testa che non sono molti, ma pensate solo agli effetti che si verificano se la professione continua a svolgere questo lavoro in questa maniera≫. ≪

Mi domando se l’ultima parte della suddetta dichiarazione si riferisce agli affari che i medici possono svolgere curando quelli che si ammalano in seguito alla vaccinazione. In un documento intitolato “Pratica medica e salute pubblica” letto alla riunione della societ`a medica di King’s County il 16 marzo 1926, l’onorevole L.I.Harris, medico, direttore del ministero della salute di New York afferma: ≪Per quello che riguarda il lavoro nelle scuole ci sentiamo abbastanza soddisfatti. Durante gli ultimi 18 anni il dipartimento per la salute ha condotto esami sui bambini senza essere affatto disturbato dalla classe medica. Questo indica una mancanza di comprensione da parte dei medici di famiglia nei confronti di questa opportunit`a di servizio che viene loro offerta. Sono sicuro che non sto dicendo nulla di nuovo. Sono cose che avete sentito e risentito. Quando noi del dipartimento d’igiene mandiamo un avviso a casa, chiedendo ai genitori di portare il proprio figlio da un medico per essere visitato, presumendo che i genitori seguano le nostre istruzioni, il medico non ne comprende l’opportunit`a≫. Il lettore capir`a subito come il ministero della salute stia tentando di incrementare il commercio per i medici. Ma questi non sembrano essere troppo entusiasti alle parole di Harris. Evidentemente non tutti i medici sono privi di scrupoli come ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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i medici politici del ministero. Mather Pfeiffenberger, medico, presidente della societ`a medica dello stato dell’Illinois, in un discorso tenuto alla conferenza annuale dei funzionari medici dell’Illinois il 3-4 dic. 1926 afferm`o: ≪La prevenzione, spinta al massimo, serve a creare pi`u lavoro per un medico, non a diminuirlo, in quanto il funzionario della salute deve costantemente educare la sua comunit`a. Vi saranno pi`u vaccinazioni, pi`u immunizzazione, pi`u visite e pi`u bisogno del medico. I suoi servizi aumenteranno di molto. So che le infezioni epidemiche ed endemiche causano solo il 12% di tutti i decessi e che questa percentuale e` in rapido declino. Solo il 15% dei bambini si ammala di difterite, persino in casi di epidemie. La percentuale di chi si potrebbe ammalare di vaiolo, nelle condizioni attuali, e` persino minore; la febbre tifoide sta scomparendo tuttavia bisognerebbe praticare la vaccinazione quando l’individuo deve viaggiare in un paese sconosciuto≫. Ed ecco un altro che consiglia ai medici un modo per aumentare i guadagni sfruttando i bambini e gli adulti sani. Guy L. Kiefer, medico, direttore del ministero della salute del Michigan, nel Giornale della societ`a medica dello stato del Michigan, dell’agosto 1928, afferma: ≪In questo stato ogni anno nascono 100.000 persone. In pratica tutti sono sensibili alla difterite fin dal primo giorno di vita. Si e` pi`u suscettibili dai sei mesi fino a quando non si viene immunizzati, e per questo servizio il medico riceve tra i 5 e 10 dollari ogni paziente, con un guadagno tra 500.000 e 1.000.000 dollari. Nel Michigan si verificano 5000 casi di difterite annui. Se per i suoi servizi il medico riceve in media 50,00 dollari netti a caso, i suoi guadagni ammonterebbero a 250,00 dollari. L’aumento nei guadagni di un medico derivante dalla difterite sarebbe tra un quarto e tre quarti di un milione di dollari se si vaccinassero, a sei mesi di et`a, tutti i bambini nati. Alcune cliniche ostetriche vaccinano tutti i bambini che nascono tra le loro mura. I neonati al di sotto dei dieci anni raramente presentano una reazione generale e l’immunit`a dura per tutta la vita. Si calcola che un terzo delle nascite in questo stato avviene in queste cliniche. Se tutte le cliniche stabilissero questo metodo come pratica generale, le persone immunizzate ogni anno sarebbero 30.000 ed i guadagni dei medici arriverebbero a 60.000 dollari. ≪

Le 100.000 persone che ogni anno nascono in Michigan e vengono vaccinate contro il vaiolo, assicurano al medico un guadagno di circa 200.000 dollari. 1500 casi di vaiolo che si verificano ogni anno, trattati a circa 50.00 dollari al caso, portano al medico 25.000 dollari. Cos`ı, vaccinando i bambini alla nascita, i medici aumenterebbero i loro guadagni di circa 200.000 dollari. Abbiamo parlato della difterite e del vaiolo come esempi del vantaggio eco¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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nomico che arrecano le vaccinazioni, ma le stesse cose valgono anche per le altre malattie e per gli altri servizi pubblici≫. Nel “Brooklyn Times” del 21 marzo 1929, sembra che il commissario medico Wynne, di New York, abbia affermato: ≪ecco la risposta al problema economico dei medici. Devono vaccinare 20 bambini ogni ora, un’ora alla settimana, per tre giorni alla settimana ad un costo di 5 dollari per vaccinazione antidifterica. Questo sar`a fonte di un discreto guadagno≫. Mr. Osborne, funzionario medico di East Orange, N.J., in un articolo pubblicato sul giornale della societ`a medica del New Jersey, nel sett. 1929, sottolineava che il medico guadagna di pi`u vaccinando i bambini che non curando le malattie. Il Giornale americano della salute pubblica del gen. 1930, indica in cifre quando guadagnerebbero i medici vaccinando i bambini ed aggiunge: ≪Vi sono naturalmente pi`u bambini in et`a prescolastica che non neonati. Il medico deve puntare a questa fascia≫. Il dott. Vander Veer, sostiene: ≪Il dott. Wynne di New York mi ha illuminato riguardo all’economia dicendomi che noi dottori non abbiamo mai creato nuovi orizzonti di guadagno, siamo sempre rimasti attaccati al vecchio stile. Ora bisogna far conto su ogni mezzo per svolgere il programma igienico e noi ne trarremo un beneficio. Considerate ad esempio una citt`a di 3.000 abitanti. Se solo 200 venissero a farsi visitare, a 3 dollari ognuno, il guadagno sarebbe di 60 dollari da dividere tra i medici; se 100 ne venissero, a 25 dollari ognuno, il guadagno da dividere sarebbe di 2.500 dollari≫. Vander Veer continua: ≪Ecco quello che interessa ai medici dello stato di New York≫. Il lettore ha cos`ı modo di capire come i medici abbiano sfruttato ogni mezzo per creare nuovi commerci e guadagni. La Croce Rossa e` solo una loro invenzione a scopo di lucro. Nella prima parte del 1930 un lettore mi invi`o un articolo tratto dal “Cincinnati Times Star”, intitolato “Il servizio igienico aiuta i medici”. L’articolo diceva: ≪migliaia di persone vengono visitate dai medici a tale scopo≫. ≪Le organizzazioni sociali curative stanno riducendo il numero dei medici e dei loro collaboratori privati? Le cliniche e gli ospedali pubblici influenzano il guadagno dei medici, chirurghi e dentisti?≫ La risposta a queste domande fu suggerita dal dott. Peters, funzionario medico, il quale sottoline`o il fatto che quando a Cincinnati si purific`o l’acqua, scomparvero quasi i casi di febbre tifoide la cui cura era fonte di grandi guadagni per i medici e affini.

Le visite mediche scolastiche aumentano di molto il lavoro dei medici. Vengono eseguite in tutto il paese. E non solo i bambini in et`a scolastica, ma anche pre-scolastica. Operazioni alle tonsille ed altre operazioni, occhiali da ¤dizioniPDF - www.ed-pdf.it . . . come una foglia nel vento. . .

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vista, sieri e vaccini sono il risultato di queste visite e le tasche dei medici si gonfiano. Le visite mediche dei bambini a scuola sono un mezzo per far arricchire i medici. Questi uomini cercano i modi per raddoppiare le loro entrate facendo finta di essere sinceramente preoccupati della salute e del benessere dei nostri bambini. Sono persone senza scrupoli, criminali della classe peggiore. Non esiste altra classe di criminali che si arricchisce danneggiando ed uccidendo i bambini. Si dice che esistano 1454 organizzazioni statali contro la tubercolosi negli U.S.A. Sono tutte atte a far arricchire i medici. Il loro lavoro non influenza affatto la tubercolosi. La Croce Rossa raccoglie fondi per aiutare le vittime delle calamit`a e usa quei soldi per comprare sieri e vaccini e pagare dei medici incompetenti. Il cosiddetto movimento dell’“igiene mentale” e` una mossa commerciale basata al solito, sui metodi chirurgici e dei sieri. E` un movimento molto pericoloso ed i bambini non dovrebbero avvicinarvisi. Con lo stesso carattere commerciale della Croce Rossa e delle organizzazioni contro la tubercolosi, troviamo la fondazione contro la Paralisi Infantile, per la Prevenzione ed il Controllo del Cancro, per l’artrite, per le malattie di cuore, per i bambini handicappati, ecc. Queste organizzazioni raccolgono milioni e milioni di dollari ogni anno da una popolazione male informata e poi li impiegano per pagare i salari dei dipendenti o per i costi amministrativi, per finanziare gli inutili esperimenti sugli animali cos`ı che molto piccola e` la parte che rimane da devolvere a chi realmente ne ha bisogno. Come la carit`a organizzata, anche queste cose rappresentano un racket senza scrupoli.

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Copertina

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INTRODUZIONE

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1

LA STRAGE DEGLI INNOCENTI

8

2

LE CURE PRIMA DELLA NASCITA 2.1 LE IMPRESSIONI DI UNA MADRE . . . . . . . . . . . . . . .

14 23

3

LA DIETA DELLA MADRE

31

4

I BAMBINI DOVREBBERO NASCERE IN PRIMAVERA

41

5

UN BAMBINO IN BUONA SALUTE

44

6

LE ATTENZIONI GENERALI DA DEDICARE AL BAMBINO 6.1 LA RESPIRAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.2 LA POSIZIONE DEL BAMBINO . . . . . . . . . . . . . . . 6.3 IL PRIMO BAGNO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.4 GLI OCCHI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.5 LA BOCCA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.6 IL NASO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.7 LE ORECCHIE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.8 L’OMBELICO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.9 LA PELLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.10 LE IRRITAZIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.11 IL CRANIO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.12 LE FASCE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.13 L’INTESTINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6.14 L’ACQUA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . – 384 –

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48 48 49 50 53 54 54 54 55 55 55 56 56 61 61


6.15 6.16 6.17 6.18 6.19 6.20 6.21 6.22 6.23 6.24 6.25 6.26 6.27

IL SONNO . . . . . . . . . I DENTI . . . . . . . . . . . LE SOPRACCIGLIA . . . . LE MANIPOLAZIONI . . . I GENITALI . . . . . . . . . IL BAGNO . . . . . . . . . L’ABBIGLIAMENTO . . . L’ARIA . . . . . . . . . . . IL SOLE . . . . . . . . . . . IL PIANTO . . . . . . . . . CULLARE I BAMBINI . . I RIMEDI “PACIFICATORI” L’ESERCIZIO FISICO . . .

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62 63 64 65 65 66 67 68 69 69 70 70 71

7

LO SVILUPPO E LA CRESCITA DEL BAMBINO

74

8

LA MUTILAZIONE DEI BAMBINI MASCHI

87

9

LA DENTIZIONE

104

10 I BAMBINI GRASSI

108

11 I TRE ANNI DEL PERIODO DI ALLATTAMENTO

112

12 TRE PASTI AL GIORNO

122

13 I BAMBINI DOVREBBERO ESSERE SVEZZATI

128

` DEGLI AMIDI NELL’INFANZIA 14 DANNOSITA

134

15 IL LATTE MATERNO 137 ` ESSERE 15.1 QUANDO LA POPPATA PUO “VELENOSA” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147 16 IL LATTE ANIMALE 148 16.1 IL LATTE DI CAPRA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156 17 LA PASTORIZZAZIONE

157

18 L’ALIMENTAZIONE INFANTILE 170 18.1 IL LATTE MATERNO: IL MIGLIORE . . . . . . . . . . . . . . 172 18.2 LA BALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 176 18.3 IL LATTE DI MUCCA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177


18.4 LATTE ARTIFICIALE . . . . . . . . . 18.5 SUCCHI DI FRUTTA E DI VEGETALI 18.6 EVITARE ALIMENTI SOLIDI . . . . 18.7 IL PRIMO PASTO DEL NEONATO . . 18.8 ALIMENTAZIONE NOTTURNA . . . 18.9 LUNGHEZZA DELLA POPPATA . . . 18.10IPERALIMENTAZIONE . . . . . . . . 18.11FREQUENZA DELLE POPPATE . . . 18.12ALIMENTAZIONE ESTIVA . . . . . . 18.13SVEZZAMENTO . . . . . . . . . . . .

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19 L’ALIMENTAZIONE INFANTILE DAI DUE AI TRE ANNI 19.1 ALIMENTAZIONE FORZATA . . . . . . . . . . . . . . 19.2 FOBIE ALIMENTARI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19.3 ALIMENTI ANIMALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19.4 CEREALI ED AMIDI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19.5 CIBO E GHIANDOLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19.6 “PRODUTTORI” DI DISTURBI . . . . . . . . . . . . . . 19.7 L’ALIMENTAZIONE DOPO IL TERZO ` . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ANNO DI ETA 20 LA MALNUTRIZIONE 20.1 ANEMIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20.2 RACHITISMO . . . . . . . . . . . . . . . 20.3 SCORBUTO . . . . . . . . . . . . . . . . 20.4 TUBERCOLOSI . . . . . . . . . . . . . . 20.5 EDEMA DA MALNUTRIZIONE . . . . . 20.6 MALNUTRIZIONE E DEGENERAZIONE RAZZIALE . . . . . . . . . . . . . . . . .

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180 181 183 186 187 188 188 189 191 192

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194 201 203 204 205 206 207

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212 217 219 221 223 225

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21 I DENTI DEL BAMBINO

233

22 MALATTIE COMUNI NEI NEONATI E NEI BAMBINI 22.1 ENURESI NOTTURNA . . . . . . . . . . . . . . . . 22.2 IL MANGIARSI LE UNGHIE . . . . . . . . . . . . . 22.3 L’ASMA BRONCHIALE . . . . . . . . . . . . . . . . 22.4 LA BRONCHITE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.5 BRONCHITE CRONICA . . . . . . . . . . . . . . . . 22.6 CHOLERA INFANTUM . . . . . . . . . . . . . . . . 22.7 RAFFREDDORI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.8 LA COLICA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

242 244 245 245 245 247 247 250 252

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22.9 COSTIPAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.10CONVULSIONI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.11LARINGITE DIFTERICA . . . . . . . . . . . . . . . 22.12LARINGISMO STRIDULO LARINGOSPASMO DELLA GLOTTIDE . . . . . . . 22.13DIARREA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.14DISSENTERIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.15INFIAMMAZIONI DELLE ORECCHIE . . . . . . . 22.16ERISIPELA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.17FEBBRE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.18DIGRIGNARE I DENTI . . . . . . . . . . . . . . . . 22.19ERNIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.20INDIGESTIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.21ITTTERIZIA DEL NEONATO . . . . . . . . . . . . . 22.22MASTOIDITE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.23NERVOSISMO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.24DITA NEL NASO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.25POLMONITE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.26CONGIUNTIVITE PURULENTA DEL NASCITURO 22.27OCCHI IRRITATI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.28BOCCA IRRITATA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.29IL BALLO DI SAN VITO . . . . . . . . . . . . . . . 22.30SUCCHIARSI IL DITO . . . . . . . . . . . . . . . . 22.31IL VOMITO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22.32I VERMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

. . . . . . 253 . . . . . . 254 . . . . . . 255 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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23 LE MALATTIE DELLA PELLE 24 LE MALATTIE “INFETTIVE” ACUTE DELL’INFANZIA 24.1 IL VAIOLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24.2 IL MORBILLO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24.3 LA VARICELLA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24.4 LA SCARLATTINA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24.5 LA PERTOSSE (Tosse convulsa) . . . . . . . . . . . . . 24.6 PAROTITE EPIDEMICA (orecchioni) . . . . . . . . . . 24.7 DIFTERITE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24.8 FEBBRE TIFOIDEA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24.9 TONSILLE ED ADENOIDI . . . . . . . . . . . . . . .

257 257 258 259 260 260 261 261 261 263 263 264 266 266 268 272 272 274 276 277 277 279

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284 286 289 291 292 294 296 297 301 304

25 LA POLIOMIELITE 309 25.1 PREVENZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 320


25.2 PROGNOSI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 322 25.3 CURA DEL PAZIENTE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 323 26 L’EDUCAZIONE DEL BAMBINO 26.1 FORMAZIONE DEL CARATTERE . . . . . . . . 26.2 BAMBINI “TORMENTATI” . . . . . . . . . . . . ` DELL’AMOR PROPRIO . . . . . . . 26.3 LA VIRTU 26.4 INCORAGGIARE I BAMBINI ALLA RAGIONE 26.5 L’EDUCAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26.6 GIOCO E LAVORO . . . . . . . . . . . . . . . . 26.7 IL MALE DEI GIOCATTOLI . . . . . . . . . . . 26.8 PARLATA INFANTILE . . . . . . . . . . . . . . 26.9 CARENZE EDUCATIVE . . . . . . . . . . . . . 27 PUNIZIONI CORPORALI

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325 329 332 332 333 334 335 337 338 338 341

28 IL VAIOLO VACCINO 349 28.1 SINTOMI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 351 28.2 COMPLICAZIONI E CONSEGUENZE . . . . . . . . . . . . . . 352 29 L’AVVELENAMENTO DA SIERO

370

30 LA MEDICINA COMMERCIALE

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