5 minute read

Cavalier King Charles Spaniel. Protocollo per la riproduzione selezionata

nitari semplicistici e poco affidabili, vuoi per decine di altri fattori, fatto sta che tra le varie patologie per le quali gli attenti allevatori moderni stanno ponendo molta attenzione nelle scelte di perpetuazione della razza, spicca una tra le cardiopatie più comuni: la degenerazione della valvola mitrale. Ormai estremamente diffusa, questa patologia può però essere fronteggiata scartando dalla riproduzione alcuni soggetti non idonei ed utilizzando quelli che rispondano a determinati requisiti e che daranno anche prova, nel tempo, di riprodurre prole longeva e sana. Fortunatamente, oggigiorno, oltre al buon senso e al buon intuito dell’allevatore abile e saggio, ci si può appoggiare ad un importantissimo supporto medico-scientifico che permette di determinare precocemente lo stato clinico della valvola mitralica. È cosi che grazie alla dedizione e all’attenzione posta da ENCI e FSA (Fondazione Salute Animale) dalla collaborazione tra questi ed il Club Cani Compagnia, è stato redatto il protocollo sulle cardiopatie del Cavalier King Charles Spaniel, illustrato qui di seguito dalla dott.ssa Melissa Papa. Al presidente Dino Muto e al Consiglio Direttivo dell’ENCI, al dr. Claudio Bussadori e ai suoi assistenti vanno i più sentiti ringraziamenti da parte degli appassionati della razza e del Consiglio Direttivo del Club Cani Compagnia. Il protocollo, a partire dal 2023, verrà applicato per l’omologazione del titolo di Campione Sociale, è necessario però l’interesse da parte di tutti affinché ci si appoggi a queste linee guida di valore essenziale.

Pietro Paolo Condò

Presidente Club Cani da Compagnia

Cavalier King Charles Spaniel

Protocollo per la riproduzione selezionata

La malattia degenerativa della valvola mitrale (MDVM), definita anche come endocardiosi mitralica, consiste in una degenerazione mixomatosa della valvola in questione. La valvola mitrale viene colpita da un processo degenerativo che avviene in maniera cronica e progressiva nel tempo. Questa degenerazione comporta un’incapacità della valvola di chiudersi in modo ermetico dopo il passaggio del sangue dall’atrio al ventricolo sinistro, ciò causa, una volta che il ventricolo sinistro si contrae, una quota di flusso che torna indietro in atrio attraverso la valvola stessa (definito come rigurgito mitralico). La progressione della malattia, comporta una riduzione della durata e della qualità di vita dei soggetti affetti, in quanto nelle fasi avanzate comporta l’insorgenza di edema polmonare cardiogeno, difficoltà respiratoria, sincopi, aritmie e morte improvvisa.

La MDVM è una patologia acquisita, ne sono affetti prevalentemente soggetti di taglia piccola e media, con una prevalenza quasi del 100% in cani di età adulta-anziana; esiste una maggiore prevalenza per i soggetti di sesso maschile. Nel Cavalier King Charles Spaniel (CKCS) e Bassotto è emersa una trasmissione di tipo poligenico, ossia più geni sembrano essere portatori della malattia. I geni che causano la trasmissione non sono ad ora conosciuti, perciò non esiste la possibilità di utilizzare test genetici per comprendere quali cani ne siano portatori e quali no, inoltre le malattie poligeniche sono complesse da individuare tramite questo genere di esami perché servirebbe l’analisi dettagliata di tutti i geni coinvolti. È fondamentale inoltre considerate che la MDVM si manifesta dopo nascita (patologia acquisita), infatti mentre per le malattie congenite gli studi sono relativamente facili in quanto la diagnosi, ad eccezione che per casi dubbi, è definibile già alla nascita e non è necessaria una verifica negli anni successivi, per le patologie acquisite l’età alla diagnosi non è definibile, si manifestano infatti più o meno tardivamente. Nel CKCS la malattia assume un particolare interesse perché in questa razza, oltre ad essere trasmessa geneticamente, ha spesso caratteristiche peculiari di manifestazione, infatti, mentre normalmente si riscontra in cani adulti/anziani, nel CKCS la si può spesso diagnosticare già in età molto precoce, addirittura nel primo o secondo anno di vita. Più la manifestazione clinica della malattia è precoce, più avrà una rapida evoluzione, comportando l’insorgenza di forme severe con gravi sintomi quali edema polmonare e in alcuni casi morte improvvisa del soggetto. Inoltre la prevalenza della malattia in questi cani è elevata, in centri di referenza cardiologica si raggiungono in certi casi valori del 70-90% di prevalenza di malattia, questo implica che su 10 cani che si recano in clinica per svariati motivi (vaccinazioni, visite specialistiche varie, visite di routine), dai 7 ai 9 di questi presentano malattia degenerativa della valvola mitrale. L’ultimo importante aspetto è che molto spesso i CKCS

affetti da questa patologia muoiono attorno ai 10-12 anni di vita, età precoce se pensiamo alla durata di vita media di cani di altre razze del medesimo peso. Per tutti questi motivi si ritiene sia necessario cercare di ridurre l’incidenza della MDVM, la difficoltà nel fare ciò però è legata sia al tipo di trasmissione genetica, sia al fatto che essa si manifesti durante l’età giovane-adulta in questa razza, infatti, come noto, l’età riproduttiva di una cagna può partire già dal primo/secondo anno di vita, quando magari non ha ancora manifestato la malattia. In vista di ciò si conviene la necessità di introdurre schemi riproduttivi da adottare, soprattutto per questa patologia ed in questa razza, da proporre agli allevatori, che si basino sull’età di insorgenza della patologia, sulla rapidità di evoluzione e prestando attenzione anche sull’eventuale insorgenza della malattia nei genitori dei riproduttori stessi. In seguito è riportato lo scherma per la riproduzione del CKCS proposto ed approvato dall’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana.

Dott. Melissa Papa

Foto Gisella Maraschio

Protocollo riproduzione Cavalier King Charles Spaniel affetti da degenerazione mixomatosa della valvola mitrale

TIPO DI ESAME ETÀ DI SCREENING VALUTAZIONE Ecocardiografia Dai 2 anni di età, da ripetere annualmente grado di prolasso della valvola mitrale anomalie dei lembi valvolari (ispessimento, lesioni nodulari)

CLASSIFICAZIONE DEL PROLASSO VALVOLARE

Scansione ecocardiografica: parasternale destra asse lungo, 4 camere (Standard 1).

Linea P = linea che diparte dall’origine del lembo mitralico anteriore e termina all’origine del lembo mitralico posteriore Linea T = linea che diparte dalla regione ellittica a livello della porzione inferiore del setto interatriale (che si affaccia a livello di atrio sinistro) e termina a livello di giunzione atrio-ventricolare sinistra)

Grado di prolasso valvolare mitralico: - Lieve: la valvola mitrale prolassa fino a prendere contatto con la linea P - Moderato: la valvola mitrale prolassa fino ad interporsi tra la linea P e la linea T - Grave: la valvola mitrale prolassa oltre la linea T

Anomalie a carico dei lembi valvolari quali ispessimento o lesioni nodulari indicano degenerazione valvolare.

INDICAZIONI ALLA RIPRODUZIONE

• Si escludono dalla riproduzione tutti i soggetti di qualsiasi età con prolasso valvolare di grado 3

Prolasso assente Prolasso lieve Prolasso moderato Prolasso grave 25 ANNI > = 6 ANNI

Legenda: consentita riproduzione sconsigliata riproduzione

Per soggetti con anomalie a carico dei lembi valvolari quali ispessimento o lesioni nodulari viene sconsigliata la riproduzione.