Extraeuropeo
Trekking in Perù dall’1 al 23 luglio 2012 di Pierfilippo Bacca
I
deato dai due accompagnatori del GPE Ettore Manni (che è stato più volte in Perù) e Osvaldo Cinelli, il programma del trekking prima ha atteso l’approvazione dei vertici del Cai di Brescia, poi è stato reso agibile dall’organizzazione di Don Bosco della Casa delle Guide “Casarotto” di Marcarà, cittadina in provincia di Huaraz nella “Cordillera Blanca”. Risolti i problemi organizzativi “l’avventura peruviana” ha avuto inizio alle ore 13.00 di domenica 1 luglio 2012 a Brescia partendo dal piazzale dell’“Adrian Pam” di via San Polo. Il pullman de “La Valle” di Inzino ha accompagnato il gruppo di 14 escursionisti all’aeroporto Malpensa di Milano e la trasferta in Perù è stata effettuata con due aerei: uno che da Milano ha fatto scalo a Madrid e l’altro, l’AerBus 300 – 200, sempre delle linee spagnole Air Europa, che in circa 12 ore ha raggiunto direttamente Lima. L’attenzione primaria degli organizzatori è stata quella di consentire ai partecipanti di avere un acclimatamento graduale, sia per lo sbalzo di fuso orario di sette ore che per quello dell’altitudine. Dopo due giorni trascorsi a Lima un grosso pullman locale in circa otto ore ha trasportato gli escursionisti da un’altitudine di circa 150 metri ai 2.750 metri di Marcarà, incastonata in un bianco contesto di cime attorno ai 6.000 metri. Per tutto il periodo del Trekking la Casa delle Guide di Marcarà è stata il centro operativo. Il trekking vero e proprio, che ha avuto come sponsor ufficiale il marchio “Gialdini” di Brescia, ha avuto inizio giovedì 5 luglio con una fase di assestamento climatico sulla “Cordillera Nera”, passando in circa sei ore da quota 2.750 di Marcarà a quota 3.500, raggiungendo un punto panoramico direttamente di fronte ai colossi innevati della “Cordillera Blanca”. Il giorno dopo, la salita a quota 4.350 del Rifugio Ishinca ha riservato delle sorprese. Verso sera quasi tutto il gruppetto delle escursioniste accusava sintomi di mal di montagna, per cui l’organizzazione ha dovuto prendere la decisione di far scendere a Marcarà le sofferenti e reimpostare gli impegni del trekking per non avere ulteriori sorprese. Nel frattempo gli altri due gruppetti raggiungevano le loro mete: quello degli escursionisti saliva a quota 5.000 al Bivacco Longoni, quello degli alpinisti scalava cima Ishinca. Dopo due giorni di riposo, dedicati alla conoscenza di Marcarà e del grande centro di Huaraz, per gli escursionisti ha avuto inizio il pag. 34 – Adamello 112
“cuore” del trekking, ossia l’esperienza all’aria aperta con una tendopoli di cinque giorni attorno allo splendido Cippo Innevato di Santa Cruz. Il trekking si è svolto con lo spostamento di tutto il materiale occorrente su animali da soma, partendo da Cashapampa. Cinque accampamenti: uno a Llimacarrol; due al campo base Alpamayo, dove gli alpinisti hanno raggiunto il Colle dell’Alpamayo e gli escursionisti hanno fatto visita alla laguna, poco distante; uno a Huaripampa, con l’impegnativa ma pienamente appagante salita a Punta Union di 4.750m; uno a Cebollapampa, senza il servizio degli arrieros (conduttori di muli, asini, cavalli) che, dopo il campo di Tuctu Bamba, avevano fatto ritorno alle loro case. Direttamente dal campo Cebollapampa, a quota 3.900, il gruppo sale al Rifugio “Perù”, a quota 4.680, e vi rimane due notti per consentire al gruppetto degli alpinisti di salire sulla Cima Pisco, mentre l’altro si recava alla Laguna 69, splendido lago incastonato nel ghiacciaio. Dopo un giorno di riposo a Marcarà ecco l’ultima salita all’Huascarán raggiungendo quota 4.675 del Rifugio “Don Bosco”. Anche qui due pernottamenti per consentire una “passeggiata con ramponi” sul ghiacciaio “Raimondi” e “Huascarán”. Inizia poi la via del ritorno. Dopo un pernottamento a Marcarà, con caldi festeggiamenti d’addio, si ridiscende a Lima con un giorno di pullman e, dopo un pernottamento all’Hotel Ferré nella zona di Miraflores, che aveva ospitato il gruppo anche all’andata, un giorno e mezzo di via aerea ha ricondotto in patria gli escursionisti appagati e contenti.