5 Storie 10

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La guida di Gates ha certamente contribuito a rendere più ambigua l’immagine di Microsoft, che al di là dei meriti ha di fatto stabilito un monopolio nel mercato dei sistemi operativi con tutti i mezzi a sua disposizione, contribuendo solo in parte alla rivoluzione alla quale ha pur partecipato come protagonista e approfittando con cinismo delle scoperte altrui per imporsi al grande pubblico. Alle grandi doti di businessman di Gates vengono infatti contrapposte caratteristiche meno nobili, come la spregiudicatezza e la scorrettezza in affari. I sentimenti nei suoi riguardi sono quindi polivalenti e si va dall’ammirazione allo sgomento, come se il leader di Microsoft avesse scardinato sicurezze e offerto chiavi interpretative diverse con un approccio allo stesso tempo visionario e utilitaristico. Gates merita sicuramente una parte del successo ottenuto. È pur sempre stato un giovane talento col fiuto per il denaro, con le intuizioni giuste (le sue o quelle prese a prestito, non fa differenza) che è diventato un mito, seppur con alcuni tratti distintivi della sua personalità poco politically correct. Bisogna riconoscere la sua visionaria capacità di arrivare in meta prima degli altri. Prima di lui, il computer era puro ferro, divenuta materia pensante e miracolosa grazie alla centralità del software. A Gates vengono contestate mille appropriazioni indebite, cattivi prodotti, la voglia di giocare sporco con le regole e tattiche poco ortodosse: ma nell’epoca del capitalismo dell’informazione l’importante è stato saper dare in pasto a chi aveva fame le idee migliori. Solo così Microsoft ha saputo raggiungere il primato commerciale a scapito della concorrenza, nonostante le numerose dispute in tribunale (cause antri trust e violazioni di sentenze precedenti). Gli standard proprietari della compagnia sono stati imposti come dati di fatto ma le quotazioni della programmazione open source (libera e indipendente) sono in costante ascesa, e il predominio quasi totale del mercato è attualmente scalfito da alternative valide, efficienti e gratuite. L’impero di Gates si sta inesorabilmente sgretolando? Alcuni pensano di sì: l’avvento di Internet è stato sottovalutato e Microsoft ha perso colpi e ha cercato di recuperare con le armi che l’hanno resa apparentemente invincibile: la competizione, le spallate, il tentativo di rimanere al passo coi tempi. Ma forse le battaglie di oggi non sono più quelle di ieri.

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