1 minute read

Arricchire il testo: le sequenze dialogiche

ARRICCHIRE IL TESTO:

LE SEQUENZE DIALOGICHE

Le sequenze dialogiche riportano le battute che si scambiano i personag gi, il pensiero e le rifles sioni di un personag gio. Anche le sequenze dialogiche servono a sviluppare la narrazione e a far capire il pas sag gio da un fatto a un altro, da un momento a un altro. Rendono, inoltre, il racconto più avvincente.

Completa inserendo sequenze dialogiche. Titolo: LI O ETTI DELLA SCRIVAN IA Alessio ha smesso di fare i compiti per andare a fare merenda: subito nasce un po ’ di trambusto tra gli oggetti della scrivania. Rita, la matita, si lamenta in continua ione e parla sen a tregua; ripensa a quando era nel nego io della cartolaia e aveva una bella punta agu a. Ora invece è corta e mangiucchiata. Per questo borbotta:

Dino il temperino è stufo di sentire le continue lamentele di Rita e le dice di smetterla di fare la bisbetica. Lui s che ha buoni motivi per lamentarsi. Deve girare in continua ione e, per questo, soffre di grandi mal di testa. Confessa che quando c ’ è l’ora di Arte e mmagine ha provato più volte a buttarsi per terra per evitare tutte quelle giravolte:

Ad aumentare il trambusto interviene ole, la gomma, saccente e vanitosa, che si lamenta perché la sua pelle bianca e liscia è diventata nera e si squama: 11

A un tratto si sente il pianto delle matite colorate. Sono tutte fuori dall’astuccio, riunite in gruppo e si agitano disperate: la loro compagna Verde Smeraldo è finita in pattumiera perché ormai era inutili abile:

Nello, il righello, se ne sta rintanato sotto l’astuccio. Non lo confessa a nessuno, ma è invidiosissimo delle forbici: sono potenti, muscolose. Loro riescono a tagliare di tutto e con facilità, lui è utili ato solo per dividere i fogli piegati per bene a metà, ma, mi raccomando, uno per volta!

La confusione viene interrotta dal rumore delle scarpe di Alessio che ritorna alla scrivania per terminare il suo disegno. A questo punto è il quaderno che si lamenta tra sé, perché è convinto di essere quello che soffre più di tutti: le orecchie, la colla, il solletico delle matite, le cancellature…

Ah! Se Alessio sapesse quante e quali sono le sofferen e degli oggetti della sua scrivania!