
1 minute read
PICCO L A PIETRA SI SVEG L
IA A LL A L UCE DE LL A L UNA.
EDUCAZIONE
HAI MAI AMMIRATO LA LUNA? A VOLTE SEMBRA UNA MELA, ALTRE UNA FETTA DI… ALTRE ANCORA UNO SPICCHIO DI…
PRONUNCIA A VOCE ALTA I NOMI DELLE FIGURE.
CERCHIA QUELLE CHE INIZIANO CON L .
FORMA LA LUNA PIENA UNENDO LE DUE METÀ.
SEGUI L’ESEMPIO.

COLLEGA LA FIGURA ALLA SUA SILLABA INIZIALE .
L A L E L I L O L U
CERCHIA SOLO LE FIGURE CHE INIZIANO
CON LE SILLABE L A , L E , L I , L U .

COMPLETA CON LE SILLABE FINALI CORRETTE.
PA A
CIPO A
ANE O BIRI O
Della Riflessione La Lente
SCEGLI LA SILLABA CORRETTA E COMPLETA.
COMPLETA LE PAROLE CON UN ABBRACCIO DI LETTERINE . BATTI LE MANI E LEGGI. LL L
OSSERVA L’ESEMPIO E CONTINUA TU IL DOMINO DI PAROLE.
P I L A L A
PAPÀ, MI PRENDI LA LUNA?
Una sera, prima di andare a dormire, Monica guardò fuori dalla finestra e vide la luna: sembrava così vicina!
“Vorrei giocare con lei,” pensò Monica, e allungò una mano per afferrarla. Ma… non riusciva a raggiungerla.
– Papà, mi prendi la luna, per favore?
Il papà si procurò una lunghissima scala e la mise sulla cima dell’altissima montagna. Quindi salì uno a uno tutti i gradini. E, alla fine, raggiunse la luna.
– Mia figlia vorrebbe giocare con te – spiegò alla luna, –ma tu sei troppo grande.
– Ogni notte che passa io divento sempre più piccola e alla fine mi potrai portare a casa con te – rispose la luna.
E, infatti, la luna rimpicciolì.
Il papà prese la luna e iniziò a scendere i tantissimi gradini della lunghissima scala.
– Ecco a te la luna, bambina mia!
Monica saltò e ballò insieme alla luna.
La strinse forte e la lanciò in aria.
Ma la luna diventava sempre più piccola e, alla fine, sparì. Poi, una notte, Monica vide un sottile spicchio di luna riapparire in cielo.
Ogni notte la luna cresceva un po’ di più…
Un po’ di più…
E un po’ di più…
E. Carle, Papà, mi prendi la luna, per favore?, La Margherita