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ADA MATE-MAGICA
Si chiamava Ada Lovelace e andava in cerca di qualcosa da fare. Ada era brava a immaginare le cose. La madre di Ada voleva che lei fosse una persona equilibrata e ragionevole, non sensibile. E sperava che lo studio della matematica e della scienza tenesse a freno l’immaginazione della figlia. Ada andava matta per le macchine. Un giorno andò a vedere come funzionava una nuova invenzione: un calcolatore chiamato Macchina Analitica. Ada immaginò che con la macchina si potessero scrivere testi, riprodurre immagini, comporre musica e persino giocare a dama o a scacchi. Ma per fare queste cose bisognava prima tradurre in forma numerica i simboli e le regole per farla funzionare. Questa forma numerica corrisponde ai programmi che noi utilizziamo oggi sui nostri computer.
Ada Lovelace ideò il primo programma per computer della Storia.
D. Stanley, Ada e i numeri tuttofare , Donzelli Editore
Il testo che hai letto racconta la storia di Ada Lovelace, la prima donna che immaginò la macchina tuttofare che noi oggi chiamiamo computer. In suo onore ogni anno si celebra l’Ada Lovelace Day, una giornata dedicata alla genialità femminile.
Ti immagini se esistesse una scuola per inventori e inventrici? Una scuola vera dove ogni bambino e ogni bambina possa imparare a inventare. Quali potrebbero essere le materie?
La piccola Ada era molto determinata e non si è mai fermata nemmeno quando le persone cercarono di ostacolarla solo perché era una donna. All’epoca le donne non potevano occuparsi di scienza perché era considerata materia da uomini.


Essere determinati significa non farsi abbattere dalle difficoltà e continuare a lavorare per raggiungere i propri obiettivi. Quali di queste parole sono sinonimi di determinazione? Segna con una ✘. Fermezza. Stanchezza. Costanza.
Osserva la situazione: Anna vuole arrivare in cima alla montagna. Quali ostacoli dovrà superare per riuscire nella sua impresa?
A volte, per non perdere la determinazione, abbiamo bisogno dell’incoraggiamento degli altri. Quando qualcuno “fa il tifo per noi” ci sentiamo più motivati a non mollare. Leggi gli slogan e scegli quello che ti piace di più, poi, con i tuoi compagni e le tue compagne, prova a scriverne uno simile il nostro slogan


Il testo regolativo fornisce regole e istruzioni al lettore e alla lettrice.
È suddiviso in parti che elencano i diversi passaggi in modo ordinato.
Il Testo Regolativo
LO SCOPO
• Fornire regole di comportamento in situazioni specifiche.
• Dare consigli o indicazioni.
• Indicare procedure e passaggi per realizzare qualcosa.
• Fornire istruzioni.
LA STRUTTURA Spesso:
• è suddiviso in parti;
• presenta un elenco ordinato di indicazioni;
• è formato da un elenco di punti, che possono essere anche numerati.
Come Si Presenta
Può essere arricchito con immagini (disegni o fotografie) per illustrare in modo più chiaro i passaggi da seguire.
IL LINGUAGGIO
È sempre chiaro e preciso.
FACCIAMO UN GIOCO?
Partecipanti : 2 o più giocatori
Materiale occorrente :
• 4 barattoli vuoti senza coperchio
• 4 palline da ping-pong
Luogo : un cortile, un corridoio, un prato
Istruzioni e regole :
• si dispongono i barattoli a terra uno dietro l’altro;
• i giocatori, lontani cinque passi dal primo barattolo, iniziano la gara;
• a turno, ognuno lancia le quattro palline, una per volta, cercando di farle entrare in uno dei barattoli;
• se la pallina entra nel barattolo più vicino, si ottengono 5 punti; se entra nel secondo, 10 punti, nel terzo 15 e così via;
• dopo che tutti i giocatori hanno tirato le palline a disposizione, si confrontano i punteggi ottenuti: vince chi ha totalizzato più punti.
Il titolo ti aiuta a capire qual è l’argomento del testo?
Sì.
Per niente.

Qual è lo scopo di questo testo?
Le istruzioni vengono date: in disordine. in ordine di difficoltà. in ordine di successione.
Come si chiamano i testi regolativi che ti aiutano a mantenere un comportamento corretto nelle diverse situazioni? Nella tua scuola ce n’è uno?