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UN CUORE TROPPO GRANDE
Mimosa è diversa. Mi hanno spiegato perché, ma mi è sembrata una faccenda complicata. Non ci ho capito molto.
È una bambina tonda, con le guanciotte come un criceto e i capelli morbidi color nocciola.
Quando ride gli occhi le spariscono nelle pieghe della faccia. È una che ride, molto. È affettuosa, abbraccia tutti e vuole che le diano la mano.
Parla poco, dice le frasi lentamente come se tu non capissi.
leggo
Chi descrive Mimosa?
Sua mamma. Sua sorella.
Chi è la persona che viene descritta?
Una signora. Una bambina.
Perché questa è una descrizione soggettiva?
Perché ognuno ha il suo parere.
Perché Mimosa è una bambina diversa dalle altre.
Perché nella descrizione ci sono molte riflessioni e opinioni dell’autrice.
Sottolinea nel testo gli elementi che si riferiscono all’aspetto fisico di Mimosa. Poi rispondi: ci sono più elementi riferiti al suo aspetto fisico o più elementi riferiti al suo carattere e al suo comportamento?
A volte però è lei che non capisce. Ci vuole un po’ di pazienza. Molta pazienza.
A volte mi sembra che venga da un altro pianeta. Un pianeta dove tutti fanno le cose piano, sorridono e si abbracciano, proprio come fa lei.
Mia sorella ha qualcosa che non va dentro al cuore. Una cosa che non funziona bene.
A me pare che il suo cuore sia a postissimo così com’è, perché vuole bene a tutti e sorride a tutti e vuole fare amicizia con tutti.
Forse il suo problema è che ha un cuore troppo grande.
B. Masini, S. Junakovic, Mia sorella è un quadrifoglio , Carthusia
FARCELA! PUOI
Nel testo si dice che Mimosa ha “le guanciotte come un criceto”. Questo è un paragone. Il paragone mette a confronto due elementi collegati in genere alla parola “come”. Si usa per descrivere meglio qualcosa: in questo caso, le guance paffute della bambina. Ora fai tu degli altri paragoni.

• Dolce come .
• Calma come .
• Scuro come .
• Fragile come .
• Lento come
Ti è mai capitato di conoscere qualche persona che avesse un comportamento o un aspetto fisico molto diverso dalle persone che incontri abitualmente? Che cosa hai pensato? Parlane con le compagne e i compagni e confrontati con l’insegnante.