I PUNTI DI RIFERIMENTO NATURALI
L’orientamento
Sin dall’antichità gli uomini notarono che esistevano punti di riferimento naturali e sempre presenti, che potevano servire per orientarsi, come il Sole e le stelle. L’uomo scoprì sicuramente presto che il Sole segue sempre lo stesso percorso nel cielo: sorge sempre da una parte e tramonta sempre dalla parte opposta. Il punto dove sorge il Sole è stato chiamato levante o est; il punto opposto, dove tramonta, è stato definito invece ponente o ovest. È stato poi facile identificare nel cielo il punto in cui il Sole raggiunge la sua massima altezza sulla linea dell’orizzonte, mezzogiorno o sud, e il punto opposto, settentrione o nord. Est, ovest, sud e nord sono i punti cardinali, ovvero i punti di riferimento naturali che ci permettono di orientarci. Anche le stelle che riempiono il cielo notturno sono servite da punti di riferimento stabili. In direzione del Polo Nord solo una stella rimane fissa per tutta la notte: è la Stella Polare, che indica il nord e, di conseguenza, permette di individuare tutte le altre direzioni. Le altre stelle seguono un percorso preciso lungo la volta celeste.
orsa minore
orsa maggiore
Il Sole e la Terra Per moltissimi anni gli uomini hanno creduto che la Terra fosse immobile al centro dell’universo e il Sole le girasse attorno. In realtà è la Terra che ruota intorno al Sole. Nicolò Copernico, un astronomo vissuto più di 500 anni fa, fu il primo a sostenere che al centro dell’universo c’era il Sole e non la Terra.
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geografia
stella polare