L’HOMO HABILIS
La storia dell’uomo
Circa 2 milioni e mezzo di anni fa comparve un “personaggio” al quale, per primo, potè essere dato il nome di “homo”, cioè uomo. Era molto più evoluto dell’australopiteco e aveva il cervello più sviluppato. Camminava stabilmente su due gambe. Accanto ai suoi resti sono stati ritrovati rozzi strumenti di pietra scheggiata: da qui la deduzione che fosse abile a lavorare la pietra.
Come viveva l’Homo habils?
Viveva in piccoli gruppi e aveva la sua dimora sugli alberi, dai quali scendeva durante il giorno per procurarsi il cibo. Alcuni individui, tra cui i piccoli, raccoglievano bacche; altri, aiutandosi con bastoni, cercavano radici commestibili. I maschi adulti andavano in cerca di carcasse di animali morti. Per spolpare le prede abbandonate da altri animali predatori, l’Homo habilis usava primitivi strumenti di pietra, i choppers, ovvero sassi o ciottoli scheggiati in modo rudimentale e resi più taglienti. L’Homo habilis era in grado di emettere suoni articolati, non ancora un vero linguaggio, ma un “vocìo”, con il quale comunicava.
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