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Educazione civica Le bevande zuccherate

Educazione alimentare Le bevande zuccherate

Le bevande zuccherate apportano calorie vuote, perché contengono esclusivamente zuccheri, che determinano un rapido incremento della glicemia, con un impatto negativo sul metabolismo glucidico e lipidico.

Gli effetti negativi delle bevande zuccherate

Non determinano senso di sazietà.

Sono molto appetibili e, di conseguenza, è facile abusarne (mezzo litro di tè freddo o di bevanda gassata si beve molto più facilmente e velocemente rispetto a mezzo litro di acqua). Contengono spesso acido ortofosforico, che sequestra calcio, magnesio e zinco, impedendone l’assorbimento. Hanno un effetto cariogeno. La loro acidità inattiva l’alfa-amilasi salivare, ostacolando la digestione degli amidi, e inibisce la secrezione di acido cloridrico, necessario alla digestione delle proteine nello stomaco.

Tra gli additivi utilizzati, un conservante chimico piuttosto comune è il benzoato di sodio (E211). Spesso le bevande analcoliche contengono anche coloranti. È diverso il discorso delle bevande addizionate di dolcificanti, come le bibite light, che non apportano calorie, ma sono comunque dolci grazie ai dolcificanti. Il loro consumo abituale è comunque sconsigliato per il rischio di assunzioni elevate di dolcificanti.

Le Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana raccomandano particolare attenzione verso l’assunzione di bevande zuccherate, perché per bambini e adolescenti rappresentano la principale fonte di zuccheri liberi. Senza contare che, a ogni età, aumentano il rischio di diabete di tipo 2 e di sindrome metabolica. Inoltre, se consumate in modo eccessivo, portano un aumento del peso corporeo. Il consumo di bevande zuccherate coinvolge anche altri aspetti poiché è un indicatore della qualità della dieta, perché generalmente chi le assume in modo frequente tende a trascurare l’assunzione di frutta, verdura e latte.

CLASSE CAPOVOLTA

La dipendenza da zuccheri

Hai mai sentito parlare di sugar addiction? Questo termine indica l’atteggiamento di chi ha un problema di perdita di autocontrollo nei confronti di alcuni cibi, in questo caso dello zucchero. A casa: cerca in rete informazioni e dati relativi al fenomeno della sugar addiction, individuando: • i sintomi patologici; • le fasce di età a rischio; • le conseguenze per la salute. Organizza le informazioni in una infografica. L’infografica, o informazione grafica, è una rappresentazione visiva di informazioni attraverso grafici, immagini, tabelle, schemi, illustrazioni. In classe: confronta il tuo lavoro con quello delle compagne e dei compagni, mettendo in luce analogie, differenze, punti di forza e punti di debolezza.